Al lavoro per sicurezza alle persone e Comuni

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Al lavoro per garantire piu sicurezza per le persone i Comuni e i territori
Presentate oggi alla Regione una serie di iniziative di potenziamento del sistema della Protezione civile
19/12/2016 - Più sicurezza per le persone, i comuni e i territori. Presentate oggi alla Regione una serie di iniziative di
potenziamento del sistema della Protezione civile, della rete dell’emergenza sanitaria e di prevenzione sugli eventi
calamitosi.
Le azioni più importanti del percorso di potenziamento avviato in questi tre anni:
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123 milioni di euro tra risorse regionali ed europee per il rischio idrogeologico. Tra risorse regionali ed
europee, previsto uno stanziamento complessivo di oltre 123 milioni di euro: 23,7mln di risorse regionali previsti
nel bilancio appena approvato dalla giunta (3,5mln nel 2017, 6mln nel 2018, 14,2 nel 2019); 90mln di euro sono
previsti dall’azione n.27, “interventi contro il rischio geologico e idrogeologico”, una delle 45 azioni nella
programmazione 2014-2020; 10mln ulteriori per la prevenzione del rischio idrogeologico nelle aree agricole
sono previsti per il 2014-2020 dalla programmazione del Feasr (fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).
Il rilancio della Protezione civile. Una nuova legge per la Protezione civile: la legge è stata approvata a
febbraio 2014 dopo 29 anni di attesa; 3,8 milioni per automezzi e attrezzature. Da 8 anni la Regione Lazio non
investiva neanche un euro per le attrezzature e il parco mezzi della Protezione civile. L’obiettivo è quello di
puntare sulla formazione permanente dei volontari.
La nuova rete dell’emergenza sanitaria. Potenziata la rete dell’elisoccorso: negli ultimi due anni la Regione
ha potenziato la rete dell’elisoccorso del Lazio con 20 elisuperfici operative in tutta la Regione. E poi 86 nuove
ambulanze con sistema Telemed; già rinnovata la rete dei pronto soccorso di Roma; e si continuerà ad investire
risorse nell’edilizia sanitaria con i fondo dell’ex art. 20 e recupero ticket.
L’impegno della Regione va avanti:
1. I PIANI D’EMERGENZA COMUNALI. Anche in questo caso abbiamo fatto un enorme balzo in avanti. Ad agosto
2016, all’indomani del sisma del reatino, su 378 comuni totali, 133 (pari al 35.2%) non avevano mai notificato nulla sul
piano, né alla Regione né alle prefetture, ed erano in regola 245 comuni (64.8%). Solo 18 comuni, pari solo al 4,7%, si
erano conformati alle nuove linee guida.
Oggi sono in regola con il piano 337 comuni (su 378 totali del lazio) ovvero l’89%. Hanno quindi regolarizzato 92
comuni in più rispetto alla situazione pregressa, passando così la copertura dei comuni in regola nella Regione dal
64,8% di agosto 2016 al 89% di dicembre 2016, con un saldo positivo del 24%, per una percentuale di popolazione
coperta pari al 43% della popolazione del Lazio.
Contributo ai comuni della Regione. Tutti i comuni che hanno presentato il piano avranno diritto a un contributo una
tantum da 6.000 a 14.000 euro. Il contributo complessivo a carico della regione maturato al 15/12/2016, in base alle
fasce di popolazione, quindi, risulta pari ad € 2.823.500,00.
2. IL PIANO CASA LAZIO. Per la messa in sicurezza degli edifici, abbiamo investito 50 mln di euro dell’ultimo
bilancio regionale. Con il piano regionale 2015/2017 siamo in itinere nell’attuazione di 501 interventi su edifici scolastici,
per un totale di € 75.724.794 (con fondi regionali), da appaltare entro il 31 dicembre 2016 e da concludere il 15 ottobre
2017. La Regione ha inoltre ottenuto un finanziamento da parte del Miur per l’adeguamento sismico delle scuole da 23.5
mln.
3. IL PUNTO SULLA RICOSTRUZIONE. Infine, sinteticamente, il punto sulla ricostruzione nelle zone colpite dal sisma:
Per quanto riguarda le abitazioni:
Amatrice: sono in fase di completamento 25 sae (soluzione abitativa di emergenza): si sta procedendo al montaggio,
che dovrebbe essere ultimato entro Natale. Si tratta di abitazioni di diverse superfici (40/60/80 metri quadrati), realizzate
dal consorzio nazionale servizi (cns) nell’area 0 - Campo Lazio, una delle aree individuate per ospitare gli sfollati del
cratere di amatrice. in tutte le 30 aree individuate dal comune saranno realizzate in totale 459 abitazioni.
Accumoli: sono state individuate 11 aree per 214 sae. le aree consegnate sono 10.
Per quanto riguarda le attività produttive:
Amatrice: sono state individuate e prese in possesso 4 aree per la realizzazione di due centri per attività commerciali,
un' area food e un'area artigianale per un totale di circa 90 attività tra commerciali, di ristorazione, professionali, oltre a
12 attività di artigianato di produzione.
Accumoli: verranno ricollocate 15 attività tra commerciali, di ristorazione e professionali, oltre a 3 attività di artigianato di
produzione.
I Mapre (le casette per gli allevatori e agricoltori): sono previsti 45 mapre. stiamo realizzando i primi 33
Stalle: stiamo coprendo la messa in opera delle stalle per sostituire quelle colpite dal terremoto del 24 agosto: richieste
89 strutture, circa 30 già montate. nello specifico:
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fienili: delle 20 strutture previste già 12 montate
ovini: 13 strutture di cui 12 in montaggio e 1 completata (9 verranno montate prima di natale)
bovini: 2 complete, 7 in ultima fase di montaggio
“Oggi presentiamo un impegno e una svolta importante che abbiamo voluto dare nel Lazio sulla sicurezza antisismica,
sia a livello di normativa che di investimenti – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: dopo il sisma
abbiamo investito 4 milioni di euro per rafforzare la struttura della Protezione civile, ma quell'occasione ha tirato fuori tutti
i limiti dei piani di intervento. Solo il 4,7% dei Comuni del Lazio, ovvero 18 su 378, aveva dei Piani emergenza comunale
conformi alle nuove e moderne direttive del 2014, mentre 245, il 64,8%, aveva dei piani con un'impostazione superata.
Abbiamo preso di petto la situazione e messo a disposizione dei Comuni 3 milioni per adeguare la programmazione,
ottenendo un risultato molto positivo: a dicembre circa il 90% dei Comuni del Lazio, ben 337, ha presentato un nuovo
piano, passando dal 4,7% al 90% dei Comuni in regola”- ha detto ancora Zingaretti.