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Le tue gote di rugida Le tue gote di rugiada sospendono il mattino in esercizi di luce. Un andirivieni continuo d’aciduli gridi di fiori. Incubi sugli steli scendono: è pace fatta con la notte. 104 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 104 02/12/2016 16:24:24 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 105 02/12/2016 16:24:25 106 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 106 02/12/2016 16:24:28 Forse nessun onda Forse nessun onda arriva sulla chiusa spiaggia d’autunno, frangente l’acqua sulle orme disperse lungo il tempo dell’arsura. Forse nessun suono se non fragore d’umidi respiri di lontananze grevi, sulla sabbia rifratta in sottili granelli che in lente dune ricoprono ciò che è stato e quello che sarà. 107 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 107 02/12/2016 16:24:28 108 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 108 02/12/2016 16:24:29 109 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 109 02/12/2016 16:24:30 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 110 02/12/2016 16:24:31 111 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 111 02/12/2016 16:24:33 Ho rubato un filo d’alga Ho rubato un filo d’alga dalle profondità, un’icona da un insolito giardino marino dove luci silenziose arrivano appena a rapire immagini di rare forme e le portano su fino alla levigata superficie di suoni. Limpidi e assonanti, entrano fra le voci, mischiandosi fra la folla di sabbia e via nel lungo percorso interiore, fino all’essenza del sale. 112 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 112 02/12/2016 16:24:33 113 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 113 02/12/2016 16:24:35 114 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 114 02/12/2016 16:24:38 115 SATO_Eikonopoiesis_2016.indd 115 02/12/2016 16:24:40