Fondi montani sbloccati

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Transcript Fondi montani sbloccati

Provincia 33
L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE 2016
Territori di montagna
La Regione vara il fondo
In tre anni nove milioni
Via libera. Finanzia misure per contrastare l’abbandono
Il Pd chiedeva di più: cinque milioni solo per il 2017
Emendamento bocciato. Barboni: la Lega va al ribasso
FABIO FLORINDI
Un fondo per la montagna, con una dotazione di nove
milioni di euro nel prossimo triennio.
Il Fondo regionale territoriale per lo sviluppo delle valli prealpine è stato istituito con il via
libera del Collegato al bilancio
della Regione, un documento
approvato ieri dall’aula di Palazzo Lombardia. Il Pd, però, ha criticato la maggioranza di centrodestra perché ha comunque
bocciato un emendamento con
cui si chiedeva per il 2017 lo
stanziamento di cinque milioni
di euro per lo sviluppo della
montagna.
Il Collegato è stato approvato
dal Consiglio regionale con il voto favorevole della maggioranza
e il voto contrario delle opposizioni. Il sottosegretario lombar-
n Verrà ripartito
nei territori
provinciali con
almeno il 30% del
territorio montano
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do alle Politiche per la montagna, Ugo Parolo (Lega Nord), ha
sottolineato: «Entro la fine di
febbraio 2017 predisporremo il
bando, a valle del parere della
commissione consiliare competente e del Comitato per la Montagna, dove potremo finanziare
progetti sovracomunali di intervento, mediante strategie di sviluppo locale concertate col territorio, con l’obiettivo di contrastare l’isolamento e l’abbandono dei territori montani, favorendo la sinergia di risorse tra
enti pubblici e soggetti privati».
Dove vanno i finanziamenti
Il fondo «è destinato a finanziare progetti di intervento in aree
geograficamente contigue, nei
territori montani, con lo scopo
di favorire la ripresa socio-economica e lo sviluppo sostenibile
della montagna nella sua specificità, nonché per agevolare la
conservazione di forza lavoro
nei territori montani». Verrà
«ripartito nell’ambito dei territori provinciali con almeno il
30% del territorio montano e saranno esclusi dal finanziamento
il territorio della Provincia di
Sondrio e quello dei comuni che
beneficiano già delle risorse dei
”Comuni confinanti” con le Province di Trento e di Bolzano».
Critiche alle politiche della
maggioranza sono però arrivate
dal consigliere regionale del Pd,
Mario Barboni. «Abbiamo presentato un emendamento al
Collegato 2017 – ha detto l’esponente democratico – in cui chiedevamo che venissero stanziati
cinque milioni di euro per il
prossimo anno per lo sviluppo
sostenibile del territorio montano. La copertura finanziaria
poteva benissimo essere recuperata dagli accantonamenti».
Invece, «l’assessore regionale al
Bilancio Massimo Garavaglia ha
proposto di approvare un analogo emendamento della Lega,
chiedendo però che puntasse al
ribasso e proponendo di stanziare invece solo tre milioni. E
questa versione è passata con la
nostra astensione». Secondo
Barboni «la passata amministrazione, sempre di centrodestra, metteva molte più risorse
di questa, nonostante la Lega si
sia fatta, a parole, sempre paladina delle nostre valli». Ma «il
territorio e le genti di montagna
della Lombardia – conclude il
A 74 anni il prof
si prende la laurea
È «solo» la terza
Raffaele Rizzardi, di Sarnico: Economia e commercio a 23 anni, storia dell’arte a 70 e ieri la laurea
in Giurisprudenza
S
ono ancora tanti che
si spaventano per
l’inevitabile declino
legato all’avanzare
degli anni. Non Raffaele Rizzardi, 74 anni, milanese di origine ma sarnicese di adozione: prima laurea in Economia
e commercio a 23 anni all’Università Cattolica del Sacro Cuore, la seconda in Storia dell’arte a 70 anni con una
valutazione di 105/110 all’ateneo di Ca’ Foscari a Venezia
con una tesi sulle opere del
bergamasco Mauro Codussi,
primo architetto del Rinascimento Veneziano. E adesso la
terza laurea, ieri: non contento della vasta cultura in materia fiscale maturata in oltre
50 anni di attività lavorativa ad
alto livello tanto da essere riconosciuto uno di più grandi esperti in questo campo e uno dei maggiori divulgatori tributari italiani
- il suo libro sull’Iva ha superato
le 40 edizioni -, Rizzardi ha deciso di tornare per la terza volta sui
banchi dell’università, stavolta
a Giurisprudenza.
E nonostante sia già professore
incaricato dal 2005 al 2012 di
Tecnica professionale all’Università di Pavia e di Diritto dei
contratti al Corso superiore di
Polizia Tributaria di Roma, oltre
che docente nei corsi di aggiornamento ai commercialisti di
tutta Italia.
Rizzardi ancora una volta ha dimostrato con i fatti come nella
vita gli esami non finiscano mai
e non si debba mai smettere di
studiare, laureandosi ieri in Giurisprudenza (ancora come nelle
precedenti due come «studente
lavoratore») con un magnifico
110/110 all’Università Niccolò
Cusano di Roma. «Sono convinto
consigliere bergamasco – non
chiedono elemosine, ma politiche programmatorie più forti e
attente alle potenzialità e alle
necessità di chi vive in montagna: viabilità, trasporti pubblici,
attività agricole, imprenditoriali e turistiche».
Dalmine
Polemica
sui campus
scolastici
I ticket sanitari
Durante la discussione del Collegato è stato approvato un
emendamento a firma Massimiliano Romeo (Lega), Angelo
Capelli (Lombardia Popolare) e
Claudio Pedrazzini (Forza Italia), che impegna la Giunta a individuare entro due mesi le misure per arrivare nel giro di tre
anni a dimezzare il ticket sanitario aggiuntivo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
A Dalmine fa discutere il progetto
Faber, ossia la possibilità, tramite
la Provincia, di partecipare a un
finanziamento europeo per interventi di risparmio energetico e
riduzione di emissioni inquinanti.
Lunedì sera in Consiglio comunale
è stata infatti approvata la convenzione tra Comune e Provincia e la
lista degli edifici pubblici: in tutto
11, tra cui 9 scuole. Ma l’ex assessore all’istruzione, Gianluca Iodice
Pesca, la proposta:
«Ok al divieto
ma nel weekend»
IL PERSONAGGIO IL RECORD DI RIZZARDI
MARIO DOMETTI
Una veduta della Valle Seriana tra Premolo, Ponte Nossa e Parre. Dalla Regione nuove opportunità di fondi
Sarnico
Dopo le polemiche sullo
stop dalle 13 in avanti,
ieri il vertice. Il sindaco:
mediazione in corso
Raffaele Rizzardi ieri mentre
discute la tesi di laurea
– ha detto dopo la discussione
della tesi - che lo studio e la
conoscenza non abbiano età.
Amo molto Dante Alighieri,
faccio spesso conferenze su di
lui, perché in un’epoca in cui
non esistevano nemmeno i
libri stampati, il Sommo poeta era curioso, in senso positivo, non impiccione e non si
accontentava mai di quello
che sapeva».
Alla domanda «e ora cosa farà?», con naturalezza risponde: «Non credo finisca qui, se
il Padre Eterno mi darà ancora la salute, penso di proseguire ancora gli studi nell’ambito dell’arte». Non ci sarebbe
da meravigliarsi, quindi, se
tra qualche mese lo si ritroverà seduto sui banchi di qualche altra università italiana.
È ancora presto per
archiviare la bufera e chiuderla così, a tarallucci e vino.
Ma, c’è un ma, qualcosa si
muove. Il braccio di ferro fra
l’amministrazione comunale
di Sarnico e i pescatori inizia
ad allentarsi. Dopo l’onda di
polemiche scaturita dal divieto di pesca sul lungolago
introdotto dal municipio nei
giorni scorsi, le parti si sono
incontrate. Da un lato il consigliere Giuseppe Bettera
(primo sponsor del provvedimento), dall’altro Giuseppe
Calissi, alla guida del Fishing
Club Monte Bronzone e Basso Sebino. Sul tavolo un primo tentativo di mediazione,
un primo sforzo per mettere
d’accordo da una parte chi
continua a portare avanti la
tradizione della pesca, seppur in maniera dilettantistica e dall’altra chi invece vuole
garantire la sicurezza di pedoni, turisti, cittadini sul
Il divieto a Sarnico
lungolago. Per i pescadur
l’obiettivo dell’incontro era
solo uno: far tornare il municipio sui suoi passi, revocando l’ordinanza che impedisce
di gettare ami e lenze tutti i
giorni dalle 13 all’una di notte. Ordinanza emessa - stando alle dichiarazioni del primo cittadino Giorgio Bertazzoli - esclusivamente per «tutelare l’incolumità delle migliaia di persone che, soprattutto nei fine settimana, passeggiano sul nostro lungolago». E dopo il primo incon-
osserva: «Bene la partecipazione a
“Faber”. Ma sindaco e giunta hanno
vincolato per 12 anni scuole che
andrebbero alienate per realizzare
i campus scolastici. Così si mette
una pietra tombale sul progetto più
importante per dare ai ragazzi di
Dalmine una scuola davvero
migliore». Ma il sindaco Lorella
Alessio replica ricordando gli
interventi urgenti effettuati sugli
edifici scolastici e spiega: «L’idea
dei campus non è mai stata un
obiettivo della mia amministrazione, forse lo è stato del consigliere
Iodice. Che però non ha mai spiegato come avrebbe fatto ad alienare
gli immobili scolastici che sarebbero rimasti vuoti e da ristrutturare».
tro, le ragioni dei pescatori
sembrano essere prevalse.
Con una soluzione che, se ancora non è stata formalizzata
nero su bianco, quanto meno
fa capolino all’orizzonte:
«Siamo favorevoli a ridiscutere il divieto – anticipa Bertazzoli –. Nell’incontro con il
Fishing club abbiamo promesso di rivedere l’ordinanza. In che termini, lo dovremo stabilire dopo le feste.
Posso solo anticipare che,
con ogni probabilità, il lungolago sarà off limits per i pescatori solo nel weekend, ovvero dal venerdì alla domenica, e non più nei giorni feriali.
Però, per una soluzione definitiva, se ne riparla dopo San
Mauro. Dopo, cioè, che verranno smontate le casette dei
mercatini di Natale e il lungolago sarà nuovamente
sgombero».
E i pescatori? «Noi faremo
una controproposta – spiega
Giuseppe Calissi – certamente più articolata di quella che
l’amministrazione ha messo
sul tavolo dopo il nostro primo incontro. Possiamo essere d’accordo a mantenere il
divieto nel weekend, ma solo
in orario pomeridiano e solo
in alcuni periodi dell’anno.
Non permetterci di pescare a
febbraio o a marzo, giusto per
citare i mesi meno affollati,
non ha alcun senso. Riuniremo il direttorio per stendere
una proposta dettagliata e,
dopo le feste, la presenteremo in Comune».
Sara Venchiarutti