Rassegna Stampa - IlGiornaledellaProtezionecivile.it

Download Report

Transcript Rassegna Stampa - IlGiornaledellaProtezionecivile.it

Rassegna Stampa
23-12-2016
ISOLE
QUOTIDIANO DI SICILIA
23/12/2016
14
UNIONE SARDA
23/12/2016
23
UNIONE SARDA
23/12/2016
34
UNIONE SARDA
23/12/2016
50
GIORNALE DI SICILIA
23/12/2016
9
NUOVA SARDEGNA
23/12/2016
29
Servizi di Media Monitoring
Novità per l`ex Omni di via Malta
2
Nicola Digiugno
Pirri, tre mesi fa si è sfiorato il disastro Il Comune vuole previsioni più efficaci
3
Redazione
Un piano di protezione civile via telefonino
5
Maura Pibiri
Alluvione, pioggia di carte per ottenere i rimborsi
6
Antonella Brianda
Nove scosse fra i Nebrodi e la zona etnea
7
Fala
Terminato il corso per i volontari
8
Redazione
I
23-12-2016
Pag. 1 di 1
La Giunta comunale ha deliberato sulla concessione di primo piano e seminterrato dell'immobile
Novità per l`ex Omni di via Malta
I locali andranno in comodato d'uso al dipartimento regionale della Protezione civile
[Nicola Digiugno]
La Giunta comunale ha deliberato sulla concessione di primo piano e seminterrato dell'immobi Novità per l'ex Omni di
via Malte I locali andranno in comodato d'uso al dipartimento regionale della Protezione dvi CALTANISSETTA - La
Giunta comunale ha deliberato sulla concessione in comodato d'uso, e relativa manifestazione d'intenti, del primo
piano e di parte del piano seminterrato dell'immobile ex Omni di via Malta al Dipartimento regionale della Protezione
civile, per dieci anni, rinnovabili, "a condizione che il Dprc ottenga il finanziamento" nell'ambito dell'Asse 5, linea
intervento "5.3.3" "Recupero e allestimento edifici pubblici strategici destinati a centri funzionali operativi" e "provveda
autonomamente con mezzi, risorse e fondi, alla progettazione completa e all'esecuzione dei lavori di ristrutturazione
necessari". Interventi da effettuare "sotto l'alta sorveglianza della direzione III Urbanistica". Nella proposta di
deliberazione si legge che "attualmente il piano rialzato e il piazzale dell'immobile di via Malta sono concessi in
comodato d'uso alla Croce rossa italiana, comitato di Caltanissetta onius, in forza di un contratto sottoscritto il 9
maggio 2016" e che la Cri "ha manifestato la disponibilità a rinunciare al contratto di comodato". Inoltre, "ritenuto
indispensabile procedere alla concessione di parte del piano seminterrato e del primo piano" dello stesso immobile "in
quanto ciò consentirebbe di accedere a fonti di finanziamento comunitari appositamente stanziati per il recupero di
edifici pubblici strategici destinati a diventare sedi di centri funzionali operativi e di concentrare in un'unica sede le
interforze comunali e sovracomunali deputate al servizio di Protezione civile". Nel documento si fa riferimento anche
al provvedimento del prefetto di Caltanissetta, che "ha individuato nell'ex scuola Omni" la sede del "Corn 1
sovracomunale", all'importo "dei lavori di ristrutturazione, desumibile dal computo metrico e dal quadro economico"
che ammonta " a complessivi 454 mila euro" e alla "facoltà dell'Amministrazione comunale di effettuare
periódicamente controlli inerenti le modalità di utilizzo del fabbricato, con conseguente immediata revoca della
concessione e risoluzione del contratto di comodato, qualora dai predetti controlli emerga un utilizzo dell'immobile
differente da quelli indicati nella richiesta, o in caso di arbitrarie concessioni di utilizzo a soggetti terzi". Il sindaco
"autorità comunale di protezione civile è responsabile primo delle attività volte alla salvaguardia dell'incolumità
pubblica e privata ogni qual volta si verifichi una particolare situazione d'emergenza, per la gestione della quale
assume la direzione dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione colpita e adotta i necessari provvedimenti".
Nicola Digiugno L'accordo preso avrà una durata complessiva di dieci anni rinnovabili L'immobile ex Omni di via Malta
-tit_org- Novità perex Omni di via Malta
Estratto da pag. 14
2
23-12-2016
Pag. 1 di 2
Dalla Protezione civile regionale nessun'allerta. Telecamere e altoparlanti nelle fermate dei bus
Pirri, tre mesi fa si è sfiorato il disastro Il Comune vuole previsioni più efficaci
[Redazione]
Dalla Protezione civile regionale nessun'allerta. Telecamere e altoparlanti nelle fermate dei bus Pirri, tré mesi fa si è
sfiorato il disastn Ð Comune vuole previsioni più efficac Tré mesi fa si è rischiato che si ripetesse a Pirri il disastro di
otto anni fa a Capoterra: l'ha confermato, qualche giorno fa, il meteorólogo Matteo Tidili in un'audizione alla
commissione Servizi tecnologici, all'assessora Luisa Anna Marras e a dirigenti dei servizi Lavori pubblici (Daniele
Olla), Mobilità e traffico (Pierpaolo Piastra) e Protezione civile (Manuela Atzeni). MONITORAGGIO. Quella del 16
settembre scorso, a Pirri, è stata una notte da incubo: rami spezzati, alberi caduti, strade trasformate in torrenti, auto
e cassonetti trascinati dalla furia dell'acqua, tombini divelti, asfalto squarciato, case e negozi allagati. I dati forniti
dall'esperto, specialista nello studio dei fenomeni climatici estremi, sono gli stessi che aveva pubblicato tré giorni dopo
l'alluvione nella rubrica che tiene su questo giornale. Perché convocarlo? Semplice: quella notte, mentre la Protezione
civile regionale prevedeva una situazione tranquilla (codice verde), il meteorólogo cagliaritano sapeva cosa sarebbe
successo: Stavo monitorando in tempo reale l'arrivo di una perturbazione che si muoveva dall'Algeria in direzione
nord-ovest, racconta. Quell'evento - assicura - poteva essere previsto con otto ore di anticipo. Rilevare eventi climatici
potenzialmente disastrosi per conto di Comuni come Segariu e Monserrato, oltre che fare da perito in tribunale per
quello di Capoterra, è uno degli aspetti della sua attività professionale. L'amministrazione di Cagliari è interessata ai
suoi sistemi di monitoraggio climatico in tempo reale perché il fattore tempo è decisivo per l'efficacia del piano di
protezione civile comunale che stabilisce le attività operative in caso di emergenza (incluso, per esempio, l'ordine di
portar via le auto dalle zone a rischio allagamento). Se il Comune fosse stato informato del nubifragio in arrivo, tré
mesi fa, i danni sarebbero stati molto più limitati. VASCONI E ACCUSE. Da diversi anni - ricorda il presidente della
commissione, Fabrizio Marcello - l'amministrazione comunale sta lavorando a mitigare l'impatto degli eventi
alluvionali. L'Italia si sta scaldando più velocemente della media globale e di altre zone. Insomma, quello che è
successo tré mesi fa potrebbe non essere un evento isolato. Furono giorni di grande rabbia. Molti pirresi puntarono il
dito sugli imponenti lavori messi in atto dal Comune: l'utilità dei vasconi interrati sotto via Stamira e via Socrate,
realizzati con lo scopo di evitare la famosa on data di piena che investe piazza Italia e il centro di Pirri, non è stata
molto evidente, quella notte. Ma parliamo di un evento eccezionale, particolarmente violento, replica Marcello. I dati di
Matteo Edili registrano intensità di precipitazioni tropicali con picchi superiori a 220 millimetri di pioggia l'ora: un vero
nubifragio tropicale. Nel 2008, a Capótérra, con valori simili, si ebbero dei morti. PIANI E CONDOTTE. II rischio
idrogeologico è fra le priorità dell'amministrazione. Oltre al piano di protezione civile, è stato approvato quello di
assetto idrogeologico (Pai), che permetterà di mappare il territorio e sapere dove intervenire. È stata anche realizzata
una nuova condotta per le acque meteoriche anche in via Abruzzi, e sono in corso i lavori per la messa in sicurezza
della zona di piazza d'Armi, dove si spenderanno quasi 5 milioni di euro. Ma molto resta da fare. Alla commissione, i
tecnici del Comune hanno illustrato gli interventi di riqualificazione dei collettori G70 (a monte di Pirri, da via Santa
Maria Goretti a via Duca di Genova), C47 (che collegherà piazza Italia al canale di Terramami) e 38 (che collega
alcune delle aree più a rischio, come via Su Piami e via Balilla fino a piazza Italia e Terramami). Nel canale di
Terramini, dove durante un evento critico il livello dell'acqua si solleva anche di un metro e 80 centimetri, le nuove
vasche di laminaz
ione ingoieranno l'acqua in eccesso. I SOLDI BLOCCATI. In collaborazione col Ctm - conclude Marcello - stiamo
lavorando all'installazione di telecamere e altoparlanti fìssi alle fermate degli autobus a Pirri, in viale Diaz e viale
Marconi, per monitorare le alluvioni e diramare gli annunci. Regione e Governo però sblocchino in fretta i 30 milioni di
euro che il Consiglio dei ministri ha destinato ai Comuni a rischio idrogeologico: useremo la nostra quota per
completare il sistema di raccolta delle acque meteoriche, i progetti sono già pronti, (m. n.) RIPRODUZIONE
Estratto da pag. 23
3
23-12-2016
Pag. 2 di 2
RISERVATA IL NUBIFRÀGIO: Dgt; ETT Bi... ' '. 7,..., -.,..:-; ä 50 minuti di cui Hfeetitfietri caduti ë 10 minuti Ì ÌI 000
fulmij É -ÎÎ km/ora e oltre le raffiche di vento 16.000 metri cubi la capacità dei vasconi sotterranei in via Stamira
Fabrizio Marcello Matteo Tidili -tit_org-
Estratto da pag. 23
4
23-12-2016
Pag. 1 di 1
AN PERATE
Un piano di protezione civile via telefonino
In piazza Gramsci dalle 10 alle 19 con i volontari Orsa e Sos
[Maura Pibiri]
SAN SPERATE Oggi saranno presentati il piano comunale di protezione civile e l'app "Int'orm@cittadino San
Sperate". In piazza Granisci dalle 10 alle 19 saranno presenti le organizzazioni di volontariato "Orsa" e "Sos" di San
Sperate. Per affrontare al meglio eventuali emergenze legate ad alluvioni e incendi, ha detto il vicesindaco e
assessore all'Ambiente Fabrizio Madeddu, ci siamo dotati di un piano che illustreremo ai cittadini. Ci sarà anche la
raccolta dei giocattoli nuovi per i bimbi del- hi piazza Granisci dalle 10 alle 19 con i volontari Orsa e Sos l'ospedale
Microcitemico. Una giornata all'insegna della prevenzione e dell'informazione. Verrà presentata l'applicazione, spiega
Madeddu, è gratuita e si chiama Inform@cittadino San Sperate. Può essere utilizzata su Android, Windows Phone e
per iOs iPhone. È scaricabile dal primo gennaio e permetterà in tempo reale di accedere a tutte le informazioni su
allerta meteo, avvisi, bandi, calendario rifiuti, segnalazioni, punti di interesse, informazioni e contatti. Maura Pibiri
RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-
Estratto da pag. 34
5
23-12-2016
Pag. 1 di 1
LBIA
Alluvione, pioggia di carte per ottenere i rimborsi
[Antonella Brianda]
OLBIA. Molte aziende danneggiate non potranno accedere ai risarcimenti per "Cleopatr; Alluvione, pioggia di carte
per ottenere rimborsi Arrivano dopo tré anni da quel 18 novembre del 2013 in cui la città di OIbia venne messa in
ginocchio dal ciclone Cleopatra: sono i fondi statali rivolti alle attività produttive che durante l'alluvione vennero
seriamente danneggiate. Pensati e stanziati per far ripartire le aziende e le piccole imprese, oltre che per risarcirle per
ciò che la furia dell'acqua e del fango si è portata via. Ma a leggerlo bene il bando emesso dal Dipartimento della
Protezione civile e inviato poi alla Regione per l'approvazione, sembrerebbe quasi una beffa. Trenta giorni di tempo a
partire da ieri - la scadenza della consegna della modulistica è fissata per il 31 gennaio 2017 - per compilare
l'ennesima autocertificazione di ciò che si è perso, e una serie di requisititi stringenti, come l'aver presentato tré anni
fa la schedaper gli eventi calamitosi. E così chi, nelle settimane successive al disastro creato da Cleopatra, non
compilò la documentazione richiesta all'epoca dal Comune, non potrà ora accedere a questi fondi. E non lo potranno
fare neanche le imprese che, magari proprio a causa dell'alluvione, hanno nel frattempo chiuso i battenti. Che la
causa del loro fallimento sia stata proprio la mancanza di risarcimenti da parte dello Stato, quello non viene preso in
considerazione da chi, da Roma, ha stilato un bando lontano anni luce da quelle che sono le reali necessità degli
imprenditori alluvionati. Lo hanno sostenuto a più voci alcuni dei partecipanti alla riunione organizzata
dall'amministrazione comunale nell'aula consiliare per spiegare alle associazioni di categoria come accedere ai fondi.
In molti sono usciti dalla sala ancora più delusi: pochi di loro potranno accedere a questi risarcimenti. Per gli altri inizia
da oggi uno slalom tra carte, certificazioni di periti e burocrazia. All'indomani dell'alluvione arrivarono negli uffici
comunali 400 schede C, ma almeno il doppio furono le aziende danneggiate per un totale, solo ad Olbia, di otto
milioni di euro di danni stimati. Antonella Brianda RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-
Estratto da pag. 50
6
23-12-2016
Pag. 1 di 1
Terremoto
Nove scosse fra i Nebrodi e la zona etnea
[Fala]
Q Terremoto Uno sciame sismico di moderata energia ha interessato le province di Messina e Catania. L'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato dalle 17,34 di mercoledì scorso sino alla mezzanotte di ieri, ben
nove scosse. Nessun danno registrato. Nel Messinese, la prima scossa di magnitudo 2.0 con epicentro sui Nebrodi,
fra Cesarò e San Teodoro. Nel Catanese, alle 19,13 un sisma di magn tudo2.iadAdrano, nel versante occidentale
dell'Etna. (*FALA ) -tit_org-
Estratto da pag. 9
7
23-12-2016
Pag. 1 di 1
PROTEZIONE CIVILE
Terminato il corso per i volontari
[Redazione]
Terminato il corso per volontari E' terminato I corso base per i volontari della protezione civile, tenuto da Leilo Cau
nella sala conferenze della Casa delle Associazioni, che dovranno affiancare la Protezione civile nel caso di
emergenze e calamità naturali, (g.m.) -tit_org-
Estratto da pag. 29
8