Riflessioni - Parrocchia di Salerano sul Lambro

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Transcript Riflessioni - Parrocchia di Salerano sul Lambro

Se vuoi, anche tu puoi celebrare il Natale essendo come sei,
essendo chi sei e non un altro né migliore,
perché l’ Infinito di Dio è eternamente incarnato nella tua stretta finitezza.
Anche tu sei in qualche modo Tutto.
Anche in te vuole e può incarnarsi Dio come nel seno di Maria.
Dio vuole avere chi ami, chi si ami, chi lo ami, chi lo incarni.
Credi in te, ama te stesso e ama gli altri.
Celebra il Natale.
José Arregi
Giovanni 1, 1-18 - Natività di Gesù . 25 dicembre.
Música: Bach. Oratorio de Navidad.
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò
che esiste.
Il Dio che si manifesta al mondo in Gesù è Parola, è comunicazione, donazione.
Le parole sono importanti come ponte di comunicazione e relazione tra le persone.
A tutti piace ascoltare e tutti possiamo offrire parole di accoglienza, di
accettazione, di incoraggiamento, di stimolo, di affetto.
Parole che riflettono compagnia affettuosa e vicinanza a chi cammina al nostro
fianco.
Abbiamo la Parola ripetuta lungo la storia perché ogni persona possa comprenderla
nel suo tempo, nella sua situazione, nelle circostanze della sua vita.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Il Dio che si rivela nella Parola è LUCE e VITA.
Tutto quello che rappresenta illuminare, dare vita, è proprio dei discepoli
di Gesù.
Che con la sua Luce illuminiamo altre vite, entusiasmiamo altre storie.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla
luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Non si può essere testimoni di ciò che non si è
sperimentato.
Il testimone riceve e accoglie la luminosità necessaria per
aiutare gli altri a illuminare la strada che conduce a Gesù.
La luce di Gesù illumina la nostra vita,
è più forte di tutte le ombre.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati
generati.
Celebrare il Natale è fare spazio all’amore di Dio nel nostro programma di vita.
Dio ci rende capaci di essere suoi figli, di anelare la felicità,
di sognare la fraternità, di costruire un mondo più umano.
Il progetto di Dio è farci suoi figli, portarci alla pienezza.
Nasce Dio, perché la vita sia diversa, perché la vita è diversa.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
“Accamparsi” è diverso da installarsi, risiedere, stabilirsi. Chi si accampa non
esercita diritti di proprietà, né si protegge con porte blindate. Una tenda è qualcosa
di fragile, si pianta senza quasi ferire la terra.
Qualcuno è venuto a vivere tra noi così. Non imporrà nulla. Supera la legge di Mosè e
ogni legge. Egli è grazia, pienezza e liberazione.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel
seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Sappiamo come è Dio vedendo Gesù. Chi vede Me, vede il Padre (Gv 14,9).
Vediamo Gesù che consola, guarisce, ascolta, sente compassione, dà da mangiare,
restituisce la gioia e la dignità alle persone, si mette dalla parte delle persone
diseredate, indifese, emarginate, oppresse, perdonando sempre e
incondizionatamente, scontrandosi con quanti si credono in possesso della verità,
superiori agli altri, con quanti intentano soppiantare e accaparrare Dio.
Per sapere come è Dio basta guardare Gesù.
“Non vi chiedo altro che guardiate a Lui”. (Teresa di Gesù)
Rimanere in contemplazione del Bambino.
Vederlo crescere, giocare, perdersi nel
Tempio.
Vederlo iniziare a predicare, essere rifiutato
a Nazaret, guarire, insegnare, essere
perseguitato, morire...
Fare scorrere il film della sua vita...
Sentire la grande gioia di conoscere Gesù.
Questa è la cosa migliore che ci è potuta
accadere nella vita.
Rendere grazie, guardando il Bambino,
piangendo di gioia davanti a questo Regalo
impensabile.
Rimanere in contemplazione. Che lavorino gli
occhi, la fantasia, i sentimenti. Sentire
gratitudine, sentire sicurezza, sì, sentire,
perchè pensiamo già troppo.
Lasciarsi invadere dalla certezza che c’è un
Dio Liberatore.
José Enrique Ruiz de Galarreta.