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7GIORNI: Redazione:
( 02.39.44.62.00 / @ [email protected]
MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE 2016
7 www.7giorni.info
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Anno XIV - Numero 35
UNA SERA IN CENTRO, INSIEME AI VOLONTARI CHE PORTANO AIUTI E INFORMAZIONI AI BISOGNOSI
DA PESCHIERA A MILANO, VIAGGIO FRA
I SENZATETTO CHE DORMONO IN STRADA
All’interno a pagina 6
All’interno a pagina 2
All’interno a pagina 8
All’interno a pagina 10
Da Peschiera a Cuba,
a pranzo con Fidel Castro
Alla scoperta delle origini di
Peschiera con Flavio Oreglio
“Vaccini: informarsi bene
non fa male”
Annunci: 7 www.7annunci.it
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
2 Il Racconto
Federico Capela
L
a prima volta che il
Signor Bruschi, gioviale pensionato residente a Peschiera Borromeo, ebbe testimonianza
diretta di Fidel Castro, fu
nel 1990 a Puerto Cortès
nella provincia di Puntarenas. Nel suo periodo di permanenza in Costa Rica, Antonio, o “Don Antonio” come veniva chiamato nelle
Fincas, estesi appezzamenti di terra in cui l’intervistato ha vissuto per quasi due
decenni prima di tornare in
Italia, conobbe un perito
agrario cubano che gli raccontò di essere un esiliato,
arrivato in quel Paese insieme ad altri duecento compatrioti. Il Leader della Revolucion, infatti, dopo aver
stabilito saldamente il suo
potere nell'isola, aveva imprigionato tutti coloro che
avevano cercato di rovesciare il regime. I dissidenti
erano costretti a lavorare
nei campi di banano per
qualche anno finché non
venivano spediti fuori dai
confini cubani. E questa
stessa sorte toccò al perito
Da Peschiera a Cuba, a pranzo con Fidel Castro,
in comune la passione per il calcio
Antonio Bruschi racconta la sua esperienza in centro america e il suo incontro con il Leader Maximo cubano
Antonio Bruschi e Fidel Castro
agricolo. Nel sud del Costa
Rica dove viveva “Don Antonio” molti erano gli appassionati di calcio, ma i risultati della squadra locale
erano estremamente scarsi. Fu così che decise di dedicare parte del suo tempo
a rilanciare la squadra della
città di Cortes, cercando
sponsor e seguendo l’equipo con un impegno tale da
meritarsi non solo l’amore
di tutti i tifosi ma anche la
nomina a Presidente della
Seleccion de Osa. L’equipo
neroblu attualmente milita
nella Segunda Division costaricana e deve le sue più
grandi imprese sportive alla caparbietà del nostro
concittadino peschierese
che riuscì addirittura a trovare le risorse per ampliare
lo stadio Municipal di Cortès e per fornire le adeguate attrezzatura tecniche ai
suoi giocatori. Nei primi anni 2000 los oseños raggiunsero la Primera Division
grazie a un entusiasmante
campionato in Segunda
che li portò a disputare le
finali nazionali, vincendo
l’ambito trofeo. Grazie a
questa vittoria, che portò
in quell’anno grande notorietà alla Seleccion de Osa
in tutto il Centro America,
fu organizzata una partita
amichevole tra la squadra
nazionale di Fidel Castro e
quella di Don Antonio, al
Pedro Marrero di l’Avana.
Il leader cubano inviò un
piccolo aereo all’aeroporto
di San Josè per trasportare
tutto l’entourage neroblu
dalla capitale costaricana a
quella cubana. La partita
amichevole si svolse in tarda mattinata davanti a uno
stadio gremito da trentamila tifosi scatenati. Nonostante un iniziale vantaggio
dei Ticos (diminutivo locale
di costaricani), i leones del
Caribe riuscirono a guadagnare prima il pareggio e
poi la vittoria nei minuti finali. Tuttavia, racconta
“Don Antonio”, non ci fu
nessuna amarezza per gli
ospiti, che furono tutti invitati a pranzo da Fidel Castro in persona in un hotel
vicino allo stadio. «Una
quarantina di persone in
tutto - continua Antonio
Bruschi- si raccolsero durante il pranzo intorno a
quella che è stata una delle
più grandi personalità del
secolo. La prima domanda
che mi fece fu sul mio orientamento politico: subito gli
dissi di non essere fascista,
ma neppure comunista co-
me lui. Fidel si mise a ridere
e mi disse con tono divertito ma sincero, come se
stesse parlando a un amico, che nemmeno lui poteva dirsi comunista, ma che
gli avvenimenti storici e le
logiche politiche internazionali lo avevano portato ad
avvicinarsi alla Russia,
l’unica aveva aiutato concretamente il suo popolo.
Chiacchierammo per tutta
la durata del pranzo e più lo
ascoltavo più mi rendevo
conto di essere di fronte a
un uomo che aveva fatto la
storia, un gigante del nostro tempo che amava sinceramente il suo popolo.
Non esiste mai un solo modo di leggere la storia e ciò
che fa bene a qualcuno reca danno a qualcun altro,
ma da quell'incontro non
credetti più all'immagine
che ne davano i giornali, la
levatura di quell'uomo mi
aveva conquistato».
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
4 Politica
Redazione
Il trasporto pubblico interno
di Peschiera Borromeo è
stato sempre carente. Il
Chiamabus avrebbe dovuto
rispondere alle esigenze di
mobilità dei cittadini ma così non è stato. Il fatto che vada prenotato un giorno prima e che spesso gli orari
delle corse non coincidano
con le reali esigenze degli
utenti ne ha fatto un servizio poco utilizzato e inadeguato. A istituirlo fu l’amministrazione Tabacchi nel
mandato elettorale 20042009. In tutti questi anni è
costato circa 400mila euro
all’anno alle casse del Comune di Peschiera. Ora con
l’attivazione imminente della navetta che da San Bovio
porterà al passante ferroviario di Segrate, le vetture in
servizio passeranno da tre a
due. Da qui la richiesta di
Forza Italia di cancellarlo e
sostituirlo con una linea urbana, che colleghi tutte le
frazioni di Peschiera Borromeo con i punti di interesse
della città. La proposta, presentata in “Commissione
Area Tecnica” si inserisce
nella modifica di convenzione con il Comune di Milano
e Atm che la Giunta Molinari porterà nel prossimo Con-
Peschiera, “La navetta delle frazioni”, da S. Bovio in Municipio,
da Bellaria all’Idroscalo, da Zeloforamagno a Mirazzano
Luigi Di Palma illustra la proposta di Forza Italia per cancellare il Chiamabus e collegare fra loro tutte le frazioni
Il percorso ipotizzato per la Navetta delle Frazioni
siglio comunale: «In questo
modo – spiega il Consigliere
comunale Luigi Di Palma –
sarà possibile, per esempio,
con i mezzi pubblici raggiungere da San Bovio, l’idroscalo, il comando dei Carabi-
nieri, la biblioteca, le scuole
di via Carducci, il centro
sportivo, gli impianti natatori Gardanella, Quadrifoglio
e comunale, il mercato, il
centro commerciale, le poste, il Municipio, il Castello,
il cimitero, la frazione di Linate attraverso il collegamento con la 66, la MM3 di
San Donato Milanese, e tutte le altre destinazioni raggiunte dal trasporto pubblico locale. Una vera rivolu-
zione del trasporto, auspicata in tutti i programmi elettorali di maggioranza e opposizione. È arrivato il momento – conclude l’esponente forzista – di mantenere le promesse elettorali,
Siamo fiduciosi che la Giunta vorrà dare mandato agli
uffici comunali di esplorare
la fattibilità della nostra proposta e indicare eventualmente quali risorse si renderanno necessarie per rendere operativo il servizio,
per richiedere la revisione
della convenzione. Sarebbe
un bel regalo di Natale per
tutti i peschieresi».
Gli azzurri hanno anche ipotizzato un percorso: Capolinea San Bovio Viale Abruzzi
- San Bovio Via Trieste Chiesa - San Bovio Via Trieste
Longhignana Terrazze - Idroscalo rotonda (lungo la bretella dalla Mirazzano Vimodrone - Idroscalo) - Idroscalo Sud (Casa del Gelato) Canzo Gardanella (Campi
sportivi e piscina) – Mezzate, Via Turati - Mezzate Via
della Resistenza - Mezzate
Piazza Costituzione - Mezza-
te Via Resistenza (Carabinieri )- Zeloforamagno Via
Carducci (Scuole Biblioteca
Centro Sportivo, Scuola di
Circo) - Zeloforamagno Via
Carducci angolo Matteotti
(Piscina e Tennis Quadrifoglio) Coincidenza 66 per Linate - Zeloforamagno Via
Togliatti - Zeloforamagno
Via Liberazione (civici 7-911-) . Centro Commerciale
Galleria Borromeo - Via della Bellaria – Bellaria Ufficio
Postale – Zelo-Bettola Via
Moro (Coop) – Bettola Via
Matteotti (Parco della Pace,
Comune di Peschiera) - Via
Due Giugno (Centro Polifunzionale Sandro Pertini , Piscina Comunale) - Capolinea di Mirazzano o Cascina
Fornace. Il Consigliere Comunale Luigi Di Palma ha
anche indicato che si potrebbe convenzionare questo servizio con gli operatori
commerciali operanti sul
territorio interessati ad avere un utenza supplementare nei loro esercizi. La proposta è stata messa agli atti
e sarà discussa nel prossimo
Consiglio comunale.
Risparmio energetico ed illuminazione “intelligente” sono le parole d’ordine del progetto dell'Amministrazione Molinari
A Peschiera Borromeo il futuro passa dai…pali della luce
P
eschiera Borromeo
vuole modernizzarsi dal punto di vista
energetico, e per farlo
l’Amministrazione Molinari
ha un progetto ben preciso
in mente. I peschieresi segnalano spesso vie e zone
poco illuminate, indice di
minore sicurezza, e a ciò si
aggiunge una spesa considerevole del Comune per
quanto riguarda l’illuminazione pubblica. L’Assessore
Smart City e Vicesindaco
Marco Righini, nel corso
della conferenza indetta
proprio per trattare le suddette problematiche e rispettive soluzioni, ha esposto il progetto dell’Amministrazione volto a dimostrare come l’acquisizione dei
pali della luce da Enel Sole
sarà strategico per il futu-
ro della città. Attualmente
Enel Sole possiede il 60%
tra sostegni e punti luce di
Peschiera Borromeo, e se è
vero che da un lato la società effettua costantemente una manutenzione
straordinaria e ordinaria
degli stessi, dall’altro i suoi
punti luce sono anche i più
“energivori”: «I pali Enel –
spiega l’assessore Righini –
sono i più datati, obsoleti, e
di conseguenza sono quelli
che costano maggiormente al Comune per consumo
energetico. Già sotto l’Amministrazione Falletta venne realizzata una mappatura dei pali e rispettivo
consumo, ma venne abbandonata dal 2012. Secondo i rilievi effettuati, la
maggior parte dei pali Enel
– continua - sono “adegua-
bili” tramite gli appositi interventi. I pali di proprietà
del Comune consumano
meno poiché più recenti. La
spesa annuale totale pesa,
si tratta di circa 600mila
euro suddivisi tra “bollette”
e manutenzione. Dopo l’acquisizione dei pali Enel, ci
sarà un efficientamento-ri-
Il Vicesindaco Righini
sparmio energetico sostanziale, istituiremo una gara
d’appalto per garantire
una continua funzionalità,
infatti la manutenzione ha
un costo, inoltre potremo
puntare alla realizzazione
di una città smart». Un’illuminazione “intelligente”
per una città “smart”, che
strizza l’occhio al modello
dato dalle città del nord
Europa, e reso possibile
anche dall’appoggio di Città Metropolitana. Si va dal
cablaggio in fibra ottica alle
luci che si intensificano e
accendono solo dopo aver
rilevato la presenza di pedoni o di ciclisti sui rispettivi percorsi. Cosa prevede
l’asset strategico per l’illuminazione pubblica previsto dal Comune? «Innanzitutto – prosegue Righini –
copriremo tutti i luoghi
pubblici maggiori, come
scuole e parchi. L’ideazione
di una città smart passa invece dall’adozione di illuminazione a led, targa system, autovelox (come deterrente), l’installazione di
antenne particolari “narrow band”, sensori atti a rilevare l’inquinamento atmosferico e acustico, il conteggio del traffico, o la
creazione di 2 o3 colonne
di ricarica per veicoli elettrici. Essenziale infine sarà
il cablaggio in fibra, ossia il
passaggio delle fibre ottiche nei pali della luce, e in
questo caso Città Metropolitana si è resa disponibile a
cablarci. Inoltre un operatore di telefonia ci ha contattato per portare la fibra
ottica in tutte le case. Per
fare tutto ciò - continua dobbiamo prima acquisire
tutti i pali della luce del nostro territorio, poiché l’alternativa dove far passare
la fibra sarebbe attraverso
le fognature, ma questo richiederebbe un investimento troppo elevato. Realizzeremo tutti questi progetti grazie alla modalità di
project financing, una parte terza privata finanzierà
gli interventi tramite convenzione, al termine della
quale tutto sarà di proprietà comunale. Intorno alla
fine di Aprile - conclude potremo lanciare il bando
di gara europea, ed entro
un anno da allora la città di
Peschiera Borromeo avrà
cambiato volto con la conversione all’illuminazione a
led».
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n. 35 - 21 dicembre 2016
Redazione
L
'iscrizione nel registro degli indagati del
primo cittadino di
Milano, emerge dalla richiesta di proroga delle indagini per sei mesi avanzata al gip dalla Procura Generale, che ha avocato a sé
l'inchiesta nelle scorse settimane alla luce di "nuove
iscrizioni", tra cui appunto
quella del Sindaco Giuseppe Sala. Ci sarebbe una
gran mole di documenti da
analizzare. Nel mirino della
Procura Generale la nomina dei commissari nella fase pregara e l’offerta non
congrua che ha permesso
al maxi consorzio capitanato dalla ditta Mantovani di
aggiudicarsi la gara per i lavori di preparazione dell'area su cui sono sorti i padiglioni di Expo 2105 denominata “Piastra dei servizi”. Il ribasso record dell'appalto più rilevante dell'Esposizione universale è
stato del 41,80%, dai 272
iniziali a 149 milioni dell’importo di aggiudicazione. Nell'inchiesta sono già
indagati per corruzione e
Cronaca 5
Sala indagato per la “Piastra dei
servizi” di Expo, si autosospende
Sotto indagine l'appalto con un ribasso record del 41,80%
Giuseppe Sala nel cantiere di Expo 2015
turbativa d'asta gli ex manager di Expo, Antonio
Acerbo e Angelo Paris; l'ex
presidente di Mantovani,
Piergiorgio Baita; Erasmo e
Ottavio Cinque, padre e figlio, titolari di Socostramo,
che faceva parte del consorzio vincente. Secondo
gli inquirenti, l'assegnazione dell'appalto fu influenzato dalla necessità di completare i lavori in tempo
utile per l'inizio dell’esposizione universale di Milano,
maggio 2015. Per questi
motivi, secondo gli investigatori del Nucleo di polizia
tributaria della guardia di
finanza, i primi a evidenziare "comportamenti illeciti",
non tutte le procedure vennero rispettate. «L'appalto
doveva essere assegnato
ad ogni costo - scriveva la
Guardia di Finanza - , anche
senza la necessaria verifica
di congruità nei confronti
dell'impresa vincitrice».
Nella serata del 15 dicem-
bre arriva la nota del sindaco di Milano Giuseppe Sala:
«Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel
registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla
piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea
delle ipotesi investigative,
ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina
nelle mani del Prefetto di
Milano».
PAULLO
Scintille tra sindaco e PD sulla variante
del Piano di Governo del Territorio
La variante al Piano di governo del territorio (Pgt)
recentemente adottata
dal Consiglio comunale di
Paullo, è stata tuttavia
fonte di scintille tra il primo cittadino, Federico Lorenzini, e la sezione locale
del Partito democratico,
che si è di fatto dissociata
dall’operato della sua
maggioranza. Nello specifico, i vertici del Pd paullese hanno bocciato tre modifiche presenti nella variante al documento urbanistico, esprimendo parere negativo prima in Commissione e poi in Consiglio
comunale. Il primo “pomo
della discordia” riguarda il
fatto di aver reso edificabile l’area di San Pedrino,
parzialmente di proprietà
comunale e negli ultimi
anni rimasta verde, che
secondo il Pd avrebbe invece dovuto essere destinata ad un possibile futuro ampliamento del cen-
tro sportivo. Il secondo
fattore estremamente criticato dai vertici democratici inerisce invece la modifica del vincolo allo sviluppo in verticale degli
edifici che, dai precedenti
16 metri, con la recente
variante viene portato a
19. Un ulteriore motivo di
avversione è infine legato
al fatto di aver ricompreso, nella previsione di vendita dell’attuale sede della
polizia Locale in via Fratelli
Cervi, anche buona parte
del giardino della scuola
dell’infanzia di via Volta,
lasciando al plesso solo
una ridotta porzione di
verde. Tale scelta, secondo il Pd, finirebbe per impedire ogni possibile futuro ampliamento della
scuola, anche alla luce
delle previsioni che, per i
prossimi anni, stimano
l’incremento dei piccoli
alunni di almeno una settantina di unità.
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
6 Cronaca
Redazione
I
l nostro inviato Giulio
Carnevale, domenica
18 dicembre insieme
ad un gruppo di amici di
Peschiera Borromeo, e ai
volontari dell'Associazione
Pro tetto Milano sicura è
andato nelle vie dello
shopping milanese dopo le
ore 21, ad assistere i senzatetto che dormono in
strada con temperature vicine allo zero. Ha documentato con un video servizio di 12 minuti la situazione che hanno affrontato nelle circa tre ore passate in mezzo agli "invisibili".
«Sono nato e cresciuto a
Milano - dichiara Giulio
Carnevale - , i clochard ci
sono sempre stati, ma per
lo più era gente delusa dalla propria esistenza che faceva una scelta di vita precisa. Ma non ho mai visto
tanta gente così "normale", costretta a dormire in
mezzo alla strada, non per
scelta ma per disperazione. I volontari dell'Associazione Pro Tetto Milano Sicura, che portano assistenza ai bisognosi, mi hanno
Da Peschiera a Milano, viaggio fra i senzatetto che dormono in
strada insieme all’Associazione Pro Tetto: tantissimi gli italiani
Una sera in centro, per portare aiuti e informazioni ai bisognosi, in alcuni casi trovato un ricovero per la notte
Guarda il filmato del servizio sul sito www.7giorni.info
riferito che ce ne sono in
tutta la città, e che per una
questione di sicurezza,
hanno scelto di portarci insieme in centro, invece che
in stazione centrale o in altri siti più bui, pericolosi e
malfrequentati. Quello che
ho visto non mi ha fatto
dormire, non immaginavo
che ci fossero così tanti
connazionali in stato di indigenza. Quello che mi ha
colpito che per strada ci
siano italiani e qualche cittadino della Comunita Europea ma nessuno di etnia
africana, mediorentale o
indiana. Mi hanno spiegato che la rete di accoglienza dello Stato tramite il
sovvenzionamento di numerose realtà cooperative
e associative garantisce ai
clandestini, ai richiedenti
asilo e ai profughi quell'assistenza negata ai nostri
concittadini. Loro possono
usufruire di un’assistenza
diretta nei centri accoglienza aperti dai bandi
delle Prefetture, gli italiani
li non sono accolti, perchè
per loro sono destinate altre struttura al collasso. I
volontari di Pro tetto Mila-
no Sicura hanno raccolto
numerosi nominativi, un
privato ha messo a disposizione 100 camere di albergo fino al 31 dicembre.
Non è una situazione definitiva però almeno consentirà ai bisognosi di passare qualche giorno al caldo. Ai senzatetto hanno
spiegato per tutta notte le
procedure per registrarsi e
svolgere la visita di controllo per accedere ai dormitori pubblici anche se la
lista di attesa è lunghissima conviene mettersi in
moto, le temperature presto di notte scenderanno
sotto lo zero e dormire per
strada può rivelarsi fatale.
Ma in tutte queste strutture se il tuo unico affetto è
un cagnolino, è impossibile
pernottare, non c'è posto
per i piccoli amici che per
qualche disperato - conclude l'inviato di 7giorni - sono l'unico affetto al mondo».
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
8 Cronaca
Redazione
U
n importante risultato per il
“Grande Fratello”
che presidia giorno e notte il Comune di Mediglia.
Le telecamere recentemente installate dall’Amministrazione agli ingressi
del territorio medigliese,
hanno infatti consentito di
interrompere le scorrerie
di una agguerrita e ben organizzata banda di ladri
d’appartamento che si
spostava su due Fiat Grande Punto rubate. Il tutto è
stato reso possibile dal cosiddetto Targa System,
cioè la speciale tecnologia
in grado di rilevare automaticamente la targa dei
veicoli in transito e verificare eventuali problematiche ad essa connesse. Le
due utilitarie in questione
erano già state segnalate a
più riprese nelle scorse
settimane, a seguito di alcuni colpi nelle abitazioni
perpetrati in tutto il Sudmilano. Nel tardo pomeriggio di venerdì 16 dicembre la banda ha messo nel
mirino proprio l’abitato di
Banda di scassinatori “incastrata”
a Mediglia grazie al Targa System”
Fondamentale la videosorveglianza di cui è dotata la città
Mediglia, ma gli occhi
elettronici ne hanno mandato all’aria i piani. Quando, verso le 17.50, la prima vettura ha fatto il proprio ingresso in territorio
medigliese attraverso la
Sordio-Bettola, il Targa System l’ha subito rilevata. A
quel punto è scattato il
protocollo d’intesa siglato
tra la polizia Locale ed i
carabinieri della Compagnia di San Donato che, in
breve tempo, hanno individuato la vettura. A bor-
do in realtà vi era il solo
autista e si sospetta che
gli altri malviventi fossero
scesi per sondare il terreno. Ad ogni modo la Punto
è stata inseguita da Triginto fin sulla provinciale, finché l’autista non l’ha abbandonata all’altezza del
supermercato U2 ed è
fuggito a piedi nei campi.
Poco tempo dopo, la seconda vettura è stata rilevata in entrata a Bettolino
e, anche in quel caso, le
forze dell’ordine si sono
subito attivate. Al loro arrivo, però, carabinieri ed
agenti hanno trovato la
Grande Punto vuota, abbandonata in tutta fretta
dai suoi occupanti presumibilmente avvertiti dai
complici che già avevano
dovuto fuggire. All’interno
delle vetture sono stati
rinvenuti arnesi da scasso
come cacciavite, martelli e
persino una sega circolare, nonché alcuni oggetti
ritenuti provento di alcuni
furti precedenti.
PESCHEIRA BORROMEO
Attacco cardiaco al Centro Commerciale, salvato dalla Croce Rossa
Il provvidenziale intervento dei volontari della Croce
Rossa, grazie anche all’utilizzo del defibrillatore, ha
di fatto salvato la vita ad
un 46enne colpito da un
arresto cardiocircolatorio
mentre si trovava presso la
Galleria Borromea di Peschiera. Era il pomeriggio
di sabato 17 dicembre
quando il centro commerciale peschierese era preso
d’assalto da molti clienti
per lo shopping natalizio.
Tra questi c’era anche il
46enne che, all’improvviso, ha accusato un mancamento e si è accasciato al
suolo, privo di sensi. La
scena si è verificata sotto
gli occhi attoniti dei tanti
presenti, che non hanno
esitato a soccorrere l’uomo ed a lanciare l’allarme.
Nel volgere di brevissimo
tempo sono intervenuti i
volontari della Croce Rossa
presenti con un presidio
all’interno della Galleria,
che si sono presi subito cura del paziente. Al personale sanitario è stato subito chiaro come il 46enne
fosse stato colpito da un
arresto cardiocircolatorio,
motivo per cui era necessario agire in fretta. Per
prima cosa gli uomini della
CRI hanno effettuato il
massaggio cardiaco, quindi hanno attivato il Defibrillatore
automatico
esterno (Dae), di cui il centro commerciale di via Liberazione è dotato, ed
hanno praticato una scarica sul petto dell’uomo, ancora privo di conoscenza. È
stata sufficiente questa
doppia manovra perché il
cuore riprendesse a battere ed il 46enne riacquisisse
i sensi. Subito dopo è stato
allertato il 118, che ha
provveduto ad accompagnare il paziente presso il
centro cardiologico Monzino di Milano, dove l’uomo
è giunto in codice giallo.
7 GIORNI - tel. 02.3944.6200 - fax 02.700.554.794
n. 35 - 21 dicembre 2016
Stefania Accosa
P
eschiera Borromeo
– Quanto spesso
consideriamo lontani da noi fatti storici avvenuti ad esempio sotto le
guerre napoleoniche? Il
cabarettista, scrittore e
musicista Flavio Oreglio ha
dimostrato come fatti accaduti duecento anni fa
siano indissolubilmente
legati a noi e, nello specifico, alla storia di Peschiera
Borromeo. Oreglio, nel
corso di una serata svoltasi
presso la frazione di Linate,
è partito dalla presentazione della propria autobiografia “Le Origini – una vita
contromano (1958-1985)”
per poi esporre il progetto
nato nel 2016, “Peschiera
del ‘900”. Un’idea che ha
riscosso un notevole successo tra la cittadinanza,
che ha risposto all’appello
con la condivisione di foto
e testimonianze di quella
Peschiera che non c’è più,
o meglio, della Peschiera
che ha cambiato radicalmente volto in pochi decenni, al fine di ricostruirne la storia. «Al momento
Attualità 9
Alla scoperta delle origini di
Peschiera con Flavio Oreglio
Presentato a Linate il libro autobiografico dell’artista catartico
– spiega Flavio Oreglio –
stiamo lavorando ad un sito dove le foto saranno
suddivise sia per tema, sia
per ordine cronologico.
L’obiettivo è creare un ar­
chivio di ricordi che coin­
volga tutti. Spesso è capitato di riconoscere persone
a noi care, o luoghi importanti per noi, in foto e immagini di altre persone».
Questo “incrocio di ricordi” è accaduto allo stesso
Oreglio, ma anche ad alcuni linatesi presenti alla serata del 15 dicembre. Infatti riconoscevano parenti, o luoghi della propria
infanzia nelle immagini
che scorrevano sullo
schermo, dando vita a
un’importante scambio di
informazioni, curiosità e
amarcord. Il cabarettista e
scrittore, ha una sconfinata passione da documentarista per la ricostruzione
storica, ed è riuscito a trasmetterla ai partecipanti,
creando altresì un continuum temporale che parte dall’inizio dell’800, passando per il regno Lombardo-Veneto asburgico e i sabaudi...fino alla foto del bisnonno di Oreglio, nato nel
1866 (ai tempi di Firenze
capitale, Manzoni e Darwin) e uno dei primi peschieresi in assoluto. Flavio
è quindi un peschierese
Doc, e nel suo libro “Le origini” nel quale ripercorre
la propria storia fino al
1985 (anno dell’esordio
nel mondo dello spettacolo), la città natale non poteva non essere presente:
«Sono nato nella casa di
via Manzoni – racconta
Oreglio – per poi vivere in
via 2 giugno. Nel raccontare la mia vita ho raccontato una parte della storia di
Peschiera Borromeo con
gli occhi del documentarista. Ho attinto sia dalle
opere di Gerosa Brichetto,
Sergio Leondi e della Cooperativa Edificatrice, sia da
ricerche personali che vanno dagli aneddoti familiari
alle testimonianze altrui.
Ora mi sono imposto
l’obiettivo - conclude - di
mostrare la città che si
evolve, dando una data e
un nome alle foto del passato che descrivono il nostro territorio e come eravamo». Per chiunque fosse
interessato, il libro sarà disponibile presso la Cartolibreria 2 giugno, la Cartolibreria “Linea Regalo” a
Bettola e presso l’Edicola
Gaetano Scatà in via Gramsci a Zelo Foramagno.
MELEGNANO
È proprio la città del Natale, Presepe
vivente e Cori per le vie della città
Guarda i video sul sito www.7giorni.info
17 Dicembre 2016 - Sono
le 17,30 e per le vie della
città seguiamo una sfilata degli alunni della
Scuola Giovanni Paolo II
di Melegnano con le famiglie al seguito. Gli
alunni si fermano sotto il
comune e il coro con gli
insegnati si cimenta nel
cantare tre arie di Natale
per poi proseguire il repertorio in Piazza Vittoria
dove al Castello Mediceo
hanno concluso la loro
performance natalizia
davanti al Presepe Viven-
te messo in scena dall’Associazione Rivivere il Borgo Melegnano. La Casa di
Babbo Natale, in via dei
Platani fa sognare grandi
e piccini. Una cornice
esclusiva che insieme alle numerose iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale e la
Confcommercio contribuiscono a calare Melegnano nella magica atmosfera del Natale. Un
messaggio di amore e
speranza per tutta la comunità.
PESCHIERA BORROMEO La commedia musicale andata in scena al De Sica ha conquistato il pubblico e i complimenti del maestro Enzo Garinei
Successo per lo spettacolo “Aggiungi un posto a tavola” e arrivano le repliche
“Aggiungi un posto a tavola” non smette mai di divertire e conquistare il pubblico. La commedia musicale scritta nel ’73 da Garinei e Giovannini, ha trovato
nuova linfa sotto la direzione di Antonio Ricchiuti, nell’edizione andata in scena
al Cinema Teatro De Sica di
Peschiera Borromeo. Nel
corso dello spettacolo di
domenica 18 dicembre non
sono mancati gli applausi e
sono piovuti complimenti.
Le congratulazioni sono
giunte anche da parte di
Enzo Garinei, salito sul palco al termine del primo atto. L’attore teatrale, cinematografico e televisivo
classe ’26, nonché fratello
di Pietro, il creatore di “Aggiungi un posto a tavola” si
è espresso così: «Questo
spettacolo è andato in scena dalla Russia al Brasile e
l’edizione di Peschiera Bor-
romeo l’ho apprezzata particolarmente. Oltre 100
persone tra figuranti, tecnici e sarti hanno dato vita a
questo spettacolo straordinario, caratterizzato dal
grande entusiasmo che risulta contagioso. Dovete
tenervi stretti Antonio Ricchiuti e questa Compagnia
Tutti all’Opera, che deve rimanere la forza di questa
città. La cultura è un elemento troppo importante
per essere messo da parte,
e che contraddistingue la
nostra umanità». Lo stesso
Enzo Garinei ha partecipato con la sua straordinaria
voce fuori campo, interpretando Dio, il quale si mette
in contatto con Don Silvestro, interpretato dal regista Ricchiuti. Meritano una
particolare menzione Sara
Campana (nel ruolo di Consolazione) eccellente nel
trascinare il pubblico con il
suo umorismo dall’accento
emiliano, e Maddalena
Scoglia, nel ruolo chiave di
Clementina, che ha dimostrato di possedere una voce eccellente oltre che ottime doti recitative. Perché
questo spettacolo piace co-
sì tanto mietendo successi
in tutto il mondo? Perché
non può essere semplicemente definita come commedia musicale. Il positivismo che scorre per tutta la
messa in scena, cela tematiche profonde, a volte appena delicatamente accennate, ma quanto basta per
riflettervi. Amore, integrazione, condivisione, fiducia
nell’altro e nel futuro, sono
solo alcuni degli elementi
portanti dell’opera. Accettare la diversità e noi stessi
è l’unica soluzione per poter vivere in armonia, mettendo da parte il rancore
che troppo spesso contraddistingue la nostra quotidianità. Da qui la classica
scena finale, con la grande
tavolata alla quale è stata
aggiunta una sedia in più,
destinata in questo caso a
una colomba rappresentante il Signore, ma un posto che potrebbe essere
donato simbolicamente a
chiunque. L’ottima risposta
di pubblico peschierese ha
portato alla decisione di
programmare due nuove
repliche di “Aggiungi un posto a tavola”, previste per il
21 e il 22 gennaio, per la
gioia di tutti gli appassionati.
Stefania Accosa
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
10 Attualità
Redazione
I
l 45% delle mamme
lombarde è preoccupata dalle possibili conseguenze che i vaccini potrebbero avere sulla salute dei
loro figli. Proprio a partire
da questo dato, emerso una
indagine esplorativa commissionata all'istituto GPF
Research, Regione Lombardia ha lanciato “Vaccini: informarsi bene non fa male”,
la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione
riguardo un tema molto delicato e fortemente dibattuto. Nello specifico, la campagna ha implicato la creazione del portale Wikivaccini.com che raccoglie i contributi degli esperti che rispondono alle domande e
ai dubbi più frequenti sui
vaccini dando informazioni
approfondite e autorevoli
sul tema. Una community
dove si ha accesso a filmati
e contenuti sui vaccini super
partes, FAQ e linee guida su
Paura dei vaccini?
“Informarsi bene non fa male”
Comunicazione a tappeto nelle Ats e negli studi dei pediatri
come valutare l'attendibilità
delle fonti di informazione.
A ciò si associa poi la App
“Wikivaccini”, attualmente
ancora in sviluppo ma presto disponibile per Android
e Ios. Con questa si avrà accesso al calendario vaccinale per il proprio figlio e, inserendo la sua data di nascita,
verranno inseriti nel calendario del proprio smartphone gli appuntamenti vaccinali. Inoltre, si avrà accesso
alle risposte degli esperti alle domande e ai dubbi più
frequenti, ad una mappa
con il centro vaccinale più
vicino grazie alla geolocalizzazione e a un semplice test
per capire divertendosi
quanto si conosce in tema
di vaccini. Infine verrà avviata una campagna informativa a tappeto con un volantino informativo che sarà distribuito nelle ATS, nei Centri nascita e negli studi dei
pediatri di tutta la Lombardia. «Ricordo inoltre – ha
fatto sapere Giulio Gallera,
assessore lombardo al Wel-
fare – che, a partire dal
prossimo 1° gennaio, sarà
possibile accedere all'offerta vaccinale per la protezione individuale nei confronti
dei ceppi di meningococco
(A/B/C/W/Y) in copagamento, con un risparmio di
almeno il 30%. Il vaccino
verrà somministrato presso
il centro vaccinale ASST su
appuntamento, in ambulatori dedicati. Sempre dal
2017, in attesa del finanziamento LEA, Regione Lombardia ha anticipato 27 milioni di euro per l'avvio delle
nuove offerte del nuovo Piano Nazionale Prevenzione
Vaccinale: Meningococco B
ai nati 2017, Meningococco
ACWY richiamo adolescenti
12-14 anni, e Varicella unitamente a MPR a partire dai
nati 2016».
MELEGNANO
La caserma dei vigili del fuoco è pronta, il Comune la consegna al Comando Provinciale
Mancano davvero ormai
poche settimane e finalmente il Comune di Melegnano potrà disporre della
caserma dei Vigili del fuoco,
perfettamente attrezzata e
pronta a rispondere alle
emergenze del territorio.
Nella mattinata di sabato
17 dicembre, infatti, si è tenuta la cerimonia di fine lavori e la consegna della
struttura di via della Repubblica 49 da parte del Comune di Melegnano al Comando provinciale dei Vigili del
Fuoco. Il formale “passag-
gio di mano” è avvenuto dal
sindaco della Città sul Lambro, Vito Bellomo, a Silvano
Barberi, comandante provinciale del corpo. Completato l’iter di ristrutturazione
dell’edificio, la Giunta comunale aveva infatti approvato nei giorni scorsi la convenzione per la concessione in comodato d’uso dell’immobile a favore del Comando dei Vigili del Fuoco.
A seguito della presa in consegna della palazzina, il Comando provinciale del 115
inizierà il percorso per ren-
derla operativa, definendo
il numero di componenti
dell’organico e le attrezzature in dotazione. Ma non è
finita qui. Nello stesso immobile, infatti, troverà spazio anche la locale sezione
della Protezione Civile, andando così a creare un vero
e proprio polo unificato della sicurezza. «Sta per concludersi un’attesa che si
prolunga oramai dagli anni
Ottanta – ha commentato il
primo cittadino melegnanese -. Si tratta di un’opera
di grande rilevanza, che tut-
ti i cittadini attendevano da
tempo». Allo stato attuale
delle cose, infatti, in caso di
chiamate di emergenza
provenienti dal territorio,
gli uomini del 115 devono
intervenire dalle caserme di
Milano o Lodi, con conseguente dilatamento dei
tempi. Grazie al nuovo distaccamento, però, sarà
possibile per loro rispondere alle esigenze dell’area
sud milanese con ancor
maggiore
tempestività.
L’inaugurazione è prevista
per febbraio 2017.
PESCHIERA BORROMEO
Natale 2016, B&P Merchant Bank
regala al Comune 1000 pasti
I Servizi Sociali di Peschiera Borromeo hanno
trovato sotto l’albero un
bel regalo, 1000 pasti destinati ai cittadini in difficoltà. Ad annunciarlo è la
sezione locale del Partito
Democratico: «Il gruppo
bancario B&P Merchant
Merchant – spiegano dal
circolo del Partito Democratico Moro Berlinguer ha deciso di declinare il
proprio impegno civile in
favore delle persone in
difficoltà
attraverso
un’offerta benefica che è
stata destinata al nostro
Comune. I vertici del
gruppo bancario B&P,
che peraltro non è attivo
sul nostro territorio, ha
inteso ringraziare il nostro concittadino e compagno di partito Silvio
Chiapella che ha fatto conoscere la nostra realtà e
che ha mediato affinché
questo gesto di beneficenza fosse preso in carico dall'assessorato alla
Partecipazione, Associazioni, Protezione Civile
del Comune di Peschiera.
Siamo certi che questa
opera di beneficenza donerà un po’ di sollievo alle fasce meno fortunate
della nostra popolazione.
E siamo sempre più convinti che il compito del
nostro partito e dei buoni cittadini sia quello di
dare una mano alle persone meno fortunate sia
di Peschiera Borromeo
che di altre realtà. Cogliamo l’occasione per
ringraziare per la lodevole iniziativa B&P Merchant Bank per le imprese e l’ufficio dei Servizi
Sociali del Comune per il
sicuro impegno che
spenderà nel gestire al
meglio la donazione. A
tutti i cittadini di Peschiera – concludono - il
nostro più sincero augurio di Buon Natale».
I pasti saranno consegnati alle persone segnalate
dal Comune di Peschiera
Borromeo, volta per volta secondo l’occorrenza.
7 GIORNI - tel. 02.3944.6200 - fax 02.700.554.794
n. 35 - 21 dicembre 2016
Redazione
L
’impegno di palazzo
Marino per la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, inserito nel “Piano periferie”, si conferma con l’approvazione da parte della
Giunta di importanti interventi interamente finanziati
con risorse comunali. I
provvedimenti interesseranno oltre 700 alloggi di
proprietà comunale su tutto il territorio, gli stabili comunali delle vie San Bernardo e Cilea e le ultime centrali termiche a gasolio, che
verranno convertite a metano. Con il piano “Zero case vuote”, attraverso un investimento pari a 24mln di
euro verrà finanziato il recupero di altri 710 alloggi
pubblici sfitti, distribuiti a
raggiera in tutta Milano.
Perlopiù, si tratterà di adeguamenti impiantistici, del
ripristino dei bagni, con la
sostituzione di sanitari e ap-
Attualitò 11
“Zero case vuote” a Milano: 24mln
per il recupero di 700 alloggi sfitti
Previsti interventi di riqualificazione per gli stabili comunali
parecchiature, della sostituzione dei serramenti e di altre opere funzionali a rendere gli appartamenti fruibili e quindi pronti per l’assegnazione, con bandi previsti entro la prima metà
del 2017. Per quanto riguarda i 66 alloggi di via San
Bernardo i lavori (da 4,5mln
di euro) riguarderanno
l’isolamento termico esterno di pareti e sottotetto, la
sostituzione dei serramenti
dei locali adibiti a centrali
termiche, l’installazione di
un impianto fotovoltaico e
di pannelli solari termici.
Per quanto riguarda i singoli alloggi, invece, la sostituzione di porte d’ingresso,
infissi e cassonetti, l’installazione di zanzariere e di sistemi di oscuramento sugli
infissi di facciata nonché di
tende sui balconi. Quanto
al complesso di via Cilea
(due torri di 15 piani l’una,
per un totale di 250 alloggi)
si tratta di un intervento del
valore di 5mln di euro a beneficio delle parti comuni e
che punta al risanamento
delle pareti esterne, delle
coperture e degli impianti.
Infine, con un finanziamento da circa 4mln di euro, si
provvederà alla conversione a metano delle circa 30
centrali termiche ancora a
gasolio distribuite in tutti i
quartieri Erp.
MELEGNANO
Al via la raccolta firme per
la campagna "SalvaIlSuolo"
Melegnano - Ha avuto luogo la seconda settimana di
dicembre la riunione inaugurale del comitato che si
occuperà della campagna
di sensibilizzazione e di
raccolta firme, dal nome
"SalvaIlSuolo". Presenti a
questo primo incontro sono stati i referenti locali di:
Legambiente, SlowFood,
WWF, FAI e del comitato
TILT di Vizzolo Predabissi.
L'obiettivo principale della
campagna è quello di raccogliere 1 milione di euro
nei 27 paesi dell'Unione
Europea. "#SalvaIlSuolo".
La richiesta che le oltre
400 associazioni rivolgono
all'UE, è quella di introdurre norme specifiche
che tutelino il suolo. «Da
qui a Luglio 2017 - spiega
in un comunicato il neo comitato "SalvaIlSuolo - sa-
ranno mesi di lavoro intenso per creare maggiore
consapevolezza sul tema
del consumo del suolo. In
particolare aiutare a far
comprendere come la costruzione di infrastrutture
inutili e dunque la cancellazione del suolo coltivabile, da parte dei piani di governo del territorio dei singoli Comuni, non può che
danneggiare la nostra agricoltura, il nostro ambiente
ed anche la qualità stessa
della nostra vita. Inoltre,
da non dimenticare, sarà il
target che ci siamo dati,
ossia: la raccolta di 1000
firme per la nostra campagna, e di svolgere almeno
tre assemblee pubbliche
nei maggiori Comuni della
nostra zona, entro la prossima estate. www.salvailsuolo.it».
12 Rubrica
PASSIONE NATURA
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
Rubrica a cura di Walter Ferrari - Tel. 339.7615179
Da ottobre a marzo il Gufo Comune
trascorre le giornate sullo stesso albero
L
’autunno è stagione
di cambiamenti nel
comportamento degli animali, alcuni emigrano in posti più caldi, altri
vanno in letargo, altri ancora si radunano per passare insieme la stagione
più fredda dell’anno. E’ il
caso di un uccello, il Gufo
comune. Ho potuto constatarlo di persona alcuni
anni fa, in un boschetto a
Rodano ne ho visti una decina appollaiati sugli alberi. L’anno scorso li ho notati in un parchetto a San
Felice di Segrate, segnalati
dall’amico ornitologo Antonio Peruz. Pochi giorni
fa lo stesso Peruz ne ha
fotografati due su un albero del giardino di casa sua
a Premenugo di Settala.
Un mese fa, a Peschiera
Borromeo, in un giardino
condominiale di Via Deledda ne ho fotografati 6,
su segnalazione dell’amico Angelo Bozzi, il quale
mi ha informato che la lo-
ro presenza si ripete da
circa dieci anni nel periodo tra ottobre e marzo. Il
Gufo comune è l’unico
rapace notturno che in inverno si riunisce appollaiato. Da ottobre a marzo,
infatti, i gufi comuni trascorrono le proprie giornate sullo stesso albero
dal quale poi s’involano la
sera, per andare a caccia.
All’inizio della primavera
si disperdono, abbandonando il dormitorio (“roost”), per accoppiarsi e nidificare. Il Gufo comune
appartiene all’ordine Strigiformes, famiglia Strigidae, nome scientifico
Asio otus. E’ caratterizzato
da due ciuffi di lunghe piume in mezzo alla testa, sopra le orecchie, che di solito tiene erette. La sua lunghezza varia dai 35 ai 40
centimetri, mentre l’apertura alare è di 80-90 cm.
La coda misura da 12 ai 15
cm ed il peso varia da 300
a 400 grammi. Le femmi-
ne sono più pesanti dei
maschi. E’ un rapace notturno di medie dimensioni. Caccia, esclusivamente
di notte, una grande varietà di piccoli animali, topi,
toporagni, talpe, scoiattoli, ratti, insetti e uccelli.
Durante il giorno, dorme
nelle cavità degli alberi o
nei vecchi ruderi, perfettamente mimetizzato grazie
alla livrea di colore bruno
macchiettato. Testa, collo
e parti superiori delle ali
mostrano, infatti, una colorazione fulvo-marroncino; le parti inferiori e i
fianchi variano da sfumature giallo- ocra al castano
chiaro con strie nerastre.
Di notte, è possibile distinguere un Gufo comune in
volo proprio dal candore
della parte inferiore delle
ali in cui sono evidenti delle semilune carpali nere. I
due sessi sono simili. Come tutti i rapaci notturni,
ha gli occhi in posizione
frontale all’interno di due
dischi facciali divisi da una
“V” centrale, bordata di
bianco, che separa i due
bulbi oculari giallo-arancioni. Il Gufo comune crea
il nido quasi esclusivamente in vecchi nidi di
corvi, gazze, cornacchie,
falchi o aironi, occasionalmente sul terreno. I nidi
sono quasi sempre situati
in luoghi boscosi, spesso
nascosti da arbusti, viti o
rami e sono comunemente a 5-10 metri di altezza.
La tecnica per la difesa del
nido dei gufi è impressionante: la femmina distende ampiamente le ali
rivolta verso l’intruso, allarga le penne remiganti e
abbassa la testa. Questa
posizione la fa apparire
due o tre volte più grande
di quanto sia in realtà. Le
femmine inoltre utilizzano
una tattica di distrazione
vicino al nido: fingono di
catturare una preda o di
avere lesioni, volando lontano dal nido fino a terra
ed emettendo vari rumori.
Il nido è rivestito con strisce di corteccia, piume,
foglie e muschio prima
che le uova vengano deposte. Tra marzo e maggio
la femmina depone 4-5
uova, inizia a covare dopo
che il primo uovo è stato
deposto, in modo che una
covata possa schiudersi in
un periodo di 6/8 giorni,
di solito è esclusivamente
la femmina ad occuparsi
della cova, che dura 25-30
giorni e, in questo periodo, viene nutrita dal maschio. In annate particolarmente favorevoli le
coppie possono portare a
termine sino a due covate.
I pulcini iniziano a muoversi dal nido verso i rami
vicini a circa 3 settimane
dalla schiusa, ma diventano indipendenti dai genitori in circa 2 mesi. Il Gufo
comune è una specie comunemente diffusa in tutta Europa. In Italia è sedentaria e nidificante nelle regioni del centro e del
nord. L’areale lombardo di
svernamento è localizzato
in pianura e nelle zone
collinari.
Foto di Walter Ferrari
7 GIORNI - tel. 02.3944.6200 - fax 02.700.554.794
n. 35 - 21 dicembre 2016
AMICI A 4 ZAMPE
Rubrica 13
Rubrica a cura dell’associazione Dog Angels Onlus
Alcuni consigli per passare delle feste serene con i nostri piccoli
amici; non è facile per loro condividere gli spazi con gli ospiti
N
atale è ormai arrivato, è quasi
tutto pronto, menù ...regali...addobbi... e ci
si prepara a trascorrere
qualche giorno in allegria
con famiglia e amici. Perché sia una festa vera per
tutti, è bene che anche il
nostro micio e il nostro cane siano sereni e tranquilli. Ecco alcuni consigli che,
uniti alla vostra sensibilità
e conoscenza dei vostri
amati pelosi, possono essere di aiuto per trascorrere un Natale felice e sereno per tutti. Se è possibile, mantenete la routine: anche se Natale e gli
altri giorni di festa sono intensi, è bene mantenere
le abitudini dei nostri cani
sia per quel che riguarda
l'orario della pappa che
per l'orario e la durata delle passeggiate. Rispettare
le loro abitudini li aiuterà
a rimanere calmi e a non
agitarsi per la straordinarietà della situazione. Non
è facile per cani e gatti
condividere le mura domestiche con persone diverse dai loro proprietari e
potrebbero spaventarsi o
diventare ansiosi. Il gatto
solitamente si rifugia nei
suoi spazi dove non può
essere trovato da nessuno: lasciamogli pertanto
comode vie di fuga. Sono
da evitare, da parte degli
ospiti, le eccessive confidenze con il cane, soprattutto in presenza di bambini che non devono mai
essere lasciati da soli con
lui. Anche il cane piu pacifico potrebbe, in una condizione di stress, mordere.
La tavola imbandita di cose appetitose vale solo
per noi!! Evitate di dare al
gatto o al cane dei bocconcini direttamente dalla
tavola di qualsiasi genere.
Ci sono alimenti che provocano non pochi problemi alla loro salute. Quindi...proibiti sono tutti gli
avanzi della tavola, il cioccolato, i fritti e i dolci… il
cioccolato contiene una
sostanza che può essere
tossica anche in piccole
quantità e in maniera categorica non dare ai cani
ossa di pollo e tacchino
perché c'è rischio di
schegge e danni all’esofago, allo stomaco e nei casi
gravi, può portare alla
morte. Fate attenzione all'albero di Natale, alle decorazioni e alle varie piante natalizie in giro per casa
(la Stella di Natale è velenosa per i gatti e i cani),
non lasciate che le decorazioni natalizie o i rami dell'albero di Natale siano
degli snack per il vostro
cane o micio, potrebbero
stare male per quello che
ingeriscono. Anche carta
da regalo, nastri, coccarde
e via dicendo vanno tenuti
in posti dove cani e gatti
non possano raggiungerli:
può essere simpatico vedere che i nostri amici pelosi giocano con delle coccarde, per esempio, ma se
poi dovessero farsi male
con i punti metallici? Se
abbiamo pensato a un bel
viaggio per le feste è utile,
quando si hanno degli animali, organizzarsi per tempo. Non abbandonarli mai
ma, al contrario, scegliamo una delle tante strutture alberghiere che in Italia e all’estero accolgono
anche gli animali. In alternativa ci sono i familiari o
gli amici stretti oppure,
come ultima soluzione, se
non possiamo portarli con
noi e non abbiamo persone di fiducia cui affidarli,
esistono tante pensioni
per cani e gatti. E a Capodanno come possiamo fare per i botti? Purtroppo
spaventano moltissimo i
nostri amici animali che
hanno un udito molto più
sviluppato del nostro. In
generale i gatti, anche in
questo caso, si nascondono negli angoli più bui e
più impensati della casa
mentre alcuni cani hanno
una vera e propria crisi di
panico. Fategli sentire la
vostra presenza senza
esagerare nelle coccole o
usare una voce compassionevole nel tentativo di
calmarlo, ciò potrebbe rafforzare la loro paura.
Mantenete il cane occupato dandogli ad esempio
un giochino Kong pieno
dei suoi biscottini preferiti
per intrattenerlo. Se il cane è molto anziano o
emotivo, il vostro veteri-
nario vi suggerirà cosa potete dargli per aiutarlo a
superare la mezzanotte
senza troppe ansie o paure. Durante le Feste, anche se avete già un cane o
un gatto, non dimenticatevi di loro: dei cani e dei
gatti senza famiglia che
vivono nei rifugi. Se potete... approfittate di questi
giorni di festa per andare
con la vostra famiglia a visitare una struttura, portate ai cani e gatti ospitati
un sorriso, una carezza… è
Natale anche per loro e
servirà a far riflettere
adulti e bambini sull'importanza degli animali nelle nostre vite affinché se
ne scoraggi l'abbandono o
il maltrattamento. BUON
NATALE A TUTTI!!!
14 Rubrica
IL LOGICO ILLOGICO
7 GIORNI - [email protected]
n. 35 - 21 dicembre 2016
Rubrica a cura di Marco Pessina - www.ghosthunter.it
Ecco perchè nel paranormale non si cambia mai opinione
T
u credi nel paranormale o in qualche
sfumatura della sua
forma? Oppure con aria
altezzosa e superficiale
credi che queste cose siano tutte un mucchio di
gran ca...volate? Se la risposta ad una delle due
domande è si, allora questo articolo è proprio rivolto a te. Perchè si crede
nel paranormale?
Molto genericamente la
risposta a questa domanda solitamente riguarda
delle inspiegabili esperienze personali vissute,
oppure si basa sulla cultura che ognuno si è fatto
sull' argomento leggendo
libri o vedendo la tv o
guardando internet, oppure la credenza è nata o
si rafforza per via di alcuni
racconti che hai sentito
da persone che ritieni
competenti o affidabili e
della quale ti fidi. Probabilmente rientri anche tu
in uno di questi macro casi, è così? Per ognuna di
queste tre grandi categorie ho già avuto modo di
approfondire e parlare
ampiamente in passato,
fornendo alcune valide
motivazioni che dovrebbero farci genuinamente
dubitare di fronte ad una
credenza irrazionale. Ma
non ne parlerò ancora in
questo articolo; tuttavia
queste sono solo le radici
da cui solitamente nasce
la nostra credenza, ma cos'è che la mantiene viva e
la alimenta? Se veramente
mettessimo in discussione
le nostre convinzioni ogni
volta, probabilmente finiremmo per passare intere
giornate a dubitare sul fatto di convincerci o meno a
cambiare idea un giorno si
e un giorno no...ma questo non succede anche
perchè non abbiamo tutto
questo tempo e poi tendenzialmente per natura
siamo tutti daccordo nel
voler rispettare una nostra personalissima forma
di coerenza. Per agevolare
questo difficile compito, ci
corre in aiuto la nostra
mente che con il suo processo di funzionamento ci
permette di arrivare alle
decisioni usando una scorciatoia che spesso prende
in considerazione i punti
più rilevanti (almeno per
lei); questa è una gran fortuna.....
il risvolto negativo è che
purtroppo per noi, non
sempre ci “azzecca” e a
volte ci fa cadere in alcune
trappole che a volte non
siamo nemmeno in grado
di riconoscere, in maniera
del tutto sistematica e naturale. Queste trappole
del nostro modo di pensare nascono per via di un
auto condizionamento
della nostra mappa mentale che gli psicologi chiamano bias. Un bias non è
altro che una forma di distorsione della valutazione, causata dal pregiudizio, spesso sbagliato, e
condizionata da concetti
non connessi tra loro da
legami logici, che influenzano così la formazione di
una nostra convinzione, di
un comportamento o ap-
punto, di una credenza.
In psicologia sono stati
ampiamente studiati e
classificati a seconda delle
situazioni in cui si presentano maggiormente. Il
bias definito “di conferma” ad esempio, si basa
sul principio che tendenzialmente ci piace andare
daccordo con persone che
sono daccordo con noi e
condividono i nostri punti
di vista. Per questo motivo, spesso inconsciamente, usiamo come riferimento solo le prospettive
che alimentano e supportano le nostre convinzioni
preesistenti o le nostre
idee. E' un processo normale, ma è distorto! In automatico scegliamo di
avere una percezione selettiva della nostra realtà.
Ecco perchè tendiamo a
frequentare persone che
la pensano come noi, o visitiamo siti internet che
hanno punti di vista simili
ai nostri che siano politici,
o di informazione sul paranormale, oppure leggere le notizie sportive su
tuttosport se ad esempio
fai il tifo per la Juventus.
Al contrario invece tendiamo ad ignorare, criticare,
essere scettici o sospettosi o mettere in discussione
le persone, le fonti d'informazioni o i fatti che potrebbero compromettere
o scalfire il nostro punto di
vista o ragionamento, a
prescindere da quanto
fondati possano essere, e
sai perchè?
Perchè ci farebbe sentire
insicuri e meno forti. La
psicologia comportamentale ha definito questo
comportamento
come
una dissonanza cognitiva
che risulta essere la modalità di comportamento
preferenziale che porta
proprio al bias di conferma. Ti farò un esempio:
nei rapporti come funziona? Due amici sono in disaccordo tra loro; di solito
senti solo una campana e
poi costruisci un giudizio?
Certo che no...
sappiamo bene infatti che
prima di arrivare ad avere
la giusta prospettiva dovremmo sentire entrambe
“le campane”. Quindi sappiamo quale dev'essere la
regola generale di buon
senso ma a volte appunto
per colpa di questo bias,
inconsciamente ci comportiamo come se ignorassimo le regole di base
che ben conosciamo. Per
avere un giudizio consapevole sulla credenza è molto importante avere un
quadro più o meno completo del puzzle pseudo
paranormale e non soltanto di alcuni tasselli. Nessuno comunque ci vieta di
avere un giudizio superficiale, quello che però dovremmo evitare sarebbe
di avere la presunzione di
ritenerlo obiettivo o preferibilmente provare a
metterlo sempre in discussione. Anni fa infatti si
è scoperto che un altro
aspetto che può contribuire a favore della credenza
nel paranormale può nascondersi nell'ossitocina!
Chi ha avuto modo di assi-
stere ad un parto sa di cosa parlo perchè è conosciuta come “la molecola
dell'amore” perchè, ad
esempio, rilascia naturalmente un ormone durante le fasi del parto e nel
periodo dell'allattamento,
ma quello che non tutti
sanno è che avviene lo
stesso meccanismo anche
nei casi di cooperazione e
riconoscimento sociale.
Perchè ti parlo di questo?
Questo neurotrasmettitore, condiziona alcuni dei
nostri comportamenti che
siamo soliti avere perchè
facilita naturalmente la
propensione ad avere legami più stretti con persone del nostro gruppo tendendo così, senza un vero
motivo, a sopravvalutarne
gli ideali, le capacità, la
coerenza, le conoscenze, il
valore ecc...e al contrario
ci rende diffidenti e sospettosi nei confronti di
chi non rientra in quello
che consideriamo “il nostro gruppo” anche se
nemmeno li conosciamo.
Capita anche a te in qualche contesto della tua vita? Immagino proprio di
si....
In pratica chi sta dentro fa
parte dei buoni e gli altri
hanno meno ragione di
noi se non per nulla.
Questo preconcetto, a volte si innesca automaticamente e viene definito dagli psicologi sociali come
“bias del gruppo”. Altre
volte invece cerchiamo
spiegazioni false o razionali per spiegare i nostri
comportamenti e le nostre decisioni. Alcuni tra i
più importanti neuroscienziati del mondo hanno definito questo tipo di
comportamento ostinato:
cecità alla scelta e prende
in causa la cognizione, la
razionalizzazione e i processi decisionali; non è altro che una sorta di illusione introspettiva che
non ci mette direttamente
in contatto con i nostri
processi mentali inconsci,
(che date le circostanze ci
suggerirebbero di non credere) ma usa semmai i
contenuti della nostra
mente cosciente per costruire una narrazione
personale che può non
corrispondere con una logica razionale.
Così attraverso questo
processo creiamo una giustificazione per le nostre
decisioni quando realmente non sappiamo perchè le abbiamo prese.
Insomma questi condizionamenti esercitano su di
noi una forza misteriosa
un po' in tutti gli ambiti
della nostra vita, non solo
all' idea cha abbiamo nei
confronti del paranormale; ecco perchè TUTTI siamo vittime di questi bias
ma i veri scettici sono nutriti dalla curiosità di sapere e, al contrario dei credenti o miscredenti, non
solo tendenzialmente si
pongono domande, ma
scavano per cercare le risposte.
Questo articolo quindi è
rivolto ai negazionisti a
priori e ai credenti a prescindere perchè gli uni come gli altri si nascondono
allo stesso modo dietro le
loro convinzioni che spesso sono incomplete o condizionate perchè generate
da un atteggiamento
“chiuso”, mentre gli scettici si concedono di valutare
le diverse informazioni in
modo da costruire la propria convinzione su basi
solide ma flessibili perchè
predisposte ad essere
sempre messe sempre in
discussione.
Giocare al gioco della ricerca delle risposte quindi
è un stimolo molto più
gratificante, divertente e
stimolante che accettare
passivamente la convinzione del paranormale
che qualcosa o qualcuno è
riuscito a vendervi.
Marco Pessina
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di Milano il 30/09/2002, numero 524
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