Chiusura CML INPS, continua spoliazione territorio © CORIGLIANO

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Chiusura CML INPS, continua spoliazione territorio
Mascaro convocherà colleghi per incontro con ministro
giovedì 15 dicembre 2016 14:57
di COMUNICATO STAMPA
Chiusura Centro Medico Legale INPS, con
questa scelta non solo continua la
spoliazione del nostro territorio, ma si da
un colpo mortale all’offerta di servizi ed allo
stato
sociale
nel
suo
complesso,
aumentando ancora di più, il disagio per i
cittadini dell’alto e basso ionio cosentino,
della pre Sila Greca e dei paesi arbereshe.
Una popolazione di oltre 220.000, che
costituisce il bacino d’utenza del centro
medico legale INPS di Rossano, sarà
costretta a recarsi a Cosenza subendo
anche
il
disagio
dell’assenza
di
infrastrutture.
È quanto dichiara il Sindaco Stefano MASCARO cogliendo l’occasione per anticipare che
nelle prossime ore convocherà i colleghi di tutti i comuni del comprensorio per definire, in
sinergia, le prossime azioni da mettere in campo e chiedere un incontro con il direttore
regionale INPS della Calabria e il Ministro del Welfare.
L’amministrazione Comunale – continua il Primo Cittadino – condivide e fa propria la
preoccupazione dei dipendenti dell’INPS che durante l’assemblea del personale hanno
manifestato forte preoccupazione e sdegno per questa decisione dell’Amministrazione
centrale Inps che penalizza, ancora una volta, il nostro territorio. Con queste decisione
vengono colpite le categoria deboli della società: i portatori di handicap, anziani e malati
saranno costretti a recarsi a Cosenza per le visite di accertamento dell’invalidità civile ma
anche di tanti altri servizi quali gli assenti al controllo delle visite fiscali, visite cure
termali, visite per assegni ordinari di invalidità e inabilità e tante altre prestazioni. La
popolazione sarà costretta ad affrontare anche le difficoltà strutturali dovute alle
deficienze della rete stradale e all’assenza di altri tipi di collegamento. Il problema è
sempre il solito: la vastità del territorio della nostra provincia, ancora più incomprensibile
alla luce del ridisegno degli enti territoriali che prevede l’istituzione di aree vaste proprio
per superare i limiti dovuti alle difficoltà geografiche e territoriali e per avvicinare gli enti
ai cittadini. Questa scelta – prosegue – va in contrasto anche con la volontà politica del
territorio che sta puntando con forza sulla fusione dei comune più rappresentativi proprio
per migliorare l’offerta dei servizi. È inspiegabile perché il centro medico legale venga
chiuso nonostante rappresenti un punto di rilevante impatto sociale ed abbia i numeri
dalla sua parte essendo al terzo posto come carico di lavoro nell’intera Calabria, dietro
solo a Reggio Calabria e Cosenza e prima di Crotone e Vibo Valentia che comunque nella
nuova organizzazione mantengono il centro medico legale. Come amministratori di
questa città – conclude MASCARO – faremo tutto quando possibile per scongiurare
questa ennesima scelta scellerata ed invitiamo tutti gli amministratori del territorio, le
forze politiche e sindacali di categoria, le associazioni e i cittadini a mobilitarsi e a darci
forza per far sentire forte la nostra voce. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione
& Lobbying – 345.9401195)
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