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15 dicembre 2016 delle ore 13:03
it Orari : apertura su prenotazione Per info
telefono : 340 5072384
CASE AD ARTE
Quel rifugio che richordo anchora La Casa Museo Pietro Ghizzardi
di Alessio Crisantemi
Trent’anni fa, o giù di lì. È l’epoca in cui
culminava l’avventura artistica di Pietro
Ghizzardi (1906-1986), quando si stabilizzava
nella dimora di Boretto (Reggio Emilia): un
posto ideale per realizzare le sue opere, dando
libero sfogo all’istinto creativo di un
autodidatta della pittura (e non solo), oggi punto
di riferimento nello studio dell’arte irregolare
europea. Ora quella vecchia dimora dove
l’artista ha vissuto gli ultimi dieci anni della sua
esistenza continua ad ospitarlo: attraverso le sue
opere migliori e il suo carattere vagamente naif
che si respira appieno tra le stanze. È la Casa
Museo Al Belvedere "Pietro Ghizzardi”, che
conserva intatta l’atmosfera in cui il pittore e
scrittore trascorse i suoi giorni e creò, da metà
anni ’70 alla morte, nel 1986. Qui si trovano
molte testimonianze della vita e del lavoro
dell'artista. Una prima sezione della casamuseo è dedicata alle esposizioni, suddivise in
Personali e Collettive, realizzate a partire dagli
anni '60, quando la produzione di Ghizzardi
venne "scoperta" per la prima volta facendolo
uscire allo scoperto dopo anni di lavoro
nell’ombra. In un’altra sezione dedicata ai
documentari sono raccolte le produzioni
televisive e cinematografiche a lui dedicate e i
documenti audiovisivi che costituiscono
importanti testimonianze relative all'opera
artistica ma anche alla personalità umile,
spontanea, semplice ed acuta di Ghizzardi.
Nella sezione dedicata alla bibliografia si
possono invece trovare tutti gli scritti pubblicati
dell’artista insieme ai numerosi contributi
critici, saggistica e tesi di laurea dedicate
all’artista. Infine, nella parte dedicata ai
cataloghi, si trovano tutte le monografie
artistiche pubblicate finora, suddivise in
cataloghi personali e rassegne. Il posto ideale,
dunque, per chiunque voglia scoprire o
approfondire la conoscenza dell’artista,
essendo anche sede dell’Archivio Storico
Pietro Ghizzardi. Ma per conoscere fino in
fondo la sua opera, è imprescindibile una visita
alla vicina Casa Falugi, dove si è avuta
un’autentica esplosione artistica di Ghizzardi,
in un’avventura cominciata nell’estate del
1969, grazie alla lungimiranza e, al tempo
stesso, all’insofferenza, della sua proprietaria,
Fauzia Falugi. Che ospitò l’artista, finito in
disgrazia, nella sua abitazione, affidandogliela
per un breve periodo durante la sua assenza e
ritrovandola completamente dipinta. Per una
sorpresa allora poco gradita, ma che oggi
rappresenta un unicum della storia dell’arte
irregolare europea, proponendo un ciclo di
affreschi realizzati da Ghizzardi che oggi viene
riconosciuto come una delle opere più
sorprendenti dell’Outsider Art internazionale
(anche per questo dall’agosto 2015 la Casa
Museo "Pietro Ghizzardi” è membro della
European Outsider Art Association – Eoa).
Ritratti di personaggi storici o dello spettacolo,
volti di amici e trasposizioni figurative di
leggende popolari o storie sacre. Insieme ad
animali feroci o domestici. Una serie di soggetti
popolari che convivono e si susseguono lungo
le pareti dei due piani della villa settecentesca,
per una sorta di affresco itinerante, realizzato
con colori auto-prodotti (caligine, mattoni
tritati o terra) e rifinito con l’erba romice,
utilizzata come fissativo. È qui che si traduce
nella sua interezza l’immaginario di Ghizzardi,
con i muri di questa abitazione – che Cesare
Zavattini definì "la Cappella Sistina” della
Bassa - che rappresentano un immenso
palinsesto iconografico del repertorio espressivo
dell’artista, dove l’arte figurativa viene
accompagnata e arricchita da vari inserti
testuali. Ghizzardi amava la scrittura, pur
essendo, anche qui, puramente autodidatta (ne
è una prova la sua celebre autobiografia: ‘Mi
richordo anchora’). Ma sentendo, proprio come
avveniva con la pittura, l’esigenza di
esprimersi, a modo suo. Così tra i suoi disegni
ed affreschi viene spesso descritto didascalicamente
ciò che si vuole raccontare, a volte ampliando
i contenuti dei dipinti, estendendo i significati,
approfondendo i contenuti. Sia pure in forma
sgrammaticata, ma comunque (e forse anche
per questo) carica di espressività. Illustrando
anche le ragioni celate alle sguardo. Riuscendo
a raggiungere le corde che la pittura, da sola,
non sempre riesce a toccare. Casa Falugi è
ancora oggi un’abitazione privata ed è pertanto
visitabile esclusivamente su prenotazione, in
base alle disponibilità di proprietari e custode.
Non proprio comodo, probabilmente, ma
l’esperienza vale senz’altro la pena.
Alessio Crisantemi
Casa Museo Al Belvedere "Pietro Ghizzardi”

Associazione Culturale "Pietro Ghizzardi” –
Centro Documentale e Archivio Storico

via De Rossi, 27/B 42022 Boretto (RE)

 Casa Falugi Viale Giovanni XXIII,
Boretto (RE)
 Mail: info@pietroghizzardi.
com Telefono: 0522 965 146 Email:
[email protected] web : www.pietroghizzardi.
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