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14 dicembre 2016 delle ore 15:03
Nessuno tocchi Gio Ponti! In Iran si vuole radere
al suolo l'unica villa del grande architetto in Medio
Oriente, e la comunità si mobilita
Si chiama Villa Nemazee, ed è stata costruita
dall'architetto italiano Gio Ponti nel 1960, nel
quartiere benestante di Niavaran, Teheran nord,
per l'uomo d'affari Shafi Namazee. La casa è
una delle tre famose ville di Ponti (le altri due
sono in Venezuela), ed è l'unico esempio dello
stile del progettista in Medio Oriente, simbolo
della migliore modernità italiana. Dopo la
rivoluzione islamica del 1979, Villa Namazee
fu di proprietà del governo iraniano e usata
come un ufficio del registro locale; venduta poi
a Ahmad Abrishami, rappresentante di Nokia
in Iran, che registrò l'edificio nell'elenco del
patrimonio nazionale, la villa è stata ricomprata
quattro anni, ora un tribunale ribalta la
situazione e - forse - al suo posto potrebbe
sorgere un hotel a 5 stelle e a 20 piani. Uno
scempio che, per fortuna, non sta passando
inosservato agli occhi della comunità artistica
e dall'intellighenzia locale, nonostante l'edificio
sia oggi legalmente fuori dalla lista dei Beni
tutelati dallo stato. Leila Araghian, architetto
che ha vinto il Premio Aga Khan per
l'Architettura di quest'anno, ha tentato di
visitare la villa insieme con il figlio di Ponti, e
ha rimarcato: "Se fosse stato in qualsiasi altro
luogo, sarebbe stato protetto", riporta Artnet.
Che c'è di buono? Pare, sempre secondo
Araghian, che la campagna per salvare la villa
sia un segno di miglioramento della sensibilità
nel Paese: "Se questo episodio fosse successo
15 anni fa, la Villa sarebbe stata distrutta senza
resistenza". Anche Faryar Javaherian, altro
architetto iraniano, ha espresso la sua
indignazione. "Si tratta della casa la casa di un
Maestro, di uno dei primi progetti di questo
genere, con una pavimentazione che sembra
fluttuare nell'aria, con le ceramiche di Fausto
Melotti". Insomma, un tesoro vero. Una delle
possibili soluzioni? Non solo fare il modo che
la casa rientri tra gli edifici protetti, ma costruire
l'albergo preservandola. D'accordo, il mostro
potrebbe sorgervi accanto, o addirittura
inglobarla, ma sarebbe pur sempre meglio che
ucciderla.
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