Un futuro tribunale multilaterale per gli investimenti

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Commissione europea - Scheda informativa
Un futuro tribunale multilaterale per gli investimenti
Bruxelles, 13 dicembre 2016
La Commissione europea e il governo canadese stanno collaborando per istituire un
tribunale multilaterale per gli investimenti.
L'obiettivo è istituire un organo permanente che decida in merito alle controversie in materia di
investimenti, abbandonando il sistema ad hoc per la risoluzione delle controversie tra investitori e Stati
(ISDS). Tale tribunale multilaterale per gli investimenti dovrebbe pronunciarsi sulle controversie
relative ai trattati di investimento attuali e futuri e, per quanto riguarda l'UE, dovrebbe sostituire i
sistemi giudiziari bilaterali per la protezione degli investimenti previsti nei recenti accordi commerciali e
di investimento conclusi a livello dell'Unione.
Contesto
Il concetto di risoluzione multilaterale delle controversie in materia di investimenti era già stato
enunciato a livello dell'UE da alcune parti interessate, in occasione della consultazione pubblica del
2014, come modo più efficace, rispetto al sistema bilaterale, per riformare il sistema ISDS. Inoltre la
Commissione, nel suo documento di riflessione del 5 maggio 2015 sul tema Investment in TTIP and
beyond – the path for reform (Investimenti nel TTIP e non solo: il percorso verso la riforma), ha
indicato che, parallelamente al processo di riforma intrapreso nei negoziati bilaterali UE, si dovrebbero
avviare i lavori per creare un sistema multilaterale per la risoluzione delle controversie internazionali in
materia di investimenti. Anche il Parlamento europeo ha ampiamente sostenuto la proposta di lavorare
a una soluzione multilaterale. Nello stesso ordine di idee, la Commissione, nella sua comunicazione del
2015 Commercio per tutti, si pone come obiettivo la collaborazione con i partner per creare consenso
attorno alla proposta di un vero e proprio tribunale multilaterale permanente per gli investimenti, al
fine di sviluppare una politica coerente, uniforme ed efficace relativa alla risoluzione delle controversie
in materia di investimenti.
La proposta di riforma multilaterale è stata inoltre accolta con interesse crescente da molti paesi terzi.
L'accordo commerciale firmato tra l'UE e il Canada (CETA) e l'accordo commerciale UE-Vietnam
contengono un riferimento all'istituzione di un tribunale multilaterale permanente per gli investimenti.
L'UE inserisce riferimenti analoghi in tutti i negoziati in corso riguardanti gli investimenti.
Nell'ambito delle discussioni riguardanti la conclusione dell'accordo CETA, i governi dell'UE in sede di
Consiglio dei ministri hanno adottato una dichiarazione sul tribunale multilaterale per gli investimenti:
"Il Consiglio sostiene inoltre la Commissione europea nella volontà di adoperarsi per l'istituzione di una
Corte multilaterale per gli investimenti, che sostituirà il sistema bilaterale istituito dal CETA, una volta
creato, conformemente alla procedura prevista nel CETA."
Lo Strumento interpretativo comune tra il Canada e l'UE afferma inoltre:
"Pertanto il CETA rappresenta un cambiamento importante e radicale nelle norme in materia di
investimenti e risoluzione delle controversie. L'accordo getta le basi per uno sforzo multilaterale teso a
sviluppare ulteriormente questo nuovo approccio alla risoluzione delle controversie in materia di
investimenti in una Corte multilaterale per gli investimenti. L'UE e il Canada lavoreranno celermente
alla creazione del tribunale multilaterale per gli investimenti, che dovrebbe essere istituito una volta
raggiunta una massa critica minima di partecipanti e dovrebbe sostituire immediatamente i sistemi
bilaterali come quello previsto nel CETA ed essere pienamente aperto all'adesione di qualsiasi paese
aderisca ai principi cui è improntato il tribunale."
La Commissione sta inoltre effettuando una valutazione d'impatto di tale iniziativa (cfr. qui e qui). Tra
breve sarà lanciata una consultazione pubblica della durata di 12 settimane ed entro febbraio 2017 si
terrà una riunione delle parti interessate.
Domande e risposte
La Commissione ha già un'idea di come si possa configurare un tribunale multilaterale
permanente per gli investimenti?
L'obiettivo dei primi colloqui esplorativi a livello governativo che si terrà a Ginevra è proprio esaminare
questo aspetto, quindi è troppo presto per esprimersi concretamente in proposito.
Il tribunale multilaterale per gli investimenti potrebbe ricalcare l'assetto della maggior parte degli
organi giurisdizionali nazionali e internazionali, che generalmente sono costituiti da due istanze:
un'istanza di primo grado e un'istanza d'appello. La giurisdizione di primo grado potrebbe pronunciarsi
in merito ai ricorsi presentati in forza dei trattati di investimento che i paesi interessati decidono di
attribuire al tribunale multilaterale. L'istanza d'appello potrebbe essere adita in caso d'impugnazione
delle decisioni pronunciate in primo grado. Inoltre, analogamente al funzionamento dei tribunali
esistenti, il tribunale multilaterale per gli investimenti potrebbe disporre di personale permanente e di
un segretariato che lo assiste nello svolgimento del suo lavoro giornaliero.
Non si tratta dello stesso modello (primo grado/corte d'appello) che l'UE e il Canada
propongono nell'ambito del CETA?
Il sistema giudiziario per la protezione degli investimenti (ISC) nell'ambito del CETA si basa su principi
fondamentali analoghi a quelli su cui si basa la maggior parte dei tribunali nazionali e internazionali,
per esempio la stabilità, la possibilità d'impugnazione delle decisioni e l'attribuzione casuale delle
cause. Questi principi fondamentali dovrebbero essere presenti anche nelle discussioni riguardanti il
tribunale multilaterale.
I negoziati svolti in un contesto multilaterale presentano tuttavia una serie di aspetti specifici, quali
l'ambito di competenza del tribunale, la composizione, la nomina degli arbitri, l'equilibrio geografico, la
stabilità, l'applicazione delle decisioni, la ripartizione dei costi e l'ubicazione, che possono presentare
differenze e richiedere approcci diversi rispetto allle questioni sollevate in un contesto bilaterale. Le
discussioni verteranno precisamente su tali aspetti.
In che modo le parti interessate sono coinvolte nel processo negoziale?
Si tratta di un processo inclusivo, aperto a tutti i paesi interessati. A livello dell'UE, la Commissione
europea intende mantenere il processo relativo all'iniziativa molto aperto e trasparente, con riunioni
periodiche con le parti interessate per discutere i progressi compiuti con gli altri paesi. La Commissione
sta anche creando un sito web dedicato, dove tutti i documenti pertinenti all'iniziativa saranno
disponibili al pubblico.
La Commissione sta effettuando inoltre una valutazione d'impatto completa in merito all'iniziativa di
istituire un tribunale multilaterale per gli investimenti. Tra breve sarà lanciata una consultazione
pubblica di 12 settimane baserà su un questionario ed entro febbraio 2017 si terrà una riunione delle
parti interessate. La relazione finale sulla valutazione d'impatto dovrebbe essere pubblicata nell'estate
del 2017.
Quale sarebbe il futuro dei sistemi giudiziari per la protezione degli investimenti istituiti
negli accordi commerciali e di investimento dell'UE?
Una volta operativo, il tribunale multilaterale per gli investimenti dovrebbe sostituire i sistemi giudiziari
bilaterali per la protezione degli investimenti previsti dagli accordi a livello dell'UE e tutti gli altri
meccanismi di risoluzione delle controversie previsti dai trattati di investimento conclusi dagli Stati
membri dell'UE o dai trattati di investimento tra paesi terzi.
I due recenti accordi dell'UE con il Vietnam e il Canada includono disposizioni che prevedono il
passaggio dall'attuale sistema giudiziario per la protezione degli investimenti a un tribunale
multilaterale permanente per gli investimenti e impegnano i due paesi a collaborare con l'UE per la
creazione di un futuro tribunale multilaterale per gli investimenti. L'UE inserisce riferimenti analoghi in
tutti i negoziati relativi agli investimenti.
Il tribunale multilaterale permanente per gli investimenti farebbe parte di un'organizzazione
internazionale già esistente?
Sarebbe opportuno che a tale tribunale multilaterale fosse attribuita personalità giuridica di diritto
internazionale, ma è troppo presto per dire se si tratterà di un nuovo organismo autonomo o se sarà
collegato a un'organizzazione internazionale. Tale possibilità è lasciata aperta, ma dovrebbe tenere
conto delle opinioni dei membri delle organizzazioni internazionali considerate, del loro carico di lavoro
attuale e futuro, nonché della loro vocazione e di altre loro attività.
Quali sono i tempi previsti per l'istituzione di un il tribunale multilaterale permanente per gli
investimenti?
Per questo è necessario costruire il consenso con altri paesi favorevoli all'idea, cosa che non si può
ottenere da un giorno all'altro. Assieme ai nostri partner individueremo la via migliore da seguire.
Quali sarebbero i costi di esercizio del tribunale multilaterale permanente per gli
investimenti?
Il tribunale multilaterale potrebbe, per esempio, essere finanziato mediante trasferimenti permanenti
da parte dei membri, come avviene per la maggior parte delle organizzazioni internazionali quali
l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
I costi previsti sono paragonabili a quelli di altri tribunali internazionali, ad esempio l'International
Tribunal for the Law of the Sea, i cui costi di esercizio ammontano a circa 10 milioni di dollari USA
l'anno, o l'organo d'appello dell'OMC, i cui costi di esercizio ammontano a circa 7 milioni di dollari USA
l'anno.
I costi per paese membro dipenderebbero naturalmente dal numero di adesioni. Con il passare del
tempo, i costi di esercizio del tribunale multilaterale dovrebbero diminuire all'aumentare delle adesioni
e dell'efficienza dell'organizzazione.
L'UE necessiterà di direttive di negoziato per istituire un tribunale multilaterale per gli
investimenti? A che punto è il processo?
Sì, in quanto sarebbe necessario negoziare, firmare e concludere un accordo internazionale. In
conformità dell'articolo 218 del trattato, la Commissione dovrebbe agire in base a una decisione del
Consiglio che autorizza i negoziati a nome dell'Unione e definisce le direttive di negoziato.
A livello della Commissione, poiché la raccomandazione di autorizzazione sarebbe considerata
un'importante iniziativa politica dell'UE, è necessario svolgere una valutazione d'impatto, che è già in
corso e si concluderà a metà del 2017.
Per ulteriori informazioni
Comunicato stampa sul futuro tribunale multilaterale per gli investimenti
Valutazione d'impatto iniziale dell'istituzione di un tribunale multilaterale per gli investimenti
Strategia di consultazione per la valutazione d'impatto
Ulteriori informazioni sulla politica dell'UE in materia di investimenti
MEMO/16/4350
Contatti per la stampa:
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Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per email