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Data : Ven, 16 Dicembre 2016 @ 18:46
Categoria : Comunicati S. Stampa Presidente
Emiliano e Capone aprono i lavori del weekend della cultura
“Le politiche culturali tornano nelle mani dei cittadini per diventare bene comune. Tutti insieme,
istituzioni, operatori, artisti, imprese, cittadini, dobbiamo compiere questo percorso. Il Piano
strategico della Regione Puglia sarà scritto dal basso. Siamo i primi in Italia. Partendo dalla
“bellezza” delle nostre comunità vogliamo dare impulso anche alla loro capacità economica,
incidendo sul Pil. La cultura, l’arte, la creatività possono fare da traino per nuove economie. Piiil è
una sfida della Puglia che vede tutti protagonisti”. Così il Presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, all’apertura dei lavori del Weekend della cultura in programma da oggi, e fino a
domenica, in simultanea a Foggia, Bari e Lecce. Identità, innovazione e lavoro i temi affrontati in
questa prima giornata di Piiil Cultura, il Piano strategico della Cultura per la Puglia. Una full
immersion di tre giorni in cui gli operatori pugliesi - oltre 1500 gli iscritti - guidati da cinque
esperti parleranno di cultura a 360 gradi, dal tema del Prodotto a quello dell’Identità, dell’Impresa,
dell’Innovazione, del Lavoro. Tre luoghi, cinque temi, sei aree di intervento: attività culturali,
istituzioni culturali, spettacolo dal vivo, beni culturali e ambientali, industria creativa, industria
audiovisiva. “Cultura e turismo saranno fattori trainanti dello sviluppo della Puglia nel prossimo
decennio, accanto all'industria innovativa. E i giovani saranno il motore di questo sviluppo. In
questo decennio insieme abbiamo affrontato quelle che i più cinici definivano sfide impossibili e
abbiamo dimostrato che la speranza non è cieco ottimismo ma coraggio di combattere. Nella vita
ci sono rischi che non possiamo permetterci di correre ma ce ne sono altri che non possiamo
permetterci di non correre. Quello dell’investimento in cultura è un rischio che dobbiamo e
vogliamo correre. Perché la cultura è un urlo in faccia al proprio destino come dice Camus. E noi
vogliamo urlare contro lo stereotipo di un Mezzogiorno sfigato e isolato. Per questa ragione
facciamo questa grande alleanza, con un serrato piano di azione. Con il Piano strategico della
cultura l'investimento in cultura diventa la sfida di tutti e da oggi la cultura sarà responsabilità di
tutti. La cultura, come dice Gadamer, è l'unico bene dell'umanità che diviso tra tutti anziché
diminuire diventa più grande. Servono cambiamenti nuovi approcci, una strategia nuovi strumenti.
E servono reti. Questo l'assunto di base che proponiamo alla riflessione e al confronto degli esperti
e dei "tavoli" del Piano Strategico della Cultura. Obiettivo della politica culturale non è distribuire
prebende ma costruire e rafforzare la filiera produttiva delle imprese culturale favorire l'accesso ai
contenuti culturali e alla fruizione del patrimonio attraverso azioni di sostegno alla domanda.
Integrare e progressivamente sostituire la politica degli incentivi finanziari con agevolazioni
fiscali, facilitazioni nell'accesso al credito con un sistema di garanzie, utilizzazione agevolata degli
spazi e delle infrastrutture pubbliche, forme studiate di sostegno alla domanda. Il rischio e
l'imponderabilità come la difficoltà di accesso al credito sono certamente più elevati per le
imprese culturali. Le politiche di sostegno alla creazione di nuove imprese culturali devono tenere
presenti queste difficoltà e studiare strumenti per attenuarne gli effetti disincentivanti. In questa
prospettiva occorre favorire, anche attraverso studiate forme di agevolazioni fiscali, e attività di
promozione e di sensibilizzazione del sistema produttivo, il finanziamento privato all'arte e alla
cultura anche attraverso estensione del modello Art Bonus, l'invenzione di nuove forme di
mecenatismo e l'incentivazione attraverso politiche premiali del crowdfunding. Se la priorità è
promuovere la nascita di imprese culturali e il rafforzamento di quelle esistenti allora bisogna
evitare forme di concorrenza impropria tra il sistema delle imprese culturali e l'attività delle
agenzie culturali regionali. Un altro dei compiti imprescindibili della politica culturale é mettere il
sistema nelle condizioni di cogliere appieno tutte le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.
Non è soltanto un problema di linguaggi e di nuove tecnologie. È soprattutto un problema di nuove
opportunità e di nuova visione del mondo. Anche grazie al digitale, sul terreno dell'arte
confluiscono nuove discipline come la rigenerazione urbana, la pianificazione, l'archivistica, la
smart civilizzation, le politiche dell'accesso. Parallelamente alle ripercussioni sui processi creativi,
la rivoluzione digitale a determinato anche il nascere di nuovo prodotti connotati culturalmente. La
Puglia ha dimostrato di saper cogliere le opportunità scaturite dal più facile accesso alla tecnologia
digitale soprattutto nel campo dell'audiovisivo e del design. Un terreno inesplorato e ricco di
opportunità di stende davanti ai nostri occhi. Un terreno sul quale sempre più frequenti saranno i
punti di contatto tra imprese culturali creative e sistema produttivo tradizionale. Un mondo di cui
noi possiamo soltanto intuirne la portata. Saranno soprattutto le nuove generazioni, i nativi digitali
ad esplorarlo e coglierne appieno tutte le opportunità. Noi possiamo solo determinare le
condizioni di contesto e normative per favorire la navigazione”. Alle istituzioni, dunque, la visione
e il compito di tracciare le linee guida, agli operatori, le imprese, le associazioni, gli artisti, i
cittadini, il diritto e il dovere di rappresentare bisogni, proposte, criticità. E’ questa la pancia del
percorso intrapreso lo scorso novembre dalla Regione Puglia partito da Brindisi il 14 novembre
con il dibattito sulla progettazione culturale e la gestione dei beni introdotto dalla presentazione di
13 progetti pugliesi, di altrettante aggregazioni di Comuni, candidati al bando del Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale,
proseguito a Taranto il 18 novembre con un focus group dedicato alle principali istituzioni
culturali pugliesi, per arrivare a Trani, il 21 novembre, con un workshop sulla cultura d’impresa.
Piiil è Il Piano Strategico della Cultura, che segue il Piano Strategico del Turismo realizzato negli
scorsi mesi, è un progetto dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia,
nello specifico del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio,
e si avvale del supporto del Teatro Pubblico Pugliese a cui è affidata la gestione operativa
nell’ambito del Programma Operativo Convergenza linea 4 “Tutela, valorizzazione e gestione del
patrimonio culturale” per la realizzazione dell’intervento ”Piano Strategico della Cultura e
promozione della lettura in Puglia”.
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