Meningite, un anno per il vaccino

Download Report

Transcript Meningite, un anno per il vaccino

Latina
Il giornale di
GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2016
31
Aprilia
IL CASO
Allarme in Provincia, ad Aprilia aumentano le richieste ma anche i tempi di attesa
Meningite, un anno per il vaccino
Consultorio Asl sottodimensionato, liste di attesa infinite per vaccinazioni facoltative
giungendo i tempi da record di un anno. Un attesa
che se da un lato è accolta
con stupore e rabbia dagli
utenti, anche alla luce
dell’allarme generato dai
casi registrati nelle scorse
ore, dall’altro trova giustificazione nel senso di responsabilità del personale
operante all’interno della
struttura di via Giustiniano, che per tamponare l’emergenza dà la priorità ai
vaccini obbligatori, quelli
che a partire dal quarto
mese di vita ogni bambino
deve effettuare.
Vaccini di questo tipo
infatti prevedono richiami
nei mesi successivi alla prima vaccinazione, da ese-
g
La promessa:
in arrivo 2 infermieri
e 2 specialisti
Il Poliambulatorio Asl di via Giustiniano
di FRANCESCA
CAVALLIN
U
n caso di meningite ad Ardea, un
altro
presunto
caso, conclusosi nel peggiore dei modi a Gaeta,
con il decesso di un paziente ricoverato allo
Spallanzani.
Il meningococco C inizia a incutere paura anche
nella Provincia di Latina,
dove pure non alcuna impennata nel numero dei
casi. Timori tuttavia giustificati, data la gravità
dell’infezione batterica,
che può causare danni permanenti o addirittura portare al decesso dei pazienti.
Episodi che si intrecciano
in maniera drammatica
LA POLEMICA
con i problemi legati alle
difficoltà economiche della Asl, che con sempre
maggiore affanno riesce a
far fronte alle richieste dei
pazienti .
Una situazione al limite, quella vissuta anche
dalla Asl di Aprilia. Come
spesso denunciato dal locale coordinamento dei
Tribunale per i diritti del
malato, il Distretto 1 lavora in emergenza, con carenze di personale tali da
mettere in ginocchio tanti
servizi essenziali per un
bacino che comprende oltre 120mila utenti, tra i comuni di Aprilia, Cisterna,
Cori e Rocca Massima.
La difficoltà riguarda anche il consultorio pediatrico, dove la carenza di infermieri ha creato lunghe li-
ste di attesa per effettuare i
vaccini facoltativi.
Nelle scorse ore a rinnovare l’allarme è stato il post
diffuso da una mamma,
che si era recata alla Asl per
chiedere di poter vaccinare
la figlia contro il meningococco ACW135Y, ma l’appuntamento è stato fissato
solo per novembre del
prossimo anno.
Come portato alla luce mesi fa dal Tribunale del malato infatti, proprio la carenza di organico ha fatto
lievitare le liste di attesa
per quel che riguarda i vaccini obbligatori. I tempi di
attesa, stimati mesi fa intorno a sei mesi, si sono dilatati per quanto riguarda
vaccini facoltativi, come
appunto l’antimeningococco B ed ACW135Y, rag-
guire a scadenza regolare.
La carenza di personale,
tale da compromettere lo
svolgimento dei servizi, ha
costretto gli operatori a razionalizzare e risorse e rimodulare gli appuntamenti in base a una scala di
priorità.
In sostanza il problema esiste ed è noto da tempo.
Per affrontarlo la Asl del
Distetto 1, sta compiendo
un piccolo miracolo, tenendo a galla i servizi indispensabili a dispetto delle
difficoltà economiche.
Parallelamente si sono
svolti incontri mirati per
risolvere l’emergenza, non
ultimo quello della scorsa
settimana in Regione, cui
ha preso parte anche il sindaco di Aprilia Antonio
Terra. A seguito dell’in-
Servizio in via Inghilterra, l’intervento di Bafundi
Un altra collocazione per il Cim
“Per i pazienti necessaria una struttura più centrale”
Dopo la protesta di martedì
scorso, che ha visto il Comitato dei parenti dei ragazzi
disagiati psichici di Aprilia
scendere in strada in piazza
dei Bersaglieri durante l’inaugurazione del palazzo di
vetro per contestare la decisione dell’ente di spostare il
Cim dalla Asl ai locali di via
Inghilterra, creando così
nel poliambulatorio lo spazio necessario per ospitare
la nuova casa della salute,
anche il consigliere Giovanni Bafundi punta il dito
contro una scelta che ritiene inopportuna. Secondo
l’esponente della lista Facciamo la differenza, oltre a
creare disagi alle famiglie questa
decisione
non sarebbe
stata presa
ponderando tutte le possibilità. “L’amministrazionecritica Bafundi- non ha valuato affatto soluzioni alternative. Perchè non lasciare il Cim in centro, spo-
standolo ad esempio nella
ex caserma dei carabinieri?
Ritengo assurda la decisione di portare il centro di salute mentale in via Inghilterra,
rendendolo
così meno
raggiungibile per le famiglie, anche
alla luce delle difficoltà vissute dal trasporto pubblico
locale.
Inoltre, non si possono collocare tutte in un unico
La protesta in
strada del Comitato
dei genitori
quartiere servizi destinati a
fasce sensibili.
Nel quartiere Toscanini trova posto infatti anche il
dormitorio per l’emergenza
freddo e la nuova mensa sociale. Se da un lato il Comitato sta lavorando alacremente per restituire i servizi a questa zona, dall’altra
parte
l’amministrazione
pensa di concentrare in
quest’area servizi da gestire
con una maggiore attenzione”.
F.C.
contro, il Comune di Aprilia ha porato a casa la promessa formale di un incremento delle risorse a disposizione della Asl locale,
che si tradurrà nell’arrivo
di due specialisti, un cardiologo a tempo pieno, un
neuropsichiatra da destinare al reparto di Neuropsichiatria infantile e due
infermieri. Il personale infermieristico in particolare verrà collocato presso il
laboratorio analisi, che da
settembre ha potuto continuare a operare solo grazie
al supporto fornito dai volontari dell’Avis, l’altro
presso il Consultorio pediatrico. Un arrivo provvidenziale, una boccata di
ossigeno per quel servizio
ingolfato, che tanto allar-
me sta generando alla luce
dei casi di meningite che
hanno riguardato più da
vicino la provincia di Latina, generando, a torto o a
ragione, un’aumento delle
richieste di vaccinazione
in età pediatrica.
Notizie positive centellinate per Aprilia, dove la sanità pubblica può contare
solo sul poliambulatorio e
sulle strutture convenzionate, vive in costante affanno.
Nella città che conta ormai
un numero di abitanti tali
da dover ospitare ben tre
consultori in grado di lavorare a pieno ritmo per rispondere alle esigenze
crescenti, ogni concessione è una goccia nel mare.