Il segretario della Uiltucs, Guarracino, denuncia l`assenza di

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Transcript Il segretario della Uiltucs, Guarracino, denuncia l`assenza di

anno i - n° 0 giovedì 15 dicembre 2016
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Sonia Picanza
L’Oscar del giorno lo diamo a Sonia Picanza. Alfiere della Repubblica per la
poesia “Gli Angeli” in memoria di una
delle pagine più sofferenti che il nostro
Molise ha conosciuto con il terremoto
di San Giuliano di Puglia nel 2002.
Sonia è stata, anche lei, coinvolta dal
crollo della Jovine: tra i 27 bambini che
morirono c’erano le sue sorelline.
L’Ardire
Liste di attesa
per disperati
pazienti
di Giuseppe Saluppo
U
n anno per una visita cardiovascolare da sforzo a Termoli, anche di più per una
mammografia a Venafro.
Sono i dati forniti dall’Asrem sui tempi
d’attesa per alcuni esami (i più comuni)
nelle strutture pubbliche della regione.
I dati, relativi al monitoraggio effettuato il 1 dicembre, indicano 320 giorni
di attesa per una ecografia all’addome
all’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli,
340 per una ecografia alla mammella al
‘Ss.Rosario’ di Venafro, 273 per un
elettrocardiogramma al ‘Cardarelli’ di
Campobasso. Intanto, oggi, Cittadinanzattiva denuncia "il blocco delle liste
di attesa per le prenotazioni di visite
specialistiche”. Nel contempo, si prosegue sulla strada dei tagli secondo un
ragionieristico pensiero che del cittadino non importa nulla. Per cui le liste
s’ingrossano, i tempi d’attesa si dilatano, le necessità dei pazienti restano
inevase, il malcontento si radica sempre più a fondo nella coscienza collettiva. Situazione cristallizzata sulla
insensibilità di chi gestisce il sistema
sanitario nel quale - diciamolo apertamente - in nessun Piano di rientro del
disavanzo è scritto di tagliare i servizi
agli utenti. Eppure accade. Ciò in
quanto si preferisce stare dietro alle polemiche della politica, all’utilità o
meno dei commissari ad acta, e alla
fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano maestri, e sono semplici apprendisti stregoni. Accade. Intanto non
viene sciolto il nodo degli errori, le cui
conseguenze ricadono solamente sulla
pelle dei cittadini. Mentre taluni assurdi
privilegi economici continuano ad essere elargiti; taluni atteggiamenti incoerenti con lo stato di salute della
sanità e delle risorse finanziarie continuano a restare in piedi, contraltari insopportabili agli occhi di chi deve
attendere mesi e mesi, e forse morire,
prima di una radioterapia, un elettrocardiogramma, di un’ecografia, di una
visita dell’endocrinologo. Amen.
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Domenico Di Nunzio
Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Di Nunzio. Il consigliere regionale delegato al Turismo che è
tornato in silenzio anche se, ad onor
del vero, non hai mai brillato per
azione politica nel settore. Non farebbe bene a riconsegnare la delega al
presidente della Giunta così come ha
fatto Ioffredi?
Il segretario della Uiltucs, Guarracino,
denuncia l’assenza di programmi
e di idee del Governatore
“In Molise, sta morendo tutto”
Servizio a pagina 5
IL FATTO
pagina 3
Cittadinanzattiva: “Liste di attesa bloccate
Di chi le responsabilità?”
“Continua ad essere attuato il blocco delle liste di attesa nonostante sia
vietato dalla Legge Finanziaria 2006 , ed infatti questa Associazione
seguita a riceve segnalazioni sulla interruzione delle prenotazioni di
visite specialistiche”. La denuncia viene da Silvio Tolesino, coordinatore della Rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva.
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“Nelle scorse ore ho provveduto a depositare in Consiglio regionale un’interrogazione al presidente della giunta
regionale Paolo Di Laura Frattura – commissario straordinario della sanità in Molise per sollecitare un’urgente soluzione
alla vicenda legata alla mancata attuazione dei protocolli sanitari riguardanti i
migranti”. Lo scrive il consigliere regionale, Francesco Totaro. “L’interrogazione
riprende le doglianze giunte dai responsabili dei centri di accoglienza per richiedenti asilo della Provincia di
Campobasso, che nelle scorse settimane
hanno rappresentato e denunciato la
drammatica situazione sanitaria in cui
vertono i migranti. Loro si legge “giunti
nei centri, nonostante i protocolli sottoscritti dalla Prefettura e l’ASREM non
sono sottoposti ad alcun tipo di screening
sanitario necessario a scongiurare la presenza di malattie infettive quali tubercolosi o epatiti o di parassitosi come la
scabbia, frequente fra i migranti, mettendo a serio rischio la salute degli altri
migranti già presenti nelle strutture con
“Scabbia, tubercolosi, ecc.,
migranti senza controlli sanitari”
Il consigliere regionale Francesco Totaro chiede interventi urgenti
cui verrebbero a convivere, nonché di noi
gestori, degli operatori e della cittadinanza tutta”. Stando alle affermazioni dei
responsabili dei centri di accoglienza sono
già decine i casi di scabbia, epatite ed
anche tubercolosi non diagnosticate all’arrivo. Nonostante i due protocolli esistenti (n. 36352 del 21/07/2015 e n.55158
del 06/09/2016) prevedano l’esatta procedura da seguire per garantire la giusta assistenza sanitaria ed il pieno rispetto dei
diritti fondamentali alla persona. Di qui,
dunque, la mia interrogazione al commissario Frattura perché a far rispettare i protocolli d’intesa sottoscritti con la
Prefettura e reperire al più presto il personale sanitario da assegnare specificatamente all’assistenza sanitaria ai migranti“.
Il Molise non ha un piano energetico, non ha un piano urbanistico, nè un piano regionale di sviluppo, ma solo autarchia e anarchia
Rivedere le politiche territoriali
Sono le burocrazie il cancro dell’economia,
l’avvelenamento
delle istituzioni, la negazione dei
diritti di cittadinanza. Se dovesse
occorrere un esempio tangibile,
bene, lo prediamo da ciò che sta
contraddistinguendo i rapporti tra
la Regione Campania e il ministero dell’ambiente, e tra la Regione Campania e quella del
Molise. Punto di
convergenza: le autorizzazioni,
da parte della Campania, a impiantare sul limite del territorio
molisano centinaia di pale eoliche, ed alcune decine a ridosso
dell’area archeologica di Sepino
(“Una piccola
Pompei”): una mostruosità amministrativa oltre che culturale;
una alterazione profonda e qualunquistica del territorio; una cessione di potere ai padroni del
vento, piegato muovere le pale di
torri gigantesche per produrre
energia alternativa e straordinari
guadagni.
Sulle bollette della luce elettrica
sono anni che diamo un contributo per questa politica diventata
matrice di affari e di nessun vantaggio per il cittadino. Vittorio
Sgarbi continua a parlare di
mafia, di malaffare, di inutilità e
ridondanza dei sistemi energetici
alternativi , ma non si muove foglia. La stagnazione è il rifugio
dell’ignavia, ed è ancora la burocrazia in combutta con certa politica a rendersi di nuovo
protagonista in negativo. Sta di
fatto – e se lo possiamo scrivere,
lo dobbiamo nuovamente all’ini-
ziativa politica e personale del
consigliere regionale Petroia, ché
il governo regionale tace – che
due dirigenti della Regione Campania avrebbero impiegato un
anno per riscontrare una nota del
direttore generale del ministero di
Beni Culturali, Francesco Scoppola, con cui si sollecitavano
chiarimenti sull’installazione di
un numero impressionante di pale
eoliche al confine tra Campania e
Molise. A questo esempio di menefreghismo e di noncuranza
delle leggi, va aggiunto che la Regione Campania ha bellamente
ignorato e fatta cadere nel vuoto
altrettanto la richiesta di chiarimenti da parte del governo regionale molisano ripetuta nel 2013,
2014, 2015 e 2016 (fonte Petraroia). Roba da inorridire i benpensanti, perché gli altri che si
curano di stessi e non della collettività, a queste cose non fanno
caso. Ma se le strutture della Regione Molise non si attivano e
quelle della Regione Campania
persistono a non rispondere,
come ci si difende da impianti
che alterano la natura e il paesaggio, autorizzati o in via di autorizzazione a ridosso del Parco del
Matese, dell’area archeologica di
Saepinum – Altilia, del Tratturo
Pescasseroli – Candela e delle
aree protette e dei siti di interesse
comunitario?
Domanda pertinente del consigliere Petraroia; ma andrebbe
posta e riproposta, per essere ancora posta e riproposta fino alla
sfinimento, ai colleghi del sedicente governo di centrosinistra
che mentre si glorifica e punta a
perpetuarsi per altri cinque anni,
favorito dall’assenza di massa critica e dell’opposizione, sta uccidendo il Molise. Un governo che
non ha un piano energetico per
stabilire la quantità d’energia di
cui ha bisogno e per salvaguardare il territorio e l’ambiente
dalle aggressioni degli stupratori;
che non ha un piano urbanistico
per decidere quali le vocazioni
del territorio e come valorizzarle;
che non ha un piano regionale di
sviluppo per indirizzare le risorse
sui settori produttivi preferendo
ad essi il clientelismo e il terzo
settore, dove la clientela gli riesce
meglio, può mai preoccuparsi che
a sua insaputa, ai confini del Molise, sorgeranno centinaia di aerogeneratori e gravi manomissioni
all’unità ambientale e paesaggistica del Matese?
Siamo messi male, con una classe
dirigente e una pubblica amministrazione autarchiche e autoreferenziali. E anni di servilismo al
potere hanno anestetizzato la
maggior parte delle coscienze
molisane. Domanda: “C’è ancora
qualche spiraglio di speranza?”
Per Petraroia (ma anche lui è un
politico, sebbene redento alla sinistra, quindi ai valori sociali più
che alle speculazioni economiche, ma pur sempre disposto al
compromesso) non bisogna rinunciare a battersi per far finanziare interventi di bonifica nelle
aree inquinate che sono state al
centro di inchieste giudiziarie e/o
di accertamenti sanitari e ambientali in questi anni dal Basso
Molise ai pozzi petroliferi di Cercemaggiore fino alle aree del venafrano, così come c’è da
riflettere su opere pubbliche,
quali il Lotto Zero tra Isernia ed
il bivio di Pesche che per 5 km di
percorso si ipotizzano 18 milioni
di progettazione e 170 milioni per
i lavori. Si farà! Quei 18 milioni
di progettazione e quei 170 milioni di lavoro sono un boccone
prelibato cui non si può rinunciare. Petraroia è un politico, e
come tale, da prendere sempre
con le molle. Dal suo punto di
vista, “occorre accentuare l’impegno ( di chi? – ndr) per adottare
normative di tutela paesistica con
norme quadro in materia urbanistica, tali da evitare che il territorio venga compromesso con
scelte sbagliate che ne mineranno
ogni prospettiva per il futuro”.
D’accordo. Però basta chiacchiere, auspici, speranze, attendismi. Se utile, si ricorra alla
mobilitazione e alla denuncia
pubbliche, se non si vuole arrivare a quella penale.
Dardo
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“Continua ad essere attuato il blocco
delle liste di attesa nonostante sia vietato
dalla Legge Finanziaria 2006 (ex art. 1,
c. 282 Legge 266/2005), ed infatti questa
Associazione seguita a riceve segnalazioni sulla interruzione delle prenotazioni
di visite specialistiche”. La denuncia
viene da Silvio Tolesino, coordinatore
della Rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva
“La causa del disservizio, come confermato dalla stessa Azienda Sanitaria, risiede nella gestione della Molise Dati,
società in house della Regione Molise affidataria del Servizio CUP-PASS, che
continua impropriamente a sospendere il
servizio in violazione della normativa vigente. Come più volte segnalato all’Azienda Sanitaria regionale, il blocco
delle liste di attesa da parte della Molise
“Possibile che siano interrotte
le prenotazioni di visite specialistiche?”
La denuncia è di Cittadinanzattiva
Dati si riversa su cittadini e pazienti che
ne ricevono disservizi e danni.
Per questa problematica la Rete Giustizia
per i diritti di Cittadinanzattiva ha inviato
una diffida al Direttore Generale dell’Azienda per risolvere i disservizi arrecati ai cittadini a causa delle liste
bloccate, anche attraverso l’utilizzo dell’intramenia senza costi aggiuntivi, e al
Commissario ad Acta affinchè adotti
provvedimenti nei confronti della Molise
Dati per far sì che non si verifichino più
violazioni del blocco delle liste di attesa.
Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità
Il male delle liste d’attesa.
Sembra incurabile; anzi lo è.
Diversamente si sarebbe dovuto avere un miglioramento
dopo la sequenza impressionante di denunce di casi limite
(mesi e mesi per un elettrocardiogramma; per una visita
dall’endocrinologo in media
dai quattro ai cinque mesi; per
un’ecografia ortopedica non
meno di tre). Tempi biblici, ai
quali vengono sottomesse, al
solito, le fasce sociali più deboli. Chi può, s’avvale delle
strutture sanitarie private,
anche non convenzionate. E’
il frutto di una accertata disorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, complice
la flebile risposta ai bisogni e
alle necessità anche del personale che a sua volta difetta
di numero e, spesso, di qualità. L’attenzione della gente
sulla sanità è tutta obbligata
dai media sul Piano di rientro
dal deficit, mentre dalla cronaca giornalistica restano
fuori i problemi veri, tra cui,
ribadiamo,
l’abbattimento
delle liste d’attesa e la riorganizzazione della medicina territoriale. E’ il caso che il
sistema dell’informazione allenti, dunque, la presa sul deficit e sull’andirivieni di
commissari e sub commissari,
e si dedichi con maggiore impegno alle faccende della sanità regionale raccogliendo le
doglianze, le preoccupazioni,
le paure, talvolta i drammi di
gente che in attesa di un
esame, di un’indagine diagnostica ci lascia la pelle. Una situazione che s’aggrava di
giorno in giorno favorita, lo
ribadiamo, dalla disattenzione
Continua lo stillicidio
delle liste d’attesa
e la disorganizzazione territoriale
generale e dalla capacità del
sistema sanitario a coprire le
proprie
magagne
salvo
quando, caso raro però, non si
levi una voce dall’interno a
farsi sentire. E dall’interno del
sistema è tornata ad alzarsi la
voce contro le liste d’attesa e
le insufficienze organizzative
dando anche conto del perché
e del per come. Abbiamo
letto, infatti, con attenzione,
una delle cause e l’ostilità che
trova ad essere rimossa. E’
buona regola dove la sanità è
gestita con criterio e senso di
responsabilità che i responsa-
bili dei vari poliambulatori
ogni qualvolta che si formano
ritardi esagerati nelle liste
d'attesa trasmettono la richiesta all'Asrem regionale attraverso il responsabile di zona.
L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco di queste richieste e nell'arco di poche
settimane gli stessi poliambulatori si avvalgono di specialisti 'ingaggiati' appositamente
per aumentare il numero delle
visite e quindi ridurre i tempi
di attesa. Nel Molise invece le
richieste dei poliambulatori si
infrangono contro un muro di
silenzio e finiscono nel nulla.
Nella casistica delle richieste
finite nel nulla c’è stato un
tempo in cui i Distretti sanitari della provincia di Campobasso hanno chiesto ore di
medicina specialistica ambulatoriale nella misura necessaria, poi responsabilmente
ridotta in base alla verifica
delle risorse finanziarie disponibili, comunque ore sufficienti a coprire almeno in
parte i turni e a ridurre le liste
d’attesa. Tutto inutile. Il muro
del silenzio si sta dimostrando
più tetragono del muro di Ber-
lino. Infatti, non crolla. Per
cui le liste s’ingrossano, i
tempi d’attesa si dilatano, le
necessità dei pazienti restano
inevase, il malcontento si radica sempre più a fondo nella
coscienza collettiva. Situazione cristallizzata sulla insensibilità di chi gestisce il
sistema sanitario nel quale diciamolo apertamente - in
nessun Piano di rientro del disavanzo è scritto di tagliare i
servizi agli utenti. Eppure accade. Ciò in quanto si preferisce stare dietro alle polemiche
della politica, all’utilità o
meno dei commissari ad acta,
e alla fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano maestri,
e
sono
semplici
apprendisti stregoni. Accade.
Intanto non viene sciolto il
nodo degli errori, le cui conseguenze ricadono solamente
sulla pelle dei cittadini. Mentre taluni assurdi privilegi
economici continuano ad essere elargiti; taluni atteggiamenti incoerenti con lo stato
di salute della sanità e delle risorse finanziarie continuano a
restare in piedi, contraltari insopportabili agli occhi di chi
deve attendere mesi e mesi, e
forse morire, prima di un elettrocardiogramma, di un’ecografia,
di
una
visita
dell’endocrinologo.
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La 14enne di San Giuliano di Puglia, ha perso nel terremoto del 2002 due sorelle
Le ha ricordate, con gli altri bambini morti, nella poesia “Gli Angeli”
Alfiere della Repubblica,
Sonia Picanza
CAMPOBASSO. “È particolarmente commovente e
coinvolgente la benemerenza
assegnata per merito dal presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, alla nostra
giovanissima Sonia Picanza,
12 anni appena e già autrice
di versi intensi e molto toccanti, dolore vissuto e consolazione che mai arriverà.
Una poesia “Gli Angeli” in
memoria di una delle pagine
più sofferenti che il nostro
Molise ha conosciuto con il
terremoto di San Giuliano di
Puglia nel 2002.
Sonia è stata, anche lei, coinvolta dal crollo della Jovine:
tra i 27 bambini che morirono c’erano le sue sorelline,
Valentina di sei anni e Maria
Celeste di otto. La poesia di
Sonia è una carezza al ricordo.
Il presidente Mattarella ha
riconosciuto
l’intensità
dell’altruismo e della solidarietà, del coraggio e della ge-
aaLa Fondazione Neuromed stipula un
accordo quadro con l’Università degli
Studi di Tor Vergata al fine di valorizzare
il patrimonio archeologico rinvenuto in
località Camerelle, nella zona industriale
di Pozzilli. Uno scavo unico nel suo genere che, sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia Molise, sta portando
alla luce un insediamento che va dal periodo ellenistico a quello tardo anticoalto medievale. Un’area datata tra la fine
del IV – III secolo a.C. fino all’VIII. I
dettagli dell’accordo verranno illustrati
nel corso di una conferenza stampa che
si terrà venerdì, 16 dicembre 2016, alle
ore 11.00 presso la Sala Convegni del
Centro Servizi dell’I.R.C.C.S. Neuromed. La rilevanza archeologica presente
nel nucleo industriale, come ha avuto
modo di dirci Diletta Colombo, Ispettore
territoriale della Soprintendenza Archeologica Molise, era già nota in passato per alcuni ritrovamenti superficiali e
per alcuni carotaggi eseguiti, negli anni
settanta, dalla stessa Soprintendenza in
concomitanza con la costruzione dei capannoni industriali nell’area produttiva.
Sono ora le scoperte fatte di recente al
Centro Servizi del Neuromed, fortemente volute dall’azienda, ad avere un
significativo peso archeologico che ci
porta a conoscere qualcosa in più della
storia del Molise. “Il complesso era situato su un leggero pianoro - ci spiega
Deborah Cerciello, archeologa a capo
dello scavo di Pozzilli - la cui campagna
nerosità espressi da Sonia Picanza, nominandola Alfiere
della Repubblica: lo ringraziamo per l’attenzione an-
cora dimostrata al nostro
Molise e alla nostra storia”.
Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura
Frattura, sulla consegna a
Sonia Picanza di San Giuliano di Puglia dell’attestato
e distintivo di onore agli Alfieri della Repubblica da
parte del Capo dello Stato,
Sergio Mattarella. Ad accompagnare la famiglia di
Sonia c’era il sindaco di San
Giuliano di Puglia, Luigi
Barbieri: “Una giornata significativa - ha spiegato con un riconoscimento importante per Sonia che ritengo vada a tutta la
comunità di ragazzi e giovani di San Giuliano di Puglia. Un momento per
ricordare che la memoria, la
speranza, e il futuro sono tre
valori da mettere insieme per
cementare il percorso tracciato dalle nuove generazioni”.
Un insediamento ellenistico
nell’area del Centro servizi Neuromed
Frattura
“La rinascita
della Dr Motor,
buon segnale”
doveva essere molto sfruttata dal punto
di vista agricolo e quest’area doveva essere sicuramente contornata da grandi
ville più o meno estese. L’insediamento
era ben organizzato poiché si trovava su
un’arteria di comunicazione importantissima quale era la Via Latina che collegava Roma, Venafro e Isernia al resto
della regione garantendo un collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico.” I dati
emersi dagli scavi sinora condotti hanno
permesso di individuare la pars fructuaria della villa (la parte destinata alla lavorazione dei prodotti – ndr.), all’interno
della quale sono stati ritrovati vani con
funzioni di servizio, un magazzino con
un dolio incassato e un settore definito
torcularium (ambiente specializzato alla
trasformazione della materia prima in
olio – ndr.) per la presenza in situ dell’alloggiamento e del contrappeso in pietra calcarea utilizzato per la spremitura
delle olive. “Al centro dell’ambiente, in
rilievo e ancora in corso di scavo dovevano trovarsi l’ara di spremitura e, in
asse con il contrappeso, le basi per gli
stipites (i due elementi verticali anteriori)
del torchio, per gli arbores (elementi verticali posteriori) e le vasche di raccolta”.
“Un’impressione molto positiva arricchita da un particolare piacere per la ripresa certificata. Vedere, anzi, rivedere
il marchio la Dr Automobiles di Macchia di Isernia negli spazi espositivi del
Motor Show di Bologna è un fatto significativo per l’economia della nostra
regione”. Lo sottolinea il presidente
della giunta regionale, Paolo Frattura
“L’esperienza del gruppo guidato da
Massimo Di Risio è a suo modo esemplare: le difficoltà trasformate in nuove
opportunità. L’azienda è tornata in pista
con novità interessanti dimostrando tenacia imprenditoriale e spirito di innovazione con una produzione che il
mercato sta già premiando. La ripresa
della Dr Automobiles rende ancora più
interessanti le prospettive di rilancio occupazionale, produttivo ed economico
che con l’area di crisi complessa stiamo
costruendo per il nostro Molise”.
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“Programmi
e idee
assenti
dall’agenda
politica
molisana”
“Anche
sull’Area
di crisi
nessun
incontro
tra le parti”
Il segretario regionale della Uiltucs, Pasquale Guarracino, boccia l’inerzia regionale
“Governo Frattura, insufficienza piena”
Pasquale Guarracino, Segretario Generale della UILTuCS
Molise, invia un ennesimo messaggio al vetriolo alla politica
molisana, prendendo spunto da
tutte le vertenze non soltanto
non risolte, ma neppure approcciate dall’attuale Giunta regionale.
Cosa rimprovera alla classe
politica regionale?
“Oramai siamo arrivati allo
sconcerto più totale, non ci sono
altre parole per descrivere la totale assenza di progettualità dell’attuale governo regionale. Nel
tempo ci siamo arrabbiati, abbiamo protestato, a volte con
toni molto accesi, senza che
nulla - e dico nulla - sia cambiato. A partire dal Presidente
della Regione e a finire con l’ultimo dei consiglieri, nessuno si
è mai preso la briga di spiegare
al popolo molisano qual è il programma dell’attuale governo regionale, qual è il progetto che
andava attuato nel corso delle
legislatura, non soltanto cristallizzato nel proclami elettorali.
L‘attuale classe politica dirigente è riuscita a mettere tutti
d’accordo contro di sè: non è in
grado di governare la nostra regione”.
Assente, anche, la chiarezza.
“La totale assenza di programmazione porta con sè la totale
assenza di chiarezza su ogni settore di intervento, primo su tutti,
quello della sanità. Se, inizialmente, si partiva da una totale
incertezza rispetto al destino
della sanità pubblica, ora si è
fatto di meglio: non c’è più alcuna certezza neppure sulla sanità privata, nè si conoscono i
destini delle strutture private,
neppure di eccellenza, presenti
in Molise. E con quali conseguenze? in tutte le strutture sia
“Turismo, commercio, servizi
è tutto lasciato andare
Mentre l’economia, muore”
pubbliche
che private si
lavora male,
sotto stress,
con l’incertezza del rinnovo
dei
contratti, con
la ghigliottina della perdita occupazionale a tutti i livelli, oltre
al fatto, che, a causa dei disservizi, anche ammalarsi in Molise
è diventato un lusso”.
La sanità a rotoli compresi i
servizi.
“Come non fare riferimento a
tutto l’indotto della sanità?
mense, pulizie, vigilanza, portierato, manutenzione, cup pass,
dei quali poco si è discusso,ma
che rivestono un ruolo fondamentale nella gestione delle
strutture sanitarie che fine faranno? che ne sarà di questi lavoratori e delle loro famiglie
quando domani - a seguito di
giochi politici o di incapacità di
gestione - decideranno di chiudere o di spostare questa o
quell’altra struttura?”
Area di crisi, troppo silenzio.
“La salvezza del nostro Molise,
negli ultimi periodi, è stata ancorata al riconoscimento dell’
area di crisi complessa: e, nel
tempo, si è insistentemente parlato - e solo parlato - anche del
riconoscimento dell’area di crisi
non complessa per il Basso Molise. Che fine ha fatto il lavoro
svolto dalla politica in tal
senso? Perchè ad oggi tutto
tace? perchè non si convocano
le parti sociali per concertare gli
interventi su questo tema? E su
quale argomento il Presidente
della Regione ha convocato le
parti sociali nell‘ultimo periodo? Sul nulla, mi risulta. A
solo titolo di esempio: a che
punto sono i progetti di rivisita-
zione delle società partecipate?
di cosa si stanno occupando le
partecipate? mica servono soltanto per giustificare gli stipendi
dei dirigenti e dei Consigli di
amministrazione in esse nominati?”
E le grandi vertenze?
“E che dire della GAM? come
viene gestita dal Presidente,
dalla Giunta Regionale e dal
Consiglio tutto questa grande
vertenza? E lo Zuccherificio?
cosa vuole fare la Regione per
mettere in sicurezza tutti i lavoratori lì impiegati, che, con dignità e con spirito di sacrificio
sono ormai in presidio permanente da più di due mesi, tentando di difendere il loro posto
di lavoro? E quali sono le novità
per i lavoratori dell’ITTIERRE,
azienda anch’essa in grave difficoltà? Cosa è stato fatto per la
formazione professionale? E per
i lavoratori precari dei Centri
per l’impiego, costretti nei
giorni scorsi, ad occupare la
sede della Provincia di Campobasso, per avere un pò di attenzione? davvero va tutto bene,
tanto che non se ne debba più
parlare? ci siamo resi conto che
i Centri per l’impiego non sono
neppure più puliti, a danno della
salute dei lavoratori e dell’utenza tutta?”.
Da anni in piedi la necessità di
rivedere la legge sul commercio
“Come si è sviluppata l’annosa
questione della legge sul commercio? da anni proviamo ad
ottenere, unitamente alle altre
associazioni,
una modifica
della legge regionale
sul
commercio, che
contemperi le
esigenze dei lavoratori con
quelle delle aziende piccole,
medie e grandi e del territorio:
da anni proviamo a mettere un
freno alle aperture festive e domenicali degli esercizi commerciali, che non hanno portato, in
questi anni di indiscriminata liberalizzazione, nessun beneficio
al nostro territorio, ma che
hanno avuto, quale unica conseguenza, quella della chiusura di
molte piccole, medie e grandi
attività e della desertificazione
del centro cittadino. Tante pubbliche promesse- in ultimo l’impegno del Presidente della
Regione, assunto quasi un anno
fa, di risolvere la questione
entro 90 giorni, ma nemmeno
un incontro per iniziare il percorso di modifica: la legge regionale sul commercio non è
stata toccata.
Turismo, ancora peggio.
“Nel settore del turismo, cosa è
stato fatto? il Molise è una piccola realtà, ma ben potremo vivere di turismo, con i nostri
borghi, le nostre montagne, le
nostre coste. Ebbene, il Governo regionale che fa? Nulla.
Assegna una delega ad un Consigliere, il muto Di Nunzio, che
si occupa di turismo solo
quando si reca in trasferta fuori
sede, alla scoperta del mondo.
Nessuna iniziativa, nè tantomeno, una proposta di legge regionale che promuova ed aiuti il
settore, nessuna pianificazione
per una riorganizzazione del settore”.
Voto di insufficienza, allora,
per il governo Frattura?
“Quali siano i risultati raggiunti
dall’attuale classe politica in
questo mandato elettorale e
quale profondo significato, a me
incomprensibile, si celi dietro le
rassicurazioni del Presidente
della Regione ai lavoratori durante le sporadiche occasioni di
incontro, sfuggono completamente. Cara “casta”, è molto
semplice, dall’alto delle vostre
indennità mensili, tranquillizzare a parole le migliaia di lavoratori in difficoltà: voi,
politici molisani, la vera difficoltà economica non l’avete mai
vissuta e, quindi, non potete capirla.
Sabato, a Campobasso, torna
il segretario della Uil, Barbagallo. “Di questo, e di tutte le
altre problematiche legate al
mondo del lavoro molisano,
oltre a questioni organizzative
interne alla UIL Molise, si tratterà sabato 17 dicembre 2016, a
partire dalle ore 10 presso il
Centrum Palace di Campobasso,
nel corso della I Conferenza di
Organizzazione della UIL Molise, alla quale parteciperanno
tra gli altri, il Segretario Generale della UIL, Carmelo Barbagallo,
il
Segretario
Organizzativo della UIL, Pierpaolo Bombardieri, il Segretario
Nazionale Mauro Sasso ed altri
Segretari Nazionali di categoria,
tra cui il Segretario Nazionale
UILTuCS Brunetto Boco: ad
ognuno di loro, per competenza,
verrà chiesto di farsi da portavoce nei confronti del neo nominato Presidente del Consiglio
Gentiloni, delle istanze e delle
necessità di questo nostro Molise, ad oggi allo sbando, a
causa della cattiva gestione
della politica molisana”.
6
15 dicembre 2016
TAaglio
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