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PARROCCHIA SANT’ILARIO Vescovo
Via A. Cechov, 25 - MILANO
Sito web: www.santilariomilano.it
e-mail: [email protected]
tel. 0238003290 (uff.) - 0238003083 (abit.)
Anno 19 - nº 11 – 11 dicembre 2016
Il terzo capitolo è dedicato ad alcuni elemen essenziali dell’insegnamento
della Chiesa circa il matrimonio e la famiglia. Riguardo al tema della
indissolubilità il Pontefice chiede subito chiaramente una cosa: che si me a
tu a la do rina del matrimonio e della famiglia so o la luce del Kerygma, del
lieto annuncio dell’amore di Dio in Gesù, morto e risorto per la ns salvezza.
«Davan alle famiglie e in mezzo ad esse deve sempre nuovamente risuonare
il primo annuncio, ciò che è “più bello, più grande, più a raente e allo stesso
tempo più necessario”» (AL 58). Dunque «il nostro insegnamento sul
matrimonio e la famiglia non può cessare di ispirarsi e di trasfigurarsi alla luce
di questo annuncio di amore e di tenerezza, per non diventare mera difesa di
una do rina fredda e senza vita. Infa1, non si può neppure comprendere
pienamente il mistero della famiglia cris ana se non alla luce dell’infinito
amore del Padre, che si è manifestato in Cristo, il quale si è donato sino alla
fine ed è vivo in mezzo a noi» (AL 59). Perciò - prosegue il Papa - «desidero
contemplare Cristo vivente che è presente in tante storie d’amore, e invocare
il fuoco dello Spirito su tu e le famiglie del mondo» (ivi). Qui c’è davvero il
cuore pulsante di tu a l’Esortazione apostolica di Papa Francesco.
Nel suo sguardo ampio essa include la riflessione sulle «situazioni
imperfe e». Mentre va espressa con chiarezza la do rina, sono da evitare
giudizi che non tengano conto della complessità delle diverse situazioni, ed è
necessario essere a en al modo in cui le persone vivono e soffrono a mo vo
della loro condizione.
Il quarto capitolo tra a dell’amore nel matrimonio, e lo illustra a par re
dall’inno di 1 Cor 13,4-7. Potremmo dire che si tra a di una collezione di
frammen di un discorso amoroso che è a ento a descrivere l’amore umano in
termini assolutamente concre . A suo modo questo capitolo cos tuisce un
tra atello dentro la tra azione più ampia, pienamente consapevole della
quo dianità dell’amore e nemica di ogni idealismo: «Non si deve ge are sopra
due persone limitate il tremendo peso di dover riprodurre in maniera perfe a
l’unione che esiste tra Cristo e la sua Chiesa, perché il matrimonio come segno
implica “un processo dinamico, che avanza gradualmente con la progressiva
integrazione dei doni di Dio”» (AL 122). D’altra parte, il Papa insiste in maniera
forte e decisa sul fa o che «nella stessa natura dell’amore coniugale vi è
l’apertura al defini vo» (AL 123). Il capitolo si conclude con una riflessione sulla
«trasformazione dell’amore», perché «il prolungarsi della vita fa sì che si
verifichi qualcosa che non era comune in altri tempi: la relazione in ma e la
reciproca appartenenza devono conservarsi per qua ro, cinque o sei decenni, e
questo comporta la necessità di ritornare a scegliersi a più riprese» (AL 163).
L’aspe o fisico muta e l’a razione amorosa non viene meno, ma cambia; il
desiderio sessuale col tempo si può trasformare in desiderio di in mità e
complicità. «Non possiamo prome erci di avere gli stessi sen men per tu a la
vita. Ma possiamo certamente avere un proge o comune stabile, impegnarci
ad amarci e a vivere uni finché la morte non ci separi, e vivere sempre una
ricca in mità» (AL 163).
Il quinto capitolo è tu o concentrato sulla fecondità e sulla genera vità
dell’amore. Si parla in maniera spiritualmente e psicologicamente profonda
dell’accogliere una nuova vita, dell’a esa propria della gravidanza, dell’amore
di madre e di padre. Ma anche della fecondità allargata e della vita nella
famiglia in senso ampio, con la presenza di zii, cugini e anche i vicini. L’Amoris
lae a non prende in considerazione la famiglia «mononucleare», ma è ben
consapevole della famiglia come rete di relazioni ampie. La stessa mis ca del
sacramento del matrimonio ha un profondo cara ere sociale (cfr AL 186). E
all’interno di questa dimensione sociale il Papa so olinea in par colare sia il
ruolo specifico del rapporto tra giovani e anziani, sia la relazione tra fratelli
come rocinio di crescita nella relazione con gli altri. Nel sesto capitolo il
Pontefice affronta alcune vie pastorali che orientano a costruire famiglie solide
e feconde secondo il piano di Dio. Ma è da chiarire subito che il Papa preferisce
lasciare la pastorale familiare più pra ca alla crea vità locale: «Saranno le
diverse comunità a dover elaborare proposte più pra che ed efficaci, che
tengano conto sia degli insegnamen della Chiesa sia dei bisogni e delle sfide
locali» (AL 199). Per questo non pretende di presentare una pastorale della
famiglia, ma si limita a «raccogliere alcune delle principali sfide pastorali» (ivi).
Ribadisce che le famiglie sono sogge o, e non soltanto ogge o, di
evangelizzazione. Quindi il Papa affronta il tema del guidare i fidanza nel
cammino di preparazione al matrimonio, dell’accompagnare gli sposi nei primi
anni della vita matrimoniale, ma anche in alcune situazioni complesse e nelle
crisi, sapendo che «ogni crisi nasconde una buona no zia che occorre saper
ascoltare affinando l’udito del cuore» (AL 232).
Si analizzano alcune cause di crisi. Tra queste, una maturazione affe1va
ritardata, per cui «a volte le persone hanno bisogno di realizzare a quarant’anni
una maturazione arretrata che avrebbero dovuto raggiungere alla fine
dell’adolescenza» (AL 239). Infine si parla anche dell’accompagnamento delle
persone abbandonate, separate o divorziate, e anche delle situazioni in cui la
morte pianta il suo pungiglione.
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Domenica 18 dicembre: S. Messe ore 10.00 e 18.00
- ore 11.00 famiglie con bambini 0-6 anni per
un momento di conoscenza e condivisione.
- ore 19.30 ai Santi Martiri Confessioni 18enni e
giovani (segue pizza).
♦ Lunedì 19: ore 21.00 a Regina Pacis - Celebrazione
penitenziale con la possibilità della Confessione.
GRAZIE alle donne che anche quest’anno hanno lavorato con tanta
passione e hanno organizzato il mercatino dell’artigianato.
Cercasi volontarie/i.
GRAZIE a coloro che hanno risposto all’appello e fatto il Presepe.
GRAZIE anche a tutte le persone che in modalità diverse danno una
mano per la vita della comunità.
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CENONE del 31 dicembre iscriversi presso il bar.
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L’ORATORIO resterà CHIUSO nei giorni: 24-25-26 e 31 dicembre 2016 1 gennaio 2017.
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IL CATECHISMO riprenderà il 16 gennaio 2017.
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Il 25 marzo PAPA FRANCESCO sarà a Milano.
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PELLEGRINAGGIO a Fa ma nel centenario dell’apparizione dal 30/3 al
2/4/17. Ul mi giorni per iscriversi.
Sito consigliato: h#p://www.age.it/
“Propongo ai credenti che riprendano questa preziosa abitudine di
fermarsi a ringraziare Dio prima e dopo i pasti e la vivano con profondità.
Tale momento della benedizione, anche se molto breve, ci ricorda il
nostro dipendere da Dio per la vita, fortifica il nostro senso di gratitudine
per i doni della creazione, è riconoscente verso quelli che con il loro
lavoro forniscono questi beni, e rafforza la solidarietà con i più
bisognosi.” (Papa Francesco-Enciclica: Laudato si’)
Preghiera: Signore benedici noi e il cibo che stiamo per prendere e
fa che ogni mensa abbia il suo pane e ogni cuore abbia il Tuo amore.
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Martedì 20: Santa Messa ore 16.30
Mercoledì 21: Santa Messa ore 6.45
Giovedì 22: Santa Messa ore 16.30
Venerdì 23: Santa Messa ore 8.30
Sabato 24 ore 10.00-11.30 e 16.00-17.30 - Confessioni
ore 18.00 - Santa Messa
ore 23.15 - Veglia di Natale
ore 24.00 - S. MESSA SOLENNE
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Domenica 25 - NATALE del SIGNORE
Sante Messe: ore 10.00 - 18.00
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Lunedì 26 - Santo Stefano protomartire
Sante Messe: ore 8.30 - 18.00
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Martedì 27: Santa Messa ore 16.30
Mercoledì 28: Santa Messa ore 8.30
Giovedì 29 e Venerdì 30: le Sante Messe sono sospese
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Sabato 31 - San Silvestro : ore 18.00 - Santa Messa
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Domenica 1 gennaio 2017 - Ottava del Natale
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Venerdì 6 gennaio - EPIFANIA del SIGNORE
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Sante Messe: ore 10.00 - 18.00
Sante Messe: ore 10.00 - 18.00
In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha
mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi
avessimo la vita per mezzo di lui. (1Gv.4,9)
Buon NATALE