Antincendio boschivo

Download Report

Transcript Antincendio boschivo

L’ECO DI BERGAMO
Provincia 33
SABATO 10 DICEMBRE 2016
L’antincendio boschivo
in attesa di una «regia»
Summit. La riforma della Forestale incide sulla gestione degli interventi
In provincia solo una decina i direttori «civili» dello spegnimento autorizzati
TAVERNOLA
FRANCESCO RICCI
Tante ore di lavoro sul
campo, tra fumo e fiamme, e
qualche incognita sulla futura
organizzazione per la tutela dei
boschi. Queste le riflessioni dei
volontari delle squadre antincendio boschivo che si sono riuniti nei giorni scorsi nella sede
della Sezione Ana, in località
Campodosso a Tavernola Bergamasca. Un incontro-dibattito
tra i volontari delle squadre antincendio boschivo (Aib) che
operano sul territorio bergamasco e bresciano, enti ed istituzioni.
Nell’incontro, organizzato
dal Gruppo Alpini di Tavernola
Bergamasca guidati dal presidente Francesco Morzenti, è
stato tracciato un bilancio dell’attività svolta nel 2016: in provincia di Bergamo sono 900 i volontari, distribuiti nelle squadre
Aib che hanno operato per
2.500 ore con ottimi risultati sul
n Nel 2016
le squadre,
con 900 persone,
hanno operato
per 2.500 ore
efJfznfTvwHqhIGVtRtDgRFn0vbll7dSjPsKYuMwy2w=
campo. Anche «Il passato, il presente ed il futuro del Volontariato Aib» è stato tema di discussione in relazione ai prossimi cambiamenti che investono il Corpo
Forestale dello Stato per l’assorbimento del personale del Centro operativo Aib di Curno nel
corpo nazionale dei Vigili del
fuoco.
Gli interventi
All’incontro hanno partecipato
50 volontari in rappresentanza
delle squadre Aib di Villa d’Almè, delle Comunità montana
Valle Seriana, Laghi Bergamaschi, Valle Cavallina, Valle Camonica, nonché Laura Corno
delegata Aib della Provincia di
Bergamo, Bruno Chiapparoli e
Paolo Oldoni, funzionari della
Regione e poi Marco Arrigoni,
Francesco Morzenti ed Armando Pasetti in rappresentanza
delle squadre Aib di 2° livello
dell’Ana, rappresentanti della
provincia di Brescia e del Corpo
Forestale dello Stato.
Nei diversi interventi sono
state evidenziate forti preoccupazioni per gli imminenti cambiamenti istituzionali. Il mondo
del volontariato Aib infatti si
sente già ora «orfano» della Forestale, con la quale ha sempre
collaborato. «Dove scoppiava
un incendio – hanno affermato i
volontari – c’era sempre un
agente della Forestale con il
quale si era creata una simbiosi
per difendere tutti insieme la
natura, si aveva un riferimento
preciso, puntuale, tecnico, capillare e professionale». In effetti
finora – hanno spiegato i funzionari della Regione – tutta la materia Aib, in applicazione della
legge 353 del 2000, era delegata
alle Regioni per la previsione,
prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi (in Lombardia vige un Piano antincendio
regionale di corso di aggiornamento, ndr) e gli interventi erano diretti dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato.
Il coordinamento
Tramite una convenzione con la
Regione, infatti, il personale del
Cfs assumeva la direzione dello
spegnimento, coordinato dalla
sala operativa del Centro operativo Aib di Curno e il personale
dei Comandi stazione sul territorio era a disposizione per dirigere gli intervenire sia con i
mezzi aerei regionali (elicotteri)
sia con i mezzi della Protezione
civile nazionale (Canadair) sia,
soprattutto, con i volontari Aib
che operavano da terra.
Ma dal 1° gennaio 2017 l’organizzazione antincendio boschivo passerà agli Enti territoriali
preposti (Parchi regionali, Comunità montane, Province) che
si affideranno alle associazioni
di volontariato per lo spegnimento diretto del fuoco, sul quale vi saranno figure di riferimento come i Direttori dello spegnimento (Dos) la cui funzione prima era della Forestale.
I direttori
Un’ulteriore preoccupazione ha
riguardato la diminuzione dei
Dos «civili»: infatti finora sul
territorio regionale operavano
circa 150 Dos della Forestale. Di
recente la Regione ha formato,
mediante corsi di alto livello certificati da Eupolis Lombardia,
solamente 80 Dos civili, con una
differenza sostanziale anche alla luce delle nuove responsabilità per il volontariato Aib.
Va considerato che in provincia di Bergamo, con un’estensione territoriale di oltre 100.000
ettari di superficie boscata, il
personale Dos civile sarà composto solo da una decina di unità. E allora c’è grande attesa da
parte del volontariato Aib per
conoscere come sarà chiamato a
sopperire e ad affiancare altri sistemi di organizzazione in modo da continuare a fornire il suo
contributo per la salvaguardia
del patrimonio boschivo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dibattito tra i volontari alla luce della riforma del Corpo Forestale
I riconoscimenti
Targhe
a dirigenti
e formatori
L’incontro provinciale dei volontari antincendio boschivo si è
concluso con una cena offerta dal
gruppo Alpini di Tavernola
Bergamasca. Durante la serata
sono state consegnate alcune
targhe in segno di ringraziamento a Paolo Moizi (dirigente del
Cfs di Varese), all’Ispettore
superiore Ruggero Bonaldi, ai
Sovrintendenti Pietro Bertola e
Valentino Grumelli del Centro
operativo Aib di Curno, agli
Ispettori Samuele Mascheroni
del Cfs di Lecco e Sergio Forcari
del Cfs di Gera Lario, formatori
Aib. Figure, come è stato sottolineato durante la consegna dei
riconoscimenti, che in questi
anni hanno reso possibile un
sistema moderno, efficace e
funzionale per la lotta agli incendi boschivi. A sua volta il Centro
operativo di Curno, per la preziosa collaborazione fornita in tanti
anni alla Forestale ed in rappresentanza di tutti i volontari Aib,
ha consegnato una targa ricordo
al responsabile della Squadra
Aib dell’Ana di Tavernola, Francesco Morzenti.
A dicembre ti aspettiamo per vivere
insieme le feste: sorprese, regali,
dolci natalizi e tanto tanto altro!
www.ccallevalli.it