CLICCA e sfoglia la nuova edizione

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Transcript CLICCA e sfoglia la nuova edizione

Periodico della Confesercenti
Provinciale di Bologna
NOVEMBRE 2016
N LINE
SANA CITY CONQUISTA
LA CITTÀ
CORNO ALLE SCALE,
26 MILIONI PER IL SUO RILANCIO
LOCALI DELLA NOTTE.
RINNOVATO IL SITO INTERNET
LA REGIONE EMILIA ROMAGNA
EMANA IL NUOVO TESTO UNICO SULLA LEGALITÀ
MORTADELLABÒ RITORNA IN PIAZZA MAGGIORE
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agli intermediari autorizzati. La concessione dei finanziamenti è subordinata all’approvazione di Finitalia S.p.A. Prima della sottoscrizione dei finanziamenti, consultare il documento “Informazioni europee di base
sul credito ai consumatori” (SECCI) e l’ulteriore documentazione prevista dalla legge disponibile in agenzia e sul sito www.finitaliaspa.it
In copertina:
Gli impianti sciistici
al Corno alle Scale
dell'Appennino
SOMMARIO
Bolognese
S
S
SEDI CONFESERCENTI
DI BOLOGNA E PROVINCIA
BOLOGNA
Direzione provinciale:
Via del Commercio Associato 30
tel. 051/6339911
[email protected]
Bologna - Centro storico:
Via Galliera 87/e
tel. 051/261311
[email protected]
EDITORIALE
Un anno difficile. Puntiamo sul 2017, di Massimo Zucchini
ECO BIO
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Sana City conquista la città
ASSOTURISMO
CASALECCHIO DI RENO
Via Ronzani 7/10-11
tel. 051/574200
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Corno alle Scale, 26 milioni per il suo rilancio
SAN GIOVANNI IN PERSICETO
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ENOGASTRONOMIA
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Signori a tavola. Stracci bianchi & neri con ragù di seppie e olive,
di Pier Luigi Nanni
Ogni borgo ha il “suo” pane, di Pier Luigi Nanni
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NOTIZIE SINDACALI
Locali della Notte. Rinnovato il sito internet
Regione Emilia Romagna/1. Testo unico sulla legalità
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Regione Emilia Romagna/2.
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Fiesa. Ritorno in Piazza di MortadellaBò
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Confesercenti Emilia Romagna. Rilanciare le piccole e medie imprese 14
Nuovo bando europeo per le imprese turistiche e commerciali
Fiepet. Un’amatriciana per Amatrice
Il Mercurio
Periodico della
Confesercenti Provinciale di Bologna
Anno XIII (nuova serie)
n. 3, NOVEMBRE 2016
Direttore Editoriale
LORENO ROSSI
Direttore Responsabile
NICODEMO MELE
Segretaria di Redazione
IDA SABINI
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saranno utilizzati solo per l’invio della rivista
Chiuso il 1° dicembre 2016
Auguri
di Buone Feste
Marco Momol
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Un anno difficile.
Puntiamo sul 2017.
Massimo Zucchini.
L’ultima tegola sulla testa dei commercianti bolognesi è arrivata alla fine di novembre e a scagliarla
è stato il Comune di Bologna.
A farne le spese, questa volta, sono stati gli ambulanti che operano sotto le Due Torri. Gli stessi che,
a fatica, negli ultimi anni erano riusciti a rimandare
la scure malefica della “Bolkestein”, la direttiva
dell’Ue (Unione europea) che vuole mettere a
bando europeo e internazionale anche il più piccolo pezzo di suolo pubblico e che li avrebbe scippati delle concessioni ottenute 30-40-50 anni fa,
sulle quali tanti operatori commerciali hanno fondato e costruito tutta la propria esistenza lavorativa e familiare. Su questo versante l’accordo StatoRegioni, che ha avuto tra i protagonisti proprio la
Regione Emilia Romagna, aveva fatto tirare un
respiro di sollievo agli ambulanti bolognesi. Si sentivano al sicuro. Almeno per altri dodici anni. La
sicurezza di qualche anno tranquillo è proibita in
questo paese. Ecco che in novembre è arrivato il
Comune di Bologna con il suo nuovo piano di risistemazione della Piazzola e con un sol colpo di
spugna ha cancellato 50 dei 340 banchi che ospita da decenni e decenni il mercato più frequentato di città e provincia, ormai noto in tutto il
mondo. Questo l’ultimo affronto che hanno dovuto sopportare i commercianti bolognesi nel lungo
e faticoso anno che si va a concludere. Un anno
cominciato con la crescita dei fallimenti, con l’aumento delle serrande abbassate. È vero, l’inflazione all’inizio dell’anno rimaneva ancora bassa
(+0,1%), il risparmio delle famiglie aumentava, ma
la domanda interna rimaneva ancora debole. I
consumi restavano fermi al palo. E lo sono rimasti
per quasi tutto l’anno, anche a causa della situazione politica incerta dovuta alle feroci battaglie
sulle riforme costituzionali. Un andamento che per
mesi e mesi ha penalizzato il lavoro. La peggiore
battuta d’arresto in questo settore l’ha subita proprio il lavoro autonomo che nell’ultimo anno ha
perso 54mila posti di lavoro. E i negozi chiusi sono
stati 5800. Non è andata meglio per quelli rimasti.
Da un lato hanno continuato a combattere contro
una burocrazia sempre più elefantiaca, dall’altro si
sono dovuti difendere dall’invadenza sempre più
asfissiante della tassazione. Tasse nazionali in
aumento crescente e tasse locali che proliferano in
ogni circostanza e direzione. Un giungla. Una
giungla nella quale si intrufolano i predoni, i manigoldi che ne approfittano per rubarti anche quel
poco che ti è rimasto. Ed ecco allora schizzare alle
stelle nell’ultimo anno i furti e, in modo particola-
re, le rapine ai danni dei negozi. Altra piaga contro la quale Confesercenti si è battuta tanto nel
2016 è quella dell’abusivismo e della contraffazione. Due cancri del commercio che, nonostante
leggi e norme ferree e circostanziate (promosse
anche e soprattutto dalla nostra associazione), non
si riescono ad estirpare. Numerose le iniziative
organizzate su questo tema da Confesercenti per
sensibilizzare istituzioni, amministrazioni comunali
e forze di polizia. In questo quadro non certo
roseo, le sofferenze dei settori del commercio in
questo 2016 sono state alleviate dal boom del
turismo. Un’esplosione di turisti in tutta Italia e,
soprattutto, a Bologna mai vista negli ultimi 20-30
anni. Il nostro aeroporto Marconi viaggia ormai
verso i 7 milioni di passeggeri transitati in un anno
nel suo scalo. Un risultato incredibile solo sino a
qualche anno fa.
Un risultato che ha premiato la professionalità
degli operatori dell’accoglienza e che ha spinto
tanti giovani (e anche tanti disoccupati o esodati
del lavoro dipendente) ad aprire un ristorante, un
bar, un’osteria, un pub, nonostante anche in questo settore il Comune di Bologna abbia provato in
ogni modo a ostacolare le attività soprattutto in
materia di orari, dehors e rumori, in particolare
nella zona universitaria in cui abbiamo contribuito
alla nascita del Consorzio Enjoy Bologna per tutelate le attività del settore.
Altro settore in espansione e che ha visto Bologna
e la Confesercenti della nostra città protagonisti di
primo piano di un settore è quello del biologico
che viaggia ormai con una crescita a due cifre.
Sotto le Due Torri è nata l’associazione Eco-Bio, a
Bologna si è consolidato il Sana City, la settimana
del biologico e del naturale che in tutta la città da
cinque anni in settembre si tiene in concomitanza
con il salone fieristico del Sana. Una manifestazione accompagnata da numerose iniziative che
hanno coinvolto la città e gli operatori, come ha
coinvolto la città la Borsa del turismo delle 100
Città d’Arte che Confesercenti Bologna ha organizzato per il quarto anno consecutivo. I nostri
sforzi saranno una goccia nell’oceano, ma puntano a cogliere le esigenze di ogni singolo negoziante, a tradurre in fatti concreti le aspirazioni di
quanti ogni giorno tirano su la saracinesca o salgono sul furgone per andare a lavorare in questo
o quel mercato. Buon Natale e tanti auguri a tutti
i nostri soci per un proficuo 2017.
Massimo Zucchini,
Presidente provinciale di Confesercenti Bologna
n. 3, novembre 2016
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SANA CITY
CONQUISTA LA CITTà
Oltre 40 imprese hanno dato vita a più di 160 eventi
dal 9 al 18 settembre scorsi
Un ricco calendario di iniziative dal
9 al 18 settembre scorsi ha animato la quinta edizione di “SANA
CITY. La settimana del naturale a
Bologna”, coinvolgendo le migliori
attività legate al mondo eco-bio.
Bologna ha messo in vetrina il suo
primato nelle competenze e sensibilità al biologico e attività sostenibili, premesse per una vita in salute
e rispettosa dell’ambiente. Sono
stati circa 160 gli eventi sotto le
Due Torri e nell’hinterland metropolitano, dedicati all’alimentazione
biologica certificata, alla bellezza e
benessere bio e naturale, alle attività olistiche, ai consumi ed alle attività ecosostenibili., coinvolgento
una quarantina di imprese. Nel
folto programma organizzato da
Eco-Bio Confesercenti, l’associazione di categoria che ha promosso la
kermesse sin dalla prima edizione,
c’è stato spazio per tantissime proposte e per tutti i gusti. Tanti gli
appuntamenti per aperitivi, merende, brunch, degustazioni, pranzi e
cene, tutte rigorosamente con
ingredienti bio certificati. Tante le
idee per la bellezza e il benessere,
sciorinate con prove e corsi di trucco, trattamenti di bellezza bio,
massaggi shiatsu, misure del proprio stato di salute, cura vegan del
viso e altro. Protagonisti anche il
mondo delle erbe e del té con
incontri con l’erborista e degustazioni di tè provenienti da ogni
parte del mondo. I centri di discipline olistiche hanno aperto le loro
porte al pubblico per provare gratuitamente le varie attività. Incontri
6
con il pubblico sono stati organizzati da esperti naturopati nutrizionisti, di Feng Shui, campi elettromagnetici e altro. Sono stati presentati nuovi prodotti e sapori.
Tanto lo Spazio dato alle presentazione di libri con gli autori, alle
mostre, le performance, i laboratori
per grandi e piccoli, le passeggiate
con istruttore. Nel fitto programma
di Sana City hanno svettato due
iniziative di rilievo su grandi temi: il
“Festival della Terra” organizzato
da Legambiente Emilia-Romagna al
Parco della Resistenza di San
Lazzaro di Savena e il convegno
sull’agricoltura biologica e biodinamica, organizzato dal Comune di
Casalecchio alla Casa della
Conoscenza. Non potevano mancare tanti workshop e showcooking
in chiave biologica, compreso
quello organizzato da Eco-Bio
Confesercenti all’interno del SANA
con il titolo “Come aprire un bar
biologico. Primi passi per una sana
contaminazione”. “Siamo molto
soddisfatti della collaborazione con
BolognaFiere. Il Sana, oltre che la
più importante manifestazione del
settore, è una opportunità per promuovere le attività del settore in
città, con l’obiettivo di consolidare
il ruolo di Bologna come capitale
del biologico e del naturale, a supporto anche della crescita turistica.
Sin dall’inizio abbiamo puntato
sulla contaminazione del biologico
verso il convenzionale. Gli eventi di
Sana City mettono a contatto realtà diverse dell’eco-bio e coinvolgono attività convenzionali che met-
tono la propria esperienza a disposizione dei prodotti biologici. In
questo modo riusciamo a indirizzare meglio le persone interessate al
mondo eco-bio”, ha affermato
Marco Mascagni, presidente di
Eco-Bio Confesercenti Bologna e
Nazionale, nel corso della presentazione del Sana City. “Continua il
trend positivo del settore biologico
- ha rivelato Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna - che
nel primo trimestre 2016 consolida
l’aumento dei consumi nel settore
a due cifre: circa 20 % nel settore
della grande distribuzione e circa il
10% nel commercio specializzato.
Cifre rimpinguate dall’apertura
negli ultimi tempi di molte attività
legate all’eco-bio che intercettano
una domanda concentrata nei
grossi centri urbani, che ha una
buona capacità di spesa e un elevato grado di cultura. Nel settore
alimentare tradizionale l’aumento
dei consumi è vicina allo zero.
Anche se appare come un fenomeno di nicchia, il settore eco-bio
n. 3, novembre 2016
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mostra dei volumi di crescita notevoli. Eco-Bio Confesercenti è nata a
Bologna. In settembre sarà aperta
una sezione a Roma e successivamente si aprirà quella di Firenze.
Da ultimo si registra un aumento
dell’uso dei prodotti eco-bio nei
bar e nella ristorazione e questo ci
porterà all’organizzazione in autunno di altri corsi di formazioni rivolti
ai giovani imprenditori, molto sensibili a questa domanda”. Insieme
alla presentazione del Sana City c’è
stata quella del Sana 2016, Salone
Internazionale del Biologico e del
Naturale. “Arrivato alla 28.a edizione - ha affermato Marco Momoli,
direttore Commerciale Italia
BolognaFiere - il Sana va ancora
molto bene ed è in linea con il
mercato che sta crescendo significativamente. In Europa è il terzo
mercato in termini di consumi.
Siamo i più grandi produttori e trasformatori di prodotti biologici. La
Fiera di Bologna segue questo
trend, tanto che quest’anno ha
dovuto cambiare i padiglioni del
Sana, perché non ci stava più in
quelli dello scorso anno. Oltre 800
espositori, più del 20% rispetto al
2015. Il Sana si articola su tre settori (l’alimentazione bio, la cosmesi
e i prodotti per il benessere) con
un ricchissimo programma di eventi, incontri, laboratori e corsi.
Questa è una manifestazione che
già da qualche anno si apre alla
città con Sana City, come succede
anche per altri saloni. Durante il
Sana con un convegno saranno
dati tutti i numeri del bio, tramite
l’osservatorio del Sana, sulla tendenza dei consumi, sulle coltivazioni dei prodotti bio e sui consumi
nella grande distribuzione. Con un
altro convegno sarà spiegato tutto
il mondo del bio ai mezzi dell’informazione”.
Queste le attività e le associazioni
che hanno reso possibile la quinta
edizione di SANA CITY:
Accademia Italiana Shiatsu-Do
(via Cà Ricchi 3, San Lazzaro di
Savena);
Alchemilla Bio
(via Mascarella 76/A, Bologna);
Arci San Lazzaro
(via Bellaria 7,
San Lazzaro di Savena);
Biorganic Sho
(via Ameseo 3/A, Bologna);
Botanica Lab
(via San Rocco 16/D, Bologna);
Bottega della Canapa
(via Marsala 31/A-B, Bologna);
Marco Momoli, Marco Mascagni e Loreno Rossi.
Casa della Conoscenza
(via Porrettana 360, Casalecchio di
Reno);
Ca’ Shin (via Cavaioni 1, Bologna);
Celtic Druid Irish Pub
(via Caduti di Cefalonia 5/C,
Bologna);
Cento3cento Veg
(via Centotrecento 12/, Bologna);
Centro Natura
(via degli Albari 4/A, Bologna);
Chimica Zero Hair&Spa
(via F.lli Rosselli 8/A-B, Bologna);
Estravagario Equo&Bio
(via Mascarella 81H, Bologna);
Fram Bistrot Bio Veg
(via Rialto 22, Bologna);
Gelateria Stefino Bio
(via San Vitale 37/A, Bologna);
Iacai Bellezza Bio - Bologna
(via Santo Stefano 29/C);
Iacai Bellezza Bio - San Lazzaro
(via Emilia 247/C);
Il Volo del Bombo - Biodelizie
(via Goito 8/A, Bologna);
La Bioprofumeria
(via San Vitale 36/H, Bologna);
La Bottega di Silvia
(via Vittorio Veneto 9/B, Bologna);
Mercato delle Erbe
(via Ugo Bassi 23-25, Bologna);
Mondo di Eutepia
(via Testoni 5/D-E, Bologna);
i negozi Natura Sì
(a Bologna in via de’ Toschi 5,
via Montefiorino 2/D, Via Po 3,
viale della Repubblica 23/II;
a San Lazzaro di Savena in
via Emilia 234;
a Casalecchio in via Porrettana 388;
a San Giovanni in Persiceto in
via Bologna 15/B);
Parco del Cavaticcio
(via Azzo Gardino, Bologna),
Parco Talon
(via Panoramica, Casalecchio);
Relais Bellaria
(via Altura 11bis, Bologna);
Spicchiricchi Bio
(via Galliera 22/B, Bologna);
Spazio Battirame
(via Battirame 11, Bologna);
Tommesani
(via Casarini 18/E, Bologna),
Zenzero Bio Bistrot
(via F.lli Rosselli 18, Bologna).
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CORNO ALLE SCALE,
26 milioni per il suo rilancio
Grande partecipazione al convegno di Confesercenti del 19 ottobre a Vidiciatico
Un momento del convegno di Vidiciatico.
Buone prospettive per il turismo con la creazione di un unico comprensorio
e il collegamento degli impianti
Loreno Rossi.
Gianni Masoni.
Elena Torri.
8
Ventisei milioni di euro di investimenti per il rilancio del turismo dell’Appennino. Non solo del
turismo invernale caratterizzato dagli impianti
sciistici, ma anche di quello legato alla stagione
estiva e alle attività sportive ed escursionistiche.
Questo il risultato dello storico accordo del 21
novembre scorso all’Abetone tra la Regione
Emilia Romagna e la regione Toscana. Con questo accordo, tanto atteso dagli operatori economici, il Governo italiano si è impegnato a mettere a disposizione ben 20 milioni di euro per lo
sviluppo di progetti di valorizzazione turistica
dell’area. A quella somma si sono aggiunti altri 6
milioni di risorse della Regione Emilia Romagna
per il versante del Corno alle Scale e altri 10
milioni di euro da parte della Regione Toscana
per il versante dell’Abetone. Il risultato sarà il collegamento fra le aree sciistiche tosco-emilane
con la realizzazione di una seggiovia al Corno e
una funivia a Doganaccia. Le speranze che questo progetto andasse a buon fine, erano state
suffragate da quanto affermato dalla Regione
Emilia Romagna nel corso del convegno che con
il titolo “Proposte e investimenti per il futuro
dell’Appennino Tosco-Emiliano”, il 19 ottobre
scorso si è svolto in una sala dell’Hotel
Appennino di Vidiciatico, frazione turistica del
Comune di Lizzano in Belvedere (Bologna). La
padrona di casa, Anna Bernabei, aveva accolto
i convegnisti assieme al patròn dell’Hotel Val
Carlina Floriano Scazzieri, presidente degli
albergatori del paese. Organizzato dalla
Confesercenti di Bologna, assieme alla
Confesercenti di Pistoia e alle sezioni regionali di
Confesercenti Emilia Romagna e Confesercenti
Toscana, il convegno era stato seguito da almeno 130 operatori turistici del versante emiliano e
anche di quello toscano dell’Appennino. Alla
discussione avevano partecipato Loreno Rossi
(direttore di Confesercenti Bologna),
Gianni Masoni (responsabile settore Turismo di
Confesercenti Toscana), Elena Torri (sindaco di
Lizzano in Belvedere), Franco Giani (vice sindaco di Cutigliano), Giampiero Danti (sindaco di
Abetone), Flavio Roda (presidente della Fisi,
Federazione italiana sport invernali, e nativo di
Vidiciatico), Stefano Bollettinari (direttore di
Confesercenti Emilia Romagna),
Marco Ceccarelli (gestore degli impianti di
Doganaccia), Stefano Ciuoffo (assessore al
Turismo della Regione Toscana) e
Paola Castellini (direttore del settore Turismo
della Regione Emilia Romagna).
«Qualche giorno fa - avava rivelato quest’ultima è stato avviato il percorso per il finanziamento di
queste opere. Ora si tratta di realizzarlo in tempi
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brevi. Per parte sua la Regione Emilia Romagna
ha stanziato altri 11,5 milioni che nel 2017 metterà in circolazione con una serie di bandi a
sostegno del rinnovo delle strutture ricettive e di
quelle commerciali». Il trend turistico dell’Appennino Tosco-Emiliano non naviga in buone acque.
«I dati sui flussi nel periodo tra il 2011 e il 2015 aveva rivelato Loreno Rossi, direttore di
Confesercenti Bologna - ci dicono che gli arrivi
sono calati del 44% e le presenze del 38%. Non
è andata meglio nel primo semestre 2016, quando gli arrivi sono scesi del 17,5% e le presenze
hanno registrato un -17,4 %. A fronte di un
+8,4% di arrivi sulla città di Bologna e un +8,8%
di presenze. Per uscire da questa impasse ci
vuole un progetto alto nel quale, assieme al
Governo nazionale, siano coinvolte le regioni
interessate e le realtà locali del territorio». Una
linea condivisa anche da Gianni Masoni,
responsabile settore Turismo di Confesercenti
Toscana. «È importante - aveva aggiunto - che in
contemporanea vengano realizzate le infrastrutture necessarie al raggiungimento delle località
come il Corno e l’Abetone. Quindi, che ci siano i
servizi utili alle popolazioni residenti come ai turisti e che si investa sulla banda larga, tecnologia
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di cui non si può fare a meno per la tenuta delle
strutture turistiche. In, pratica, vogliamo che la
gente torni a vivere e lavorare sulla nostra montagna».
Entusiasta Elena Torri, sindaco di Lizzano in
Belvedere, delle anticipazioni portate al convegno dalla Regione Emilia Romagna. «A Bari, alla
riunione dell’Anci - aveva sottolineato la sindaco
di Vidiciatico - il sindaco di Firenze Nardella mi
ha dato il pieno appoggio al progetto di collegamento degli impianti del Corno, di Abetone e
Doganaccia. Purtroppo la Città Metropolitana di
Bologna non riconosce questo polo vitale per il
rilancio delle nostre imprese. Questo è un
momento forte per la nostra montagna e vogliamo che siano in tanti a credere in questo progetto».
Quello dell’unificazione degli impianti di Corno,
Abetone e Doganaccia è un progetto messo sul
piatto dal 1963. «Il progetto della seggiovia sul
Corno alle Scale è nella fase definitiva - aveva
rivelato Marco Ceccarelli, gestore degli
impianti di Doganaccia - quello per la funivia
negli impianti dell’Abetone è già nella fase esecutiva. Se arrivano i finanziamenti promessi dal
Governo, i lavori cominciano nel giro di sei mesi
Il folto pubblico di operatori turistici al convegno di Vidiciatico.
Franco Giani.
Giampiero Danti.
Flavio Roda.
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Paola Castellini.
e già dalla prossima stagione si potrà dire che gli
impianti sono collegati al lago Scaffaiolo.
Vogliamo lavorare 365 giorni l’anno e non solo
270 come adesso». «Dal 1° gennaio prossimo aveva affermato Franco Giani, vice sindaco di
Cutigliano - il nostro Comune si fonderà con
quello di Abetone. Ma già da prima vogliamo
che i comuni dei due versanti (toscano ed emiliano) lavorino assieme alle Città metropolitane, alle
regioni e al Governo». E Giampiero Danti, sindaco di Abetone, aveva aggiunto: «Ognuno
deve fare la propria parte e ci deve credere nel
rilancio della nostra montagna. È ora che lo Stato
finanzi anche le nostre realtà e non solo quelle
del Sud o delle regioni a statuto speciale». Molto
apprezzata la presenza di Flavio Roda, presidente della Fisi (Federazione italiana sport invernali) e nativo di Vidiciatico. «Alcuni anni fa -
Stefano Bollettinari.
Stefano Ciuoffo.
Marco Ceccarelli.
Villa Giulia è una residenza per anziani,
ubicata nella splendida cornice di un
piccolo paese immerso nel verde delle
colline bolognesi, in una zona clima
tica a 250 metri di altezza sul livello del
mare, a Pianoro Vecchio in via Fratelli
Dall’Olio 2, ben servita da mezzi di
trasporto pubblico quali autobus e
corriere. Gode inoltre della comodità
di avere negozi, banche, uffici postali
ed altre attività a pochi metri per soddisfare tutte le necessità di una degenza tranquilla.
L’apertura di questa struttura, risale al
1968 ideata come casa di cura e trasformata in residenza per anziani, che
consente di trascorrere periodi di villeggiatura assistita o convale-scenza
ad ospiti autosufficienti e non.
Floriano Scazzieri,
albergatore di Vidiciatico.
O
aveva ricordato - al Corno alle Scale si organizzavano i campionati europei di sci. Oggi è impossibile allestire anche una gara di giovanili. Il collegamento tra gli impianti emiliani e quelli toscani
è l’ultima chance che resta a questo territorio per
uscire dalla crisi». «Vigileremo - aveva sottolineato Stefano Bollettinari, direttore di
Confesercenti Emilia Romagna - e controlleremo
che ognuno faccia la propria parte, che le promesse fatte siano mantenute. Il progetto di unificazione degli impianti emiliani a quelli toscani
servirà a sostenere le attività su almeno 100 chilometri di piste. La sua realizzazione incrementerà
investimenti molto importanti sul territorio di
questa parte della nostra montagna con possibilità di sviluppo molto forti». «La nostra montagna
- era stato l’auspicio finale di Stefano Ciuoffo,
assessore al Turismo della Regione Toscana - deve
tornare ad essere un’opportunità per il recupero
di tanti mestieri, per l’apertura di nuove attività.
Finalmente abbiamo a portata di mano l’occasione per vedere attuato un progetto sognato da
anni che mette da parte le divisioni di una volta.
Importante sarà la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi (strade, scuole, uffici, banda larga,
eccetera) necessari a tutti. Con la Regione Emilia
Romagna abbiamo stilato un protocollo per un
progetto più ampio».
SERVIZI
• Servizio alberghiero
• Servizio tutelare
di assistenza
• Servizio infermieristico
• Servizio medico
• Servizio di cura alla persona
• Prestazioni a domicilio
su richiesta
• Animazione
Particolari agevolazioni
CONFESERCENTI:
agli associati
n. 3, novembre 2016
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Signori, a TAVOLA!!! A cura di Pier Luigi Nanni
COLLI BOLOGNESI A cura di Pier Luigi Nanni
Secondo Piatto …
pagnotta di Serravalle, ma anche tanti altri tipi di pane dalle innumerevoli forme e gusti, poiché ogni borgata e borgo arroccato, ha il
“suo” pane che ne identifica l’originalità ed unicità della personalissima produzione. Gli ingredienti di base sono quasi sempre i medesimi:
farina, acqua, sale, lievito e strutto, ma come già accennato, i pani
sono tra loro tutti diversi non solo per formato e gustosità, in quanto
dovuti alla tipologia dell’impianto, modo di impastare e forma ma
accumulati da tanto amore per queste valli ed il territorio, nonchè per
la appassionata professionalità intrinseca in ognuno di questi sempre
più rari artigiani del buon gusto e genuinità.
Oltre a questi pani tradizionali, vi sono altri prodotti assolutamente
tipici di queste parti, a cavallo tra felsinei ed i conservatori della secchia rapita nel Duomo della Ghirlandina, immortalata da una famosa
lode del Tassoni. Il borlengo, sottilissimo e fragrante velo, antesignano
delle odierne crespelle, rigorosamente condito dai gustosi aromi tipici
della montagna “povera” quali la “conza”: saporitissimo impasto di
aglio, lardo e prezzemolo fresco tritato finemente e immancabile parmigiano reggiano grattugiato; la tigella, che prende il nome dallo
stampo in cui l’impasto viene posto e la crescentina, rigorosamente
fritta nello strutto, che i cugini modenesi danno il particolare nomignolo di “gnocco fritto”. Il mariàge perfetto per questi sapori decisamente unici e forti, sono i gustosi e goderecci salumi ed affettati che
si producono in queste colline da sua “Maestà Il Maiale” allevato allo
stato brado e rigorosamente controllato e certificato per la genuinità e
la nostra piacevolezza.
(3.a parte - continua)
Stracci bianchi & neri con Ogni Borgo ha il "suo" pane
Girovagando per questi incantevoli poggi, ci si può fermare a fare la
ragù di seppie ed olive
spesa da un fornaio e si troverà non solo l’artigianale, tipica e rara
Dosi per quattro, cinque persone.
Ingredienti: 200 grammi di pasta al nero di seppia; 200 grammi di
pasta all’uovo; 400 grammi di seppie già pulite; 130 grammi di olive
verdi; 35 grammi di concentrato di pomodoro; 100 grammi di cipolla dorata; 5 grammi di aneto; 130 grammi di vino bianco; sale/pepe
s. q.
Preparazione e cottura. Tirare la pasta e tagliarla a pezzi irregolari e
passare le seppie al tritacarne; tritare la cipolla e rosolarla in una casseruola con poco olio ed aggiungere le seppie: rosolare molto bene e
sfumare col vino poi aggiungere il concentrato e coprire di acqua
facendo cuocere a fuoco moderato. A circa 3 quarti di cottura
aggiungere le olive private del nocciolo ed aggiustare di pepe e sale
se necessario. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e condire
con l’intingolo, olio ed aneto.
… e (per Bacco!) vino!!!
Piatto saporito e certamente gradevole con lieve nota aromatica e di
sapidità, per cui l’ottimo Riesling Italico Doc Colli Bolognesi, secco,
tranquillo e maturo di almeno due anni è l’ottimale abbinamento;
ricca ma non aggressiva aromaticità e piacevole nota finale di fiori freschi, sapido. Stappare al momento e servire a 10-12 °C in piccoli e
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LOCALI DELLA NOTTE
REGIONE EMILIA ROMAGNA/1
RINNOVATO IL SITO
INTERNET
TESTO UNICO SULLA
LEGALITÀ
Il sito www.ilocalidellanotte.it si rinnova. Il portale realizzato da Confesercenti
Bologna con il sostegno della Camera di
Commercio, è nato nel 2008 con l’obiettivo di promuovere i locali del tessuto bolognese in ambito locale e turistico, fornire
agli operatori del settore informazioni specializzate, incentivare gli imprenditori
all’utilizzo sempre maggiore di internet
come forma di comunicazione, dare la
possibilità alle piccole imprese di questo
settore di poter disporre di una vetrina
promozionale per le proprie attività, oltre
a divulgare le diverse forme di intrattenimento e svago offerte da Bologna. Il progetto si è dimostrato subito di interesse
pubblico e imprenditoriale e già nel 2009
è stato ampliato e consolidato. Nel corso
di questi anni il portale è diventato il
punto di riferimento più importante nella
ricerca di intrattenimento specifico del territorio bolognese, sia dalla popolazione
locale sia dai tanti turisti che sempre di
più visitano il nostro territorio. Seguendo
l’evoluzione e le tendenze degli operatori
sia e le richieste del pubblico consumatore, è scaturito il totale rinnovamento del
portale con nuove forme di comunicazione, sia grafiche che di struttura e di presentazione dei contenuti. Sempre grazie
alla Camera di Commercio di Bologna il
portale oggi si presenta con un nuovo layout, nuove categorie e con pagine-schede
dedicate a ogni locale e visibilità ottimizzata per smartphone. È ancora più facile
trovare e geolocalizzare bar, pub, birrerie,
osterie, enoteche, music& dance, ristoranti, pizzerie oltre ai principali eventi in città.
“Siamo molto sodisfatti delle novità introdotte con il nuovo sito - afferma
Massimo Zucchini, presidente della
Confesercenti Provinciale di Bologna - un
percorso coerente con il nostro impegno
per la promozione dei pubblici esercizi e
della vocazione turistica del territorio
bolognese”.
Alla fine di ottobre scorso l’Assemblea
legislativa regionale dell’Emilia Romanga
ha approvato il Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione
della cittadinanza e dell’economia responsabili. Alla stesura di questo Testo Unico
ha contribuito in modo propositivo anche
l’associazione di categoria Confesercenti,
insieme a Sos Impresa. Il Testo unico consta di 49 articoli, rispetto ai precedenti
170, e prevede, oltre alla semplificazione
normativa, alcuni importanti misure a
sostegno anche delle piccole e medie
imprese. Tra queste: la lotta all’usura, l’assistenza alle vittime degli strozzini e del
racket, e azioni di prevenzione e contrasto
della corruzione. Nel Testo è contemplato
un ulteriore rafforzamento dell’attività di
promozione della cultura della legalità, il
sostegno al recupero di immobili confiscati e un Osservatorio regionale sulla criminalità. “Questo Testo - sottolinea
Roberto Manzoni, presidente di
Confesercenti Emilia Romagna - offre
maggiori garanzie ai commercianti di
essere sostenuti nei momenti di difficoltà.
Non solo fatti come l’usura e il racket, ma
anche l’abusivismo e il commercio illegale,
minano spesso le piccole imprese fino a
costringerle in diversi casi a chiudere la
propria attività. Il contrasto all’illiceità,
deve avvenire sia intensificando le azioni
di contrasto,che attraverso una cultura
che sappia coniugare sviluppo dell’economia a legalità, facendo sentire orgoglioso
di farlo chi rispetta le norme”.
REGIONE EMILIA ROMAGNA/2
NUOVO BANDO
EUROPEO PER LE
IMPRESE TURISTICHE E
COMMERCIALI
“Questo intervento può rappresentare
uno stimolo per l’avvio di progetti innovativi e di sviluppo delle imprese.
Prevedendo risorse europee dedicate in
maniera specifica alle imprese del commercio e del turismo che rappresentano
una parte fondamentale dell’economia
regionale, il provvedimento segna una
svolta rispetto al passato”. Questo è quan-
to sostenuto da Roberto Manzoni, presidente Confesercenti Emilia Romagna, non
appena è stato approvato da parte della
Regione Emilia Romagna il nuovo bando
per il sostegno all’innovazione e qualificazione delle imprese turistiche, commerciali
e culturali, nell’ambito del POR FESR
2014-2020. “Il provvedimento — ha continuato Manzoni — è stato frutto di un
proficuo confronto tra Regione e associazioni economiche del settore. Registriamo
con favore il fatto che sono state recepite
molte delle richieste formulate da
Confesercenti, soprattutto per agevolare
l’accesso alle piccole imprese”. In ogni
ufficio delle Confesercenti territoriali dell’Emiliua Romagna le imprese possono trovare l’assistenza adeguata per la presentazione delle domande.
FIEPET
UN’AMATRICIANA
PER AMATRICE
Un primo piatto di quindici ristoratori
bolognesi per aiutare le imprese nelle
zone colpite dal sisma di fine agosto nell’Italia centrale. Questo il senso dell’iniziativa
di solidarietà “Un’Amatriciana per
Amatrice” che, organizzata da
Confesercenti e dall’associazione Città del
Vino, a Bologna e provincia si è svolta
nella settimana dal 12 al 18 settembre
scorsi. In un giorno a propria discrezione,
ognuno dei quindici ristoranti ha proposto
un piatto di “amatriciana”, il cui ricavato è
stato devoluto interamente per la ricostruzione. Tutti i clienti che in quella giornata
hanno ordinato quel piatto,hanno contribuito indirettamente a sostenere la ripartenza delle imprese delle zone colpite.
L’importo pagato dai clienti è stato poi
devoluto interamente dai ristoratori in un
fondo finalizzato alla ricostruzione e al
sostegno delle attività della ristorazione,
del commercio e della ricettività dei
comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata
del Tronto e Pescara del Tronto. “Il sisma
ha colpito oltre 500 imprese tra ristoranti,
attività commerciali e ricettive - ha ricordato Massimo Zucchini, presidente di
Confesercenti Bologna - spesso piccole e
medie imprese storiche, di assoluta rilevanza culturale. La pasta all’amatriciana
non è solo il simbolo di Amatrice, ma uno
dei piatti più popolari al mondo, che è
nato proprio dal saper fare secolare di
questo territorio. Per questo anche a
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Bologna abbiamo ritenuto di coinvolgere i
ristoratori bolognesi nel progetto di solidarietà, che vuole affiancarsi alle tante iniziative arrivate da tutto il mondo, dando
un contributo mirato al sostegno degli
imprenditori dei comuni colpiti e alla tutela delle tradizioni di cui sono interpreti”.
Questo l’elenco dei ristoratori aderenti. A
Bologna Bravo Caffè (via Mascarella 1),
Tamburini Antica Salsamenteria
Bolognese (via Caprarie 1), Ristorante
C'era una volta (via D'Azeglio 9),
Ristorante Quanto Basta (via del
Pratello 103/a), Trattoria San Sisto (via
San Donato 194), Ristorante Gessetto
(piazza S. Martino 4/a), Ristorante
Pizzeria Snoopy (via Ferrarese 113),
Ristorante Pizzeria Vela Azzurra (via
Pietro Albertoni 23), Il Cantinone (via
del Pratello 56/a), Banco 32 c/o Mercato
delle Erbe (via San Gervasio 3/a),
Pizzeria Hostaria Duse (via Eleonora
Duse 17) e Ristorante Del Parco Relais Bellaria (via Altura 11/bis). A Zola
Predosa Ristorante Giocondo (via
Leonardo da Vinci 19/2-3, Ponte Ronca),
a Monteveglio-Valsamoggia la Trattoria
dei Mugnai (via Mulino 11) e a
Crespellano-Valsamoggia il Ristorante
Parco dei Cigni (via Cassola 2).
FIESA
RITORNO IN PIAZZA
DI MORTADELLABÒ
Un week end tra tradizione e innovazione.
Così si è riproposta MortadellaBò, la kermesse dedicata alla Mortadella Bologna
Igp che, arrivata alla quarta edizione, per
quattro giorni (dal 20 al 23 ottobre scorsi)
ha attirato migliaia di turisti e visitatori
negli stand allestiti in piazza Maggiore a
Bologna. Al centro dell’evento, la
Mortadella Bologna Igp è stata interpretata dall’estro creativo di numerosi chef che
si sono avvicendati nelle postazioni di street food, nei laboratori, nelle foodbikes che
hanno proposto la “rosetta della solidarietà”, nella Mortadelloteca e le decine di
iniziative che hanno coinvolto le altre
eccellenze del territorio. Tra le numerose
iniziative, va ricordata quella che ha visto
otto ristoranti protagonisti che, con i propri chef (4 bolognesi e 4 provenienti dal
resto d’Italia), hanno saputo reinterpretare
la mortadella. Una vera e propria sfida del
gusto. Il 20 ottobre si sono misurati Lucia
Antonelli della “Taverna del Cacciatore” di
Castiglione dei Pepoli (BO) e Terry
Giacomello di “Inkiostro” di Parma. Il 21
ottobre per ingraziarsi i favori del pubblico
si sono cimentati Ivan Poletti della storica
“Cantina Bentivoglio” di Bologna e Marco
Sacco del “Piccolo Lago” di Verbania.
Forchette incrociate il 22 ottobre tra
Claudio Sordi de “I Carracci” di Bologna e
Angelo Troiani de “Il Convivio” di Roma.
Hanno chiuso le sfide il 23 Mario Ferrara
dello “Scacco Matto” di Bologna e Andrea
Provenzani de “Il Liberty” di Milano. Tante
le declinazioni della Mortadella Bologna
Igp nelle otto postazioni di street food che
hanno saputo reinterpretare la mortadella
secondo le tradizioni di altrettante regioni.
Ecco allora la bombetta pugliese (Quelli
della Bombetta), l’arancino siciliano
(Fratelli Taibi), l’hamburger di Mortadella
(Birretta Food&Wine), il maritozzo salato
(Maritozzo Rosso), lo gnocco fritto
(Mozzao), il panzerotto (La Frittoria) e la
pizza bianca (Pizza e Mortazza), arricchite
dalla Mortadella Bologna Igp. Ricco anche
il programma di laboratori. Tanti gli assaggi presi d’assalto dai visitatori negli stan
dei produttori di mortadella, dove spiccavano quelli delle bolognesi Alcisa e
Felsineo.
CONFESERCENTI EMILIA ROMAGNA
RILANCIARE LE
PICCOLE E MEDIE
IMPRESE
Il rilancio delle piccole e medie imprese
che, in alcuni settori, soffrono ancora
degli effetti della recessione e del calo dei
consumi di questi anni è stato al centro
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dell’assemblea annuale regionale di
Confesercenti Emilia Romagna che il 10
novembre scorso si è tenuta all’Holiday
Inn Express di Bologna e alla quale sono
intervenuti il presidente nazionale di
Confesercenti Massimo Vivoli, l’assessore regioanle al Turismo e al commercio
Andrea Corsini, il presidente di
Confesercenti Emilia Romagna Roberto
Manzoni e il direttore Stefano
Bollettinari che ha coordinato i lavori.
Secondo i dati forniti dall’Osservatorio
Confesercenti, dal 2015 al 2016 il commercio al dettaglio in Emilia Romagna è
calato di ulteriori 436 unità. Diverso andamento per quanto riguarda il settore
dell’alloggio e della ristorazione, che dal
2015 al 2016 vede un aumento di 479
attività. In particolare, il comparto che
cresce maggiormente è quello dei ristoranti, che registra un incremento di 413
unità in un solo anno. Questi dati aiutano
ad offrire un panorama dell’andamento
dell’economia regionale, che sta via via
riorganizzandosi sulla base dell’aumento
dei flussi turistici registrato in questi ultimi
anni e delle mutate dinamiche di consumo e dei comportamenti di acquisto.
Sulla riforma dell’organizzazione turistica
regionale, alla cui redazione hanno contribuito anche Confesercenti e Assoturismo
Emilia Romagna, si è soffermato
Massimo Ferruzzi, esperto di marketing
turistico, che ha illustrato come cambia la
promo commercializzazione turistica
regionale, dalla valorizzazione del prodotto a quella integrata della destinazione
insieme al prodotto. Nel corso dell’assemblea sono stati affrontati i temi della promozione della legalità e il contrasto all’abusivismo, il sostegno e lo sviluppo alle
imprese attraverso il rafforzamento dei
Confidi e l’utilizzo dei finanziamenti europei finalizzati all’innovazione delle Pmi.
Ribadita la soddisfazione per il bando sul
turismo e commercio recentemente
approvato dalla Regione che prevede
risorse europee dedicate in maniera specifica alle imprese del commercio e del turismo. Infine, dall’assemblea è arrivata la
richiesta di un’attenta gestione della fase
di passaggio dall’attuale normativa alla
nuova disciplina ancora in discussione
sulla gestione e l’utilizzo del territorio. Le
nuove norme, condivise da Confesercenti,
prevedono lo stop dell’espansione di
nuovi insediamenti, anche commerciali, di
grandi dimensioni. Bisogna evitare il
rischio di rilascio di un numero eccessivo
di concessioni prima dell’approvazione
definitiva della legge.
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SIMONE,
QUALITÀ.
SIMONE, CONTROLLO
CONTROLLO QUALITÀ.
La
bisogna
La sua
sua fiducia bisogna
meritarsela.
meritarsela.
SIMONE, CONTROLLO QUALITÀ.
La sua fiducia bisogna
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SIMONE,
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CAMERIERE.
Uno
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ha
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sorriso
dal
primo
minuto
dal primo minuto
della
dellagiornata.
giornata.
SIMONE,
CAMERIERE.
Uno che ha il sorriso
dal primo minuto
della giornata.
ROSARIA, CASSIERA.
ROSARIA, CASSIERA.
Ha tutti i numeri per fare
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le cose in grande.
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RISTORAZIONE
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