Alessia Frangipane - Primavera Fidentina

Download Report

Transcript Alessia Frangipane - Primavera Fidentina

Domani è il 25 novembre giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne
istituita dalle Nazioni Unite nel 1999 con l’invito a governi, organizzazioni internazionali e ONG a
organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. La data fu individuata
da un gruppo di donne attiviste e fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle
Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare
il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana
nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre
si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio
di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate
a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per
simulare un incidente.
In Italia solo dal 2005 si è iniziato a celebrare questa giornata e negli ultimi anni le iniziative sono
progressivamente aumentate in numero e qualità.
Domani a quest’ora a Parma ci sarà una grande manifestazione di piazza organizzata dal Centro
Antiviolenza con le istituzioni e le realtà del territorio e per la prima volta per il nostro territorio
sarà presente un nutrito gruppo organizzato di uomini che negli ultimi due mesi hanno promosso
una campagna sui social per testimoniare la loro battaglia contro la violenza di genere, contro la
violenza maschile contro le donne. L’iniziativa si chiama “maschi che si immischiano” e molti di
voi sicuramente hanno visto i video-testimonianza su facebook in queste settimane.
Questo Consiglio, che ringrazio per la disponibilità a dedicare ogni anno un consiglio comunale
straordinario dedicato alla giornata ed al problema, è al suo terzo anno di approfondimento sulla
questione sociale della violenza maschile contro le donne. Quest’anno abbiamo due professionisti
che affrontano il problema all’interno del settore sanitario e che hanno una grande esperienza
concreta, pertanto la loro testimonianza ci consentirà di aumentare e migliorare le informazioni in
nostro possesso.
Mi preme ricordare, come già abbiamo capito nei precedenti consigli, che la violenza maschile
contro le donne non è un problema di sicurezza o di ordine pubblico, non è un argomento di
criminologia o psicopatologia, non c’è “il mostro”, è un problema di democrazia e di parità di
diritti, di dignità, di valore dell’esistenza. Sicuramente un uomo che commette gesti di violenza,
anche eclatanti come in questo periodo ci ricordano i media, dal bruciare viva una moglie, a
uccidere sia compagna che figli, è un uomo che ha bisogno di aiuto, ma non perché è “matto”,
“malato” o soggiogato da un raptus improvviso, ha bisogno di aiuto perché non è in grado di gestire
rifiuti ed emozioni negative, non è in grado di accettare l’assenza di controllo su determinate
1
questioni ed a ciò si somma un altro fondamentale problema, quello di ritenere la donna non al suo
stesso livello, non alla pari. La donna è e rimane un essere inferiore, sia le donne in generale ma
soprattutto quella che lui si è scelto e che vorrebbe gestire e governare come meglio desidera. Il
problema è tutto qui. Menti e cuori involuti. Menti e cuori non educati e cresciuti correttamente. Per
questo c’è tanto da fare sia nell’aiuto verso le donne che subiscono atti di violenza da parte di
uomini, sia nell’aiuto di uomini che vogliono cambiare, sia verso le giovani generazioni in modo da
coltivare cittadini con mente e cuore ben-educati.
Prima di lasciare la parola ai nostri ospiti vi snocciolo qualche dato sui servizi a Fidenza:

Punto di Ascolto a Fidenza per tutto il distretto: dal 2006 è aperto un Punto di Ascolto, gestito
dall'Associazione Centro Antiviolenza di Parma (ACAV) con il contributo dei comuni, che
intende garantire un sostegno mirato alle donne vittime di violenza attraverso colloqui di
accoglienza ed elaborazione della violenza, sostegno psicologico, consulenza legale.
Possono rivolgersi allo sportello di ascolto di Fidenza tutte le donne afferenti agli 11 comuni del
distretto che hanno subito o stiano subendo violenza, qualsiasi sia la forma in cui essa viene
attuata: fisica, psicologica, economica e sessuale. L'Associazione rappresenta una prima
immediata risposta e offre alle donne in difficoltà a causa delle violenze subite, un luogo sicuro
e del personale specializzato pronto a dare accoglienza, supporto e tutte le informazioni della
rete territoriale. Lo sportello di ascolto ha una linea telefonica dedicata 333/6205064 a cui
risponde l’operatrice di riferimento.
Nel 2016, finora, sono state accolte allo Sportello 19 donne, di cui 17 per la prima volta e 2
hanno completato il percorso iniziato nel 2015. Ad oggi sono ancora attivi 3 percorsi di
accoglienza con l’operatrice per elaborare e/o uscire da una situazione di violenza, e 1 percorso
di ospitalità in casa rifugio. Delle donne accolte in questo periodo, 8 hanno usufruito della
consulenza legale e 2 sono state inviate, su richiesta, ad una psicologa volontaria
dell'Associazione.
Le donne che si sono rivolte allo sportello di ascolto sono prevalentemente di origine italiana
(14), ma ritroviamo anche una donna tunisina, una lituana, una cinese, una algerina e una
ivoriana.
Si sono rivolte allo sportello, quest'anno, prevalentemente donne provenienti da Fidenza e
Salsomaggiore Terme, ma anche da Busseto e Noceto.
La tipologia di violenza maggiormente presentatasi è stata violenza domestica (che comprende
violenza fisica, violenza psicologica, violenza economica, a volte anche violenza sessuale),
seguita dallo stalking ad opera di ex compagni/mariti. In un caso sono state riportate gravi
violenze sessuali di gruppo.
2

Servizio reperibilità e pronta accoglienza distretto di Fidenza (anno 2016)
Il numero di reperibilità sociale è stato contattato in 7 occasioni per donne residenti nei comuni
di Soragna, Fidenza, Sissa/Trecasali, Busseto, Noceto, Salsomaggiore Terme e Roccabianca
dalle Forze dell’Ordine, in particolare dai Carabinieri di Sissa/Trecasali, di Busseto, di
Salsomaggiore e di Fidenza; dagli Ospedali, nello specifico dalla Case Manager dell’Ospedale
Vaio e Pronto Soccorso dell'Ospedale Vaio; dai Servizi Sociali in delega ad Asp.
Ospitalità in emergenza: 5 nuclei: una donna indiana, una donna albanese con 1 figlio, una
donna italiana con 2 figli, una donna tunisina con 2 figli, una donna italiana con un figlio.

Servizio sociale territoriale Asp Fidenza: 29 donne in carico in percorsi di uscita dalla
violenza di genere di cui 11 residenti a Fidenza.

Tavolo tematico dei Piani di Zona, è attivo un tavolo distrettuale dalla fine del 2014 con
operatori sociali, sanitari, forze dell’ordine e centro antiviolenza per costruire prassi comuni e
affrontare le situazioni più complesse. L’unico distretto che ha questa progettualità.

Attività con le scuole e i giovani:
o laboratorio “dal desiderio alla legge – alla ricerca di idee per contrastare le violenze sulle
donne” con le ragazze e i ragazzi dell’istituto Solari con Coop Giolli, l’esito del lavoro è
stato presentato al Consiglio precedente;
o spettacolo teatrale “Malanova” che racconta la storia vera di Anna Maria Scarfò,
ragazzina tredicenne vittima di abusi e protagonista di una coraggiosa rinascita, con
dibattito a seguire il 19 aprile scorso in teatro con 300 studenti delle scuole medie e
superiori di Fidenza.

Presentazione al bando regionale per i finanziamenti legge 6/2014 “Legge quadro per la parità e
contro le discriminazioni di genere” del PROGETTO GIADA: Generare Idee e Azioni per
Donne verso l'Autonomia
Progetto provinciale con la collaborazione e il contributo dei 4 distretti e della Regione.
•
Prevenzione primaria: scuole e cittadinanza
•
Prevenzione secondaria: miglioramento servizi presenti o attivazione ove non
presenti
Sul distretto di Fidenza:
•
ampliamento reperibilità e pronta accoglienza per situazioni di donne con
problemi di alcol e tossicodipendenza, di donne over 65 e di donne non residenti. Finora
erano fuori dal target in convenzione.
•
Supporto di mediatrici culturali nei percorsi se necessari, finora era attivato dal
servizio sociale se c'era la possibilità.
•
Babysitting e accesso ad attività ludico-ricreative per minori accolti in case rifugio
3
con le madri per consentire l'attività lavorativa o il suo reperimento, finora era attivato
dal servizio sociale se c'era la possibilità.
•
Sportello lavoro come nuova azione dentro allo Sportello Ascolto
•
percorsi educativi nelle scuole superiori di secondo grado
•
un corso di formazione per il personale docente
•
un percorso formativo e di sensibilizzazione per la cittadinanza
Siamo in attesa dell’esito della domanda.
Alessia Frangipane
4