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PAX

LETTERA DAL MONASTERO

Anno XXXIX N°3 Monastero S. Maria sopra Claro S. Natale 2016 Cari amici, il Signore è vicino! Dall’inizio dell’Avvento q uesta affermazione gioiosa e incalzante rimbalza nella liturgia fin da quando è ancora notte e le monache, al suono della grande campana, che si diffonde nell’aria limpida raggiungendo la valle ancora addormentata, scendono in coro per il Mattutino. Nell’ottica dell’attesa della nascita del Signore Gesù queste parole si protendono verso il futuro, che indicano come ormai prossimo, invitandoci a preparare la Sua venuta con fede semplice ma sicura e con un amore capace di rimanere fedele nonostante i mille ostacoli che sembrano frapporsi tra noi e Dio e fra noi e gli altri in una logica fatta di odio e di sopraffazione che i mezzi di comunicazione pongono ogni giorno davanti ai nostri occhi. Possono però essere lette anche in un’altra prospettiva , incarnate nel presente: in ogni istante delle nostre giornate così spesso colme di preoccupazioni e sofferenza, il Signore ci è vicino. La sua presenza è per noi scudo sicuro che ci protegge dal male che è fuori di noi e ancor più da quello che è dentro di noi e che può spegnere in noi la gioia, il desiderio e la speranza. Con la Sua forza possiamo essere davvero capaci di operare il bene – e dobbiamo riconoscere che esso è largamente presente in tante persone generose e disponibili, in tante iniziative aperte alla condivisione e all’aiuto reciproco – possiamo diventare fonte di serenità per chi ci sta accanto e vede solo il lato triste dell’esistenza. Ma per non limitare la percezione della Sua presenza solo alla sfera emotiva e devozionale dobbiamo risvegliare in noi la consapevolezza che nell’Eucarestia l’Emmanuele non solo viene vicino a noi ma addirittura dentro di noi, trasformando poco a poco, se noi collaboriamo e lo lasciamo agire, ogni fibra del nostro essere, ogni sentimento del nostro cuore, ogni atto della nostra volontà, ogni pensiero della nostra mente in quella creatura nuova che riflette pienamente in sé l’immagine e la somiglianza che Dio aveva posto nell’uomo fin dall’inizio della creazione.

E proprio per sostenere ad ogni istante questo non facile cammino, per dare coraggio nei momenti di sconforto, per indicare con decisione la via della verità nel momento del dubbio, le monache innalzano incessantemente a Dio la loro preghiera con il canto della lode e del ringraziamento, con la fatica del lavoro, con la testimonianza di una reciproca carità ed anche con un breve colloquio che può essere veicolo prezioso per condurre le anime all’incontro con il Signore.

Facendo una breve cronaca di questi ultimi mesi gli eventi speciali sono stati davvero tanti: Il 1 agosto, che abbiamo festeggiato solennemente con una apparecchiatura d’occasione in una sinfonia di bianco e rosso, una nuova Madre Priora è venuta a rendere presente il Signore nel nostro Monastero; l’abbiamo ac colta con gratitudine e gioia nella consapevolezza che nell’avvicendarsi delle persone rimangono sempre uguali la strada e la meta ed ognuna porta il suo contributo prezioso qualunque sia il suo ruolo nella Comunità. La vigilia della Solennità dell’Assun zione di Maria al Cielo abbiamo avuto il dono, graditissimo ed ormai quasi insperato, di una Porta Santa della Misericordia tutta per noi e

trattandosi della porta attraverso cui accediamo al coro nella nostra chiesa, abbiamo potuto varcarla tante e tante volte ed anche dopo che è stata ufficialmente chiusa, nella festa di Santa Gertrude, attraversandola ci sentiamo sempre avvolte dall’amore misericordioso di Dio e stimolate a riempire il nostro cuore della stessa misericordia verso tutti i fratelli soprattutto quelli che ne hanno più bisogno proprio perché essi stessi non sanno offrirla agli altri.. Il pellegrinaggio nel gior no dell’Assunta ha condotto ai piedi di Maria un numeroso gruppo di fedeli delle tre valli che, come da ormai tanti secoli, sono venuti a cercare sul monte di Claro la luce e la forza per il loro quotidiano cammino, certi che la Madonna che li ha sempre custoditi con amore rimane fedele anche oggi nonostante il male che sembra riuscire a prevalere. L’autunno ci ha im pegnate nella, sempre entusiasmante anche se faticosa, raccolta delle castagne che, dopo l’ accurat o ripristino della selva castanile, è stata abbondante con frutti grossi e tutti perfettamente sani. Tra le mura del monastero il lavoro è continuato fino alla marmellata che aspetta nei barattoli di essere gustata, magari con i biscotti, da grandi e piccini… comprese senza dubbio le monache! Giunte al termine dell’anno liturgico con la Solennità di Cristo Re , abbiamo subito ripreso il cammino incontro al Signore che viene ancora una volta per noi nel Santo Natale. Ci diamo quindi fin da ora appuntamento davanti al presepe - della nostra chiesa ed anche a quello di ciascuna delle vostre case - per scambiarci i più fervidi auguri e per donarci reciprocamente quella preghiera che le monache sempre innalzano a Dio per ciascuno di voi in particolare, per chiedere la grazia di una fervente e fedele vita cristiana e con essa ogni altra grazia che il vostro cuore desidera.

Le Benedettine di S. Maria ORARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE NELLA CHIESA DEL MONASTERO PER LE SOLENNITA’ NATALIZIE 24 dicembre ore 17.30 ore 22.15 Vespro solenne Mattutino di Natale 25 dicembre 26 dicembre ore 24.00 ore 8 ore 9.45 ore 17.00 ore 9.45 S. Messa della notte S. Messa dell’aurora Terza e S. Messa solenne del giorno Vespro solenne Terza e S. Messa solenne ore 17.30 Vespro solenne 31 dicembre 1 gennaio ore 22.45 ore 24 ore 15.30 Mattutino solenne Canto del Te Deum Canto del Veni Creator S. Messa solenne S. Messa ore 17.30 Vespro e Benedizione eucaristica