L`ultimotalentoregionale IsuoipredecessoriinA

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Sport
SABATO 10 DICEMBRE 2016 TRENTINO
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L’ultimotalentoregionale
IsuoipredecessoriinA
Quel passaggio ad Eder, un capolavoro che ha portato Andrea alla ribalta
Da Sartori del Manchester ai fratelli Benetti, passando per Capra e Schwoch
di Carlo Martinelli
Le promesse c’erano tutte. Adesso ci sono anche le premesse. Alle terre alte, le terre dolomitiche, capita di sfornare non solo
ciclisti o sciatori destinati alla
storia. Anche il calcio dei grandi
- quello delle ribalte televisive e
dei soldi, tanti - parla, ogni tanto, trentino o altoatesino. Da
giovedì sera, ore 21.23, la parlata è invero un po’ nonesa. E la
sensazione è che ci accompagnerà a lungo. È al 23° del primo
tempo di Inter vs Sparta Praga Europa League, nerazzurri già
eliminati con vergogna - che alla Scala del calcio succede qualcosa da tenere a mente. Pioli
manda in campo, è l’esordio, un
ragazzone ben piantato di cui si
dice un gran bene e che di anni
ne ha appena 17. Già. Andrea
Pinamonti viene al mondo mercoledì 19 maggio del 1999, in
quel di Cles, zegno zodiacale Toro. Le cronache che verranno (e
ne verranno, vedrete quante...)
si trasferiranno però a Tassullo,
il paese della sua famiglia, per
raccontare come da subito gli
occhi attenti di osservatori astuti ne avessero colto potenzialità
e possibilità. E in effetti, quella
gamba levata al cielo ad arpionare e domare la sfera che transitava, non è cosa da tutti. Pinamonti ha ipnotizzato il pallone,
l’ha fatto scendere verso terra e
in men che non si dica l’ha spo-
Carlo Sartori
Romeo Benetti
Bruno Capra
Stefan Schwoch
stato con gesto ancor più rapido
verso il suo compagno di squadra, che accorreva. È finita come sapete: gol di Eder. Benvenuto nel club, dunque, ad Andrea Pinamonti. Nella squadra
ideale delle Dolomiti, nel pantheon di chi ha indossato maglie importanti dopo aver lasciato una terra che di squadra importanti annovera soltanto Bolzano (un anno in B, il massimo)
e Trento (alcuni campionati in
C) e che sembrerebbe destinata
ad eterna periferia dell’impero
calcistico. E invece... e invece in
un campionato dove i giocatori
italiani devi cercarli con il lanternino, dove si sbava sovente
per brasiliani o colombiani o argentini che si rivelano eccelsi bidoni, accade che un “made in
Trentino” - in questo caso Pinamonti, lanci un segnale ben preciso. Ed entri, di gran carriera, in
una formazione che, lungo gli
i commenti » MEDIA E SOCIAL LO ESALTANO
GIOVANISSIMO DAL GRANDE CARATTERE
DallaGazzettaaSky
fino ai tifosi nerazzurri
tuttipazziperAndrea
di Paolo Tagliente
Biathlon: la Wierer
sbaglia al tiro
21esima in Coppa
POKLJUKA (Slovenia)
Laura Dahlmeier firma la
seconda vittoria stagionale e
la decima della carriera
imponendosi nella sprint
femminile di Pokljuka, in
Slovenia. La tedesca,
vincitrice nell’individuale di
Oestersund, ha concesso il bis
con una prova impeccabile
sugli sci e al poligono di tiro.
Giornata senza sussulti per le
azzurre, con quattro
qualificate per a pursuit di
sabato ma nessuna nella
top-20. Dorothea Wierer, un
errore nella prima serie, è
finita ventunesima a oltre 1’
dalla vincitrice, e sarà
chiamata a recuperare una
quarantina di secondi dalla
zona podio.
◗ TRENTO
Anche se giovanissimo, Andrea Pinamonti è ormai abituato a vedere il suo nome su
giornali e social. altrettanto vero è, però, che la splendida prestazione di giovedì contro lo
Sparta Praga lo ha catapultato
sulla ribalta “principale”, quella che di solito ospita i grandi
nomi del calcio internazionale. E così, ieri, dell’attaccante
trentino hanno parlato davvero tutti. Sull’edizione cartacea
de “La Gazzetta dello Sport” il
titolo a centro pagina parla
chiaro: «Eder e Pinamonti, l’Inter si consola» con una bella foto dell’attaccante brasiliano
naturalizzato italiano che esulta dopo il gol e, dietro di lui, il
trentino Pinamonti che la rete
l’ha propiziata servendo la palla al compagno con un gesto
tecnico da cineteca. Sul sito de
“La Rosea”, invece, si parla di
«Baby Pinamonti, antidoto
contro la depressione. Lo voleva il Milan. Pioli ha fatto debuttare in Europa League il talen-
tuoso 17enne di Trento, cresciuto in casa e che ha già convinto tutti giocando con la Primavera». Nell’articolo, dove si
esaltano le doti tecniche e
umane del diciassettenne fuoriclasse, si riportano anche le
parole di Pioli del dopo partita. «È serio e umile, ha qualità
che non è facile trovare nei giovani di oggi» ha detto l’allenatore dei nerazzurri, con un apprezzamento che va ben oltre
il semplice elogio di un talento
cristallino su cui ormai tutti
concordano. Sky Sport ne elogia la maturità scrivendo sul sito «Testa sulle spalle e grande
umiltà: ecco chi è il classe '99
che ha stupito tutti al suo debutto in Europa League con la
maglia nerazzurra. Il modello?
Ce l'ha in casa: Mauro Icardi».
Il sito Eurosport gli dedica un
ampio articolo: «Inter, Andrea
Pinamonti: l’esordio da sogno
del trentino che si ispira a
Ibrahimovic e Icardi» in cui si
parla del campione di Tassullo, riportando anche una sua
dichiarazione raccolta dopo il
match con lo Sparta Praga: «È
stata un’emozione indescrivibile. Tifo Inter e ancora devo
capire cosa è successo. Il mio
idolo? Icardi, non devo andare
molto lontano. Mi piace giocare al servizio della squadra.
Quando l’ho saputo? Oggi, sul
pullman. Ho saputo un’ora prima della partita che avrei giocato in questo stadio incredibile». Un amore per la maglia nerazzurra che in queste è stato
ripagato nel migliore dei tifosi
che hanno letteralmente preso d’assalto per elogiare la pre-
anni, si è andata formando. Zeppa di storia e memoria, di calciatori d’un tempo che non c’è più
ma che pure albergano nei nostri cuori e dei quali il baldo attaccante nerazzurro della val di
Non potrebbe diventare una
sorta di capopopolo. Eccolo
dunque stringere la mano ad
Orlandoni, il portiere di Bolzano che nell’Inter di Mourinho
era il terzo difensore. Eccolo al
fianco di Bruno Capra, bolzanino anch’egli, terzino del Bologna campione d’Italia nel 1964.
Eccolo assistere alle sgroppate
dei fratelli Benetti, Romeo e
Bruno, faticatori in carriera. Eccolo con Carlo Sartori, il figlio
della Val Rendena che negli anni Sessanta gioca nel Manchester United al fianco di tali Bobby Charlton e Geroge Best. Eccolo chiedere di Bruno Divina,
la roccia dell’Atalanta, che veniva da Borgo Valsugana. Potremmo dire anche di Schwoch,
Baiardo, Pircher, Lamacchi,
Bertuolo, Odorizzi (mai in A, è
vero, ma tre volte “campione”
in B...). Ma il giovane Pinamonti
adesso ha una fretta tutta sua:
vuole la serie A. La avrà presto.
E, vedrete, sulla sua strada troverà anche Riccardo Fiamozzi.
Di Tassullo uno, di Mezzocorona l’altro. In un Inter - Genoa
prossimo venturo l’uno potrebbe marcare l’altro...Così cresce
il team dolomitico della serie A.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Passo monte croce
Nelloslalomspeciale
trionfalaPeterlini
davantiaDellantonio
◗ TRENTO
Andrea Pinamonti con papà Massimo
stazione del diciassettenne noneso. C’è chi ne esalta il suo
spirito di squadra e la voglia di
mettersi a disposizione del
gruppo, chi lo definisce un
“fenomeno”, chi lo definisce
“la più bella notizia stagionale
dell'Inter di quest'anno” e c’è
chi vorrebbe fisso in serie A.
Sul profilo Facebook dell’Inter
non mancano le critiche, anche feroci, per l’ennesima stagione negativa, ma per Pinamonti solo elogi e inviti agli altri a prenderlo come esempio.È i eri, di Andrea ha parlato
proprio il suo idolo, il capitano
dell’Inter Mauro Icardi, a cui
Pinamonit ha regalato un piccolo angioletto di Thun per la
nascita della figlia Isabella.
Icardi lo ha ringraziato tramite
Instagram: «Grazie Andrea Pinamonti per questo pensiero
per la mia piccolina… Questi
gesti fanno grandi le persone.
Ti auguro che questa strada
che è appena iniziata sia piena
di successi e grandi soddisfazioni, soprattutto tantissimi
goal».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ancora una doppietta per le ragazze dello Ski Team Trentino
nella Fis di Passo Monte Croce, in Alta Pusteria. Nel secondo slalom speciale Fis trionfa
la roveretana Martina Peterlini, davanti alla predazzana Sara Dellantonio, entrambe grazie ad una strepitosa seconda
manche. La Peterlini era seconda a metà gara alle spalle
dell’altoatesina Miriam Gabloner, di un anno più vecchia,
ma nella seconda frazione è
riuscita a rosicchiarle centesimi preziosi e a precederla nel
computo complessivo dei tempi per un solo centesimo:
1’32”23 per la trentina, 1’32”24
per l’altoatesina. Ottima la prova anche di Sara Dellantonio,
nuovamente sul podio come
ieri, con un distacco di 35 centesimi dalla vincitrice. L’eccellente risultato di squadra del
team diretto da Mirko Deflorian prosegue poi con il quinto
posto di Francesca Fanti (seconda aspirante) e il 14esimo
di Sabine Krautgasser,. Uscita
nella prima manche invece
Marta Rossetti. Con questi 3
podi di oggi la squadra femminile del Comitato Trentino di
sci alpino raggiunge quota 14
“medaglie” in 7 gare disputate.
Un inizio davvero esaltante.
Ma ora l’importante sarà ripetersi nelle tappe del Gran Prix,
il circuito che consente di accedere in nazionale.