Programma Modugno 2017 - Scuola Bridge Multimediale

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11 dicembre 2016 IL PROGRAMMA DI GIANNI MEDUGNO

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ome aveva preannunciato il Presidente Gianni Medugno ha pubblicato nel sito www.giannimedugnobridge.it il programma con cui si presenta agli elettori per richiedere la conferma nella responsabilità di gestire ancora la Federazione nei prossimi quattro anni. Considerato che al momento della loro pubblicazione ho espresso la mia opinione sui programmi degli altri candidati, non posso esimermi dal fare altrettanto adesso, pure nella consapevolezza che essa è priva di qualsivoglia autorevolezza e non influirà minimamente nelle logiche elettorali: è soltanto l’opinione di un bridgista qualsiasi che, comunque, conta di non urtare la sensibilità di alcuno. Il programma pubblicato è condensato in 7 macro argomenti di cui prova a chiarire le motivazioni e le modalità di attuazione nel solco, a suo parere, di quanto già realizzato nel quadriennio che si va a concludere. La prima osservazione è che, come francamente ammette, nessuno dei piani presentati potrebbe attuarsi prima del 2018 e, quindi, il prossimo anno dovrà essere considerato un esercizio di transizione. Circostanza che, in linea di massima, vale anche per l’altro candidato se dovesse risultare eletto. Al riguardo deve essere ricordato che questo avviene perché, contrariamente a quanto accaduto in altre Federazioni Sportive, il Presidente ha deciso di rimandare la data di convocazione dell’Assemblea Nazionale al limite dei termini consentiti. E per formalizzare la convocazione di questa Assemblea ha deciso di riunire il Consiglio Federale il giorno 2 gennaio 2017 che, lo si ammetta senza infingimenti, non appare la data più idonea per tanti motivi: chissà se parteciperanno tutti gli aventi diritto. Perché le elezioni non sono state indette in occasione dell’ultimo C.F. riunitosi il 5 novembre u.s.? Era davvero necessario avere prima brindato al nuovo anno per formalizzare una data che era stata decisa e conosciuta già da tempo? Qualcuno ha dato una risposta a queste domande ma non desidero rinfocolare ulteriori polemiche: così è e ormai non si può che prenderne atto. Scorrendo il programma sembra di leggere, a grandi linee, quello presentato nel 2012 pur sottoposto ad un maquillage, più di forma che di sostanza, e con qualche marginale novità. Molti si chiedono sulla scorta di quale affidabilità egli richieda una riconferma considerato che non è stato in grado di realizzare, o non ha voluto, nei trascorsi 4 anni quegli stessi progetti che presenta oggi come innovazioni per fare ripartire il bridge italiano.

Personalmente voglio credere alla buona fede e buona volontà del Presidente ma se egli avesse spiegato in modo chiaro e inequivocabile i motivi che gli hanno impedito di concretizzare le buone intenzioni a suo tempo espresse avrebbe guadagnato un indubbio credito che oggi, a detta di molti, vacilla. Comunque è ancora in tempo e le occasioni non mancheranno: abbandoni le ammissioni generiche e renda i tesserati partecipi non tanto di ciò che è stato deciso in via Washington ma dei motivi che hanno condotto alle decisioni. Non semplice analizzare le singole proposte perché quasi tutte esposte in modo generico e condizionate da studi di fattibilità, compatibilità economica, istituzione di commissioni ad hoc e altro, la cui realizzazione, di conseguenza, è sub iudice dipendendo da molti, troppi fattori. Una cosa mi sembra di potere affermare: mentre si parla di elargizioni e riconoscimenti alle ASD più o meno generosi non si legge nulla riguardo una drastica riduzione delle spese senza la quale, stante l’attuale trend negativo dei tesserati, ogni progetto diventerebbe una chimera. Superfluo a mio sommesso avviso un Campionato Nazionale Ordinari che sembra una contraddizione in termini, probabilmente più con fini economici che altro: chi ama l’agonismo si tesseri come agonista, visto che è stato abbandonato il vecchio progetto di “tesseramento unico” e di una licenza “agonistica”. Sulla Comunicazione e rapporti con le ASD meglio stendere un velo pietoso: ricordiamo tutti le iniziative “FIGB risponde”, “lettere alla redazione” di BDIonline, Newsletter mensile, Consulta, ecc. E comunque anche in questa delicata fase di avvicinamento alle elezioni egli sembra volere evitare l’utilizzo dei social per un confronto diretto con i tesserati, al contrario di quanto fece nel 2012 (salvo poi cancellare gli interventi); speriamo che ritorni sulle sue decisioni. Che dire dell’Ufficio Stampa promesso e mai realizzato? Non è mai troppo tardi. Interessante il progetto per la formazione dei Dirigenti Sportivi ma la sua realizzazione dipenderà, come è ovvio, dalla disponibilità delle risorse economiche da dedicare; ma non sia mai che lo si realizzi soltanto per aderire ai desiderata del CONI. Così come è valida l’idea di una Centrale Acquisti che è stata proposta anche dagli altri candidati. Non è ben chiara l’ipotesi di dotare le ASD di una carta di credito per adempiere gli obblighi amministrativi nei confronti della Federazione; comunque anche questo progetto prevede una analisi preventiva di fattibilità e di rapporto costi/benefici. Degno di attenzione il progetto di adottare un software collegato all’anagrafico disponibile anche per le ASD. Invece assoluto silenzio su un piano di riordino organizzativo e amministrativo, che pure potrebbe portare a sostanziose economie, nonchè sulle collaborazioni che – secondo unanime parere – dovrebbero essere riviste. Di seguito un sintetico raffronto tra alcuni argomenti inseriti nel programma 2012 e quelli del programma 2016: .

I prossimi due mesi vedranno i candidati proseguire il giro per l’Italia per illustrare i loro programmi: ci si augura che i “grandi elettori” ascoltino con attenzione per potere esprimere nel giorno fatidico la loro preferenza con cognizione di causa. Vinca il migliore per il bene del bridge! EUGENIO BONFIGLIO