rivista supertennis - Federazione Italiana Tennis

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Transcript rivista supertennis - Federazione Italiana Tennis

Così vanno in campo
i nuovi campioni
Anno XII - n.45 - 7 dicembre 2016
Racchette, calzature e abbigliamento
dei grandi emergenti Atp
Pag.25
Straordinaria: ecco la Next Gen vista... di profilo
Il croato
Borna Coric,
20 anni, n.48 Atp
Alla scoperta dei talenti
del tennis attraverso
la loro dimensione social
Pag.4
La mappa dei presidenti
Regione per regione
Volti e profili dei dirigenti eletti
per il quadriennio 2017-2020
Ecco chi ha vinto il più ambito torneo
Fit-Tpra al Quanta Club di Milano
Pag.14
A dicembre in tv
tennis da non perdere
Dalle finali della Serie A1
alle interviste con i nostri n.1
Due amatori allo Slam
Li manda il Kia Trophy
Pag.12
Pag.20
GLI ALTRI CONTENUTI
Prima pagina: Menzogne e percentuali Pag.3
Terza Pagina: Quando Becker sfondò il muro
di Wimbledon Pag.8 - I numeri della settimana
Pag.10 - Serie A1, play-off e play-out Pag.18
Personal coach: così riconosci le emozioni Pag.23
Regola del gioco: Stop, non ho più racchette Pag.27
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Piacere di guidare
prima pagina
Menzogne e percentuali
di
GIANCARLO BACCIni
D
unque, andiamo per ordine.
Una quarantina di giorni fa “Il
Tennis Italiano” chiede di poter intervistare a cuore aperto
il presidente della FIT, Angelo Binaghi.
“Il Tennis Italiano” è un mensile che è
stato fondato nel 1929 e che, nel bene
e (ogni tanto) nel male, rappresenta un
patrimonio storico del nostro Movimento. Perciò, a dispetto delle controindicazioni, - numerose per via delle mani nelle quali di recente è malauguratamente
caduta la gestione editoriale della testata - Binaghi non solo accetta ma mette
anche a disposizione del giornale il fotografo della FIT per realizzare il servizio che illustrerà l’intervista.
L’intervistatore è Riccardo Bisti, un ragazzo in gamba, con una grande cultura tennistica e una curiosità giornalistica d’altri tempi, storico collaboratore di
Cazzaniga e, da qualche tempo, anche
dei media della FIT. Viene a Roma, fa
molto professionalmente il suo lavoro
(una bella tirata: due ore di faccia a faccia), e Binaghi non si sottrae a nessuna
domanda, anzi. Le foto, dal canto loro,
mostreranno in anteprima ai lettori della rivista il nuovo studio di SuperTennis. Insomma, sembra proprio che ne
debba venire fuori qualcosa di positivo.
Una volta stampata, in effetti, l’intervista risulta bella, ampia, ricca di contenuti interessanti, esauriente.
Però... c’è naturalmente un però. A
qualcuno un’intervista così proprio non
può andare giù. Troppo positiva per
Binaghi, per la FIT, per il tennis italiano (quello con le iniziali minuscole). E
siccome quel qualcuno è proprio il neo
“direttore esecutivo” del Tennis Italiano
(quello con le iniziali maiuscole), non
gli è difficile trovare il modo per tentare di ribaltare quello che per lui è stato
il controproducente esito della sua iniziativa: basta ricorrere alla menzogna.
Così, nello stesso numero in cui compare l’intervista, riferendosi a quanto
accaduto a Roma nel corso dell’intervista, il “direttore esecutivo” Lorenzo
Cazzaniga scrive nel suo editoriale: “In
particolare, mi ha colpito una frase
del nostro inviato: «Ho la netta sensazione che a Binaghi freghi ben
poco del settore tecnico. Gli occhi
gli si illuminano solo quando si
parla di soldi”. Ora, se quanto riportato fosse vero, la citazione di Cazzaniga
sarebbe solo un rozzo e sleale tentativo di utilizzare la confidenza di un suo
dipendente per tentare di dimostrare
che alla FIT non interessa il Settore
Tecnico e che è per questo che le cose andrebbero male (già: così male che
i giocatori italiani hanno conquistato
otto titoli del Grande Slam negli ultimi
sei anni… Pensa un po’ quanto è sereno
e competente il sedicente “direttore esecutivo”, ndr). Invece, la cosa è tutt’altro
che marginale. E’ grave, anzi gravissima. Perché quella citazione non è vera.
E’ completamente inventata.
Ecco infatti, all’indomani dell’uscita del
giornale, che cosa scrive per email Riccardo Bisti ad Angelo Mancuso, il capo
ufficio stampa della FIT cha ha organizzato l’intervista in questione:
“Ho appena letto l’editoriale e sono incazzato nero: a parte le sue elucubrazioni, a un certo punto (Cazzaniga, ndr)
scrive: “In particolare, mi ha colpito
una frase del nostro inviato: «Ho la
netta sensazione che a Binaghi freghi ben poco del settore tecnico. Gli
occhi gli si illuminano solo quando
si parla di soldi”. Ti assicuro che io
non gli ho detto così! Era una nostra
conversazione privata, amichevole, in
cui gli raccontavo com’è andata e gli ho
detto che Binaghi mi era sembrato molto focus sugli aspetti amministrativi e
che su quelli tecnici avesse meno risposte “dirette” ma più indirette. Non so come gli sia venuto di metterla in questo
modo, peraltro senza dirmelo! … omissis… A me non interessa fare il leccaculo
ma che mi metta in bocca una cosa così
(e nell’editoriale!) mi ha fatto incazzare,
e oggi glielo dirò. Se avrò la possibilità
lo dirò anche a Binaghi. Il problema non
è la frase, che non è offensiva, è che non
3
3
è il mio pensiero!!! Scusa lo sfogo, ma
proprio non me l’aspettavo”.
Quando Bisti (presumibilmente) gli ripete in faccia queste cose, Cazzaniga
promette che pubblicherà una rettifica
sul sito del giornale. Lo fa il giorno dopo ma non per rettificare, anzi: lo fa, incredibilmente, per attribuire a Binaghi
l’incazzatura di Bisti! (mentre invece
Binaghi, quando gliel’ho riferita, sulla
vicenda si è fatto una risatina, limitandosi a scuotere la testa).
Chiaro che non mi azzardo a mettere il
dito fra la moglie Bisti e il marito Cazzaniga. Se la vedano tra loro. Ma ci ho
tenuto a raccontare questa vicenda perché è illuminante. L’episodio chiarisce
infatti in modo lampante i motivi per i
quali Lorenzo Cazzaniga dovrebbe essere radiato dall’Ordine dei Giornalisti,
anziché potersi autonominare “direttore esecutivo” di un giornale con 87 anni
di vita alle spalle. Non mi riferisco all’uso politico della menzogna, pratica riprovevole ma ormai, purtroppo, sdoganata dall’uso quotidiano. Mi riferisco al
fatto che le sue motivazioni sono spesso commerciali. Cazzaniga, voglio dire,
da anni utilizza i media per i quali lavora - riviste, siti, Eurosport e, in passato,
persino quotidiani importanti - anche al
fine di favorire le attività commerciali
che svolge per conto di una nota agenzia di marketing e management sportivo. Un conflitto di interessi espressamente proibito dall’Ordine.
Chi ha un minimo di conoscenza dei
meccanismi della psiche umana capisce
subito che la falsa accusa da lui mossa
a Binaghi tramite l’incolpevole Bisti (“gli
occhi gli si illuminano solo quando parla di soldi”) è in realtà freudianamente
rivolta a se stesso. A irritarci di più nel
comportamento degli altri è infatti lo
scorgervi il riflesso dei nostri peggiori
difetti. Oltre agli episodi passati, però, a
dimostrare la fondatezza di quanto sto
dicendo ci pensa lo stesso Cazzaniga
nel medesimo fondo in cui compare la
menzogna di cui sopra, quando invita
Binaghi a mettere qualche milione di
euro a libera disposizione di aspiranti
giocatori e aspiranti coach professionisti, cioè a potenziali clienti delle agenzie di marketing e management sportivo. Che si fanno notoriamente compensare a percentuale.
focus
La Next Gen... di profilo
Protagonisti in campo sono già e lo stanno diventando pure sui social. C’è
chi ha già oltre 100.000 fan e stringe la mano a Tyson, chi colleziona like
con le foto del cagnolino (o dei suoi “delfini”) e chi si fa i selfie al Bernabeu
di Alessandro Nizegorodcew
foto Getty Images
N
ovembre 2017 si avvicina. Le
Next Gen Atp Finals, in programma a Milano dall’11 al
17, promettono grande spettacolo. Ma quali saranno i protagonisti
dell’evento? Quale è stata l’evoluzione
in classifica di Zverev, Coris, Khachanov e Tiafoe? Ma soprattutto, come
stanno costruendo la propria immagine, attraverso i social network, al di
fuori del campo? Da chi è più riservato
e restio a concedersi ai fan sino a giocatori che postano foto su Instagram più
volte al giorno, ecco a voi i futuri protagonisti (e personaggi) del circuito Atp.
Che, per l’appunto, sono molto focus
sul tennis che sul resto.
BORNA CORIC, nato il 14 novembre
1996, finalista in Davis con la Croazia,
è n.48 Atp; qui è con Mike Tyson
Taylor Fritz, primo... sposo
Il “nuovo Sampras”, come è stato più
volte ribattezzato negli Stati Uniti, ha
dominato il circuito giovanile conquistando il titolo Us Open in finale
sull’amico Tommy Paul. A livello Atp
ha scalato il ranking sino a sfiorare
la Top 50, raggiungendo la prima finale del circuito maggiore in quel di
Memphis, dove è stato sconfitto da
Kei Nishikori. Tra i giocatori più forti
battuti in stagione si segnalano Steve
Johnson e Jeremy Chardy.
Profilo social - Il californiano ha bruciato sul tempo tutta la Next Gen Atp.
Lo statunitense si è sposato alla tenera
età di 18 anni con Raquel Pedraza di
fronte al suo migliore amico, nonché
testimone di nozze, Reilly Opelka. I
due, inseparabili, rappresentano due
importanti frecce nel nuovo arco del
tennis statunitense. A livello social
Fritz è particolarmente attivo e ci ha
fatto scoprire una sorprendente passione per il calcio, o, per dirla alla statunitense, con il soccer.
Coric ha già 100.000... fan
Cresciuto nel mito di Goran Ivanisevic,
Borna Coric è sempre stato un enfant
Sopra, TAYLOR FRITZ è di Rancho Santa
Fe (California), dove è nato il 28 ottobre
1997: è alto 193 cm e pesa 84 kg. Oggi
è n.76. A destra, ospite allo stadio Bernabeu
di Madrid per un incontro del Real
prodige del tennis internazionale. Vincitore dello Us Open Junior a 16 anni,
è riuscito a entrare nei Top 100 poche
settimane prima del suo diciottesimo
compleanno. A livello Atp vanta già due
finali, conquistate nel 2016 appena conclusosi, a Chennai e Marrakesch e, soprattutto, ben tre vittorie su Top 10: due
su Rafael Nadal e una sull’attuale n.1 al
mondo Andy Murray. Ha contribuito alla qualificazione della Croazia alla finale
di Coppa Davis, che non ha però potuto
giocare a causa di un inevitabile intervento chirurgico.
Profilo social - Borna sta iniziando ad
avere un buon seguito su Facebook, dove
ha raggiunto quasi 100.000 “like”. Il giovane croato non è di molte parole, ma sta
comunque diventando, pian piano, un
personaggio interessante. Il suo idolo?
“Se non avessi giocato a tennis avrei scel-
4
ta una carriera nel pugilato e il mio
eroe di sempre è Myke Tyson”, ha più
volte ripetuto. I due si sono incrociati a Miami, incontro che ha coronato
il sogno di Coric. Lui che sul bicipite
si è fatto tatuare: “Non c’è niente di
peggio nella vita che essere ordinari”.
Khachanov, tennista... turista
Il gigante russo Karen Khachanov ha
già stupito il mondo tennistico conquistando, a 20 anni, il primo titolo
Atp sul cemento cinese di Chengdu.
Grande servizio, fondamentali potenti e incisivi e grinta da vendere, il
moscovita è già a ridosso dei Top 50.
Nel 2016 ha superato tennisti come
Bautista-Agut, Lopez, Troicki, Ramos,
Sousa e Kohlschreiber. Karen Khachanov ha tutta l’aria di essere il nuovo
gigante (non buono) del circuito.
focus
Profilo social - In campo è una furia,
il suo sguardo è convinto e determinato. Fuori dal circolo, in giro per le
città che ospitano i tornei, si accende
dando vita ai suoi profili social. Ed è
lì che troviamo il russo in riva al lago
di Castel Gandolfo, imbacuccato in giro per Astana (con una temperatura di
-20°), sorridente in spiaggia o, da vero
e proprio turista, a farsi un bel “selfie”
nelll’incantevole Istanbul.
Hyeon Chung,
dalle copertine all’esercito
Nato a Suwon (Corea del Sud) il 19
maggio del 1996, Chung ha iniziato
a vincere a livello internazionale sin
da subito, conquistando i prestigiosi
tornei under 12 Eddie Herr e Orange
Bowl. Nel circuito Itf under 18 ha disputato un grande torneo a Wimbledon, dove ha superato Coric e Kyrgios prima di arrendersi in finale a
Gianluigi Quinzi. A livello professionistico vanta un best ranking di n.51
Atp raggiunto alla fine del 2015 e
quattro vittorie contro Top -50 (Garcia-Lopez, Paire, Granollers e Seppi).
Nel circuito maggiore ha conquistato
due quarti di finale (Shenzhen 2015
e Houston 2016) oltre a sette titoli
challenger. Dotato di un grande tempo sulla palla, che colpisce quasi in
controbalzo, Chung riesce a esprimersi al meglio sulle superfici veloci.
Profilo social - Hyeon Chung è molto attivo su Facebook, social network su cui pubblica risultati e foto dei suoi tornei. Di rado si lascia
andare all’extra-tennis, anche se in
alcuni casi rilevanti si è “sciolto” di
fronte ai fan (poco meno di 3.000):
mostrando la copertina di “Tennis
Corea”, rivista specializzata del proprio paese, e soprattutto pubblicando numerose foto dal “training center” dell’Esercito coreano.
Zverev: a tutto… Lovik
A soli 19 anni Alexander Zverev ha già
vissuto la (prima) stagione della consacrazione. Primo titolo Atp a San Pietroburgo, battendo tra gli altri Berdych e
Wawrinka, due finali (Halle e Nizza) e
altrettanti terzi turni Slam (Roland Garros e Wimbledon). Nel complesso ben 4
vittorie su Top 10, considerando anche
i successi su Federer ad Halle e su Thiem a Pechino. Tennista moderno, possiede tecnica, tattica, fisico e un’ottima
predisposizione mentale. Ha chiuso
l’anno al n.24 Atp e il suo tennis pare in
continua ed esponenziale crescita.
KAREN KHACHANOV, 20 anni, è alto 198 cm
ALEXANDER ZVEREV, 19 anni, è già n.24 Atp
HYEON CHUNG (Corea) oggi è n.104 Atp
JARED DONALDSON, 20 anni, già Top 100
Profilo social - Zverev è pazzo di Lovik. Non si tratta di una ragazza, né di
una nuova disciplina sportiva. Il protagonista social dei post Instagram, Facebook e Twitter di Alexander Zverev
è un piccolo cagnolino nero di nome
Lovik, che ha avuto la fortuna di essere
accreditato per lo Us Open. Su Instagram, in particolare, Zverev ha superato i 100.000 followers.
scelta sembra pagare, poiché il ventenne del Rhode Island è già entrato
a settembre tra i Top 100 battendo,
fra gli altri, tennisti come Fognini,
Troicki, Goffin, e Almagro. Conquistando un bellissimo terzo turno al
recente Us Open.
Profilo social - Serio, deciso ma
anche ben disposto verso l’esterno,
conduce una vita da social-personaggio. Nella maggior parte delle sue foto la protagonista è la sua ragazza,
che sia in viaggio, su una moto d’acqua o nel giorno libero di un torneo
professionistico. Seguire Donaldson
sui social significa entrare, in punta
di piedi, nella sua sfera privata. Ma la
normalità, a volte, può avere un successo inaspettato.
Jared Donaldson,
quel bravo ragazzo
Giocatore poco reclamizzato, ma
molto intelligente e determinato, Jared Donaldson ha ignorato le lusinghe delle più prestigiose università
statunitensi decidendo di saltare a
piè pari l’esperienza del College. La
5
focus
Frances Tiafoe
Soltanto... tennis
Quando il tennis scorre nelle vene è
difficile pensare a un futuro diverso
da quello che attende, a breve, Frances
Tiafoe. Il giovanissimo statunitense,
di origine sierraleonese, sin da piccolo era solito guardare Tennis Channel
anziché i cartoni animati. Un destino
segnato, che lo vede già a ridosso dei
Top 100. Nel 2016 ha battuto quattro
giocatori di livello come Fritz, Groth,
Young e Millman, conquistando due
titoli challenger a Granby e Stockton.
Profilo social - L’attaccamento al tennis lo dimostra anche sui social: si allena, gioca e osserva tutto e tutti: è una
sorta di radio circuito. Si congratula
con tutti, posta fotografie, status, ma
solo di tennis. Una passione smisurata,
come quella per il suo idolo Juan Martin Del Potro. Nella vita di Tiafoe però
c’è spazio anche per la musica rap e il
basket Nba. I 13.000 followers su Instagram sono in vertiginoso aumento e un
personaggio come lui, amante del tennis come e più di un appassionato, può
solo far bene a questo sport.
FRANCES TIAFOE, nato a Hyattsville (USA), il 20 gennaio ‘98, è alto 188 cm e pesa 77 kg:
è n.108 Atp. Sotto, a sinistra, con il suo idolo J.M. Del Potro, eroe della Davis argentina
Daniil Medvedev
La linguaccia da “ministro”
“Minister” Medvedev, chiamato così
a causa dell’omonimia con l’ex presidente russo, Danil è esploso nel
2016 mettendo in fila 8 vittorie contro tennisti classificati nella Top 100
e tanti piazzamenti challenger. Il miglior risultato in carriera è il quarto
di finale di pochi mesi fa nella natia
Mosca, dove ha saputo superare gli
esperti Kukushkin e Troicki. Il tennis
di Medvedev non è spettacolare ma
estremamente efficace. Nonostante la
classifica più che positiva per un ventenne, Medvedev non è ancora particolarmente noto al grande pubblico.
Profilo social - Attraverso i suoi profili il russo non sembra, per usare un
eufemismo, esattamente scatenarsi.
Il post più trasgressivo e interessante
risulta una linguaccia di color “blu”. A
livello social, così come in campo, c’è
ancora parecchio da migliorare.
Stefan Kozlov
Da Agassi ai Dolphins
Cresciuto nel mito di Andre Agassi e
Roger Federer, il diciottenne Kozlov è
cresciuto sotto l’egida del padre-coach
Andrei, che gestisce una tennis academy in Florida. Talento cristallino,
capace di colpi tecnicamente straordinari, ha saputo conquistare da junior
DANIIL MEDVEDEV, 20enne russo top 100
STEFAN KOZLOV (Usa), classe 1998
l’Orange Bowl 2014 oltre a raggiungere
le finali nel 2013 a Melbourne e Wimbledon. A livello professionistico vanta
tre titoli futures e un alloro challenger,
conquistato a fine novembre in quel di
Columbus. Kozlov si trova molto bene
su erba, dove ha raggiunto il suo primo
quarto di finale Atp a s’Hertogenbosch.
Profilo social - Stefan è molto attivo
sui social network e, oltre ad alcuni
tweet sul suo idolo Andre Agassi e
a vari post tennistici, si concentra
giornalmente sulle sorti dei “suoi”
Miami Dolphins, squadra di football americano della NFL. I selfie di
Kozlov in tribuna all’Hard Rock Stadium sono all’ordine del giorno, peccato che la compagine che fu di Dan
Marino è, ormai da anni, una delle
peggiori della lega.
6
focus
Stefanos Tsitsipas
Una vita da… star
Uno dei pochissimi giovani a eseguire
il rovescio a una mano, Stefano Tsitsipas è considerato già da alcuni anni
il futuro del tennis professionistico.
Vincitore da under 18 di Orange Bowl,
Trofeo Bonfiglio e Campionati Europei, il greco incanta per il suo tennis
dai gesti bianchi e potente allo stesso
tempo. Seguito dal padre-coach Apostolos e dalla mamma Julia, ex giocatrice Wta, non ha ancora disputato
alcun match Atp ma pare pronto a bruciare le tappe. Non è ancora entrato tra
i Top 200 ma guardandolo negli occhi
si ha la sensazione di avere di fronte
un protagonista, in campo e fuori.
Profilo social - Attivissimo su tutti i
social, ha avuto l’occasione (ben documentata da propri profili Facebook, Twitter e Instagram) di allenarsi
alla O2 Arena di Londra con Murray,
Nishikori, Thiem e Murray. Il suo
motto, riportato anche tramite tweet? “Per migliorare bisogna cambiare.
E per essere perfetti bisogna cambiare spesso...”.
STEFANOS TSITSIPAS è nato ad Atene il 12 agosto ’98. Dopo un’ottima carriera junior
sta bruciando le tappe per entrare tra i Top 200 al mondo. Qui, a Londra con Andy Murray
Gianluigi Quinzi,
tutto casa e... Chiesa
“Ronnie Leitgeb è come un secondo padre”. La vita sportiva di Gianluigi Quinzi, ex n.1 al mondo under 18 e vincitore
nel 2013 di Wimbledon Junior, potrebbe essere cambiata (in meglio) dopo
l’incontro con il guru austriaco che ha
portato sul tetto del mondo Thomas
Muster. Nel 2016 non vi sono stati risultati eclatanti, ma una ritrovata serenità,
dopo aver pensato di lasciare il tennis,
fa ben sperare in vista del nuovo anno.
Nel 2016 ha portato a casa tre futures
di cui uno, a sorpresa, sul veloce indoor norvegese, dove ha battuto l’enfant
prodige locale Casper Ruud.
Profilo social - GQ non è particolarmente attivo a livello social e, certamente, non fa nulla per poter diventare un fenomeno della condivisione.
La protagonista assoluta delle poche
immagini non tennistiche è Deborah
Chiesa, top 500 Wta e storica fidanzata
del marchigiano.
Matteo Berrettini:
mentalità, serietà e lavoro
Tennista moderno dal devastante schema servizio-diritto, Matteo Berrettini
è stato vittima in passato di numerosi
problemi fisici che ne hanno rallentato
la scalata. Ha chiuso però il 2016 con
una splendida settimana in quel di An-
GIANLUIGI QUINZI, qui con Deborah
Chiesa, in carriera ha vinto 9 titoli Futures
dria, dove ha raggiunto la sua prima
finale a livello challenger e si è tolto lo
sfizio di battere oltre allo svizzero Marco Chiudinelli anche l’ex Top 5 spagnolo Tommy Robredo.
Profilo social - Allenato da Vincenzo
Santopadre, Matteo è l’antidivo, sia nel
circuito che a livello social. Su Facebook ha un profilo molto... normale, non
possiede twitter e su Instagram ha scelto la strada dell’account privato (dove
vi sono comunque non più di 10 foto,
quasi tutte in campo). “Compare” solo
se taggato da altri, come nel caso di un
match a Paddle con Sara Errani. Il momento da ricordare? Un allenamento
con Roger Federer al Foro Italico, del
quale però - per l’appunto - non v’è alcuna traccia su suoi social.
7
MATTEO BERRETTINI, nato a Roma il 12
aprile ‘96. 194 cm per 86 kg, è n.435 Atp
Nomi e classifiche
della Next Gen
I primi 8 nella classifica Atp 2016
1. Alexander Zverev (GER) n.24 Atp
n.48 Atp
2. Borna Coric (CRO)
3. Karen Khachanov (RUS) n.53 Atp
4. Taylor Fritz (USA)
n.76 Atp
5. Daniil Medvedev (RUS) n.99 Atp
6. Hyeon Chung (COR)
n.104 Atp
7. Jared Donaldson (USA), n.105 Atp
8. Frances Tiafoe (USA)
n.108 Atp
Le altre giovani star...
Stefano Kozlov (USA)
Stefanos Tsitsipas (GRE)
n.116 Atp
n.209 Atp
...e gli azzurri più vicini
Gianluigi Quinzi
Matteo Berrettini
n.291 Atp
n.431 Atp
Terza pagina
Quando Becker sfondò
il muro di Wimbledon
Nel luglio del 1985 il tedesco, oggi consigliere di Djokovic, conquistò Londra
a suon di servizi devastanti e grandi volée: a 17 anni e 227 giorni era il più
giovane vincitore di sempre. Anche più di chi quell’anno vinse... tra gli junior
di Alessandro Mastroluca
Foto Getty Images
“B
ecker era il ragazzo più
naturale, più cristallino
che avessi mai visto. Non
sapeva come mentire, non
aveva bisogno di mentire, di fingere,
di cercare scuse, di piangere quando
stava perdendo. Per questo tutte le persone al mondo si identificavano con
lui”. Parola di Ion Tiriac, che ha chiuso
il contratto con “Bum Bum” dopo la finale del Roland Garros junior del 1984.
Becker aveva perso dall’australiano
Mark Kratzmann, che firmerà con l’IMG.
“Quando Tiriac divenne il mio manager” ha raccontato Becker, “nemmeno
sapevo annodarmi la cravatta”.
Diventa subito professionista. Vince il
primo titolo in doppio a Monaco di Baviera, debutta a Wimbledon ma esce in
barella al terzo turno contro Bill Scanlon, e centra i quarti a fine anno all’Australian Open. Il power tennis c’è già
tutto: tira fortissimo. È un eccezionale
giocatore a tutto campo, che si getta
negli scambi proiettato in avanti dal
suo iconico servizio, con i piedi che si
staccano da terra. È un volo verso rete,
il suo, un attaccare generoso che si fa
spettacolo nelle volée in tuffo sull’erba,
icona di entusiasmo giovanile e generosità. Nel 1985 Becker vince la prima
edizione del Tennis World Young Masters, a Birmingham su Edberg, primo
esperimento delle Next Gen Atp Finals,
masters per i giovani che si rivedrà
dall’anno prossimo a Milano.
A Wimbledon era n.20
È Tiriac che lo convince ad andare a
giocare al Beckenham Cricket Club, tre
settimane prima di Wimbledon. Centra
i quarti, poi trionfa al Queen’s e si ripresenta a Wimbledon da numero 20
del mondo. Al terzo turno arriva a due
punti dalla sconfitta contro lo svedese
Joakim Nystrom, ma vince al quinto. Si
ritrova sotto di due set a uno, e con una
caviglia dolorante, contro l’americano
Tim Mayotte. Vorrebbe ritirarsi ma Tiriac, nonostante l’opposizione forse un
po’ troppo garbata dell’americano, entra in campo e lo convince a continuare
con la caviglia fasciata. C’è un destino
che si dipana nelle due settimane del
tedesco che batte il francese Henri
Leconte nei quarti e un altro svedese,
Anders Jarryd in una semifinale interrotta per la pioggia e per l’oscurità in
cui cancella due set point. “Adesso si fa
interessante” pensa Becker. In finale c’è
Kevin Curren, il sudafricano che ha eliminato uno dopo l’altro Stefan Edberg,
John McEnroe e Jimmy Connors. Wimbledon 1985, però, è scritto, deve diventare il torneo della Becker-mania.
“Mi sentivo come il Papa”
“È stata una finale molto tirata - ha raccontato in un’intervista pubblicata sul
sito ufficiale dei Championships -. Ho
iniziato bene, ho vinto il primo 6-3, ma
Curren ha vinto il secondo ed è andato avanti di un break nel terzo. Sentivo
che dovevo di nuovo spingere sull’acceleratore, e il tiebreak del terzo ha in
pratica chiuso il match”. Il break in av-
8
vio del quarto è il preludio della festa,
celebrata con un’esultanza leggendaria
quanto, sottolinea, improvvisata e non
studiata. Una festa più che meritata.
Becker è il primo tedesco a conquistare
Wimbledon. A 17 anni e 227 giorni è il
più giovane di sempre nell’albo d’oro
dei Championships. È perfino più giovane del vincitore del titolo del torneo
junior di quell’anno, il messicano Leonardo Lavalle. Una volta rientrato in patria, racconta, “mi sentivo come il Papa
in visita nella mia città”.
L’epopea di Bum Bum
“Boris ha la giusta combinazione di follia e sanità per reggere la pressione e
le aspettative”, dirà Tiriac. Una profezia destinata facilmente ad avversarsi.
Becker diventa numero 1 del mondo il
28 gennaio 1991, lo rimane complessivamente 12 settimane. Chiude la carriera con 49 titoli in 77 finali. Vince tre
volte Wimbledon, due volte l’Australian
Open e lo Us Open del 1989 contro il
grande rivale Ivan Lendl. Gli mancherà
sempre il Roland Garros, si consolerà
con i tre titoli al Masters e le prime due
storiche vittorie della Germania in Coppa Davis, che anticipano la caduta del
Muro di Berlino. E tutta una nazione si
identificherà con Bum Bum.
i numeri della settimana
1.007 posti Atp più su
I primi 25 del ranking Atp
di Giorgio Spalluto
foto Getty Images
1.007
le posizioni guadagnate
da Juan Martin Del Potro dall’8 febbraio
del 2016. Il tennista di Tandil, numero
1.045 al mondo dieci mesi fa, è stato autore
del più grande balzo in stagione tra coloro
che hanno terminato tra i Top 100
10 le stagioni chiuse consecutivamente
in Top 3 da Novak Djokovic. Gli unici altri
tennisti in grado di chiudere tra i primi
3 al mondo per almeno 10 anni di fila sono
stati Jimmy Connors (12), Ivan Lendl (10)
e Roger Federer (10).
1.269
gli ace messi a referto
nel 2016 da John Isner che, dopo 3 anni,
torna a battere Ivo Karlovic nella classifica
degli “assi”. Pur avendo disputato 2 match
in meno, il tennista statunitense ha piazzato
118 ace più del croato, chiudendo
con una media di 25.6 ace ogni 100 servizi,
rispetto al 24.2% di Karlovic.
42 i tie-break vinti in stagione
da Ivo Karlovic che, oltre a essere colui
che se ne è aggiudicati in misura maggiore,
è anche il tennista ad averne giocati
di più: 68. Segue Isner con 33 tie-break
vinti su 64 disputati.
81.3 la percentuale di tie-break vinti
da Richard Gasquet nel 2016. Il transalpino
è il Top 50 ad aver chiuso con il miglior
bilancio: 13 tie-break vinti e 3 persi.
Seguono tra i Top 50 Edmund (77.8%)
e Murray (71.9%).
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Andy Murray (GBR)
2
Novak Djokovic (SRB)
3
Milos Raonic (CAN)
4
Stan Wawrinka (SUI)
5
Kei Nishikori (JPN)
6
Marin Cilic (CRO)
7
Gael Monfils (FRA)
8
Dominic Thiem (AUT)
9
Rafael Nadal (ESP)
10
Tomas Berdych (CZE)
11
David Goffin (BEL)
12
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
13
Nick Kyrgios (AUS)
14 Roberto Bautista Agut (ESP)
15
Lucas Pouille (FRA)
16
Roger Federer (SUI)
17
Grigor Dimitrov (BUL)
18
Richard Gasquet (FRA)
19
John Isner (USA)
20
Ivo Karlovic (CRO)
21
David Ferrer (ESP)
22
Pablo Cuevas (URU)
23
Jack Sock (USA)
24
Alexander Zverev (GER)
25
Gilles Simon (FRA)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
12410
11780
5450
5315
4905
3650
3625
3415
3300
3060
2750
2550
2460
2350
2156
2130
2035
1885
1850
1795
1785
1780
1710
1655
1585
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Angelique Kerber (GER)
2
Serena Williams (USA)
3
Agnieszka Radwanska (POL)
4
Simona Halep (ROU)
5
Dominika Cibulkova (SVK)
6
Karolina Pliskova (CZE)
7
Garbine Muguruza (ESP)
8
Madison Keys (USA)
9
Svetlana Kuznetsova (RUS)
10
Johanna Konta (GBR)
11
Petra Kvitova (CZE)
12
Carla Suarez Navarro (ESP
13
Victoria Azarenka (BLR)
14
Elina Svitolina (UKR)
15
Timea Bacsinszky (SUI)
16
Elena Vesnina (RUS)
17
Venus Williams (USA)
18
Roberta Vinci (ITA)
19
Caroline Wozniacki (DEN)
20
Barbora Strycova (CZE)
21
Samantha Stosur (AUS)
22
Kiki Bertens (NED)
23
Shuai Zhang (CHN)
24
Caroline Garcia (FRA)
25
Daria Gavrilova (AUS)
10
Punti
9080
7050
5600
5228
4875
4600
4236
4137
4115
3640
3485
3070
3061
2895
2347
2252
2240
2210
2185
2170
2115
1977
1860
1765
1665
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
40
49
87
124
128
157
172
175
188
207
213
229
255
269
271
291
301
303
328
337
364
379
381
433
435
Nome
Paolo Lorenzi
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Thomas Fabbiano
Alessandro Giannessi
Luca Vanni
Stefano Napolitano
Federico Gaio
Marco Cecchinato
Matteo Donati
Lorenzo Giustino
Riccardo Bellotti
Salvatore Caruso
Andrea Arnaboldi
Filippo Volandri
Gianluigi Quinzi
Alessandro Bega
Lorenzo Sonego
Stefano Travaglia
Gianluca Mager
Edoardo Eremin
Matteo Viola
Walter Trusendi
Erik Crepaldi
Matteo Berrettini
Punti
1090
945
655
484
475
393
331
329
304
263
249
235
208
194
190
168
164
162
146
141
126
118
117
93
92
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
Punti
18
Roberta Vinci
2210
49
Sara Errani
1155
83
Camila Giorgi
769
102
Francesca Schiavone
642
145
Karin Knapp
398
214
Jasmine Paolini
245
237
Martina Trevisan
218
282
Jessica Pieri
165
296
Anastasia Grymalska
157
327
Georgia Brescia
129
334
Camilla Rosatello
120
354
Martina Di Giuseppe
108
359
Cristiana Ferrando
105
361 Giulia Gatto-Monticone 105
374
Claudia Giovine
100
379
Martina Caregaro
96
406
Angelica Moratelli
86
420
Nastassja Burnett
81
461
Corinna Dentoni
70
467
Alice Matteucci
67
468
Alberta Brianti
66
485
Deborah Chiesa
63
511
Alice Matteucci
57
541 Anna Giulia Remondina
51
568
Camilla Scala
45
il tennis in tv
Dicembre da non perdere
U
n dicembre tutto da vedere. Altro che stagione finita, off-season: di tennis ce
n’è eccome, soprattutto su
SuperTennis. Basta accendere la tv
e sintonizzarsi sul n.64 del digitale
terrestre (o sul 224 di Sky). Sì, perché
il canale della Federtennis offre un
palinsesto ricchissimo anche sotto le
festività natalizie.
gio. Ore 17.00, per la precisione, con
le prime protagoniste in campo in singolare. Saranno tre i match individuali,
spalmati tra venerdì e sabato, prima
del doppio che può significare consacrazione o spareggio (gli incontri intersociali “in rosa” si disputano al meglio
delle 4 partite, con eventuale ulteriore
doppio di spareggio in caso di parità).
Si parte con le finali di A1
Devono arrivare invece a quota 4 i
colleghi maschi. Solo così si possono
laureare Campioni d’Italia. Tra di loro
A cominicare dalle finali scudetto di
Serie A1: quattro squadre, tre giorni di
gare, una copertura esclusiva e sempre
in diretta. Il massimo campionato nazionale a squadre è pronto ad appuntare i tricolori al petto sia nella gara
maschile che in quella femminile. E ad
aprire saranno proprio le donne, le cui
dirette da Montecatini (per il secondo
anno consecutivo sede della manifestazione) partono da venerdì pomerig-
E poi c’è Paolo Lorenzi
c’è pure Paolo Lorenzi, n.40 Atp che
prova a portare il “suo” Tc Italia Forte
dei Marmi al secondo titolo filato. Lo
fa proprio prima del matrimonio, nozze che su SuperTennis saranno anticipate da uno speciale realizzato con il
nuovo n.1 d’Italia a spasso per la sua
Siena. Una chiacchierata che verrà trasmessa in prima emissione giovedì 15
dicembre alle 20.00 (in replica venerdì
16 alle 16.00, sabato 17 e domenica
18 alle 9.00). E non sarà questa l’unica
sorpresa di un dicembre che, su SuperTennis, sarà caldissimo.
IPTL, “A tu per tu” con Karin Knapp
e Paolo Lorenzi: le chicche in arrivo
Il campionato-esibizione che porta a Oriente le stelle Atp e Wta (comprese quelle del passato) continua a far tappa su SuperTennis. Dopo il primo appuntamento a Saitama, Giappone, ora è la volta di
Singapore. Ma il dicembre caldissimo di SuperTennis non si ferma qui, anzi: martedì 13 un’intervista
esclusiva “A tu per tu” con Karin Knapp, la tennista azzurra dalle mille rinascite. Un primo faccia
che porterà poi all’appuntamento del 15 dicembre con Paolo Lorenzi in versione sposo.
Tutte le dirette dei tre giorni di A1 a Montecatini
Giovedì 8
Venerdì 9
00:30 - IPTL OUE
SINGAPORE
SLAMMERS vs UAE
ROYALS (replica)
03:30 - Nadal vs
Nishikori, ATP 500
Barcellona 2016
05:45 - Tomic vs
Lorenzi, ATP Quito
2016
07:45 - Sharapova vs
Errani, Roland Garros
2012
09:45 - La Voce delle
regioni
10:00 - LIVE IPTL
JAPAN WARRIORS
vs UAE ROYALS
13:00 - Tennis
Magazine
13:30 - LIVE IPTL
INDIAN ACES vs
OUE SINGAPORE
SLAMMERS
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - Murray vs
Nadal, ATP Roma
2014
20:45 - La Voce delle
Regioni
21:00 - Reloaded
Master Londra
22:00 - Tennis
Magazine
22:30 - Circolando
Circolo del Tennis
della Vela Messina
23:00 - IPTL JAPAN
WARRIORS vs UAE
ROYALS (replica)
02:00 - IPTL
INDIAN ACES vs
OUE SINGAPORE
SLAMMERS (replica)
05:00 - Dimitrovs vs Del
Potro, ATP Stoccolma
2016
06:45 - Circolando CT
Giotto
07:15 - Li vs Schiavone,
Roland Garros 2010
09:15 - Tennis
Magazine
10:00 - Cilic vs Kyrgios,
ATP Marsiglia 2016
11:30 - LIVE IPTL
JAPAN WARRIORS vs
UAE ROYALS
13:00 - Circolando
Circolo del Tennis della
Vela
14:30 - LIVE IPTL
INDIAN ACES vs
OUE SINGAPORE
SLAMMERS
17:00 - LIVE FINALE
SERIE A1
20:45 - La Voce delle
Regioni
21:00 - KIA Trophy
Muster Finale
21:15 - IPTL JAPAN
WARRIORS vs UAE
ROYALS (replica)
Sabato 10
00:00 - IPTL
INDIAN ACES vs
OUE SINGAPORE
SLAMMERS (replica)
03:00 - Finale Seria
A1 Femminile 1°
singolare
05:00 - Finale Seria
A1 Femminile 2°
singolare
07:00 - Radwanska vs
Wozniacki, WTA Tokyo
09:30 - La Voce delle
regioni
09:45 - Tennis
Magazine
10:15 - Circolando
Circolo del Tennis della
Vela
10:45 - Kia Trophy
Master Finale
11:00 - LIVE
FINALE SERIE A1
21:00 - IPTL OUE
SINGAPORE
SLAMMERS vs
JAPAN WARRIORS
(differita)
Domenica 11
00:00 - IPTL
INDIAN ACES
vs UAE ROYALS
(differita)
03:00 - Finale Seria
A1 Femminile 3°
singolare
04:45 - Finale Seria
A1 Maschile 1°
singolare
06:30 - Finale Seria
A1 Femminile Doppio
08:15 - Kia Trophy
Master Finale
08:30 - Finale Seria
A1 Maschile 2°
singolare
10:00 - Reloaded
Master Londra
11:00 - LIVE
FINALE SERIE A1
19:00 - IPTL Finale
(differita)
22:00 - IPTL
(differita)
Lunedì 12
01:00 - Finale Seria
A1 Maschile 3°
singolare
03:00 - Finale Seria
A1 Maschile 4°
singolare
05:00 - Finale Seria
A1 Maschile Doppio
07:00 - IPTL (replica)
10:00 - IPTL (replica)
13:00 - Finale Seria
A1 Maschile
15:00 - Finale Seria
A1 Femminile
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - Circolando
Circolo del Tennis della
Vela
17:30 - Tennis
Magazine
18:00 - Del Potro vs
Cilic, Finale Coppa
Davis 2016
22:30 - Circolando
Circolo del Tennis
della Vela
23:00 - Reloaded
Coppa Davis Finale
Martedì 13
00:00 - Errani vs
Sharapova, Roland
Garros 2012
01:45 - Lorenzi vs
Struff, ATP Kitzbuhel
05:00 - Circolando
Circolo del Tennis
della Vela
05:30 - Kerber vs
Kvitova, WTA Wuhan
2016
08:45 - Murray vs
Dimitrov, ATP Pechino
2016
10:45 - Magazine
WTA
11:45 - Kia Trophy
Master Finale
12:00 - Pliskova vs
Mladenovic Finale Fed
Cup 2016
15:45 - Relaoded
Coppa Davis Finale
16:45 - La Voce
delle Regioni
17:00 - Ivanisevic vs
Rafter. Wimbledon
2001
16:45 - A tu per tu
con Karin Knapp
20:15 - Tennis
Magazine
20:45 - La Voce
delle regioni
21:00 - Murray vs
Djokovic, Usopen
2012
Mercoledì 14
01:45 - Norman
vs Kuerten, ATP
Roma 2000
05:00 - Radwasnka
vs Kuznetsova,
WTA Finals
Singapore
07:45 - Relaoded
Coppa Davis Finale
08:45 - La Voce
delle regioni
09:00 - Circolando
Circolo del Tennis
della Vela
09:30 - Del Potro
vs Cilic, Finale
Coppa Davis 2016
14:15 - Tennis
Magazine
14:45 - S. Williams
vs Sharapova,
Wimbledon 2004
16:15 - Circolando
Circolo del Tennis
della Vela
16:45 - La Voce
delle Regioni
17:00 - A tu per tu
con Karin Knapp
17:15 - Goffin vs
Kyrgios, ATP Tokyo
2016
19:00 - Keys vs
Strycova, WTA
Roma 2016
20:45 - La Voce
delle regioni
21:00 - Tennis
Magazine 38
21:30 - Kuerten vs
Bruguera, Roland
Garros 1997
23:30 - Circolando
Messina
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
12
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in italia
La mappa dei presidenti
Dopo la rielezione in
settembre di Angelo
Binaghi alla presidenza
Fit si sono concluse
anche le tornate
elettorali degli organi
periferici. Tra conferme,
nuovi volti e qualche
sorpresa ecco tutti i
presidenti dei Comitati
Regionali. Chi sono, che
cosa fanno nella vita,
come sono composte
le loro “squadre”
e quali obiettivi
si pongono per il
quadriennio 2017-2020
PIEMONTE
Presidente: Giancarlo Davide
Giancarlo Davide, già vicepresidente
vicario nel precedente Consiglio, succede a Pierangelo Frigerio, che è passato alla carica di Consigliere Nazionale. Nato a Cava Dei Tirreni (SA), il 23
settembre 1945, presidente dell’Asd
Avigliana dal 1988 al 1992 e successivamente Presidente dell’ASD Tennis
Giaveno dal 1992 al 2016, collabora
con il comitato Fit dal 1994. È stato
per molti anni quadro FIAT.
Obiettivi: seguire le linee tracciate
dalla precedente presidenza, in linea con le direttive della Fit centrale.
Molta attenzione ai tesseramenti, alla
Da Nord a Sud la cartina
dell’Italia del tennis federale:
con i nuovi presidenti
(e i consigli) eletti nelle
varie assemblee territoriali
scuole certificate e al loro incremento
e alla promozione. Grande attenzione
anche al Circuito Fit-Tpra.
Il Consiglio: Davide Barberis, Giorgio
Clavico, Claudio Pivotto, Giancarlo Bandiera, Giuseppe Fontana, Sabino Iezza,
Roberto Santangeletta e Vito Di Luca.
Delegato Valle d’Aosta: Pierluigi Ottenga.
LIGURIA
Presidente: Andrea Fossati
Il presidente del comitato regionale
ligure Andrea Fossati è nato a Genova, il 22 febbraio 1970. Laureato in
Economia e commercio è sposato e ha
due figli. Dal 1997 è presidente di Aurea Srl, una delle più importanti agenzie di assicurazione della Liguria. Appassionato sportivo fin da bambino,
è tesserato per il Park Tennis Genova
dal 1978 (vice-campione italiano under 14 a squadre 1984 e campione
italiano di Serie C nel 1993). Nel 1984
era nel giro della nazionale under 14
14
con Nargiso, Caratti e Furlan.
Obiettivo: l’ulteriore sviluppo del
movimento giovanile, la speranza di
portare in regione il Centro Tecnico
permanente federale nei prossimi
due anni e diventare la regione guida
del nuovo movimento delle “quote rosa”. Inoltre punta a creare una nuova
classe dirigente che possa integrare
quella attuale per essere pronta a raccogliere il testimone.
Il Consiglio: Davide Gramaticopolo,
Vincenzo Sasso, Marco Preti, Davide
Galletto, Roberta Righetto e Alberto
Papone.
in italia
giovani
LOMBARDIA
ALTO ADIGE
VENETO
Presidente: Sergio Palmieri
Dopo la lunga presidenza di Antonio
Mariani, il comitato lombardo Fit, quello
con più tesserati d’Italia (oltre 50 mila),
passa sotto la cura di Sergio Palmieri.
Dirigente sportivo di fama mondiale,
già coach di John McEnroe e da oltre 15
anni direttore degli Internazionali BNL
d’Italia. La sua lunga carriera dirigenziale parte proprio da Milano, dove 21enne
diventò Direttore Sportivo del Tc Milano
Bonacossa. È stato eletto con 290 voti
sui 310 dei presenti.
Obiettivo: Continuare a migliorare,
perché soprattutto quando tutto sembra andare per il meglio non bisogna
“sedersi”. Inoltre valorizzare al massimo e coinvolgere tutto il movimento
lombardo nelle Next Gen Atp Finals che
si terranno nel novembre 2017 a Milano.
Il consiglio: Federica Bonsignori, Enrico Cerutti, Chiara Motta, Alberto Paris,
Luciano Scaroni, Walter Schmidinger,
Ezio Natale Terreni, Gianluigi Terzi.
Presidente: Richard Weißensteiner
Richard Weißensteiner resta presidente
del Comitato altoatesino FIT. Il 62enne
di Ponte Nova è stato confermato con
il 97% dei voti. Dirigente sportivo, ex
presidente del Comitato Provinciale
della FISI (Sport Invernali), quattro anni
fa è stato eletto per la prima volta presidente della Federtennis locale (primo
altoatesino a ricoprire la carica in due
diverse Federazioni.
Obiettivo: seguire il trend che sotto la
sua presidenza ha portato grandi numeri, dall’aumento dei tesserati (quasi
quota 5.000), alle squadre iscritte ai
campionati (quasi 500). 5 i tornei internazionali disputati dall´Atp Challenger in Val Gardena, agli ITF di Bolzano,
Rungg, Ortisei oltre all´Under 12 Tennis Europe di Bressanone.
Il consiglio: Patrick Andergassen,
Georg Ennemoser, Cornelia Gartner,
Paolo Fellin, Wolfgang Wanker e Pietro
Baruchello.
Presidente: Mariano Scotton
Bassanese, 60 anni, il presidente del
comitato veneto Mariano Scotton è diventato insegnante di scuola media
superiore dopo la maturità classica e
la laurea in scienze motorie. Tesserato
per lo Sporting Bassano, è stato rieletto
con 204 voti su 207. Vanta un passato
da atleta (nazionale junior di atletica
leggera) e da arbitro di calcio in Serie
C. È stato anche direttore sportivo della Società Tennis Bassano e coordinatore delle attività sportive allo Sporting
Club Bassano.
Obiettivo: potenziare l’attività promozionale under 8 e under 10, monitorare
con attenzione le scuole tennis e promuovere il tennis al di fuori del proprio
attuale bacino di utenza.
Il consiglio: Gianfranco Piombo (vice
presidente vicario), Nicola Martinolli,
Fabrizio Montenero, Andrea Mantegazza, Alessandro Zambon, Edoardo Rossi,
Enrico Zen, Susanna Piccolo.
TRENTINO
FRIULI VENEZIA GIULIA
EMILIA ROMAGNA
Presidente: Marcello Russolo
Tocca ancora a Marcello Russolo
guidare il tennis trentino. Avvocato, classe 1944, figura storica del
Ct Trento, al timone nel Comitato
Trentino FIT ormai dagli anni ‘90,
ha raccolto 28 dei 29 voti disponibili. Riconferma anche per la squadra che lo ha ben sostenuto in questo ultimo mandato.
Obiettivo: consolidare il trend di
crescita a livello di tesserati e squadre iscritte ai campionati, rafforzando gli investimenti sul settore giovanile e promozionale. Con un occhio
di riguardo al Grand Prix “Trentino”,
fiore all’occhiello dell’attività agonistica del Comitato.
Il consiglio: Enzo Berloffa, Mauro
Giovannini, Andrea Stefenelli e Diego Valentini.
Presidente: Antonio de Benedittis
Antonio De Benedittis, 44 anni, lavoratore autonomo nel campo della grafica,
dell’organizzazione eventi e della comunicazione, è stato eletto presidente
del Comitato regionale friulano con 67
voti su 81. Arrivato fino alla classifica
di C2, vanta un lungo curriculum da
dirigente sportivo al Tennis Ronchi, Tc
Grado, poi come presidente Comitato
Provinciale di Gorizia e, da 14 anni,
presidente del Comitato Regionale Fit.
Obiettivo: Ulteriore crescita del settore giovanile sia sotto il profilo qualitativo che sotto quello numerico. Inoltre
punta a portare per la prima volta la
Coppa Davis o la Fed Cup in regione.
Il consiglio: Piero Tononi (vice-presidente vicario), Pier Tullio Fonda,
Federica Pellizzari, Giuseppe Petrei e
Stefano Picech.
Presidente: Gilberto Fantini
Gilberto Fantini è stato eletto (con 102
voti validi su 102) nuovo presidente
del Comitato regionale della Fit Emilia
Romagna. Fantini (sposato, con un figlio di 24 anni) ha raccolto il testimone da Carlo Cesari ed arriva al nuovo
incarico dopo un’esperienza di otto
anni da dirigente FIT come vicepresidente del Comitato regionale. Fantini,
59 anni, romagnolo ‘doc’, laureato in
Economia e commercio all’Alma Mater, prima dirigente e poi consulente
aziendale, dal 1996 è anche presidente del Circolo Tennis Rimini.
Obiettivo: Supporto e vicinanza ai
club, sinergia con i delegati provinciali
e valorizzazione dei futuri talenti con
un’attenzione particolare al movimento
tennistico giovanile su tutto il territorio.
Il consiglio: Giovanni Ricci Bit-
15
in italia
ti, Amelio Grassi, Gianni Pinotti,
Gianprimo Nicolini, Gianpaolo Sensi,
Oreste Lamberti, Francesca Menarini
e Roberto Vitale.
TOSCANA
Presidente: Luigi Brunetti
Luigi Brunetti, anni 60, medico, è il
nuovo presidente del Comitato Regionale Toscano, eletto con 172 voti
su 172. Dal 2002 è Presidente del Tc
Pistoia, club in cui ha rivestito anche le cariche di Vicepresidente (dal
2000 al 2002) e di Direttore Sportivo
(dal 1987 al 1994). Dal 1995 al 1999
ha rivestito la carica di Direttore
Sportivo allo Sporting Club Montecatini. Nel 2000 è entrato a far parte
del Comitato Regionale. È stato buon
giocatore di terza categoria, poi discreto veterano e oggi frequentatore
del circuito Fit-Tpra.
Obiettivo: consolidare i grandi risultati fin qui raggiunti dalla regione,
incrementare il tesseramento che ha
già raggiunto numeri importanti e lavorare sul reclutamento delle prime
fasce d’età attraverso il progetto Fit
Racchette di Classe. Altro obbiettivo
di notevole importanza è quello di
allargare a tutte le province l’attività
legata Fit-Tpra.
Il consiglio: Vezio Trifoni (Vicepresidente Vicario), Romeo Tanganelli
(vicepresidente), Alberto Bandini, Fabrizio Botrini, Giacomo Cei, Stefano
Leorin, Raffaella Rebecchi, Barbara
Taddei.
è stato consigliere e Direttore Sportivo, ha un passato sportivo nella
pallacanestro, avendo militato nella
Sangiorgese Basket. In ambito tennistico è stato vice presidente della Fit
Marche nel 2006-2008 e presidente
negli ultimi due mandati. È membro
di Tennis Europe dal 2014.
Obiettivo: “Nei prossimi quattro anni punto a mantenere gli eccellenti
risultati ottenuti negli ultimi anni
(diversi titoli nazionali giovanili,
ndr), a consolidare il movimento, a
creare una struttura di alto livello in
regione. Sperando di vedere un tennista marchigiano in Coppa Davis”.
Il consiglio: Andrea Bolognesi, Paolo Scandiani, Andrea Pallotto, Federica Pradarelli, Alessandro Paoletti e
Roberto Angelini.
UMBRIA
Presidente: Roberto Carraresi
Roberto Carraresi è stato rieletto,
all’unanimità, per la quinta volta
consecutiva alla presidenza della
Federtennis umbra. Spoletino, 51
anni, è laureato in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di
Siena, oggi è responsabile della
segreteria amministrativa presso
la Direzione regionale dell’Umbria
di Equitalia, a Perugia. È presidente del Ct Spoleto da una ventina di
anni. Da giocatore ha ottenuto discreti risultati sopratutto a livello
giovanile.
Obiettivo: proseguire il trend che
ha portato il tennis umbro a raggiungere, nel settore giovanile, vette
insperate ponendosi con forza all’attenzione nazionale. I successi più
eclatanti nel 2013-2015 con l’affermazione di Perugia nel Campionato
nazionale delle Provincie.
Il consiglio: Maurizio Mencaroni,
Corrado Monaco, Fabio Garzi e Fabio
Moscatelli.
MARCHE
LAZIO
Presidente: Emiliano Guzzo
Emiliano Guzzo riconfermato all’unanimità presidente Fit Marche. Ha
45 anni, libero professionista, proveniente dal Ct Porto San Giorgio di cui
Presidente:
Roberto Commentucci
Roberto Commentucci, 51 anni,
laureato in Economia, è Dirigente
della Banca d’Italia, dove si occu-
16
pa di Organizzazione Aziendale.
Ha iniziato la carriera di Dirigente
federale nel 2010. Si è occupato di
impiantistica e di comunicazione
esterna. Dal 2012 è Consigliere della ASD Mario Belardinelli e segue
gli aspetti organizzativi del Settore Tecnico e dell’Istituto Superiore
di Formazione. Ha pubblicato nel
2014 “Excalibur” (libro su Sara Errani), è tesserato per la Ferratella
ed è stato eletto con 170 voti su
171 presenti.
Obiettivo: migliorare la qualità dei
servizi erogati a circoli e tesserati, incrementare l’attività di alto livello nella Regione e sviluppare l’impiantistica.
Il consiglio: Marco Graziotti (vice
presidente vicario) Alberto Cenci,
Massimo Vellini, Massimiliano Brocchi (vice presidente), Silvia Torrani,
Marco Rossolino, Massimiliano Meschini e Alessandro Prudente.
ABRUZZO-MOLISE
Presidente: Luciano Ginestra
È cominciato il terzo mandato per
Luciano Ginestra, confermato alla
guida del comitato. 35 i circoli partecipanti su 65 aventi diritto al voto
(54%). Ginestra, medico pescarese di
62 anni, potrà portare avanti il suo
progetto di continuità. L’essere stato
rieletto per la terza volta è la testimonianza concreta del buon lavoro
svolto con grande passione e diplomazia per trovare la giusta amalgama all’interno del movimento.
Obiettivo: far crescere il più possibile il movimento giovanile, mantenendo comunque un occhio vigile
sulle categorie degli adulti, che sono cresciute moltissimo negli ultimi anni.
Il consiglio: Ugo Frasca, Francesco Cardisciani, Fabrizio De Vanna e
Giancarlo Staniscia.
giovani
in
italia
CAMPANIA
PUGLIA
Presidente: Giovanni Improta
Giovanni Improta, nato a Napoli il 20
luglio 1965, quadro direttivo di un
ente pubblico economico, inizia la
sua esperienza sportiva da dirigente
al Centro Ester SSD. Anche appassionato di sci, nuoto, calcio, tennis, cinema, musica e teatro, è stato eletto
con più del 61% delle preferenze.
Obiettivo: Rilancio e crescita per
migliorare il nostro movimento, nei
numeri, nella qualità, nell’organizzazione, in tutti i settori più strategici,
seguendo le regole dettate dalla macchina federale. Punteremo a migliorare nell’attività giovanile, nella comunicazione, nell’organizzazione dei campionati, nell’attività promozionale.
Il consiglio: Gaetano Airone, Angelo
Chiaiese (vice-pres. vicario), Stefania
Crimaldi, Virginia Di Caterino, Giovanni Iodice, Antonio Leone (vice-pres.),
Giuseppe Lucioli, Marco Pagnotta.
Presidente: Francesco Mantegazza
Francesco Mantegazza, 55enne dottore commercialista tarantino ma barese
di adozione, è il nuovo presidente del
Comitato regionale pugliese. Già revisore dei conti del Ct Bari nonché revisore unico della “Belardinelli” Srl, è stato “1° Gruppo” a fine Anni ‘80 e oggi è
4.1. È stato eletto con 128 voti sui 132.
Obiettivo: il potenziamento delle
delegazioni provinciali e la ricerca
dell’autonomia del settore tecnico regionale nella totale sinergia operativa e
nel rispetto delle linee guida nazionali.
Il consiglio: Enzo Sferra, Nicola Capocasale, Antonio Baglivo, Carmine
Dell’Aquila, Fulvio Borgia e Marco Dellisanti.
to regionale Siciliano con 118 voti su
118. Si è formato sui campi del Circolo
Tennis Palermo mentre oggi è legato
al Tennis Club Palermo 2. Prima atleta, giocatore di seconda categoria, poi
maestro dirigendo l’agonistica del CT
Palermo e ottenendo numerosi titoli
italiani. Oggi è anche componente della giunta regionale del CONI.
Obiettivo: continuare a crescere sia
dal punto di vista dei risultati che numerico, avere un centro tecnico permanente in Sicilia, e provare a riportare in regione un torneo Atp o Wta, così
come un incontro di Coppa Davis.
Il consiglio: Enzo Amato, Gaetano Alfano, Antonio Barbera, Salvatore Cavallaro, Claudio Drago, Giorgio Giordano,
Adriano Sammatrice e Nino Sinatra.
CALABRIA
SARDEGNA
Presidente: Giuseppe Lappano
Il tennis calabrese ha rinnovato la fiducia a Giuseppe Lappano, riconfermato Presidente del Comitato Calabro
della FIT. 51 anni, titolare di un’agenzia di intermediazione finanziaria,
Lappano, nella recente assemblea
elettiva, ha ottenuto 75 voti su 75:
l’unanimità dei consensi, quindi, arriva dopo un quadriennio nel corso del
quale sono notevolmente aumentati
i numeri del tennis calabrese sotto
ogni punto di vista.
Obiettivo: la crescita del settore giovanile con l’avvio di attività promozionali e particolare attenzione sarà data
al progetto “racchette di classe”.
Il consiglio: Rocco Tilotta (Vice Presidente), Andrea Massimilla (Segretario),
Gennaro Caselli e Mauro Achille Lento.
Presidente: Antonello Montaldo
Il presidente Antonello Montaldo
è stato confermato alla presidenza
del Comitato Regionale sardo con il
96,4% dei voti dei presenti. Agente
marittimo, ha 73 anni di cui la maggior parte dedicati allo sport. Prima
giocatore di basket di Serie A con
l’Esperia, poi sui campi da tennis, in
piscina, sulle piste di atletica (campione sardo under 18 nella staffetta
4x100) e infine con il golf.
Obiettivo: incremento del numero
dei Seconda categoria sardi, raddoppiare i tornei Fit-Tpra, diffondere il Paddle nell’Isola, far nascere
nuove scuole tennis dove ancora
non ci sono. Vuole avviare programmi specifici per i ragazzi più promettenti e motivati e sostenerli nei
tornei fuori regione e far crescere
ancora la partecipazione di atleti
sardi ai Centri Estivi.
Il consiglio: Luisanna Fodde, Alessandro Masala, Raimondo Nateri,
Giuseppe Campus, Gian Luca Cossu
e Salvatore Belfiori.
BASILICATA
Presidente: Domenico Volturo
72enne imprenditore originario di
Baragiano, paesino in provincia di
Potenza, Domenico Volturo è stato
eletto per la quarta volta alla guida
del tennis della regione Basilicata. La sua prima esperienza come
presidente del crl fece da preludio
a quella da consigliere nazionale datata 1993. Al terzo mandato
consecutivo, Volturo è stata rieletto con il 100% dei voti. In forza
al Tc Adriatico Potenza, Volturo è
stato discreto tennista negli Anni
‘80 quando raggiunse la classifica
di C3.
Obiettivo: perseguire promozione del settore giovanile, già cresciuto negli ultimi anni, e l’aumento del numero dei tesserati.
Il consiglio: Monica Antonicelli ed
Elena Tizu.
SICILIA
Presidente: Gabriele Palpacelli
Gabriele Palpacelli ha 59 anni, è funzionario dell’Azienda Sanitaria Provinciale Palermo ed è stato eletto per
la terza volta Presidente del Comita-
17
serie a1
Ecco la volata scudetto
Impresa del Park Genova che a Prato vince per 5-1 e ribalta il risultato
dell’andata: a Montecatini (9-11 dicembre) sfida i campioni in carica di Forte
dei Marmi. Tra le donne, per il quarto anno consecutivo, finale Prato-Genova
E
ccole le quattro regine che
si giocheranno lo Scudetto a
Montecatini, dove in sede unica tra il 9 e l’11 dicembre si
assegneranno i tricolori 2016. Tra i
maschi ci sono i campioni in carica
del Tc Italia Forte dei Marmi e, un po’
a sorpresa visti i risultati della gara
d’andata, gli alfieri del Park Tennis
Genova. Tra le donne, invece, film già
visto con le dominatrici delle ultime
edizioni a contendersi ancora una
volta il titolo, da una parte il Tc Genova 1893 di Alberta Brianti e dall’altra il Tc Prato di Corinna Dentoni e
compagne.
Qui, il ligure Alessandro
Giannessi, decisivo in
semifinale nella rimonta
del Park Genova su Prato;
Sotto, Walter Trusendi
e Matteo Marrai, che
hanno messo il sigillo
sul passaggio in finale
ai danni del Tc Crema
Formalità Forte, rimonta Park
Il Tc Italia Forte dei Marmi - l’unico
club approdato in semifinale dopo
aver chiuso il girone a punteggio
pieno - dopo il successo dell’andata
a Crema per 5-1, firmato da Lorenzi,
Marrai, Trusendi e Volandri, chiude la
pratica con i lombardi già dopo due
incontri (a segno Marrai e Trusendi)
Nell’altra semifinale il Park Tennis
Genova ha ribaltato il risultato dopo aver ceduto per 4-2 al Tc Prato.
Al termine di un testa a testa avvincente, a condurre il Park Genova alla
sfida per il tricolore sono stati i punti
individuali colti da Alessandro Giannessi, Gianluca Mager e dal danese
Frederick Nielsen (campione di doppio a Wimbledon 2012). Non basta
ai toscani il bel successo di Lorenzo
Sonego ai danni di Andrea Arnaboldi.
Play-out: chi si è salvato
Per quanto riguarda i play-out, il Due
Ponti Roma è il club che meno ha faticato per assicurarsi la permanenza
nel massimo campionato: dopo il
6-0 in trasferta all’andata sul Tennis
Club Triestino, la formazione capitolina ha conquistato i primi due singolari con Lorenzo Abbruciati e Federico Teodori rendendo così inutile la
disputa degli altri incontri. Missione
compiuta anche per i senesi del Tc
Rimontona Park Genova: da 2-4 a 5-1
MASCHILE
Tennis Club Prato - Park Tennis Genova 1-5 (andata: 4-2)
A. Giannessi (G) b. J. Mertl (P) 6-1 6-4, L. Sonego (P) b. A. Arnaboldi (G) 6-3 4-6 6-4, G. Mager
(G) b. M. Trevisan (P) 6-4 3-6 6-4, F. Nielsen (G) b. J. Stefanini (P) 6-4 5-7 6-4, A. Giannessi/F.
Nielsen (G) b. J. Mertl/L. Sonego (P) 6-3 6-1, A. Arnaboldi/G. Mager (G) b. J. Stefanini/M. Trevisan (P) 6-3 7-6(3).
Tc Italia Forte dei Marmi - Tennis Club Crema 2-0 (andata: 5-1)
M. Marrai (I) b. G. Menga (C) 6-2 6-2, W. Trusendi (I) b. F. Mora (C) 6-1 6-1.
Park Tennis Genova - Tennis Club Italia Forte dei Marmi è la finale maschile 2016
FEMMINILE
Tennis Club Cagliari - Tennis Club Genova 1893 3-1 (andata: 0-4)
A. Brianti (G) b. A. Matteucci (C) 6-0 6-1, C. Giovine (C) b. A. Balducci (G) 6-4 7-5, A. Floris
(C) b. L. Samsonova (G) 2-6 7-6(7) 6-1, doppio non disputato per rinuncia del Tc Genova.
Tennis Club Prato - Circolo Stampa Sporting Torino 2-0 (andata: 3-1)
C. Dentoni (P) b. M.A. Zmau (T) 6-4 7-6(6), M.E. Camerin (P) b. F.J. Gardella (T) 6-2 6-2, M.
Trevisan (P) - C. Rosatello (T) n.d., doppio non disputato.
Tc Genova 1893 - Tennis Club Prato è la finale femminile 2016
18
giovani
serie
a1
Sinalunga, che dopo il successo casalingo per 4-2 sono riusciti a strappare un preziosissimo 3-3 sui campi dell’Associazione Sportiva AMP
Pavia: i successi individuali di Jan
Hernych, Giorgio De Rossi e Uros Vico sembravano aver spianato la strada della rimonta ai lombardi, ma un
contributo decisivo per la salvezza
dei toscani è venuto da Daniele Bracciali, a segno sia in singolo che in
doppio. Tanto equilibrio anche negli
altri due spareggi, con il Ct Palermo
capace di imporsi per 4-2 allo Sporting Club Selva Alta Vigevano (la gara di andata era terminata in parità):
fondamentali per la permanenza dei
siciliani nella massima serie le vittorie di Omar Giacalone, Claudio Fortuna e Andrea Trapani oltre al punto
strappato in doppio dal duo Caruso/
Giacalone. È servito invece il doppio
di spareggio per dirimere la contesa
nell’incertissimo derby veneto fra Tc
Schio Arket e Società Tennis Bassano, capace di replicare con la stessa
moneta al 4-2 che aveva subito domenica scorsa a domicilio. Alla fine
però, al tie-break decisivo del doppio
di spareggio, sono i padroni di casa
a fare festa.
Prato-Genova, ancora voi
Nessuna sorpresa nel secondo atto
delle semifinali scudetto “in rosa” dopo quanto accaduto all’andata. Il Tc
Prato, campione in carica e quest’anno con un organico privo di straniere, si è assicurato il pass per la finale di Montecatini con il 2-0 ai danni
dello Stampa Sporting Torino dopo il
successo per 3-1 in terra piemontese. Nell’altro confronto play-off non
è riuscita la clamorosa rimonta al Tc
Cagliari: forte del 4-0 dell’andata, al
Tennis Club Genova 1893 è bastata
l’affermazione di Alberta Brianti su
Alice Matteucci per approdare alla
sfida scudetto, rendendo così inutili
i successi per il team sardo di Claudia Giovine e Anna Floris rispettivamente su Alice Balducci e Ludmila
Samsonova. E così per il quarto anno di fila a contendersi il tricolore
saranno Tennis Club Prato e Tennis
Club Genova 1893.
Salvezza Parioli e Beinasco
Le gare di ritorno dei play-out, invece, vedono uscire con il sorriso Tennis Club Parioli Roma e Usd Tennis
Beinasco. La formazione capitolina,
trascinata da Martina Di Giuseppe,
Play-out: Bassano k.o. al fotofinish
Donne: Parioli e Beinasco salve
MASCHILE
Associazione Sportiva AMP Pavia - Tennis Club Sinalunga 3-3 (andata: 2-4)
J. Hernych (P) b. P. Licciardi (S) 6-4 6-0, G. De Rossi (P) b. G. Galuppo (S) 5-7 6-0 6-2, D. Bracciali (S) b. A. Comasco (P) 6-1 6-1, U. Vico (P) b. N. Fracassi (S) 2-6 6-4 6-4, D. Bracciali/D. Olejniczak (S) b. J. Hernych/A.R. Collarini (P) 6-3 6-0, N. Fracassi/G. Galuppo (S) b. G. De Rossi/A.
Comasco (P) 6-4 5-7 10/8. Tc Sinalunga resta in Serie A1
Sporting Club Selva Alta Vigevano - Circolo Tennis Palermo 2-4 (andata: 3-3)
M. Berrer (V) b. S. Caruso (P) 6-3 6-4, O. Giacalone (P) b. F. Baldi (V) 6-1 6-4, C. Fortuna (P) b.
S. Camposeo (V) 6-2 6-3, A. Trapani (P) b. A. Bordone (V) 3-6 6-3 6-2, M. Berrer/S. Camposeo
(V) b. C. Fortuna/A. Trapani (P) 3-6 6-4 3/8 def., S. Caruso/O. Giacalone (P) b. F. Baldi/A. Bordone (V) 7-5 3-6 11/9. Ct Palermo resta in Serie A1
Due Ponti Roma - Tennis Club Triestino 4-2 (andata: 6-0)
L. Abbruciati (DP) b. F. Piscopello (T) 6-1 6-2, F. Teodori (DP) b. F. Olivo (T) 6-0 6-2, L. Giacomini (T) b. P. Starace (DP) n.d., M. Zorzin (T) b. G. Di Meo (DP) n.d., doppi non disputati (rinuncia del TC Triestino). Due Ponti Roma resta in Serie A1
Tennis Club Schio Arket - Società Tennis Bassano 3-4 (dopo doppio spareggio, andata: 4-2)
L. Giustino (S) b. M. Bortolotti (B) 6-3 6-7(5) 6-3, A. Basso (S) b. T. Desman Kocevar (B) 6-3
6-3, F. Salviato (B) b. P. Pettinà (S) 1-6 6-3 6-2, T. Gabrieli (B) b. M. Jurman (S) 2-6 7-6(2) 6-3,
M. Bortolotti/T. Gabrieli (B) b. M. Medda/P. Pettinà (S) 6-2 6-4, T. Desman Kocevar/F. Salviato
(B) b. L. Giustino/A. Basso (S) 6-1 5-7 10/6, A. Basso/M. Jurman (S) b. T. Desman Kocevar/F.
Salviato (B) 5-7 6-3 10/6. Tennis Club Schio Arket resta in Serie A1
FEMMINILE
Tennis Club Parioli Roma - Circolo del Castellazzo Parma 3-1 (andata: 2-2)
M. Di Giuseppe (P) b. E. Lechemia (C) 7-6 7-6, N. Burnett (P) b. E. Terranova (C) 6-1 6-0, B.
Lombardo (P) b. C. Nonnis Marzano (C) 6-3 6-0, doppio non disputato per rinuncia del Parioli.
Tennis Club Parioli Roma resta in Serie A1
Usd Tennis Beinasco - Club Tennis Ceriano 2-1 (andata: 3-1)
G. Gatto-Monticone (B) b. A. Moroni (C) 6-3 6-1, F. Di Sarra (B) b. J.M. Ozga (C) 4-6 6-2
6-4, C. Melena (C) b. A. Turco (B) 6-2 1-6 6-4, doppio non disputato. USD Tennis Beinasco
resta in Serie A1
A Montecatini
da venerdì 9
La sede unica è quella dello scorso anno, Montecatini. Le date coincidono con quelle del ponte
dell’Immacolata. Le finali della Serie A1 2016 si
giocano, per quanto riguarda il torneo femminile,
il 9 e il 10 di dicembre, mentre per la competizione maschile il 10 e l’11 dicembre. Il tutto in
diretta su SuperTennis.
Nastassja Burnett e Beatrice Lombardo, non ha lasciato scampo già
nei singolari alle giovani del Circolo Castellazzo Parma (2-2 il risultato all’andata), mentre la squadra
piemontese, già impostasi per 3-1
domenica scorsa, ha ottenuto con
Giulia Gatto-Monticone e Federica Di
Sarra i punti-salvezza: il successo di
Clelia Melena non è stato sufficiente
al Ct Ceriano (MB) per evitare la retrocessione.
19
Alberta Brianti, portacolori del Tc Genova,
sfida ancora una volta il Tc Prato in finale
circuito fit-tpra
giovani
Trionfano a Milano
e ora vanno in Australia
Sabrina Nesti, toscana, e Fabio Amoruso, pugliese, hanno vinto il Master
del Quanta Club di Milano e ora si preparano a volare a Melbourne ospiti
di Kia per 5 giorni agli Australian Open. Madrina dell’evento Sara Errani
di Gabriele Riva e Marcello Sportelli
foto
Panunzio
L
ui si sistema la fascetta elastica
scura in fronte e spesso, prima
di servire la prima palla, si inginocchia e picchietta la racchetta
per tre volte sulla terra rossa. Lei ha gli
occhiali e una bandana che le ferma i
capelli castani e che di tanto in tanto si
aggiusta tra un colpo e l’altro: ha una
spalla infortunata e per questo - almeno temporaneamente - batte da sotto.
Loro sono Fabio Amoruso e Sabrina
Nesti, i vincitori del Kia Tennis Trophy
2016, i due amatori che prima si sono
qualificati per il Master finale di Milano
e che ora stanno per volare a Melbourne, destinazione Australian Open. Lo
hanno fatto aggiudicandosi l’evento
Qui, il vincitore del Master
del Kia Tennis Trophy
maschile 2016, il 52enne
barese Fabio Amoruso.
Sotto, la vincitrice
Sabrina Nesti,
39 anni, da Prato
In campo con Sara:
selfie e autografi
clou targato Kia, quello organizzato sul
“rosso” del Quanta Club Milano. I loro
rituali, portati in campo per aggiudicarsi un posto dall’altra parte del mondo,
non sono poi diversi da quelli dei pro.
Tra una finale e l’altra, prima delle premiazioni, la madrina del Kia Tennis Trophy Sara Errani è scesa in campo per palleggiare con i più
piccoli della scuola tennis del Quanta Club di
Via Assietta. Oltre ai palleggi, i piccoli tennisti non solo non si sono fatti sfuggire l’opportunità degli autografi (e dei più attuali selfie),
ma hanno anche approfittato per fare qualche
domanda con la campionessa azzurra. Che,
tra un’intervista e l’altra, come sempre le accade, ha dispensato sorrisi per oltre un’ora.
Finale... frizzante
Lui, Fabio Amoruso, 52enne imprenditore barese, ha dovuto vincere un
derby tutto pugliese, in una finale pure
tecnicamente frizzante, contro il foggiano Marco Antonio Marino, per alzare la coppa e staccare il biglietto per
20
circuito fit-tpra
Melbourne. Gioca il back teso teso, gli
piace anticipare con il rovescio a una
sola mano; non disdegna le discese a
rete, specialmente sui punti decisivi.
Eppure quando qualcosa va storto, cosa così normale nel tennis, si rimprovera. Ha da ridire, su una spalla troppo
aperta o su un piede poggiato nel punto sbagliato. Fisse da amatori, di quelli
che con il circuito Fit-Tpra (e in questo
caso con il Kia Tennis Trophy) sognano di fare i grandi. E ci riescono pure,
accompagnati dall’hotel al circolo dalla
transportation, inquadrati dalla camera
di SuperTennis, resi riconoscibili da un
pass agganciato al borsone.
Quel servizio dal basso
Protagonisti in campo, come Sabrina,
che subito dopo il match-point vinto
punta verso il suo driver nel week-end
milanese e gli dice: “Sei il mio talismano, in questi giorni con te a bordocampo non potevo perdere”. E pensare che
vincere ha dovuto reinventarsi il servizio: “Per forza - commenta con un marcatissimo accento pratese - m’è uscita
la spalla e se non voglio che succeda
ancora si ha da servì così”. Dove ‘così’
sta per... dal basso. Un diritto vero e
proprio un po’ più spazzolato del normale, una rimessa in gioco in pratica.
“Sì, ma - ci tiene a sottolineare Sabrina
- dovresti vedere ‘ome funziona nel misto, gli nun ci ‘apiscono nulla, in questo
periodo non perdo mai un turno di servizio”. Li fa impazzire, insomma.
Il vincitore
Fabio Amoruso
La vincitrice
Sabrina Nesti
IMPRENDITORE, 52 ANNI
ASSICURATRICE, 39 ANNI
Barese classe 1964, tesserato per il Tennis
Club Bari, è socio anche al Circolo Tennis
Njlaia. Lavora come imprenditore nel settore
dei prodotti surgelati ed è sposato con due figlie. Dal carattere molto riservato, ha iniziato
a giocare a tennis negli Anni ‘70, fino a diventare uno degli Under 14 più interessanti
nell’ambito regionale pugliese. Poi però ha
lasciato la racchetta da parte, fino alla riscoperta dell’amore per il tennis e per il circuito
Fit-Tpra. “La cosa importante in questo tipo
di manifestazioni - dice - è divertirsi, facendo
prevalere sempre la correttezza e la lealtà”.
Viene da Prato, è tesserata per il Circolo Costa Azzurra. Nella vita fa l’agente in un’agenzia di Assicurazioni, si è qualificata al Master
finale del KIA Tennis Trophy di Milano arrivando in finale alla tappa di Vicenza.
Ha iniziato a giocare a tennis al mare all’età
di 8 anni, per caso, con racchetta di legno.
Dai 19 ai 24 anni non ha più giocato, nel
2015 ha scoperto il circuito Fit-Tpra. Questa vittoria al Master Kia rappresenta la
più importante soddisfazione della carriera
tennistica perché, come dice lei “In questo
circuito ci si sente tutti forti”.
I 32 di Milano
Come è ‘impazzita’, tennisticamente
parlando s’intende, anche la giovane
finalista, sua avversaria: Stefania Pernice, 21 anni, da Palermo. Un’altra che
ha accarezzato il sogno-Melbourne ma
che non ce l’ha fatta. Eppure la magia
del Master Kia in salsa Fit-Tpra non è
tanto - o soltanto - il premio vinto, i
flash delle macchine fotografiche e la
tribuna da quattro file di sedie completamente piene (quante volte può succedere nella stagione di un amatore?);
il bello è il contesto. Quello dei 32 di
Milano, arrivati da tutta Italia: quelli che a turno tra una partita e l’altra
si informavano sulla stazione della
metropolitana più vicina per andare
in piazza Duomo o per l’aperitivo sui
Navigli. O chi nella sua ricetta per una
partita vincente ci mette pure un bicchiere di bianco a pranzo “che oh, fa
anche meglio dell’acqua”. I 32 di Milano
che sognavano di andare a Melbourne.
Fabio e Sabrina sì, loro ce l’hanno fatta.
I risultati: in finale bastano due set
TABELLONE MASCHILE
1° turno: F. Amoruso b. D. Nervi 6-4, F. Zamperetti b. C. Salom 6-2, R. Nasta b. M. Mariani 1-1 rit., M.
Spadoni b. F. Boncimino 6-4, P. Meloni b. D. Farina 7-6, C. Russo Frattasi b. A. Versari 7-6, M. Marino b.
A. Mele 6-4, F. Urbani b. M. Pavone 6-3.
Quarti di finale: F. Amoruso b. F. Zamperetti 9-6, R. Nasta b. M. Spadoni 9-5, C. Russo Frattasi b. P. Meloni 9-4, M. Marino b. F. Urbani 9-6.
Semifinali: F. Amoruso b. R. Nasta 9-6, M. Marino b. C. Russo Frattasi 9-8.
Finale: F. Amoruso b. M. Marino 7-6 6-1.
TABELLONE FEMMINILE
1° turno: M. Piredda b. C. Pagani 6-2, M. Lecora b. V. Russo 6-4, R. Solle b. E. Triggiani 7-5, S. Pernice
b. P. Nanì 6-2, L. Tripodi b. S. Fini 6-2, I. Preite b. A. Leinardi 6-2, F. Rizzelli b. A. De Bortoli 6-0, S. Nesti
b. F. Roveda n.d.
Quarti di finale: M. Lecora b. M. Piredda 9-3, S. Pernice b. R. Solle 9-1, I. Preite b. L.Tripodi 9-5, S. Nesti
b. F. Rizzelli 9-7.
Semifinali: S. Pernice b. M. Lecora 9-8, S. Nesti b. I. Preite 9-8.
Finale: S. Nesti b. S. Pernice 6-1 6-3.
21
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G
estire le emozioni sul campo
da tennis è un’abilità piuttosto complessa, tuttavia è
possibile imparare il riconoscimento emotivo acquisendo un
maggior consapevolezza della propria
soggettività e imparando a distinguere
la piacevolezza dalla funzionalità nelle
varie situazioni tennistiche. I risultati
sono maggiormente efficaci se si inizia
fin dalle prime fasi giovanili. Per questa ragione abbiamo avviato nei Centri
Estivi FIT 2016 un progetto finalizzato
alla ricerca delle modalità più utilizzate per rilevare la consapevolezza delle
proprie emozioni nei nostri ragazzi.
Allenare i giovani tennisti, fin dalle
prime fasi di sviluppo, all’auto-osservazione di certi stati emotivi, reazioni
e comportamenti, consente di migliorare sia il livello di prestazione, che
quello relativo al benessere generale.
Esistono sostanzialmente 4 punti cruciali, che è opportuno tenere bene in
considerazione quando si parla di stati emotivi. Concentriamoci su due: la
soggettività emotiva e la differenza tra
piacevolezza e funzionalità.
1. La soggettività
In primo luogo, all’interno del percorso di allenamento, è molto importante rendere il giocatore consapevole
del fatto che gioia, rabbia, tristezza e
tutte le altre emozioni sperimentate
nel contesto tennistico, si presentino
in modo del tutto personale e unico:
ogni tennista sperimenta emozioni
diverse, in relazione a contesti di gioco differenti. Durante lo svolgimento
della ricerca, i giovani tennisti si sono
conto che le risposte che fornivano
spontaneamente alle domande erano
completamente differenti tra un gio-
catore e l’altro. Questo ha permesso
loro di capire che non esistono emozioni giuste o sbagliate, non c’è una
risposta corretta per tutti, né esistono
migliori o peggiori di altre.
2. Piacevolezza
e funzionalità
In secondo luogo, esiste una sostanziale differenza tra la piacevolezza e funzionalità delle emozioni: la prima dimensione diversifica quando sono connotate in modo positivo (quando sono
vissute come stati piacevoli) o al contrario in modo negativo, quando sono
vissute come stati spiacevoli. La seconda dimensione, connessa all’emozione,
influenza in termini di resa prestazionale come migliorativa, peggiorativa
o ininfluente. Portando un esempio
concreto emerso nel corso della ricerca, alcuni tennisti realizzavano come
la rabbia risultasse per loro uno stato
spiacevole da sperimentare, nonostante questa potesse costituire in alcuni
casi una condizione facilitante per poter eseguire i propri colpi con maggiore
convinzione e determinazione.
Dipende dal risultato?
L’analisi preliminare condotta su un
campione di 42 tennisti agonisti di 12
23
anni (bilanciato per genere, età e livello di gioco) incontrati durante un raduno tecnico a Serramazzoni, ha fatto
emergere alcuni dati particolarmente
informativi: prendendo come esempio lo stato emotivo connesso alla
gioia è risultato per il 95% circa delle
risposte dipendente dal risultato della partita, dato che indica la prevalenza di una motivazione estrinseca
connessa al contesto tennistico competitivo. Solo per il 5% delle risposte
è stato fatto riferimento a situazioni
relative alla qualità di gioco espresso
o dipendenti da altri fattori esterni
come l’importanza della partita.
Tennisti e uomini consapevoli
Avviare dei percorsi di allenamento,
che prevedano un incremento sistematico del grado di consapevolezza
emotiva (non solo tecniche tattiche
ed atletiche), permetterà all’atleta un
miglioramento sia personale sia agonistico. La consapevolezza della propria soggettività emotiva espressa sul
campo da tennis, di ciò che è piacevole o funzionale al suo gioco, è uno
degli l’elementi chiave per costruire
la convinzione del tennista nelle sue
reali potenzialità e capacità di esprimere il proprio gioco.
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racchette e dintorni
I nuovi campioni
vanno in campo così
Ecco che telai usano e che cosa indossano gli 8 ventenni meglio classificati.
Tra abbigliamento e calzature dominano i grandi marchi; più distribuiti
i brand delle racchette. Il russo Medvedev e il coreano Chung i più “originali”
di
Mauro Simoncini
I
l conto alla rovescia, non solo italiano e milanese, per le Next gen
Atp Finals è già partito. E dunque
i ventenni del circuito hanno una
motivazione in più rispetto a tutti gli altri giocatori protagonisti del
ranking Atp. A Milano nel novembre
2017 si ritroveranno i migliori otto
ragazzi classe 1996 o addirittura più
giovani; in palio un ricco montepremi da 1,250 milioni di dollari per un
torneo che di sicuro vedrà in campo
le racchette di gente che lotta per
prenotare il numero 1 al mondo. Già,
ma quali racchette? Andiamo a vedere come sono attualmente attrezzati
i primi di questa classe.
Qui, il croato Borna Coric;
sopra, il tedesco
Alexander Zverev
Per Zverev è già...
Limited Edition
Considerata la classifica Atp di fine anno (28 novembre) e la carta d’identità
dei giocatori la lista degli otto protagonisti della NextGen è ovviamente
guidata da Alexander Zverev, classe
1997 attualmente numero 24, che Milano ha già visto trionfare al Trofeo
Bonfiglio, Campionati Internazionali
d’Italiua Under 18. Il tedesco di evidenti origini russe è talmente forte che
potrebbe entrare dalla porta principale anche alla O2 Arena di Londra, nel
Masters dei grandi. Sasha Zverev è già
uomo immagine dei tedeschi di Adidas, che lo hanno messo “in copertina”
nelle campagne pubblicitarie insieme a
Jo-Wilfrid Tsonga e Angelique Kerber,
con in mano le nuove scarpe Adizero
Ubersonic 2.
E da predestinato e pronosticato futuro
numero 1 anche gli austriaci di Head
gli hanno affidato una racchetta “ad
personam”, un’edizione limitata della
Speed Midplus. Una attrezzo agonistico tipicamente moderna: 300 grammi
di peso e 100 pollici quadrati di ovale
le specifiche principali; profilo sottile
(22,5 millimetri) e schema corde 16x19
per un attrezzo completo e versatile,
per spingere forte da fondocampo ma
anche per toccare con grande sensibilità la palla. Una racchetta della quale
Nole Djokovic ha presentato prima del
Masters (proprio a Milano) la nuova
versione con Graphene Touch, materiale antishock di terza generazione.
Coric ha la racchetta
giapponese...
Il secondo meglio classificato è il
croato Borna Coric, presente ma solo in panchina nella recente finale
di Coppa Davis perché reduce da un
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infortunio ma grande protagonista
con la squadra croata nella stagione
passata. Meno giovane di un anno rispetto a Zverev, Coric fa parte della
nutrita scuderia Nike (ai piedi ha le
Air Zoom Cage 2) e utilizza invece
una giapponese Yonex, nello specifico Ezone DR98, lo stesso attrezzo
che l’australiano Nick Kyrgios ha
presentato negli ultimi appuntamenti 2016 in versione speciale neroblu. È una racchetta da 310 grammi bilanciata più verso il manico (a
31 centimetri), con profilo variabile
(fino a 24 millimetri) e ovale Midplus
da 98 pollici quadrati. Un attrezzo
che offre molta spinta ma non a discapito del controllo.
racchette e dintorni
Khachanov e Tiafoe:
gemelli… diversi
Anche il russo emergente Karin Khachanov, attuale numero 53 delle
classifiche Atp è sponsorizzato dagli
americani di Nike, la multinazionale
sportswear che la fa da padrona in
questa rosa di futuri campioni della
racchetta. Tra le mani ha invece una
Wilson Blade 98, una racchetta agonistica non pesante (304 grammi), più
sbilanciata “in avanti” (32,5 cm) con
uno schema corde più fitto (18 verticali e 20 orizzontali), per violenti picchiatori da fondo che comunque prediligono il controllo. 98 pollici quadrati di ovale e profilo sottile da 22
millimetri. Anche di questo modello
è appena uscita la nuova versione
con il nuovo materiale CounterVail.
Lo stesso binomio (Nike e Wilson Blade 98) di Frances Tiafoe, giovanissimo classe 1998 attualmente numero
108 che ha toccato però proprio ad
ottobre il numero 100 Atp.
Sopra, il russo Karen Khachanov; a sinistra,
lo statunitense Taylor Fritz; sotto, il coreano
Yeon Chung; a lato, il russo Medvedev
Taylor Fritz,
racchetta facile
Suo connazionale più conosciuto
meno giovane di un anno è Taylor
Fritz, ora numero 76 che però a fine agosto è addirittura arrivato alla
53esima posizione. Un altro giovanissimo della squadra Nike (ai piedi ha le Zoom Vapor 9.5 Tour) che si
affida a Head per quanto riguarda la
racchetta, una Head Radical Midplus,
un telaio con piatto da 98 pollici quadrati e peso da 295 grammi (bilanciamento 31,5 centimetri) al quale il
giovane americano apporterà le sue
personali customizzazioni. Una racchetta non difficile anche abbastanza
profilata (fino a 23,5 millimetri), sicura e stabile non solo per livelli di
gioco eccelsi.
Donaldson gioca di… Prestige
Anche lui americano anche lui abbigliamento Nike e racchetta Head, è
per ora numero 105 Atp (a settembre e’ stato 96) Jared Donaldson,
che ci ricordiamo fino al terzo turno
degli Us Open dopo aver eliminato
Goffin e Troicki. Ma il classe 1996
usa l’altro storico modello, Prestige
Midplus, forse la più difficile racchetta delle otto. 320 grammi di peso (bilanciamento a 31 centimetri),
profilo sottile da 21 millimetri e 98
pollici quadrati di ovale; agonistica
tosta, di controllo (anche per il pattern 18x20) non per tutti.
Medvedev... all’italiana
Daniil Medvedev è ora numero 99
del ranking; il russo classe 1996 è un
po’ la voce fuori dal coro per quanto
riguarda materiali e sponsorizzazioni
visto che è l’italiana di Lotto a vestirlo
e a fornirgli le sua calzatura di punta,
Stratosphere. E sono i francesi di Tecnifibre, azienda da sempre attenta al
mondo giovanile, che lo assistono con
la racchetta T-Fight 305: 305 grammi
di peso e bilanciamento a 32,5 centimetri, 98 pollici quadrati di ovale.
Un’agonistica selettiva e di controllo,
poco profilata (22,5 millimetri) con
pattern fitto da 18 corde verticali e 19
orizzontali. Simile per le specifiche alla Wilson Blade di cui sopra.
Chung, coreano col coccodrillo
Un’altra coppia inedita di sponsor
tecnici è quella del sudcoreano
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Hyeon Chung, classe 1996 attualmente al numero 104 Atp, che gli
appassionati ricordano perché gioca con occhiali da vista a causa di
una importante miopia. Forse proprio perché c’è molta attesa da parte di tutto il mondo asiatico il giovane Chung è stato molto ricercato:
dai due vecchi sponsor (Dunlop e
Le Coq Sportif) nel 2016 è passato
ai giapponesi di Yonex per l’attrezzo e ai francesi di Lacoste per l’abbigliamento come rappresentante
della NextGen di tennisti pro. Hyeon usa una VCore DuelG 97: profilo sottile da 20,5 millimetri, ovale
(isometrico) da 97 pollici quadrati,
310 grammi di peso e uno schema
corde poco diffuso (16x20) ma molto apprezzato da chi predilige il
controllo. Ai piedi del sudcoreano
le Barricade di Adidas.
la regola del gioco
Stop, non ho racchette.
Ma il match... prosegue
Vi siete mai chiesti che cosa succede se, volontariamente o no, rompete
il vostro attrezzo e se non ne avete un altro con cui giocare? Ve lo diciamo
noi. E vi consigliamo di averne sempre uno di scorta a portata di mano...
La situazione
Piergiorgio sta giocando una partita di
singolare su un campo con superficie
veloce contro Pasquale.
Che cosa succede?
Nel recuperare una palla corta tirata da
Pasquale, Piergiorgio scivola per terra e
va a finire sulla rete. Durante la caduta, la racchetta di Piergiorgio colpisce
il paletto di doppio che delimita la rete
stessa e si rompe.
Procedure inflessibili
Il caso in cui una racchetta possa rompersi (non solo le corde, ma anche il
“fusto”) non è così raro, in quanto questo può rompersi per un caso fortuito
oppure anche a causa di una reazione
violenta del giocatore. In queste situazioni i giocatori corrono ai ripari sostituendo la propria racchetta e continuando a giocare con le altre racchette
di riserva. Ma se ciò non fosse possibile, allora intervengono le regole e le
procedure. Che sono particolarmente
precise ed inflessibili.
Tempi da rispettare
Il giocatore cui si è rotta la racchetta,
anche se non ne ha a disposizione altre,
deve riprendere a giocare entro i secondi concessi. Questi dipendono essenzialmente dal tipo di torneo che si sta
disputando, ma in genere si può parlare
di 20 secondi tra un punto e l’altro, 90
secondi se siamo al cambio di campo,
120 secondi se siamo alla fine del set. In
caso non fosse in grado di riprendere a
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
giocare nel tempo indicato, il giocatore
sarà penalizzato direttamente con il codice di condotta. Prima l’avvertimento,
poi il punto perso, un gioco perso e infine gioco o partita persa.
Se la racchetta.. non c’è
Avendo a disposizione altre racchette in campo, il fattore tempo sarà importante ma sicuramente sarà anche
rispettato. Il problema può nascere
nel caso in cui il giocatore non ha più
racchette a sua disposizione oppure le
ha in auto o negli spogliatoi, cosa che
può accadere nei tornei nazionali individuali ma non solo. Ovviamente al giocatore potrà essere concesso di uscire
dal campo per procurarsi la racchetta
con la quale riprendere a giocare sen-
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
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Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
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za dimenticare che comunque il tempo
passerà inesorabile, e con esso si accumulano le penalità previste.
Nel nostro caso, quindi, dando per
scontato che Piergiorgio fino a quel
momento non avesse subito altre violazioni del codice di condotta, nel caso
in cui non fosse pronto a giocare dopo
20 secondi gli verrà assegnato un “avvertimento”, dopo altri 20 secondi perderà il punto e il punteggio diventerà
di 30-40. Dopo altri 20 secondi perderà
anche il game (2-3), e dopo 90 secondi
(siamo al cambio campo) sarà a discrezione del giudice arbitro assegnargli la
perdita di un altro gioco o dell’intera
partita. Così via, fino a quando Piergiorgio non rientrerà in campo con un’altra
racchetta pronto a riprendere il gioco.
REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE
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Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
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Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
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