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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.22
7 - 22 DICEMBRE 2016
Il consigliere Porcelli denuncia: “troppi affidamenti sotto soglia per i contenitori della differenziata”
APRILIA - PASSANO I BILANCI CONSUNTIVI
DI MULTISERVIZI E PROGETTO AMBIENTE
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
7 - 22 DICEMBRE 2016
È ormai giunta all’80° anno di attività. Il primo anno scolastico fu il 1937-38
LA SCUOLA ELEMENTARE DI LARGO MARCONI
GLI ANNI DIFFICILI DEL DOPOGUERRA
Le testimonianze delle Maestre Maria Concetta Caruso-Vagnone
e Argentina Di Tano- Ferrara, oggi novantenni e in buona salute
DI GIANFRANCO COMPAGNO
La scuola elementare di Largo
Marconi, faceva parte del 3° lotto
del piano di costruzione del centro
urbano, progettato dagli architetti
Concezio Petrucci, Mario (Mosè)
Tufaroli Luciano e dagli ingegneri
Filiberto Paolini e Riccardo Silenzi. Il blocco era costituito: dall’asilo d’infanzia, dalla scuola elementare e dalla casa del balilla
(GIL). Facevano parte del 1° lotto:
il comune, la caserma dei carabinieri, la chiesa ecc. “….vicino al
centro del paese, ma appartati
dalle vie principali di traffico,
sono riunite in un gruppo di edifici la Casa del Balilla, la scuola elementare e l’asilo d’infanzia,
ingressi separati li servono, ma
alcuni elementi sono costruiti
comuni, quali la palestra, il refettorio, il campo da gioco, l’abita-
Domenico, Cossettini Mario, Cossettini Olga, Cossettini Rita, De
Gregori Adriano, Ferroni Antonio
(Noè), Gentili Mario, Laurenti
Omero , Lucchese Antonietta,
Negri Adelino, Negri Attilio,
Nievo Ippolito, Nievo Stanislao,
Olivieri Isabella, Olivieri Sirio,
Pazienti Silvano, Pazienti Virgilio,
Pizzuti Giuliana, Porzi G.Battista,
Rigodanza Giuseppe, Sterpetti
Elido, Sterpetti Orfeo, Tofani Bernardino, Tomei Luigiotto, Tomei
Giuseppe, Valeri Adelina, Valeri
Gesualdo e Villani Alberto.
ANNO SCOLASTICO 1941-42
– XX E.F. SCUOLA RURALE
DI FOSSIGNANO
LA MAESTRA CANFAILLA
SERAFINA - Nell’archivio della
scuola di largo Marconi esiste un
solo registro dell’attività scolasti-
dipendeva dal circolo didattico di
Littoria, apparteneva alla circoscrizione scolastica di Littoria e il
provveditorato agli studi di competenza era quello di Littoria. La
prima lezione si tenne il 17 ottobre
1941, l’ultima il 15 giugno 1942.
Orario delle lezioni era: 9 - 11.30
e dalle 12.30 alle 14.00. con un’ora per la pausa pranzo. Ma solo
nell’ “ultima quindicina prima
della fine dell’anno scolastico la
scolaresca fu assistita dalla refezione scolastica”. Le materie insegnate erano le seguenti, lunedì:
religione, lettura e grammatica,
aritmetica, canto ed educazione
fisica; martedì: nozioni varie, lettura e scrittura, aritmetica, canto e
geografia; mercoledì: religione
dettato, cultura fascista, disegno,
educazione fisica e lavoro; giovedì: aritmetica, lettura e grammati-
1940 -41 foto aerea centro urbano di Aprilia
ne di campagna? La maestra Canfailla aveva superato l’abilitazione
magistrale e religiosa (era molto
devota, non si è mai sposata) nel
1935. Nel 1936 vinse il concorso
1937 alunni davanti alla scuola marconi con la maestra
1937 Aprilia vista da largo Marconi (in primo piano la scuola)
zione del custode. Per tutti gli edifici elencati è stato previsto un
parziale scantinato per la protezione antiaerea. Resterebbe
da
accennare alle caratteristiche
costruttive dei fabbricati e degli
impianti; ma preferiamo sostituire
alla nostra descrizione, che risulterebbe sommaria e imprecisa , la
relazione presentata dai progettisti, anche per far rilevare la perfetta rispondenza fra il programma
dei lavori e l’opera eseguita .
aggiungiamo infine – e questo è
anche maggior merito pei progettisti – che in corso di esecuzione si
sono realizzate economie sulla
spesa prevista” ( rivista Architettura luglio 1938-XVI). “La scuola
fa parte di una costruzione comprendente anche l’asilo e l’O.N.B.
(Opera Nazionale Balilla). È composta di 10 aule, 2 stanze per le
riunioni degli insegnanti, 2 stanze
per la direzione, 1 locale per la
biblioteca, 1 ampio refettorio con
annessi servizi per cucina e dispensa, 1 appartamento di 2 stanze
e accessori per la custode, gabinetti, altri e corridoi ecc” (22.4.1942
atto di trasferimento da ONC al
comune di Aprilia). Un vero
gioiello pensato e realizzato dai
progettisti. Bernardino Tofani nel
suo libro del 50° di Aprilia (1986)
racconta del primo anno scolastico
(1937 -38) della scuola di fondazione di Largo Marconi di Aprilia.
L’insegnante era la maestra Ida
Michetti di Roma, 36 gli alunni di
una classe mista (4a e 5a) di varie
età, il più grande aveva 13 anni,
erano: Agnoloni Mario, Altobelli
Rosina, Battisti Scolastica , Benedetti Assunta Bernardi Tonino,
Bernardi Loredana, Cassani Elena,
Cavicchi M.Angelina,
Cirilli
ca prima della guerra ad Aprilia
(sbarco di Nettunia 22.1.1944
Anzio - Nettuno). Si tratta del
giornale di classe della scuola
rurale di Fossignano, anno scolastico 1941-42. Siamo nel XX anno
E.F. (Era Fascista). La maestra era
la signorina Serafina Canfailla,
ca, nozioni varie, canto e recitazione; venerdì: religione, storia,
aritmetica, lettura e scrittura, educazione fisica; sabato: aritmetica,
cultura fascista, canto, lavoro o
disegno ed educazione fisica.
Come si può notare c’era una certa
predominanza delle lezioni di educazione fisica, canto e cultura
fascista. Durante il regime fascista
il 1° maggio era giornata lavorati-
“rurale” per titoli ed esami tenuto
a Catania. La nomina presso la
scuola rurale di Fossignano come
titolare data 10.3.1941, era al
quarto anno di servizio. Dalla cronaca del giornale si evince la forte
“presenza del regime fascista”.
L’iscrizione al Partito Nazionale
Fascista (P.N.F. 4.8.1935) e
all’Associazione Fascista Scuola
(AFS) coincide con l’anno di abilitazione (si dice che senza tessera
non si lavorava, specialmente
nello Stato). Gli scolari erano tutti
tesserati alla GIL (Gioventù Italiana del Littorio) ed erano suddivisi:
18 figli della Lupa (7 maschi e 11
femmine), 6 balilla e 6 piccole ita-
liane. Tutti iscritti alla Croce
Rossa Italiana(CRI). Tra i desiderata dell’insegnante c’erano: l’orto
di guerra (ricordo che l’Italia era
entrata in guerra il 10.6.1940) o il
campicello didattico e la bibliotechina scolastica. L’aula: uno stanzone 6 metri x 4, era esposta a
mezzogiorno ed aveva una grande
finestra, poteva contenere 16 alunni (erano 30), era sprovvista di:
“latrina” (bagno), acqua potabile,
riscaldamento e palestra. Le pulizie della scuola erano demandate
all’insegnante e alle “bambine
frequentanti”. “Mancano i ritratti
del Re del Duce e le carte geografiche”. Racconta una sua alunna
che aveva frequentato la 1a e 2a
elementare in Romania a Jasi, arrivata ad Aprilia nell’autunno del
1940 con la famiglia ha dovuto
ricominciare daccapo. Ricorda
vagamente la sua maestra, non
ricordava il nome, “ era bruna, di
corporatura robusta”. Promossa
(approvata con buoni voti) alla 3a
, non ha terminato l’anno a causa
dei venti di guerra si avvicinavano. Il bombardamento di Roma è
del 19 luglio 1943. La maestra era
la stessa. Poi c’ è stato lo sfollamento. Un nipote della maestra
(83 anni), ricorda che la zia è tornata ad insegnare a Caltagirone.
Poi ha avuto una cattedra a Roma
e l’ultimo anno di insegnamento
prima della pensione è deceduta.
Segue a pagina 4
IL GIORNALE DEL
LAZIO
Editore D.P.R. di Bruno Iorillo
Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)
1940 scuola Carano (nota, stemma Sabaudo sulla bandiera). Maestro Tommaso Farolfi. Si riconoscono: Noemi
Criveller,Pietro Pungelli, Sergio Criveller, Benito Tirolesi,
Miranda Siviero, Antonietta Pungelli, Ferruccio Siviero,
Nazareno Sbariggia, Pina Sittaro, Ribelli Siviero, Almerino
Marangoni, Settimo Tirolesi, Giovanni Tegon, Armando
Fiorini, Bruno Parisi, Vittorio Guarmentan, Giuseppe Pasqua Lotto, Antonio Marini, Angelo Vinanti, Littorio Marangoni, Bertilla Tosi e Angela Botoli
siciliana di Caltagirone, aveva 32
anni (cl.1909). Era una pluriclasse
mista (1a 2a e 3a elementare), 30
alunni, quasi tutti figli di coloni
(italiani rientrati dalla Jugoslavia
e Romania), di questi 12 ripententi. La scuola era nel “ Casale
rosso” (Il Rimessone di via Fossignano, esiste ancona ). La scuola
di Fossignano, frazione di Aprilia,
va, la festa era stata abolita e
accorpata al “Natale di Roma”,
che era festa nazionale (21 aprile).
Per i perdurare dello stato di guerra non era giorno di vacanza. Ma
chi era questa “Maestrina”, proveniente da un lontano comune nel
cuore della Sicilia, a 900 chilometri da Aprilia, che aveva deciso di
venire ad insegnare in una frazio-
Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284
REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina)
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IL GIORNALE DEL LAZIO
7 - 22 DICEMBRE 2016
pagina 3
Il consigliere Porcelli denuncia: “troppi affidamenti sotto soglia per i contenitori della differenziata”
APRILIA - PASSANO I BILANCI CONSUNTIVI DI
MULTISERVIZI E PROGETTO AMBIENTE
Il Consiglio comunale ha votato il 29 novembre scorso. Terra risponde all’interrogazione sulla Rida
di Riccardo Toffoli
Consiglio comunale particolarmente incandescente sui postumi del caso Rida-Sindaco e sui
bilanci consuntivi delle aziende
partecipate. La discussione è
stata tecnica nella massima assise cittadina, convocata per il 29
novembre, che ha approvato con
14 voti favorevoli e 7 contrari,
tutti i bilanci di Asam e Progetto
Ambiente nonché delle farmacie
comunali. Ad aprire la discussione il consigliere Carmen Porcelli che ha interrogato il sindaco
sui contributi elettorali di 10
mila euro concessi da M.T.S. (il
cui vicepresidente è Fabio Altissimi già amministratore unico di
Rida Ambiente) all’allora candidato sindaco Terra. In particolare sono state avanzate una serie
di domande per sapere se ci sono
state aziende direttamente o
indirettamente riconducibili al
sindaco che hanno fatto lavori
presso l’impianto di via Valcamonica, se vi ha lavorato qualche congiunto di stretti collaboratori del sindaco, perché non è
stata demolita la vecchia palazzina e quali sono state le azioni
dell’amministrazione sui rilevamenti effettuati da Arpa Lazio.
“In relazione alle prime due
domande –ha risposto il sindaco
Antonio Terra- io le potrò
rispondere se mi fa nome e
cognome e verificheremo.
Abbiamo già fatto un lavoro
completo per motivare la nostra
contrarietà al progetto di discarica presentato. Ho messo in
campo una serie di azioni che le
consegno. State facendo lo stesso percorso di quanto è successo
per l’impianto di via del Campo,
impianto secondo voi amico,
perché uno dei comproprietari è
un attivista dell’attuale maggioranza. Ma mi sembra che non ci
sono state corsie preferenziali da
parte di quest’amministrazione e
su tutti i tavoli e a tutti i livelli
abbiamo proposto la nostra contrarietà all’impianto di via del
Campo come lo facciamo con il
progetto della discarica. Nel
2002 ho partecipato come asses-
sore all’urbanistica delegato del
sindaco Meddi, alla conferenza
dei servizi per l’ampliamento
dell’impianto. Le verbalizzazioni lasciano il tempo che trovano.
Si trattava di ampliamento solo
strutturale di un impianto esistente che non comporta aumento dei rifiuti per il trattamento
degli stessi. L’azienda ha
migliorato la sua attività sotto il
piano strutturale. E non poteva-
mo che dare un parere favorevole. Lo facciamo tutti i giorni con
tutte le imprese che vogliono
migliorare la loro struttura. La
vecchia palazzina uffici, ossia un
gabbiotto, allo stato non è stata
demolita perché la palazzina
nuova non è stata completata.
Arpa nel 2011 ha rilevato azoto
nitrico nelle acque reflue del sito
di via Valcamonica ma va
aggiunto che l’azienda ha fatto
ricorso all’Arpa. Per quanto
riguarda la velocità con cui gli
uffici rilasciano i certificati, ho
fatto delle percentuali su tutto il
2016. Il 32% delle certificazioni
di destinazione urbanistica sono
stati rilasciati entro 15 giorni e
qualcuno anche entro 48 ore. Il
20% entro 20 giorni il 38% entro
30 giorni. Il 10% dopo trenta
giorni perché spesso chiediamo
integrazioni documentali rispet-
to alla richiesta”. “Non sono
affatto convinta della risposta
del sindaco –ha detto PorcelliRida non ha demolito la palazzina degli uffici però nel 2003
poteva costruire solo previa
demolizione, e l’italiano è chiaro: prima demolire e poi ricostruire”. Per via Gorgona il consigliere Porcelli ha detto che è
stato omesso negli atti il contenzioso e ha contestato il primo
cittadino quando ha dichiarato
che “non me ne sono ricordato
di dirlo in giunta”.
LA DISCUSSIONE SUI
BILANCI DELLE
PARTECIPATE
Non meno accesa la discussione
sui bilanci consuntivi delle
aziende partecipate del Comune.
Tutte chiudono con un attivo di
bilancio: Multiservizi con 12
mila 400 euro di utile, 220 mila
la Progetto Ambiente, Farma
Aprilia 64 mila e 170 mila euro
Agroverde Farma. “Rispetto
all’anno precedente l’Asam presenta un risultato positivo –ha
detto l’assessore alle finanze
Roberto Mastrofini- dopo un
risultato negativo dell’anno
scorso. La perdita del 2014 era
di carattere straordinario, deriva
dalla decisione di pagare in
un’unica soluzione la cartella
dell’Agenzia delle Entrate per il
debito degli anni pregressi. Nel
2015 è arrivata la cartella del
2009 da parte dell’Agenzia delle
Entrate. Con quest’ultima posizione accertata dalla Guardia di
Finanza con l’anno 2009, ad
oggi almeno non abbiamo posizioni particolari pregresse. Il
debito Inps rimane ancora una
questione da risolvere definitiva-
mente per la quale stiamo
comunque lavorando per individuare la soluzione giuridicamente ed economicamente sostenibile. Da un punto di vista della
qualità, bisogna premiare lo
sforzo sui servizi sociali. Siamo
riusciti ad abbattere i tempi di
attesa per l’assistenza domiciliare (solo 20 unità in lista). Inoltre
per l’assistenza specialistica
nelle scuole abbiamo avuto un
incremento del 35% in cinque
anni. Gli sforzi che l’azienda ha
fatto e sta facendo, sono molti
per i servizi sociali. Per quanto
riguarda il settore tecnologico si
evidenziano le difficoltà gestionali e organizzative del settore, e
comunque sono state fatti nel
2015 2mila 500 interventi di
manutenzione in città di cui
mille hanno riguardato le scuole
stesse”. Molto critico il consi-
Carmen Porcelli
gliere Porcelli riguardo la raccolta differenziata. “Per quanto
riguarda l’acquisto dei contenitori da utilizzare per la raccolta
di carta, umido, vetro, indifferenziato, plastica e metalli dal
mese di marzo ad oggi sono
state prodotte otto determinazioni –ha spiegato- per la fornitura
di contenitori, l’ultima determinazione la n. 718 porta la data
del 14 novembre 2016, fornitura
del materiale occorrente per l’estensione del servizio di raccolta
differenziata nell’ultima zona
dove sta partendo il servizio.
Ciascuna determinazione ha previsto quale impegno di spesa la
bellezza di 39.802,50 euro, compresa Iva, Giusto giusto per rientrare nella fattispecie prevista
dal D.lgs 18 aprile 2016 n. 50
che disciplina l’affidamento dei
contratti pubblici di appalto che
all’articolo 36 comma 2 dispone
che per affidamenti di importo
inferiore a40mila euro è consentito affidamento diretto. Quanto
avremmo speso se invece di
ordinare di volta in volta 1500
contenitori per ciascuna tipologia di rifiuto avessimo fatto un
bando di gara per l’acquisto di
complessivi?”. Il consigliere Pd
Tomassetti ha rincarato la dose:
“Ci sono diverse attività sotto
soglia in questo Comune. Altri
Comuni a noi vicini hanno avuto
notevoli problemi”. I bilanci
passano con 14 favorevoli e 7
contrari.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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LA SCUOLA ELEMENTARE DI LARGO MARCONI
GLI ANNI DIFFICILI DEL DOPOGUERRA
SEGUE DA PAGINA 2
1945, LE MAESTRE DEL DOPO GUERRA, LA SCUOLA RIPRENDE - La bella
scuola di fondazione ebbe vita breve. Dopo 7 anni le lezioni furono interrotte a causa
degli eventi bellici. Furono 4 mesti terribili (22.1.2016 sbarco – 28.5.1944 liberazione),
Aprilia era semi distrutta. La scuola di Largo Marconi ha resistito ai bombardamenti,
almeno le mura perimetrali erano rimaste in piedi, ovviamente fu dichiarata inagibile.
Dell’anno scolastico 1945- 46 a testimonianza rimangono 2 belle fotografie.
LA MAESTRA DEL MONTI AVE - La foto di Luigi De Min (deceduto) scattata sotto
il vecchio arcone di pazza Roma , che collegava la caserma dei carabinieri e l’ex casa
del fascio (arcone e casa del fascio furono demoliti negli Anni ’70), oltre 20 anni fa ho
ricostruito la storia. La maestra si chiamava Ave Del Monti veniva da Roma. La foto
1945 - 46 scuola marconi Antonio Peciarca, Nunzio Tomei, Antonio
Sperduti, Romano Mantovani, Pietro Nencini, Luciano Casoni, Bianca Boggian,
Adelia Cossettini, Salvatori, Alda Casoni, Marisa Chiappini
e la maestra Giovanna De Sanctis
1945-46 Scuola Marconi, classe I. Maestra Ave del Monti. Si riconoscono: Giovanni Bisacco, Luigi Santarellì, Pietro Colognesi, Battistuzzi, Luigi De Min, Infanti,
Gianni Virzì, Roberto Stampiglia, Infanti, Franco Raponi, Scaggion,
Nerio Neroni, Guglielmo Francucci, Davi
rivela tutto il dramma della guerra, che ci aveva ridotto alla disperazione e miseria. I
diciotto ragazzi, ritratti sono di varia statura, ciò denota le differenze di età. Erano vestiti alla meno peggio. Il primo a sinistra è addirittura scalzo ed ha per cintura uno spago.
In contrasto a tanta miseria, si nota nella foto la maestra Ave Del Monti, vestita con un
dignitoso tailleur gessato, sandali, i capelli erano raccolti da un fermaglio. C’era qualcuno che aveva iniziato la prima classe a dieci - undici anni. Le calzature andavano dai
sandali agli scarponi, a dispetto della stagione: Le cartelle usate erano dei tascapane in
stoffa, oppure casette portamunizioni per mitragliatrici americane Browning. Uno scolaro ha un mazzo di fiori di campo in mano, un pensiero gentile per la maestra. Da parte
sua, a ricordo di quella giornata, la maestra aveva fatto una dedica ad ogni suo alunno:
“Ricordati di essere sempre ubbidiente e rispettoso. La tua maestra Del Monti Ave”.
LA MAESTRA DE SANCTIS GIOVANNA, è stata una maestra storica di Aprilia.
Siciliana di nascita, apriliana di adozione, nella foto (di Romano Mantovani) aveva 25
anni circa, alle spalle aveva 5 anni di insegnamento. Si era diplomata nel 1939. Nella
foto della 4a elementare mista anno scolastico 1945 - 46 si riconoscono: Antonio Peciarca, Nunzio Tomei, Antonio Sperduti, Romano Mantovani, Pietro Nencini, Luciano
Casoni, Bianca Boggian, Adelia Cossettini, Salvatori, Alda Casoni, Marisa Chiappini e
la maestra Giovanna De Sanctis. Qualcuno di loro aveva perso l’anno a causa degli
eventi bellici (l’anno di nascita andava dal 1934 al 1936). Degli anni scolastici 1945-46
e 1946-47 non ci sono i giornali nell’archivio della scuola. La maestra de Sanctis è deceduta nel 1987.
LA MAESTRA MARIA LUISA CUPITÒ A marzo del 1945 arriva ad Aprilia la maestra Maria Luisa Cupitò (in seguito sposerà Achille Coser) è stata un’altra pioniera della
scuola, proveniente da Roma, era nata a Novara Sicilia in provincia di Messina, nel
1920. Il primo incarico come supplente fu a Campomorto (oggi Campoverde), anno scolastico 1945- 46, aveva 25 anni. Il suo primo incarico iniziò il 21 gennaio 1946 fino al
30 settembre 1946. Dopo aver insegnato per due anni nella scuola rurale di Casalazzara, nell’anno scolastico 1948- 49 assunse la supplenza (20.1.1949) nella scuola di Largo
Marconi, per sostituire la collega Ione Gregio Cola, trasferita dopo aver vinto un concorso. Il primo giorno scrive sul giornale di classe: “Mi è stata affidata una quinta classe composta di 18 alunni di cui diciassette maschi e una femminuccia. A dire il vero non
sono sta accolta bene da questi ragazzi. Appena mi hanno vista davanti la scuola si sono
allontanati”, “Siamo stufi di cambiare maestra? Ormai con lei ne abbiamo cambiate
quattro”. E ancora scorrendo il diario il 28 gennaio scrive facendo una fotografia dei
disagi della scuola di quegli anni: “L’aula è fredda, non solo perché esposta a nord, ma
fredda per il suo aspetto. Solo nove banchi e una lavagna rotta danno l’idea che possa
essere un’aula scolastica. Niente cattedra, mi tocca sedere in un banco”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
SEGUE DA PAG. 4
Ha insegnato per 38 anni sempre al Aprilia, ad eccezione dell’anno scolastico
1953-54/ 1954-55 a Borgo Bainsizza. Ad Aprilia ha creato la sua famiglia ed ha
avuto due figli. È andata in pensione nel 1983. È deceduta il 28 aprile 1999.
LA MAESTRA MARIA CONCETTA CARUSO - A gennaio 1946 arriva ad
Aprilia da Gaeta, una giovane maestrina che doveva compiere 20 anni. Gli era
stata assegnata la scuola rurale di via Apriliama, presso il podere “L’ovile”. Oggi
la maestra ha oltre 90 anni (vedova dI Saverio Vagnone), vive nella sua casa in
località Bellavista. È autonoma, ma si appoggia ai nipoti. L’ho incontrata lunedì
26 settembre 2016 nella sua cara per fami raccontare i primi anni dell’insegnamento ad Aprilia. Si era diplomata al magistrale di Formia nel 1943 a soli 17 anni.
Dopo aver frequentato la scuola elementare e il nautico inferiore a Gaeta. Era la
più grande di 4 sorelle. Dopo il rientro dallo sfollamento, a settembre 1944 gli
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dal provveditorato di Latina e apparteneva al circolo didattico di Cisterna la direttrice era Mercedes Vallin Mellacina. Le fu assegnata una1A maschile, 51 alunni,
tra i quali Leo Angeli, Gianfranco Brilli, Chiappini Goffredo, Davi Beniamino,
Giovanni Francucci, Luzi Antonio, Salvadori Marco. A fine anno gli alunni erano
diventati 40 (abbandono, trasferimento, malattia -scabbia), di questi furono promossi 25. La maestra Maria concetta Caruso Vagnone ha insegnato per 40 anni
sino al 1986, quando fu collocata in pensione.
LA MAESTRA DI TANO ARGENTINA - La cattedra della maestra Maria
Luisa Cupitò a Campomorto per l’anno scolastico 1946-47 fu affidata alla “maestrina” Argentina Di Tano, aveva 23 anni, proveniva dal comune di Santi Cosma e
Damiano, piccolo comune all’estremo sud della Provincia di Latina, al confine con
la Campania. A sentire il luogo di destinazione Campomorto le è venuto da piangere, non sapeva nemmeno dove fosse. “Ricordo la prima sera in quel posto dal
nome lugubre - racconta la maestra Argentina- faceva molto freddo e avevamo
solo una coperta e un solo lettino. E adesso come facciamo a dormire - dissi a
1948 49 Scuola di Campomorto maestra Vagnone Caruso Maria Concetta
1948-49 Scuola Marconi maestra Coser Cupitò Maria Luisa 5a A 17 maschi e 1 femmina
viene assegnata una supplenza a Fondi per recuperare l’anno scolastico
1943/1944. Il viaggio per arrivare ad Aprilia fu avventuroso. Accompagnata dal
padre, era arrivata a Latina, poi con un camioncino fino alla “Scuola” di via Apriliana aveva con se anche il materasso. Nella classe c’era una lavagna e un tavolino. Nessun banco. Era un pluriclasse (1^,2^ e 3^) una trentina di scolari. Nel 1947
andò ad insegnare a Casalazzara (cantoniera), nel 1948 a Torre del Padiglione, nel
1949 a Campomorto. Dopo aver girovagato per le scuole rurali delle varie finalmente nell’anno scolastico 1949 - 50 gli fu assegnata una classe nel “capoluogo”
nella scuola di Largo Marconi, come supplente provvisoria. La scuola dipendeva
Maria Luisa (Cupitò) - ci mettiamo insieme? Lei aveva una pelliccia: chi tirava da
una parte chi dall’altra non ci riscaldavamo così ci siamo alzate e abbiamo acceso
il camino. Siamo rimasti insieme poco”. Questo aneddoto mi è stato raccontato
una ventina di anni fa. Ho incontrato la maestra Argentina (più conosciuta per il
suo nome) domenica 23 ottobre scorso. Era lucidissima (94 anni a gennaio) ha
riperso i fatti salienti della sua vita. Si era diplomata al magistrale di Formia nel
1943 come la collega Caruso -Vagnone. Dopo le vicissitudini della guerra (deportata con la famiglia a Roma al campo del Villaggio Breda), nel 1944 ha avuto il
primo incarico a Cerri Aprano, frazione di Santi Cosma e Damiani, per un corso
estivo (per recuperare l’anno perso). Incarico che mantiene per l’anno successivo
(A.S.1944-45).
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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LA SCUOLA ELEMENTARE DI LARGO MARCONI
GLI ANNI DIFFICILI DEL DOPOGUERRA
SEGUE DA PAGINA 5
Per l’anno successivo 1945 -46 è incaricata a Trivio, una frazione di Formia. Sede
disagiata a causa di mancanza di collegamenti pubblici. Le venne comunicata la
sede del nuovo incarico. Destinazione scuola rurale di Campomorto, frazione di
Aprilia. “ Ho pianto a sentire quel nome. Dove sta Campomorto? Pensavo ad un
incarico più vicino così. Così mi sarei sistemata”. Il viaggio fu un’avventura. Alle
4 del mattino “corriera” per Roma (era accompagnata dal cognato). Con un’altra
corriera va a Cisterna. Con un carretto l’accompagnano a Le Ferriere. E con una
bicicletta a Campomorto (il cognato guidava, lei seduta sulla canna). “La scuola
stava nel borgo antico, subito a destra superato il cancello, al piano rialzato, era un
2016 incontro maestra Ferrara Di Tano Argentina e Vagnone Caruso
Maria Concetta 6.11.2016
scuola “Marconi” è stata la sede d’insegnamento sino alla pensione. Ha insegnato
per 40 anni. Nell’incontro ha tenuto a dire tra i tantissimi alunni c’erano: Achille
Bornago, Angelo Severin, Nicola Prezioso, Gianfranco Brilli, Luigi Meddi ecc
1947 48 maestra Ferrara Di Tano Argentina e maestra Marisa Scialanga
grande stanzone, Campomorto ha segnato il destino della maestra Argentina.
Durante una festa ha conosciuto quello che sarà il marito (l’ingegner Nicola Ferrara, allora studente, figlio del segretario comunale Gennaro Ferrara). A Campomorto è rimasta un anno. Nell’anno scolastico 1947- 48 è stata incaricata alla scuola elementare del capoluogo. Era una prima maschile di 43 alunni. Quell’anno la
scuola era in piazza Roma, presso la casa del fascio. La scuola di Largo Marconi
era inagibile. Nel giornale di classe scrive (6.12.1947) : “La mia aula è quasi completamente sprovvista del necessario. Ci sono solo 6 banchi, molti scolari hanno
dovuto assistere alle lezioni in piedi”. All’esame di riparazione c’era un solo candidato. Problema: “ da 65 pere la mamma ne toglie 29 quante ne rimangono?”. La
L’INCONTRO TRA LE MAESTRE ARGENTINA E VAGNONE (6.11.2006)
Dopo aver incontrato singolarmente le maestre Maria Concetta Caruso – Vagnone
e Argentina di Tano Ferrara, nelle rispettive abitazione, nonostante l’età vivono in
autonomia nelle proprie case, ho voluto procurare un incontro. Era molto tempo
che non si vedevano. Le due maestrine hanno avuto una vita per certi versi parallela. Provenienti dal sud della provincia di Latina hanno frequentato l’istituto
magistrale di Formia. Si sono diplomate lo stesso anno. Nel 1946 hanno lasciato i
rispettivi paesi. La maestra Caruso a gennaio, destinazione la scuola rurale di via
Apriliana e la maestre Di Tano a novembre per la scuola rurale di Campomorto. Si
sono fidanzate e poi sposate con due giovani conosciuti nell’ambito della’attività
scolastica. La prima con Saverio Vagnone, la cui famiglia era proprietaria del
podere dove insisteva la scuola. La seconda, come detto durante una festa a Campomorto organizzata per raccogliere fondi a scuola. Sono rimaste entrambi vedove, i rispettivi marito sono deceduti ancora troppo giovani. L’incontro è avvenuto
domenica 6 novembre scorso nella casa della maestra Argentina. Un incontro di
un oretta, passato sfogliano e commentando l’album dei ricordi del mio archivio
privato. Raccontando aneddoti, alcuni che risalgono a 70 anni fa. Quest’anno coincide con i settant’anni del loro arrivo ad Aprilia
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IL GIORNALE DEL LAZIO
SEGUE DA PAGINA .6
LA MAESTRA COLA GREGIO JONE – Come detto inizialmente nell’archivio
della scuola di Largo Marconi, esiste un solo giornale di classe prima del periodo fascista. Dal dopo guerra sono conservati i registri a partire dall’anno scolastico 1947- 48.
Le maestre, dopo sposate, venivano chiamate con il nome del coniuge. Nel registro del
1947 - 48 la maestra veniva indicata con il cognome del marito (Augusto Cola) ed è
stata conosciuta come maestra Cola. Insegnava come supplente in una classe 3a A
mista di 23 alunni (12 maschi e 11 femmine) del capoluogo. Il giornale di classe apre
così: “si sono riaperte le scuole e hanno avuto inizio le lezioni. Ci sono però due sole
aule disponibili e bisogna adattarsi ad insegnare a turni alternati. Fra poco però si
riprenderanno i lavori per l’ultimazione dell’edificio scolastico…”. Il 12 febbraio 1948
annota un fatto sconvolgente per la classe e la scuola intera: “ Ieri pomeriggio è morto
un mio alunno per lo scoppio di un proiettile”. Avevo incontrato la maestra Cola nella
sua casa di via degli Olivi nel 1995. Ospitale, gentile. elegante, una signora di classe,
parlava con toni pacati. Con lei abbiamo ripercorso gli anni della scuola del dopo guerra. La maestra Cola mi raccontò che si alternava nelle lezioni con la maestra Giovanna De Sanctis. Nel 1948, vinto il concorso e diventata di ruolo, fu destinata alla ‘scuoletta’ di Carano, e tutte le mattine vi si recava in bicicletta. Sempre con lo stesso mezzo
andava talvolta a Cisterna per conferire con la direttrice, incontrando non di rado qual-
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Puppo, il 3 giugno 2000, aveva 95 anni, era la decana delle maestre apriliane. Fino a
91 anni aveva continuato ad insegnare. Preparava i bambini della cosiddetta “primina”
per sostenere gli esami per l’ammissione alla 2A elementare. Per lei è stata una sofferenza, lasciare a causa di problemi di vista. La maestra Puppo era nata a Trieste il 5
dicembre 1905, allora sotto il dominio austro-ungarico. Nel 1924 a soli 19 anni ebbe il
suo primo incarico lontano dalla sua Trieste, a Podagra, vicino Postumia, allora terra
italiana oggi slovena. “Dopo aver svolto il mio lavoro in varie regioni d’Italia – mi raccontava la maestra in una vecchia intervista - nel 1946 ho insegnato a Itri. La scuola
era distrutta dalla guerra. Ho organizzato una classe nella mia casa, i banchi li ha forniti il comune, la cosa non mi dispiaceva, potevo insegnare e allo stesso tempo accudire i miei figli. A Itri ho insegnato tre anni sino al 1949, anno in cui mi sono trasferi-
Scuola marconi maestra Puppo Zuccaro Anna Maria
1949 – 50 scuola marconi Al centro la Maestra Ione Gregio Cola. In piedi le ragazze Ivana Pichi, Floriana Morbidelli, Maria Cristina Lucherini, Maria Luisa Sallusti
Edvige Bagaglia, Maria Benedetti, Terzina Bucci, Edda Paniccia, Maria Santangelo.
Nella fila centrale Armando Pelagalli, Domenico Bornago, Bruno Rossi, Renato
Pazienti, Mario Giulianelli, Giuseppe Sittaro, Luigi De Min, Mario Muneretto, Vittorino Saggiorato. In basso Angelo Padovani, Gabriele Barotti, Antonio Santarelli
Luigi Cannavicci, Tullio Tocchini, Guglielmo Francucci, Pietro Colognesi, Pietro
Tedeschi, Sante Campo, Lucci. Assenti Ester Losi, Lucia Cionti, Bruna Zanini
Armando Cionti, Antonio Venezia, Francesco Granato.
che ponte demolito che la costringeva a superare l’ostacolo con la bici in spalla. La
maestra Cola è deceduta nel 2005, stesso anno è scomparso il marito Augusto
LA MAESTRA PUPPO ZUCCARO ANNA MARIA- Quando è deceduta la maestra
ta ad Aprilia, scuola Marconi. La storia apriliana della famiglia Puppo, inizia con la
nomina a segretario comunale di Carlo Puppo, consorte della maestra, a causa della
morte del segretario comunale Gennaro Ferrara. Dal registro di classe della IA femminile, cronaca di vita della scuola abbiamo estrapolato alcuni passi: “13 ottobre
(1949) - Prendo servizio in questa nuova sede, ottenuta per trasferimento e mi è stata
assegnata, con mia grande soddisfazione la prima classe femminile”. La classe era
composta di 39 alunne. A giugno del 1950, fine del suo primo anno scolastico apriliano, così sintetizza il suo lavoro: “Tempo di raccolta - lavoriamo insieme e di lena per
riordinare e rivedere tutto ciò che è stato materia di studio durante l’anno. Scelgo con
cura gli esercizi per non annoiare. Così ci avviamo agli scrutini. Saranno promosse soltanto le scolarette che hanno acquistato molta disinvoltura nel leggere ed esprimere un
pensiero, che scrivono bene sotto dettatura e sanno rapidamente eseguire qualsiasi
conto entro il 20. Per le altre sarebbe nocivo il lungo riposo delle vacanze. Studieranno un po’ per ottenere la promozione nella sessione autunnale. Vorrei ritrovare il prossimo anno quasi tutte le mie scolarette”. Di quelle 39 “scolarette”, soltanto 18 furono
promosse alla prima sessione”. Per 22 anni la maestra Puppo ha insegnato ad Aprilia,
nel primo circolo didattico, sino al 1971, anno della pensione, dopo 47 anni di insegnamento nella scuola statale.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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LA SCUOLA ELEMENTARE DI LARGO MARCONI
GLI ANNI DIFFICILI DEL DOPOGUERRA
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Le maestre sopracitate (esclusa la maestra Ave Del Monti, citata, per la foto emblematica) sono state le insegnanti simbolo della rinascita dalle macerie della scuola apriliana,
che arrivate ad Aprilia per lavoro, hanno scelto di viverci, hanno contribuito a creare una
classe dirigente ed hanno contribuito alla crescita della città. Hanno vissuto la sua trasformazione da piccolo centro agricolo, risorto dalle macerie, a importante polo industriale, grazie all’insediamento della Cassa per il Mezzogiorno, istituita con legge 10 agosto 1950 nº 646 e all’espansione demografica. Aprilia era diventata una “Piccola America”. Anche altri maestri e maestre hanno operato negli anni del dopoguerra dal 1947 al
1949-50. In ordine alfabetico: Ambrosi Elena, Angelucci Vincenzo, Basile Franca, Bigiaretti Luciana, Cardillo Piccolino Lucia, Carluccio Benedetto, Cassataro Acanfora Michelin, Ceccarelli Maria Clini Mellacina Maud, Conti Elena, De Donno Lucia, Di Bella
1948 scuola di Torre Del Padiglione Maestra Vagnone Caruso Maria Concetta
Scuola Marconi Anni ʼ50 dirigenti e insegnanti. Si riconoscono la direttrice Mercedes
Vallin Mellacina, e le maestre : Vitale, Cola, Coser, Vagnone, Puppo e Argentina
Angelo, Di Prospero Filiberto, Di Trapano Valeria, Federici Rovere Marianna, Forte Erasmo, Gallinaro Elisa, Iadicicco Adele, Ineldo Giuliano, Mele Antonio, Penteriani Giuseppina, Pozzi Beatrice, Rossi Onorio, Russo Mario, Socciarelli Teodolinda, Tedeschi
Maria Giovanna, Testa Nunziatino, Varesi Silvana e Vezza Alberto
LA MITICA BIDELLA ZAIRA CENCI LUCHERINI 1990 - Una figura mitica della
scuola di Largo Marconi del dopoguerra è stata sicuramente la bidella Zaira. Praticamente
nella scuola ci lavorava e ci viveva con tutta la famiglia. I progettisti come detto sopra avevano previsto l’abitazione del custode. Si chiamava Zaira (nome unico, forse ispirato
dalla protagonista dell’opera omonima di Vincenzo Bellini) Cenci (in servizio dall’
1.11.1945), era nata nel 1910 ad Agugliano in provincia di Vicenza, aveva sposato Raimondo Lucherini, la cui famiglia era assegnataria di un podere alle Isole. Zaira Cenci il
giorno della posa della prima pietra (25.4.1936) era ad Aprilia “cooptata” dal regime,
veniva da Borgo Bainsizza. “Fu Cossettini – ricorda la figlia - a farle fare la bidella”.Allora ad Aprilia c’erano solo 3 aule, il marito dopo la guerra risistemò l’appartamentino del
custode. Zaira visse nella scuola fino al 1969 con la famiglia, quando le fu assegnata la
casa popolare (fonte: Il Corrispondente 23/1990). È deceduta nel 1991.
LA SCUOLA POPOLARE - Fu istituita anche la “Scuola Popolare”, più comunemente
detta “scuola serale”. Poteva frequentare chi aveva superato il 12° anno di età. Erano previsti: corsi per analfabeti (A), corso per semianalfabeti (B) e corsi di aggiornamento (C).
Le materie d’insegnamento erano, per i corsi A e B lingua italiana, aritmetica, insegnamenti vari, corso C lingua italiana, aritmetica cultura generale insegnamenti speciali
facoltativi. L’insegnante per l’anno scolastico 1949-50 era la maestra Angela Vandro (supplente saltuaria), aveva 26 anni, proveniva da Cassino, era residente ad Aprilia. Il corso era
di tipo B, si erano iscritti 17 alunni (14 maschi e 3 femmine), avevano un età che andava
dai 23 ai 15 anni, per lo più erano figli di contadini e muratori. Il corso iniziò il 1° febbraio 1950 ed è terminato il 31 maggio, per complessive 90 ore. Dei 17 iscritti ne furono
ammessi 15, di questi 14 furono licenziati, una solo venne bocciata. La commissione esaminatrice era così composta: maestra Puppo Zuccaro Anna Maria (presidente), Vandro
Angela insegnante e Ferrara Nicola (cittadino). Il corso del anno scolastico 1952 - 53 era
per analfabeti, il maestro era Russo Giovanni. Il corso C. “orientamento musicale” (A.S.
1956 -57) era tenuto dalla maestra di musica Grasselli Torzuoli Anna. Nel 1960-61 un
corso per analfabeti fu istituito a Casalazzara, tenuto dalla maestra Furrer Nulpelli Silvana. Nel 1966 - 67 il corso di aggiornamento tipo C era tenuto dalla maestra Cozzo Brignone Anna.
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ANNO SCOLASTICO 1955 – 56, FOTO DI GRUPPO INSEGNANTI - Era ormai
la fine dell’anno scolastico 1955-56 quando fu scattata la foto. Cosa più unica che rara,
la foto non ritraeva una classe con la propria insegnante, bensì il corpo docente della
scuola di Largo Marconi. Ormai gli Anni ’40 sono “lontani”, le difficoltà del dopo
guerra erano in via di superamento, Aprilia si era avviata ad un frenetico sviluppo industriale. La popolazione era più che raddoppiata (11.108 residenti a fine 1955), rispetto
ai 5mila del 1949. Quell’anno la scuola del capoluogo aveva 24 classi (fonte archivio
scuola), gli insegnanti erano (in ordine alfabetico, per le maestre per cognome da
coniugata): Andreoli De Sanctis Giovanna, Antonilli Scialanga Marisa, Bafundi Rocchi Ada, Bagni Guido, Ceccarelli Maria, Cola Gregio Ione, Cupitò Rita, Donati Luigi,
Faraone Montano, Ionta Antonio Leonida, Ledda De Donno Lucia, Mariotti Lacchè
Carmela, Migliorato Di Rienzo Rosa, Mondello Vincenzo, Nardinocchi Persico Franca, Olivieri Maria Teresa, Pierantoni Elda, Pontesilli Leonardi Ione, Puppo Zuccaro
Anna Maria, Scicchitano Mannello Vincenzina, Tedesco Vittorio, Vagnone Caruso
Maria Concetta, Vitale Saguto Maria, Zerbini Baiocchi Luciana. Altre 8 classi (pluriclassi) erano sparse nelle frazioni delle campagna: Campoleone, Tufello, Buonriposo
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insegnanti”, ricorda la maestra Maria Concetta Caruso Vagnone. Il maestro Faraone,
era molto severo e un gran fumatore, anche nella foto ritratto con la sigaretta tra le
dita. L’autore della foto fu un certo Bianchini, titolare dell’Agenzia Kristall Film, che
stava a pochi passi dalla scuola, in via Guglielmo Marconi,39. Il luogo è il cosiddetto
“campetto dei preti”. In quegli anni l’area era proprietà demaniale e veniva utilizzato
indistintamente sia dalla scuola che dalla parrocchia, per le loro attività. In seguito
stato acquisito dalla Parrocchia. Nonostante la crescita della scuola di Largo Marconi,
continuava a dipendere dal Circolo Didattico di Cisterna. Soltanto nell’anno scolastico
1958-59 la scuola elementare diventerà Circolo autonomo di Aprilia, dipendeva direttamente dal provveditorato agli studi di Latina.
1989 scuola Marconi ante demolizione
1955-56, insegnanti della scuola elementare di largo Marconi. Vincenzo Mondello,
(?), Antonio Leonida Ionta, Rosa Di Rienzo Migliorato, Maria Concetta Caruso
Vagnone, (?), Vincenzina Manuello Scicchitano, (?), Luigi Donati, (?) Seduti:
Montano Faraone, (?), Anna Maria Zuccaro Puppo, Ione Gregio Cola, Ada Rocchi
Bafundi, Franca Persico Nardinocchi, Guido Bagni. Sul Prato: Maria Colomba
Ceccarelli, Maria Saguto Vitale, Elda Pierantoni.
Campoleone, Casalazzara Cantoniera, Casalazzara Tenuta, Fossignano e Vallelata. Gli
insegnati: Caivano Sinigaglia Liliana, Ciccotelli Balice Damiana, Coser Cupitò Maria
Luisa, Fedele Rachele, Ferrara Di Tano Argentina, Meardi Piccaro Rosa e Spataro
Antonio. Ritorniamo alla foto. “Sicuramente l’idea di quella foto è stata del maestro
Montano Faraone, (primo da sinistra seduto), non erano frequenti le foto di gruppo agli
LA DEMOLIZIONE LA SCUOLA ELEMENTARE DI LARGO MARCONI - La
scuola elementare di Largo Marconi ha rischiato di essere rasa al suolo totalmente.
Operazione scellerata riuscita a metà. Almeno il corpo principale, quello che dà su
Largo Marconi è stato salvato. “Martedì 19 dicembre (1989), ore 7 e 30, piazza Roma.
Un gran polverone si alza da dietro la chiesa, pochi attimi prima un rumore sordo di
pietre rotolanti” (scriveva il settimanale “Il Corrispondente”). L’ala interna della scuola interna era un mucchio di macerie. “Quello che non era riuscito alla bombe della
guerra, lo hanno fatto le ruspe della pace” (PGS). La scuola di Largo Marconi aveva
iniziato la sua “vita” nel 1937. Resa inagibile a seguito della guerra, aveva ripreso la
sua normale attività con l’anno scolastico 1948/49, ininterrottamente fino all’anno scolastico 1986-87. Fu dichiarata inagibile a seguito del terremoto (VI grado) dei Colli
Albani dell’11 aprile 1987, che coinvolse anche Aprilia. Dopo il tentativo di demolizione, fu ricostruita. Con l’Anno scolastico 1993-94, dopo un’interruzione di sei anni,
la scuola di Largo Marconi ha ripreso la sua funzione originaria.
Foto archivio di Gianfranco Compagno. Un ringraziamento va alla preside Maria
Nostro e alla vicaria dottoressa Silvana Iuliano
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia - Rimborsi idrici, ennesimo record. La corsa a riottenere indietro le
somme, dimostra che i cittadini hanno perso fiducia nel sindaco e nel comitato
«Il 29 novembre scorso è stato pubblicato sull’albo pretorio on line del Comune di Aprilia l’ultima determinazione, la numero 111 del settore Finanze, con la quale il
Comune di Aprilia ha rimborsato ai legittimi proprietari
le somme versate in questi anni a titolo di consumo idrico, liquidando una cifra record: ben 303.900,09 euro. Gli
effetti della campagna “Sveglia” sulla trasparenza per i
rimborsi idrici, continua a far registrare risultati. Questo
dato mi dà molta soddisfazione: la riuscita della mia
campagna informativa, che ricordo ho condotto da sola e
a mie spese, ha fatto sì che i cittadini si riappropriassero
di somme che appartenevano a loro, senza correre il
rischio di perdere il loro diritto di riavere indietro il
dovuto, poiché dopo dieci anni cadevano in prescrizione».
A partire dal settembre 2015 il consigliere comunale
della lista Primavera Apriliana, attraverso una campagna
pubblicitaria sui giornali e tramite affissioni, ha comunicato ai cittadini di Aprilia che a partire dal 2005 avevano
cominciato a versare il corrispettivo del consumo idrico
sul conto corrente del comune di Aprilia n. 11707049
intestato a servizio idrico Comune di Aprilia, ha portato
a conoscenza di numerosi cittadini ignari del pericolo
prescrizione, la possibilità di fare richiesta per avere
indietro le somme versate al Comune, e non ad Acqualatina, per il consumo dell’acqua. «Da un giorno all’altro,
e senza che nessuno dell’amministrazione comunale li
avvertisse, numerosi cittadini, circa 7000, si sono ritrovati nella condizione di aver versato “erroneamente” al
Comune le bollette dell’acqua: su quel conto corrente,
negli anni, si sono accumulati, 1.260.000,00 euro che,
adesso, dopo questa cifra record si è ridotto ai minimi
termini. Il Comune accettando quelle somme, che non
hanno prodotto interessi per chi le ha versate ma ne
hanno sicuramente prodotti per le casse del comune, ha
commesso un illecito poiché nella fattispecie si trattava
di un indebito oggettivo».
«Ho giudicato grave l’atteggiamento del sindaco, a suo
tempo, poiché non aveva ritenuto necessario provvedere
a comunicare ai cittadini che avevano versato “diversamente” di esercitare il diritto di riappropriarsi delle loro
cifre (del resto a riportare a galla la questione dei rimborsi era stato un articolo di giornale, pubblicato da Il
Messaggero a firma della giornalista Raffaella Patricelli
del Messaggero), ma giudico altrettanto grave da parte
del sindaco Terra non aver fornito a tutti quei cittadini
che risultano fuorilegge con i pagamenti indicazioni su
come regolarizzare la loro posizione».
«La corsa ai rimborsi dimostra che i cittadini hanno
totalmente perso fiducia nell’operato del sindaco Terra e
del Comitato che ha gestito in questi anni la lotta contro
Acqualatina, costata alle casse comunali una mole di
spese legali non giustificate da risultati concreti. Anzi
oggi tutti quei cittadini convinti ad avviare la battaglia
ideologica contro il gestore, debbono affrontare il problema di regolarizzarsi. E’ chiaro che in un sistema simile, dove ha regnato la più assoluta confusione e ambiguità – conclude il consigliere Porcelli – è lecito credere
alle parole di molti cittadini, convinti a non pagare al
legittimo gestore ma al Comune, che trovandosi in questa situazione temono di essere stati vittime di raggiri in
tutti questi anni. Di questo il sindaco Terra se ne deve
fare carico da un punto di vista morale».
Carmen Porcelli
Consigliere Comunale
APRILIA - NASCE IL PARCO
DEI MARINAI D’ITALIA
Nasce il Parco dei Marinai d’Italia. Il 4 dicembre la scopertura di un cippo commemorativo nell’area verde di
Via Volturno.La cerimonia inaugurale del Parco “Marinai d’Italia”, manifestazione promossa dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia in occasione della Patrona
Santa Barbara.
Nel corso dell’iniziativa, iniziata alle ore 10, è stato scoperto un cippo commemorativo del gruppo di Aprilia
dell’Associazione dei Marinai. Da Via Volturno, successivamente, è partito un corteo che ha raggiunto Piazza
Roma e la Chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo
e Santa Maria Goretti, dove è stata officiata la Santa
Messa.
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, è
intervenuto il Sindaco Antonio Terra e l’Assessore Francesca Barbaliscia. “La nostra comunità – ha detto il Sindaco di Aprilia – è arricchita ogni giorno dalla presenza
delle tante associazioni combattentistiche e d’Arma, con
le quali è profondo il legame e lo spirito di collaborazione. Oggi un parco pubblico di Aprilia prende un
nome glorioso, perché l’appartenenza alla Marina è
garanzia dell’infaticabile impegno di chi indossa questa
divisa, di spirito di servizio e di solidarietà. Siamo certi
che, nel nome dei Marinai, la Città ritroverà un giardino
curato, pulito ed ordinato, un’area verde di aggregazione sociale. Oggi, poi, voglio soprattutto ricordare gli
sforzi dei Marinai in prima linea in questa grave crisi del
Mediterraneo. Non passa giorno senza che i mezzi di
comunicazione raccontino agli italiani le storie drammatiche di barconi della speranza, di tragedie legate ai naufragi, di scafisti aguzzini che lucrano sulla vita di donne
e bambini. Molto spesso, però, si dimentica di raccontare chi tutti i giorni si impegna per salvare vite umane, chi
profonde il suo impegno e spesso fa oltre il suo dovere
soltanto perché il suo credo è mettersi a disposizione
degli altri. A loro giunga la nostra più sincera riconoscenza”.
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Intervista in esclusiva al segretario provinciale del Pd Salvatore La Penna
LA PROVINCIA VERSO LA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL’ACQUA
La Penna: “problemi e lacune in questi anni sugli investimenti ad Aprilia. Ma la volontà politica è di cambiare rotta”
di Riccardo Toffoli
Come sta cambiando la politica
sulla gestione dell’acqua nella
provincia di Latina ed Aprilia.
Ne abbiamo parlato con il segretario provinciale del Pd Salvatore La Penna, in prima linea nel
cambiamento di rotta rispetto
alla passata amministrazione.
La conferenza dei sindaci è
cambiata e ha intenzione di
cambiare rotta rispetto al passato. Quali sono le linee principali in tema di gestione idrica?
“La Conferenza dei Sindaci ha
già cambiato rotta. Soprattutto a
partire dalle ultime elezioni
amministrative si è determinato
un nuovo equilibrio che ha dato
forza alle istanze che da tempo,
come PD, portavamo avanti. Il
rafforzamento del PD in seno
alla Conferenza e la sostanziale
convergenza sui temi attinenti
alla gestione del servizio idrico
con i sindaci civici ha fatto sì
che ci fosse una decisa accelerazione sia nella condivisione
della volontà di procedere alla
ripubblicizzazione sia in una
rimodulazione dei rapporti con il
socio privato che ha ridato centralità alle istanze dei soci pubblici, per anni divisi e subalterni
alle strategie del socio privato”.
I cittadini vorrebbero tornare
alla gestione pubblica dell’acqua. Si potrà fare? Quando?
Quali strategie intendete mettere in campo per arrivare allo
scopo?
“Il percorso di ripubblicizzazione è necessario e al contempo
complesso. Prendiamo atto in
maniera positiva che all’interno
della Conferenza dei Sindaci
tale volontà sia pressoché unani-
memente condivisa. Non dobbiamo compiere l’errore di spostare un percorso così affascinante e difficile sul piano della
strumentalità politica né ridurre
la vicenda a bandierine di paternità inutili e controproducenti.
In questi mesi ci siamo mossi
con determinazione e con saggezza. L’acquisto delle quote è
solo una parte del problema, e
non è la più complessa. Bisogna
procedere avendo il tempo congruo per una programmazione
condivisa e avendo contezza
precisa dei costi strutturali di
gestione, di un piano aziendale
approfondito e dell’impatto
finanziario sugli enti locali. Inoltre è necessario portare nelle
nostre comunità una discussione
aperta e pubblica, un’operazione
verità che renda i cittadini consapevoli dei costi e dei benefici
del passaggio, fermo restando
che non abbiamo alcun dubbio
sul piano politico”.
Che cosa cambia con l’acquisto delle quote private da parte
di Acea?
“Con l’acquisto delle quote private da parte di Acea, che ovviamente con i sindaci del Partito
Democratico di Latina cercheremo di evitare, all’interno della
compagine sociale di Acqualatina entrerebbe l’attuale gestore
del servizio idrico del comune di
Roma partecipato dallo stesso
ente. Più volte ci siamo rivolti al
Sindaco di Roma del Movimen-
to 5 Stelle Virginia Raggi affinché bloccasse l’operazione,
tenendo conto della volontà dei
soci pubblici dell’Ato 4 più volte
espressa, ma qualsiasi appello è
caduto nel vuoto. Il silenzio del
Sindaco di Roma, evidentemente più occupata a considerare le
ricadute finanziarie dell’operazione sull’Ente comune che a
tenere conto della volontà di
ripubblicizzazione dei soci pubblici , è stato eloquente; impegnata a deliberare sulle Olimpiadi o sul Referendum si è dimenticata di un tema così importante
che riguarda in maniera diretta i
territori. Comunque
è chiaro che rispetto
alla vendita delle
quote è fondamentale il parere dei soci
pubblici e sono convinto che chiunque
fosse interessato ad
acquistarle
non
potrebbe ignorarlo”.
Aprilia ha sofferto
della mancanza di
investimenti sulle
strutture idriche.
Avete intenzione di cambiare
rotta anche su questo punto?
“Sugli investimenti vi sono stati
grandi problemi e lacune in questi anni rispetto alle esigenze
della seconda città della provincia con conseguenze per l’intera
collettività. Aprilia ha un gravissimo problema di risanamento
igienico sanitario delle sue periferie che da troppo tempo attendono gli investimenti necessari
per la realizzazione delle reti
idriche e fognarie, per non parlare degli impianti di depurazione.
Aprilia merita un’attenzione
particolare per quanto riguarda i
prossimi investimenti dovendo
recuperare quanto in passato non
è stato fatto. Una gestione pubblica del servizio dovrà avere
criteri razionali e non discrezionali. Se da una parte bisogna
andare verso una chiara discontinuità nella gestione, dall’altra è
giunto il tempo di portare a termine la stagione delle schermaglie legali e della mancanza di
certezze per gli utenti, avendo in
mente il fatto che siamo su un
livello di ragionamento e di
equilibrio che riguarda tutto
l’ambito territoriale con diritti
ed oneri. Sul servizio idrico non
si può giocare una partita politica infinita che rischia di non
risolvere i problemi. Investire
sul territorio apriliano è sacrosanto e significa alleviare i disagi che gran parte della popolazione sta vivendo. In questo
senso qualsiasi blocco è un errore”.
Il mutuo della Depfa Bank
come inciderà sulle scelte della
conferenza
dei
sindaci?
“Il mutuo della Depfa Bank
riguarda alcuni dei comuni soci
della società Acqualatina ed
entra in gioco soltanto al verificarsi di eventi rilevanti che in
quanto tali possano incidere
sulla capacità della società di
restituire il finanziamento ricevuto dall’istituto bancario. Nella
conferenza dei sindaci il Partito
Democratico e gli amministratori che oggi si trovano alle prese
con questa vicenda, a causa di
scelte compiute dalle precedenti
amministrazioni, hanno già
dimostrato la loro completa
autonomia rispetto alla minaccia
di esercizio dei poteri sostitutivi.
Per quanto riguarda l’obiettivo
della ripubblicizzazione questo
fattore, almeno per quanto ci
riguarda, non inciderà in alcun
modo”
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Tra i motivi: l’assenza di strutture politiche di base, la debolezza politica del Pd e un cartellino giallo
al sindaco Antonio Terra al centro dell’attenzione sulle vicende Rida
AD APRILIA PLEBISCITO PER IL NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE
Il risultato uscito dalle urna traghetta Aprilia nelle realtà del sud Italia
di Riccardo Toffoli
Ad Aprilia stravince il no alla
riforma costituzionale. I dati
emersi dagli scrutini lasciano
parecchi punti interrogativi su
un voto che dirotta la città di
Aprilia alle realtà del sud Italia.
Neanche Roma, quella che si è
risvegliata grillina con il sindaco
Raggi, ha fatto così tanto. Ad
Aprilia domenica 4 dicembre
sono andati a votare 37 mila 180
cittadini, ossia il 69,84% degli
aventi diritto. Il dato dell’affluenza è più alto di quello
nazionale che si attesta a 65,47%
degli aventi diritto. Pesa più di
tutti il dato del no alla riforma
costituzionale che ad Aprilia si
attesta al 72,34%, quasi un plebiscito contro appena il 27,66%
dei sì. I risultati del referendum
devono far riflettere la politica
apriliana. Una riflessione necessaria e doverosa, anche importante. Il no in Italia vince col
59,11%, nel Lazio arriva al
63,32% (Roma è in linea con il
dato nazionale) e a Latina sale
ancora di più: il 67,26%. Questi
dati dimostrano chiaramente
come ormai la provincia di Latina, politicamente si avvicina alle
realtà del sud Italia. Ma Aprilia è
ancora di più un caso limite.
Solo il 27,66% vota sì, un dato
significativo. Le percentuali
sono spalmate in maniera omogenea per tutti i borghi, i quartieri e il centro della città. E’ il
centro che vota più per il sì, ma
la percentuale è veramente minima, il dato appunto è più o meno
omogeneo. Al centro il no si
ferma al 69,88% dei votanti.
Caso limite il quartiere Toscanini che vota massicciamente per
il no con una percentuale del
74%. Pesa su questo risultato
plebiscitario (che non dovrebbe
far esaltare neanche i sostenitori
del no, i plebisciti dimostrato
l’assenza di un sentimento
democratico), la carenza in questi anni di strutture politiche di
base, capaci di attrarre i giovani
alle idee politiche. La coalizione
civica dal 2009 ha di fatto,
annullato ogni dibattito politico,
ridotto la “scuola politica” per e
a fianco dei giovani. Pesa la
debolezza del Partito Democratico, un partito che ha perso la
sfiducia degli apriliani dall’appoggio alla giunta Santangelo e
che non riesce a sfondare nell’opinione pubblica apriliana. Né
tanto meno riesce a coinvolgere i
giovani alla politica attiva e militante. Pesa la spaccatura interna
alla coalizione civica che si è
divisa nettamente in questo referendum costituzionale tra chi
votava e chiedeva il voto per il
no e chi invece, ha votato e ha
chiesto il voto per il sì. Tra questi ultimi il sindaco Antonio
Terra che si è schierato apertamente per il sì, ma di fatto, forse
per le divergenze all’interno
della maggioranza, ha preferito
mantenere un profilo basso. Va
comunque detto che la sua presa
di posizione a fianco del sì è passata all’opinione pubblica. Molti
sapevano che il sindaco si era
schierato per il sì e un voto così
importante da parte dei cittadini
di Aprilia potrebbe essere interpretato anche come cartellino
giallo per un sindaco che ultimamente è stato al centro dell’attenzione con la vicenda Rida. I
risultati elettorali di questo referendum sono importanti anche
per decidere le sorti politiche
della città di Aprilia.
L’intellettualità politica
di dimettersi!!
Una semplice riflessione al di la della vittoria del NO
e la sconfitta del SI, Renzi ci ha messo la faccia, ha
perso e giustamente di dimette. Cosa che dovrebbero
fare tutti i politici quando si candidano per una carica istituzionale, soprattutto quando ci si candida con
un obiettivo ben preciso e non lo si raggiunge, si
dovrebbe avere l’intellettualità politica di dimettersi!!
Ad Aprilia possiamo fare l'esempio di qualquno che è
diventato assessore cavalcando la battaglia NO ALLA
TURBOGAS.
E invece la Turbogas è stata fatta!!.
Il direttore
Bruno Jorillo
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Il primo evento mercoledì 30 novembre presso l’aula magna di via Marco Aurelio
GRAMSCI: 25 ANNI DI INDIRIZZO MUSICALE
Presente l’ex preside Ermenegilda Donati
di Riccardo Toffoli
25 anni per un indirizzo musicale sono tanti. La Gramsci ha
voluto festeggiare questo anniversario con una serie di concerti, coordinati dal professore di
tromba Stefano Catena decano
della sezione G e presente da
quando è stata istituita. Quando
venne fondata la sezione, l’indirizzo musicale era ancora sperimentale. Sono state le famiglie, i
ragazzi e gli insegnanti a fare di
questo esperimento un fiore
all’occhiello della scuola italiana. Solo dal 1999, ossia da 17
anni fa, l’indirizzo musicale che
permette di studiare uno strumento musicale come attività
curriculare scolastica, è in ordinamento nella scuola. Sono stati
anni di lotte, anche aspre, perché
il Ministero prendesse atto di una
realtà consolidata ormai in tutti i
territori italiani. C’è ancora
molto da fare. C’è da estendere
lo studio dello strumento alla primaria e incrementare il numero
dei licei musicali, ancora troppo
pochi perché anche la pratica
musicale sia veramente apprezzata dalle giovani generazioni.
La Gramsci è stata una fucina
per tanti musicisti di Aprilia. Ho
vissuto il percorso dal secondo
anno. Un’esperienza unica che
sci Ermenegilda Donati. E’ stata
lei a volere assolutamente che la
scuola avesse il suo indirizzo
musicale. E per questo obiettivo
si è circondata di validi collaboratori e insegnanti: il prof. Giorgio Giusfredi oggi preside dell’Ic
Pascoli, il prof. Enrico Raponi
oggi preside dell’Ic Toscanini.
La Gramsci in questo, è stata
anche una fucina per i presidi. E
la tradizione continua con l’im-
l’istituto per l’attività didattica
quotidiana, nonché per gli
importanti riconoscimenti ottenuti nello specifico dalla classe
ad indirizzo musicale, ha fatto
dono al dirigente Nostro un’acquaforte a tiratura limitata dal
titolo “La Generosità del Ricordo”, opera del Maestro apriliano
Massimiliano Drisaldi. Presente
l’ex Preside Ermenegilda Donati,
una preside eccezionale, autore-
mi ha segnato la vita tanto che
oggi faccio l’insegnante di pianoforte nella seconda sezione ad
indirizzo musicale della città, la
Matteotti. Non sono l’unico.
Dora Nevi è docente di pianoforte a Cisterna, sempre nell’indirizzo musicale. E in più ci sono
fior fiori di musicisti che hanno
fatto della musica la propria carriera lavorativa. Un grande merito va all’ex preside della Gram-
pegno del preside Maria Nostro
che anche lei ha scommesso nell’indirizzo musicale e con l’impegno di tutti i docenti, in particolare della prof.ssa Roberta
Barbera che è l’attuale coordinatrice. Così il 30 novembre, nella
sala conferenze di via Marco
Aurelio, si è tenuto il primo
appuntamento per festeggiare un
compleanno importante. All’evento hanno preso parte il Sindaco di Aprilia Antonio Terra e
l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Barbaliscia. Il
Sindaco, nel congratularsi con
vole, di idee convincenti. E’
rimasta come allora nella sua
eleganza e nella sua classe, commuovendosi per questo importante traguardo che lei ha contribuito a raggiungere in maniera
determinante. All’evento hanno
partecipato un po’ tutti, ex allievi
come me e docenti: il sassofonista Roberto Guadagno che gira il
mondo con il quartetto Apeiron,
il violinista Claudio Di Lelio ex
allievo e ora insegnante alla
Gramsci di violino, la flautista
Sabrina Ingegno ex allieva e ora
docente di flauto traverso a
Cisterna, il trombettista Salvatore Cocola, la pianista Dora Nevi,
la pianista Barbara Brandani ex
docente di pianoforte alla Gramsci, il prof. Stefano Catena
docente di tromba alla Gramsci,
Catia Rocci ex docente di pianoforte della Gramsci in duo con
Federica Simoncelli, la soprano
Mariangela Cafaro ex allieva di
pianoforte oggi docente di educazione musicale a Ventotene e
concertista molto affermata, la
bellissima voce di Valentina
Vetrano che canta in tutto il
mondo, in concerto in trio con
Carmine D’Ambrosio allo Hang
Brum e Marco Rossini al contrabbasso. E si tratta solo del
primo appuntamento perché tantissimi altri musicisti sono usciti
dalla Gramsci in questi 25 anni
di storia. Commovente tutto: il
momento del suonare, il momento del condividere, il momento
della foto di gruppo, il momento
del saluto alla preside Donati che
ha speso una parola buona per
tutti e, soprattutto, si ricordava di
tutti. Valentina Vetrano ha voluto
omaggiare l’ultimo brano alla
memoria di Fabrizio Melis, un
compagno di classe rapito prematuramente da una lenta malattia. Suonava il flauto traverso,
come Valentina Vetrano. Era un
giovane brillante, con tante speranze e tanti sogni da realizzare.
Un po’ come tutti noi quando
avevamo quell’età. Rimane nel
nostro ricordo, con l’affetto sempre presente in tutte le scelte che
abbiamo fatto e che lui avrebbe
condiviso, per e nella musica.
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Il compleanno è stato festeggiato lunedì 28 novembre nella sua storica casa – studio di via Augusto
IL RAGIONER LUIGI FERRARO HA COMPIUTO 100 ANNI
FIGLI, NIPOTI E PRONIPOTI “AUGURI NONNO GIGI”
Hanno partecipato il sindaco Antonio Terra e il parroco don Franco Marando
Il ragionier Luigi Ferraro ha
compiuto 100 anni. Unico centenario apriliano. Lunedì 28
novembre scorso, la sua storica
casa - studio di via Augusto (già
via Piccola Circonvallazione) si
è affollata al limite della capienza dei suoi affetti più cari. C’erano proprio tutti i suoi discenden-
tanti traguardi della vita, hai
scritto un libro di 100 pagine
ricco di avventure ed emozioni.
Come un agile e tenace atleta hai
superato un nuovo traguardo, il
più importante. Hai visto crescere generazioni, figli nipoti e pronipoti, hai costruito con tenacia
il tuo futuro e hai contribuito a
creare quello dei tuoi cari, senza
mai mollare. Hai vissuto uno dei
con una dicitura: “Porgo a nome
di tutta la cittadinanza di Aprilia
i migliori auguri al sig. Luigi
Ferraro, nato il 28.11.1916, per
l’importante traguardo dei Cento
Anni”. Inoltre è intervenuto don
Franco Marando, parroco della
chiesa di San Michele Arcangelo, era accompagnato dal suo
vice don Giacomo. Dopo aver
recitato il “Padre Nostro” ha
impartito la benedizione. Il
ra, scomparsa diversi anni fa,
Gigi per i nipoti. È nato a Caserta (allora provincia Terra di
Lavoro) il 28 novembre 1916.
Nel 1936 si diploma Ragioniere.
Grande appassionato di Geografia, nell’anno in cui si diploma
vince un concorso, come premio
ha ricevuto un abbonamento
vitalizio alla rivista del Touring
Club Italiano, che ancora riceve,
dopo 80 anni. Ha prestato servi-
ti diretti. I figli Vincenzo, Annamaria e Maurizio, i suoi nipoti,
Giampaolo, Marilena, Alessandro, Marco, Federico, Alessio e
Lorenzo e pronipoti Annalisa,
Vincenzo, Francesco e Anna. E
ovviamente i parenti acquisiti.
Proprio i nipot gli hanno rivolto
un augurio speciale. “AUGURI
NONNO GIGI. Nella vita abbiamo sempre, davanti a noi, dei
traguardi che cerchiamo di raggiungere e di superare per ricominciare nuove sfide raggiungendo nuove mete. Oggi nonno
hai raggiunto uno dei più impor-
secoli più difficili della storia e
hai contribuito a costruire la
nostra città. Oggi vogliamo
ricordare con te tutti i giorni trascorsi insieme. Nonno auguri
non mollare mai, continua ad
essere la nostra guida e il nostro
atleta che corre verso nuove
mete. Auguri NONNO GIGI per
il tuo 100° traguardo! I Tuoi
Nipoti”. A celebrare l’ambito
traguardo dei 100 anni è intervenuto il sindaco Antonio Terra,
che ha voluto donare un attestato con impressa una medaglia
d’oro (al valor dei 100 anni ndr)
ragionier Ferraro è sempre stato
ed è un cattolico praticante.
Tutte le sere alle 18.00 segue su
TV2000 (la tv dei vescovi) il
rosario da Lourdes. Non poteva
mancare la torta con un’unica
candelina, che ha tenuto a spegnere. Si è conclusa così una
bella festa irripetibile. Ripercorrere 100 anni vita di una persona
ci vorrebbero almeno cento
pagine del libro della vita, come
è stato accennato. Cercherò di
sintetizzare in poche righe. Luigi
Ferraro, Gino per la moglie Elvi-
zio militare presso la Direzione
Commissariato Militare
di
Roma, nel settore amministrativo, come sottotenente. A Caserta
sposa Elvira Cionti ed hanno i
primi due figli Vincenzo (1943)
e Annamaria (1945). Dipendente
dell’Opera Nazionale Combattenti fu trasferito nel primo dopo
guerra ad Aprilia per istruire le
pratica dei danneggiati di Guerra. Dopo aver abitato per un
periodo a Borgo Montello, dopo
la ricostruzione, gli fu assegnata
un’abitazione nell’edificio ONC
di Gianfranco Compagno
di via degli Oleandri. E stato il
Ragioniere
della
famosa
“Cooperativa fra Agricoltori
Danneggiati di Guerra per il
Potenziamento Agricolo di Aprilia”. Istituita nel dopoguerra. Ha
collaborato come ragioniere con
l’azienda americana Filati Textured (con sede in via delle Margherite), con la Casa di Cura
Città di Aprilai, con l’impresa
edile-industriale Brilli Primo
Spa. Ad Aprilia nasce il terzo ed
ultimo figlio Maurizio (1958).
Nel 1973 apre un proprio studio
di commercialista, dopo aver
superato l’esame di stato per l’esercizio della libera professione
(1972). Consegue l’attestato di
Revisore dei Conti. È stato Presidente del Collegio dei Revisori, prima presso la ASL di Latina
per circa cinque anni, e poi presso il Comune di Aprilia. A 80
anni lascia tutte le attività professionali, lasciando la titolarità
dello studio al figlio Maurizio,
già suo collaboratore. Oggi il
dottor Maurizio Ferraro conduce
brillantemente lo studio avviato
dal padre Luigi, con lui lavorano
Mariella e Roberta, già collaboratrici del Ragionier Luigi Ferraro. Foto di Gianfranco Compagno- foto d’epoca Famiglia Ferraro. Si ringrazia il dottor Maurizio Ferraro per le notizie biografiche
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Prodotti locali nella “capitale del terremoto” dell’’80
UNA PARTE DI APRILIA A SANT’ANGELO DEI LOMBARDI
Iniziativa di Lacché e di numerose aziende apriliane
di Riccardo Toffoli
Una parte di Aprilia a Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino, nell’Irpinia. Dall’11 al 13 novembre
alcune aziende apriliane
hanno portato i loro prodotti
in uno dei paesi più colpiti dal
terremoto del 23 novembre
1980. Fu definita allora la
“capitale del terremoto” dove
si registrò il maggior numero
di vittime e che ancora porta i
postumi di quel trauma. L’iniziativa è stata presa dalla Casa
Vinicola Lacché con i suoi
vini Cacchione dop, Merlot
Igt e Spumante di Cacchione
su invito della Pro Loco locale, insieme all’azienda agricola Turetta Fabio che ha portato
l’uva Italia prodotta ad Aprilia, l’azienda agricola Alessio
Cipriani che ha portato i tartufi apriliani, l’azienda Torretti
Serafino che ha portato le
patate apriliane. L’occasione è
stata la “sagra delle sagre”, la
manifestazione più importante
di Sant’Angelo dei Lombardi,
promossa dal Comune e dalla
Pro Loco. “Per l’occasione
abbiamo anche portato la
macchina friggitrice delle
patate fresche –ci spiega
Benedetto Lacché, il promotore dell’iniziativa- che abbiamo
presentato anche a San Michele Arcangelo. In Irpinia l’ab-
biamo utilizzata per le patate
locali che sono molto particolari e sono viola. Questa è una
patata speciale, a parte per il
colore, perché non è nativa del
luogo, ma venne importata
dall’America dagli emigrati
tato dal sindaco e da altri
amministratori di Sant’Angelo
dei Lombardi. Per l’occasione
c’è stato uno scambio di targhe. Angelo Pizzirusso, vicepresidente dell’associazione
Irpini di Aprilia, ha consegna-
irpini negli anni ’50 ed oggi è
una realtà importantissima
dell’economia agricola dell’Irpinia. Per loro è un motivo
di orgoglio aver ripreso questa
importante tradizione. Infatti
dopo il terremoto, molti hanno
abbandonato le case e le campagne e le aziende non hanno
prodotto molto. Oggi l’aver
ripreso questa tradizione, è
veramente importante ed è un
grande successo”. Nella sagra
delle sagre è stato allestito uno
stand gastronomico dei prodotti di Aprilia ed è stato visi-
to all’amministrazione comunale una targa a ricordo dell’amicizia iniziata con quest’evento. Una targa inoltre è stata
consegnata dalla casa vinicola
Lacché per la tappa delle patate. In cambio la delegazione
apriliana ha ricevuto una cartina storica dell’Alta Irpinia.
“Abbiamo intenzione nel prossimo San Michele –ha continuato Benedetto Lacché- di
ricambiare l’ospitalità e la disponibilità ricevuta a Sant’Angelo dei Lombardi, per portare
qui i loro prodotti con uno
stand dedicato alle loro produzioni. Inoltre abbiamo messo
le basi per una collaborazione
più stretta tra le attività economiche di Aprilia e quelle di
Sant’Angelo dei Lombardi.
Vogliamo selezionare delle
attività commerciali di Aprilia
dove sarà possibile vendere i
prodotti irpini e al contrario, a
Sant’Angelo dei Lombardi
dove poter vedere i prodotti
italiani”.
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Si preferisce il panettone di pasticceria, sparisce l’anguilla. Il torrone al cioccolato è il più amato
NATALE IN CUCINA: COME CAMBIANO LE TRADIZIONI DEGLI APRILIANI
Due ricette di chef apriliani per la fantasia di chi cucina durante le feste
di Riccardo Toffoli
Natale di qualità, ma senza le
tradizioni di una volta. A poche
settimane dal Natale, siamo
andati a vedere quali sono i
gusti degli apriliani sulla tavola.
La cena della Vigilia, il pranzo
di Natale e Santo Stefano permangono nel sentire comune,
ma molte novità riguardano proprio la cucina. Rimane la tradizione del pesce nella Vigilia, ma
cambiano le portate. Sparisce
pressoché dai piatti degli apriliani l’anguilla mentre rimane il
baccalà, specialmente fritto. Le
famiglie puntano sulla qualità,
preferiscono comprare i panettoni di pasticceria ed evitano
quelli commerciali. Anzi li comprano anche per regalarli in
famiglia e agli amici. Tra il
panettone e il pandoro si sceglie
il panettone, e per i torroni cede
il classico bianco con le mandorle rispetto al torrone al cioccolato, sempre più amato dalle
famiglie apriliane. In genere si
compra di meno, ma si spende
di più perché si punta sulla qualità delle pietanze dei giorni di
festa e alla fine si spende anche
più di un tempo. Ogni famiglia
ha un suo budget per i pranzi e
le cene delle festività, ci si riunisce tutti insieme e si cercano
delle cose sfiziose. Rispetto ai
vini più commerciali, ci si è abituati ad abbinare il vino giusto
alla pietanza che si desidera proporre. E così le enoteche, anche
quelle dei supermercati aprilia-
ni, vengono sempre più prese di
mira per scegliere il vino
migliore per il piatto desiderato.
Tanto che molti supermercati si
sono organizzati con degli
esperti enogastronomici. Si va al
supermercato, si dice all’esperto
il menù della cena o del pranzo
e l’esperto consiglia il vino più
indicato. Rispetto allo zampone,
ormai è in voga il cotechino con
le lenticchie specialmente per la
notte di Capodanno e il primo
la cucina. Diminuisce la volontà
di regalare i classici cesti natalizi, quelli che dentro hanno un
po’ di tutto: il vino, le noci, il
cotechino, la pasta, il panettone
e tante salse. Si preferisce regalare un panettone di pasticceria
oppure un cesto ben selezionato
di salumi e formaggi, magari di
qualità e delle più prestigiose
marche italiane. Noi abbiamo
pensato di regalare agli apriliani
in questi due numeri, due ricette
dell’anno. Qui tiene ancora
botta il detto popolare: mangiare le lenticchie a Capodanno
soldi tutto l’anno. Insieme ai
torroni al cioccolato, ai panettoni di pasticceria che sono sempre più gettonati anche nei
supermercati, rimane la tradizione della frutta secca: noci e
nocciole specialmente, a conclusione del pasto. La crisi economica in genere, non si sente
nei giorni di Natale, almeno per
di alcuni chef apriliani, per stimolare la fantasia dei più alla
buona cucina nei giorni di Festa.
RICETTA
PANETTONE
MANDUCA
La ricetta è il frutto del lavoro di
Vito e suo figlio Damiano Manduca, dal 1980 attivo nella omonima pasticceria in piazza Don
Sturzo.
INGREDIENTI PER 22
PANETTONI
Farina panettone forte 380 w
5000 g - 39,76%
Zucchero 1650g - 13,12%
Acqua 2500g - 19,88%
malto liquido 75g - 0.60%
lievito naturale 1250g 12,72%
burro 1600g -12,72%
tuorlo 500g - 3,98%
PROCEDIMENTO:
Sciogliere lo zucchero e il malto
in acqua calda, aggiungere la
farina, lasciare lavorare per 7/8
minuti e aggiungere il lievito,
nel frattempo fare il burro a
pomata. Incorporare i tuorli,
quando l’impasto è bello liscio
ed elastico incorporare il burro,
con i tuorli e finire l’impasto.
Mettere in cella di lievitazione a
28/30 gradi per 12/14 ore fino al
triplo del volume iniziale.
I N G R E D I E N T I :
Zucchero 750 g -7,45%
Baccello di vaniglia in polvere
15g-0,15%
miele 150g - 1,49%
arancia in pasta 750g - 7,45%
pasta di limone candito 250g 2,48%
pasta di mandarino 250g 2,48%
sale 50 - 0,50%
tuorlo 1100g -10,93%
Burro 1500g -14,90%
Uvetta sultanina* 3000g 29,81%
Arancia candita*
1500g 14,90%
Cedro candito* 750g -7,45%
*se si desidera fare il panettone
al cioccolato, sostituire la massa
totale degli ingredienti con
gocce di cioccolato
PROCEDIMENTO:
Mettere in macchina l’impasto
del giorno prima e lasciare prendere corda per circa 15 minuti.
Aggiungere gli aromi arancia
limone mandarino e il miele, poi
lo zucchero con la vaniglia.
Accertarsi prima di mettere gli
ingredienti che l’impasto sia
sempre asciutto ed elastico.
Continuare con il sale, nel frattempo fare il burro a pomata e
incorporare i tuorli. Aggiungere
infine all’impasto la frutta.
Lasciare riposare circa 30 minuti. Fare le pezzature desiderate,
pirlare, lasciare riposare ancora
15/20 minuti e pirlare la seconda volta. Mettere in cella 28/30
gradi per 6/8 ore comunque fino
a che la punta del panettone sia
arrivata al bordo del pirottino.
Prima di infornare i panetto,
lasciarli fuori dalla cella per 30
minuti, tagliarlo a croce, mettere una noce di burro ed infornare a 165 gradi per 55 minuti.
Misurare la temperatura al cuore
di 92 gradi, capovolgerli e
lasciare raffreddare per 12 ore.
PASSATELLI IN BRODO
La ricetta è dello chef Marco
Davi di PerBacco Ristorante di
Aprilia
Ingredienti: Pangrattato 120 g
Parmigiano reggiano da grattugiare 120 g
Uova (3 circa) 170 g
Scorza
di
limone
1/2
Sale fino q.b.
.Noce moscata 1 abbondante
grattugiata
Brodo di carne secondo il vostro
modo di prepararlo
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PROCEDIMENTO
Per preparare i passatelli cominciate mettendo sul fuoco un
buon brodo di carne. Intanto che
cuoce dedicatevi all’impasto,
quindi grattugiate la scorza di
limone, facendo attenzione a
non prelevare anche la parte
bianca che è amara, e tenetela da
parte. Fate lo stesso con le uova
che avrete rotto e battuto per
pochi istanti. In un recipiente
più grande versate il pangrattato
ed il parmigiano grattugiato,
unite anche la scorza di limone
non trattato aromatizzate con la
noce moscata grattugiata e infi-
ne le uova battute insieme ad un
pizzico di sale. Amalgamate gli
ingredienti aiutandovi con una
spatola o a mano se preferite, e
lavorate sino ad ottenere un
panetto elastico e compatto. Se
dovesse risultare troppo asciutto
aggiungete pochissimo acqua,
altrimenti se fosse troppo morbido ancora un po’ di parmigiano
e pangrattato. Avvolgete il
panetto nella pellicola lasciandolo riposare almeno 2 ore.
Questo servirà a rendere il composto più compatto ed evitare
che i passatelli si sfaldino in cottura. Togliete poi la pellicola dal
panetto e sistematelo sulla spianatoia leggermente infarinata,
spolverizzate anche la superficie
con un po’ di farina e poi formate i passatelli aiutandovi con un
schiacciapatate con fori larghi
Per ottenerli dovrete schiacciare
e trascinare nello stesso tempo,
in questo modo l’impasto allungato fuoriuscirà dai fori, diciamo la lunghezza di 5 cm aiutandovi con un coltello a tagliarli.
Portate il brodo di carne a bollo-
re, aggiustate di sale e poi versate i passatelli. Non appena riaffioreranno in superficie saranno
cotti, quindi servite i vostri passatelli in brodo ancora caldissimi in una zuppiera e portate a
tavola. Alternativa conditi con
burro e parmigiano e perché no
in questo periodo con una grattata di tartufo bianco. Accompagnateli con un buon Sangiovese
di Romagna
Buon appetito !!
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Note d’Autore, 27 tra scrittori, narratori e saggisti
arricchiscono la biblioteca comunale “Giacomo Manzù”
Si è tenuto, presso Culturaprilia, la manifestazione conclusiva del progetto “Note d’Autore”, promosso dal Comune
di Aprilia e dal Consiglio
Comunale dei Giovani allo
scopo di arricchire il patrimonio della biblioteca “Giacomo
Manzù” per quanto riguarda la
sezione Fondo Locale.
Il
progetto,
nell’ambito
dell’80esimo della Fondazione, era infatti indirizzato agli
autori (scrittori, narratori, saggisti) che avessero raccontato
la Città di Aprilia, la sua storia
o il suo territorio.
Elevata l’adesione, senza
distinzione di genere letterario, tant’è che al bando hanno
risposto 27 autori, per un totale di 36 nuovi libri donati alla
biblioteca e, con ciò, facenti
parte del patrimonio culturale
cittadino.
Alla manifestazione di Culturaprilia hanno preso parte il
Sindaco Antonio Terra, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Barbaliscia e i
componenti del Consiglio dei
Giovani.
Nel corso della cerimonia
sono stati presentati i libri:
“Fra il cuore e la ragione” di
Fiorella Giovannelli, “Ventuno poesie in forma di pera” di
Francesco Giordani, “Canti
d’amore”, “Frasi che parlano”, “Noi insieme”, “In
memoria di Calò” di Vincenzo
Caccamo, “Frammenti di una
sconosciuta passione” di
Adolfo Sorrentino, “Nel
riflesso dei giorni” e “Versi
dal silenzio” di Carmelo Salvaggio, “Metamorfosi del
divenire. Poetiche di vita” di
Franco Conti, “Frammenti di
crisalide” di Veruska Vertuani,
“Stelle di mare”, “Du’ piccioni co’ na fava”, “Sonatori,
pajacci e sartimbanchi”,
“Sotto ar pergolato” e “Le
guerra di Anna Ridolfi” di
Claudio Cottiga, “Nella terra
dell’airone” di Paolo Perotto,
“Aprilia raccontami 2” di Barbara Pedrazzi (progetto dell’istituto comprensivo Gramsci),
“Memorie per l’innovazione”
di Giuseppina Pappalardo,
“Come le favole” di Barbara
donne si raccontano” di Annamaria Amori, “Frammenti di
Aprilia sparita. Quando io e
lei avevamo venti anni” di Pietro Nencini, “Aprilia e il suo
territorio” e “Dalla Domus
Culta Formias a Campoverde”
di Bernardino Tofani (di quest’ultimo hanno presentato i
libri gli eredi Alessandra Tofani e Liliana Maria Garsia),
“Aprilia, i giorni della guerra... e gli occhi di un bambino” di Pasqualino Nuti, “Ti
racconto di noi... c’era una
volta Aprilia”, “Diario di
Spolitu, “Il paralume nero” di
Liliana Morandini, “Orzo” di
Marilena Ferraro, “La crepa”
di Salvatore Currò, “La fiamma del cuore” di Franca Palmieri, “La rondine del deserto” e “L’eredità dei filosofi
saggi” di Pina Farina, “Dal
cielo alla terra. Storia di un
microbo” di Lucia Vichi, “Storia di una vita e dintorni” di
Vittorio Picone, “Poca favilla
gran fiamma seconda” di
Lucia Errichiello, “Aprilia.
Paesaggio e territorio” di Giosuè Auletta.
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La rassegna nazionale, ideata da Alessia Calcagni, si è tenuta domenica 4 dicembre al museo Pigorini di Roma
LA MATTEOTTI ALLO SPECIALE GUACCERO: UN PRESTIGIO PER LA SCUOLA E PER APRILIA
Il coro Matteotti e Matteotti Junior hanno cantato due brani di Giovanni Guaccero alla presenza di oltre 500 persone
Il coro Matteotti composto dalla seconda E ad indirizzo musicale e il coro Matteotti Junior composto dai
bambini della primaria Deledda e Campoverde sono
stati impegnati domenica 4 dicembre in un evento
unico, la quinta edizione della rassegna nazionale corale Compositori Viventi per Cori di Voci bianche e misti.
Un evento che venerdì 2 dicembre ha avuto anche la
menzione del Tg3. La rassegna, ideata dal Maestro
Alessia Calcagni, quest’anno ha proposto tutti brani
del Maestro Giovanni Guaccero, in collaborazione con
l’Arcl e Nuova Consonanza Musica. Il coro Matteotti
ha cantato la canzone di Vittorino mentre il coro Matteotti Junior il canto delle Amazzoni. Il concerto si è
tenuto nella prestigiosa sala del museo delle civiltà, arti
e tradizioni popolari di Roma (Roma Eur) diretto dal
prof. Leandro Ventura alle ore 16.30. Per l’occasione
sono stati realizzati un dvd e un cd della manifestazione. Il concerto è stato preceduto da un convegno a cui
hanno preso parte i più importati compositori per cori
di voci bianche. Lo “SPECIALE GIOVANNI GUACCERO” è stato dedicato Bruna Liguori Valenti, direttore di coro tra i più amati e stimati di Roma. Alle 15 l’in-
contro studi dal titolo “Vocalitá Infantile e Musica Contemporanea, nell’esperienza Corale dell’Aureliano di Bruna
Liguori Valenti” è stato tenuto
dai più importanti maestri di
fama internazionale: Andrea
Basevi, Maria Grazia Bellia,
Angela Caporale, Piero Caraba,Guido Coppotelli, Giovanni
Guaccero, Carmelina Sorace e
Tullio Visioli, che poi hanno
assistito al concerto. I cori
Matteotti e Matteotti Junior
diretti dalla professoressa
Gabriella Vescovi e accompagnati al pianoforte dal Maestro
Riccardo Toffoli e al violino
dal Maestro Pio Spiriti hanno avuto l’onore di condividere questa bellissima esperienza con i più prestigiosi
cori per voci bianche e miste di Roma: il Quartetto di
voci bianche della Terra diretto dal M. Alessia Calca-
gni, il Coro I Fiori Musicali diretto dal Maestro Cristina Bortolato, il Coro Aurora di Bastia Umbra diretto da
Stefania Piccardi, il Coro Cittá di Roma diretto da
Mauro Marchetti, il Coro Meridies diretto da Carmelina Sorace. Hanno collaborato i musicisti: Soprano Cristiana Arcari, Voce recitante Sandra Del Maro, Daniele Petruccioli, Nicola Raffone alle percussioni, al Pianoforte i M° Simone Vallini e M° Riccardo Toffoli, alla
chitarra il M° Domenico Ascione, al violoncello il M°
Enrico Peluso, al Violino il M° Pio Spiriti. Con la partecipazione straordinaria della CorAle Femminile
Aureliano diretto da P. Lanciani. Il maestro Giovanni
Guaccero è venuto ad Aprilia giovedì 1 dicembre per
provare con i cori della Matteotti e ha voluto omaggiare l’istituto con una foto d’insieme. Il concerto è stato
seguito da oltre 500 persone presenti in sala per due ore
circa di musica, veramente bella e anche difficile da
eseguire. Per questo c’è stato un importante impegno
da parte di tutto il coro e un lavoro straordinario dell’organizzatrice Alessia Calcagni che ha permesso di
creare un momento di vera crescita per i ragazzi e di
scambio culturale e musicale per gli insegnanti e i maestri.
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CONSIGLI SUI REGALI, VI PROPONIAMO LE 10
IDEE REGALO PERFETTE PER LUI E PER LEI
Regali di Natale:
10 idee originali per lui
Ci risiamo come ogni anno: volgendo
la pagina del calendario, alla vista di
“dicembre”, comincia a materializzarsi
nella nostra mente il problema più spinoso, quello dei regali di Natale, con
cui prima o poi dovremo avere a che
fare.
Prima di cominciare a sbuffare spazientiti o addirittura farci prendere da crisi
di panico, al pensiero di file interminabili nei negozi, traffico e parcheggi in
centro introvabili, indecisioni ed insofferenze varie, proviamo a dedicare
qualche minuto ai suggerimenti che ci
apprestiamo ad offrire.
Chissà che non ci capiterà di trovare, in
breve tempo, il regalo che fa al caso
nostro o, almeno, un suggerimento illuminante sui nostri prossimi acquisti.
Una cosa è certa: per i regali di Natale,
non esistono scuse che tengano; perciò,
lasciamo perdere stress, impegni di
lavoro, poco tempo disponibile e rimbocchiamoci le maniche; concentriamo
i pochi minuti di tempo libero delle
prossime settimane, alla ricerca di un
regalo che sia originale, adatto alla persona che lo riceverà, dettato da praticità e senso del gusto.
Se siamo completamente disorientate e
non abbiamo la minima idea di cosa far
trovare sotto l’albero al nostro lui, la
cosa migliore da fare è agire su due
campi paralleli.
Dedichiamo questi primi giorni di
Dicembre ad uno studio sistematico del
nostro partner, cercando di carpirne
ti ed amati dagli uomini italiani.
Stravincono, come ogni anno, elettronica e gadget tecnologici, seguiti da viaggi, abbigliamento sportivo, musica,
oggetti per la casa e, curiosa new entry,
il mondo eno-gastronomico, rigorosamente made in Italy.
Se siamo completamente disorientate e
non abbiamo la minima idea di cosa far
trovare sotto l’albero al nostro lui, la
cosa migliore da fare è agire su due
campi paralleli.
Dedichiamo questi primi giorni di
Dicembre ad uno studio sistematico del
nostro partner, cercando di carpirne
interessi e curiosità del momento, attraverso domande generiche, sfruttando i
momenti di shopping insieme per registrarne le osservazioni ed i comportamenti, oppure avvalendosi della complicità di amici e parenti.
Vi proponiamo, a questo punto, un’accurata classifica di idee regalo a misura
d’uomo, per il prossimo Natale; diverse
le fasce di prezzo ed i settori su cui
potrete spaziare, per far contento il
vostro partner, durante le feste di Natale.
interessi e curiosità del momento, attraverso domande generiche, sfruttando i
momenti di shopping insieme per registrarne le osservazioni ed i comportamenti, oppure avvalendosi della complicità di amici e parenti.
Regola fondamentale, più che implicita: vietato farsi scoprire.
Dovrete essere particolarmente abili ad
intuire il regalo più adatto al vostro lui,
puntando su gusti e tendenze caratteriali, il fattore sorpresa e, perchè no, un
pizzico di intuito femminile, che in
questi casi può fare davvero miracoli.
Oltre ad indagare per bene sulle preferenze del nostro lui, possiamo basarci
anche su dati più generici, che riguardano, ad esempio, i regali più desidera-
Moda ed accessori glamour. Potete
sbizzarrirvi tra orologi, maglie, t-shirt,
intimo, scarpe, sciarpe e cappelli. Vi
consigliamo di osare con capi di tendenza, anche fuori dallo stile abituale
del vostro lui, per rendere nuovo e creativo il suo look delle feste.
Profumi e prodotti di bellezza. Sono
un classico regalo di Natale; vi consi-
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gliamo di scegliere con cura la
fragranza più adatta al vostro
partner e prodotti di cura e
bellezza pratici, da applicare in
pochi minuti al mattino.
Passione per il calcio. Se il
vostro lui non perde in tv una
partita della sua squadra del
cuore, perchè non regalargli la
possibilità di assistere dal vivo
ad un incontro del campionato? Biglietti disponibili on
line, prezzi variabili a seconda
di date e settori disponibili.
circa 300 euro.
al sole d'inverno, in Egitto,
Mar Rosso o Oceano Indiano.
L'arte di cucinare. Sempre
più uomini amano trascorrere
il loro tempo libero in cucina.
Perchè, allora non regalare al
vostro lui, un bel corso di cucina e degustazione, seguendo le
sue preferenze? Dall'arte dei
primi piatti, a quella del sushi e
risotti, fino ai corsi che insegnano come abbinare sapori e
bevande, la scelta è davvero
variegata. Un corso base, di 4
Libri e cultura. Contrariamente a quanto si pensi, sono
gli uomini i più assidui lettori
ed amanti dei libri, a dispetto
delle donne. Un buon libro è
sicuramente un classico ed
apprezzatissimo regalo di
Natale. Possiamo optare anche
per abbonamenti o tourist
cards, valide per mostre e
musei nelle principali città d'I-
Sport e passioni invernali. Se
il vostro lui ama lo sport, e
magari progetta qualche fine
settimana in montagna, puntate su accessori tecnici e di tendenza. Qui i costi sono davvero variabili: dalla maschera sci
Chanel, ai guanti tecnici North
Face, per arrivare a cappellini,
sciarpe windstopper e zainetti
ultraleggeri, potrete trovare ciò
che fa al caso vostro.
Il cinema in tasca. Sappiamo
bene che, in questo Natale, a
farla da padrone saranno iPhone e iPad; ma come la mettiamo, quando vogliamo osservare immagini, foto e film, senza
costringere i nostri occhi a
schermi davvero troppo piccoli? Perfetta la soluzione di Pocket Cinema, che con le stesse
dimensioni di un iPhone,
riesce a proiettare immagini,
film, ma anche presentazioni
di lavoro, su qualsiasi parete,
creando all'istante uno schermo di ben 50 pollici. Prezzo di
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un'intera giornata dedicata a
sauna e bagno turco, massaggi
tonificanti, trattamenti viso
purificanti ed antistress. Ancor
meglio se il piacere è condiviso, con un percorso benessere
in coppia. Pacchetti a partire
da 50 euro.
incontri, può avere un costo
orientativo di 50-60 euro.
talia. Costo dai 20 ai 40 euro.
Passione per il viaggio. Un
regalo sempre molto apprezzato; sorprendetelo con un weekend nelle più belle capitali
europee, da trascorrere sugli
sci, oppure con una settimana
Il dono del relax in Spa.
Regalo adatto al vostro lui,
perennemente stressato dal
lavoro e con poco tempo da
dedicare al tempo libero ed
alla cura del sé. Ritroverà una
forma invidiabile, grazie ad
L'arte del crear musica. Se al
solito cd preferite un regalo
decisamente più creativo, puntate sul Digital TurnTable, una
versione hi-tech dei classici
“piatti” da consolle, dove il
vostro lui potrà dilettarsi ad
ascoltare i suoi vinili preferiti,
ma crearne anche versioni
digitali per pc e iPod. Costo
indicativo di 180 euro.
Idee regalo Natale: I 10
regali giusti per la donna
Questa vuole essere una piccola guida di “sopravvivenza”,
per i tanti maschietti che, in
questi giorni si troveranno alla
disperata ricerca del “regalo
perfetto” da destinare alla propria amata, per il prossimo
Natale.
Non vogliamo di certo dubitare delle vostre abilità nella
scelta attenta dell’oggetto desiderato dalla vostra lei, ma
quando c’è di mezzo lo stress
dello shopping natalizio, la
condizione di ansia frenetica
da acquisto e magari ci si
mette anche il maltempo di
mezzo, la situazione può
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diventare ben presto da “allarme rosso”.
Le cose si complicano ulteriormente quando ci ritroviamo a
scegliere un regalo di Natale
per lei, ma non conosciamo
ancora bene i suoi gusti, cosa
possa piacerle o cosa, al contrario, la lascia del tutto indifferente.
Per evitare di passare ore ed
ore davanti le vetrine, con la
classica espressione disorientata, cerchiamo di darvi qualche piccola “dritta”, sui settori
verso cui le donne orientano
maggiormente il loro interesse
e sugli oggetti specifici che
vorrebbero ricevere quest’anno, sotto l’albero di Natale.
Il rischio più grande, in questi
casi, è quello di uscir di casa
con un’idea non molto precisa
su cosa acquistarle e poi ritrovarsi , man mano che passano
le ore, completamente “anestetizzati”, incapaci di prendere
una decisione sull’acquisto da
farsi.
Per tale motivo, è bene giocare
d’anticipo, cercando di fare
una lista mentale, o magari
ancor più utile appuntarsi tutto
sull’agenda, sui regali che ci
piacerebbe regalare alla nostra
partner.
I regali più desiderati dalle
donne per il Natale
Questi giorni possono essere
utili anche per indagare i suoi
gusti, capire quali sono gli
oggetti che le piacerebbe ricevere, puntando magari su quel-
li che solleticano i suoi desideri, ma che poi rimanda nell’acquisto, perchè li ritiene troppo
costosi, o meno importanti
rispetto ad oggetti più utili.
E’ qui che bisogna “prendere
la palla al balzo”: se riusciamo
ad individuare un regalo di
questo genere, acquisterete ai
si aspetta assolutamente di
ricevere, bè allora non possiamo che farvi i nostri complimenti!
Ecco, dunque, una lista di proposte regalo che potranno
offrirvi suggerimenti utili su
cosa farle trovare sotto l’albero, evitando figuracce e soprat-
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e temibili gaffes:
- Evitate di scegliere regali già
acquistati negli anni precedenti alle ex fidanzate; soprattutto
se si tratta di persone conosciute dalla nostra partner, può
essere antipatico “riclare” le
idee regalo natalizie delle storie passate. Ovviamente, tenia-
in difficoltà chi lo riceve, è
farlo sentire “non all’altezza”.
- Puntiamo su originalità e
ricercatezza: non prendiamo la
prima cosa che ci capita tra le
mani, magari della marca che
sappiamo piacere a lei o che la
sua amica ha appena acquistato.
Va bene accontentare i suoi
gusti, ma dobbiamo metterci
anche un po’ del nostro, nella
scelta del regalo.
Passiamo, fatti i dovuti avvertimenti, alla top ten list in
rosa, per il Natale .
Il fascino dei desideri. E'
sicuramente il regalo più originale ed affascinante, che
riuscirà a sorprenderla davvero. Regalate alla vostra lei una
lanterna dei desideri (Sky Lanterns) per rendere davvero
magica la notte del Natale. Si
tratta di mini-mongolfiere in
materiale biodegradabile, su
cui poter scrivere il proprio
desiderio per questo Natale.
Vengono quindi accese alla
base e lasciate volare in cielo,
diffondendo intorno una luce
suggestiva e davvero romantica. Costo di circa 25 euro.
suoi occhi un gran numero di
punti in più.
Dimostrerete, infatti, non solo
di intuire le sue preferenze, ma
soprattutto di prestare attenzione alle sue esigenze, ai dettagli
che la riguardano.
Se poi riuscirete a stupirla, con
un regalo che lei adora, ma non
tutto il rischio di non individuare l’idea più adatta alla sua
personalità.
Diverse le fasce di prezzo,
adatte a tutte le tasche, così
come i vari settori privilegiati
dalle scelte femminili.
Ultimi consigli, fondamentali,
per evitare le scene più pietose
mo a mente anche cosa abbiamo regalato alla nostra lei, lo
scorso Natale: i “doppioni”
sono segnale di poca attenzione ed interesse.
- Scegliamo regali sobri ed eleganti; evitiamo esagerazioni
economiche ed oggetti troppo
vistosi, che potrebbero mettere
Borse ed accessori. Qui davvero c'è l'imbarazzo della scelta, nei tantissimi modelli proposti per il Natale, accessibili
ad ogni tasca. Dalle borse Chanel, irresistibili le versioni
limitate invernali, a quelle
Braccialini, passando per le
clutch, perfette per le serate di
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festa che ci attendono, davvero ce n'è
per ogni gusto. Da non sottovalutare la
scelta per gli accessori, come gli orologi Lorenz ed i modelli minimal trendy
firmati Avatar. Si parte dai 40 euro.
La Spa in casa. Vogliamo davvero stupirla? Perchè non optiamo per un
benessere da portare in casa, per coccole e massaggi da vivere in due, nel relax
dei giorni di festa? Procuriamoci sali da
bagno, trattamenti alle alghe naturali,
creme ed oli da massaggio e se, abbiamo la fortuna di una bella vasca idromassaggio, il gioco è fatto. Il tocco in
più? Candele galleggianti ed incensi
aromatici, per una vera Spa, con mille
vantaggi e piaceri in più. Costi variabili, a partire da 40 euro.
Relax e bellezza in Spa. Un regalo che
le donerà immediatamente un sorriso
luminoso in viso. Anche se tutte cerca-
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no di ritagliarsi del tempo per la cura
della propria bellezza, spesso è difficile
trovare un giorno intero da dedicare
completamente a sé stesse. Regaliamole un bel percorso benessere, per splendere durante i giorni di festa, ed arrivare alla serata di Fine Anno in gran
forma. Prediligiamo massaggi e scrub
agli oli naturali, trattamenti purificanti
e drenanti che sicuramente apprezzerà
molto. Costi dei pacchetti a partire da
60 euro.
Gioielli ed accessori. Possiamo optare
per oggetti più costosi, perfette le linee
Bulgari, Damiani, Tiffany & Co, oppure per linee decisamente meno impegnative, che mescolano argento, pietre
dure e materiali naturali, in braccialetti
charms, orecchini e collane maxi da
abbinare ai pullover ed abitini invernali. Prezzi a partire da 40 euro.
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Scarpe. L'oggetto più amato dalla
donne, non le lascia mai indifferenti,
quando lo ricevono in regalo. Puntiamo
su ballerine, deliziose le nuove Car
Shoe maculate, sulle Moschino-Kartell
sui tanti modelli di stivali da pioggia,
sui tacchi vertiginosi, firmati Prada,
Gucci, Marc Jacobs, ma anche su versioni urbanstyle, firmate Nike, Ugg,
Timberland. Prezzi a partire da 79 euro.
Per chi ama il design in casa. Possiamo scegliere per accessori vintage,
scaffali, portabiti, consolle in stile anni
'70, punti luce e lampade high-tech,
oppure per i mille accessori, teiere, set
di recipienti, sale e pepe stilizzati, con
cui arricchire la cucina della nostra
partner. Se ama te e tisane, puntiamo su
un set di bollitori, tazze ed infusi di alto
pregio. Prezzi variabili.
La seduzione della lingerie. Se vogliamo farle un regalo che soddisfi anche
un po' noi, puntiamo sul fascino regalato dalle linee di intimo La Perla, ma
Make up natalizi. Tantissime le varietà ed edizioni proposte per il Natale.
Prima di lasciarvi scomparire nel mare
di prodotti e confezioni, di cui ignorate
anche sulle collezioni natalizie Intimissimi, Philippe Matignon, che per le
feste , propongono deliziosi completini
ispirati alla magia del Natale o alla
seduzione delle notti che ci attendono.
la minima caratteristica vi proponiamo
alcune idee must have per questo natale. Il nuovo smalto Chanel Riva, oggetto ambito da molte, oppure il make up
natalizio della stessa casa francese, Les
Tentations. Ed ancora il make up firmato Pupa Rebel Chic, il make up Ethereal Beauty di D&G, oppure gli smalti
di Yves Saint Laurent. Se puntiamo
invece ai profumi, consigliamo, Acqua
di Gioia, Love di Cloè, Untitled di Margiela. Costi da 22 euro a salire.
Un bel weekend di relax ed avventura. Una bella sorpresa, può essere quella di regalarle un viaggio di qualche
giorno in un romantico relais d'epoca,
un agriturismo immerso nel verde, o,
per chi ha tempo e disponibilità, una
settimana nei caldi mari del Sud.
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Come scegliere l’intimo giusto per lei?
Consigli di Natale ai maschi meno esperti
Ed ora cari maschietti, per voi davvero
non esistono più scuse! E’ finito il tempo
in cui vi era concesso di sbagliare taglia
di abiti, scarpe e capi di abbigliamento
vari.Ora la situazione, per fortuna o
vostra disgrazia sta a voi deciderlo, sembrerebbe complicarsi anche nella scelta di
indumenti che, fino a qualche tempo fa,
erano acquistati esclusivamente da chi
doveva indossarli.
Parliamo degli indumenti intimi femminili, un settore in costante crescita, che
sembra aver risentito davvero poco della
crisi attuale, che piace alle donne, ma
anche agli uomini, dato che oltre la metà
considera i capi di lingerie un ottimo
regalo, oltre che una sorpresa ben gradita
all’interno della coppia.
In vista del Natale, ormai sempre più vicino, ma anche del prossimo Capodanno,
dove spesso si ama acquistare capi ed
accessori di lingerie per i momenti più
magici e divertenti, diventa fondamentale
fare scelte impeccabili e di buon gusto.
Non c’è nulla di peggio che regalare alla
propria compagna capi di intimo assolutamente lontani dal suo gusto e preferenze, magari troppo asettici o, al contrario,
un po’ troppo spinti.
Ancor peggio sbagliare taglie e compiere
errori di valutazione, che potrebbero
costare assai caro ai partner maschili: se
la vostra fidanzata veste una taglia 40 e le
regalate uno slip intimo taglia 5a, siamo
sicuri che non la prenderà molto bene,
perciò occhio a controllare e valutare
attentamente le misure.
E vogliamo parlare di quelle situazioni in
cui, entrati in un negozio, magari messi
sotto pressione dalla commessa che cerca
di capire cosa desiderate, non avete la più
pallida idea di come uscire fuori dal groviglio di guepiere, push up, corsetti e
baby doll che avete davanti?
Bene, per cercare di orientarvi, soprattutto nell’acquisto dei prossimi regali di
Natale, ecco alcuni semplici consigli, che
vi daranno una mano in tutte quelle situazioni di “potenziale allarme rosso”.
Se poi siete grandi conoscitori del settore
lingerie e dei gusti femminili in generale,
i nostri suggerimenti serviranno a rafforzare le vostre convinzioni in fatto di
donne e gusti estetici.
Le “dritte” per non sbagliare con intimo
e seduzione
Iniziative di tale genere, che possano aiutare i clienti maschili ad avvicinarsi al
mondo della lingerie, ma soprattutto
riescano ad evitare veri e proprio “orrori”
e gaffes clamorose con le proprie compagne, sono già presenti da qualche anno, in
molte città europee, soprattutto in vista
degli acquisti più consistenti, durante lo
shopping di Natale.
L’anno scorso i magazzini inglesi John
Lewis hanno programmato, nel periodo
natalizio, stand informativi, in cui tutti gli
acquirenti maschili potevano esprimere i
propri dubbi, oppure chiedere consiglio
su quali indumenti fossero più adatti alle
proprie esigenze di regalo.
Quest’anno l’esperienza verrà replicata e
diffusa presso i più prestigiosi punti vendita di lingerie firmata, con l’intento di
far trovare sotto l’albero, si spera, il capo
seducente e più adatto alle esigenze di
ogni donna.
Qualora non avessimo a nostra disposizione consulenti di lingerie, oppure deci-
dessimo di voler provare a far da soli,
ecco alcuni consigli per non fare errori
con l’intimo femminile:
- E’ importante conoscere a fondo la propria partner, perchè il capo di “intimo”
non ha solo il nome; è qualcosa di personale, inerente al mondo della seduzione,
del non detto, ma soprattutto deve far sentire naturale e disinvolta chi lo indossa.
- Studiamo attentamente cosa ama indossare la nostra partner: se ama tessuti naturali, colori neutri e linee semplici, evitiamo pizzi e tulle, bustine e guepiere che di
certo non indosserà con disinvoltura.
Possiamo però proporre anche linee più
spinte, senza esagerare, magari giocando
con inserti in tulle e qualche velata trasparenza.
- Attenzione anche con la scelta dei colori: oltre ai classici nero, bianco ed avorio,
possiamo optare per un viola più deciso,
di gran moda quest’anno, oppure per un
bel rosso rubino, l’oro e l’argento, perfetti per il clima natalizio vicino. Se vogliamo andare sul sicuro, scegliamo il nero,
sempre sensuale ed elegante, oppure per
il cipria, adatto agli spiriti più romantici,
che amano poco la trasgressività.
Il rosso, al contrario, prendiamolo con le
pinze: è sì un colore natalizio, ma molto
audace e potrebbe non risultare gradito
alla nostra partner.
- Nella scelta di slip, tanga, brasiliane e
culotte, basiamoci sulle abitudini della
nostra lei; orientiamoci anche con quei
capi che sappiamo piacergli maggiormente, in cui si sente sicura e maggiormente
sensuale.
E, perchè no, facciamoci guidare anche
un po’ dal nostro istinto, immaginandoci
cosa ci piacerebbe vederle indossare.
- Infine, consiglio importante, in questi
giorni, osserviamo i suoi gusti e tendenze,
prestiamo attenzione ai suoi commenti
estetici: ci daranno molto materiale di
giudizio, attraverso cui poter scegliere a
colpo quasi sicuro. Infine, a rassicurarci
ci pensano le collezioni di intimo dedicate al Natale, con accessori ed indumenti
dedicati al particolare momento di magia
e festa, per cui difficilmente potremo
risultare inadatti e lontani dall’intento di
sorprenderla con il nostro regalo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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La letterina a Babbo Natale, l’importanza per i bambini di credere alle favole
Come ogni anno, questi sono i
giorni dedicati a liste interminabili, grandi preparativi e shopping forsennato, in vista delle
feste di Natale sempre più vicine.E loro, i più piccoli, come
vivono l’atmosfera del Natale e
l’avvicinarsi della magia dei
regali?
Ora non vogliono sentir ragioni:
il loro unico pensiero fisso, l’attività segreta a cui dedicano
queste giornata, sollevando urla
assordanti se mamma e papà
provano a sbirciarne il contenuto, è la famosa letterina da inviare a Babbo Natale.
Contrariamente a quanto si
potrebbe pensare, nei tempi in
cui internet, tv e tecnologia
fanno da padroni, i bambini
dimostrano di conservare ben
desta la voglia di comunicare, di
manifestare i loro desideri e speranze più profonde, ma soprattutto evidenziano la voglia di
credere nella magia del Natale.
E lo fanno nella forma più spontanea ed autentica che esiste:
prendendo carta e penna, confessando le loro aspettative, speranze, paure e consapevolezze,
molto più profonde di quelle che
ci si aspetterebbe da una semplice lista di regali per Natale, che
comincia sempre con il famoso
“Caro Babbo Natale”.
Tutti noi sorridiamo nostalgicamente
ricordando
questo
momento, ed ancor di più i giorni dell’attesa, la speranza di
vedere la nostra letterina
“presa” da Babbo Natale e la
gioia di constatare che una mattina misteriosamente è scomparsa, per essere letta e conoscere
così i nostri desideri.
Ma quale valore riveste questo
gesto tradizionale?
E’ un bene supportare miti e
fiabe legate al Natale? E come
del Natale, al personaggio
misterioso di Babbo Natale, che
incarna valori positivi ed educativi come generosità, altruismo,
bontà, fornire stimoli alla fantasia, immaginazione e creatività
del bambino, è un momento
importante della loro crescita.
aiutare i bambini nel momento
in cui scrivono la loro letterina a
Babbo Natale?
Scrivere la letterina a Babbo
Natale aiuta il bambino nella
crescita e nella comunicazione
Un atto così spontaneo ed
immediato, frutto di tradizioni e
riti legati alle feste, nasconde in
sé valori psicologici molto
importanti, che è bene conoscere per comprendere al meglio la
personalità e la crescita dei propri bambini.
Innanzitutto, credere alla favola
Difficilmente, nella loro vita di
adulti, avranno un’occasione
così felice ed intensa, per dar
libero sfogo ai loro desideri ed
aspettative e veder come essi,
magicamente, prendano forma
proprio nella notte di Natale,
senza tradirli o lasciarli insoddisfatti.
Ma, più di ogni altra cosa, attraverso quelle poche righe, dedicate solo a “lui” e lontano dagli
occhi indiscreti di mamma e
papà, essi possono darci segnali
importanti sul loro benessere
emotivo, su come stanno sviluppando aspetti importanti della
loro personalità che riguardano
l’attesa e la fantasia, l’autovalutazione dei comportamenti, la
proiezione dei propri desideri ed
incertezze, il grado di sicurezza
personale raggiunto.
I valori che la letterina trasmette
ai bambini e come supportare
l’elenco dei desideri
- E’ un’operazione di creatività e
fantasia, in cui si rivolgono ad
un mito, una figura leggendaria,
per affidargli aspettative e desideri personali.
E’ forse una delle operazioni più
antiche compiute dall’uomo, il
modo attraverso cui riesce a
sentirsi appagato e sereno, convinto che, dall’alto, qualcosa o
qualcuno riuscirà ad agevolare il
corso dei suoi eventi personali.
- Il bimbo impara ad autovalutarsi ed a compiere autonomamente delle scelte: optando per
determinati regali, soprattutto se
grazie all’aiuto dei genitori
riesce ad essere immune ai bombardamenti dei media, evidenzia
preferenze e interessi specifici
(costruzioni e modellini al posto
del pallone, pattini anziché libri
ecc.); inoltre, sa bene che la lista
non è infinita, né Babbo Natale
può spendere una fortuna, perciò limiterà le sue richieste ai
soli oggetti più desiderati, sviluppando capacità di critica e
potere decisionale.
- Scrivendo, comunica il proprio
stato emotivo attuale, quali sono
gli elementi che lo spaventano o
lo turbano, quali invece lo rassicurano e rendono felice. I genitori spesso vi trovano giudizi
anche sul benessere della famiglia e su loro stessi, importantissimi per compiere scelte future e
valutare il proprio operato.
- Proprio perchè legata alla
natura più intima del bambino,
rendiamo tale operazione il più
possibile spontanea ed autonoma, senza dettare tempi o modalità di scrittura.
Il desiderio di scrivere la lettera,
sentito come un bisogno importante, nasce in maniera naturale
nel bambino: cerchiamo di essere meno invadenti possibile,
limitandoci ad aiutarlo, quando
ce lo chiede, nella compilazione
e nelle procedure di “spedizione”.
- Cerchiamo, per quanto possibile, di assecondare i suoi gusti
e preferenze; non è importante
renderlo felice con un regalo
costoso, quanto piuttosto individuare la sua area di interesse
specifica e, in base alle nostre
disponibilità, scegliere il regalo
che più vi si avvicina.
Infine, chi l’ha detto che la letterina a Babbo Natale devono
scriverla solo i bambini?
Proviamo anche noi ad interrogarci su cosa ci renderebbe felici ed appagati in queste feste e
chissà che Babbo Natale, o forse
il nostro impegno personale, ci
sorprenda, lasciandolo magicamente sotto l’albero.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Regali sicuri per il Natale: regole per giocattoli e doni a prova di bambino
Manca ancora qualche settimana
all’arrivo del Natale, ma per
molti, questi saranno i primi giorni di “perlustrazione”, alla ricerca
del regalo perfetto o, per chi ancora non ne avesse, di idee originali,
che possano rendere speciale il
nostro dono delle feste.
Prima di spingerci all’acquisto
compulsivo, è bene però chiarirci
le idee, evitando di farci prendere
dal clima di caos e di ressa tipico
dello shopping natalizio, che
spesso è causa di compere e rega-
li “condizionati”, poco utili e
soprattutto poco adatte alle persone che si apprestano a
riceverli.Attenzione, però, perchè
oltre al rischio di un regalo poco
soddisfacente, potremmo ritrovarci fra le mani un oggetto poten-
zialmente dannoso per il nostro
benessere e salute.
Se poi, il regalo è destinato ai più
piccoli, che amano mettersi in
bocca tutto ciò che hanno attorno,
cautela e precauzione sono una
prerogativa fondamentale.A tale
scopo, le varie associazioni dei
consumatori e dei genitori da
diversi anni, realizzano campagne
di informazione per tutelare la
salute dei più piccoli ed il loro
diritto a giocare in assoluta sicurezza e tranquillità, supportati da
controlli più severi da parte di
Polizia e Guardia di Finanza, che
sequestrano giornalmente materiali contraffatti e sostanze pericolose, per la salute degli adulti e dei
più piccoli.
Se, infatti, per noi il rischio più
grave può essere rappresentato da
intossicazioni, reazioni allergiche
ed infiammazioni, per i consumatori più giovani, possiamo avere
danni ben più pericolosi, dovuti
ad esempio all’ingerimento di
parti piccole e staccabili, uso di
vernici tossiche, componenti abrasivi e così via.
Una guida al giocattolo sicuro,
da regalare ai
bambini per Natale
L’equipe del pronto soccorso
pediatrico ha messo a disposizione di tutti coloro che vogliono
avere la certezza di un acquisto
sicuro per i più piccoli, ben due
opuscoli informativi, disponibili
sul sito dell’Ospedale, che informano sulle precauzioni da osservare durante il momento del gioco
e sulle regole che fanno di un
acquisto un giocattolo a prova di
bambino.
Tra i tanti consigli utili, riportati
nelle due piccole guide, ve ne proponiamo alcuni, da tener ben presenti, nel momento in cui acquistiamo il nostro regalo di Natale:
-Verificare sempre che il giocattolo abbia il marchio di qualità e
controllo, autorizzato dalla comunità europea (marchio CE) e leggere sempre le indicazioni riferite
all’età consigliata per l’uso del
giocattolo.
- Attenzione a provenienze non
certificate e registrate, prodotti
made in China non conformi, che
contengono sostanze nocive, vernici tossiche, parti removibili,
soffocamento o strangolamento.
E’ comunque buona norma sorvegliare sempre i bambini, di qualunque età, nei loro momenti di
gioco.
- Infine, utili ai genitori, sono
anche tanti piccoli consigli suggeriti da psicologi ed esperti, come
ad esempio la preferenza da
accordare per un gioco creativo,
dannose per la salute del bambino.
- Attenti a parti scomponibili del
gioco spigolose e taglienti, che
inavvertitamente il bambino può
rivolgere verso sé stesso e gli altri,
causando ferite e contusioni.
- Se siamo in presenza di bambini
piccoli è bene eliminare subito
imballaggi, buste, corde e legacci
che potrebbero provocare rischi di
progettuale, da fare insieme, piuttosto che giochi spinti dalla moda
del momento, alienanti o troppo
stressanti per i più piccoli.- Ancora, si consiglia di assecondare
gusti e preferenze dei propri bambini, evitando però il carico esagerato di doni, che non insegna loro
il valore dell’attesa e della realizzazione dei propri desideri.
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Le Feste Natalizie……menù per tutti i gusti!!!! La Vigilia di Natale
Ritengo che il Natale sia la festa più
bella dell’anno!
Ti senti avvolto in questa atmosfera di
serenità e di attesa per un Avvenimento
che stringe tutta la famiglia in un caldo
abbraccio, e quindi….. Natale con i
tuoi……!!!!!!!!!!!!!
della tavola della Vigilia di Natale io
consiglio un classico: tovaglia bianca,
piatti in porcellana bianchi con sottopiatti dorati, bicchieri in cristallo e
posate intonate allo stile della tavola.
Nel mezzo della tavola un centro con
soggetti natalizi tipo pigne, rametti di
Questo proverbio e questa tradizione
vengono ancora, per fortuna, rispettati.
Infatti la maggior parte delle famiglie si
riunisce al completo intorno alla tavola
per stare insieme, scambiarsi i doni e
godere di questa giornata di serenità,
amore e pace.
La casa non ha l’aspetto di tutti i giorni
ma viene addobbata con ghirlande,
nastri e luci. In famiglia si allestisce il
Presepe e si prepara l’Albero di Natale.
Per questa occasione molto speciale la
tavola deve essere festosa, creativa e
ricca di cibi invitanti ed appetitosi.
Per quanto riguarda la preparazione
abete, bacche rosse e piccole e sottili
candele inserite qua e là.
Naturalmente questa è una mia idea,
ma la creatività e la fantasia soprattutto
in queste occasioni, regnano sovrane.
In questa atmosfera la cucina ricopre
un ruolo molto importante in quanto la
famiglia riunita attorno al tavolo ritrova il piacere dello stare insieme e di
riscoprire i sapori delle tradizioni.
La Vigilia di Natale si consuma normalmente una cena a base di “magro” e
quindi qui di seguito ti propongo 3
menù a base di pesce che ben si adattano alla ricorrenza.
Puoi preparare degli antipasti sfiziosissimi a base di crostacei e molluschi con
accostamenti molto particolari.
I primi sono abbastanza particolari in
quanto accostano ingredienti che conferiscono ai piatti un sapore molto originale: sono veramente “gustosissimi”
ed appagano, oltre al palato, anche l’occhio in quanto si presentano in modo
veramente appetitoso.
Come secondi piatti ti propongo crostacei e pesci classici: lo scorfano che
viene preparato in modo molto semplice ma saporitissimo e molto aromatico;
l’anguilla che richiede un po’ di pazienza e di lavoro nella preparazione, in
quanto va fatta marinare, ma poi ripaga
per la squisitezza del piatto; i gamberoni che vengono preparati velocemente
ma sono una squisitezza.
I contorni sono semplici da preparare,
ma di grande gusto e si accostano perfettamente con il pesce.
Ed infine i dessert: una corroborante e
digestiva Spuma di limoni, una rinfrescante e golosissima Macedonia ed
infine una delicata e fresca coppa di
mele.
ORARIO BOTTEGHINO:
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OROSCOPO 2017
varvi nella possibilità di
realizzare un nuovo progetto, una nuova collaborazione.. non permettete all’impulsività di intervenire e di
agire senza aver prima ponderato bene ogni cosa.. non
correte quindi, siate pazienti nella realizzazione delle
cose.. la pietra e il colore da
indossare: diaspro - azzurro
Il Giardino dei Cristalli
associazione culturale di
discipline
umanistiche
tel.
3477329631
–
[email protected] - siamo su Facebook
ARIETE
Sarà il sistema relazionale
il punto di riferimento più
importante per voi.. il desiderio di aprire “una grande
finestra” verso il mondo
che vi circonda, vi permetterà di realizzare nuovi
contatti che nel tempo
potrebbero rivelarsi importanti anche ai fini professionali e personali.. siate
osservatori in tutto ciò che
si muoverà intorno a voi,
soprattutto se doveste tro-
TORO
La voglia di “volare” un
po’ più in alto sarà davvero
grande e questo vi permetterà di “osare” abbandonando quell’inutile necessità di mantenere certe “false
sicurezze” che sono in realtà delle inutili zavorre..
sembra invece che il cielo
voglia aiutarvi a “fare
altro”.. il desiderio di sperimentarvi sarà evidente
tanto da cambiare il vostro
modo di concepire le cose..
potrete inoltre risolvere in
voi e in alcuni settori della
vostra vita, alcune situazioni che in passato hanno
creato un effetto “bloccante”; questo vi aiuterà a sentirvi più liberi di agire per
realizzare “il nuovo”.. la
di Laura Bendoni
pietra e il colore da indossare: avventurina – turchese
GEMELLI
Forse mai come in questo
tempo, riuscirete ad avere
una visione chiara di tutte
le cose.. potrete orientarvi
verso percorsi nuovi o già
considerati prima, con uno
spirito
completamente
diverso rispetto alle vostre
naturali caratteristiche..
potrete sentire in voi l’avvenuto cambiamento scoprendo una nuova risorsa
che forse vi stupirà: “la
capacità di saper ponderare
meglio tutte le cose” e non
sarà poco per voi che siete
abituati a volare in alto
come foste aquiloni variopinti.. saranno proprio le
varie esperienze che vivrete
un po’ nei vari settori della
vostra vita a colorare di più
il vostro cielo.. la pietra e il
colore da indossare: amazzonite-blue
CANCRO
Il richiamo del “passato”
che potrebbe manifestarsi
attraverso sogni, ed emo-
zioni.. sarà molto forte..
forse tutto questo nascerà
da una richiesta della vostra
bella anima che se potesse
vi parlerebbe così: “che
cosa non hai offerto a te
stesso-a..? che cosa non hai
ascoltato in te tanto da aver
spento quei desideri che
invece avrebbero potuto
deliziare il tuo cuore?” .. la
possibilità di ascoltarvi di
più senza considerare troppo il punto di vista degli
altri, fare spazio ai desideri
dell’anima affinché possiate realizzarli.. ma veramente però.. non ascoltate le
paure illusorie.. date vita
alla vita.. la pietra e il colore da indossare: agata di
fuoco - arancio
LEONE
Sarà un anno di straordinaria importanza per riattivare sempre di più in voi il
desiderio verso nuovi inte-
IL GIORNALE DEL LAZIO
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ressi.. cambierete davvero
radicalmente certi parametri della vostra vita tanto da
stupirvi per l’abilità con la
quale investirete le vostre
energie creative.. avrete la
possibilità di realizzare
nuovi spazi e attivare alternative che sostituiranno il
vecchio con il nuovo! Sentirete chiaramente di non
avere poi grossi limiti nella
realizzazione di idee, progetti, desideri.. l’amore con
i suoi meravigliosi sentimenti, sarà alla base del
cambiamento che avverrà
nella vostra vita.. la pietra e
il colore da indossare:
opale – rosso-arancio
VERGINE
Siate possibilisti in questo
nuovo anno.. non lasciatevi
influenzare da inutili timori
che hanno solo un compito:
creare un gioco di apparente sfida dentro di voi per
esempio tra “la voglia di
poter essere e l’esigenza di
dover essere”.. spero che
riusciate a far cadere quei
“paraocchi” che vi hanno
sempre reso troppo razionali in un momento di vita
che invece vi chiede di sentirvi liberi dentro per seguire sentieri alternativi..
dovrete ascoltare le vostre
esigenze e colmare quegli
spazi poco considerati..
sono certa che concretizzerete davvero ciò che vi
piace anche dal punto di
vista pratico.. la pietra e il
colore da indossare: opale
di fuoco - dorato
BILANCIA
Sarete sostenuti da Giove
nel vostro Cielo!!! Non
preoccupatevi se ogni tanto
vi sembrerà di perdere il
controllo su alcune cose;
evidentemente deve proprio
essere così!! fidatevi di voi
invece, puntate il massimo
delle vostre energie su ciò
che riterrete sia importante
per la realizzazione della
vostra “vita nuova”! niente
ansie quindi! Solo esperienza!!
Probabilmente
avrete la possibilità di fare
esperienze apparentemente
in contrapposizione con il
vostro modo di vivere le
cose; siate aperti alle nuove
idee.. prendete tutto ciò che
la vita vi offre per “riempire il vostro bagaglio”..!!! la
pietra e il colore da indossare: smeraldo - verde
SCORPIONE
State già recuperando la
giusta energia che vi servirà come carburante per raggiungere nuove dimensioni
di vita pratica e personale..
questo sarà un anno di preparazione per realizzare in
un prossimo futuro “tanto e
meravigliosamente”!!!
Continuerete a sciogliere
tanti nodi che si sono formati in un passato molto
lontano da qui.. continuerà
quindi questa opera di pulizia che vi libererà completamente anche da certe
visioni di fatti che hanno
potuto condizionare molte
cose di voi e della vostra
vita.. mi pare di vedervi
“estirpare erbacce e ne contempo seminare fiori colorati”.. la pietra e il colore
da indossare: tormalina
verde-turchese
SAGITTARIO
Potrete riprendere in mano
vecchi progetti mai realizzati!! Vi sentirete predisposti a dar vita a sogni solo
sognati.. sapete perché
potrete realizzarli..? perché
sarete meno idealisti e
molto più pratici!! Questo
grazie alla presenza di
Saturno che rimarrà nel
vostro cielo per tutto il
nuovo anno.. mentre Giove
vi sosterrà nelle iniziative
da considerare.. l’energia
che muoverete nella vostra
vita sarà molto creativa; vi
sentirete forti a tutti i livelli
del vostro essere e “radicati” come non mai per andare oltre certi confini e finalmente affermare ciò che
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sentite di essere.. la pietra e
il colore da indossare: granato – aranciato e dorato
CAPRICORNO
Vi confronterete con la
vostra dimensione emozionale.. chi ha detto che la
concretezza attraverso la
quale create ogni vostra
realtà, abbia più ragione di
ciò che sentite in voi..?
forse siete troppo abituati a
dare piuttosto che ricevere..
ma sarà proprio il mondo
delle emozioni ad attirare la
vostra attenzione affinché
possiate vivere anche altro
riconoscendo così anche i
vostri bisogni.. sarà proprio
in questo tempo infatti che
cambieranno le vostre esigenze e necessariamente
anche le vostre scelte..
sarete davvero lieti di poter
dire finalmente “esisto e mi
ascolto”! cambierete ogni
cosa.. la pietra e il colore da
indossare: quarzo rosa –
colori pastello
ACQUARIO
Aria e Fuoco saranno gli
elementi che vi accompagneranno in questo nuovo
anno.. e quindi “espansione
e azione” caratterizzeranno
il vostro sistema di vita che
in ogni caso vi chiederà di
andare oltre modelli già
vissuti per entrare in quella
dimensione a voi molto
cara definita “libertà personale” che poi altro non è se
non la possibilità di essere
solo ciò che si è..! aprite il
cuore alla varie iniziative
che arriveranno anche
attraverso gli altri.. sperimentate anche ciò che finora può esservi apparso troppo lontano dalle vostre possibilità.. ora potrete.. la
pietra e il colore da indossare: turchese – colori che
creano contrasto
PESCI
Questo anno sarà dedicato
totalmente alla “trasformazione” di tutto ciò che vi
riguarda e che informa la
vostra vita.. dovrà essere un
piacere scegliere per voi
ciò che davvero entra in
risonanza con le vostre esigenze più personali.. potrete inoltre definire alcune
faccende “parcheggiate”
nella vostra vita da un bel
po’ di tempo.. oppure
sbloccare alcune parti di
voi che creano inutili insicurezze e non vi permettono di prendere quota.. preparatevi a volare più in alto
invece, non temete di
agire.. fate, create, muovete
in vostri passi senza pensarci troppo su.. realizzate
la vita che volete.. la pietra
e il colore da indossare: olivina - lilla
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Hugo Del Carril, idolo popolare argentino, di puro sangue italiano
di Bruno Jorillo
Lo scorso 30 novembre a Roma,
l’Ambasciata Argentina, per la
prima volta in Italia, rende il
dovuto omaggio all’artista argentino, Hugo Del Carril. Uno dei più
rinomati in tutta l’America Latina,
come cantante, attore e cineasta.
Amico personale di Evita e del
Presidente, Gen. Juan D. Peron.
Un artista che tramite il suo operato, a dato voce, a chi voce non
ha. Sempre attento alle problematiche dei popoli, le cui esponeva
con chiarezza sul grande schermo
e senza mai essere entrato in politica, fu un infaticabile lottatore
per la giustizia sociale.
Piero Bruno Hugo Fontana, tale
suo nome reale, nacque a Buenos
Aires il 30 di Novembre di 1912
nel quartiere di Flores; casualmente, lo stesso di Jorge Bergoglio. Sua madre, Orsolina
Bertani, era di Reggio Emilia,
e suo padre Ugo Fontana, noto
architetto italiano, di Positano.
Cominciò a esibirsi nel 1929
alla Radio Bernotti come presentatore. Lavorò in un quartetto di voci e poi in duo, finché il direttore d’orchestra
Héctor Quesada lo chiamò a
Radio La Nación come solista.
Nel 1936 cantò con l’orchestra
di Tito Ribero, l’arrangiatore e
compositore che lo portò al
successo in quello stesso anno
con Luna de arrabal. La sua
carriera cominciò a decollare
con questa canzone che tutti
canticchiavano dopo averla
sentita alla radio. Del Carril fu
chiamato sul set del film Los
muchachos de antes no usaban gomina del celebre regista
Manuel Romero a cantare
Tiempos viejos, un tango scritto dallo stesso regista su musica di Francisco Canaro. Poco
dopo ebbe un contratto per tre
diversi film. Del Carril era ormai
un idolo delle masse per la
sua simpatia, bravura,
dizione perfetta: una speciale mistura di Porteñidad e di Criollismo, un
fascino nato dal suo essere profondamente argentino e, come a tutti gli
argentini, profondamente
straniero a se stesso. Tra i
molti film che da quel
momento cominciò ad
interpretare, vi fu anche
“La Vida de Carlos Gardel”, la stella luminosa del
tango. Ed era soprattutto il
cinema a trascinare e diffondere la sua fama d’interprete
“gardeliano”
capace di infondere nel
tango delle grandi orchestre - quello suonato nei
lussuosi cabaret del centro
- la passione delle zone
più marginali e popolati di
Buenos Aires: là dove il
tango è nato, tra i suburbi
e i caffè “peccaminosi”
frequentati dagli immigrati italiani e spagnoli.
Conobbe Èva Perón nei tempi in
cui Lei lavorava alla radio e aveva
appena iniziato una relazione con
chi era allora, Ministro del Lavoro, J.D. Peron. Ma approfondiro-
no la loro amicizia nel 1944 sul
set del film “La Cabalgata del
Circo.” Un anno piu tardi, Hugo
Del Carril, dedicò la leggendaria
Marcha Peronista che divenne la
colonna sonora del movimento.
Alla fine degli anni Quaranta,
Hugo del Carril fece il suo esordio
nel cinema come regista. La sua
prima pellicola fu Historia del
‘900, la cui ricevete numerosi
premi; ma la sua affermazione
come regista arriva con il film,
“Las Aguas Bajan Turbias” nel
1952 e vincitore della spiga d’oro
nel Festival di Cinema de Venezia.
La sua filmografia completa comprende ben 58 film, di cui 24
come regista, affermandosi tutt’oggi come uno dei registi argentini di maggior successo, e anche
l’unico al tempo, ad aver raggiunto fama internazionale. Estensa fu
la sua discografia, cosi come
innumerevole opere teatrali e televisive. Il 13 Agosto del 1989 la
sua vita si spense. Il Popolo Latino lo ricorderà per sempre per la
sua opera, ma tanto di più per l’integrità morale, bontà, umiltà, e
coerenza di vita.
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GRUPPO ALPINI APRILIA
LA VISITA DEL GENERALE DI DIVISIONE GIULIANO FONTANA
dal 1 gennaio 2017 entrerà far parte del gruppo apriliano
di Elisa Bonacini
[email protected]
unricordoperlapace.blogspot.it
È avvenuta nella serata di Venerdì 2 dicembre, presso la
sede degli Alpini di Aprilia nei locali dell’ex mattatoio, la
visita del Generale di Divisione Giuliano Fontana agli
Alpini apriliani.
L’incontro con i componenti del Gruppo Alpini Aprilia
sezione di Latina si è svolto nel clima festoso che li contraddistingue. Il Generale è stato accolto cordialmente dal
Presidente Onorario apriliano Romolo Reali, dal Primo
Maresciallo LGT Felice Legge e da tutto il simpatico
gruppo dei soci apriliani, riuniti con le rispettive consorti
e qualche dolcissimo nipotino per il tradizionale conviviale del venerdì sera.
Il Generale dal 1 gennaio 2017 entrerà a far parte del
gruppo apriliano, che si arricchisce così di un prestigioso
componente che apporterà sicuramente un ulteriore stimolo per la realizzazione di nuove importanti iniziative.
Esprimo anche a nome della redazione del Giornale del Lazio
un caloroso saluto di benvenuto al Generale Fontana che presto entrerà così a far parte della comunità apriliana.
Colgo l’occasione per lodare l’opera valorosa degli Alpini, sia
in riferimento alle Guerre Mondiali che in tempo di pace.
Ricordiamo in particolare il loro sacrificio durante la Prima
Guerra Mondiale: le immagini dei filmati d’epoca sulle vette
gelate delle Alpi commuovono e fanno riflettere. Il loro sacrificio per la Patria non venga mai dimenticato.
Onore agli Alpini di ogni tempo! Evviva gli Alpini di Aprilia!
Un marito amorevole..
Un padre unico...un
suocero speciale..un
amico premuroso..
Una persona perfetta
nella sua imperfezione.
Auguri per questo tuo
50esimo compleanno e
che la vita ti riservi il
meglio.
Ti vogliamo bene! Annika, Flavia, Angelo,
Eleonora e Clarissa.
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Promossa da Sensazione Eventi - Animazione con due ragazzi eccezionali: Andrea Virgini e Robert Sibu
TORNA LA CASETTA DI BABBO NATALE IN PIAZZA ROMA
Al via il Natale Apriliano. In piazza i cori delle scuole apriliane
Anche quest’anno dopo il successo dell’edizione
2015, la Sensazioni Eventi - Animazione, in collaborazione con il Comitato Grandi Eventi e il
Comune di Aprilia, ha promosso per tutto il periodo natalizio la casetta di Babbo Natale dove è possibile portare i bambini per consegnare a Babbo
Natale le letterine e partecipare a numerosi laboratori. Aprilia inizia a respirare aria natalizia. Stanno
montando le luminarie per il centro
e a breve verrà divulgato il programma di massima dei festeggiamenti. La novità di quest’anno è
sicuramente la partecipazione delle
scuole nel far vivere la piazza con la
presenza di ben quattro cori degli
istituti comprensivi di Aprilia: la
Matteotti, la Menotti, la Pascoli e il
Toscanini. I cori parteciperanno ad
animare la piazza e vivere il Natale
apriliano con canti natalizi e non.
La Sensazioni Eventi - Animazione
con due ragazzi eccezionali e dinamici Andrea Virgini e Robert Sibu
faranno oltre alla casetta di Babbo
Natale anche animazione per la
piazza, con giochi per i bambini e
Babbo Natale per le strade, nonché
tante altre attività per i più piccoli.
Per quest’impresa, lavoreranno
diversi giovani apriliani nel segno
del divertimento. “La nostra idea
–ci spiega Andrea Virgini- non è
solo quella di far divertire i più piccoli, ma regalare dei momenti di
divertimento anche alle famiglie. E’
questo il nostro obiettivo e la nostra
mission: quella di coinvolgere famiglie nel divertimento dei bambini.
Anche questa iniziativa punta a
creare la giusta magia tra il divertimento dei più piccoli e l’educazione
fornita dalle famiglie in un evento
che vede proprio nel Natale l’esaltazione dei valori della famiglia”.
R.T.
direttore Bruno Jorillo
Per ascoltarla vai su www.radiolaziosud.it - www.giornaledellazio.it - guidadiaprilia.it
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Il Contributo scientifico del San Michele Hospital
al X Convegno dell’Istituto Superiore di Sanità
valutazione del Benessere
Emotivo dei pazienti con
demenza nella scelta dei
trattamenti basati sulla stimolazione della creatività
(foto 2 autori: Pavino v.
D’Eramo E., D’Agostino
E., Silvaroli M.); La terapia
occupazionale a contatto
con la natura come mezzo
attraverso il quale i pazienti
con Demenza riscoprono il
valore di attività quotidiane
del passato (foto 3. D’Eramo E., Pavino V., D’Agostino Silvaroli M.).
Competenza, Professionalità e Innovazione nel campo
Sanitario e nella gestione
della Demenza finalmente
anche ad Aprilia.
Gli autori del lavoro
Importante traguardo nel
campo scientifico per il
San Michele Hospital di
Aprilia che lo scorso 25
Novembre ha preso parte al
X Convegno dell’Istituto
Superiore di Sanità di
Roma dal titolo “Il Contributo dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze
nella gestione integrata dei
pazienti”. Il San Michele
Hospital ha presentato 3
lavori scientifici frutto di 3
progetti pilota portati avanti
in questo 2016, ormai alle
porte. I lavori, pubblicati
nella sezione poster del
convegno, hanno riguardato
temi di notevole rilevanza
come: L’Assistenza Sanitaria modulata su un Accudimento Compassionevole
dei pazienti (foto 1 Autori:
Silvaroli M., Lo Basso
M.S., Polise F., Tofanelli
M., Veneruso E., Buonocore A. ); La Personalizzazione delle cure attraverso la
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Lenox Ferrone con i referenti Nazionali ADM, consegnano aiuti al Sindaco di Cascia
Continua senza sosta la raccolta fondi per aiutare le
popolazioni colpite dal
sisma dalle varie associazione e onlus in tutta italia.
Nei giorni scorsi, sono stati
consegnati al Sindaco di
Cascia donazioni da Parte
dell’Assozione ADM da
parte del Presidente Nazionale Marco Cocchieri, insieme al campione del mondo
Lennox Ferrone testimonial
ufficiale nazionale di ADM e
l'artista cantante e scrittrice
Manuela Villa madrina
nazionale di ADM
Quale associazione nazionale di protezione civile
impegnata fin dal primo
momento in soccorso alla
popolazione di Cascia colpita dal sisma, certi che il
coinvolgimento di personaggi dello sport e dello spettacolo possano contribuire in
modo efficace alle raccolte
fondi,
Sono stati portati oltre 1000
capi di indumenti, circa 400
felpe pesanti che sono state
consegnate con il supporto
del campione del mondo e
dell'artista cantante Manuela villa portando gioia e sorrisi ai ragazzi provati dal
terremoto.
A breve l’artista Manuela
Villa sempre in prima linea
per aiutare i più deboli,
terrà un concerto di beneficenza gratuito in una località colpita dal terremoto del
24 agosto scorso.
il presidente dellʼA.D.M
Marco Cocchieri
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METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle
PROFESSIONI di AIUTO
Michela Negri “La bellezza è negli occhi di chi guarda”
Da ChiccoDesiderioFelice
Camminare in punta di piedi, non significa non
entrare nel cuore delle persone. Tutt’altro. Significa non fare rumore con la propria presenza, significa parlare senza gridare per manifestare la propria
opinione, significa esserci senza invadere l’altro,
senza imporre la propria volontà a tutti i costi.
Michela è così. Lei è in grado di armare un esercito solo per strappare un sorriso a chi ne ha bisogno,
in silenzio. Un esercito della pace pronto a far del
bene. Michela è un’addetta alle vendite eppure
Michela non è soltanto un’addetta alle vendite.
È un angelo che si aggira tra gli scaffali pieni di
abiti per bambini. La riconosci subito perché sorride. Lei ama questo lavoro: ama stare tra la gente,
accontentarla, farla andare via soddisfatta.
Il negozio in cui Michela lavora è un arcobaleno di
colori pastello: abitini caldi e soffici per neonati
che entrano in una mano e vestiti per i più grandi di
tutti i colori.
Il lavoro di una commessa non è semplice. Bisogna
stare in piedi quasi tutto il giorno, scorrere tra gli
scaffali per riordinare la merce, rispondere garbatamente alle esigenze dei clienti e restare calmi e
tranquilli anche con quelli più difficili.
Ci sono alcune professioni che si sognano da bambini altre invece ti ci ritrovi dentro per circostanze
imprevedibili. Michela ha studiato ragioneria
per poi capire di sentirsi meglio tra le persone
piuttosto che tra i numeri. La sua gentilezza è
una predisposizione naturale non un dovere scritto
nel contratto.
Molto spesso per motivare un cliente ad entrare e,
soprattutto a tornare in un negozio si tende a puntare sulla qualità e sul prezzo delle merce, sulla
cura di una vetrina, sugli allestimenti. Per tanti di
noi tutto questo è importante ma non determinante:
ciò che distingue un negozio dall’altro, molto spesso, è il modo come si viene trattati. A secondo dei
contesti in cui ci troviamo siamo cancellati come
persone e diventiamo troppo spesso soltanto dei
consumatori di beni e servizi. Difficile è trovare
una persona che prima di servirti ti ascolta, che
prima di consigliarti un capo lo vuole vedere indosso, che mentre ti osserva ti vede.
Il negozio dove Michela lavora è al centro di Aprilia: dentro si respira un’aria leggera, di festa. Ci
sono mamme che con le loro pance gonfie scelgono il primo corredino da mettere in valigia insieme
ai loro sogni più belli, altre che tengono in braccio
il loro bambino per farlo stare buono mentre qual-
“Cosa saremo fuori di qui, Bea?”
“Che domanda, Chicco! Io una
pecora nera! Che altro sennò?” e
rideva. Improvvisamente Bea si fece
seria e disse: “Fuori di qui difenderò
chi non potrà difendersi. Proteggerò
chi non ha voce. E di domenica
sarò un lanciatore di coriandoli in
tutte quelle piazze cariche di
bambini spenti.
Da ChiccoDesiderioFelice di
Cinzia De Angelis
cuna di loro ne rincorre un altro che si diverte a
nascondersi tra gli scaffali. Sembra un nido d’infanzia e lei Michela, una maestra buona che non
perde mai la pazienza e insieme ai bambini gioca
un po’.
È capace di infondere allegria alle persone: con
lei ti senti coccolato, accolto, rispettato. Tra un
abito e un altro riesce a farti capire che si può
essere delle belle persone in ogni momento, che
sorridere non costa nulla e che una cortesia, una
parola buona può essere importante anche in un
momento futile. Essere cortesi, preparati e gentili
costa fatica anche quando è una predisposizione
umana. Lasciare i problemi a casa, non imporli agli
altri, è una forma molto profonda di rispetto. È
molto semplice essere sgarbati e sbrigativi quando
una giornata non è delle migliori. Difficile è fare un
sorriso anche quando sorridere costa fatica. Michela è questo. È una persona che ha il sole dentro, è
come la Bea di ChiccoDesiderioFelice: una creatura autentica e incontaminata che sparge coriandoli nelle piazze di bambini spenti per accenderli e per restituire loro la luce che portano dentro.
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LA PSICOLOGA RISPONDE
sto mi fa soffrire molto. Una persona che sa di questo mio rapporto mi ha detto che devo rispettarmi, ma cosa vuol dire?
VALENTINA
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
COSA VUOL DIRE
RISPETTARSI?
Molte persone dicono che se ci
capita qualcosa che non ci piace,
vuol dire che siamo noi che non ci
facciamo rispettare. Siamo noi che
ci attiriamo le disgrazie e tutto
quello che poi comporta la sofferenza. Soffrire per qualcuno è la
cosa più brutta che io abbia mai
provato nella mia vita. Sono una
ragazza di 25 anni e mi sono innamorata perdutamente di un uomo
di quindici anni più grande di me.
Lui è separato ed ha due figli, ma
continua ad avere un buon rapporto con la moglie. Nel senso che
si parlano per decidere il bene dei
loro figli. Lui dice di amarmi, ed io
ne sono felice, ma davanti alle
amiche non ho il coraggio di dire
che sono innamorata di lui. Loro
lo conoscono e ne sono affascinate, ma non sanno che noi due stiamo insieme. Non riesco a dirlo
forse perché è molto più grande
per me, o forse è solo una scusa. O
forse perché lui ha dei figli che si
metteranno sempre fra di noi.
Penso che non sarà mai totalmente mio, e questo mi fa provare una
forte gelosia. Quando mi parla dei
suoi figli mi sento soffocare. E’
come se io andassi in secondo
piano, per lui. Sono gelosa, e que-
Il rispetto per sé stessi è un gesto
assolutamente necessario che tutti
dobbiamo avere nei nostri confronti, perché ci permette di stare
bene. Rispettarsi vuol dire scegliere sempre ciò che riteniamo giusto
per il nostro benessere fisico ed
emotivo. Questo significa non fare
mai qualcosa che possa andare
contro di noi, contro il nostro
corpo, contro la nostra stabilità
emotiva, contro i nostri valori e
principi e, quindi, in generale contro la nostra personalità. Una persona che rispetta sé stessa, e quindi si ama, effettua anche le più piccole scelte mettendo al primo
posto il proprio benessere; ciò non
significa essere egoisti, in quanto
ognuno di noi ha il sacrosanto
diritto di scegliere ciò che più lo fa
stare bene. Molto spesso ci troviamo a fare qualcosa contro la nostra
volontà, o perché non riusciamo a
dire di No oppure perché vogliamo compiacere qualcuno temendo
un giudizio negativo su di noi. In
entrambi i casi non ci stiamo
rispettando, perché mettiamo in
secondo piano il nostro benessere.
Qual è il tuo benessere, Valentina?
Se senti una forte gelosia verso i
suoi figli, vuol dire che non ti senti
completamente a tuo agio con lui.
Domandati perché lo hai scelto e
perché non vuoi dirlo in giro.
Forse ti stai accontentando? E se
sì, perché? Domandati a chi dei
tuoi genitori assomiglia di più, e
verso chi di loro due hai sempre
provato gelosia fin da bambina? Ti
sembrerà strano, ma quando
vogliamo primeggiare succede che
qualunque cosa vada ad offuscare
la nostra immagine tendiamo a
nasconderla. Forse con lui non
riesci a primeggiare e così nascondi il tuo disagio alle tue amiche
nascondendoglielo. Rispetta te
stessa dicendoti la verità, la conosci molto bene. E prima di andare
avanti e creare problemi e sofferenze nell’altro, sii onesta con te
stessa, perché se riesci a rispettare
te stessa lo farai anche con gli
altri. Gli altri sono il nostro specchio, ricordalo sempre!
COME SI DIVENTA RICCHI
Sono una donna di 45 anni, ho
lavorato molto nella mia vita, ma
per quello che sono riuscita a guadagnare, con tutte le difficoltà che
ho passato, mi ritrovo a dover fare
sacrifici. Così mi sono comprata
uno di quei libri che ti insegnano a
capire come riuscire a cambiare
vita e a fare soldi. Purtroppo tutto
quello che ho letto non mi è servito a niente. Ma perché scrivono di
questi libri che illudono la gente?
ROBERTA
Molti libri promettono grandi guadagni, felicità, serenità e come
risolvere tutto quello che ci affligge. Mentre iniziamo a leggere la
curiosità ci spinge a capire quello
che puntualmente non riusciamo a
capire subito, ma l’autore ci promette che prima, di comprendere
appieno il meccanismo, sia necessario soffermarci su quello che
apparentemente non ci interessa.
Leggiamo, leggiamo e continuiamo a domandarci, ma quando mi
dice come si fanno i soldi? E così
capitolo dopo capitolo, cominciamo a capire che, forse, non esiste
un sistema unico ed infallibile per
ottenere quello che vogliamo. Inizia, così, una sorta di delusione
che sale su sotto forma di nervosismo e di sfiducia, di quella stessa
sfiducia che percepivamo prima di
iniziare a leggere quel libro e che
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ora ce la sta consolidando. Ma lì
c’è scritto che il libro va letto infinite volte, prima di riuscire a capire e a mettere in atto quello che
descrive. Anzi, poi, ci consigliano
di comprarne altri prima di
apprendere in modo più chiaro e
approfondito il concetto per diventare ricchi. A mano a mano che
leggiamo, però, la frustrazione
sale, perché ci sentiamo gli unici
deficienti che non riescono a mettere in atto quel meraviglioso meccanismo che ci stanno spiegando
all’infinito e che noi puntualmente
non siamo riusciti a mettere in
atto. Loro, gli autori del libro,
invece, sono talmente bravi a fare
soldi, a comprarsi ville, a raggiungere amore, felicità e successo,
che anziché aiutarci a stare meglio
ci fanno salire su una specie di
vuoto inspiegabile e persistente,
che almeno prima potevamo giustificare accusando qualcun’altro
del nostro insuccesso, mentre
adesso ci dicono che la causa di
tutto quello che ci capita dipende
esclusivamente da noi e da nessun
altro. Questa presa di coscienza
non è che ci aiuta così tanto, anzi,
ci fa sentire maggiormente incapaci. Divenendo maggiormente sfiduciati, circa le nostre capacità a
far soldi, smettiamo di leggere con
la convinzione che quelle erano
tutte baggianate. Ma se ci pensiamo bene, però, loro un metodo per
far soldi l’hanno trovato, perché
mettendosi a scrivere libri con
l’intento di arricchire gli altri, si
sono, invece, arricchiti loro. Allora, qualcosa ce l’hanno insegnata,
se ci soffermiamo a pensare, ci
hanno insegnato a dare agli altri
quello che chiedono, nel senso
che: se anche non funziona veramente quello che scrivono, non
importa perché per loro ha funzionato. Loro si sono arricchiti con la
pubblicazione dei libri che promettono grandi cose, traguardi
impensabili, riuscite fantastiche in
tutti i campi e in tutte le circostan-
ze. Loro, anche se indirettamente,
ci fanno capire che le favole magiche piacciono e che riuscire in
maniera facile in tutto entusiasma,
e non importa se poi la realtà non
corrisponde a quello che si vuole
ottenere nell’immediato, perché a
volte, anche se per sbaglio si possono riuscire a raggiungere quei
traguardi irraggiungibili con la
logica mentale alla quale siamo
abituati. Allora dobbiamo fermarci
a pensare che tutto sommato uno
spunto ce l’hanno dato, nel senso
che: se riusciamo a convincere gli
altri che hanno bisogno di quello
che noi sappiamo dare loro il
gioco è fatto. Loro ci danno il
senso della ricchezza per il semplice fatto che abbiamo acquistato
il libro. Per il semplice motivo che
ci stanno dando quello di cui avevamo bisogno, poi, siamo noi che
non riusciamo perché fossilizzati
in pensieri negativi e costrittivi,
ma qual è, allora il primo passo da
fare? A questo punto ci conviene
comprare un altro libro…..E
assurdo farlo, vi starete dicendo,
ma pensateci bene, loro si sono
arricchiti e allora non fate quello
che vi dicono, ma fate quello che
fanno!
scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis
ad Aprilia in via Mozart 50
(di fronte Conforama)
tel.
393.6465283 o inviare una email al seguente indirizzo di
posta elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
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393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
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“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
Nelle donne, la forza di cambiare il mondo
a cura di Sihem Zrelli
È passata da pochi giorni la
giornata mondiale contro la
violenza sulle donne: una
giornata che ha visto la città
di Aprilia partecipe e solidale grazie ad eventi , seminari
e manifestazioni organizzati
dalle associazioni locali e
dalla stessa Amministrazione
Comunale; una giornata che
ha visto attive soprattutto le
donne.
Donne forti che non hanno
esitato a dedicare un’ora o di
più del loro tempo per sensibilizzare su un tema che alle
soglie, del 2017 miete ancora
tantissime vittime: secondo
gli ultimi dati statistici in Italia viene ammazzata una
donna ogni tre giorni da una
persona a lei cara (un marito,
un familiare o un ex amante).
Un dato gravissimo di un
fenomeno ancora troppo diffuso:
il
femminicidio.
Eppure il femminicidio rappresenta solo la punta dell’iceberg di quello che oggi è la
violenza sulle donne: è violenza ogni volta che si dà
della donna della prostituta,
se le si dice che “si è cercata
lo stupro”, quando le si dice
che il suo posto è la cucina,
quando un uomo prende uno
stipendio più alto o quando ai
colloqui sul lavoro le si chiede se ha intenzione di avere
figli. E’ violenza sulle donne
quando le si dice di stare zitta
e io sono una che non è mai
riuscita a stare in silenzio. Ho
sempre sentito il bisogno di
dire la mia, su tutto. E oggi
sento il bisogno di dire la mia
sulle donne. Sono sempre
stata convinta che, se tutte le
donne si mettessero insieme,
sarebbero in grado di muovere le montagne e cambiare il
mondo.
La forza delle donne è qualcosa di meraviglioso e lo
dimostrano ogni giorno.
Sono forti le mamme casalinghe, le mamme in carriera, le
studentesse sui libri, le donne
che non hanno potuto o non
hanno voluto avere figli ma
che ogni giorno riempiono la
loro vita di significato, le
donne sole ma che non hanno
bisogno di un uomo per
andare avanti, le donne che
dedicano la loro vita al
volontariato, ad aprire un’impresa, a difendere le loro
idee.
Non importa la strada scelta,
da casalinga ai traguardi
lavorativi. Una volta deciso
un obiettivo, una donna si
batte con i denti per difendere il suo cammino.
Lo dimostra il coraggio delle
studentesse, chine sui libri
sui treni mentre la mattina
presto si avviano all’università, senza lasciarsi scoraggiare da chi dice che “il loro
posto è la cucina”. Loro
vogliono diventare avvocati,
dottoresse, infermiere, insegnanti, giornaliste e a denti
stretti sono pronte a studiare
per molti anni e a fare mille
colloqui di lavoro.
Lo dimostra il coraggio di
una casalinga che sacrifica il
suo stipendio, e quindi una
sua indipendenza economica,
per dedicare tutto il suo
tempo alla famiglia. Il coraggio dell’imprenditrice che
non si lascia scoraggiare
dalla burocrazia e aspetta
pazientemente di veder realizzare il suo sogno. Il coraggio delle donne è dimostrato
dalle stesse donne che in questi giorni hanno riempito
Aprilia di eventi per dire
“basta” alla violenza di genere.
Vengo da un Paese dove tra
donne ci si saluta e aiuta
anche tra sconosciute. La
Palma del Sud, la mia associazione, è nata per ritrovare
la stessa magia anche in Italia. Magia che sono riuscita a
trovare anche ad Aprilia.
Questi giorni, dal film- docu-
mentario “Strane Straniere”
all’inaugurazione della mia
seconda struttura Villa
Sihem e dall’evento organizzato dall’associazione locale
L’Arco di Aprilia, “Aprilia
racconta Strane Straniere” e
per finire agli eventi organizzati e inseriti nel contesto
della Giornata Mondiale
Contro la Violenza sulle
Donne, sono stati carichi di
forza femminili. Un pensiero
particolare va alle mie conterranee tunisine e alla forza
che ogni giorno dimostrano
in patria e fuori patria. Andate avanti così: sono fiera di
voi.
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S OS CRE S CITA
E DU CA ZIONE FA MIGL IA
S CU O L A
IL VALORE DELL’ACCOGLIENZA
Accogliere è una parola molto bella. Fa pensare subito a due braccia che si aprono
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
A degli occhi che sorridono. Mi vengono in mente le
insegnanti che su questo
concetto costruiscono gran
parte del loro lavoro iniziale.
Me le immagino mentre
indaffarate e prese tra colle
e cartoncini cercano di
strappare un sorriso ad un
bambino che fa capolino
per la prima volta tra i banchi di scuola.
Oppure affaccendate per
cercare di alleggerire un
ritorno un po’ più faticoso.
Essere accolti in un
ambiente o nel cuore di
qualcuno regala un senso
di appartenenza.
Significa esserci.
I bambini hanno bisogno
di essere accolti dai loro
insegnanti e dai loro piccoli compagni.
TUTTI I BAMBINI
Purtroppo mi arrivano tante,
troppe lettere, in cui sento
la sofferenza di tante
mamme i cui bambini sono
lasciati fuori: dai giochi,
dalle merende, dalle feste.
Perché accade?
Semplicemente
perché
siamo distratti e la sofferenza dell’altro per noi è lontana.
Perché la diversità ci spaventa. Perché ci infastidisce. Perché non ci riguarda.
L’anno scolastico è iniziato.
E se osserviamo attentamente anche nella classe
che frequenta nostro figlio
possiamo ritrovare quel
bambino che sta in disparte,
che non si alza a ricreazione
e che non va alle feste dei
compagni.
La solitudine non è poi così
lontana! Facciamo il primo
passo. Sempre. Invitiamo il
compagno di nostro figlio
un pomeriggio a giocare, a
fare merenda insieme, alla
festa del nostro bambino.
Una persona, minuta nel
corpo e grande nell’anima
scrisse: “Noi siamo il cambiamento che vorremmo
vedere nel mondo”.
Non possiamo nasconderci
sempre dietro a un dito.
Soprattutto se si tratta dei
nostri bambini.
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Dicembre e l’atmosfera natalizia
di Salvatore Lonoce
Cari amici è arrivato Dicembre, con la sua atmosfera
natalizia che suscita nei
nostri cuori una gioia contenuta e mite, un’atmosfera di
familiare tenerezza, perfino
la nostra città, l’Aprilia, smaliziata e tendenzialmente
scettica, distratta e stordita,
in questi giorni sembra farsi
attenta e sottomessa al fascino insolito di questo Natale.
Noi che abbiamo ritrovato
ancora una volta l’atmosfera
del Natale, che siamo arrivati
ancora una volta a questo
appuntamento annuale, percepiamo che questo Natale ci
offre qualcosa di ben più
grande di un’emozione estetica e sentimentale, che pure
ci è cara e preziosa: ci offre
l’irrevocabilità di un evento
e, in esso, la certezza di una
“buona notizia”; IL REFERENDUM.
Cari amici è troppo facile
ADDITARE
!!
È stata tua la colpa e adesso
allora che vuoiiii…..
Sei diventato proprio come
uno di loro….
Basta giudicare, protestare,
dare sempre la COLPA a
qualcuno!!
Amici è tempo di dimostrare
CHI
SIAMO,
COSA
VOGLIAMO e, sopratutto,
DOVE E COME VOGLIAMO ANDARE !!!
Senza più compromessi!
Complicità! Falsità! Bravura
nel lamentarsi!
Senza più additare sempre gli
altri! Per invidia! Leaderismo! Cattiveria! Paura! Vittimismo! Viscidismo! Pur di
arrivare, e dove, poi?
Questa mancanza di rispetto
per gli altri! Per odio! Vendetta! Bramosia di potere!
Cari amici lettori, noi abbiamo vari cancri….prima
andrebbero estirpati, dentro
noi, poi e solo poi, ci accorgeremmo di quanto sia più
facile di ciò che sembra….
AVERE UN AMMINISTRATORE CHE CI RAPPRESENTI che RAPPRESENTI CHI SIAMO e COSA
SIAMO IN GRADO DI
DETERMINARE !!!
Bisogna creare IL NUOVO
quindi e IGNORARE IL
VECCHIO senza essere
CONTRO, è più difficile ma,
se vogliamo salvarci, bisogna
fare un MEA CULPA GENERALE e, proprio partendo da
ognuno di NOI……CAMBIARE !
Non è facile, soprattutto di
questi tempi …, soprattutto
ora che mi è passata la voglia
di scrivere di politica, vorrei
difendere delle tesi, realizzare degli obiettivi, ma mi
ritrovo a produrre l’effetto
contrario.
Qualche tempo fa mi sono
impegnato in un lavoro di
documentazione politica sul
REFERENDUM sperando
che la cosa potesse essere di
una qualche utilità, ma ho
constatato che si continua
ancora con lo spirito di crociata e il non ascolto reciproco.
Cari amici lettori, mi impressionano quelli che vedono
programmi televisivi come:
QUARTO GRADO, QUINTA COLONNA, DI MARTEDI’, LA GABBIA... e poi,
avanzano obiezioni risibili
pur di dire che qualcosa non
va e così criticano persino le
cose che vengono introdotte
per migliorare la nostra situazione.
Qualche giorno fa sono usciti dei dati positivi sulla occupazione. Sono aumentati gli
occupati, ma è anche aumentato il tasso di disoccupazione perché è diminuito il
numero degli sfiduciati e
gente che non lo faceva si è
messa a cercare lavoro e dunque rientra tra i disoccupati.
E’ un dato positivo da due
punti di vista, e invece no, va
ancora tutto male.
Cari amici, c’è sempre una
visione, una rappresentanza
chiassosa ed impegnata, dove
qualsiasi argomento è buono:
battere il ferro finchè è caldo
e non importa se il ferro che
si batte è l’Italia e la mazza
che si usa è quella dell’istigazione all’odio o quella del
qualunquismo, della pancia
insomma; tutto fa brodo.
Cari amici, penso che spiegare razionalmente il passaggio
dall’ansia di rovesciare tutto
ad un approdo di ricostruire
tutto, potrebbe essere interessante.
Riscoprire il rapporto con chi
ti sta a fianco, coinvolgerlo,
discutere in una logica molto
diversa da quella dei talk
show, quella della contiguità,
del vicinato.
Alcuni amici, anche molto
cari, insistono sulla necessità
di ritornare a parlare alla
gente; in quella gente mi ci
metto anche io, uno che ha
vissuto con disagio la mancanza di coraggio, il cattivo
rapporto con il partito, le
oscillazioni giustizialiste, la
scarsa cultura istituzionale, la
difesa di bandiere indifendibili nel mondo del lavoro,
nella scuola, sul terreno dei
diritti, nella pubblica amministrazione e ora siamo alla
riforma delle riforme.
Quando uscirà questo mio
scritto, sarà tutto finito; non
faccio previsioni perché, da
essere razionale quale sono,
sono tendenzialmente pessimista, con una mezza punta
di speranza; vi ricordate la
pubblicità di “Punt e Mes”,
mi auguro che la si pianti di
stimolare l’isteria dell’antipolitica che, a crescere, ci
pensa da sola e che il consenso venga costruito intorno
alle idee comuni: cambiamento e modernità.
Cari amici, l’ho già scritto
altre volte, ma domani è un
altro giorno per noi.
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RUBRICA TERZO SETTORE
NO ALL’EUROPA DEI MURI: COSTRUIAMO INSIEME LA
DEMOCRAZIA EUROPEA (9 NOVEMBRE 1989 – 25 MARZO 2017)
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Care lettrici e cari lettori,
in un contesto in cui il mondo sta
cambiando così velocemente, in
cui assistiamo alla deriva populista
di gran parte dei governi nazionali, espressione di un vuoto egoismo, esiste dall’ altra parte lo sforzo di persone e comunità che resistono e si fanno promotori dei
valori di rispetto dell’ umanità e di
solidarietà universale. Papa Francesco ha detto nel suo ultimo discorso in Bolivia: abbiamo parlato
della necessità di un cambiamento
perché la vita sia degna, un cambiamento di strutture; inoltre di
come voi, i movimenti popolari,
siete seminatori di cambiamento,
promotori di un processo in cui
convergono milioni di piccole e
grandi azioni concatenate in modo
creativo, come in una poesia; per
questo ho voluto chiamarvi “poeti
sociali”; e abbiamo anche elencato alcuni compiti imprescindibili
per camminare verso un’alternativa umana di fronte alla globalizzazione dell’indifferenza: 1. mettere l’economia al servizio dei popoli; 2. costruire la pace e la giustizia; 3. difendere la Madre Terra.
Dove la parola cambiamento era
carica di gran contenuto, era legata alle cose fondamentali che voi
rivendicate: lavoro dignitoso per
quanti sono esclusi dal mercato
del lavoro; terra per i contadini e
le popolazioni indigene; abitazioni per le famiglie senza tetto; integrazione urbana per i quartieri
popolari; eliminazione della discriminazione, della violenza contro le donne e delle nuove forme di
schiavitù; la fine di tutte le guerre,
del crimine organizzato e della
repressione; libertà di espressione
e di comunicazione democratica;
scienza e tecnologia al servizio dei
popoli. Abbiamo ascoltato anche
come vi siete impegnati ad
abbracciare un progetto di vita
che respinga il consumismo e
recuperi la solidarietà, l’amore
tra di noi e il rispetto per la natura come valori essenziali. È la felicità di “vivere bene” ciò che voi
reclamate, la “vita buona”, e non
quell’ideale egoista che ingannevolmente inverte le parole e propone la “bella vita”. Noi che oggi
siamo qui, di origini, credenze e
idee diverse, potremmo non essere
d’accordo su tutto, sicuramente la
pensiamo diversamente su molte
cose, ma certamente siamo d’accordo su questi punti. Tuttavia,
questa germinazione, che è lenta quella alla quale mi riferivo -, che
ha i suoi tempi come tutte le gestazioni, è minacciata dalla velocità
di un meccanismo distruttivo che
opera in senso contrario. Ci sono
forze potenti che possono neutralizzare questo processo di maturazione di un cambiamento che sia
in grado di spostare il primato del
denaro e mettere nuovamente al
centro l’essere umano, l’uomo e la
donna. Quel “filo invisibile” di cui
abbiamo parlato in Bolivia, quella
struttura ingiusta che collega tutte
le esclusioni che voi soffrite, può
consolidarsi e trasformarsi in una
frusta, una frusta esistenziale che,
come nell’Egitto dell’Antico
Testamento, rende schiavi, ruba la
libertà, colpisce senza misericordia alcuni e minaccia costantemente altri, per abbattere tutti
come bestiame fin dove vuole il
denaro divinizzato. Chi governa
allora? Il denaro. Come governa?
Con la frusta della paura, della
disuguaglianza, della violenza
economica, sociale, culturale e
militare che genera sempre più
violenza in una spirale discendente che sembra non finire mai.
Quanto dolore e quanta paura!
C’è un terrorismo di base che
deriva dal controllo globale del
denaro sulla terra e minaccia l’intera umanità. Di questo terrorismo di base si alimentano i terrorismi derivati come il narco-terrorismo, il terrorismo di stato e
quello che alcuni erroneamente
chiamano terrorismo etnico o religioso. Ma nessun popolo, nessuna
religione è terrorista! È vero, ci
sono piccoli gruppi fondamentalisti da ogni parte.
Nessuna tirannia si
sostiene senza sfruttare le nostre paure.
Quando sentiamo che
si festeggia la morte
di un giovane che
forse ha sbagliato
strada, quando vediamo che si preferisce la
guerra alla pace,
quando vediamo che
si diffonde la xenofobia, quando constatiamo che guadagnano
terreno le proposte
intolleranti;
dietro
questa crudeltà che
sembra massificarsi
c’è il freddo soffio
della paura.
Ma tutti i muri cadono. Tutti. Non lasciamoci ingannare. Continuiamo a lavorare
per costruire ponti tra
i popoli, ponti che ci
permettano di abbattere i muri dell’esclusione e dello sfruttamento.
In conclusione,
vi
trasmetto il documento che ha elaborato il Prof. Pier Virgilio
Dastoli, presidente
del Consiglio Italiano
del Movimento Europeo (CIME) ed esperto conoscitore, nonché amico, di Spinelli
sulla genesi del
moderno
pensiero
europeista e la straordinaria attualità del
suo pensiero con particolare riferimento
alla tematica immigrazione.
“L’idea di superare la
divisione dell’Europa
in Stati sovrani è nata
nel momento più
drammatico del sonno
della ragione, quando
quasi tutto il continente era occupato
dalle armate naziste.
Quest’idea è sintetizzata nel “Manifesto di
Ventotene” dove al
pensiero dello stato
federale si unisce l’azione per democrazia
europea, pace e lotta
alle diseguaglianze. Il
processo di integrazione europea ha
preso forma e sostanza il 25 marzo 1957
attraverso graduali
realizzazioni comuni
che – pur attuando
solo una parte dell’idea originaria di unità
europea – si sono
estese a nuove politiche e nuovi paesi
apparendo ai più
come un moto irrever-
sibile e sviluppando in un numero
crescente di cittadini la coscienza
politica della dimensione europea
come garanzia di pace, diritti e
progresso… Le logiche nazionali
hanno prevalso sulla ricerca di
interessi comuni e il metodo di
decisione confederale – affidato ai
soli governi e privo di sostanziale
legittimità democratica – ha avuto
effetti paralizzanti, iniqui e non
trasparenti. Sono stati costruiti
muri con i mattoni degli egoismi
nazionali, sono cresciuti razzismo
e movimenti reazionari mentre
rischia di disintegrarsi il sogno di
una casa comune europea vicinissimo nella notte del 9 novembre
1989 con la caduta del Muro di
Berlino... Noi siamo parimenti
convinti che sia necessario e
urgente operare affinché i cittadini
europei possano davvero benefi-
ciare dei valori dell’interdipendenza e di una sovranità condivisa
creando le condizioni costituzionali di un loro ruolo attivo nei processi di decisione. Noi siamo convinti che occorra ripartire dai diritti e che il primo di questi diritti sia
quello di una democrazia europea
dove la sovranità appartiene ai cittadini per fondare una comunità
capace di garantire loro beni
comuni altrimenti sottomessi al
confronto fra contrapposti interessi nazionali. Per queste ragioni,
noi intendiamo agire affinché il 25
marzo 2017 si apra uno spazio
pubblico sul futuro dell’Unione
che coinvolga comunità locali e
regionali, attori sociali e organizzazioni della società civile insieme
ai rappresentanti dei cittadini a
livello nazionale ed europeo.
L’Europa democratica si salverà se
i suoi cittadini la faranno cambiare. Per queste ragioni, ci impegniamo a lavorare per coinvolgere
cittadini, territori e movimenti in
una forte iniziativa popolare il 25
marzo 2017.”
Vi invito, per chi è interessata/o al
programma della Rete di Nuova
Cittadinanza a prendere contatti
con l’associazione Dialogo Onlus
che sta promuovendo questa azione nazionale ed europea di sensibilizzazione sull’educazione alla
cittadinanza mondiale in collaborazione con la Federazione Farereteonlus ed il CIME su tutto il
nostro territorio.
Per info: www.lacasadegliimmigratiaprilia.org – email – [email protected] – SEDE :
PALAZZO DELL’IMMIGRAZIONE DI APRILIA – VIA CATTANEO NR 4.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 57
L’AVVOCATO RISPONDE
CHI PAGA I DANNI SE SI ROMPONO LE TUBATURE CONDOMINIALI?
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
sono proprietario di un
appartamento posto al
primo piano di un condominio e, circa due settimane fa
ho ricevuto la visita dell’amministratore il quale mi ha
informato che, nel locale
commerciale sottostante la
mia proprietà, sono presenti
infiltrazioni di acqua provenienti probabilmente dalla
mia cucina.
Lo stesso amministratore è
tornato poi nei giorni scorsi
insieme ad un idraulico il
quale, dopo aver rotto alcune mattonelle della mia cucina, nonostante io non fossi
d’accordo a farlo, ha stabilito che detta perdita è causata dalla rottura della braga
che collega il mio impianto
di scarico a quello condominiale.
Volevo sapere a questo
punto di chi è la responsabilità per l’accaduto e, soprattutto, chi dovrà sopportare
l’onere delle riparazioni? Io
oppure il condominio?
Grazie della risposta che
vorrà darmi.
Giovanni
Caro Giovanni,
Innanzi tutto è necessario precisare, per coloro che non lo
sapessero, che la braga è una
raccordo che mette in collegamento le tubazioni idrauliche
verticali con quelle orizzontali. Difatti gli scarichi delle
acque reflue condominiali si
dividono in orizzontali (reti di
scarico poste, normalmente,
presso le fondamenta dell’edificio e, sicuramente, condominiali) e verticali (colonne di
scarico che, dall’ultimo piano,
raccolgono le acque reflue
dalle singole unità immobiliari, fino a confluire nella rete
orizzontale).
Per quanto attiene la braga in
passato la Cassazione riteneva sosteneva la non condominialità della braga difatti riteneva che: “ la braga, quale
elemento di raccordo fra la
tubatura orizzontale di pertinenza del singolo appartamento e la tubatura verticale, di
pertinenza condominiale, è
strutturalmente posta nella
diramazione, essa non può
rientrare nella proprietà comune condominiale, che è tale
perché serve all’uso (ed al
godimento) di tutti i condomi-
ni; e, nella specie, la braga
qualunque sia il punto di rottura della stessa, serve soltanto a
convogliare gli scarichi di pertinenza de singolo appartamento, a differenza della
colonna verticale che, raccogliendo gli scarichi, di tutti gli
appartamenti, serve all’uso di
tutti i condomini” (Cass. 3 settembre 2010 n. 19045).
Dopo varie oscillazioni, nel
2012 la Cassazione con la sentenza n. 778, ha mutato orientamento stabilendo che “ la
questione riguarda nella
sostanza la qualificazione o
meno di bene condominiale
della parte della colonna di
scarico che, all’altezza dei singoli piani dell’edificio condominiale, funge da raccordo tra
la colonna di scarico e lo scarico individuale dei singoli
appartamenti. Al riguardo
appare opportuno evidenziare
che il Tribunale ha ritenuto di
considerare condominiale la
braga in questione in relazione alla sua funzione, ritenuta prevalente, di raccordo
tra le singole parti e la conduttura verticale di scarico.
E’ appena il caso di osservare
che, in assenza della braga in
questione, non vi sarebbe raccordo tra le tubazioni di scarico verticale poste in corrispondenza dei singoli piani
dell’edificio condominiale.
Occorre anche considerare che
l’intervento su detto raccordo
deve essere operato sulla condotta verticale, mentre qualsiasi intervento sui tubi di scarico delle singole unità immobiliari fino al raccordo in questione può essere effettuato
senza sostanzialmente impegnare lo scarico condominiale” (Cass. 19 gennaio 2012 n.
778).
Pertanto le tubazioni dell’edificio in condominio, siano
esse condotti fognari o di
acque bianche ovvero canali
di scarico, appartengono alla
proprietà comune nella parte
destinata al servizio di tutte le
unità immobiliari e ciò fino al
punto di raccordo con i singoli appartamenti; sono invece
oggetto di proprietà esclusiva
le parti che, ramificandosi
dalla colonna comune, convogliano alle singole unità abitative.
Va da sé che il condominio
potrà essere ritenuto responsabile, ex art. 2051 c.c., sono nel
caso di rottura della tubazione
d’uso comune (cd. colonna
montante), in caso contrario,
chiamato a rispondere degli
eventuali danni cagionati dalle
infiltrazioni sarà il proprietario/condomino del singolo
appartamento nel quale insiste
la tubazione lesionata.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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dalla
Regione
di Bruno Jorillo
NUOVI BUS COTRAL: UNA
RIVOLUZIONE PER I
PENDOLARI DEL LAZIO
Va avanti l’impegno per migliorare i servizi e i trasporti per i pendolari del Lazio: oggi abbiamo
consegnato altri sette nuovi bus
moderni, ecologici e confortevoli
per i pendolari. Finalmente le cose
cambiano, in pochi mesi consegniamo 340 nuovi bus in tutto il
Lazio. Il presidente, Nicola Zingaretti, ha presentato insieme
all'Assessore alle Politiche del
Territorio e alla Mobilità, Michele
Civita sette nuovi autobus Cotral.
Si tratta di mezzi euro 6, moderni,
confortevoli e di ultima generazione. Una storia di buona amministrazione che è anche la dimostrazione di come la buona amministrazione possa produrre risultati concreti e tangibili per migliorare la vita dei cittadini:
Nel 2014 Cotral aveva 347mln di
debiti: ora il bilancio è in pareggio
e il taglio agli sprechi ha prodotto
risparmi per 16mln di euro. Tutto
questo significa che la Regione è
tornata a investire di nuovo dopo
dieci anni. Basti pensare che c’erano bus Cotral in circolazione
con addirittura 15 anni, comprati
per “Italia ‘90”, con oltre 1 milione e mezzo di chilometri percorsi.
Buone notizie anche sul fronte
delle assunzioni degli autisti, che
erano ferme da anni e che sono
state già 220.
I 340 mezzi entreranno in servizio
entro l’autunno 2017, tra cui 40
bipiano per linee ad alta frequentazione. Entro metà dicembre 14
bus andranno a Rieti, e entro gennaio altri 6 sempre a Rieti, per un
totale di 20 nuovi autobus destinati a questo territorio. Cinque sono
già in servizio dalla fine di ottobre: due a Rieti (il primo è andato
ad Amatrice), uno a Viterbo, uno a
Frosinone e uno a Latina. Questi
nuovi bus, dopo l’immatricolazione, andranno a Rieti e Frosinone. I
primi 60 saranno sulle nostre strade entro Natale.
Non solo mezzi nuovi, ma anche
capolinea e nodi di scambio rin-
novati. Abbiamo deciso di consegnare questi 4 bus qui nel parcheggio di Ponte Mammolo perché ci sono novità importanti
anche per questo nodo di scambio.
Qui partirà a breve un importante
progetto che si articolerà in tre
step: la riqualificazione e la
ristrutturazione dei locali tecnici,
la riqualificazione del piazzale
delle partenze; e poi c’è un accordo con la Facoltà di Architettura
di Roma Tre per migliorare la
parte esterna del parcheggio con
aree verdi.
Un progetto pilota che sarà esteso
anche ad altri capolinea, nodi di
scambio e depositi bus presenti
sul tutto il territorio. Un’opera di
rinnovamento che comprende
anche la costruzione di due nuovi
depositi di cui uno a Cerveteri.
“Cotral era un'azienda fallita, produceva solo debiti in un mondo di
aziende pubbliche del trasporto
romano e regionale catastrofico.
Oggi Cotral è un'azienda sana,
che non produce più debiti, anche
se ha il fardello dei debiti del passato, ma riesce ad investire- parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: nel Lazio
giravano ancora i pullman che
giravano peri mondiale del novanta, quindi 26 anni fa, con un milione di km. Ora questa fase è finita,
ci sono nuovi mezzi con la video
sorveglianza a bordo, con videocamere e protezione per gli autisti.
Questo è un altro simbolo delle
cose che possono cambiare e possono cambiare in meglio".
"Siamo qui, oggi, per sottolineare
l'importante lavoro fatto in questi
due anni dall'attuale gruppo dirigente che ha ereditato una situazione di grande difficoltà. Abbiamo dovuto ricapitalizzare l'azienda per evitare il fallimento di
Cotral. Partiva da un debito di 347
milioni, oggi dimezzato a 178
milioni" - parole di Michele Civita, assessore alle Politiche del territorio e alla mobilità.
SPORT: 200 MILA EURO
PER PROMUOVERE LE
ATTIVITA' IN TUTTO
IL LAZIO
Gli enti di promozione sportiva,
anche a livello amatoriale, rivestono un ruolo fondamentale per l’inclusione sociale di migliaia di
bambini e ragazzi. Per questo
abbiamo stanziato 200mila euro
di finanziamento. Per presentare
la domanda c’è tempo fino al 28
novembre
200mila euro per sostenere gli
enti di promozione sportiva. Questo è il finanziamento deciso per
promuovere le attività fisico-sportiva in tutto il Lazio che, anche a
livello amatoriale, svolge un ruolo
fondamentale di inclusione sociale.
Comitati regionali del Lazio di
tutti gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Coni, possono
partecipare alle domande di finanziamento che devono arrivare
entro il 28 novembre.
Lo sport come strumento di inclusione sociale. Il sostegno econo-
mico è parte di una strategia di
promozione e di sviluppo delle
diverse attività.
“Questo sostegno economico è un
segno di attenzione importante
che la Regione Lazio vuole dare
allo sport di base”, ha dichiarato
l’assessore regionale alle Politiche sociali, sport e sicurezza Rita
Visini. “Gli enti di promozione
sportiva sono una risorsa preziosa
dei nostri territori”, ha continuato
Visini, “avviano allo sport
migliaia di bambini e ragazzi,
supportano centinaia di associazioni e società sportive di quartiere o di paese, curano la formazione di tecnici e arbitri con una particolare attenzione al ruolo educativo e ai valori dello sport”.
PROTEZIONE CIVILE:
LA REGIONE SOSTIENE LO
STRAORDINARIO LAVORO
DEI VOLONTARI
La Protezione Civile e i volontari
compiono ogni giorno un lavoro
straordinario ognuno deve essere
messo in condizioni di lavorare
nel migliore dei modi per poter
operare rapidamente e in sicurezza e fare la propria parte anche
nella prevenzione del rischio. Per
questo la Regione si impegna in
due azioni fondamentali, con uno
stanziamento complessivo di
quasi 5mln di euro
Oggi il presidente, Nicola Zingaretti, ha incontrato i volontari
della Protezione Civile, una bella
occasione per ringraziarli per il
lavoro straordinario che fanno
ogni giorno sul territorio e per fare
i suoi auguri di buon lavoro al
nuovo direttore della Protezione
Civile Regionale, Carmelo Tulumello.
L’impegno decisivo della Protezione Civile. Nel corso dell’emergenza sisma la Regione è riuscita
garantire: 214 organizzazioni di
volontariato attivate, 420 volontari presenti ogni giorno sul territorio, 3.500 pasti al giorno forniti
dalle cucine della Regione Lazio,
7 campi gestiti dalla Regione
Lazio con oltre 1000 posti acco-
glienza disponibili, 2 tendopoli ed
altre attività di supporto alle tende
sparse nel territorio di Accumoli
ed Amatrice nel dramma del terremoto, ora abbiamo una certezza in
più: di poter contare su un sistema
forte, efficiente, veloce.
5mln per rafforzare Protezione
Civile e gestione del rischio. I
volontari sono la risorsa più
importante per la Protezione Civile, ma ognuno deve essere messo
in condizioni di lavorare nel
migliore dei modi per poter operare rapidamente e in sicurezza e
fare la propria parte anche nella
prevenzione del rischio. Per questo la Regione si impegna in due
azioni fondamentali, con uno
stanziamento complessivo di circa
5mln di euro. Le risorse saranno
così spese:
3,8 milioni per automezzi e attrezzature: da 8 anni la Regione Lazio
non investiva neanche un euro per
le attrezzature e il parco mezzi
della Protezione Civile, che aveva
in dotazione mezzi usurati , con
più di 15 anni e oltre 100 mila km
già fatti. Mezzi che non hanno più
requisiti di sicurezza adeguati,
con costi elevati di manutenzione.
Oltre 2 milioni per i piani comunali di emergenza: La Regione è
pronta ad investire inoltre più di
2mln di euro per tutti i comuni
che entro il 5 dicembre approveranno un nuovo piano o un aggiornamento del piano comunale di
emergenza secondo le linee guida
della protezione civile che, anche
in questo caso, ha un ruolo strategico. tutti i comuni, infatti, possono contare sui tecnici della protezione civile per accertamenti e
verifiche
Queste sono azioni mirate per il
miglioramento di tutto il sistema
della gestione del rischio. È
necessario guardare avanti secondo un modello di collaborazione
che rilanciamo e miglioriamo con
una presenza più forte e concreta
della Regione Lazio accanto al
grande patrimonio di persone e
competenze che rappresenta la
Protezione Civile.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 59
- Posizionate altre isole ecologiche per
ANZIO - NETTUNO Anzio
il potenziamento della raccolta differenziata
Ad Anzio sono entrate in funzione altre tre isole ecologiche, che si aggiungono alle
precedenti cinque, per il conferimento differenziato dei
rifiuti. Le tre nuove isole
sono state posizionate all’altezza della stazione ferrovia-
ria di Anzio, in via Breschi al
parcheggio esterno di Villa
Sarsina ed in via Gramsci nei
pressi del Comando della
Polizia Locale. “A breve, in
uscita dal territorio comunale, saranno posizionate altre
isole ecologiche - afferma
l’Assessore alle politiche
ambientali e Sanitarie, Patrizio Placidi - che saranno
destinate ai cittadini, proprietari da seconda casa, che
rientrando a Roma non
riescono ad attuare correttamente la raccolta differenziata
porta
a
porta”.
L’Ufficio Ambiente del
Comune di Anzio è a disposizione dei cittadini che, con la
tessera sanitaria, riscontrano
eventuali difficoltà nell’apertura degli scompartimenti
delle isole ecologiche.
Giovani Senza Mafia all’istituto
Emanuela Loi di Nettuno
Grande successo per il progetto
“Giovani Senza Mafia” svolto presso
l’aula magna dell’istituto Emanuela
Loi di Nettuno, organizzato dall’Associazione Culturale 00042 in collaborazione con l’associazione Caponnetto.Il progetto, fortemente voluto
dal presidente dell’Associazione,
Elisabetta Civitan, aveva lo scopo di
inoculare il seme di legalità nella
coscienza dei giovani educandoli
alla legalità, mettendo in luce le atti-
vità illecite delle associazioni mafiose.
L’evento si è aperto con l’intervento
del dirigente scolastico, professoressa Antonella Mosca, la quale ha
subito sottolineato l’importanza del
convegno e dei temi toccati da parte
dei relatori; inoltre ha sottolineato
l’importanza di svolgere il convegno
presso un istituto che porta il nome
di una delle vittime della mafia siciliana, Emanuela Loi.
Successivamente ha preso la parola
il coordinatore dell’evento, Giancarlo Calderaro, il quale dopo un breve
excursus della storia della mafia siciliana ha introdotto il tema della legalità all’interno della nostra società;
principio universalmente condiviso e
fondamentale per vivere all’interno
di una società civile.
A seguire ha preso la parola il cronista del messaggero Giovanni Del
Giaccio, il quale ha ricordato alcuni
fatti di cronaca malavitosa degli anni
‘70 e ‘90 accaduti tra le zone di
Anzio e Nettuno; sottolineando
come la mafia oggi agisce in maniera totalmente differente rispetto al
secolo scorso, avvelenando ugualmente la nostra società.A metà convegno sono stati proiettati alcuni
spezzoni del Film “La Mafia uccide
solo D’estate” il quale riportava i
fatti di cronaca Palermitana; di come
Cosanostra nel secolo scorso ha
messo in ginocchio un intero paese
con omicidi e stragi, uccidendo
chiunque ostacolasse i loro affari.
La giornalista e scrittrice Angela
Iantosca, ha raccontato come vivono
i bambini delle varie associazioni
mafiose; di come questi ragazzi vengono “educati ed addestrati” a diven-
tare uomini d’onore e a dare la vita
per l’associazione malavitosa. Inoltre ha messo l’accento sul ruolo della
donna all’interno di queste associazioni e di come esse risultano fondamentali nella gestione degli affari
illeciti; a chiusura del suo intervento
sottolinea l’importanza del 25
Novembre come giornata contro la
violenza sulle donne.
Infine hanno preso la parola Edoardo
Levantini del coordinamento Antimafia di Anzio e Nettuno e Piergiorgio Busato dell’associazione Caponnetto, i quali, il primo ha esposto gli
accadimenti della Roma degli anni
70 da parte della banda della Magliana e di come questa associazione di
stampo mafioso ha avvelenato la
società romana di quegli anni.
Il secondo ha parlato della costituzione, e di come essa è fondamentale per la società civile, sottolineando
l’importanza di preservarla da possibili
contaminazioni
esterne.
Il convegno si è concluso con l’esortazione ai giovani, adulti di domani,
ad essere pronti a combattere il fenomeno mafioso, antisociale ed antilegale, perché solo in questo modo la
mafia potrà finire prima della fine
dell’uomo.
NETTUNO : CELEBRAZIONE SANTA BARBARA
PATRONA DEI MARINAI E ARTIGLIERI D’ITALIA
LA CERIMONIA RELIGIOSA PRESSO LA SALA POLIFUNZIONALE
U.T.T.A.T. del POLIGONO
di Elisa Bonacini
Si è tenuta nella mattinata di
venerdì 2 dicembre a Nettuno presso la Sala Polifunzionale dell’Ufficio Tecnico
Territoriale Armamenti Terrestri del Poligono Militare
la celebrazione religiosa
della festività di Santa Barbara Patrona dei Marinai e
degli Artiglieri d’Italia.
La tradizionale cerimonia
quest’anno si è svolta al
Poligono per rimarcare
Colonnello Angelo Assorati Direttore dell'Ufficio Tecnico
Territoriale Armamenti Terrestri
Tenente di Vascello Alessandro Cingolani Comandante
Capitaneria di Porto Di Anzio
i legami di vicinanza e collaborazione tra le due Istituzioni. Alla Santa Messa
celebrata dal Vescovo di
Albano Marcello Semeraro
hanno presenziato il Sindaco di Nettuno Angelo Casto,
il Sindaco di Anzio Luciano
Bruschini, le Autorità Militari del territorio, il personale civile e militare del Poligono ed il personale dell’Ufficio
Circondariale
Marittimo di Anzio.
Durante la cerimonia sono
Generale Antonino Affrunti
intervenuti il Colonnello
Angelo Assorati Direttore dell’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri, il Generale Antonino Affrunti e il Tenente di Vascello Alessandro Cingolani Comandante della
Capitaneria di Porto di Anzio.
L’evento è stato allietato dall’esibizione della Corale polifonica Città di Anzio.
(foto Elisa Bonacini)
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 60
ARDEA
Con accuse tutte da provare, rinviati a giudizio nel processo
“Uno Light” tutti gli imputati
coinvolti nella vicenda . Gli
imputati quattro politici che
ricoprono o hanno ricoperto le
prime cariche istituzionali dell’amministrazione Di Fiori. Tra
questi lo stesso sindaco di
Ardea Luca Di Fiori, l’ex assessore all’Ambiente Nicola Petricca, l’attuale presidente del consiglio comunale Massimiliano
Giordani, l’ex presidente del
Consiglio comunale Fabrizio
Acquarelli oltre all’imprenditore
Mario Mastrototaro titolare della
struttura sulla quale si chiedeva
il cambio di destinazione d’uso,
struttura sita sulla via Pontina
Vecchia all’incrocio con via
Laurentina. La trasformazione
doveva essere da industriale fabbrica di lampadari a edificio centro commerciale con con annessa sala cinematografica.
L’accusa ripetiamo tutta da provare in dibattimento è quella di
corruzione per atto contrario ai
doveri d’ufficio, reato che
secondo l’accusa sarebbe stato
commesso in concorso tra i
coimputati. Il 28.11.16 si è svolta l’udienza preliminare che ha
sancito il rinvio a giudizio di
tutti e fissato per il 7 marzo 2017
presso il tribunale di Velletri la
prima udienza del processo vero
e proprio, in cui i politici di
Ardea dovranno difendersi.
I capi d’imputazione sono relativi all’ Artt. 110 – 319 – 321 del
codice penale.
Il giudice dell’udienza preliminare Dott. Emiliano Picca ha
ammesso la costituzione di parte
civile del sig., Roviglioni Valtere più volte consigliere comunale di opposizione nella prima e
“seconda repubblica”la richiesta
di parte lesa, fatta ai sensi dell’art. 9 legge 267/2000 (azione
popolare) presentata dall’avvo-
7 - 22 DICEMBRE 2016
Rinviati a giudizio nel processo “Uno Light” tutti gli imputati coinvolti nella
vicenda . Gli imputati quattro politici che ricoprono o hanno ricoperto le
prime cariche istituzionali dell’amministrazione Di Fiori
cato Francesco Falco del Foro di
Velletri che assiste Valtere Roviglioni.
Il motivo della costituzione di
parte civile, è quello di sostituirsi all’Ente-Comune per la richiesta del risarcimento dei danni
patrimoniali e morale subiti dall’Ente. Va però precisato che
l’Ente comune, non si è mai
costituito parte civile nei procedimenti giudizi che riguardano
politici, neppure nel procedimento che dovrebbe definirsi il
22 dicembre prossimo che oltre
a politici vede coinvolti a vario
denuncie diede inizio alle indagini.
Dichiarazioni anche
da parte del sindaco
Luca Di Fiori, e dell’avvocato di Acquarelli e Giordani che
pubblichiamo:
“dichiarazione del
sindaco in merito al
rinvio a giudizio”
“Sono sereno. In
Comune abbiamo
agito rispettando le
norme. Saprò far
valere la mia innocenza. Ho piena
fiducia
nella
magistratura e nel
lavoro che svolge.
Spero che il tutto
si chiarisca in
tempi brevi”. Lo
dichiara il sindaco di Ardea Luca
Di Fiori commentando la
notizia del suo rinvio a giudizio, nell’ambito della questione della riconversione urbanistica della Idea linea luce Srl
(“Uno Light”)”. L’avvocato
di Acquarelli e Giordani è
fiducioso in quanto riuscirà a
dimostrare l’estraneità dei
suoi assistiti non essendoci
alcuna prova contro di loro.
Dichiarazione del consigliere Luca Fanco “ Il rinvio a
giudizio di del Sindaco di
Ardea Luca Di Fiori ed altri,
Il sindaco Di Fiori
dal sottoscritto annunciato
titolo dipendenti comunali di pubblicamente in Consiglio
alto livello.
comunale diversi mesi fa, è solaTale costituzione, spiega Valtere mente il provvedimento giudiRoviglioni, rappresenta comun- ziario minimo che gli potesse
que un precedente storico per accadere. Infatti, se il sottoscritArdea, segno che i cittadini stan- to, non avesse dichiarato, nel
no acquisendo una coscienza Consiglio comunale di Ardea
civica, sono convinto che prima quando si discuteva la trasfordel 7 marzo altri cittadini segui- mazione urbanistica della Idea
ranno il mio esempio. Non sono Luce Srl (Uno Light) le testuali
tardate le dichiarazioni di Luca parole “...avete un coraggio da
Fanco, colui che con le sue leoni approvare questo punto
Comune di Ardea
nonostante la Guardia di Finanza sta indagando da tempo intercettando le vostre richieste”.
Nell’occasione, ricordo perfettamente di aver fatto cambiare
idea alla collega Dott.ssa Cristina Capraro perchè inizialmente
favorevole alla Delibera con l’unico scopo di salvare i posti di
lavoro ed ignara completamente
quali interessi torbidi ci fossero
dietro. Nei giorni seguenti, sono
stato chiamato dal Comandante
della Guardia di Finanza dove
mi chiese come facevo a sapere
delle intercettazioni e che una
possibile richiesta di custodia
cautelare in carcere era svanita a
causa del mio intervento in Consiglio comunale. Dopo pochi
giorni, ho appreso che la preoccupazione del Comandante della
Guardia di Finanza era fondata
in quanto gli intercettati a seguito delle mie accuse in Consiglio
comunale avevano chiuso tutti i
contatti telefonici con il titolare
della Società e non si erano piu’
riuniti nei posti soliti dove si
incontravano.
Purtroppo, ho salvato da una
possibile custodia cautelare in
carcere degli intercettati con le
mie dichiarazioni atte a non far
votare la Delibera di trasformazione urbanistica della Idea
Luce Srl (Uno Light) dove a mio
giudizio si sarebbe creato una
ricchezza spropositata ad un privato in danno del pubblico.
Comunque, le intercettazioni
telefoniche, ambientali, le riprese e le dichiarazioni del titolare
della Società, non lasciano dubbi
o diverse interpretazioni e, dopo
questi rinvii a giudizio, seguiranno sicure condanne.
Dopo l’ennesimo provvedimento Giudiziario con accuse di una
gravitò inaudita al Sindaco di
Ardea Luca Di Fiori e gli altri
accusati, chiedo formalmente di
dimettersi !!!!!!!!!!!
il Consigliere comunale Luca
Fanco”
Luigi Centore
Parte civile Valter Roviglioni nel processo che vede imputati con accuse
tutte da provare, le più alte cariche istituzionali del comune di Ardea
Con la costituzione di parte
civile in un processo che vede
imputati con accuse tutte da
provare, le più alte cariche istituzionali del comune di Ardea,
Valtere Roviglioni diventa il
personaggio più popolare di
fine anno, mai prima d’ora un
cittadino si era costituito parte
lesa contro i vari procedimenti
che hanno i politici locali. Non
ultimo per popolarità l’avvocato Francesco Falco, che ha
accettato di assistere in questa
battaglia come dice Roviglioni, per la verità di un sistema di
potere da smantellare, per il
coraggio dimostrato nell’ac-
Valter Roviglioni
cettare tale incarico, essendo
esso un cittadini di Ardea. Per
la prima volta accettata la
costituzione di parte civile
richiesta da un cittadino in un
processo che vede imputati le
più alte cariche del comune di
Ardea. A costituirsi parte civile Valter Roviglioni assistito
dall’avvocato Francesco Falco.
Non è escluso che prima dell’inizio del dibattimento altri cittadini possano chiedere di
aggregarsi a Roviglioni. Quest’ultimo, ha spiegato le ragioni della sua costituzione di
parte lese e scrive: “A chi fa
politica come me non interes-
GIORNATA DELLA PREVENZIONE
Organizzata dalla D&Tharma Srl di Daniela Manfredi nei locali della
Parafarmacia sita in viale Nuova Florida angolo via Capri, 2 la giornata
della prevenzione per la valutazione dell’osteoporosi tramite ultrasonografica quantitativa. La Parafarmacia D&t Pharma da appuntamento per
la giornata di prevenzione di osteoporosi con esame sensitometrico
osseo calcaneare per sabato 17 dicembre. La prevenzione spiega Daniela, è consigliata alle donne di età superiore ai 45 anni di età, a quelle in
menopausa. Oltre che a pazienti con artrite reumatoide, patologie della
tiroide, cortisone da almeno tre mesi, a donne con storia familiare di
fratture vertebrali e del femore oltre a quanti con pregressa frattura del
polso o altri segmenti per traumi lievi. A quante vorranno aderire all’iniziativa possono telefonare al n. 069137054.
sano le eventuali condanne,
ma la verità di un sistema di
potere da smantellare e rendere pubblico ai cittadini...perché se ne facciano
una opinione e ne traggano
le conseguenze. Comunque, i tempi lunghi stressano anche i processati ..i rapporti con gli avvocati, le
scelte delle strategie difensive. le adrenaline per le
udienze. E’ la spada che
pende sempre....e non si sa
mai che piega prende..non
ultimo le esose spese legali.....”
Luigi Centore
Avv. Francesco Falco
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IL GIORNALE DEL LAZIO
7 - 22 DICEMBRE 2016
ARDEA
L’assise consiliare di giovedì
1 dicembre ha approvato a
scatola chiusa l’autorizzazione al sindaco alla formalizzazione della domanda di attribuzione a titolo non oneroso
dei beni di proprietà dello
Stato (706 ettari demaniali
delle Salzare). Una votazione
dove tutti i consiglieri presenti hanno espresso molte
perplessità e rimarcato diversi errori nelle particelle e nei
fogli catastali. Malgrado ciò
hanno votato a favore affinchè il comune possa aver
vedersi trasferito dal demanio i famosi 706 ettari delle
Salzare. Un passaggio che
avverrebbe senza alcun
inventario di cosa di attivo
come le costruzioni o di
negativo come le discariche
abusive anche di materiali
tossici, o le cause pendenti
con i vecchi proprietari quali
i nobili Sforza Cesarini e la
Soc. La Fossa srl, che reclamano di rientrare in possesso
di quei terreni. Insomma il
demanio se ne libera ed il
comune se lo prende in consegna, soltanto per far vedere
in occasione delle prossime
elezioni comunali agli occupanti abusivi che vuole sistemargli quanto edificato abu-
pagina 61
CONSIGLIO COMUNALE
VOTAZIONI ANOMALE? Cui protest?
sivamente su terreni demaniali. Insomma purchè la
gente si illuda di risolvere il
problema si vota malgrado le
tante perplessità espresse
fatto Mauro Giordani (probabile sindaco del centrosinistra) e Giancarlo Rossi a non
presentarsi in aula. Luca
Fanco assente giustificato.
bastava che l’assise chiedesse un vitalizio alla società
Fiamma 2000 Spa, per opere
da realizzare stipulando con
la Fiamma 2000 spa, una
dagli stessi consiglieri che
hanno alzato favorevolmente
la mano. Forse bene hanno
fatto la consigliera Cristina
Capraro ad abbandonare
l’aula al momento della votazione e ancor meglio hanno
Mentre un punto importante
che porterebbe soldi nelle
casse comune come il punto
della richiesta di ampliamento del deposito costiero della
società Fiamma 2000, è stato
ritirato. Su questo punto
convenzione il cui introito
per il comune, poteva essere
di una cifra in centesimi di
euro o di euro, da pagare al
comune per ogni litro o
metro cubo di gas scaricato
dalle motonavi gassiere alle
boe antistanti la foce del
fiume incastro, gas trasportato attraverso una condotta nei
depositi della società fino
sulla Péontina Vecchia, soldi
che le amministrazioni future
potrebbero spendere esclusivamente in opere pubbliche
sul territorio, opere di cui
beneficerebbe l’intera collettività nessuno escluso. Una
proposta che certamente la
Fiamma 2000 Spa non rifiuterebbe, del resto già in passato, finanziò con circa
400.000,00 euro la venuta ad
Ardea di Serena Grandi e la
ristrutturazione del campo
sportivo, e il rifacimento del
manto stradale di buna parte
di via Nazareno Strampelli.
Continuare a mantenere una
società di questa portata a
“bagno Maria” potrebbe finire che la stessa con tutti i permessi rilasciatigli dai vari
ministeri, scaricherà comunque ed al comune non darebbe al comune nulla, neppure
la manutenzione di una rotatoria. Del resto questo deposito è uno dei quattro in Italia
di interesse nazionale per
l’approvvigionamento energetico.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 62
7 - 22 DICEMBRE 2016
Pometini virtuosi: premiati con una tassa sui rifiuti più leggera
POMEZIA Grazie alla raccolta differenziata cala la TARI
“Pomezia è il Comune sopra i
50mila abitanti più virtuoso del
Lazio”: ad affermarlo, nel corso
del consiglio comunale del 29
novembre scorso è stato il sindaco, Fabio Fucci. Il “virtuoso” è
riferito alla raccolta differenziata, che sul territorio pometino sta
registrando un vero e proprio
boom. Il tutto si è concretizzato
con l’approvazione da parte
della massima assiste cittadina
di aliquote della tassa sui rifiuti
(TARI) più basse. E questo è
terzo anno consecutivo che la
tassa continua a scendere, sia per
la parte fissa che per quella
variabile, grazie all’estensione
della raccolta differenziata in
tutto il territorio comunale e
quindi alla riduzione dei costi
del conferimento in discarica.
“Anche per il 2017 la TARI
diminuirà per i cittadini di
Pomezia - ha spiegato l’Assessore Lorenzo Sbizzera - La
riduzione riguarda sia la parte
fissa che quella variabile del tributo, per un risparmio che va dal
7 al 10%, e interessa sia le utenze domestiche che quelle non
domestiche. Una riduzione
importante che è legata saldamente all’estensione della raccolta differenziata porta a porta
in tutto il territorio: nel 2017 il
Comune risparmierà circa
600mila euro per il conferimento dei rifiuti in discarica, un
risparmio che ci consente di
ridurre notevolmente la tassa per
la cittadinanza”. Da parte sua il
sindaco ha detto: “Pomezia ha
raggiunto l’obiettivo del 65% di
rifiuti differenziat: la Città è più
pulita e i cittadini pagano meno
tasse. Nel 2017 la TARI vedrà
una riduzione del 7-10% per
tutti, famiglie e aziende: un
risultato eccezionale che dimostra con i fatti la bontà del lavoro portato avanti in questi anni.
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
Nuovo ufficio informazioni del Comune e URP online
Da lunedì 28 novembre è attivo il nuovo Ufficio Informazioni del Comune di Pomezia. L’Ufficio fornirà agli utenti tutte
le informazioni richieste, accoglierà reclami, segnalazioni e
proposte –e sarà anche di supporto nell’utilizzo dei sempre
più numerosi servizi online.
Grande novità anche per l’URP che ora è anche online: si tratta di un Ufficio Informazioni virtuale, attivo 24 ore su 24, che
consente di prendere in carico richieste e segnalazioni e smi-
starle agli Uffici competenti, garantendo all’utente una risposta certa”. L’Ufficio Informazioni è in piazza Indipendenza n.
8, Piano Terra del Palazzo comunale; è aperto al pubblico dal
lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 (Tel: 06.91146517).
Invece, l’URP online è raggiungibile all’indirizzo web :
www.comune.pomezia.rm.it/urp.
Sistemazione viaria a Martin Pescatore
Sono partiti lo scorso lunedì 28
novembre i lavori per che interessa il tratto di strada che collega via Corleone a via dei
Romagnoli (a Martin Pescatore). Si sta provvedendo all’asfaltatura di via Corleone, il
che consentirà di unire il quartiere alla rotatoria di via dei Romagnoli. I lavori rientrano nel
programma di asfaltatura delle strade del 2016. A conclusione del cantiere verrà istituito il senso unico in via Corleone.
SINGLE in un appartamento di 50mq
Pomezia oggi spende molto
meno per conferire i rifiuti indifferenziati in discarica e ricava
molto di più dalla vendita dei
rifiuti differenziati come la
carta. Questo grazie ai cittadini
che seguono la raccolta porta a
porta e che possono vedere concretamente i risultati sulla bolletta TARI”.
In cosa si concretizza il calo dell’aliquota TARI? Viene riassun-
Parcheggio a pagamento a prova di “furbetti”
Fatta la Legge, trovato l’inganno: un proverbio caro a molti
“furbetti del quartierino” che si
scervellano per trovare un
modo per farla franca evitando
di dover necessariamente essere ligi al dovere. Nel caso specifico, l’intento era quello di
non dover versare neanche il
becco di un quattrino per poter
lasciare in sosta la propria
macchina laddove era previsto
di pagare un tot in base al
tempo.
Quando a Pomezia era in vigore la sosta oraria non era difficile vedere, spesso commercianti, ma anche loro clienti,
uscire di corsa per cambiare
l’ora segnata su un pezzo di
carta (ma molti ingegnosi utilizzavano anche dei segna
tempo “made in China “ che
facevano scattare in avanti
l’ora). Adesso per evitare una
multa con l’introduzione del
ticket non era difficile vedere
dei veloci passaggi di mano
dei biglietti tra automobilisti;
una sorta di “cortesia” per evitare di dover “regalare” dei
minuti o delle ore pagati in
anticipo.
In fondo, è come quando qualcuno a Roma che ha preso un
autobus per poche fermate
decide di donare il proprio
biglietto - della durata di 75
minuti - che più non gli serve a
qualcuno in attesa del bus.
Insomma, non di certo una
grande colpa perché in fondo
ancora il biglietto era validissi-
mo, seppure – come ammonisce una scritta – non si potrebbe cedere, neanche gratuitamente. Il Comune di Pomezia
ha deciso di attuare il pugno
duro.
La Lex sed Lex e non si chiuderà più un occhio se qualche
automobilista deciderà di passare il ticket ancora valido a
qualcun altro, neanche ad un
parente. Certamente a Palazzo
avranno dovuto consultare
degli esperti per trovare il
modo per sopprimere il desiderio di farla franca da parte dei
“furbetti del tassametro”.
Pensando e ripensando, ecco
l’uovo di Colombo: indicare i
3 numeri della targa (quelli
compresi tra le lettere). Se
qualcuno avesse mai pensato
sempre nello spirito del proverbio “Fatta la Legge, trovato
l’inganno” di scrivere sì i 3
numeri, ma usando una penna
cancellabile, sarà rimasto a dir
poco stizzito. Infatti, i 3 numeri vanno digitati sul parcometro al momento di richiedere il
biglietto. Dal 23 novembre
scorso è diventa obbligatorio
inserire il numero di targa dell’auto per il pagamento del
parcheggio. Questi i passaggi
da effettuare per ricevere il ticket da esporre sul mezzo:
1. inserire l’importo necessario
2. premere il pulsante verde
3. inserire esclusivamente i
primi tre numeri della targa
(non le lettere) come nell’esempio
ad acta per gli immobili di via Almirante e Via Romuald
attività di verifica da parte
del Comune, gli Uffici regionali hanno attivato il potere
sostitutivo a seguito del mancato riscontro alle numerose
richieste inoltrate al Comune
di Pomezia.
Anzi, giova ricordare che si
sono svolte riunioni ad hoc
che non hanno prodotto alcun
atto o documentazione sufficiente a dirimere le criticità
Fosca Colli
[email protected]
Si dovranno indicare tre numeri al centro della targa
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Le osservazioni di Francesco Di Majo riguardo alla nomina del Commissario
In riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Pomezia,
Fabio Fucci riguardo alla
nomina del Commissario ad
acta per gli immobili di via
Almirante e Via Romualdi, la
Regione Lazio precisa che
nell’adozione dei provvedimenti si è limitata ad applicare la normativa vigente.
Nel caso specifico del commissariamento per mancata
to, come esempio, nella sottostante tabella
emerse.Se le verifiche effettuate dal Comune di Pomezia
fossero state esaurienti, la
procedura si sarebbe interrotta e non si sarebbe arrivati
alla nomina del Commissario
ad acta, come previsto dalla
Legge 15/2008.
Inoltre, il riferimento alla
delibera del consiglio comunale di Pomezia del 29 settembre, nella quale il sindaco
afferma che “si sarebbe ristabilita una situazione di regolarità” relativamente agli
immobili in oggetto, è un atto
assolutamente insufficiente a
legittimare l’uso non conforme dei locali interessati. In
nessun caso è ammissibile
4. premere di nuovo il tasto
verde
5. ritirare il ticket
Se gli automobilisti furbetti
piangono, il Comune ride:
“Nell’ottica della trasparenza –
ha spiegato l’Assessore Riccardo Borghesi – si è ritenuto
necessario inserire questo ulteriore passaggio nel pagamento
dei parcheggi, per avere la certezza che il soggetto pagante
corrisponda al proprietario del
veicolo in sosta”. Da parte sua
il sindaco fucci ha aggiunto
che si tratta di “Un sistema che
va a integrare ulteriormente la
regolamentazione dell’utilizzo
dei parcheggi in Città e allinea
Pomezia alle grandi Città europee dove l’identificazione del
veicolo in sosta è attiva da
anni”.
Fosca Colli
[email protected]
che una variante urbanistica
normativa disponga per il
passato. La Regione ha sempre manifestato nei confronti
del Comune di Pomezia la
piena disponibilità a trovare
una soluzione conforme alla
legge. Il commissario ad
acta, nominato in applicazione alla legge vigente lavorerà
per dare attuazione anche alla
sentenza penale irrevocabile
N° 2500/14 emessa dal Tribunale ordinario di Velletri e
per verificare nell’esclusivo
interesse del Comune, le
legittime soluzioni possibili.
IL GIORNALE DEL LAZIO
7 - 22 DICEMBRE 2016
pagina 63
40 GIORNI DI FESTA CON IL NATALE CISTERNESE
CISTERNA
E’ stato presentato nella Sala
delle Statue il nutrito calendario
di iniziative organizzate dal
Comune di Cisterna di Latina in
collaborazione con la Pro Loco,
i commercianti dell’ASOC e
numerose associazioni locali.
Ad illustrare i contenuti della
rassegna sono stati il sindaco
Eleonora Della Penna, il delegato alla Cultura e spettacolo Pier
Luigi Di Cori, il presidente
ASOC Pierluigi Neroni, il presidente della Pro Loco Andrea La
Ricci.
Ben 39 giorni di iniziative che
ripropongono
appuntamenti
consolidati e tradizionali, come
il Presepe nelle Grotte, la Discesa della Befana o la Befana in
moto, ma anche tante novità
rivolte soprattutto ai più piccoli
ma non solo.
Al piano terra di Palazzo Caetani verrà allestita la Casa di
Babbo Natale con nevicate artificiali in piazza e una storica
giostra di fine Ottocento intera-
Palazzo Caetani il “cuore” della rassegna.Artisti di strada internazionali,
Gran Galà di beneficienza, giostra dell’Ottocento, Casa di Babbo Natale
mente in legno e dipinta a mano.
Tante le letture organizzate dalla
Biblioteca per i bambini nelle
scuole della periferia e numerosi
gli appuntamenti con l’animazione a Palazzo Caetani svolta
dalla Fabbrica dei Sogni, Akki
Pikki; poi il teatro delle marionette, i mercatini artigianali dei
gruppi Scout e vari spettacoli
come “Fiori d’Agave, storie di
straordinaria Scampia” organizzato da Il Ponte, “Scripta
Volant” organizzato da SpazioZeroNove, “Poesie e racconti
cisternesi” dall’associazione
Esso Chissi, “Babbo Natale in
Vespa” dal Vespa Club Cisterna,
“Natività vivente nelle grotte”
dalla
Dimensione
Futura,
“Bagaglio a mano” dal CSM di
Cisterna, la mostra fotografica
“Be a Muse”, i concerti musicali della Banda Musicale di
Cisterna e di numerose scuole di
musica, apertivi con dj set al
centro commerciale La Grangia,
presentazione del 6° calendario
storico di Esso Chissi.
Suggestiva sarà, l’8 dicembre,
sarà “La notte degli artisti” organizzata dall’ASOC con 20 artisti
di fama nazionale e internazionale che si esibiranno dalle
16.30 alle 18.30 a La Grangia e
fino alle 22.30 lungo Corso della
Repubblica.
Le ricche luminarie abbelliranno
il Corso ma anche la circonvallazione interna, piazza XIX Marzo
e Palazzo Caetani. La sera del 21
dicembre lo storico edificio presenterà tutto il suo splendore ad
una platea locale e provinciale
con il “Gran Galà di Natale”. La
serata proporrà il concerto della
pianista M° Vittoria Baccari, del
tenore M° Michele D’Abundo e
del baritono M°Luigi Narducci
unitamente alla degustazione di
piatti a base di prodotti tipici in
collaborazione con varie produttori locali e organizzazioni pontine della ristorazione e ricevimento. Il ricavato della serata
sarà interamente devoluto alla
Caritas diocesana.
Altra novità sarà la 1° Fiera
Natalizia con mercati straordinari nell’area ex Nalco domenica
11 e 18 dicembre.
“La forza di questo Natale –
hanno detto il sindaco Eleonora
Della Penna e il delegato alla
Cultura Pier Luigi Di Cori – è
l’unità tra l’amministrazione
comunale, la Pro Loco, l’Asoc e
le associazioni del territorio che
E’ VENUTA A MANCARE ADRIANA MARSELLA FIGURA
STORICA E ANTESIGNANA DELLA DONNA NELLA POLITICA
25 anni in Consiglio comunale, 2 volte Vice sindaco, tra gli artefici
della biblioteca comunale e dei servizi socio-sanitari a tutela della donna
E’ venuta a mancare il 25
Novembre a Cisterna, all’età di
91 anni, Adriana Marsella.Una
figura di primo piano nello scenario politico e amministrativo
di Cisterna e non solo.
Ha vissuto intensamente quasi
un secolo di storia cisternese – è
stata tra i rifugiati nelle grotte
durante la Seconda Guerra Mondiale, ha visto la ricostruzione –
ma soprattutto ha svolto per un
lungo periodo un ruolo di attivo
impegno per lo sviluppo e la crescita socio-culturale della città.
Un impegno, il suo, iniziato sin
dai tempi della formazione universitaria quando frequentò il
movimento femminile della
FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e strinse
amicizie personali con Rosa
Russo Iervolino e Tina Anselmi
che proseguiranno durante tutta
la sua vita.
Insegnate di scuola elementare,
come le due sorelle, nel 1965
fece il suo ingresso nel Consiglio comunale tra le fila della
Democrazia Cristiana, per rimanervi ininterrottamente fino al
1990.
Durante questi 25 anni di amministrazione rivestì per due legislature l’incarico di Vice Sindaco
(prima con Felice Paliani, poi
con Ezio Comparini) e più volte
fu assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura.
Di lei si ricorda il grande impegno per l’istituzione della biblioteca comunale avvenuta negli
anni Settanta, come pure per
l’attivazione di importanti servizi a tutela della salute e assistenza femminile come il Servizio
materno infantile, il Consultorio
femminile, la prevenzione delle
gravidanze a rischio. Battaglie
condotte insieme al dottor Massari, recentemente scomparso.
Dal 1980 al 1991 fu componente del Comitato di gestione dell’Unità Sanitaria Locale di cui fu
ci ha permesso di organizzare un
calendario così articolato e
nutrito. Palazzo Caetani sarà il
cuore della rassegna e presenteremo la sua bellezza a livello
provinciale con il Gran Galà di
Natale affinché possa diventare
una location per meeting e relazioni pubbliche ma anche per
devolvere fondi alla Caritas Diocesana”.
presidente dal marzo 1987 a giugno 1991. Partecipò alla progettazione per l’istituzione degli
istituti scolastici Dante Monda e
Plinio Il Vecchio.
“E’ stata l’antesignana della
donna quale figura attiva nella
vita sociale, politica ed amministrativa della città - commenta il
Sindaco Eleonora Della Penna -.
Con il suo impegno in favore
della cultura e della tutela della
salute delle donne, nonché con il
grande impegno che l’ha contraddistinta, si è meritata a lungo
un ruolo di stima e prestigio nell’ambito della politica locale e
provinciale. Ha lasciato impressa la sua impronta nei settori
della cultura e del socio-sanitario oltre che un esempio di
donna attiva e determinata”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 64
SPORT
Successo e partecipazione al
“GRAN GALA’ DELLO
SPORT” Organizzato dall’associazione Sport & Provent patrocinato dal Comune
di Aprilia e dal Coni. L’evento ha richiamato un pubblico
che ha gremito di entusiasmo
la sala del Teatro Europa, che
l’ospitava.
Il balletto di Energy One di
Dalila Jorillo ha dato inizio a
questa magnifica festa dello
sport, che si è celebrata al
cospetto del Sindaco Antonio
Terra, buona parte della sua
Giunta Comunale e dei consiglieri, ma anche di rappresentanti dei Comandi delle Forze
dell’ordine e il parroco Don
Franco.
In platea a omaggiare gli atleti i presidenti e delegati delle
Federazioni Sportive che unitamente ai Presidenti delle
Società Sportive e agli oltre
mille presenti che hanno assistito alla premiazione di ben
settanta atleti distintosi per
meriti sportivi e comportamentali.
Di grande effetto la premiazione dei ragazzi diversamente abili dello Special Olimpics
e i sette premi speciali che
sono andati a Gianfranco
Brilli Premio alla Memoria,
Emanuele Casilli Atleta piu’
votato del Corriere Sportivo, Massimiliano Sorrentino Premio Unione Veterani
del CONI, Mauro Bordoni
Premio alla carriera, Shark
pallanuoto Premio menzione Speciale, Aprilia Rugby
7 - 22 DICEMBRE 2016
“GRAN GALA’ DELLO SPORT”
miglior Società 2016 della
città, Cristian Ilardi Premio
Atleta dell’ anno 2016.
Il Gran Galà dello Sport si è
rivelato, peraltro, un palcoscenico per Maria Teresa Lau-
rita che ha estasiato il pubblico di oltre 700 persone, con il
suo nuovo brano “Cercami”,
di cui la giovane apriliana è
anche autrice e ispirato ad una
storia vera.
Tra gli intrattenimenti
canori hanno spiccato,
come siamo ormai abituati, The Sciuby’s con
il loro repertorio antico
ma sempre efficace e di
grande impatto scenico
e venerdì sera la loro
esibizione di “Ma dove
vai bellezza in bicicletta” hanno confermato
tutta la loro bravura e
preparazione: sette voci
per sette note che modulano e diffondono con lo
stile che appartiene ad
anni lontani, mai dimenticati. Francesco Angeli,
Stefano
D’Aniello,
Federica Di Cesare,
Giuseppe Forte, Dora
Nevi, Roberta Pichi,
Daniela Saurini, sono i
The Sciuby’s, accompagnati dall’immancabile
pianista e compositore
Mirko Iannaccone.
Infine il Presidente della
Sport & ProEvent Lucia
Banzato unitamente ai
presentatori Laura Proscio e Massimo Saurini
hanno premiato e ringraziato per l’impegno in
Città il Delegato allo
Sport del comune di
Aprilia Pasquale De
Maio.
La serata si è conclusa
con una esibizione congiunta delle palestre
Palagym, Asd Europa e
asd Le Ginnaste.
7 - 22 DICEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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