Gli alunni del Liceo Classico incontrano l`"autore"

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Transcript Gli alunni del Liceo Classico incontrano l`"autore"

Il tramonto a Kabul è sempre lo stesso

Alì lo immagina sempre bello

Ci sono storie che ti prendono: perché autentiche, perché ben narrate, perché hanno il tono epico dell’amore della vita e del resistere a tutti i costi. Alì è un ragazzetto di poco più di sette anni , quando, tornando da scuola , un giorno , trova la sua casa distrutta e i genitori morti. Unico sostegno il fratello maggiore, morto poco dopo naufrago nel tentativo di fuggire e col quale intrattiene un dialogo struggente per tutto il racconto. Non una sepoltura il fratello, clandestino anche da morto. Alì si imbarcherà dopo , attraversando tutto il Mediterraneo, giungendo a Lesbo, poi a Patrasso, infine in Italia. Scopre essa che non è propriamente una terra promessa, ma la terra di un nostro ideale in un Eden innocente, in cui, come nelle notti d’estate come a Kabul, si possano guardare le stelle e riconoscere le costellazioni. ”Stanotte guardiamo le stelle”è il titolo dell’avvincente racconto di Alì Eshani , giovane scrittore di circa 27 anni, che vanta una Laurea triennale in giurisprudenza alla Sapienza di Roma , oggi incontrato dagli alunni del Liceo “Benedetto Marzolla” di Brindisi. A dialogare con l’autore dapprima la professoressa Pierangela Del Prete, docente di lettere del medesimo Liceo, poi i ragazzi delle prime classi, che hanno posto domande sulla tecnica narrativa, sul rapporto di Alì con i genitori , il fratello, l’Italia con le sue luci ed ombre. Alì risponde ai ragazzi che ha deciso di studiare giurisprudenza, perché conoscere diritti e doveri rende veramente uomini. Ci emoziona quest’ afghano che usa espressioni quali “noi Italiani”, ricordandoci che l’identità non è questione di razza, ma di cultura. Quella che lui ha abbracciato e che la Città del Libro di Campi Salentina 2016, giunta alla sua XXI edizione, celebra. Unica iniziativa nel Sud. Nell’auditorium San Francesco anche studenti del Comprensivo di Latiano , dell’Aristosseno di Taranto , del Leonardo da Vinci di Maglie. Tutti un profondo silenzio, nell’ascoltare questo racconto del divenire: di un bambino che diventa adolescente, dei volti dei figli non riconoscibili in foto dai genitori profughi da anni. Solo una cosa non cambia: il tramonto dietro le montagne di Kabul.