Che cosa insegna il voto del 4 dicembre anche al mondo cattolico

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6/12/2016
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Che cosa insegna il voto del 4 dicembre anche al mondo cattolico ­ Formiche.net
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Che cosa insegna il
voto del 4 dicembre
anche al mondo
cattolico
 Carlo Costalli
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http://formiche.net/2016/12/06/riforma­costituzione­costalli­cattolici/
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6/12/2016
Che cosa insegna il voto del 4 dicembre anche al mondo cattolico ­ Formiche.net
L'intervento di Carlo Costalli, presidente del Movimento
cristiano lavoratori
La grande partecipazione popolare al voto sulla riforma costituzionale –
una partecipazione che non si vedeva da anni – è la dimostrazione che
quando si toccano temi importanti come la riforma della Costituzione
le persone partecipano e non accettano condizionamenti di alcun
genere: questo è un primo dato forte che emerge dalla consultazione di
domenica e che sta a dimostrare come la disaᬥ�ezione al voto degli
ultimi anni sia frutto non della disattenzione degli elettori alla politica
ma sia da leggere come richiesta dei cittadini di sentirsi parte
maggiormente attiva e coinvolta nelle scelte politiche e strategiche del
Paese.
politici contingenti, ma la disposizione fondamentale che esprime le
basi della convivenza civile e politica, il manuale che detta le regole del
gioco e che è frutto della volontà di condividere. Appunto per questo
vive di legittimazione giuridica, politica e culturale: così è stato per la
Costituzione del 1948 che – approvata quasi all’unanimità – è stata
frutto di un nobilissimo compromesso, non a caso da sempre
considerata la ‘Costituzione di tutti.
Il problema è che il voto sulla riforma costituzionale del governo Renzi
ha diviso anziché unire consegnandoci un Paese che mostra le cicatrici
della violenza di una parte sull’altra: già da questo punto di vista
possiamo dire che questa riforma aveva fallito, ancor prima del
verdetto degli elettori. I cittadini lo hanno capito e sentito, e si sono
mobilitati perché la Costituzione non è tema sul quale dividere un
Paese, ma una casa comune in cui tutti debbono ritrovare l’unità.
Chi s
La campagna referendaria è stata a tratti molto dura e per questo, al di
votato
là dell’esito, sento di dover rivolgere a tutti un appello per la
distensione e aꂀ�nché prevalga in ognuno il senso di responsabilità, in
primis all’interno dei partiti politici.
Ora bisogna ripartire dalla rilegittimazione delle posizioni e delle
opinioni di tutti – elemento essenziale e costitutivo di ogni democrazia
– se si vuole un Paese che non sia frammentato e diviso e, dunque,
incapace di sviluppo.
E un compito speciale in questo senso tocca al mondo cattolico che,
pur avendo avuto posizioni diverse, deve indicare una strada in questa
direzione. L’unica che può permettere a una classe politica ormai
logorata di ricostruire il rapporto di 唋ducia con i cittadini i quali, come
sollecitiamo ormai da anni, debbono tornare fortemente e
direttamente protagonisti della scelta dei propri rappresentanti: il MCL
farà la sua parte anche in questa direzione.
Adesso si deve lavorare ad una nuova legge elettorale che non sia
modulata sulle contingenti, presunte, convenienze dell’uno o dell’altro
partito (come è avvenuto per l’Italicum), ma pensata per raᬥ�orzare
proprio il legame 唋duciario e la stretta relazione elettore-eletto che
sono la base di una rappresentanza degna di questo nome.
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6/12/2016
ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO ­ VOTO ­ COSTALLI (MCL): “AFFLUENZA MOSTRA VOGLIA DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA DEI …
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martedì 6 dicembre 2016
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ITALIANI E ITALIANI
ALL'ESTERO ­ VOTO ­ COSTALLI
(MCL): “AFFLUENZA MOSTRA
VOGLIA DI PARTECIPAZIONE
DEMOCRATICA DEI CITTADINI.
ORA SUPERARE DIVISIONI DEL
PAESE”
(2016­12­05)
“La grande partecipazione popolare al voto
sulla riforma costituzionale – una partecipazione
che non si vedeva da anni ­ è la dimostrazione
che quando si toccano temi importanti come la
riforma della Costituzione, le persone
partecipano e non accettano condizionamenti di
alcun genere: questo è un primo dato forte che
emerge dalla consultazione di ieri e che sta a
dimostrare come la disaffezione al voto degli
ultimi anni, sia frutto non della disattenzione
degli elettori alla politica ma sia da leggere come
richiesta dei cittadini di sentirsi parte
maggiormente attiva e coinvolta nelle scelte
politiche e strategiche del Paese”: questo il
primo commento del presidente del Movimento
Cristiano Lavoratori (MCL), Carlo Costalli.
“La Costituzione non è una delle tante leggi che
perseguono obiettivi politici contingenti, ma la
disposizione fondamentale che esprime le basi
della convivenza civile e politica, il manuale che
detta le regole del gioco e che è frutto della
volontà di condividere. Appunto per questo vive
di legittimazione giuridica, politica e culturale:
così è stato per la Costituzione del 1948 che ­
approvata quasi all'unanimità ­ è stata frutto di
un nobilissimo compromesso, non a caso da
sempre considerata la ‘Costituzione di tutti’”.
Il problema, per Costalli, è che il voto sulla
riforma costituzionale del governo Renzi “ha
diviso anziché unire” consegnandoci “un Paese
che mostra le cicatrici della violenza di una
parte sull’altra: già da questo punto di vista
possiamo dire che questa riforma aveva fallito,
ancor prima del verdetto degli elettori. I cittadini
lo hanno capito e sentito, e si sono mobilitati
perché la Costituzione non è tema sul quale
dividere un Paese, ma una casa comune in cui
tutti debbono ritrovare l’unità”.
Infine un forte appello che il presidente MCL
lancia all’indomani di una campagna
referendaria che “è stata a tratti molto dura e
per questo, al di là dell’esito, sento di dover
rivolgere a tutti per la distensione e affinché
prevalga in ognuno il senso di responsabilità, in
primis all’interno dei partiti politici”.
“Ora bisogna ripartire dalla rilegittimazione delle
posizioni e delle opinioni di tutti ­ elemento
essenziale e costitutivo di ogni democrazia ­ se
si vuole un Paese che non sia frammentato e
diviso e, dunque, incapace di sviluppo”, ha
continuato il Presidente Costalli.
E un compito speciale in questo senso tocca al
“mondo cattolico che, pur avendo avuto
posizioni diverse, deve indicare una strada in
questa direzione. L'unica che può permettere a
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6/12/2016
ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO ­ VOTO ­ COSTALLI (MCL): “AFFLUENZA MOSTRA VOGLIA DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA DEI …
una classe politica ormai logorata di ricostruire il
rapporto di fiducia con i cittadini i quali, come
sollecitiamo ormai da anni, debbono tornare
fortemente e direttamente protagonisti della
scelta dei propri rappresentanti: il MCL farà la
sua parte anche in questa direzione”.
Né bisogna tergiversare, ha concluso Costalli:
“adesso si deve lavorare ad una nuova legge
elettorale che non sia modulata sulle
contingenti, presunte, convenienze dell'uno o
dell'altro partito (come è avvenuto per
l'Italicum), ma pensata per rafforzare proprio il
legame fiduciario e la stretta relazione elettore­
eletto che sono la base di una rappresentanza
degna di questo nome”. (05/12/2016­
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