I numeri dell`Aou “Maggiore della Carità”

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Corriere di Novara
SABATO 3 DICEMBRE 2016
CRONACA
CITTÀ DELLA SALUTE E INCREMENTO DELLE PRESTAZIONI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE, MA ANCHE UN AUMENTO DEI COSTI
I numeri dell’Aou “Maggiore della Carità”
Ieri la nona Conferenza dei servizi, momento di confronto con la cittadinanza
n Firma dell'accordo per la
nuova Città della Salute, novità nell'organizzazione e nello
staff, incremento delle prestazioni ad alta specializzazione
ma anche un aumento dei costi che rischia di complicare il
fronte bilancio. È in sintesi il
2016 dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore
della Carità, i cui numeri sono
stati presentati ieri, nel corso
della IX Conferenza dei Servizi dell'ente stesso. Un momento di confronto con la cittadinanza riproposto dopo alcuni
anni di stop.
NUMERI
L'ospedale si conferma la più
grande azienda di Novara con
i suoi 2627 dipendenti, di cui
oltre un terzo laureati e ben
1129 over 50. Dal punto di vista sanitario è sempre più
punto di riferimento per l'intero Piemonte Nordorientale:
nel 2015 sono stati più di 21
mila i ricoveri e quasi 80 mila
accessi al Pronto Soccorso,
con pazienti mediamente giovani (57% sotto i 65 anni).
I costi preventivati per il 2016
ammontano a 329.905.287
contro i 320.583.386 spesi nel
2015. «Usciamo dal piano di
rientro sanitario come Regione ma c'è il rischio di ricadervi
come ospedale». È l'allarme
lanciato dal direttore generale
del Maggiore, Mario Minola,
sul fronte del bilancio per l'anno corrente. «Dipenderà tutto
dai parametri che saranno inseriti nella legge di stabilità in
Mario Minola
discussione» ha spiegato,
chiedendo attenzione su questo fronte ai parlamentari novaresi.
ORGANIZZAZIONE
Nel 2016 è stato adottato il
nuovo atto aziendale che ha
rinnovato la struttura dei dipartimenti dell'ospedale: meno strutture e alcune trasversali con altri ospedali del quadrante Nord-Est. «Non più
specialità singole - ha argomentato il direttore Minola ma stiamo lavorando per
creare reti cliniche integrate».
Le prime sono già operative,
come quella per i trapianti, per
la chirurgia bariatrica, la breast unit o il centro di procreazione medicalmente assistita.
Il Maggiore è un ospedale ad
alta tecnologia. Da settembre
2014 ad oggi sono stati eseguiti 327 interventi di chirurgia
robotica, in particolare in
campo urologico. Grazie a
partners privati nel 2016 l'ospedale si è dotato di diverse
apparecchiature d'avanguardia, come lo strumento per
diagnosticare la retinopatia
pediatrica. Mentre è in arrivo
una Tac microperatoria per la
neurochirurgia. Grazie ad altre donazioni, inoltre, sono
stati ristrutturati i locali dell'anatomia patologica, aperto un
centro per il ritorno alla vita
quotidiana per i mielolesi e
una palestra per la riabilitazione oncologica.
CITTÀ DELLA SALUTE
Il progetto per il nuovo ospedale di Novara è al momento
di nuovo al vaglio del Nucleo
di Valutazione ministeriale a
Roma. Un passaggio obbligato dopo le modifiche introdotte nelle procedure di gara a
seguito dell'approvazione del
Nuovo Codice Appalti. La
principale novità è la diminuzione del contributo pubblico
dal 76% al 30%. «Proprio per
questo non è più così urgente
la vendita del patrimonio immobiliare dell'ospedale» ha
sottolineato il direttore Minola. Non si ferma comunque il
piano delle dismissioni. L'8
novembre è stato pubblicato
un avviso esplorativo per l'acquisto dei beni dell'ospedale
(cascine, terreni e perfino un
castello). Si procederà alle
vendite però a tappe, a partire
proprio da quei beni che riscuoteranno maggiore interesse.
Lucia Panagini
Assistenza primaria territoriale
e autismo: in arrivo dieci milioni
n L’assessore alle Sanità, Saitta, el’assessore alle Politiche
Sociali, Casa e Famiglia, Ferrari, hanno presentato due
provvedimenti che riguardano l’assistenza primaria territoriale e l’autismo.
Nel primo caso la Regione
Piemonte impegna 8 milioni
di euro per strutturare una
rete di Case della Salute. In
ognuno delle 13 aziende sanitarie territoriali sono previsti
sia il rafforzamento di realtà
esistenti sia la nascita di nuove esperienze per arrivare ad
un totale di 54 Case della Salute su tutto il territorio piemontese. La delibera definisce, inoltre, interventi strategici per valorizzare il ruolo
svolto dall’assistenza prima
nella risposta ai bisogni di salute della popolazione con
particolare riferimento alla
cura delle cronicità.
Per quanto riguarda l’autismo, la Regione Piemonte interviene per potenziare la risposta sanitaria ed integrata
stanziando 2 milioni di euro a
favore dei minori con disturbo dello spettro autistico, in
particolare sulla fascia d’età
0-3 anni, puntando soprattutto alla diagnosi ed al trattamento precoce dell’autismo, secondo le raccoman-
dazioni delle linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità. Un trattamento precoce
prevalentemente sanitario,
ma che si integra sin dall’inizio con gli interventi educativi condotti dai genitori formati e supervisionati e con
quelli degli eventuali asili nido fino poi all’ingresso nella
scuola dell’infanzia con le attività scolastiche e quelle
educative socio sanitarie.
L’assessore Ferrari ha commentato che il percorso è pienamente coerente con la programmazione sviluppata dal
Patto per il Sociale che definisce come obiettivo strategico
quello di arrivare alla piena
omogeneità territoriale tra
ambito sanitario e quello sociale all’interno del distretto
della Salute e della Coesione
Sociale. Questo obiettivo
prevede anche, laddove non
fosse realizzata, la progressiva unificazione degli enti gestori delle politiche sociali all’interno dello stesso distretto. In questa ottica la Casa
della Salute può rappresentare lo snodo operativo che favorisce l’incontro tra sanità e
politiche sociali soprattutto
per quanto riguarda la cura
delle malattie croniche che richiedono per loro natura in-
terventi sociosanitari.
Ferrari ha aggiunto che la situazione della rete territoriale in Provincia di Novara è già
in fase molto avanzata grazie
all’opera di ASL e Comuni.
Alle realtà attive di Arona,
Oleggio, Ghemme e Novara,
se ne aggiungerà una anche
nell’Ovest Ticino tra Galliate
e Trecate.
Anche le segreterie regionali
di Cgil Cisl Uil esprimono
soddisfazione per lo stanziamento di 8 milioni di euro
della Giunta regionale destinato al Piano dei servizi sanitari territoriali.
«L’approvazione del finanziamento di 8 milioni di euro da
parte della Giunta regionale
per il Piano dei servizi sanitari territoriali ai cittadini – dichiarano i segretari regionali
di Cgil Cisl Uil, Gabriella Rogolino, Sergio Melis e Francesco Lo Grasso – è finalmente
una buona notizia. Dopo una
stagione di tagli e sacrifici
nella sanità piemontese, siamo soddisfatti che si prenda
la direzione indicata dalla
nostra Piattaforma sindacale
che è quella di realizzare luoghi con servizi per i cittadini
nel territorio e in alternitava
all'ospedale».
Sandro Devecchi
Regione Piemonte: approvato
il bilancio di assestamento 2016
n Il Consiglio regionale del
Piemonte ha approvato martedì scorso l'assestamento del
bilancio 2016 e le disposizioni legislative e variazioni al
bilancio di previsione 20162018.
«L'assestamento 2016 è particolare - ha commentato il capogruppo e segretario regionale del PD Davide Gariglio innanzitutto perché si fa carico delle rate dei debiti per il
2017 e parte di quelle per il
2018, dando così sicurezza e
solidità ai conti regionali. Abbiamo introdotto un nuovo
modo di affrontare il bilancio
più limpido e trasparente».
All'unanimità il Consiglio ha,
peraltro, votato lo stanziamento di 10 milioni per la recente emergenza alluvione
destinandole anche il 50%
delle risorse derivanti dall'ecotassa e dagli introiti derivanti dal conferimento di rifiuti provenienti da fuori Regione.
«La restante parte di tali introiti sarà finalizzata a un
fondo per le bonifiche e per la
prevenzione della produzione dei rifiuti e l’incentivazione della raccolta differenziata
nei soggetti pubblici a partire
dal 2017. Si tratta di un'occasione anche per il novarese
per incentivare il passaggio
alla tariffa puntuale» spiega il
Consigliere regionale Dem,
Domenico Rossi. «Esprimo
grande soddisfazione, inoltre
– prosegue Rossi - per il finanziamento della legge re-
Domenico Rossi
gionale 14/2007 sulla prevenzione della criminalità:
200.000 euro per il 2017 che
serviranno per proseguire sul
percorso di riuso dei beni
confiscati e per sostenere percorsi di educazione alla legalità dopo anni in cui il capitolo del bilancio rimaneva pressoché a zero. Scelta accompagnata anche da un atto di indirizzo importante votato già
dalla commissione legalità all’unanimità e approvato dal
Consiglio come ordine del
giorno collegato che prevede
l’impegno da parte della
Giunta di individuare all’interno del POR misure rivolte
al riutilizzo dei beni confiscati».
Un segnale politico chiaro,
non certo l'unico contenuto
all'interno del documento finanziario. «Il gruppo del Partito Democratico - continua il
relatore di maggioranza, Andrea Appiano (PD) - ha incrementato con propri emendamenti le risorse: 925.000 euro
per il sistema dei beni culturali e museali, le biblioteche, il
sistema teatrale; 1,5 milioni
per l'abbattimento delle barriere architettoniche; oltre 2
milioni per le scuole materne
paritarie e ai Comuni per gli
scuolabus; con l'accordo di
tutto il consiglio regionale si è
poi votato un emendamento
di 900.000 euro per i vigili del
fuoco e l'emergenza terremoto; si sostiene anche il fondo
antitratta e le vittime di discriminazione; sono aumentate le risorse all'Edisu di 4,54
milioni confermato il 100 per
cento delle borse di studio e,
infine, sono state stabilizzate
le risorse necessarie per le politiche sociali».
L’esame era iniziato nella seduta del 22 novembre scorso
con gli interventi dei tre relatori esponenti dei gruppi Pd,
M5S e FI ed era proseguito
nella seduta del 24 novembre
con la conclusione del dibattito generale e l’inizio dell’esame dell’articolato. Nel corso delle tre giornate sono stati
esaminati 210 emendamenti
presentati dai vari gruppi di
maggioranza ed opposizione
e dall’Esecutivo.
Tra questi ne sono stati approvati alcune decine, compresi alcuni delle opposizioni, quattro del gruppo FI e un
paio di quello M5S.
A differenza del testo approdato in Aula, risultano così
diversi articoli aggiuntivi rispetto ai 14 iniziali.
s.d.