Savona si ferma alle 18, il video diventa virale

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italia mondo
IL SECOLO XIX
SABATO
3 DICEMBRE 2016
11
I VIGILI FANNO RISPETTARE DA SEMPRE QUESTA TRADIZIONE: 112 MILA VISUALIZZAZIONI IN TRE GIORNI SU FACEBOOK
Savona si ferma alle 18, il video diventa virale
Boom di contatti per il filmato che mostra la gente immobile in piazza Mameli per onorare i caduti
1.715
LA STORIA
le condivisioni
dalla pagina Facebook
del fisioterapista
savonese
Stefano D’Andrea
MAURIZIO PELLISSONE
SAVONA. Quei ventuno rin-
tocchi della Campana dei
Caduti che ogni sera alle 18
fermano la piazza centrale
di Savona scavalcano gli
oceani e risuonano anche a
Sydney, fanno commuovere
chi si trova davanti a uno
schermo luminoso di un pc
nel buio di migliaia di case in
mezza Europa, riaccendono
lanostalgiadellapropriacittà di tanti che da anni sono
stati costretti a lasciare la
Torretta.
Migliaia e migliaia di savonesi che si sono ritrovati a
condividere il video pubblicato da un fisioterapista,
Stefano D’Andrea, e girato
dalla terrazza del suo studio.
Un video diventato nel giro
di tre giorni un fenomeno
dei social, virale in gergo. I
numeri: 112.658 visualizzazioni (contate ieri sera alle
18), 1.715 condivisioni e oltre 1.200 “mi piace”. Un minuto di filmato che attraverso la Rete è riuscito in un piccolo miracolo mediatico: riportare in piazza Mameli i
savonesi sparsi in mezzo
mondo.
«Non ci volevo nemmeno
credere - spiega D’Andrea,
autore del video - ho voluto
21
Un fermo immagine dal video di piazza Mameli a Savona girato da Stefano D’Andrea
mettere su Facebook una
tradizione che noi savonesi
viviamo talvolta con un po’
di fastidio. Tanto da cambiare strada quando andiamo
di fretta per evitare di doverci fermare». Una tradizione, infatti, che da quasi
novant’anni e unica in Italia
prevede che pedoni e auto si
blocchino al primo rintocco
della campana del Monumento ai Caduti. Una pattuglia di vigili ogni sera la fa rispettare, avvertendo croceristi e turisti, talvolta multando qualche residente che
tenta di accelerare il passo e
sfuggire ai sessanta secondi
di stop.
.it
[+] ilsecoloxix
IL VIDEO
SUL SITO WEB
Potete vedere il video di Piazza Mameli a Savona che
si ferma all 18 al
rintocco delle campane
anche sul sito web del Secolo XIX (www.ilsecoloxix.it). Pubblicato da Stefano D’andrea sul suo
profilo personale, il filmato ha raggiunto oltre centomila visualizzazioni e
oltre 1.700 condivisioni in
soli due giorni.
FACEBOOK
Ventuno ritocchi (tante
quante sono le lettere dell’alfabeto che idealmente
rappresentano le iniziali di
tutti i caduti in guerra) che la
città ascolta dal 18 settembre 1927, quando Vittorio
Emanuele III inaugurò il monumento realizzato dallo
scultore Luigi Venzano di
Sestri Ponente, utilizzando
per la campana il bronzo fuso dei cannoni strappati ai
nemici.
«Non appena ho postato il
video, nel giro di poco mi sono ritrovato condivisioni e
commenti a valanga, persino dall’Australia - dice ancora D’Andrea - forse noi che
sono i rintocchi
della campana
Uno per ogni lettera
dell’alfabeto a ricordare
i nomi dei caduti
viviamo questa tradizione
tutti i giorni non ci rendiamo
conto del significato che ha
per chi vive lontano. Dalla
mia terrazza, ho visto gente
che si metteva sull’attenti,
che si alzava dalla panchina,
auto che frenavano di colpo.
Mi è venuta la pelle d’oca e
ho pensato di riprendere
tutto con il telefonino».
Ma la piazza della memoria è rimasta per il momento
lontana dalle grandi piazze
del turismo. «E non capisco
perché. Basterebbe riprendere tutta la scena con un
drone e magari accordarsi
con Costa Crociere per far
vedere il video a bordo per
promuovere turisticamente
la nostra città grazie a una
iniziativa che non ha riscontri altrove».
E quanto questi rintocchi
riescano a far vibrare i cuori
dei savonesi si legge nei tantissimi commenti postati
sotto il video intitolato da
D’Andrea “La cosa più bella
della mia città. ... tutti i giorni alle ore 18 . Rispetto” .
C’è Patrizia che scrive:
«Manco da 25 anni, vedere
questo video mi ha emozionato». Riccardo sottolinea
invece la partecipazione silenziosa di chi alle sei del pomeriggio si ferma: «A Firenze si metterebbero tutti a
strombazzare nel traffico».
E Francesca: «Vivo in Trentino da anni. Giusto ricordare.
Da piccoli a Savona ci portavano a vedere i posti dei partigiani». «Dovrebbero farlo
in tutte le città», è la proposta di Susanna. «Questo video mi commuove fino alle
lacrime», ammette Ale.
Nel marzo del 1922 fu l’associazione madri e vedove
della Grande Guerra a volere
quel monumento e a bandire un concorso fra gli scultori. Quasi un secolo dopo, tocca ora alla tecnologia e a un
video occasionale far sentire meno lontana la loro città
ai savonesi che vivono agli
angoli del mondo.
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