Tasse ultimi anni

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Ufficio Studi
CGIa
8 dicembre 2016
TASSE: NEGLI ULTIMI ANNI ABBIAMO
VERSATO 30 MILIARDI IN PIU’
Una stangata da 30 miliardi di euro. E’ questo l’importo aggiuntivo di tasse, imposte e
tributi che gli italiani hanno versato all’erario e agli enti locali tra il 2010 e il 2015. Se al
netto del bonus degli 80 euro in termini percentuali l’incremento di quelle confluite
allo Stato centrale (Irpef, Ires, Iva, etc.) è stato del 6,3 per cento (+ 22,3 miliardi in
termini assoluti) , quelle locali (Ici-Imu, Tasi, addizionali Irpef, Irap, etc.) sono
aumentate di più: precisamente dell’8,1 per cento (+7,8 miliardi di euro). Il Pil
nominale, invece, è cresciuto “solo” del 2,4 per cento (vedi Tab. 1).
Al netto degli 80 euro concessi a partire dal 2014 dal Governo Renzi ai lavoratori
dipendenti con retribuzioni medio basse, nel 2015 i contribuenti italiani hanno versato
389 miliardi di euro all’erario e 104,4 miliardi a Regioni e autonomie locali, per un
importo complessivo di 493,5 miliardi di euro.
I conti sono stati realizzati dall’Ufficio studi della CGIA. Afferma il coordinatore
dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“Le ragioni della mancata crescita registrata in questi ultimi anni emergono in maniera
molto chiara dalla lettura di questi dati. Il forte aumento delle tasse ha condizionato
negativamente i consumi, soprattutto delle famiglie, e gli investimenti, soffocando i
timidi segnali di ripresa che si sono affacciati in questi ultimi anni. Per tali ragioni, tra il
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2010 e il 2015 il Pil è cresciuto tre volte in meno della dinamica delle entrate tributarie.
Uno scenario che ha provocato un deciso aumento dell’esclusione sociale e del tasso di
disoccupazione, soprattutto tra i giovani e le donne”.
La composizione del gettito per livello di Governo è rimasta pressoché la stessa. Su un
importo totale delle entrate tributarie pari a 484 miliardi di euro (anno 2015 al netto
del bonus Renzi) il 21,6 per cento è finito nelle casse di Regioni e altri enti territoriali
(104,4 miliardi di euro), mentre il 78,4 per cento lo ha incassato l’erario (379,5 miliardi
di euro). Rispetto a 5 anni prima, la situazione non ha subito grossi cambiamenti (vedi
Tab. 2).
E il segretario della CGIA, Renato Mason, sottolinea:
“Avvicinando i centri di spesa a coloro che usufruiscono direttamente dei servizi, si
imporrebbe una maggiore responsabilizzazione dei decisori locali che darebbero
sicuramente luogo ad una
razionalizzazione della spesa e a una conseguente
contrazione del peso fiscale. Per il suo definitivo compimento, però, mancano ancora
due tasselli importanti: la piena attuazione dei costi standard nella sanità e negli enti
locali. Due misure su cui la politica dovrebbe accelerarne il compimento, per dare il via
libera ad un vero cambiamento che riscriverebbe i rapporti tra il fisco ed i
contribuenti”.
Tra le principali tasse locali, solo l’Irap (- 3,8 miliardi pari a una variazione del -12 per
cento) ha subito una contrazione abbastanza decisa: tutte le altre, invece, hanno
registrato un netto aumento. Tra il 2010 e il 2015 l’addizionale regionale Irpef è
aumentata di 3,1 miliardi di euro (+39 per cento). L’anno scorso nelle casse dei
governatori sono finiti ben 11,3 miliardi di euro. L’addizionale comunale Irpef è
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aumentata di quasi 1,5 miliardi (+52 per cento): nel 2015 questa imposta ha garantito
ai Sindaci un gettito di ben 4,3 miliardi di euro. Ma l’imposta che ha subito l’incremento
più sensibile è stata quella sugli immobili. Se nel 2010 l’Ici consentì ai primi cittadini di
incamerare 9,6 miliardi, nel 2015 i Sindaci con l’Imu e la Tasi hanno incassato ben 21,3
miliardi (variazione in termini assoluti pari a +11,6 miliardi che corrispondono ad una
variazione del +120 per cento) (vedi Tab. 3).
Tab. 1 – Dinamica delle Entrate tributarie per livello di Governo (milioni di euro)
Var.%
(su
anno
prec.)
Amministrazioni
locali
Var.%
Var.%
(su
anno
prec.)
Totale
(su
anno
prec.)
PIL
nominale
Var.%
Anno
Amministrazioni
centrali
2010
357.217
+1,2%
96.696
+3,7%
453.913
+1,8%
1.604.515
+2,0%
2011
365.164
+2,2%
99.743
+3,2%
464.907
+2,4%
1.637.463
+2,1%
2012
381.243
+4,4%
106.787
+7,1%
488.030
+5,0%
1.613.265
-1,5%
2013
380.740
-0,1%
104.147
-2,5%
484.887
-0,6%
1.604.599
-0,5%
2014
381.709
+0,3%
106.776
+2,5%
488.485
+0,7%
1.620.381
+1,0%
2015
389.071
+1,9%
104.486
-2,1%
493.557
+1,0%
1.642.444
+1,4%
Var. %
2010 2015
Var. ass
2010 2015
8,9%
+6,3% (*)
31.854
22.351 (*)
(su anno
prec.)
8,7%
+8,1%
+6,6%
(*)
7.790
30.141
(*)
+2,4%
39.644
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati ISTAT
(*) al netto del “Bonus Renzi” (80€ in busta paga)
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Tab. 2 – Composizione del gettito per livelli di Governo (milioni di euro)
Var.%
(su
anno
prec.)
Amministrazioni
locali
Var.%
Var.%
Anno
Amministrazioni
centrali
2010
357.217
78,7%
96.696
21,3%
453.913
100%
2011
365.164
78,5%
99.743
21,5%
464.907
100%
2012
381.243
78,1%
106.787
21,9%
488.030
100%
2013
380.740
78,5%
104.147
21,5%
484.887
100%
2014
381.709
78,1%
106.776
21,9%
488.485
100%
2015
389.071
78,8%
104.486
21,2%
493.557
100%
2015 (*)
379.568
78,4%
104.486
21,6%
484.054
100%
(su
anno
prec.)
Totale
(su
anno
prec.)
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati ISTAT
(*) al netto del “Bonus Renzi” (80€ in busta paga)
Tab. 3 – Andamento dei principali tributi locali (milioni di euro)
Anni
Addizionale Addizionale
regionale
comunale
IRPEF
IRPEF
IRAP
ICI IMU
TASI (*)
2010
8.167
2.892
31.939
9.663
2011
8.483
3.217
32.949
9.848
2012
10.674
3.890
33.196
15.609
2013
10.596
4.207
31.980
15.706
2014
10.964
4.371
30.384
21.136
2015
11.332
4.384
28.127
21.306
Var. %
2010 - 2015
+39%
+52%
-12%
+120%
Var. ass
2010 - 2015
3.165
1.492
-3.812
11.643
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati ISTAT e Ministero dell’Economia e delle Finanze
(*) al netto della quota IMU di competenza dello Stato (80€ in busta paga)
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