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AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO 1757
DI MARTEDI
6
DICEMBRE
2016 A
Operazione antidroga della
Polizia penitenziaria
CURA
DELLA
SEGRETERIA GENERALE
AD USO INTERNO
dimostra di non essere seconda a nessuna
forza di polizia, certamente un bene da
tutelare per il benessere della società e
non come sta facendo l’amministrazione
penitenziaria negli ultimi anni”.(tuscia
web)
APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
Agente
di
Polizia
penitenziaria in fin di vita
:tratta in una trappola? Il
giallo dell’ascensore
Poliziotto
penitenziario
condannato a 3 anni di
reclusione
per
aver
tentato
di
abusare
sessualmente
di
una
donna
Scoperta mentre tenta di portare hashish al
figlio in carcere Viterbo - Mammagialla Durante una operazione di controllo della
polizia penitenziaria di Viterbo, coadiuvata
dal nucleo cinofilo della casa circondariale
di Rebibbia Viterbo – Donna scoperta
mentre tenta di portare hashish al figlio in
carcere.Sabato 26 novembre 2016, gli
uomini del reparto di polizia penitenziaria
di Viterbo, coadiuvato dal nucleo cinofilo
della casa circondariale di Roma Rebibbia,
durante uno dei servizi programmati per
contrastare l’introduzione di sostanza
stupefacente all’interno della struttura di
pena viterbese, hanno sorpreso una donna
che cercava di portare delle dosi di hashish
al figlio detenuto a Mammagialla.Dopo il
ritrovamento e il sequestro della sostanza
illecita, il reparto di polizia penitenziaria ha
eseguito delle perquisizioni domiciliari nella
città di Viterbo e nella vicina Vallerano, le
quali
hanno
permesso di
trovare il
materiale con cui erano state confezionate
le dosi di hashish, che dovevano arrivare in
carcere per un successivo spaccio tra
detenuti.I sindacalisti Luca Floris (Sappe),
Gennaro Natale (Osapp) e Danilo Primi
(Uspp) esprimono un “grande plauso a tutto
il reparto di polizia penitenziaria di Viterbo
ed al Nucleo cinofilo di Roma, i quali
nonostante tutte le difficoltà operative
riescono a contrastare ed a volte stroncare i
traffici illeciti di sostanze stupefacenti che
potrebbero mettere in pericolo la vita di chi
le assume”.“Questa operazione fa seguito ad
altri arresti operati nei giorni scorsi dalla
polizia penitenziaria di Viterbo – spiegano i
sindacalisti -, a seguito di mandati di
cattura internazionali, a testimonianza del
fatto che la polizia penitenziaria nonostante
le innumerevoli difficoltà in cui opera
quotidianamente,
ancora
una
volta
E’ stato condannato a 3 anni di reclusione
il
Sovrintendente
della
Polizia
Penitenziaria F.Z. per il reato di violenza
sessuale. L’uomo, in servizio presso il
carcere di Mefi (Potenza) tentò di abusare
di un’addetta ai servizi di mensa (per il
personale della polizia penitenziaria)
dopo la pausa pranzo. I fatti risalgono a
Febbraio 2010. La donna mentre era
intenta a sparecchiare i tavoli della mensa
fu braccata dall’uomo che oltre a
palpeggiarla tentò di avere con la vittima
un rapporto sessuale. Lei riuscì a fuggire
e a chiedere aiuto, lui si dileguò in fretta.
Quando giunsero i soccorsi, i due agenti
della Polizia Penitenziaria consigliarono
alla donna di tacere aiutando il collega
(che probabilmente era un pò brillo) in
quanto non c’era stata nessuna violenza
concreta, ma lei non riuscì a sorvolare su
un episodio così grave. Ieri a distanza di 6
anni anche la giustizia, dopo indagini e
testimonianze, le ha dato ragione
condannando l’uomo per questo atto di
violenza nei confronti del sesso
femminile.(vulture news)
Sissy Trovato, agente di polizia
penitenziaria in fin di vita: il giallo
dell’ascensore e la testimonianza della .
Resta ancora un mistero quanto accaduto
alla giovane Sissy Trovato, l'agente di
polizia penitenziaria originaria di
Taurianova (Reggio Calabria) ma in
servizio a Venezia, dove lo scorso primo
novembre è stata trovata esanime davanti
all'ascensore dell'ospedale civile della
città. Cosa è realmente successo? Mentre
la giovane 28enne lotta tra la vita e la
morte, le indagini vanno avanti, facendosi
strada tra le altre piste oltre a quella del
tentato suicidio alla quale non credono i
familiari e gli amici di Sissy Trovato.
Tutti, infatti, continuano a descriverla
come una persona così solare al punto
che non avrebbe mai tentato di uccidersi
sparandosi un colpo di pistola alla testa. I
genitori di Sissy Trovato, papà Salvatore e
mamma Caterina sono intenzionati a fare
chiarezza su quanto accaduto alla giovane
figlia. Cosa l'avrà sconvolta al punto tale
da farle cambiare i piani, quel giorno di
poco più di un mese fa, mentre era in
servizio? Non solo l'agente non sarebbe
dovuta andare all'ospedale civile di
Venezia, ma ciò che non torna è quanto
fece dopo la visita di controllo alla
detenuta. Quest'ultima, infatti, si trovava
in una stanza a piano terra dell'ospedale e
per uscire Sissy Trovato avrebbe dovuto
solo scendere tre gradini. Perché,
dunque, dirigersi verso l'ascensore dove
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poi fu trovata esanime in una pozza di
sangue? In questo contesto si va ad inserire
la testimonianza importantissima della
detenuta che per ultima vide Sissy. Il
sospetto è che l'agente di polizia
penitenziaria possa essere stata tratta in
una trappola. Il settimanale Giallo ha
riportato in esclusiva la testimonianza
shock della donna: "Sissy ha giocato un po'
con il mio bambino, poi ci siamo salutate. E'
uscita dalla stanza e quando ha girato
l'angolo ho sentito che qualcuno la
chiamava per nome. Ho sentito ripetere
'Sissy, Sissy'. Dopo pochi secondi ho sentito
un botto, un colpo di pistola che ha colpito
proprio lei, Sissy...". La domanda degli
inquirenti e della famiglia della giovane
agente, ovviamente resta solo una: chi ha
chiamato con così tanta insistenza la
28enne, avrebbe forse a che fare con la sua
tragica vicenda? E' stata questa persona a
premere il grilletto o Sissy Trovato è stata
costretta a farlo? Al fine di rispondere a
queste domande, i genitori della ragazza
hanno chiesto agli inquirenti ulteriori
indagini.(Sussidiario Net)
Roma: il Dap "carcere di
Rebibbia
riaperto
ai
volontari
anche
di
pomeriggio"
Ma non è stato solo il problema della
carenza del personale a creare il blocco
delle attività provenienti dall'esterno.
Sulla vicenda era intervenuto anche il
Difensore civico di Antigone, avvocato
Simona Filippi, e i responsabili dello
"Sportello legale" i quali nei giorni scorsi
hanno inviato una lettera alla direttrice
del carcere. "Ben consapevoli della
situazione di emergenza determinata dai
noti recenti episodi - si legge - siamo
comunque a rappresentarle la nostra
contrarietà rispetto alla disposizione.
Siamo fiduciosi che la stessa abbia
carattere temporaneo e con la presente
siamo
pertanto
a
chiederle
un
chiarimento rispetto alla tempistica così
da poter anche organizzare le nostre
attività di volontariato che da oltre cinque
anni
portiamo
avanti
all'interno
dell'istituto in una costante e proficua
collaborazione
con
la
Direzione".
A ribadire questo concetto è anche il
presidente di Antigone Patrizio Gonnella.
"Auspichiamo - dichiara Gonnella - che
questa decisione venga al più presto
rivista in quanto il carcere romano di
Rebibbia ha una storia antica e
consolidata di apertura all'esterno che un
singolo, seppur grave episodio, non deve
minimamente intaccare". Infine, il
presidente
di
Antigone
conclude:
"Quando avvengono fatti di questo genere
non devono accadere inoltre ritorsioni di
tipo generalizzato, come quelle che pare
abbiano colpito la biblioteca del carcere, i
cui libri pare siano stati messi a
soqquadro". Ora la situazione, come ha
comunicato il Dap, è ritornata alla
normalità.(Il Dubbio)
si svolgerà negli spazi accessibili della
Casa circondariale, in presenza di addetti
della
polizia
penitenziaria che
illustreranno le modalità mediante cui
viene gestita la quotidianità dei
detenuti.Al termine del percorso è
previsto un incontro durante il quale il
direttore della Casa circondariale –
dott.ssa Maria Luisa Palma – insieme ad
altri esponenti della realtà carceraria,
educatori, assistenti sociali, e a coloro che
collaborano per il recupero sociale dei
detenuti, alla presenza anche di alcuni di
essi, sarà a disposizione per ulteriori
chiarimenti e precisazioni in merito alla
realtà
all’interno
della
struttura
carceraria.Tale esperienza – ha dichiarato
il Prof. Giuseppe Maria Palmieri
dell’Unifortunato – risulta in particolar
modo interessante sotto un profilo
giuridico e sociale, sia per gli studenti di
corsi universitari di scienze penalistiche,
sia per chiunque manifesti attenzione
verso un tema tanto delicato come l’
emarginazione dei detenuti, e la relativa,
auspicabile, reintegrazione
sociale,
successiva al trattamento penitenziario.
Consolo
(Dap):
"dipendesse
da
noi
potremmo trasferire tutte
le detenute madri nelle
Icam"
Studenti dell’Unifortunato
in
visita
alla
Casa
Circondariale
di
Benevento
Tornano in vigore gli orari pomeridiani di
accesso al carcere di Rebibbia per i
volontari. Lo comunica il Dipartimento
dell'Amministrazione
penitenziaria,
spiegando che la direzione dell'istituto di
pena ha ripristinato tali orari che erano
stati sospesi per un breve periodo, per
"motivi organizzativi", dopo l'evasione di 3
detenuti avvenuta nello scorso ottobre.
La questione era stata sollevata dal Garante
dei detenuti della regione Lazio Stefano
Anastasia dopo aver visitato il nuovo
complesso del carcere di Rebibbia. La
conseguenza, denunciava Anastasia, è che si
sono interrotti i laboratori, bloccati i
colloqui con gli assistenti sociali e gli
psicologi, impedita l'attività degli sportelli
di informazione legale messi a disposizione
dall'associazione
Antigone.
La situazione, secondo il Garante, andava
avanti da almeno due settimane. Sempre
Anastasia ha voluto ricordare che in questo
carcere si sono svolti gli Stati generali
dell'esecuzione penale voluti dal Ministro
Orlando. E concludeva nella sua denuncia:
"Non può essere ridotto in questo modo un
istituto come quello di Rebibbia, a lungo
luogo di sperimentazioni di aperture e
innovazioni nella gestione penitenziaria".
"I numeri dei posti disponibili degli
Istituti a custodia attenuata per detenute
madri (Icam) sono superiori alla presenze
effettive.
Se
l'amministrazione
penitenziaria avesse il potere di
allocazione, anziché la magistratura di
sorveglianza come avviene ora, in un solo
giorno potremmo non avere più donne
madri in carcere".
Lo ha affermato oggi a Roma, nel carcere
di Regina Coeli, il capo del Dipartimento
amministrazione penitenziaria, Santi
Consolo, che ha aperto la due giorni del
49°
convegno
nazionale
del
Coordinamento enti e associazioni
volontariato penitenziario-Seac, sul tema
"Minori autori di reato e altre
vulnerabilità dietro le sbarre".
Riguardo alla tutela dei minori in carcere
"in Italia siamo un esempio di buone
prassi, tra le migliori in Europa", ha
ricordato Consoli, descrivendo l'impegno
dell'amministrazione penitenziaria di
spostare il più possibile le donne
Lunedì 5 dicembre la Cattedra di Diritto
Penale
dell’Università
Giustino
Fortunato (diretta dal Prof. Giuseppe
Maria Palmieri), ha organizzato una
visita presso la Casa circondariale di
Benevento
riservata
agli
studenti
dell’Ateneo telematico, ed in particolare a
quelli del Corso di Diritto Penale, che
hanno aderito numerosi.Parteciperanno
all’iniziativa anche gli studenti della V
Cattedra di Diritto Penale della
Università Federico II di Napoli, con il
docente, Prof. Carlo Longobardo.La visita
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detenute con figli verso le strutture Icam,
case accoglienti in mezzo al verde, con
personale in borghese, dove i bambini non
percepiscono di essere dietro le sbarre e
hanno a disposizione la possibilità di
giocare e l'assistenza pediatrica. Una di
queste strutture, ha annunciato Consolo,
"sarà visitata a Milano la prossima
settimana dal presidente della Repubblica
Sergio Mattarella".
Oggi è la magistratura di sorveglianza a
decidere chi destinare nelle Icam. "Ho
proposto la modifica della normativa - ha
detto Consolo - perché l'amministrazione
penitenziaria conosce la situazione e
potrebbe, in un solo giorno, non avere più
donne madri in carcere". Consolo ha
illustrato altri progetti di Icam, pur nella
consapevolezza che al Sud ci sono maggiori
carenze: accanto a Rebibbia a Roma sarà
realizzata una Icam in una cascina con 7
ettari di verde, è stato già firmato un
protocollo per una casa famiglia protetta
per 6 donne madri e un'altra struttura è in
via di realizzazione a Lauro in Campania.
Nel frattempo sono attive nelle carceri aree
"gialle" per l'accoglienza dei bambini, aree
"verdi" per picnic delle famiglie e aree per i
colloqui nelle ludoteche.(Agensir)
in una unità per stanza. Un'accoglienza
possibile perché le presenze rientrano
nella capienza della struttura, che si
attesta sulle 70 unità: "Questa struttura
in passato aveva ospitato oltre 200
detenuti - ha proseguito Ruello - negli
anni siamo passati dai 220 detenuti del
2012 a una media di 105 negli ultimi due
anni. Dati del sistema informativo della
direzione evidenziano che su un totale di
78 detenuti, 42 soggetti sono in posizioni
giudicabili, 5 appellanti, un ricorrente, 30
condannati". Sulle condizioni di salute,
invece, si rileva che su 78 detenuti i
tossicodipendenti accertati sono 33.(Il
Tirreno)
Ancora in aumento i detenuti
nelle carceri italiane nel
mese di novembre 2016
Lucca: tutti i detenuti del
carcere di San Giorgio in
cella singola
Conclusi i lavori per il rifacimento della sala
incontri con i figli, in via di attivazione i
corsi di formazione per il reinserimento
lavorativo, ampliamento della fascia oraria
per l'incontro con i parenti, un nuovo
padiglione per le attività sociali e per il
refettorio: sono i dati principali emersi ieri
dal sopralluogo della terza commissione del
consiglio regionale al carcere San Giorgio.
Hanno partecipato il presidente della
commissione sanità Stefano Scaramelli, e i
consiglieri Stefano Baccelli, Nicola Ciolini e
Ilaria Giovannetti, che si sono confrontati
anche col direttore della struttura
Francesco Ruello e con il Garante regionale
delle persone sottoposte a misure restrittive
della libertà personale Franco Corleone.
Proprio Corleone ha sottolineato come,
"dopo anni di denunce di condizioni
insopportabili finalmente c'è un cambio di
passo, favorito anche dalla diminuzione dei
detenuti presenti. Certo, resta il grave
problema dei tossicodipendenti, che non
usufruiscono delle misure alternative".
Come spiegato dal direttore della casa
circondariale di Lucca Ruello, a oggi i
detenuti sono 78, di cui 6 ammessi al
regime di semilibertà. Detenuti ubicati tutti
Come ogni mese il Dipartimento
dell’amministrazione
penitenziaria
Ufficio per lo sviluppo e la gestione del
sistema informativo automatizzato ,
Sezione Statistica emana e pubblica sul
sito www.giustizia.it la consueta tabella
mensile dei detenuti presenti e la relativa
capienza regolamentare degli istituti
penitenziari per regione di detenzione
relative al mese di novembre 2016 , dalle
tabelle si evince un aumento della
popolazione detenuta a cospetto del mese
precedente cioe’ ottobre 2016, in cui i
presenti sono 54912 , mentre i presenti a
novembre 2016 sono 55.251 , di seguito
alleghiamo la relativa tabella per regione
di detenzione
MINISTERO
DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
SICUREZZA Rinvio del diario degli
accertamenti dell’idoneità fisica, psichica
ed attitudinale del concorso pubblico, per
titoli ed esami, per il reclutamento di n.
559 allievi agenti della Polizia di Stato,
indetto con D.M. 12 gennaio 2016. In
merito al concorso pubblico per il
reclutamento di n. 559 allievi agenti della
Polizia di Stato, riservato ai sensi
dell’articolo 2199, comma 4, lettera a),
del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, ai
volontari in ferma prefissata di un anno o
quadriennale ovvero in rafferma annuale
i quali, se in servizio, abbiano svolto alla
data di scadenza del termine di
presentazione della domanda almeno sei
mesi in tale stato o, se collocati in
congedo, abbiano concluso tale ferma di
un anno, indetto con D.M. 12 gennaio
2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana – 4^ Serie
Speciale – Concorsi ed Esami , n. 8 del 29
gennaio 2016, si comunica che il diario
degli accertamenti dell’idoneità fisica,
psichica ed attitudinale, o un eventuale
rinvio, sarà pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana – 4a
serie speciale “Concorsi ed esami” – del
giorno 13 gennaio 2017
Segreteria Generale
Circolari ministeriali e
note D.A.P.
dicembre
2016
Rinvio del diario degli
accertamenti
dell’idoneità
fisica, psichica ed attitudinale
del concorso pubblico, per
titoli ed esami, per il
reclutamento di n. 559 allievi
agenti della Polizia di Stato
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1.12.2016
n.
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Penitenziaria
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saranno recapitati tramite Corriere
Espresso dalla giornata di martedì 6
dicembre . Qualora vi fossero variazioni
degli indirizzi da voi forniti per il recapito
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si prega di comunicarlo tempestivamente
alla Segreteria Generale
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scriviti/
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Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione
fronte e retro
2) Documento di riconoscimento
La Segreteria Generale in collaborazione con
i rappresentanti regionali provinciali e locali
presenti sul territorio ha stipulato una serie
di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i
propri familiari , per usufruire di servizi con
sconti particolari. Per usufruire dei predetti
sconti bastera’ esibire la
Tessera Servizi
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che potra’ essere richiesta ai
responsabili delle Segreterie Sindacali .
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
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vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
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