Casuzze, la farmacia del mistero. Carnazzo

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Transcript Casuzze, la farmacia del mistero. Carnazzo

Casuzze, la farmacia del
mistero. Carnazzo: “C’è un
silenzio imbarazzante”
La mancata riapertura – chissà ancora per quanto – della
farmacia di Casuzze, è stata oggetto, qualche mese fa, di
un’interrogazione presentata dall’opposizione in Consiglio
comunale. La Regione non ha ancora dato alcuna disposizione
circa l’attivazione del Dispensario che, nei mesi estivi, era
diventato un punto di riferimento imprescindibile per i
turisti e gli abitanti della fascia costiera. Il dottor
Maurizio Carnazzo, responsabile della struttura, è tornato
sull’argomento con un post pubblicato su Facebook: “Un
imbarazzante silenzio – scrive Carnazzo – continua ad
avvolgere la penosa (non potrei definirla diversamente)
vicenda del Dispensario di Casuzze. Ad un altro mese di
distanza mi vedo costretto, pertanto, a tornare sull’argomento
e così farò regolarmente. Certo stupisce come si stiano
verificando le stesse strane “sequenze” (silenzi compresi) che
portarono prima alla chiusura pre-elettorale, nel 2002 (a cui
seguì uno dei due miei ricorsi al TAR), e poi alla riapertura
nel 2003, dopo innumerevoli vicende più o meno note, quando
addirittura, prima di essere il presidio assegnato per
pubblico concorso, comparve nelle PAGINE GIALLE (di cui esiste
copia) la presenza di una ulteriore “Farmacia” a Casuzze in
C.so Oceano Atlantico, 14, precisamente ove adesso insiste una
rivendita di Frutta, e “di tutto punto arredata” come ebbe
modo di dichiarare pubblicamente un locale Senatore della
Repubblica”.
“Ad un ulteriore mese di distanza – continua Carnazzo – invito
pertanto, ancora una volta, il consigliere Dr. Agnello, il
presidente del Consiglio e gli altri firmatari
l’interrogazione a portare avanti, innanzi agli “Organi
competenti”, i loro impegni civili pubblicamente presi, come
da essi stessi dichiarato… sempre che non ci si sia resi conto
della cantonata presa ascoltando “vocine” di piazza o non ci
si fermi alle sterili “dichiarazioni” finalizzate solo ad
imperscrutabili ed abietti scopi politici, tirandomi
personalmente in ballo. Tanto dovevo, e devo, alla
Cittadinanza! Sarà mia cura, pertanto, ricordare loro
eventualmente ancora e poi ancora, come gli impegni presi si
mantengano”.
IL DECRETO ASSESSORIALE DELL’1 LUGLIO 2015 (vedere a pag.26)