Porta a porta vietati: «L`ordinanza resta

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Transcript Porta a porta vietati: «L`ordinanza resta

ati del 13,2% (tra furti in abitazioni, rapine, truffe e anche aggressioni).
«Abbiamo ereditato una situazione molto complessa, incancrenita da anni, ma stiamo
lavorando per rendere il comune un luogo migliore, dove le
persone possano sentirsi tranquille e protette – dice il sinda-
co Sara D'Ambrosio – la sicurezza, reale e percepita, è un argomento all'ordine del giorno
e per questo abbiamo avviato
una riorganizzare del servizio
di polizia municipale: da una
parte nominando il nuovo comandante e incrementando il
numero degli agenti di una unità, da 9 a 10. Dall'altra acqui-
Il Tirreno - 02/12/2016 - pag. 33
stando una nuova strumentazione, tra cui l'etilometro che
metteremo a disposizione dei
carabinieri e delle altre forze di
polizia della Piana».
Una collaborazione coordinata e congiunta tra le forze
dell'ordine che è già iniziata
tra vigili urbani e carabinieri,
«con i quali stiamo lavorando
molto bene, a partire dal comandante Arras che guida una
stazione composta da 18 unità», riprende D'Ambrosio, che
vuole estendere questo modo
di operare anche alla polizia di
stato, guardia di finanza e polizia stradale: «Il prefetto mi ha
dato garanzie in questo senso e
la volontà è costituire un fron-
che qui abbiamo un problema
di sicurezza invece di dire: ad
Altopascio l'aria è cambiata,
siamo disponibili all'accoglienza. Auguriamoci almeno che il
nostro comando dei vigili urbani rimanga autonomo e non
venga fuso con quello di altri
comuni, con magari meno
agenti dei nostri».
Porta a porta vietati: «L’ordinanza resta»
Il primo cittadino di Porcari pronto però a un incontro con Univendita per eventuali correzioni
◗ PORCARI
Alberto Baccini
L'ordinanza non si ritira. Il sindaco di Porcari Alberto Baccini difende il provvedimento
con cui ha vietato sul suo territorio la vendita "porta a porta"
dei contratti di fornitura di servizi, per limitare il rischio di
truffe e raggiri. Un provvedimento che ha fatto infuriare
l'associazione di categoria
Unione italiana vendita diretta,
e tutte le sue aziende associate,
che hanno annunciato ricorsi
al Tar e alla Prefettura se il sindaco non rivedrà immediatamente i contenuti dell'ordinanza.
L’ordinanza resta ma, al tempo stesso, il primo cittadino
apre al dialogo. Si dice disposto
a un confronto e se necessario
a "limare" alcuni aspetti della
misura, in vigore dal 29 novembre, che obbliga i promotori di
contratti di fornitura di gas, luce e via dicendo a presentare le
offerte solo dopo una specifica
autorizzazione concessa dal
Comune e in un locale adibito
a questo (il rischio è quello di
una multa di 160 euro).
«Sono pronto a ricevere il
presidente di Univendita Ciro
Sinatra e i rappresentanti dell'
associazione di categoria, e
aprire con loro un confronto sereno – dice il sindaco di Porcari
– e se ci sarà da rivedere qualche aspetto tecnico o fare delle
integrazioni sono disponibile,
non ci sono problemi. Ma non
metto in discussione il metodo
e la sostanza dell'ordinanza, e
la sua finalità di sottoporre a
controlli più rigidi questa attività per evitare abusi da parte di
venditori non in regola o di approfittatori che vogliono entrare nelle case dei cittadini, soprattutto delle persone anziane, con altri fini, come purtroppo è accaduto di recente a Porcari. Sia chiaro: non voglio generalizzare e sarebbe un errore, ma resta un'esigenza di tutelare i cittadini che, purtroppo,
sono stati vittime di accesi indesiderati o furti da parte di falsi venditori».
«Dispiace – riprende Baccini
– che sia stato travisato il senso
dell'ordinanza, che non intende mancare di rispetto alla categoria dei venditori diretti. Non
c'è intenzione di ostacolare chi
lavora con serietà ed onestà in
questo settore».
Nel mirino di Univendita anche un altro punto dell'ordinanza, quello in cui si dice che i
venditori dovranno svolgere le
loro attività in un'area indicata
dal
Comune:
«Anche
quest’aspetto va nella direzione di garantire i venditori e agevolare il rapporto con i cittadini
– chiude il sindaco – pertanto
dico di incontrarci e chiarire
eventuali aspetti da correggere
sui quali c'è la mia massima disponibilità».
Nicola Nucci
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