Consiglio dell`Ordine degli Avvocati di Salerno

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Commissione di Garanzia
dell’Attuazione della Legge sullo
Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali
Codice di autoregolamentazione dell’esercizio dello sciopero e delle astensioni
dalle attività giudiziarie e amministrative nel comparto degli uffici dei giudici di
pace approvato dall’Unione Nazionale Giudici di Pace il 27 giugno 2000, valutato
idoneo dalla Commissione di Garanzia con deliberazione n. 00/195 del 12 luglio
2000 e pubblicato in G.U. n. 261 del 9 novembre 2001; integrato il 20 marzo
2002,1 valutato idoneo - con riferimento all’integrazione - con deliberazione
02/95 del 23 maggio 2002 e pubblicato in G.U. n. 155 del 4 luglio 2002.
Art. 1 - Il diritto dell'Unione Nazionale dei Giudici di Pace di proclamare
l'astensione totale o parziale dalle udienze e dalle attività amministrative connesse
presso il comparto degli Uffici del Giudice di Pace è esercitato nei limiti e alle
condizioni appresso indicati.
Art. 2 - La partecipazione alla astensione e alle altre ipotesi di limitazione
dell'attività giudiziaria e amministrativa proclamata dall'Unione Nazionale dei
Giudici di Pace è rimessa alla libera adesione di ciascun Giudice di pace.
Art. 3 - La proclamazione di cui all'articolo 1 deve essere comunicata per
iscritto almeno dieci giorni prima dell'inizio dell'astensione ai Presidenti delle Corti
d'Appello e al Ministro di Grazia e Giustizia, con l'indicazione della relativa
motivazione.2
La revoca dall'astensione potrà avvenire almeno cinque giorni prima della
data prevista per l'astensione3, salvo il caso che l'Unione Nazionale dei Giudici di
Pace sia convocata dalla Commissione di Garanzia per l'attuazione dello sciopero nei
1
L’integrazione, intervenuta a seguito dell’introduzione del decreto legislativo n. 274 del 28 agosto
2000 che ha attribuito competenza penale ai giudici di pace, riguarda le prestazioni indispensabili
disciplinate dall’art. 8 del Codice di autoregolamentazione.
2
Sul contenuto degli atti di proclamazione v. delibera di orientamento della Commissione del 12
febbraio 2003.
3
Sotto il profilo della equiparazione della sospensione o del differimento dello sciopero alla revoca, v.
delibera n. 03/40 del 6 giugno 2003. V. anche la delibera n.03/45 del 12 marzo 2003, con la quale la
Commissione ha deliberato che: “i soggetti interessati che intendano adeguarsi all’indicazione
immediata ex art.13, comma, 1, lett. d), legge n.146/1990 e succ. modd. devono revocare lo sciopero,
oggetto di indicazione immediata, entro 5 giorni dalla data di ricevimento di tale indicazione; la
mancata revoca dello sciopero entro tale lasso temporale impedisce di considerare la revoca
successivamente intervenuta come revoca effettuata su richiesta della Commissione”.
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servizi pubblici essenziali, dal Ministro della Giustizia, dal CMS o da altre autorità
competenti.
In caso di revoca anticipata dalle astensioni l'Unione Nazionale Giudici di
Pace ne darà immediata comunicazione alle autorità di cui al 1° comma anche ai fini
della divulgazione tramite la RAI, la stampa e le reti radiotelevisive di maggiore
diffusione.
Art. 4 - L'astensione totale dalle attività giudiziarie non può superare 15
giorni.
Non potrà essere proclamato un nuovo periodo di astensione se non sono
trascorsi almeno 10 giorni dalla conclusione del precedente periodo di astensione.
Art. 5 - L'astensione parziale dalle udienze che assicuri l'effettuazione di
almeno una udienza settimanale non può superare quattro settimane consecutive.
Non potrà essere proclamato un nuovo periodo di astensione parziale di cui al
primo comma se non sono trascorsi almeno 10 giorni dalla conclusione del
precedente periodo di astensione.
Art. 6 - Non possono essere proclamate astensioni:
a - per i periodi immediatamente precedenti e successivi alla sospensione
dell'attività giudiziaria. In questi casi l'astensione può iniziare non prima di una
settimana dalla ripresa dell'attività giudiziaria e non può terminare oltre la settimana
prima dell'inizio della sospensione dell'attività giudiziaria.
b - nei cinque giorni che precedono e nei cinque giorni che seguono le
consultazioni elettorali europee nazionali e referendarie nazionali, nonché le elezioni
amministrative che interessino almeno il 30% dell'elettorato4;
c - nei cinque giorni che precedono e nei cinque giorni che seguono le
consultazioni elettorali e referendarie regionali e provinciali per i rispettivi ambiti
territoriali;
d - nei giorni dal 23 dicembre al 3 gennaio;
e - nei giorni dal giovedì antecedente la Pasqua al Martedì successivo;
f - nei giorni dal 31 ottobre al 3 novembre.
Art. 7 - L'Unione Nazionale dei giudici di pace, prima della proclamazione
delle astensioni, assicurerà la propria disponibilità alla composizione dei conflitti
mediante l'adozione di procedure conciliative o di raffreddamento presso la
Commissione di Garanzia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri o presso il
Ministro delegato e, nel caso di vertenze locali distrettuali o regionali, presso le
Prefetture della sede distrettuale o regionale interessata.5
Art. 8 - Le astensioni previste dal presente codice saranno sospese per la
trattazione delle cause civili, penali ed in materia di sanzioni amministrative in
presenza delle seguenti condizioni:
4
V. delibera del 22 maggio 2003, con la quale la Commissione ha ribadito che “le regole relative ai
periodi di franchigia elettorale devono intendersi applicabili anche negli eventuali turni di
ballottaggio”.
5
Ai sensi della delibera di orientamento n. 03/116 del 17 luglio 2003, in mancanza di espressa
previsione nell’ambito dell’accordo in oggetto, “il periodo entro il quale – ai fini della proclamazione
di una nuova azione di sciopero, nell’ambito della stessa vertenza – la procedura di raffreddamento e
di conciliazione può non essere riattivata si intende fissato, salva la possibilità di fare riferimento a
settori analoghi o similari, in 90 giorni dalla conclusione della precedente procedura, o dalla scadenza
del termine entro il quale la medesima doveva essere portata a compimento”.
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a) – nelle cause civili ordinarie riguardanti i rapporti tra proprietari e detentori di
immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissione di fumo o calore,
esalazioni, rumori, scuotimenti e simili propagazioni che superino la normale
tollerabilità, ove si configuri un pericolo per la salute del legittimato all'azione e per
tutti i casi in cui dalla sospensione dell'attività giudiziaria o amministrativa possa
derivare un pericolo per la sicurezza, la salute e la incolumità dei cittadini".
b) – nelle cause di opposizione delle sanzioni amministrative in cui il trasgressore o
il responsabile civile abbia chiesto la sospensione del provvedimento opposto,
quando possa apparire fondata la domanda e grave ed irreparabile il pregiudizio
addotto.
c) – nei procedimenti in materia penale:
- quando l’astensione venga a cadere nei dieci giorni entro i quali il giudice
deve fissare la nuova udienza per la decisione del tipo di sanzione da
infliggere all’imputato ai sensi dell’art. 33, 3° comma, del d. l.vo n. 274
del 2000;
- quando per i reati di particolare tenuità ed in assenza di opposizione,
l’ulteriore corso del procedimento possa arrecare pregiudizio alle esigenze
di lavoro, di studio, di famiglia o di salute della persona sottoposta a
indagini o dell’imputato;
quando l’astensione comporti un apprezzabile ritardo nei provvedimenti del giudice
nel corso delle indagini o nella definizione dei processi riguardanti i reati di cui
all’art. 186 e 187 del decreto legislativo 30.04.1992 n. 285 (guida sotto l’influenza
dell’alcool o sotto l’influenza di sostanza stupefacenti o psicotrope).
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COMMISSIONE DI GARANZIA
DELL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLO SCIOPERO
NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
Deliberazione: 02/95 Unione Nazionale Giudici di Pace (pos. 7937)
(Seduta: 23.5.2002)
LA COMMISSIONE
nel procedimento pos. n. 7937, relativo alla valutazione di integrazioni delle
prestazioni indispensabili del codice di autoregolamentazione dei giudici di pace,
PREMESSO
1. che l’Unione Nazionale dei Giudici di pace, con nota dell’11 aprile 2002, ha
inviato alla Commissione l’approvazione di un testo recante “l’integrazione all’art. 8”
del codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle attività giudiziarie,
dell’8.7.1999, già valutato idoneo dalla Commissione con delibera n. 00/195 del
12.7.2000, “e adeguamento della normativa al decreto legislativo n. 274 del 2000 che
disciplina la competenza penale del giudice di pace”
2. che la Commissione, conformemente a quanto stabilito dall’art. 13, comma 1,
lett. a) della legge 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, ha richiesto con
nota del 3 maggio 2002, prot. n. 5229, alle organizzazioni dei consumatori e degli
utenti riconosciute ai fini dell’elenco di cui alla legge 30 luglio 1998, n. 281, di
esprimere il loro parere sull’atto di autoregolamentazione modificato.
3. che successivamente a tale richiesta è pervenuto alla Commissione, in data 20
maggio 2002 (prot. n. 6342), il parere favorevole dell’Unione Consumatori;
CONSIDERATO
1. che l’art. 1, comma 2 della l. n. 146/1990, anche nel testo riformulato dalla l.
n. 83/2000, include nei servizi considerati essenziali, “limitatamente all’insieme delle
prestazioni individuate come indispensabili ai sensi dell’art. 2”, anche
“l’amministrazione della giustizia, con particolare riferimento a provvedimenti
restrittivi della libertà personale ed a quelli cautelari ed urgenti, nonché ai processi
con imputati in stato di detenzione”;
2. che, alla luce dei principi costituzionali e nel silenzio della legge sulla fonte di
disciplina delle prestazioni da erogare in caso di astensione dei magistrati
dall’esercizio delle proprie funzioni, si giustifica, nella specie, il ricorso allo
strumento del codice di autoregolamentazione;
3. che il codice di autoregolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero e
delle astensioni dalle attività giudiziarie ed amministrative nel comparto dei giudici
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di pace dell’8.7.1999, valutato idoneo dalla Commissione, ha espressamente previsto
la necessità di un’integrazione da effettuarsi “al momento dell’entrata in vigore delle
leggi che attribuiscono la competenza penale ai giudici di pace” (art. 9)
4. che le modifiche apportate al suddetto atto di autoregolamentazione, a
seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 274/2000, consistono, sempre
in via di autoregolamentazione, nell’integrazione dell’art. 8, in materia di prestazioni
indispensabili, mediante la previsione di ulteriori casi di sospensione dell’astensione
quando dal differimento dei procedimenti o dei processi possa derivare un
pregiudizio per la sicurezza, salute ed incolumità dei cittadini, ivi compresi il
trasgressore, l’indagato o l’imputato, sia nei procedimenti penali che in quelli di
opposizione alle sanzioni amministrative
5. che pertanto il codice in esame individua e salvaguarda apprezzabilmente le
prestazioni indispensabili assicurando, oltre a quelle già precedentemente previste,
anche la trattazione delle cause relative alle opposizioni alle sanzioni amministrative
nei casi in cui il trasgressore o il responsabile civile abbia chiesto la sospensione del
provvedimento opposto, nonché la trattazione delle cause penali quando: a)
l’astensione cade nei 10 giorni entro i quali il giudice deve fissare l’udienza per la
decisione del tipo di sanzione da infliggere all’imputato ai sensi dell’art. 33, comma
3, d.lgs. n. 274/2000; b) per i reati di particolare tenuità l’ulteriore corso del
procedimento possa arrecare pregiudizio alle esigenze di lavoro, di studio, di famiglia
o di salute della persona sottoposta ad indagini o dell’imputato; c) l’astensione
comporti ritardo nei provvedimenti del giudice in materia dei reati di cui agli artt. 186
e 187 d.lgs. 285/1992 (guida sotto l’influenza dell’alcool o sotto l’influenza di
sostanze stupefacenti);
GIUDICA IDONEO
il codice di autoregolamentazione del 20.3.2002 recante integrazioni al codice
dell’8.7.1999, approvato dall’Unione Nazionale dei Giudici di pace;
DISPONE
la trasmissione della presente delibera ai Presidenti delle Camere, al Presidente
del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, al Ministro per la Funzione
Pubblica, al Consiglio Superiore della Magistratura, all’Unione Nazionale dei Giudici
di pace;
DISPONE INOLTRE
la pubblicazione del codice di autoregolamentazione, anche nel suo testo
coordinato, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
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