Cessione al Patriziato di Certara di circa 612 mq della part

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Transcript Cessione al Patriziato di Certara di circa 612 mq della part

esclusivo della sala del Municipio (sala riunioni) della ormai ex casa comunale. Avendo nuovamente il Patriziato richiesto la cessione dell’edificio, all’inizio del 2014 l’Esecutivo ha risolto di entrare in materia, aprendo una trattativa. Nel contempo ha pure concesso al Patriziato l’uso gratuito della ex cancelleria per installarvi la sua sede.

Il fondo e l’edificio

Come riferito sopra, il mappale no. 208 RFD di Lugano Sez. Certara ha una superficie di 1468 mq.

La ex casa comunale consta di tre piani. L’edificio ha una superficie utile lorda di circa 399 mq.

Al piano terreno vi sono la sala comunale, un ufficio, un deposito e il già menzionato WC esterno (SUL di 143 mq). Al primo e al secondo piano vi sono due appartamenti di 128 mq, locati a terzi. L’edificio, benché presenti un buon aspetto esterno, ha concluso il ciclo di rinnovamento e necessita di un intervento di ristrutturazione. In particolare esso è privo di un riscaldamento centrale.

La parte esterna è per contro recentemente stata sistemata: utilizzando crediti votati ancora dall’Assemblea comunale di Certara, sono stati eseguiti lavori di consolidamento della scarpata davanti all’edificio, con la costruzione di un muro di sostegno che ha consentito di creare un giardino terrazzato. È stata inoltre rifatta la pavimentazione davanti alla casa ed è stata riparata la scala di accesso al WC pubblico.

A carico del mappale no. 208 RFD vi sono diverse servitù, tra cui un onere di usufrutto e un onere di abitazione perpetua relativo all’appartamento al secondo piano dell’edificio, come pure un onere di usufrutto su 400 mq (orto-giardino), tutti a favore della Parrocchia di Certara per il parroco pro tempore. Il parroco non abita tuttavia più da tempo nell’edificio. L’appartamento al secondo piano è stato dato in locazione; il contratto attualmente in essere è stato stipulato nel 1999. La Parrocchia di Certara è stata accorpata a quelle di Bogno, Certara, Cimadera e Colla, a costituire la Parrocchia di Valcolla.

Vi sono altri oneri di condotta acqua potabile, di condotta fognatura e di passo pedonale a favore del Comune, come pure un onere di tubazione e di cameretta di decantazione.

La cessione proposta

L’interesse del Patriziato è rivolto all’edificio, che con l’aggregazione ha perso la sua funzione parzialmente pubblica.

Sulla particella no. 208 vi sono tuttavia altre infrastrutture pubbliche, in particolare dei posteggi e un rifugio di protezione civile. Il Comune deve mantenerne la proprietà.

La cessione concordata e qui proposta riguarda quindi una superficie di circa 612 mq della particella no. 208 RFD, come ben evidenziato dalla planimetria allegata al presente messaggio (doc. A, parte del fondo contornata in rosso).

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Il fondo verrà frazionato solo dopo che la decisione di codesto Consiglio Comunale di approvazione del presente messaggio sarà divenuta definitiva.

Nell’ambito della trattativa il Municipio ha subito chiarito che non intendeva proporre la cessione gratuita del bene, come a suo tempo fatto dall’Esecutivo dell’ex Comune di Certara. Si è comunque tenuto ampiamente conto della situazione finanziaria del Patriziato.

Il prezzo concordato è di

fr. 135'054.--

, corrispondente al valore di stima dell’intero fondo prima del recente aggiornamento intermedio, che ha definito la nuova stima in fr. 151'583.--. Esso è nettamente inferiore all’effettivo valore del bene ceduto; l’Esecutivo ritiene di doverlo proporre per i motivi che vengono qui si seguito esposti.

Sebbene non vi siano documenti che lo provino, gli abitanti del luogo riferiscono che la ex casa comunale di Certara venne edificata alla fine del diciannovesimo secolo grazie all’aiuto gratuito e volontario dei Patrizi (materiale e lavori di costruzione). Il Comune era infatti troppo povero e non aveva i mezzi per pagare l’edificazione.

È per contro provato, ed esistono a tal proposito alcuni documenti, che il Patriziato, prima dell’introduzione della compensazione intercomunale, finanziò il Comune con dei prestiti per la costruzione di opere pubbliche, come ad esempio la fognatura. Tali prestiti vennero successivamente condonati, non avendo il Comune di Certara la possibilità di rimborsarli. Se attualizzati gli stessi corrisponderebbero ad un valore di circa fr. 150'000.--.

Si può quindi affermare che l’ex Comune di Certara aveva un

“debito morale”

confronti del Patriziato, ereditato dal Comune di Lugano con l’aggregazione.

nei Il Patriziato di Certara è proprietario di diversi fondi nel territorio dell’ex Comune, nessuno dei quali in zona edificabile, quindi tutti di scarso valore.

Il più importante di essi (mappale no. 1 RFD) ha una superficie di 1'810'316 mq, ed è parzialmente destinato a zona agricola e pascoli. Il Patriziato non ha tuttavia risorse finanziarie e fatica quindi a curare le sue proprietà e a svolgere il ruolo che la Legge organica patriziale gli assegna: collaborare con il Cantone e con i Comuni nella gestione e nella manutenzione del territorio e dei suoi beni (art. 1 cpv. 4 LOP).

La ex casa comunale produce un reddito, ancorché modesto, che consentirebbe al Patriziato di meglio adempiere ai suoi scopi. Una sua ristrutturazione, anche se limitata a quanto indispensabile per garantire un minimo comfort agli utilizzatori e agli inquilini, potrebbe accrescere tale reddito.

Acquisendo la proprietà dell’ex casa comunale il Patriziato si propone appunto di ristrutturarla, facendo capo a finanziamenti da parte del fondo di aiuto patriziale, della Schweizer Patenschaft für Berggemeinden ed eventualmente anche dell’ERS-L.

La grande sala riunioni al piano terreno sarà messa a disposizione della popolazione e di altri enti e associazioni per attività a beneficio della collettività, mentre gli appartamenti continueranno ad essere dati in locazione.

Più in generale il Patriziato si propone l’obiettivo di rendere la popolazione più partecipe alla vita dell’edificio e del quartiere e di favorire l’impegno nella partecipazione attiva alla vita pubblica.

L’aggregazione di Certara con Lugano ha reso l’edificio privo di uno scopo pubblico. L’ubicazione in quel luogo di uffici o di altri servizi comunali non entra in linea di conto. - 3 -

Il Comune di Lugano, benché le sue finanze vivano un momento di difficoltà, non si trova nella situazione in cui versava l’ex Comune di Certara. La cessione della ex casa comunale di Certara a un altro ente pubblico che si propone di metterla comunque parzialmente a disposizione della collettività per un prezzo inferiore al suo reale valore non è destinata ad avere particolari incidenze sul bilancio e sul conto economico del Comune. A livello contabile, essendo il bene completamente ammortizzato, l’operazione è destinata a generare un utile.

Si consideri inoltre che se il Comune dovesse investire per la ristrutturazione non potrebbe beneficiare dei finanziamenti di cui invece può godere il Patriziato.

Esistono, nel territorio del nostro Comune, altri esempi di collaborazione con i Patriziati o con enti ad essi affini con la cessione di beni comunali.

Segnaliamo la cessione nel 2014 alla Corporazione Terrieri Patrizi di Curtina, al valore di stima, dell’edificio sito alla particella no. 432 RFD di Lugano-Valcolla, che già fu proprietà della stessa Corporazione e che venne utilizzata, per parecchi anni, quale casa comunale; segnaliamo pure la cessione gratuita da parte dell’ex Comune di Cadro di una sua proprietà nel nucleo del paese al Patriziato, che già possedeva una parte dello stesso edificio. Il complesso è stato poi interamente ristrutturato e dato in locazione.

Condizioni della cessione

Contestualmente alla compravendita, sul fondo che verrà frazionato dall’attuale particella no. 208 RFD sarà costituita una servitù di destinazione a favore del Comune dell’attuale WC pubblico e una servitù di passo pubblico pedonale che ne consenta l’accesso per il tramite dell’apposita scala.

Il Patriziato si dovrà inoltre impegnare a mettere a disposizione del pubblico, di enti e associazioni varie la sala al piano terreno dell’edificio.

Conclusione

Il Municipio ritiene che la cessione dell’ex casa comunale di Certara al Patriziato possa costituire un’operazione vincente per entrambi gli enti pubblici. Da una parte il Patriziato avrebbe i mezzi per adempiere ai suoi scopi. Dall’altra il Comune ritroverebbe un ente in grado di dargli una migliore collaborazione nella cura e nella gestione del territorio e avrebbe una garanzia di continuità nella messa a disposizione a favore del pubblico di parte del piano terreno dell’edificio.

L’Esecutivo auspica pertanto che il presente messaggio possa incontrare l’approvazione di codesto lodevole consesso.

P. Q. M.

visti gli art. 42 cpv. 2 e 13 cpv. 2 lett. h LOC, 9 cpv. 1 lett. h del Regolamento comunale si chiede all’on.do Consiglio Comunale di voler - 4 -