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04 dicembre 2016 delle ore 07:11
Miami Art Week/11. Un'italiana a NADA. La fiera
secondo il parere della gallerista Federica
Schiavo
Al Deauville Beach Resort è in scena la nuova
edizione di NADA, ovvero la New Art Dealers
Alliance fair. Nata a New York, l'associazione
porta il contemporaneo a Miami da diversi anni,
e nella sede di Basketball City al Lower East,
nella Grande Mela, durante Frieze. Le
partecipazioni sono in larga parte statunitensi,
ma anche tedesche (con stand minuziosamente
e rigorosamente allestiti, come di rito), un po'
di francesi e, tra gli altri, l'italiana Federica
Schiavo, che incontriamo nel suo spazio, dove
propone pezzi di Patrick Tuttofuoco (appena
entrato nella sua scuderia, e attualmente in
mostra nella sede di Milano), Jay Heikes e Todd
Norsten (nelle foto). Abbiamo fatto quattro
chiacchiere, e ve le riportiamo come specchio
per questa NADA Miami 2016. Perché
NADA? «Perché di base abbiamo qualche
artista americano che rappresentiamo in
galleria e perché abbiamo collezionisti
newyorchesi che sono affezionati a Miami, e
quindi vengono, e NADA tra le fiere satelliti di
Art Basel è sempre stata quella più interessante
e quella più visitata da chi vuole trovate nuove
ricerche». Quindi si vende? «Quindi si vende,
anche se quest'anno è stata molto più lenta,
specialmente nell'affluenza di pubblico. In
realtà avendo sentito in anticipo molti clienti,
so che diversi di loro hanno deciso in anticipo
di non venire. Qualcuno ha ventilato che la
causa sia la zanzara zika, ma forse c'è un po'
meno voglia di viaggiare in questo momento di
malumore e incertezza. Anche all'opening di
Art Basel ho notato meno pubblico. È netta la
differenza rispetto alle altre tre edizioni a cui
ho partecipato». Ritornerai? «Sì, non so se qui
o New York, ma NADA, così come Art Basel
in futuro, è una scelta sempre auspicabile».
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