Si rinnova la tradizione del presepe a Borsano

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Si rinnova la tradizione del presepe
a Borsano
BORSANO, 30 novembre 2016- Il S. Natale a
Borsano inizia ogni anno con l’inaugurazione
del presepe posto sul piazzale della Chiesa
parrocchiale e dei cinque presepi delle
Contrade realizzati per le vie del paese,
segno di quella Chiesa che cerca di “uscire”,
perché il campo è il mondo.
Giovedì 8 dicembre p.v. alle ore 14.30, partendo dalla piazza della Chiesa,
la Comunità tutta, guidata dal nuovo parroco Don Francesco Ferrante, vivrà un
pomeriggio di festa e di riflessione in preparazione al S. Natale. Il tutto
sarà allietato da musiche natalizie a cura della Banda S. Cecilia.
I presepi infatti non rappresentano solo un evento storico, o una bella
storiella da raccontare ai bambini, ma vogliono essere il segno della
presenza concreta di Dio tra gli uomini. Invitano tutte le persone che li
visiteranno a riflettere sul Vangelo e su quel Bambino che per noi è nato e
morirà!
In questo anno pastorale il nostro Arcivescovo Angelo Scola ci invita a
seguire Maria, “colei che è speranza e aurora di salvezza del mondo intero”.
E proprio la mamma di Gesù sarà il filo conduttore di tutti i presepi. Maria,
che con tutta se stessa ha detto “sì” alla chiamata di Dio, oggi invita
ognuno di noi a dire il proprio sì e ad accogliere il Suo dono più grande:
Gesù Bambino.
Ogni contrada ha voluto cogliere e sottolineare un particolare di Maria, per
questo sarà importante visitare tutti i presepi. Nella propria unicità,
ognuno di essi sarà in grado di offrire sguardi nuovi e meditazioni diverse.
Il presepe degli azzurri di S. Maria ci ricorda che Maria è anche la madre di
ognuno di noi, insegnandoci che, nella quotidianità, dobbiamo metterci al
servizio soprattutto della famiglia. Quello dei gialli di S. Biagio ci invita
a “fare quello che vi dirà”, nella consapevolezza che solo seguendo gli
insegnamenti di Gesù potremo essere veramente felici. E ancora il presepe dei
rossi di S. Antonio ci conduce a riflettere sul significato del “SI’”, a
partire da quello di Maria che ha reso possibile il “sì” esagerato di Dio
all’uomo, il solo che riempie di senso tutti i sì che la vita richiede a
ciascuno di noi. Il presepe dei viola di S. Carlo ci ricorda che non dobbiamo
temere perché Maria, nostra guida, percorre con noi il sentiero dell’amore.
La contrada dei verdi di S. Giuseppe ci rammenta infine che Maria è il nostro
modello di vita e guida nella ricerca di Dio.
Gli spunti di riflessione offerti da ciascun presepe sono veramente
un’occasione da non perdere, un’esplosione di gioia e di speranza, un invito
a riflettere e meditare sulla vita di Maria. E sulla nostra.