notiziario 41 - Opera Don Bosco Sampierdarena

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Transcript notiziario 41 - Opera Don Bosco Sampierdarena

Domenica 4 Dicembre
SECONDA DOMENICA DI AVVENTO
Sito Web:http: //donboscogenova.org/parrocchia/
E-mail: [email protected]
Tel: 0106469501 Fax 010 0987356
ORARIO DELLE SANTE MESSE
Feriali 6,40
9
18
Giovedì ore 19,10 nella Cappella dell’Oratorio
Festivi 9 – 10,30 – 12 – 18,00
ORARIO DELL’ORATORIO
Lunedì – Venerdì 16 - 19
Sabato
16 - 18,45
e-mail [email protected]
Vangelo di Matteo (3, 1-12)
Giovanni Battista ci invita a prepararci alla venuta del Signore: se nella nostra vita capita
di trovarci davanti un ospite inatteso e questo ci trova impreparati ad accoglierlo, non ci
facciamo una gran bella figura! Figurarsi allora se questo ospite è il Signore: se viene a
visitarci mentre noi siamo dispersi in cose inutili, o ancora peggio in cose dannose, e
non lo riconosciamo subito, immersi come siamo nei nostri pensieri, alla ricerca
egoistica del nostro tornaconto, allora ci perdiamo grazia, gioia, salvezza. Per questo
Giovanni grida: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!”. Allora mi sento
interpellato e subito penso: “Ma io sono pronto ad incontrarlo? E soprattutto Gesù che
cuore trova in me? Di che cosa lo trova pieno?”. E’ come se Giovanni dicesse: raddrizzate la via del Signore, non la
storpiate, non addomesticate la sua Parola, non cercate di adattare la sua volontà alle vostre esigenze! Forse c’è da
mettersi con umiltà davanti a Lui, davanti alla sua Parola, cercando di guardare alla volontà di Dio su di noi. La
“conversione” consiste nel fatto che Dio c’entri con la vita di tutti i giorni, per cui, quando avviene qualcosa nella nostra
vita di gioioso o di doloroso, sentiamo che ci affidiamo a Lui, assumiamo un atteggiamento di ascolto, di attenzione,
insomma sentiamo di poterci fidare. Allora basta che in questo periodo di Avvento cerchiamo uno spazio di tempo, un
silenzio, per accogliere Gesù che si vuole ostinatamente incarnare nella nostra storia (ancora una volta con tanta
pazienza!). Ci facciamo tutti un Dio a nostra immagine, o meglio a immagine dell’educazione che abbiamo ricevuto, ma
Dio è diverso, ogni anno dobbiamo scoprirlo: ascoltiamolo nel silenzio, forse quest’anno Dio ci sa parlare con accenti
diversi. Giovanni è come tanti di noi che, di fronte alle tante ingiustizie del mondo, di fronte al male, di fronte a quelli che
agiscono ingiustamente, reclama dal Signore una giusta punizione, auspica la scure che taglia, il fuoco che purifica. Ci
sentiamo autorizzati a chiedere al Signore di agire fortemente contro il male. E ci piace, in fondo, questo ruolo di
giustizieri! Ma il Vangelo, la Buona Novella, è invece questa: Dio ha deciso di avere ancora pazienza con noi. Ha deciso di
darci un tempo ulteriore per invitarci alla conversione, perché il Signore non prova gioia nella punizione, ci ha creati per la
vita e fa di tutto per salvarci. Ancora una volta ripeto che Papa Francesco ha detto: “Il Signore non si stanca mai di
perdonarci: mai! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono!”.
Lunedì
5 Dicembre
Martedì
6 Dicembre
Mercoledì
7 Dicembre
Giovedì
8 Dicembre
Domenica
11 Dicembre
Beato Filippo Rinaldi terzo successore di S. Giovanni Bosco ed alunno dei primi Salesiani in
Sampierdarena.
Ore 17,00 incontro catechesi con i genitori dei bambini della Cresima (1° media).
ore 16.15 Panini a cura del GF1 per gli amici di strada di Sant’Egidio
Ore 17,00 Catechesi biblica per adulti, nei locali della San Vincenzo.
ore 18,00 Santa Messa pre-festiva.
Ore 20,30 al Tempietto “Immacolata show” spettacolo dei Ragazzi e dei Giovani.
SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE l’orario delle S. Messe è quello della
Domenica. Dopo la messa delle 10,30 in Cortile si farà “il cerchio mariano”
Terza Domenica di Avvento.
SIAMO TUTTI INVITATI AL COMPLEANNO DELL’ORATORIO
Giovedì 8 Dicembre ricorre il compleanno dell’Oratorio.
Dopo la S. Messa delle 10,30, si svolgerà nei cortili dell’Oratorio il “Cerchio Mariano”
per ricordare la prima “Ave Maria” recitata da S. Giovanni Bosco in occasione
dell’incontro con Bartolomeo Garelli l’8 dicembre 1841.
Ma non dobbiamo mancare al fantastico show che si terrà la sera precedente, quindi
Mercoledì 7 Dicembre, alle ore 20,30 presso il Tempietto. Lo spettacolo, organizzato e
realizzato dai ragazzi e dai giovani dell’Oratorio – Parrocchia – Scuola, è un modo
molto divertente per festeggiare in allegria la ricorrenza della nascita dell’Oratorio.
NOTIZIE DAL DOPOSCUOLA
“Consigliare i dubbiosi e insegnare agli ignoranti, cioè a coloro che non sanno […] più
cresce l’istruzione e più le persone acquistano certezze e consapevolezza, di cui tutti
abbiamo bisogno nella vita”. (Udienza Generale, 23 novembre 2016)
Ecco il motore che spinge ogni giorno laici, giovani, cooperatori, ex-allieve, salesiani e
suore a lavorare insieme per quei giovani che sono nell’apprendimento più fragili:
aiutare loro a “crescere nell’istruzione”, per essere nel futuro persone capaci di
pensiero, di decisioni consapevoli e di scelte mature per la vita. Credo che sostenere
un giovane nella sua fase di apprendimento sia a vantaggio di tutta la società.
Ringrazio tutti coloro che con generosità hanno contribuito e continuano a farlo donando tempo per questi ragazzi.
È una sfida non facile, ma un grande atto di misericordia nell’accogliere anche quel giovane che fatica non solo ad
ascoltare ma il cui apprendimento non rientra nemmeno nella lista di “cose importanti della vita”. Io imparo molto
da alcuni laici che, con grande accoglienza delle ferite del ragazzo, ripartono ogni giorno da capo, con il sorriso.
Questo è ammirevole…questa è misericordia!
Suor Lucia FMA
A
c u r a d i “ Il N o d o S u lle A li d e l M o n d o
O n lu s "
Storia della Cristianità Medio Orientale.
Il Nestorianesimo e il concilio di Efeso
Il dibattito sulla figura di Cristo e anche di Maria fu centrale nella vita della Chiesa dei primi secoli soprattutto del IV e del V
secolo dopo Cristo.
Secondo la tesi ortodossa, in Cristo vivevano due nature quella Umana e quella Divina in un'unica persona ma questo era
stato messo per la prima volta in dubbio dall’arianesimo che vedeva il Cristo come un qualcosa di semidivino.
Il secondo tema era se Maria poteva definirsi Madre di Dio o solo madre di Cristo e questo fu un altro grosso nodo da
sciogliere.
Su questa diatriba si inserisce anche il patriarca di Costantinopoli Nestorio, il quale afferma che in Cristo ci sono due
nature e due persone e che Maria può essere solo considerata la Madre del Cristo ovvero della persona umana e non la
Madre di Dio.
Questo andava contro l’elaborazione della Chiesa - sia occidentale, sia orientale soprattutto - che aveva una posizione
contraria a tali postulati e nel concilio di Efeso del 431 d.C. condanna il Nestorianesimo come eresia.
Tale forma di Cristianesimo si diffonde in Siria, Mesopotamia e arriva fino in India, riassumendo anche tensioni
nazionalistiche e anticentralistiche delle province romane d’oriente che si battevano contro il fiscalismo centrale di
Bisanzio.
Ancora oggi tra Siria, India, Cipro, Iraq e Iran abbiamo le comunità Nestoriane: le più importanti, sono l’Assira e la Caldea in
Iraq e quella malabarita del Kerala in India.
A cura di Giovanni Marotta per Associazione Il Nodo- Sulle ali del mondo