Aiuti di Stato: orientamenti sui meccanismi di capacità nella

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Commissione europea - Comunicato stampa
Aiuti di Stato: orientamenti sui meccanismi di capacità nella relazione
dell'indagine settoriale
Bruxelles, 30 novembre 2016
La Commissione europea ha pubblicato la relazione finale dell'indagine di settore sui
meccanismi di capacità, dalla quale risulta che gli Stati membri devono valutare meglio la
necessità di tali meccanismi e nella quale si suggerisce come concepirli in modo da garantire
la sicurezza dell'approvvigionamento riducendo nel contempo al minimo le distorsioni della
concorrenza.
Secondo le conclusioni della relazione, spesso gli Stati membri non hanno valutato in modo adeguato la
necessità di un meccanismo di capacità prima di introdurlo. Inoltre molti Stati membri devono ancora
attuare le riforme del mercato indispensabili per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. Per i
casi in cui è necessario un meccanismo di capacità la relazione offre agli Stati membri orientamenti
pratici sul tipo di meccanismo più adatto per risolvere il problema riscontrato.
L'indagine settoriale sui meccanismi di capacità ha alimentato e viene a integrare il pacchetto "Energia
pulita per tutti gli europei" che la Commissione ha presentato oggi allo scopo di creare nell'Unione
europea mercati dell'energia elettrica moderni che funzionino meglio e siano più integrati.
La Commissaria Margrethe Vestager ha dichiarato: "I meccanismi di capacità devono rispondere a un
problema emerso sul mercato ed essere aperti a tutte le tecnologie e agli operatori degli altri paesi
dell'UE. Non devono mascherare il sovvenzionamento di una tecnologia specifica, come i combustibili
fossili, o risultare troppo onerosi per i consumatori di energia elettrica. La relazione dell'indagine di
settore aiuterà la Commissione e gli Stati membri a introdurre meccanismi di capacità meglio mirati
soltanto laddove ve ne sia una reale necessità.
Anche se ben concepiti, i meccanismi di capacità non possono tuttavia sostituirsi alle essenziali riforme
del mercato dell'energia elettrica. In questo senso l'indagine settoriale viene a integrare l'importante
pacchetto di proposte della Commissione "Energia pulita per tutti gli europei" al fine di rendere più
integrati i mercati europei dell'energia elettrica e far sì che funzionino meglio."
Le principali conclusioni della relazione sono le seguenti.
I meccanismi di capacità devono essere accompagnati da riforme del mercato adeguate
Sebbene i mercati europei dell'energia elettrica si caratterizzino in genere per la sovraccapacità e le
penurie di approvvigionamento siano estremamente rare, molti Stati membri temono di mancare in
futuro di una capacità di produzione elettrica sufficiente a soddisfare la domanda. Alcuni hanno
pertanto deciso d'introdurre meccanismi di capacità per retribuire i produttori di energia elettrica e altri
fornitori di capacità in modo da assicurare la disponibilità di energia in caso di bisogno. La
Commissione ha repertoriato in totale 35 meccanismi di capacità - passati, esistenti o programmati negli 11 Stati membri interessati dall'indagine settoriale (Belgio, Croazia, Danimarca, Francia,
Germania, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia).
Dall'indagine è emerso che, in molti Stati membri, i fallimenti del mercato e le carenze della
regolamentazione inibiscono i segnali di prezzo necessari per mantenere la sicurezza
dell'approvvigionamento a un livello adeguato. A molti di questi problemi si potrebbe ovviare attuando
le riforme del mercato proposte nel pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei": eliminando i bassi
massimali tariffari sull'energia elettrica, permettendo alla gestione della domanda di partecipare al
mercato e facendo sì che le zone di offerta corrispondano alle congestioni di rete. La maggior parte
degli Stati membri non ha tuttavia ancora varato riforme del mercato atte a ridurre o addirittura
eliminare la necessità di un meccanismo nazionale di capacità.
Quando uno Stato membro avrà in progetto d'introdurre un meccanismo di capacità, la Commissione
gli imporrà quindi di attuare prima le necessarie riforme del mercato.
La necessità di un meccanismo di capacità dev'essere dimostrata
L'indagine ha rilevato che, in molti casi, il meccanismo di capacità introdotto non intendeva risolvere un
problema ben preciso di sicurezza dell'approvvigionamento. In tema di sicurezza
dell'approvvigionamento le valutazioni effettuate dagli Stati membri non sono sufficientemente
approfondite e non sempre si fondano su un obiettivo che trovi giustificazione economica. La
Commissione impone quindi che la necessità di un meccanismo di capacità sia corroborata da una
valutazione solida dell'adeguatezza della produzione. L'odierno pacchetto "Energia pulita per tutti gli
europei" propone una valutazione europea dell'adeguatezza delle risorse, dalla quale scaturiranno dati
sempre più attendibili sulla cui base sarà possibile stabilire se siano necessari meccanismi di capacità.
I meccanismi di capacità devono essere rispondenti allo scopo e aperti a tutti i fornitori di
capacità
L'indagine ha evidenziato che, nella maggior parte dei casi, la concezione dei meccanismi di capacità
presenta notevoli margini di miglioramento.
In primo luogo, il meccanismo scelto deve rispondere al problema riscontrato. Per i problemi di
adeguatezza a lungo termine è probabile che la risposta più calzante sia un meccanismo a
dimensione di mercato, mentre per i problemi di adeguatezza temporanei una soluzione migliore
consiste in una misura provvisoria, ad esempio una riserva strategica che permetta di tenere fuori
dal mercato una determinata capacità per usarla solo in situazioni di emergenza. Nei casi in cui
l'adeguatezza della produzione è un problema circoscritto a una data zona, è probabile che una
soluzione più idonea consista nel miglioramento delle connessioni di rete e in una migliore
delimitazione geografica delle zone di offerta.
In base ai "regimi di interrompibilità" i consumatori vengono pagati per ridurre la domanda di
energia elettrica quando questa scarseggia. L'indagine ha portato a concludere che tali regimi possono
risultare utili per incoraggiare la flessibilità della domanda a più lungo termine, ma che non devono
trasformarsi in sovvenzioni a beneficio degli utenti ad alta intensità energetica.
In secondo luogo, il prezzo pagato per la capacità dev'essere stabilito con un processo
concorrenziale. L'indagine ha confermato che i prezzi fissati con procedura amministrativa sono
inadeguati, perché rischiano di determinare una sovraccompensazione dei beneficiari o rivelarsi
incapaci a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. Con un processo concorrenziale di
formazione del prezzo, associato a criteri di ammissibilità aperti che consentano la partecipazione di
tutti i potenziali fornitori di capacità, si assicura che la capacità sia pagata al prezzo più basso possibile,
il che è importante per contenere il prezzo dell'energia elettrica anche per i consumatori.
In terzo luogo, i meccanismi di capacità dovrebbero essere accessibili ai fornitori degli altri Stati
membri: s'incentiveranno così gli investimenti negli interconnettori e nella capacità di produzione in
altri Stati membri e si ridurranno i costi del sistema.
Prossime tappe
Poiché dall'indagine è emerso che vari meccanismi di capacità esistenti presentano carenze sostanziali,
la Commissione continuerà a lavorare con gli Stati membri per allinearli alle norme sugli aiuti di Stato.
Qualsiasi nuovo progetto degli Stati membri volto all'introduzione di meccanismi di capacità sarà inoltre
vagliato alla luce delle risultanze ottenute con l'indagine di settore.
Contesto
Cfr. anche scheda informativa sulla relazione finale dell'indagine settoriale e sito internet dell'indagine
settoriale.
A aprile 2015 la Commissione ha avviato un'indagine di settore sul sostegno finanziario elargito dagli
Stati membri ai produttori e ai consumatori di energia elettrica per salvaguardare la sicurezza
dell'approvvigionamento (meccanismi di capacità o di regolazione di capacità), perché temeva che
questi meccanismi favorissero indebitamente determinati produttori o tecnologie e ostacolassero gli
scambi transfrontalieri di energia elettrica in violazione delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato.
Nell'ultimo anno la Commissione ha quindi raccolto presso i partecipanti al mercato e gli enti pubblici
informazioni sui meccanismi di capacità esistenti e programmati in 11 Stati membri. A aprile 2016 ha
pubblicato una relazione intermedia invitando il pubblico ad esprimersi al riguardo.
IP/16/4021
Contatti per la stampa:
Ricardo CARDOSO (+32 2 298 01 00)
Yizhou REN (+32 2 299 48 89)
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