Referendum, la vittoria del No e le reazioni della Politica

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Referendum, la vittoria del No e le reazioni della Politica
Laura Carrara
ROMA, 5 DICEMBRE- L’Italia si è presentata alle urne con grandissima affluenza per il referendum
del 4 dicembre, quasi il 60% degli italiani ha votato No bocciando nettamente la legge Boschi.
Una delusione per il premier Renzi che a poche ore dallo spoglio annuncia le proprie dimissioni: “Non
sono riuscito a portare il Sì alla vittoria. L'esperienza di questo governo finisce qui, ce ne andiamo senza
rimorsi. Domani pomeriggio (oggi per chi legge) riunirò i ministri, poi salirò dal presidente della
Repubblica e rimetterò il mandato“.
D'Alema non si dice d’accordo alla scelta di Matteo Renzi: “Non sarebbe responsabile andare a elezioni in
questo momento caotico. Sull'Italicum pende un ricorso alla Consulta e lo stesso premier ha parlato della
necessità di rivederlo. Ora la legge elettorale sarà il frutto di un dialogo rispettoso tra i diversi partiti. Gli
italiani hanno voluto anche affrontare un principio: le regole fondamentali non possono essere imposte“.
L'ex premier, commentando il risultato del referendum, afferma: "Io non competo per nessun incarico, lo
farà una generazione nuova. Bisogna lavorare per ricostruire l'unità del Pd ma su base nuove. Un certo
disegno neo centrista, del partito della nazione, è stato battuto assieme alla proposta di riforma".
"Il Pd - ha detto Guerini - sottolinea l'ampia partecipazione degli italiani al referendum, è un fatto molto
positivo che dimostra che il dibattito di questi mesi ha interessato i nostri concittadini, è positiva la
grande affluenza".
"Oggi si è scritta una bellissima pagina di partecipazione democratica". Ha fatto eco Speranza, della
minoranza Dem: “Nel campo del No c'è stato un pezzo irrinunciabile del centrosinistra. Noi lo abbiamo
rappresentato dentro il Pd".
“Oggi ha perso la casta al potere. Ha perso l’arroganza al potere da cui impareremo tante cose nella
formazione della nostra squadra di governo e del nostro programma. Da domani saremo al lavoro sul
governo dei Cinque Stelle“. Ha detto Luigi Di Maio (M5S), nel corso di una conferenza stampa alla
Camera commentando voto referendum.
Su Facebook la sindaca Raggi ha scritto: “Ha vinto la democrazia. Hanno vinto gli italiani. Ora
ricostruiamo il Paese. La nostra rivoluzione non si ferma, a Roma e in Italia“.
"Siamo pronti da subito a dare un'alternativa, perché l'opzione Renzi gli italiani l'hanno rottamata - dice
Salvini - per il centrodestra si apre una stagione di responsabilità e di possibile vittoria". Alla notizia,
Salvini ha affermato: "Questa è una giornata di liberazione nazionale, ma Renzi lascia un Paese diviso". Il
commento su Facebook del leader della Lega Nord: "Renzi si dimette! Grazie, grazie, grazie a tutti gli
italiani che sono andati a votare. Oggi bellissima giornata di legittima difesa, di democrazia. Votare è
servito".
Beppe Grillo chiede elezioni subito senza cambiare prima la legge elettorale." "Gli italiani devono essere
chiamati al voto al più presto. La cosa più veloce, realistica e concreta per andare subito al voto è andarci
con una legge che c'è già: l'Italicum. Evviva! Ha vinto la democrazia - prosegue scrivendo sul suo blog La risposta degli italiani come affluenza alle urne e come indicazione è stata netta. La propaganda di
regime e tutte le sue menzogne sono i primi sconfitti di questo referendum. I tempi sono cambiati“.
Parole positive per la vittoria del No provengono anche da Renato Brunetta. "Una grande vittoria della
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democrazia, di fronte a un cambiamento così violento e forte della Costituzione. Se i dati degli exit poll
saranno confermati è una grande, grande, vittoria del No. A questo punto Renzi si deve dimettere", dice il
capogruppo di Forza Italia alla Camera.
“Gli italiani non vogliono essere governati da governicchi frutto da inciuci. Renzi deve rassegnare le
proprie dimissioni. E' un messaggio per Renzi ma anche per Mattarella“. Si è espressa così Giorgia
Meloni, leader di Fratelli d'Italia.
Laura Carrara
Fonte foto: ilsole24ore.com
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