Ospedali dimezzati, prestazioni ridotte e ora tagli ai budget di

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anno i - n° 0 domernica 4 dicembre 2016
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Salvatore Colagiovanni
L’Oscar del giorno lo assegniamo a
Salvatore Colagiovanni. Nell’ultimo periodo è finito spesso nel mirino della critica politica proprio per
la sua voglia di agire, muoversi,
dare un senso all’assessorato che
guida. Anche esponendosi come per
il voto in Giunta sul nuovo supermercato.
L’Ardire
Togliendo
un mattone
alla volta
distrutta la sanità
di Giuseppe Saluppo
P
ortando via un mattone alla
volta si demolì la sanità molisana. L’inverso del processo
che portò alla costruzione di
Roma con il medesimo risultato: la
realizzazione di un indimenticabile capolavoro. Prima, è toccato alla sanità
pubblica conoscere la cancellazione di
ospedali, il taglio dei posti letto e delle
prestazioni oggi, a quella privata con i
tagli ai budget del 2016 dopo che Cattolica, Neuromed ed altri centri hanno
già speso. Un dramma. L’evidenza che
non può essere taciuta è che in questa
manovra non c’è uno straccio di programmazione funzionale che abbia lo
scopo di riorganizzare un sistema, certamente ipertrofico, salvando, per
quanto possibile, competenze, strutture, servizi essenziali. Una mannaia
cieca si abbatterà sul sistema sanitario
regionale. Punto e basta. E, per assestare la mannaia, ci sono voluti manager e altro? Sarebbe bastato il più
scafesso ragioniere. Ora, però, i pazienti molisani a chi dovranno rivolgersi? Andare fuori e costare ancora di
più al sistema regionale? Assurdo. La
sanità pubblica è una trincea anche psicologica, oltre che maledettamente
concreta. Fa parte di quel mondo che
le generazioni passate ci hanno consegnato al costo di enormi sacrifici e che
nel volgere di qualche lustro stiamo
vedendo demolito da una risma di, pessimamente travestiti, riformatori. Di
chi la colpa? Troppo facile sparare bordate di fosforo, tanto quanto ripararsi
dal fuoco amico. Quello che risulta fin
troppo facile è sottoscrivere una sudditanza indigena rispetto alle nostre
stesse volontà ed esigenze. Preferendo
i disagi dei viaggi della speranza alla
difesa delle nostre realtà sanitarie.
Siamo incapaci, in sostanza, di perorare le cause che ci identificano come
molisani. Condannati a perdere, questa
è la verità.
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Gianluca Maroncelli
Il Tapiro del giorno lo diamo a Gianluca
Maroncelli. E’ difficile comprendere le
ragioni politiche del consigliere comunale che, prima chiede visibilità per il
suo gruppo, poi accetta supinamente la
scelta dei nuovi assessori. Così, come
altre posizioni politiche in Consiglio
comunale. Non è che per la Sea rischia
di perdere la bussola?
Ospedali dimezzati, prestazioni ridotte
e ora tagli ai budget di Neuromed, Cattolica
e centri specialistici privati
I pazienti e i viaggi della speranza
Servizio a pagina 3
IL FATTO
pagina 5
Per i capigruppo di maggioranza
“L’assessore Colagiovanni non si tocca”
“L’assessore alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni, non si
tocca”, così inizia il commento del capogruppo dell’IdV a Palazzo
San Giorgio, Antonio Columbro. DIversi i capigruppo di maggioranza
a sostegno dell’assessore dopo il mancato voto in Giunta.
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Basta mozioni, interrogazioni, interpellanze e il “politicamente corretto” in una realtà politica e amministrativa che pratica come costume ordinario la noncuranza, l’indifferenza, l’ostracismo al buonsenso comune
Finalmente un passo avanti
verso l’affermazione dei ruoli e
delle responsabilità alla Regione Molise. Lo ha compiuto
il consigliere regionale, già assessore alle Politiche sociali e
al lavoro, Michele Petraroia,
notoriamente produttore di mozioni, interrogazioni e interpellanze, sistematicamente lasciate
in stand-by dall’Ufficio di presidenza del consiglio regionale,
oppure di inviti a riflettere da
parte degli organi esecutivi sui
problemi in cui la vastità degli
stessi avrebbe meritato una
maggiore analisi e partecipazione, nonché utilizzatore indefesso di auspici e speranze
sistematicamente finiti nel
nulla. Da queste colonne più
volte abbiamo sottolineato che
l’adozione del “politicamente
corretto” in una realtà politica e
amministrativa che pratica
come costume ordinario la noncuranza, l’indifferenza, l’ostracismo al buonsenso comune,
era aria fritta e che, avendo gli
elementi probanti, sarebbe stato
il caso anche di arrivare alle denunce contabili se non addirittura penali, nei casi eclatanti di
omissioni e gravi illegittimità.
Un passo avanti, abbiamo detto.
E passo avanti deve considerarsi la scelta di Petraroia di andare direttamente a investire i
singoli organismi strutturali
della Regione (presidenza del
consiglio, commissioni consiliari, presidenza della giunta e
giunta) su singoli e specifici
questioni. In questa circostanza
il consigliere ex Pd è andato direttamente a interloquire con il
presidente dalla Terza commissione consiliare, Salvatore
Ciocca, avendo cura di infor-
Petraroia a Ciocca: “Urgono indagini
conoscitive sul Piano energetico ambientale, sulla frana di Castellino del Biferno
e sui pali eolici a Bagnoli del Trigno”
mare anche i consiglieri della
Commissione ambiente e trasporti e il presidente del consiglio
regionale
Vincenzo
Cotugno. A Ciocca è stato chiesto di avviare indagini conoscitive sullo stato dell’arte del
Piano energetico ambientale regionale (Pear), sul Movimento
franoso nell’abitato di Castellino del Biferno e sull’impianto
eolico in agro del comune di
Bagnoli del Trigno a ridosso del
Parco delle Morge Cenozoiche.
Tre questioni aperte, alcune di
anni, segnate da temporeggiamenti e dilazioni, oltre che da
decisioni controverse, quale
quella assunta dalla Regione a
Nel felicitarci insieme al Presidente della
Regione Molise per le belle notizie che
giungono dal CIPE dobbiamo sottolineare la necessità di dare risposte ai cittadini che da troppo tempo attendono di
ricevere in casa acqua potabile, degna di
tale definizione”. E’ quanto dichiara il
consigliere Filippo Monaco a seguito
della comunicazione della decisione del
CIPE di assegnare al Molise 28,8 milioni
di euro per l’ambiente dal Fondo per lo
Sviluppo e la coesione 2014- 2020.
“Se, come dichiarato da Paolo Frattura –
prosegue Monaco - questi soldi saranno
destinati al sistema idrico integrato e la
sostegno
dell’impianto eolico e contro l’atteggiamento
ostativo
dell’amministrazione locale.
Tre punti definiti e circostanziati, sui quali, sia i presidenti
di commissione che il consiglio
regionale hanno finora chiuso
gli occhi e tappate le orecchie.
Petraroia a Ciocca, che quando
è stato all’opposizione di Michele Iorio ha imperversato soprattutto
sulle
questioni
ambientali, ha chiesto di uscire
dallo stallo e di mettere a calendario i tre punti da lui richiesti. Del Piano energetico il
consigliere ex Pd sollecita la
trasmissione degli atti di com-
petenza del Consiglio Regionale anche della fase relativa all’acquisizione della Valutazione
ambientale strategica (Vas); del
movimento franoso al centro
abitato di Castellino, la necessita di accertare le cause riferite alla pericolosità così come
segnalato anche dalla Commissione tecnica che recentemente
ha inoltrato una relazione in cui
viene evidenziata la sussistenza di potenziali criticità e
l’obbligo di intervenire per
mettere in sicurezza i luoghi;
dell’impianto eolico la necessità di capire sui che basi logiche, tecniche e amministrative
la Regione ha ritenuto di do-
versi costituire in giudizio a sostegno dell’impresa interessata
a installare l’impianto in agro
del Comune di Bagnoli, a ridosso del confine con il Comune di Pietracupa, nonostante
l’esistenza di un Accordo di
programma tra 10 comuni
dell’area del Trigno “teso a
strutturare il Parco regionale
delle Morge Cenozoiche, oggetto anche di una specifica
proposta di legge regionale attualmente all’esame della Terza
commissione consiliare”. Ce ne
sono quindi di motivi da apprendere e da approfondire,da
discutere e da valutare nelle
sedi istituzionali opportune. In
particolare, sul punto relativo
all’istruttoria per l’adozione del
Piano energetico ambientale, di
competenza del Consiglio regionale, per Petraroia sussiste il
rischio che un ulteriore slittamento dei tempi in rapporto alla
Valutazione ambientale strategica, potrebbe pregiudicare la
sua approvazione nonostante il
Piano rappresenti uno strumento essenziale di programmazione di cui dotarsi la
Regione “a tutela del territorio,
dell’ambiente, del paesaggio e
del patrimonio culturale”.
Dardo
“Il Basso Molise vuole acqua potabile”
Il consigliereregionale, Filippo Monaco, torna a chiedere l’ultimazione
dell’Acquedotto molisano centrale
mitigazione del rischio idrogeologico voglio ribadire che il completamento dell’acquedotto Molise centrale, che da anni
avrebbe dovuto rifornire i rubinetti dei
paesi del Basso Molise, è la vera priorità.
E’ incredibile che la zona più popolata
dell’intera regione sia rifornita di acqua
potabilizzata proveniente dalla diga del
Liscione, un’acqua che nel migliore dei
casi ha pessimo odore e sapore orrendo.
L’acqua pubblica attinta dalle fonti molisane è ottima e dovrebbe essere un orgoglio poterla distribuire equamente alla
popolazione. Cerchiamo di non perdere
questa occasione per colmare il divario
esistente e dare pari dignità ai cittadini
molisani, almeno dal punto di vista della
fornitura idrica”.aa
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Mentre il presidente della Campania stania 30 milioni per i budget, in Molise Frattura li taglia
Strano paradosso il Molise. Il governatore della Campania, de
Luca, accusa le strutture campane
di dirottare troppi pazienti verso
la Neuromed o la Cattolica o il
Centro oculistico Laurelli o... e
stanzia 30 milioni di euro per evitare migrazioni ampliando i budget alle strutture private. Gli
osservatori regionali discutono su
quanto le ultime decisioni del
commissario straordinario alla sanità, Paolo Frattura, abbiano finito con il distruggere anche la
sanità privata. Da noi, in Molise,
si tagliano i budget alle strutture
private per l’anno in corso dopo
che questa hanno già speso garantendo cure e prestazioni ai pazienti molisani. Un paradosso.
Con il nuovo decreto del commissario ad acta, Paolo Frattura,
la Struttura commissariale ha voluto rivoluzionare il sistema di distribuzione dei budget, intanto
riducendo la quantità di prestazioni erogabili, in barba a quanto
previsto dalla distribuzione del
Fondo sanitario nazionale e dimenticando, inoltre, che le strutture private sono spesso quelle
che rendono la migliore qualità di
Lo strano paradosso
della sanità molisana
servizi sanitari sul territorio regionale, rappresentando un baluardo contro l’ulteriore aumento
della già considerevole emigrazione sanitaria. . Ne consegue che
le liste di attesa per tutti i tipi di
cura, ospedaliero e territoriale aumenteranno vertiginosamente,
raggiungendo i valori tristemente
esistenti già nelle strutture pubbliche. I pazienti avranno allora
solo due possibilità: spostarsi in
altre regioni per ricevere le cure
(che saremmo in grado di poter
fare in Molise con lo stesso indice
di qualità e appropriatezza) o pagarsi le cure di tasca propria. Insomma, davvero un bel risultato!
Il risparmio di budget ottenuto
con i decreti dalle strutture sanitarie molisane, paradossalmente,
verrà comunque utilizzato per
rimborsare le strutture sanitarie
del Centro e del Nord del Paese
che avranno accolto i nostri concittadini. Ne deriva che le strutture del Centro e del Nord
prenderanno soldi dal Molise ed
avranno (lo fanno tristemente da
sempre) ancora di più la possibilità di investire per migliorarsi e
per attrarre sempre più molisani. I
tagli di spesa prevalgono sulla visione di un sistema pubblico di
assistenza sanitaria che riesca ancora a dare l’idea di una parvenza
di stato sociale operante, questa la
verità dei fatti. I comunicati
stampa si susseguono, le interviste si accavallano, le decisioni politiche di stampo istituzionale
purtroppo sanciscono il de profundis dello Stato sociale così
come siamo stati abituati a conoscerlo. Nel disinteresse dilagante
la questione dell’offerta sanitaria
regionale viene lasciata alla sensibilità personale piuttosto che ai
rigori di un dibattito pubblico
tanto indispensabile quanto inesistente.
“Punto nascite a Isernia, faremo le barricate per salvarlo”
In relazione alle notizie apparse oggi
sulla stampa e riguardanti la disattivazione del punto nascite dell’ospedale
“Veneziale” di Isernia, si registra la
ferma posizione del sindaco Giacomo
d’Apollonio e dell’intera amministrazione comunale. «È inconcepibile che
una città capoluogo come Isearnia – ha
affermato il sindaco – debba essere privata d’un servizio fondamentale come
quello delle nascite. La chiusura del reparto non è imminente, giacché è stata
programmata per il la fine del 2017, ma
vanno immediatamente poste in essere
tutte le possibili azioni di difesa. Ho
già convocato, per l’inizio della prossima settimana, una giunta urgente – ha
continuato d’Apollonio – durante la
quale prenderemo una posizione ufficiale contro la soppressione, da scongiurare assolutamente. Chiederemo al
Commissario Frattura e ai vertici
dell’Asrem una deroga rispetto agli
standard attuali che ci penalizzano oltre
ogni logica di ordine sanitario e sociale. Faremo leva anche sulle possibilità di deroga concesse da uno specifico
Decreto Ministeriale, che potrebbe tutelarci dal punto di vista normativo,
senza tralasciare la necessità di adeguata dotazione di personale medico
specializzato e la questione del limite
numerico, collegato alla soglia dei 500
parti annui. Un aspetto delicato, inoltre, è quello dello Sten (Servizio di trasporto di emergenza neonatale). Ho
assunto informazioni e ritengo che, nel
Il sindaco, D’Apollonio, dice no alla chiusura prevista dal Piano regionale
Frattura: “Chiederemo al ministero di posticiparla dicembre 2018”
caso Campobasso non possa assicurare
il servizio collaborando col nosocomio
isernino, l’alternativa potrebbe essere
una convenzione da stipulare con un
altro ospedale vicino, come ad esempio
quello di Benevento». «Una cosa è
certa – ha concluso il sindaco, con tono
perentorio – Isernia non rimarrà inerte
in attesa dell’ennesima spoliazione di
servizi e presidi vitali per la collettività, tanto più grave allorquando mina
l’insopprimibile diritto alla salute e alla
sicurezza dei cittadini». “Per il decreto
ministeriale 70, un punto nascite deve
registrare almeno 500 parti l’anno,
l’obiettivo che vogliamo raggiungere
per il reparto dell’ospedale di Isernia:
stiamo lavorando. Nei giorni scorsi abbiamo rappresentato al Ministero della
salute la necessità di posticipare di un
anno la data di valutazione ultima del
punto nascite del Veneziale”. Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura,
commissario ad acta per la sanità. “Al
Ministero – prosegue –, abbiamo illustrato tutte le attività che abbiamo previsto per incrementare i parti
fisiologici, così da rispettare anche i
parametri indicati per i parti cesarei,
oltre che per i volumi. Va da sé che per
verificare e valutare effetti ed esiti,
considerata anche la naturale durata di
una gravidanza, occorre tempo, per
questo abbiamo indicato come termine
ultimo la data del 31 dicembre 2018,
visto che il nostro Programma operativo è stato approvato lo scorso agosto”. “Già da un anno – fa presente il
presidente Frattura –, con la nostra Direzione generale della salute, particolarmente vicina all’associazione delle
mamme, abbiamo pianificato assieme
ai ginecologici e alle ostetriche di Isernia, tutta una serie di attività tese al miglioramento delle condizioni in cui si
opera all’interno dell’ospedale. Con i
medici, gli operatori sanitari e le associazioni delle mamme di Isernia abbiamo
predisposto
corsi
di
preparazione al parto, di allattamento
naturale, stiamo preparando il protocollo che riguarda il puerperio, ossia le
modalità con cui le ostetriche assistono
le donne a casa dopo il parto. In questo
progetto ci sostengono risorse e professionalità anche esterne, riferimento
nell’Organizzazione mondiale della sanità, come Patrizia Proietti”. “Interventi così strutturati e mirati, in un
percorso di collaborazione e riqualificazione, creeranno le condizioni non
solo per salvare il punto nascite ma per
renderlo un luogo di riferimento per
tutte le donne della provincia di Isernia”, conclude Frattura.
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Gli armatori di Termoli hanno un nuovo presidente - Basso Cannarsa - e un nuovo consiglio d’amministrazione
L’obiettivo cardine dell”Associazione armatori pesca del
Molise” è quello di essere un
punto di riferimento per tutti i
pescatori della marineria termolese. “Occorre lavorare insieme per perseguire i comuni
interessi degli armatori e dei
marinai della flotta locale, con
grande forza, serietà e caparbietà”. Questa la sintesi del dibattito che ha portato alla
costituzione del nuovo consiglio d’amministrazione e alla
presidenza Basso Cannarsa
del motopeschereccio “Nuovo
Trenta Carrini”, fondatore dell’Associazione . Vice presidente Marino Recchi del
motopeschereccio
“Luigi
Padre”. Riportate al centro
dell’interesse di categoria soprattutto la valorizzazione e il
rispetto delle tradizioni “che
sono le fondamenta e il punto
di partenza per il rafforzamento dello spirito di comunione tra gli armatori”.
Segnale di questo assunto è
certamente la decisione di
onorare la festività di San
Basso di domani 5 dicembre
lasciando in ormeggio i pescherecci. Oltre che punto di
riferimento per tutti i pescatori
della marineria termolese,
l’Associazione sarà certamente l’interlocutrice più autorevole
dell’Agenzia
Valorizzazione e rispetto delle tradizioni punto di partenza per il rafforzamento dello spirito di comunione
Il Molise ha un tratto limitato di costa, ma ha un porto importante,
una tradizione marinara eccellente che meritano di essere sviluppati
nel contesto generale delle politiche nazionali di settore
regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca (Arsarp), l’ente che per la prima
volta si pone in modo specifico di sviluppare la pesca,
considerata al pari dell’agricoltura e della ruralità, un ele-
CAMPOBASSO. Organizzata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise, in collaborazione
con l’Assessorato dei molisani nel
mondo, si svolgerà ad Isernia, il prossimo 6 dicembre, l’edizione 2016
della “Giornata dell’Emigrazione molisana nel mondo”.
Sarà l’Auditorium “Unità d’Italia” a
fare da cornice ad un evento che ha tra
gli obiettivi quello di rinsaldare i legami tra i molisani e i corregionali
emigrati all’estero e di condividere
con forza l’amore e l’orgoglio per la
nostra terra. A partire dalle 17.00 si
apriranno le porte del foyer dell’Auditorium dove i visitatori avranno modo
di percorrere, seguendo il tratturo
della Transumanza, un cammino tra
alcune delle nostre eccellenze fatte di
storia, arte, cultura, tradizione e artigianato.
La presenza del noto conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua, che presenterà il suo ultimo libro “Italia
nascosta” e realizzerà le riprese per
una puntata di “Sereno Variabile”, arricchirà la scena delle esposizioni in
mostra. Alle 20 è previsto l’inizio
mento sostanziale del prodotto interno lordo del Molise.
Va detto che solo sporadicamente nel gran groviglio dei
problemi regionali si fanno
largo quelli legati alle attività
marinare, motivo in più per
l’Associazione di rendersi
protagonista attiva. Il Molise
ha un tratto limitato di costa,
ma ha un porto importante,
una tradizione marinara eccellente che meritano di essere
sviluppati nel contesto gene-
rale delle politiche nazionali
di settore. S’è parlato anche di
creare una sinergia più stringente con le marineria dell’Abruzzo e delle Marche,
giusto per inserire la marineria
molisana nel novero di quelle
di maggior peso “politico”.
La notevole esperienza del
presidente Basso Cannarsa si
farà certamente valere nelle
occasioni in cui i problemi
della pesca saranno oggetto di
trattazione a livello regionale,
non di meno in campo nazionale, soprattutto se l’idea di
fare sinergia con l’Abruzzo e
le Marche prenderà piede. Un
serio banco di prova sarà il
momento in cui si proporranno
il fermo della pesca, il periodo
e la durata.
Dardo
Risvegliare l’orgoglio molisano
attraverso la storia dell’emigrazione
della manifestazione regionale che
sarà ripresa e trasmessa in diretta dalle
televisioni molisane sui canali digitali
11, 12, 13, 14 e 601 e in diretta satellitare in tutto il pianeta. Nel corso
della serata, che sarà condotta dal noto
attore molisano Maurizio Santilli, saranno conferite le alte onorificenze di
“Ambasciatore del Molise nel mondo”
a quattro nostri corregionali che in Italia, in Europa e nel mondo si sono particolarmente distinti per meriti
artistici, scientifici e culturali.
Uno dei momenti più importanti sarà
rappresentato dal riconoscimento speciale che verrà conferito alla memoria
di Rita Fossaceca, la dottoressa originaria di Trivento, uccisa nella missione in Africa, a cui recentemente è
stata conferita la medaglia d’oro al
valor civile dal Presidente della Repubblica italiana. Saranno attribuiti,
inoltre, premi speciali ad aziende e
personalità che nel 2016 hanno portato
il Molise e il suo brand a livelli internazionali e mondiali.
Uno spazio importante è riservato al
mondo della scuola, con le premiazioni dei vincitori del concorso indetto
tra tutti gli Istituti superiori regionali.
La serata sarà arricchita anche dall’esibizione di artisti molisani che a livello nazionale ed internazionale
hanno dato lustro alla nostra regione.
All’evento parteciperanno le massime
cariche istituzionali della regione e i
sindaci di tutti i comuni molisani, per
ribadire con forza che il Molise esiste
e fa parte con pari dignità ed onore del
panorama nazionale ed internazionale.
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Numerosi capigruppo di maggioranza a sostegno del componente di Giunta
“L’assessore alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni, non si tocca”, così
inizia il commento del capogruppo dell’IdV a Palazzo San Giorgio, Antonio Columbro.
“Ho sentito e letto da alcuni organi di informazione – precisa il consigliere comunale Columbro – che sull’assessore
Colagiovanni penderebbe una raccolta
firme per portare all’attenzione dell’assise civica una mozione di sfiducia. Non
capisco come mai girino queste voci, perché il collega Colagiovanni, da due anni
e mezzo, porta avanti gli interessi della
collettività e dell’intero Consiglio comunale all’esterno, relativamente alle sue
deleghe”.
“È condivisibile anche la sua assenza alla
Giunta comunale di venerdì 2 dicembre
– prosegue Antonio Columbro – perché
Colagiovanni è una persona di parola.
Dal giorno del suo insediamento ha lavorato in favore dei piccoli e medi commercianti e tutte le sue iniziative lo hanno
dimostrato. È riuscito a coinvolgere nei
suoi progetti coloro che hanno sofferto
maggiormente la crisi economica negli
ultimi anni. Non vedo come possa essere
messo in discussione il suo operato e, a
mio avviso, l’attuale Giunta comunale di
Campobasso non può prescindere dalla
“L’assessore Colagiovanni non si tocca”
presenza di Salvatore Colagiovanni, il
quale ha dimostrato, insieme al nostro
gruppo, le sue capacità nella gestione
della res publica”.
“In questa circostanza – interviene il consigliere comunale dell’UdC, Michele
Ambrosio – ha dimostrato senso del dovere verso i cittadini, attenzione alle problematiche delle attività commerciali
locali, schiena dritta in barba al servilismo istituzionale degli altri colleghi di
Giunta”.
“Mi sembra inopportuno – conclude Columbro – che ci possa essere qualcuno
che parli di mozione di sfiducia nei confronti del nostro assessore
Salvatore
Colagiovanni”.
“Leggo con stupore – il commento del capogruppo del
‘Molise di tutti’, Giovanni Di
Giorgio – che si starebbe presentando una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore
Colagiovanni, non è possibile
mettere in discussione uno
degli assessori più attivi nell’azione di governo della città.
La cura e le attenzioni con cui
Colagiovanni si occupa delle
problematiche del suo settore di competenza sono palesi ed indiscutibili. Ritengo
siano del tutto gratuiti ed inopportuni gli
attacchi cui è oggetto, sono ben altri i
problemi che meritano cotanta attenzione”.
“Credo che occorra pensare meno a ciò
che si dice nei corridoi del Palazzo – dice,
invece, il capogruppo di ‘Segnale Civico’, Gianluca Maroncelli – perché i cittadini vogliono le risposte, quelle che
l’assessore Colagiovanni, col lavoro quotidiano, sta cercando di dare a tutto il
mondo produttivo cittadino”.
“L’assessore Colagiovanni – interviene
anche il capogruppo di ‘Democratici per
la Città’, Lello Bucci – ha sempre operato
sul territorio cittadino, pensando ai problemi quotidiani di chi deve affrontare le
difficoltà giornaliere relative al piccolo e
medio commercio. Mi sembra inopportuno di perdere tempo con questioni, che
ai cittadini importano poco. Se davvero
qualcuno vuole presentare una mozione
di sfiducia, sarebbe opportuno che concentrasse i suoi sforzi nei settori che, oggettivamente, funzionano poco”.
A difesa di Colagiovanni, anche il presidente della Commissione Attività Produttive, Antonio Molinari, per il quale
“l’assessore Colagiovanni ha sempre lavorato per fare gli interessi della collettività e dell’intera città di Campobasso.
Caratteristiche queste, facilmente ravvisabili quando si lavora con lui gomito a
gomito. Io credo che questo Consiglio comunale, eletto dai cittadini, più che portare in aula mozioni di sfiducia debba
continuare a lavorare per risolvere le problematiche del capoluogo molisano, che,
dopo diversi anni, è tornato a essere guida
dell’intera regione”.
Sulle ripetute variazioni del Bilancio da parte della giunta
L’articolo 42 del decreto legislativo 267 del 2000 riserva la
competenza ad adottare le variazioni di Bilancio strettamente al consiglio comunale.
Ma è pur vero che l’artico 174
(comma quarto), dispone che se
ne possa occupare la giunta
sempre che ricorrano inderogabili e comprovati motivi di urgenza. Questa la norma. Poi le
interpretazioni vanno a ruota libera con lo strano e incomprensibile lasciapassare degli organi
di controllo interni all’amministrazioni ed esterni. A Palazzo
san Giorgio l’articolo 174 da
eccezione è diventato regola.
La giunta varia il Bilancio
come desidera; lo ha fatto
anche il 30 novembre nel corso
di una seduta ad ebollizione
dialettica dell’assemblea. Raggiunto il diapason della contestazione, delle accuse, delle
“minacce”, il presidente del
consiglio comunale, Michele
Durante, ha avvertito la necessità di mettere nero su banco,
indirizzando al sindaco e, per
conoscenza al segretario comunale e ai consiglieri, una lettera
in cui sottolinea le norme di
legge e la correttezza istituzionale. In sostanza, un richiamo.
Il presidente del consiglio Michele Durante
bacchetta il sindaco e il consigliere Michele
Ambrosio chiama in causa il prefetto
Indubbiamente al sindaco ma,
in termini procedurali, anche al
segretario che della correttezza
degli atti amministrativi è il garante. Se Durante ha ritento di
muoversi all’interno del Palazzo, il consigliere Michele
Ambrosio, ha scelto di dare
maggiore peso alla questione
traendola dal clima politico, per
trasferirla al prefetto di Campobasso perché valuti i rilievi in
ordine alle distorsioni nella
programmazione del bilancio e
i rilievi che afferiscono alle
competenze del segretario comunale, per i profili di correttezza degli atti. Non più e non
solo una questione di rapporti
tra l’assemblea e l’esecutivo,
quanto di pertinenza amministrativa. E sotto questo aspetto
il prefetto ha una diretta incidenza nello stabilire se la
giunta può variare il Bilancio,
non una ma più volte nel corso
dell’anno, in assenza di indero-
gabili e comprovati motivi di
urgenza, ovvero “al fine di evitare pregiudizio all’interesse
della collettività o dell’amministrazione”. Sia dunque il prefetto a prendere in esame i
comportamenti e le responsabilità, per chiarire ciò che il contrasto e la polemica politica
all’interno dell’istituzione, non
riesce a chiarire. Questo nuovo
momento di tensione non fa
altro che aggravare la situazione amministrativa nel suo
complesso in cui, va detto e ribadito, sono troppi e smaccati
gli interessi dei singoli consiglieri, dei gruppi consiliari e dei
partiti su quelli della collettività. Nove assessori in una città
che non licenzia un programma,
un’opera pubblica, un investimento produttivo, è decisamente una sfida al buonsenso.
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