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Alvaro Ancisi: "Costi di piazza Kennedy cresciuti di 565 mila
euro"
Lunedì 5 Dicembre 2016
Il capogruppo di Lista per Ravenna informa che sono stati presi dal fondo per le
manutenzioni stradali urgenti
"Quasi tutti i cittadini informati credono tuttora che la “nuova” piazza Kennedy sia stata interamente finanziata, con 1.200.000
euro, dalla Fondazione Banca del Monte". Lo dichiara Alvaro Ancisi, capogruppo in Comune per Lista per Ravenna, che
aggiunge: "In effetti, l’ente bancario, avendo comprato dal Comune e restaurato magnificamente Palazzo Rasponi al suon di
10 milioni, ci teneva a farlo figurare in armonia con una bella piazza fronte stante, anziché con uno sgraziato parcheggio di
auto".
E aggiunge: "Premesso che 50 mila euro sono andati perduti in un concorso di idee sul progetto da farsi che non è servito
a nulla, tale finanziamento non è però bastato. Nel nome dell’inevitabile “tutela archeologica” (che vedremo essere stata
fasulla), la giunta Matteucci aveva già approvato, il 17 novembre 2015, una variante in corso d’opera del costo di 215.000
euro. In data 24 novembre della settimana scorsa, la giunta De Pascale ha deliberato un’altra aggiunta di 350.000 euro.
Rispetto a come i lavori erano stati appaltati, la somma totale del loro costo è dunque passata da 1.150.000 euro a 1.715.000.
La differenza di 565 mila euro è stata però pagata dal Comune in conto del proprio bilancio del 2016, dunque coi nostri
soldi".
Da dove arrivano dunque i restanti finanziamenti? Ancisi precisa che sono stati presi "dal fondo del piano investimenti
destinato ad Interventi urgenti per la manutenzione Strade. Il danno e le beffe dunque. Ognuno può vedere quante
manutenzioni urgenti sono necessarie alle nostre strade per la sicurezza dei loro malcapitati utenti, ma anche per l’immagine
e l’attrattività di Ravenna. Casomai fosse stato necessario cambiare in corsa il piano investimenti per fronteggiare emergenze
maggiori, sarebbe stata vasta la scelta, a cominciare dalla messa in sicurezza antisismica delle scuole messe peggio di fronte
ad eventuali terremoti, che si doveva fare nel 2015 ed è stata rinviata a chissà quando".
Ma le modifiche al progetto non finiscono qui. Ancisi stila l'elenco di ulteriori varianti, previste nella stessa deliberazione della
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settimana scorsa: "È scritto che il Comune: 1. procederà “all’eventuale ricollocazione e/o modifiche per il blocco servizi e
il vano tecnico attualmente collocati sul fronte di Via Massimo D’Azeglio” (cioè il blocco comprendente, oltre alla fermata bus
e al vano tecnico, i famigerati gabinetti); 2. “per l’edicola (che avrebbe dovuto completare tale blocco) non intende
procedere con tale collocazione…al fine…di conservare il manufatto edicola in magazzino al fine di valutare
definitivamente, sulla base del contesto complessivo, tutte le strutture accessorie connesse alla sua fruibilità” (vuol dire che il
manufatto edicola di 23,78 mq, già pagato 71.500 euro, resta in magazzino finché non sarà collocato da un’altra parte, non
sanno dove, non facilmente, non senza ulteriori costi)".
Ma anche: “dispone di attivare in corso d’opera tutte le attività necessarie alla pavimentazione della porzione di piazza
destinata alla collocazione dell’edicola” (significa che il buco per l’edicola l’avevano già fatto e adesso devono coprirlo).
Quanto sopra imporrà altre nuove spese coi nostri soldi".
E infine, conclude Ancisi, “la sospensione dei n. 3 bandi per l’assegnazione in concessione delle aree di proprietà comunale
site in Piazza Kennedy per l’installazione dei relativi chioschi” (di piante e fiori, frutteria e piadina). La giunta De Pascale non
dice però, pudicamente, che, dopo oltre un mese da quando aveva aperto i bandi, prima di sospenderli non lontano dalla
scadenza, non era pervenuta neppure una domanda. Segno che chi spende di tasca propria lo fa con più saggezza di chi
spende denaro altrui. I fatti si commentano da soli".
Politica
Commenti
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Grazie per le sempre dettagliate notizie che ci fanno incazzare più del normale , il cervese dal canto suo pensa solo a
comunicare risultati referendari e casini all'interno del suo partito fregandosene dei cittadini , molti … anzi , troppi dei quali lo
hanno eletto . Adesso cosa succede … come sulle strade appena asfaltate , subito rotte per inserire tubi … se spostano i
bagni - edicola ci saranno nuovi scarichi da progettare , il lavoro lungo fa mangiare … qui ormai avranno fatto indigestione .
Antonio Zanzi05/12/2016 - Antonio Zanzi
Se il Comune funzionasse come un'azienda privata, i responsabili di tanto spreco, sarebbero presi a calci in culo. Invece,
verranno segnalati per il premio di produzione.Più cazzate fanno più saranno premiati.05/12/2016 - Grazie Ancisi
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