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Ballottaggio a San Marino domenica 4 dicembre

Venerdì 2 Dicembre 2016

La coalizione “San Marino Prima di Tutto”: Agenda di Governo per lavoro, sviluppo e riforme. Gli economisti Zamagni e Marzo auspicano “continuità di azione di governo”.

Ultimo appello: “Ogni voto è decisivo, siamo fiduciosi che i concittadini sceglieranno noi, per lo sviluppo del paese, per il futuro delle nostre famiglie e dei nostri figli”

Le prospettive di un nuovo sviluppo occupazionale, economico e finanziario a San Marino sono legate alla continuità di azione del prossimo governo con quello uscente. E’ quello che emerge dagli incontri pubblici promossi dalla coalizione “San Marino Prima di Tutto” nel periodo elettorale che culminerà con il voto di ballottaggio di domenica 4 dicembre.

L’alleanza, che comprende i partiti PDCS, PSD, PS e Sammarinesi (cioè Democrazia Cristiana, Socialisti Democratici, Socialisti e il rassemblement civico), ha svolto da metà ottobre ad oggi un fitto programma di ascolto della cittadinanza e delle categorie, consultando anche esperti di economia e finanza, allo scopo di delineare una proposta realistica e organica, concreta e fattibile per la legislatura dei prossimi cinque anni.

Lo “stato dell’arte” del Titano ad oggi è così sintetizzabile: negli ultimi anni di governo – conclusisi con il ritorno anticipato alle urne per via dell’uscita dalla maggioranza del partito AP, riciclatosi successivamente con nuova sigla assieme ad altre forze di sinistra – gli esponenti di PDCS, PSD, PS e Sammarinesi in Congresso di Stato hanno raggiunto risultati di grande importanza. Fra quelli di maggiore rilievo basta ricordare: l’uscita dalla “black-list” ed il conseguente rinnovo degli accordi con l’Italia, segnali positivi nell’occupazione e nel manifatturiero nei primi tre trimestri di quest’anno, pareggio di bilancio conseguito nei tre esercizi del triennio 2014-2016 e tenuta del welfare malgrado i necessari tagli, con accrescimento della qualità delle prestazioni sanitarie.

“Tutto questo va bene ma non basta” - hanno affermato i partiti dando vita alla nuova coalizione San Marino Prima di Tutto che si candida al governo nei prossimi anni - “dobbiamo creare nuovo sviluppo”.

Secondo il professor Stefano Zamagni, economista di fama internazionale, già Preside della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Bologna, intervistato durante la campagna elettorale, “la Quarta rivoluzione industriale, l’industria 4.0 è in grado di consentire anche a un Paese come San Marino di ospitare attività ad alto valore aggiunto. Anziché puntare su grandi economie di scala, il Paese deve puntare su economie di scopo, dove la creatività e l’inventività facciano aggio rispetto ad altri elementi. L’ambiente di San Marino è ideale per questo! Valga il paragone con la Silicon Valley: tutto è nato in un piccolo insediamento, e nel volgere di poco tempo quel luogo è stato capace di fare miracoli.

Perché San Marino non potrebbe fare altrettanto? Per la localizzazione, le caratteristiche e la storia San Marino lo può fare.

Inoltre è capace di dare fiducia agli investitori perché c’è molta meno burocrazia che altrove”.

Un altro punto affrontato da Zamagni: “San Marino non era mai stato un paradiso fiscale off-shore, ma lo è diventato per aver seguito suggerimenti certamente non disinteressati cui i sammarinesi hanno dato ascolto in maniera troppo acritica. La fonte della ricchezza non può che essere il lavoro, non certo l’azzardo o la speculazione finanziaria. E’ una buona notizia anche l’avvio del negoziato per l’associazione all’Unione Europea, accordo che spero sia raggiunto a breve, sul modello di quello siglato dalla Norvegia. E’ questo un Paese non membro che ha saputo siglare un accordo che consente di avere i sostanziali vantaggi dei membri dell’Unione. Mi auguro che San Marino voglia seguire questo percorso, dando continuità alle politiche intraprese dal governo”, ha significativamente concluso il professore.

Intervenuto nei giorni scorsi ad un dibattito pubblico sul futuro delle banche e della finanza a San Marino, il professor Massimiliano Marzo, Professore associato confermato presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università degli Studi di Bologna, ha spiegato: “Le attività di intermediazione del Titano sono immerse in un particolare contesto. Anzitutto quello romagnolo, piuttosto problematico: sappiamo che cosa è successo nelle Casse di Risparmio, e lo stato critico del credito cooperativo. Su scala generale, l’aumento degli obblighi regolamentari fa crescere i costi operativi, mentre le

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dinamiche del costo del denaro non danno remunerazione. Di conseguenza per le banche è sempre più complessa la competizione, tanto più a causa dei vincoli di Basilea 2 e 3. Però non bisogna arrendersi, la Repubblica di San Marino ha a disposizione delle carte importanti da spendere per il suo sviluppo finanziario”. Come agire? “E’ indispensabile il Memorandum con Banca d’Italia, la cui premessa è l’attivazione della Centrale Rischi, una banca-dati di informazioni scambiando le quali si scongiura il rischio riciclaggio”. La politica – spiega il professor Marzo – “deve fare le scelte giuste e prendere decisioni di saggezza, inoltre può mettersi al fianco del sistema bancario nel processo di smaltimento dei Non Performing Loans. E’ auspicabile la continuità di azione con chi ha già ottenuto l’uscita dalla black-list italiana, il recupero della credibilità internazionale, l’inizio del percorso di associazione con l’Unione Europea”.

San Marino Prima di Tutto si presenta agli elettori con una novità politica assoluta per la Repubblica: un’Agenda di governo in forma di crono-programma, siglato pubblicamente dai quattro leader di partito della coalizione. Vi sono elencate le riforme da fare, ed inoltre le modalità e i tempi di realizzazione.

Esempi: entro giugno 2017 la Fase 1 del Pacchetto competitività (revisione Legge sviluppo e incentivi alla riconversione turistico-commerciale); entro la fine 2017 la riforma del mercato del lavoro (testo unico, nuovi servizi di incontro domanda-offerta); entro la fine 2017 il completamento dei Testi Unici o coordinati e le leggi in lingua inglese, cioè gli interventi per semplificare il quadro normativo e renderlo più facilmente accessibile per gli investitori; sempre entro la fine 2017 il pacchetto Efficienza e Revisione spesa pubblica; entro giugno 2018 il completamento del cablaggio nell’intero territorio, cioè fibra ottica e internet ultra-veloce in tutta San Marino; e così via.

Riforme più complesse ma altrettanto decisive richiedono una gestazione più armonica: ad esempio quella delle imposte indirette si concluderà entro fine 2018 essendo preceduta da analisi di impatto e confronti con le parti sociali ed istituzionali.

“Il Paese non si aspetta perdite di tempo, ma concretezza e rapidità di azione – si legge nell’ultimo appello della coalizione in vista del 4 dicembre -, noi siamo pronti fin dai primi giorni a realizzare quello che ci siamo impegnati a fare. Ogni voto è decisivo! Siamo fiduciosi che i concittadini andranno in grande numero a votare per San Marino Prima di Tutto: un voto per lo sviluppo del Paese, per il futuro delle nostre famiglie e dei nostri figli”.

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