o piu mondano di Parigi e la conferenza

Download Report

Transcript o piu mondano di Parigi e la conferenza

PAG. 3 / c o m m e n t i e attualita
r U l l i t d / mercoledi 29 novembre 1967
Un «primato» che preocciipa gli industriali
Uno scriffo di Tullia Caretioni
II nostro dovere
verso la Grecia
II futuro del regime dei colonnelli che
schlaccia la Grecia dipende anche dall'azione di lotta e di protesta delle forze democratiche e dei governi di Europa
compagna sen. Tul- democratico, quale quello
lia Carettont, che partecipa che si sarebbe instaurato doGrecia »,
al t Comitato
riceviamo e pubblichiamo po le elezioni del 28 aprile.
, sia ben chiaro,
volentieri questo scritto.
che sarebbe stato a forte tine testimonialize intorno ta liberale, forse a tendenza
agli orrori della dittatura in repubblicana, certo non coGrecia si moltiplicano: ogni munista. E allora, ecco, che
giornalc — ad eccezione di la barriera contro cui si in-.
quelli di estrema destra — frangono le condanne europubblica notizie e servizi pee e da ricercarsi nella loagghiaccianti.
o ser- gica militare atlantica.
vizio dell'Europeo sull'inferC'e anche un altro attegno delle isolc, le notizie sui giamento nei confronti delproeessi di Atene e Salonic- la Grecia, quello dei benpenco hanno scosso nella scorsa santi della realpolitik, di
settimana l'opinione pubbli- quelli che prendono atto del
ca. E' di giorni fa un passo fatto compiuto e che pensadel governo italiano presso no che bisogna guardare al
11 governo ellenico in favore piu immediato interesse ecodei detenuti politic!. i qual- nomico e commerciale e pieche settimana fa e il ricorso garsi alia «forza delle coalia Commissione Europea se ». E' un atteggiamento
dei
i dell'Uomo degli che molti italiani esuli costati scandinavi e dell'Olan- nobbero durante il fascismo
da contro il governo greco — e fra essi lo stesso Presicui si 6 affianeata l'adesione dente della nostra
espressa pubblicamente del ca — quando si rivolgevano
o e del Belgio. ai governi di Washington,
, Parigi, per chiedcn ogni paese cresce la protesta e si sviluppano le ini- re 1'aiuto delle democrazie
.
zative di solidarieta: ne ab- europee contro
a chi oggi ragiona cosl dobiamo avuto una prova alia
riunione intcrnazionale di vrebbe ricordare quali prezlavoro dei Comitati pro Gre- zi di lutti c di rovine i loro
cia tenutasi a Parigi, con la stessi paesi hanno pagato
presenza di delegati di tutti per la indulgenza, la tollei paesi democratic! dell'Oc- ranza, la realpolitik, l'accetcidente europeo. Sul piano tazione del dato di fatto nei
politico quale atteggiamen- confronti del nazismo e del
to pu6 e deve essere preso fascismo. a tolleranza in
questi casi diventa complidai paqf i e dai governi?
e la storia fa pagare,
Stridente e il contra- cita:
prima o poi, queste complilto tra quanto avviene in city.
Grecia con la lettera del
Patto Atlantico che dichiara
A sette mesi dall'instauradi voler «salvaguardare la zione della giunta militare
liberta dei popoli... fondata dobbiamo purtroppo dire
sui princlpi della democra- che il mondo e PEuropa non
zia, delle liberta individuali hanno voluto usare le armi
e il rispetto del diritto»; ed i mezzi che la situazione
con il trattato di
a co- economica, politica e i tratstitutivo del
C che «si tati davano loro per ridare
impegna a salvaguardare la alia Grecia la liberta: dobpace e la liberta >; con i biamo pero dire che e ancoprinclpi della Convenzione ra possibile agire ed impcdei diritti dell'Uomo a pro- dire il consolidamento della
posito dei quali (e bene ri- dittatura greca. i qui l'imcordarlo) gli stati membri pegno di azione del movidel Conslglio d'Europa , eb- mento democratico per ottebero a dichiarare «che la nere dai governi passi preloro associazione era pos- cisi e decisivi.
sibile fino a che nessuna
a giunta non e tranquildittatura fosse penetrata fra la: lo sdegno del mondo, gli
di essi». Va anzi detto che interventi stranieri la preocquell'assemblea il 23 giugno cupano assai.
senatore
votd una risoluzione ove, americano
e ha dichia« constatate le gravi viola- ra to che 1'aiuto economico e
tion! dei diritti deU'uomo e militare alia giunta greca e
delle liberta fondamentali,
« una delle piu grandi versi esprime intera solidarieta
gogne
della storia diplomaal popolo greco e a tutti cotica
USA»;
i parlamentari
loro che hanno sofferto e
che soffrono per la difesa USA che hanno aderito ala
i
della liberta e della demo- l'appello di
sono
piu
di
un
centinaio;
in
crazia e si atispica che i governi dei paesi che hanno ogni paese europeo il mosottoscritto la Convenzione vimento si ingrossa e si aldeferiscano il caso della larga*. a giunta corre — coGrecia alia Commissione me pud — ai ripari. Fa coneuropea dei
i del- dannare, ma poi grazia, Averoff (e un uomo di destra);
l'Uomo ».
V e dunqtie il modo pra- libera il vecchio Papandreu
tlco e giuridico di interve- (ha 83 anni); tenta in ogni
nire; anzi, nel caso della modo di far credere che si
Convenzione, si configura trova di fronte a complotti
non solo un diritto ma an- comunisti e si sforza di fare
che un dovere degli stati del compagno Filinis il camembri di ricorrere contro pro espiatorio al processo di
chi violi i princlpi della Atene nonche di gettare ombre sulla figura di
s
Carta.
Ora se c vero che qual- Teodorakis che tutto il monche intervento c'e stato (ne do conosce e stima. Se riuricordavamo alcuni piu so- sciranno — essi pensano —
pra) e purtroppo vero che a far credere in Occidente
non v'e stata una presa di che essi infieriscono (per diposizione chiara ed univoca fendersi!) solo sui comunitale da mettere in reale dif- sti e sui loro piu stretti amiflcolta e togliere le illusioni ci, troveranno comprensione
ai colonnelli Gli atti con- e la opinione pubblica occreti troppo spesso mancano cidentale si acquetera. Sbao divencono contraddittori gliano: perche gli uomini
(posizione dei 6 per il pre- che accusano diventano essi
stito; ricorso alia Commis- accusatori al processo e gli
sione europea presentato dai altri, i democratic! che cosoli scandinavi e olande- munisti non sono, rifiutano
, ecc.). Questo da ossigeno il grossolano divide et tmpealia ginnta militare.
ra dei colonnelli.
Se v'e contraddizione fra
patrioti greci stanno fafl regime greco e i trattati
cui esso c leaato. v'e con- cendo il loro eroico dovere
traddizione del pari fra il ai proeessi, nei campi, ovungiudizio che
a espri- que si va accendendo il fuome e la tiepidezza dell'azio- co della resistenza. Noi dobne. Poiche pensiamo che biamo fare il nostro. Per esncssuno firmi dei trattati per sere noi italiani e cittadini
considerarli poi pezzi di car- di una repubblica nata dalla
ta bisogna veder chiaro per- lotta contro il fascismo, il
che ci6 awiene.
a prima
ricordiamo una cosa: nes- nostro dovere nei confronti
sun generale o colonnello delle dittature fasciste e
avrebbe potuto resistere piu particolare e precise E si
di ventiquattro ore se le po- adempie con la protesta, la
tenze straniere non avessero propaganda, la solidarieta,
voluto o largamente tollera- l'arione politica.
to. Si sono piu volte sottoe 1'appello di
x Pol
lineati i legami fra la
A Fouchet: « Nostra e la Gree il putsch militare. si e af- cia, troppo nostra perche il
fermato da piu parti che il dolore dei greci non sia nocolpo di Stato e ispirato al
modcllo dei piani antisov- stro; nostro il patire di
kis
Teodorakis
il
musicista,
versione: * nessuno ha mai
s il poeta.
smentito simili
illazioni. di Yannis
a parte la corrispon- Al dolore rispondono giudenza fra i militari greci e stizia e rabbia: queste ingii quadri atlantici e purtrop- gantiscono come gli eroi
po nota e coincide, se non della tragedia antica: noi
altro, con la visione man!- siamo qui per dire la nostra
chea dcll'ordine interno e certezza al popolo greco. Cid
intcrnazionale e «con 1'os- che e contro natura non pud
sessionc della sicurezza >.
a lungo picgare 1'ordine naturale ed umano: Vinverno
in Grecia e breve ». Sono paOltreatlantico si e ben fe- role che negli animi degli
lici che ci sia una piu forte italiani risvegliano un'eco
barricra anticomunista in profonda.
Grecia e che si sia impedito
Tullia Carettoni
l'awento di un reggimento
PERCHE' GLI ITALIANI SCIOPERANO
Ogni died lavoratori europei che incrociano le braccia, otto sono italiani — a durezza dello scontro contro la linea dei padroni
e del governo e le difficili condizioni di vita e di lavoro —
o del blocco salariale e dei condizionamenti esterni — a Confindustria voleva cambiare ai contratti «solo le copertine» —
malcontento attuale e le sue prime espressioni di lotta
UNA
A
E
S
Valigia di cartone, ablto nero, capelli (o megllo: parrucca) neri e alle sue spalle una variopinta
macchinona carica di hippies londinesi: cosl Monica Vitti apparira nel prossimo film di
Mario Monicelll, I cui esterni sono stati girati a Londra. La storia e quella di una ragazza
slciliana che raggiunge In Inghllterra il suo sedutfore con I'intenzione di ucciderlo. Ma si
ritroveri, inaltesamente, in c un altro mondo i e finira col rinunciare ai suoi propositi di assurda
vendetta
Ogni dieci lavoratori che
scendono in sciopero
ropa occidentale, otto sono italiani.
statistiche sono fresche e il raffronto si riferisee a dati receniissimi, e tuttavia quel che ne risulta non
e altro che la conferma di una
tendenza che d stata costante
— sebbene non abbia mai raggiunto la schiacciante proporzione attuale —
o
ventennio. Tale fenomeno. una
wrta di assillante e capricciosa anomalia per qualcuno, ha
fatto scrivere a uno dei tanti
giornali influenzati dalla Confindustria che questo 6, per
un «primato sconsolante >. Che il primato esista
non vi sono dubbi. Anzi, esso
non riguarda soltanto la « piccola
» del
comune, ma
area mondiale dei paesi capitalistici piit
sviluppati. Bisogna solo vedere — replica seccamente un
dirigente sindacale — se il fenomeno $ davvero sconsolante, e per chi.
Certo. in questi anni densl
di appelli autorevoli (e a senso untco) rivolti ai lavoratori
perche non compromettessero
le sorti dell'economia nazionale — identificate con quelle
del profitto —, pud risultare a
molti persino scandaloso che
milioni di operai, impiegati,
tecnici e contadini non si siano
piegati ed abbiano continuato
a battersi. come e piu di prima. contro pesanti condizioni
di vita e di lavoro. Questa
comunque e la realta. e non
solo da oggi. Nel decennio che
va dai 1951 al
. gli scioperi
effettuati in
costituiscono, per la loro ampiezza, il
55 per cento di tutte le astensioni dai lavoro verificatesi nei
set paesi del
lo scorso
anno, come si & visto, il rapporto e ulteriormente salito,
fino a segnalare U concentrarsi
in
di oltre V82% delle
ore di sciopero svoltesi nella
area dell'intera Comunita.
dati, raccolti e messi a confronto in una relazione sulr< evoluzione della situazione
sociale* nel
comune
— mancano solo le cifre aggiornate dell'Olanda e del
Belgio —, mettono in risalto
che le lotte sfociate in scioperi hanno avuto, nel '66, una
estensione meritevole di apprezzamento soltanto in
ed in
Nel
per esempio, non vi sono stati scioperi
tali da giustificare una segnalazione nelle statistiche ufficiali.
tutto Vanno, nella Germania occidentale sono stati
proclamati esclusivamente alcuni scioperi di avvertimento
di mezz'ora e di un'ora: i
lavoratori interessati a questo
movimento sono stati 196 mila
e le giomate lavorative non
effettuate sono state soltanto
27.086; < dopo la costituzione
(giomate di sciopero)
14.000.000
70.131
27.086
Italia
Francia Belgio Germ.occ. Luss.go
Questa stallsllca detle gtornate di sciopero nel
paesi del MEC si riferlsce al 1966. Manca il
dato olandese, mentre per quello belga, e dlsponiblle soltanto II riferimento al 1965. La cifre
che si riferlsce all'ltalia 6 stata fornita dallo
della
a federale — rileva la relazione del
—
una sola volta d stata registrata una cifra inferiore».
Nel Belgio. in prevalenza, vi
sono stati scioperi contro i licenziamenti.
invece, il '66 c stato caratterizzato
da una forte ripresa del movimento rivendicativo rispetto
all'anno precedente: le giornate di sciopero sono state
complessivamente due milioni
e me220 e si sono concentrate
soprattutto nei settori dell'elettricita, della metallurgia, della chimica e dell'edilizia.
e
cohtrattuali
la cifra delle
giornate di sciopero — quattordici milioni, contro i sette
dell'anno precedente — rimane seconda soltanto a quella
registrata nel corso del 1962.
Quasi la meta degli scioperanti appartengono al settore metalmeccanico; seguono poi gli
edili e i lavoratori del pubblica impiego.
« punta > registratasi nel '66, ed in parte
prolungatasi nei primi mesi
del '67, e dovuta essenzialmente a una serie di lotte contrattuali.
grandi cortei unitari
dei metallurgici hanno scandito nelle piazze e nelle strode
dei maggiori centri industriali,
per quasi tutto
le ca-
Istituto Nazlonale di Statistlca, ed e largamente
incompleta: in essa sono compresi infalti quasi
esclusivamente gli scioperi nazionall; molte lolle
local) e aziendall, qulndl, sfuggono alia reglstrazione.
ne tappe di una tra le piu lunghe e dure battaglie sindacali
che siano state combattute in
Al momenta della seadenza dei contratti, la Confindustria si era presentata alia
trattativa con una posizione di
rigidezza, compendiata nella
famosa frase: * Ai contratti
cambiamo soltanto le copertine ». Cioe: noi non vogliamo
neppure trattare; prendiamo i
vecchi accordi e ratifichiamot con la firma nostra e delle
organizzazioni sindacali.
tanto, Colombo andava ripetendo la litama sul necessario
c senso di responsabilita > da
parte dei lavoratori e
gli faceva eco ponendo Vaccento sui pertcoli delle c spinte settoriali».
Una € linea > comune ha unlto padronato e governo.
qui Vasprezza dello scontro.
rispetto, in particolar modo,
all'ondata di lotte contrattuali
di quattro anni prima. Anche
le categorie impegnate successivamente, nel corso del 1967,
si sono trovate dinanzi agli
stessi problemi: su 45 contratti rinnovati, 43 hanno comportato il ricorso alio sciopero;
per trenta. addirittura — e tra
questi si trovano i contratti
dei tessili, degli zuccherieri,
degli autoferrotranvieri —, sono state necesscrie lunghe agitazioni, che hanno complessivamente raggiunto settanta
milioni di ore di sciopero.
piu che con le parole, le teorie favorevoli a
La propaganda del generale continua a sedurre le «belle penne» della stampa irancese
o piu mondano di Parigi e
la conferenza-stampa di e Gaulle
e «encicliche orali» due volte Tanno — Tutto e cronometrato—«E* ringiovanito»dicono
i filo-gollisti,«una battuta di vecchiaia» sostengono gli anti-gollisti
l nostro corrispondente
. 28
e conferenze stampa di e
Gaulle sono definite «encicliche orali», per distinguerle dai document! scritti vergati dai VaUcano in occasioni storiche particolari.
l
1958, il Generale ne ha tenute
due ogni dodici mesi.
Piu che alTapertura della
stagione all'opera che alle
corse di
s Champs, o ai
prenu letterari, bisogna pensare alia conlerenza del Generate per saggiare Tumore
della societa parigina.
a
maggtore manifestazione mondano-intellettuale e politica di
Parigi e costituita da questo
fervorino al mondo, rivolto
dall'alto dell'Eliseo. Un numero eccezionale.
Tra 11 Generale e 1 glornaUsti c'e un tacito trasporto
reciprooo. e Gaulle ama vederseli davsnti e loro amano
mettere minor numero di centimetri di distanza tra essi e
11 Generale. Tutu la boria dei
francesl dediti al lavoro di
penna trasborda dalle collottole, dalle nucha che vedo di
spalle, tigidamente volte verso il «palcoscenlco».
e
«grandi firme* di Parigi occupano le poltrone di primo
rango. Poi, molto piu in la,
vengono gli stranieri che, non
si sa perche, restano quasi
sempre in pledi.
e volte Tanno, alia vigilia
di ogni conferenza, i giornalisti francesi dell'opposizione
dicono: «Che vergogna!
vremmo snobbarlo questo
spettacolo!
due terzi tra
noi dovrebbero rifiutare di
recarvisi e mandare soltanto i corrispondenti delle agenzie». Questa fierezza, tuttavia, nel corso di una decina
di conferenze stampa, ha potuto registrarla solo alia vigUia delle medesime, e quasi
sempre tra i giomalisti non
invitati. a forse e puro caso.
Nell'ora di attesa che precede 1*«entrees del Generale,
ci scuslamo tutti fra di noi:
non con rocchialetto settecentesco, ma con lo stesso gusto e cerimoniale. Si controlla chi c'e e chi non c'e, chi
e in favore e chi e n declino, e inline d si mdicano a
dito ora 1 giomalisti piu famost, ora i ministri.
Aniva
il generale
n dcaleccio della platea si
lnterrompe, come al teatro,
quando la tenda rossa di velluto, da cui un tbuttafuorti
ha molte volte gia occhieggiato socchiudendola, si apre deflnitivamente.
Generale ar*
riva. TutU si levano in ple-
di, quasi
. e Gaulle comincia il suo grande rito: una conferenza stampa di
90 minuti — cronometrata come un tour di Anquetil — e
che batte tutti i records della durata, secondo gli esperti.
Silenzio da chiesa. a tenslone si rompe. ogni tanto, con
una battuta di spirito del vecchio esperto signore. e la liberazione e cosl grande, che
lYiditorio applaude; come al
teatro.
—
n general e vera la
frase che vi si attribuisce:
«
a la voglio tutta
nuda »7, chiede un giomalista.
— a nudita per una bella
creatura — risponde con spirito tutto trancese il Generale (che per6 e un cattollco
e non dice ragazza ma creatura) — e assai naturale, e
per quelli che la circondano
e gradevole. a qualunque sia
l'attrazione che provo per llnghilterra, non ho mai espresso tale proposito.
, battimani, l'assolo e
piaciuto.
a favella di
e Gaulle
scorre Uscda, un misto di
class!cisroo, di tnvenzione e
dl arguzia popolaresca. e
frasi lapalissiane, intinte nello Stige dl questo stile che e
solo suo, diventano invulnerabili come il tallone d'Achille.
«Je vous ai comprisa, vi
ho capiti. Una frasetta da
nulla, banale come una pata-
ta lessa detta da no], e che
diventa una delle parole chiave del suo potere.
— Viva il Quebec libero!,
ha gridato ieri, alzando le
braccia, e questa invocazione
ha somroosso le viscere francesl di piu di uno dei suoi
oppositori.
Al Quebec, il presidente della
a francese — ha
detto e Gaulle parlando di
se stesso — ha percorso la
strada che i francesi del Canada chiamano «il cammino
del re», e milioni di uomini,
di donne, di bimbi gridavano
appassionatamente c Viva la
Francia »_
A nessuno passa in mente
di ridere, in simili circostanze. t Cera una volta un pazzo che si prendeva per la Francia — ha detto Francois
u
riac — Ebbene, aveva ragio
ne*. A ogni conferenza stam
pa, il generale riappare come una delle piu felid incarnaziont dei complessi mitl del
la Francia, frustrata e orgo
gliosa, diffidente e onnipresente, gretta e dispensatrice,
rlplegata su se stessa e anslosa di prestigio universale, soflsticata e zotica. a sua forza e che il mito, ogni volta,
s'incama, da secoli, con una
speranza umana universale:
il genio di e Gaulle e di
avere messo il suo complesso
da Giovanna d'Arco al servizio della crociata contro la
America, sta nell'identlficazione compiuta tra se stesso e
la Francia con la speranza di
porre fine alia guerra nel
Vietnam, e con l'odio contro
quelli che la conducono.
di
commenti
Fimto il discorso comincia,
sul campo, 1'esegesi gollista.
Esplode la ridda dei commenti e delle interpretazioni.
grandi del giomalismo sono
awidnati dai piccoli, o dai
diplomatid di basso rango,
che sperano di avere qualche
indicazione di sintesi. a gli
importanti, per 1'appunto,
emettono parole preziose e
sUUche, per tema di essere
defraudati del brevetto di interpretazione.
n cortile selclato dell'Eliseo
viene tenuto sgombro al centro: noi usciamo in due gruppi regolari sul mardapiedi,
come in un girotondo.
gollisti si dividono in due
categorie fondamentali: quelli
che hanno detto gia prima che
cosa accadra e quelli che, non
avendolo detto, affermano:
esattamente quel che pensavo». Quel che pensassero.
per 1'appunto, e ignoto.
fine, vi sono quelli che hanno
versato su e Gaulle numi
d'inchiostro, scritto libri, tomi, saggi ponderosi. Costoro,
come madri prolifiche, sembrano esaustl per lo sforzo.
Questa prima convulsa anallsi del discorso viene congiunta, sempre, ad annotazioni di ordine fisiologlco, clinlco, sulla persona del generale: voiume della voce, tremolio delle mani. tic nervoso,
stato della memoria, ecc. somnia: muore presto o campa a lungo? Tra questi due
poli, esemplificati al massimo,
vengono post! all'esame anche
i problemi piu ponderosi.
filo-goUisti lo vogliono «ringiovanito* dl 77 anni, gli antigollisti gli attribuiscono sistemaUcamente «un coup de
vieuxa (una botta di vecchiaia). Vi sono inftne proamericani, quelli che confondono il bolscevismo con 11 got
scevismo. Come quel redatto
re
che, costerna
to, ml ha conSdato
: Che
Guevara non e morto, Che
Guevara e lui„».
Maria A. Macciocthi 1
una pace sindacale e rivendicativa da accettare a scatola
chiusa. sono state sconfitte con
i fatti: con la ricerca della
unita, con lo sciopero e con la
elaboraztone di sempre piu efficaci politiche rivendicative.
mondo del lavoro italiano
ha pagato vittonosamente un
prezzo per offer mare la propria autonomia e per non diventare quella morta gora che
certuni vagheggiavano, sulla
scorta delle esperienze di alcuni paesi del
dove la
dialettica sindacale e stata in
parte imbrigliata attraverso i
condizionamenti governativi (e
di partito).
questo, i lavoratori italiani si sono apertx
un credito nei confronti delle
sorti stesse della democrazia.
Nuovi
squilibri
linea del blocco salariale
non e passata, anche se i contratti firmati non contengono
tutto cid che i lavoratori chiedevano e. soprattutto. cid che
6 dettato dalle fondamentali
necessita della vita di oggi.
salari, in
rimangono
spaventosamente bassi, anche
per le categorie che son riuscite a strappare i Hvelli piu
elevati. Soltanto pochi gruppi
di operai dei complessi industriali maggiori superano le
centomila lire al mese, compresi cottimi, premi di produzione e assegni: la paga, in
molti casi, raggiunge appena il
doppio di quanto e necessario
per pagare
di un appartamento medio in una grande citta.
nuovi squilibri sono intervenuti in conseguenza del processo di ristrutlurazione industriale in corso:
ne vengono colpiti t salari,
Voccupazione, le condizioni e
ritmi di lavoro.
Nel '66 gli occupati risultavano 900 mila in meno rispetto
al '63. Con le ultime lotte contrattuali. sono stati conquistati, in media, aumenti delma nello stesso arco
di tempo il rendimento del lavoro ha galoppato, aumentando del 21.5%, mentre il costo
della vita $ salito del 4%.
Come stupirsi allora della crescita del malcontento e, insieme, delle espressioni della
protesta operaia? Nascono
ogni giorno e si /anno sempre
piu forti nuovi motivi di agitazione e di lotta, che ormai.
propria in queste settimane.
non costituiscono piu solo un
fatto prevalentemente potenziale: lo stanno a testimoniare
gli scioperi cittadini. prov'mciali e. soprattutto. aziendali
che si vanno moltiplicando.
statistiche europee sulla
c evoluzione della situazione
sociale * trovano una spiegazione nella realta operaia italiana, nella necessita dello
lotta. E la lotta attraverso i
cancelli delle fabbriche piu
importanti, investendo le questioni dei cottimi, degli orari.
dei premi di produzione. del r%
spetto dei contratti. dell'occupazione.
linea del nlcmcio
della cosiddetta * anone articolata >. confermata dalla rtcente Conferenza di Ariecta
della
in questo modo svpera una prima. impi'»rf»J»tr
verifica nel morimrnto in atto.
grande potentiate di lotta
che aveva aid arufo medo di
manifestarsi nella dvra campagna contrattuale. pud trorare e trora oggi nuore rie per
esprimersi — aftratvr.«o un affinamento della tattica rivendicativa - e per cogltere. nello scontro di classe. frutti nutr
vi c piu sostanziosl.
Candiano Falasdti