106 107 James Bradburne Pinacoteca di Brera, Milano

Download Report

Transcript 106 107 James Bradburne Pinacoteca di Brera, Milano

Foto di Claudio Morelli
Sylvain Bellenger
Museo di Capodimonte, Napoli
106
Capodimonte è un museo particolare: insieme alle sale piene di opere che
coprono circa cinque secoli di storia
dell’arte, partendo da Michelangelo,
Caravaggio, Raffaello per arrivare a
Burri, Warhol e Jodice, ci sono anche
l’armeria, gli appartamenti storici, i
presepi e le porcellane della Real Fabbrica. Per la sua guida è stato scelto
Sylvain Bellenger, nato in Normandia
e con un passato in molti musei tra la
Francia e gli Stati Uniti. Nel 2010, poi,
per studiare Canova si trasferisce a
Napoli: «Qui riconosco un particolare senso di spiritualità, mistico e allo
stesso tempo irriverente, e un modo
di intendere la vita che esula da logiche
strettamente cartesiane e che forse,
proprio per questo, risulta particolarmente affascinante», dice. Nel suo progetto c’è far diventare Capodimonte
un «luogo di costruzione identitaria,
un centro attrattivo di energie culturali che possa superare la posizione defilata rispetto al tessuto urbano» e farlo
diventare anche un luogo di interesse
internazionale. Ovviamente ci sono
cose da aggiustare, come il personale
che è esperto ma sottodimensionato,
mentre per il futuro spera che l’intero
sistema italiano riesca a sfruttare le sue
potenzialità partendo dai bambini:
«La conoscenza del patrimonio, la storia e l’arte devono essere considerati
cardini delle politiche scolastiche dei
prossimi anni, immaginando una rete
che possa coinvolgere i musei. L’Italia
può contare su una rara complessità
storica e artistica e deve sfruttarla, affiancando i giovani a persone esperte».
106
La Pinacoteca di Brera, per James
Bradburne, anglo-canadese, è stato
un viaggio di circa 300 km dal suo
precedente incarico, quello a Palazzo
Strozzi, che ha diretto per otto anni a
partire dal 2006. A Firenze Bradburne
ha portato grandi mostre, su Cézanne,
Pontormo, Picasso, il Rinascimento,
facendo diventare il complesso una
realtà internazionale. A Milano, dove
dirige anche la Biblioteca braidense,
l’innovazione è passata dai biglietti
serali a 2 euro e gli orari prolungati il
giovedì, il riallestimento delle sale –
iniziato con quelle di Raffaello, Mantegna e Caravaggio e che continuerà
finché tutte e 38 non saranno pronte
– con colori più emozionanti e nuove didascalie di fianco alle opere. Ma
non solo. Bradburne cerca la centralità
del visitatore, che possa non soltanto
andare a Brera ma anche tornarci. Lo
scorso anno la Pinacoteca è stata ammirata da circa 285 mila persone, non
così tante se si pensa ai capolavori che
vi sono contenuti: il Cristo Morto del
Mantegna, lo Sposalizio della Vergine
di Raffaello, la Cena in Emmaus di
Caravaggio, per citarne alcuni. Un numero che Bradburne vuole aumentare
con un progetto triennale, che vedrà
nel 2017 l’apertura della caffetteria e
del bookshop e del vicino Palazzo Citterio nel 2018, dove saranno destinate
le opere del Novecento che adesso sono
collocate in uno spazio sacrificato. Per
realizzare questi e altri progetti, spera
che «l’Italia abbracci la trasparenza e il
principio dell’autonomia» e che «si allontani da una gestione centralizzata e
quasi sovietica della cultura», in modo
da dare più libertà di azione senza perdersi nei vicoli ciechi della burocrazia.
Foto di James O'Mara
Nel 1738 Carlo di Borbone iniziò i lavori di costruzione di un palazzo da adibire
a museo in cui sistemare le opere d’arte ereditate dalla madre Elisabetta Farnese. Per lungo
periodo la reggia – in cui il museo è inserito – ebbe soltanto un’utilità abitativa, tanto
che l’inaugurazione ufficiale è stata nel 1957.
James Bradburne
Pinacoteca di Brera, Milano
107
Aperta nel 1776, la Pinacoteca di Brera – con Milano capitale del Regno Italico
– diventò il museo in cui confluivano le opere provenienti dai territori conquistati da Napoleone.
Dopo la sua caduta dovette cedere alcune opere ma continuarono le donazioni e nel 1926 venne creata
l’Associazione degli Amici di Brera grazie alla quale vennero acquistati vari capolavori.