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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.21 23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
LA REGIONE “CONGELA” LA
DISCARICA DI LA GOGNA
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
È deceduto sabato 12 novembre nella sua abitazione di via Carducci. L’ultimo saluto in San Michele lunedì 24
È MORTO EMILIO VESCOVI
MANAGER DI INDUSTRIA, AMMINISTRATORE PUBBLICO, POLITICO, SINDACO E BANCHIERE
Bergamasco di nascita, apriliano di adozione. Ha vissuto ad Aprilia per 60 anni
È morto Emilio Vescovi, aveva
compiuto 81 anni lo scorso 7
luglio. È deceduto sabato 12
novembre nella sua abitazione di
via Carducci. Erano le 18.15. Il
rito funebre è stato celebrato nella
chiesa madre di San Michele
Arcangelo, lunedì 14 novembre
alle 15.30. Ha officiato la messa il
parroco don Franco Marando, ha
concelebrato don Bruno Maran
(già parroco di San Michele), in
una chiesa gremita. Dopo la cerimonia la salma è stata tumulata
nella tomba di Famiglia del cimitero cittadino. Le esequie sono
state curate dall’Organizzazione
Funebre Fantini & Zanettini. La
famiglia ha chiesto che eventuali
offerte fossero devolute all’Associazione “Care for Life Onlus”
(Supporto per i malati oncologici
di Aprilia). Emilio Vescovi è stato
ed ha tre figli. Nel 1962 lo raggiunge tutta la sua famiglia di origine, il padre e i due fratelli, che
fondano la CLAP (CENTRO Latte
Alimentare Pontino) azienda che
si occupa di ritiro, lavorazione e
distribuzione del latte con il marchio “Latte Primavera”, attività
già svolta a Treviglio. Nel 1964 la
Democrazia Cristiana (DC), lo
candida come indipendente, si
iscriverà nel 1966 (fonte Il Corrispondente N.11/1990 Troncato Nardinocchi). A seguito delle elezioni del 2 novembre 1964 viene
eletto in consiglio comunale,
aveva 31 anni. Era assessore supplente nella giunta guidata dal sindaco Franco Calissoni, esperienza durata poco meno di un anno, a
seguito di un ribaltone venne eletto sindaco Antonio Savian.
EMILIO VESCOVI ELETTO
SINDACO 25.7.1970
Dopo 9 mesi di commissariamen-
un manager di industria, un amministratore pubblico, politico, sindaco e banchiere. È venuto a mancare esattamente tre sabati dopo la
dipartita di un altro ex sindaco di
Aprilia Pasquale Gallo (sabato 22
ottobre), che nel 1970 fu il suo
vice per 5 anni (1970-75). Emilio
Vescovi era nato a Treviglio, in
provincia di Bergamo, il 7 luglio
1935, ma apriliano di adozione.
Quest’anno coincidevano i 60 anni
di permanenza ad Aprilia. A soli
21 anni, nel 1956, era stato inviato
dalla Galbani come impiegato
(ragioniere) ad Aprilia presso il
Caseificio Vallelata, realizzato nel
1953 dai fratelli Terranova/
Pazienti, che stava avviando l’acquisizione delle quote. Oggi proprietaria di due marchi di eccellenza nati e prodotti ad Aprilia già
dagli Anni ‘50: “Mozzarella Vallelata e “Mozzarella Santa Lucia”.
Nello stesso anno (1956) entra
nella compagine sociale della
Cassa Rurale ed Artigiana di Aprilia (CRAA nel 1968 diventata
BPA), insieme agli industriali Pietro Sada (patron della Simmenthal) e Vincenzo Marajulo (proprietario della distilleria), all’imprenditore Mario Pazienti (vicepresidente caseificio Vallelata),
all’avvocato Antonio Majo, al
medico Francesco Ciacciarelli, al
geometra Attilio Vandro (assessore 1946 -51 – dirigente dell’ufficio postale), allora tra i “notabili”
della cittadina, per risollevare le
sorti della “bancarella “ nata soltanto 2 anni prima (1954). Viene
eletto come membro effettivo del
collegio sindacale della CRAA,
per la prima volta, per il triennio
1956-58. Carica che manterrà sino
al 1968 come CRRA e poi BPA
(Banca Popolare di Aprilia) sino
dal 1974. Negli Anni ’60 si sposa
to (Luigi Ribaudo), si torna a
votare il 7 giugno 1970. Il primo
consiglio si tiene il 25 luglio 1970.
La seduta si apre alle 21.20 sotto
la presidenza del consigliere
anziano Guido Bernardi (deputato DC). 30 i consiglieri presenti,
nessun assente. Interviene il consigliere Emilio Vescovi: “ La
Democrazia Cristiana (10 consiglieri) e il Partito Socialista Italiano (4 consiglieri) hanno deciso di
assumersi l’onere di dare vita
all’Amministrazione comunale di
Aprilia…”. Nel dibattito intervengono i consiglieri comunali: Aldo
D’Alessio (deputato PCI), Angelo
Severin (PSIUP), Ennio Borgia
(PCI), consuma lo strappo con il
suo partito e “dichiara di collaborare con la maggioranza come
indipendente”, Antonio Savian
(PRI) ex sindaco, Domenico
Nicastro (MSI), Omero Raffaelli
(PSI), Guerrino Paniccia (PSU),
il quale annuncia che non parteciperà al voto. Al termine della votazione viene eletto Emilo Vescovi
con 15 voti (maggioranza dei
votanti, ma non dell’assemblea),
l’opposizione indirizza i propri
voti su Luigi Ciccarello (DC), che
ottiene 12 voti, 2 le schede bianche. L’atto sarà ratificato il
30.7.1970 dal prefetto Gaetano
Napoletano. Aveva 35 anni, il più
giovane sindaco dopo Savian
(34anni) Il sindaco Vescovi rimane incarica sino al 2 agosto 1975,
quando viene eletto sindaco
Omero
Raffaelli
(coreco
8.8.1975), con 16 voti contro Emilio Vescovi ne ottiene 10. il consigliere Vescovi rimane all’opposizione cosi come tutta la DC. Fu
una consiliatura difficile. Era
sopraggiunta la crisi petrolifera
del 1973/74 (ricordo le “domeniche a piedi”) e l’inflazione galop-
di GIANFRANCO COMPAGNO
pante che viaggiava a due cifre
(20/25%)
ENTRA NEL CDA DELLA
BANCA POPOLARE DI APRILIA
L’assemblea ordinaria della Banca
Popolare di Aprilia del 20 aprile
1975 elegge Emilio Vescovi componente del CDA per il triennio
1975 -77. Carica che ricoprirà fino
al 1986, rieletto dall’assemblea
per quattro mandati triennali.
EMILIO VESCOVI ELETTO
SINDACO PER LA SECONDA
VOLTA
Dopo l’esperienza delle giunte di
sinistra (1975-80), dove si sono
succeduti i sindaci Omero Raffaelli (PSI) e Mario Berghi (PCI).
L’8 giugno 1980 si ritorna al voto.
Per formare la nuova giunta ci vollero oltre sei mesi e ben quattro
riunioni di consiglio comunale. Lo
stappo tra Dc e Psi, avvenuto 5
anni prima era insanabile. Solo a
seguito di un decreto del Prefetto
di Latina. Il consiglio comunale si
riunì il 16 dicembre 1980. Il consiglio si svolge in un clima teso al
di la della crisi politica. Il 23
novembre 1980 si era verificato il
terremoto dell’ “Irpinia” (Campania Basilicata). Solo pochi giorni
prima era stato sequestrato dalle
Brigate Rosse il magistrato Giovanni D’Urso. I due eventi furono
evocati da tutti i capigruppo consiliari. Dopo lunga discussione il
consigliere Giuseppe Siragusa
anche a nome del suo partito (DC)
candidò il consigliere Emilio
Vescovi (DC) a sindaco, i consiglieri Luigi Meddi (PSI) e Michele Del Prete (PCI) gli contrapposero il consigliere Modestino De
Marinis (PSI). Alla votazione
erano presenti 29 consiglieri
Vescovi ottenne 15 voti (maggioranza dei presenti ma non dell’assemblea) e De Marinis 14 voti. Si
formò una coalizione DC, PRI e
PSDI (14 consiglieri), alla coalizione si aggiunse il voto di Gianfranco Emiliani eletto nelle liste
MSI dichiaratosi indipendente.
Mentre il consigliere Sandro
Grasselli (ex MSI -indipendente)
usci dall’aula. La seconda amministrazione Vescovi durò poco più
di 2 anni. Per motivi di salute il
sindaco Vescovi il 14 gennaio
1983 fu costretto ha presentare le
dimissioni. Si concluse così la sua
“carriera politica”. “Nella mia
seconda esperienza amministrativa dovetti confrontarmi con problemi di cui non avevo colto la
gravità: i giovani la droga. Il distacco dalla società, insomma, può
essere un pericolo grave per il
politico che si trova tutt’a un tratto a fronteggiare la situazioni
ormai già esasperate. Amministrare del resto è cosa difficile e faticosa. L’ho sperimentato personal-
Assemblea B.P.A. 7/4/2010
mente e a caro prezzo. Non tornerei più nella mischia: troppo stress.
È meglio dirigere una fabbrica”.
(fonte cit.Il Corrispondente
11/1990). Questo concetto me lo
ha ribadito dopo la morte del sindaco D’Alessio a seguito di una
mia domanda”. Lasciata la politi-
ca, dopo essersi rimesso in salute,
ha continuato a fare il manager
sino alla pensione e il banchiere.
EMILIO VESCOVI PRESIDENTE
DELLA
BANCA
POPOLARE DI APRILIA
L’assemblea dei soci convocata il
26 aprile 1987, oltre ad approvare
il 28° esercizio sociale, l’ordine
del giorno prevedeva l’elezione
per il rinnovo del consiglio di
amministrazione, del collegio sindacale e del collegio dei probiviri.
Il presidente uscente era Gaetano
Margherita (1972 - 86), che non
si ricandidò. Furono eletti per il
triennio 1987 -89: Ruggero
Andolfi, Luigi Balducci, Vincenzo Barbarito, Gianfranco Brilli,
Oddo
Casagrande,
Mario
Cavicchioli, Luciano Cerù, Pasquale Gallo, Romano Mantovani, Giacomo Stradaioli ed Emilio Vescovi. Nella prima seduta
utile i consiglieri di amministrazione elessero Emilio Vescovi,
carica che ha mantenuto per 25
anni, sino al 2012, quando fu
approvato il 59° e ultimo esercizio
della Banca Popolare di Aprilia.
Durante la sua presidenza, la
Banca Popolare di Aprilia fu trasformata da società cooperativa a
responsabilità limitata a società
per azioni (18.10.1998), la Banca
Popolare dell’Emilia Romagna
acquisì la maggioranza delle azione. In città arrivo una liquidità di
oltre 100 miliardi di lire. I soci
ottennero una plus valenza di oltre
il 70% per ogni azione venduta. La
prima assemblea della Spa avvenne il 14 gennaio 1999. La nuova
proprietà designò Emilio Vescovi
nel nuovo CDA, che il 15 gennaio
1999 lo riconfermo come presidente. Il 14 aprile 2013 si svolse
l’ultima assemblea dei soci presieduta dal presidente Emilio Vescovi, ma fu anche l’ultima come
Banca Popolare di Aprilia. Il 27
maggio 2013 si concludeva la
storia della CRAA/BPA. Tre anni
dopo, sabato 12 novembre 2016,
veniva a mancare il suo storico
Presidente.
Foto archivio G.Compagno
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
pagina 3
Al via l’iter per il nuovo bilancio di previsione. Intervista in esclusiva all’assessore alle finanze Roberto Mastrofini
TAGLIO TARI DEL 20%
I cittadini di Aprilia pagheranno 100 euro in meno sulla bolletta dei rifiuti. Risparmi
dovuti al conferimento in discarica e soprattutto alla lotta all’evasione
di RICCARDO TOFFOLI
Gli uffici delle finanze stanno
già al lavoro per la manovra
finanziaria più importante della
vita politica e amministrativa di
una città. Quest’anno l’assessorato ha inviato ai primi di
novembre le lettere ai settori
comunali per individuare i costi
di spesa e poter fare i giusti calcoli di bilancio. Entro il 20
dicembre, la giunta approverà la
bozza di bilancio che comunque, dovrà risentire nelle nuove
norme della legge di stabilità
prima di passare al vaglio del
Consiglio comunale. Ma l’assessore Mastrofini ha già chiaro
al momento gli obiettivi di un
bilancio che sarà una boccata
d’ossigeno, finalmente dopo
tanti anni, per le famiglie apriliane. Almeno quelle che hanno
pagato con regolarità le tasse.
Grazie al risparmio sui costi
della discarica, dovuto all’estensione su tutto il territorio del
servizio porta a porta, e soprattutto grazie all’incisiva campagna dell’ufficio tributi rivolta a
contrastare l’evasione, l’assessorato riuscirà a ridurre la Tari
del 20%. In soldoni, su una bolletta media di 475 euro, le famiglie potranno risparmiare fino a
100 euro e pagare quest’anno
“appena” 370 euro. Il tutto grazie anche alla riduzione dell’addizionale provinciale che, con
l’obiettivo della differenziata al
35%, si abbatterà di due punti.
Assessore Mastrofini, quali
saranno le tappe di questo
bilancio?
“Noi abbiamo già iniziato l’iter
per l’approvazione del bilancio
di previsione 2017-2019. Abbiamo mandato la richiesta per le
delibere propedeutiche e il Peg a
tutti gli uffici comunali al fine di
cominciare a capire quali sono
le esigenze degli assessorati per
il nuovo bilancio. Abbiamo
dato, come tappe, l’approvazione dello schema di bilancio in
giunta, il 20 dicembre. Sarà un
bilancio più o meno tecnico,
non tiene conto della legge di
stabilità nuova che non è ancora
approvata, quindi presenteremo
un maxiemendamento in Consiglio comunale. Il Consiglio metterà la parola definitiva a fine
gennaio, inizi di febbraio”.
Pensate di arrivare ad un
bilancio partecipato consultando associazioni e comitati
di quartiere?
“Si può fare un bilancio condiviso con i comitati di quartiere e
le associazioni. Non ci si riusci-
comunale e questo ci consente
di aumentare i risparmi già avuti
sui costi del conferimento in
discarica. E’ vero che questi
risparmi c’erano già e non si
sono ancora visti in bolletta, ma
in questi anni la Progetto
Ambiente ha chiuso i bilanci
con utili anche importanti di
centinaia di migliaia di euro.
Dal 2015-2016 abbiamo avuto
un risparmio di 700 mila euro
per il conferimento in discarica
che purtroppo è stato bruciato
tutto dal conguaglio sulle
annualità pregresse stabilito dal
tribunale amministrativo che ha
aumentato retroattivamente le
Lʼassessore Roberto Mastrofini
rà però, per dicembre. Infatti già
ci sono tre consigli comunali
programmati per i consuntivi
dei bilanci delle aziende partecipate. Sarà possibile quindi tenere conto di eventuali proposte,
nel maxiemendamento”.
La novità più importante è
sicuramente la riduzione della
Tari.
“Noi stiamo lavorando per arrivare ad un taglio del 20%. Questo taglio è dovuto a due fattori:
il porta a porta e la lotta all’evasione. Il servizio porta a porta è
ormai esteso su tutto il territorio
tariffe. Noi l’anno scorso abbiamo dovuto pagare di conguaglio
un milione e 200 mila euro e
ovviamente non potevamo intervenire sulla tariffa. Quest’anno
il risparmio per il conferimento
in discarica grazie al porta a
porta è quantificato sul milione
di euro, che potrà essere decurtato dalla bolletta”.
Eppure il costo del servizio è
molto aumentato.
“L’aumento non tiene conto
delle norme che sono profondamente cambiate. Le differenze
tra l’applicazione della Tarsu e
della Tari sono tantissime. Oggi
con la bolletta si deve coprire il
100% dei costi del servizio
mentre prima non era così, è
cambiato il modello di calcolo
delle aliquote da applicare.
Quindi l’aumento anche a parità
di costi, ci sarebbe stato”.
E invece dalla lotta all’evasione? Quanto riuscite a recuperare?
“Abbiamo lavorato molto sulla
lotta all’evasione. Il programma
di lavoro sta andando avanti.
Stiamo spedendo le 10 mila
informative, oltre gli accertamenti già fatti. Sono state consegnate 2 mila informative, 4
mila 500 sono state inviate e già
abbiamo ricevuto 525 utenti. Di
questi 525, 238 sono evasori
totali, cioè non iscritti proprio
all’anagrafe tributaria. Abbiamo
già prodotto 3 milioni e mezzo
di atti di accertamento. Nelle
informative, noi invitiamo il cittadino ad iscriversi. Certo, se
non si presenta entro 15 giorni,
noi procediamo con gli atti di
accertamento. E’ un Comune
che stiamo cercando di mettere
a regime. Il totale generale che
pensiamo di recuperare è di
circa 10 milioni di euro. Abbiamo stimato che a seguito di questa campagna avremo in anagrafe tributaria circa 2-3 mila utenze in più, ossia almeno un 10%
in più, per un totale di un milione di euro annui stabili. Un
milione di euro in più per la Tari
dovuti alla messa a regime delle
nuove utenze finora non iscritte,
comporta una riduzione sulla
bolletta del 10% per tutti i cittadini. A questa cifra, ricordiamo
si aggiungono i 700 mila euro di
risparmio dei costi di discarica.
Quindi una riduzione della Tari
del 20% ci sembra abbastanza
equa. Con l’aumento della differenziata, i cittadini godranno
anche della riduzione dell’addi-
zionale provinciale che passerà
dal 5 al 3, perché abbiamo superato il 35% di differenziata”.
Avete inviato le informative.
Ma per recuperare i soldi,
l’ufficio tributi ha gli strumenti?
“Noi possiamo fare le ingiunzioni fiscali, possiamo arrivare a
fare dei fermi amministrativi
sulle macchine. A giorni inizieranno le pratiche per i fermi
amministrativi. Abbiamo impiegato sicuramente del tempo e il
ritardo della gara ci ha rallentato, ma ormai ci siamo riusciti.
Abbiamo nominato l’agente di
riscossione che non avevamo e
che può fare le procedure esecutive vere e proprie. Per andare a
regime il sistema, stiamo lavorando su un bando che riesca a
coprire il coattivo. Il bando sarà
pronto entro fine anno. Si tratta
di un bando molto più piccolo di
quello che avevamo messo in
campo e che ci è stato bocciato
dal Consiglio di Stato”.
Ora la domanda sorge spontanea. Se siete riusciti ugualmente nell’intento, quale era
l’urgenza di mettere a gara un
servizio che, come sta dicendo,
sta funzionando anche in
house?
“Abbiamo scelto un’altra strategia. L’ufficio tributi non opera
da solo. E’ sostenuto dalla
Geropa che ha tutta l’attività
informatica, e con il programma
informatico “Login-Pa” incrocia le banche dati con un lavoro
di analisi molto accurato, stanando gli evasori. Inoltre ha
messo a disposizione due risorse umane anche allo sportello.
Quindi la Geropa individua gli
evasori, l’ufficio tributi manda
gli avvisi di accertamento e ora
la nuova ditta esterna che individueremo con il bando di gennaio, recupererà i soldi di chi
non vuole pagare”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
I tecnici prima di valutare aspettano gli aggiornamenti del piano regionale dei rifiuti
LA REGIONE “CONGELA” LA DISCARICA DI LA GOGNA
Salta anche la trattazione nella commissione ambiente della Regione. L’appello di Borace: “bisogna produrre meno rifiuti”
di Riccardo Toffoli
La conferenza dei servizi sulla
proposta della Paguro di realizzare una discarica a La Gogna, si
chiude con un rinvio. Nulla di
fatto, né nel senso sperato dalla
società né nel senso sperato dall’amministrazione comunale, da
quella provinciale e da tante
associazioni apriliane. Queste
sono le parole del dirigente dell’Area Ciclo Integrato dei Rifiuti, l’ingegner Flaminia Tosini
che ha presieduto la conferenza
dei servizi in Regione lo scorso
3 novembre a termine di una
lunga riunione: “Sugli aspetti
tecnici dell’impianto non ritiene
che si debba esprimere in questa
sede ma nell’eventuale sede Aia.
Conferma che nel piano dei
rifiuti l’impianto proposto non è
previsto. Evidenzia che l’aggiornamento del piano dei rifiuti
regionale è attualmente in corso:
pertanto non dovrà essere sospeso fino alla definizione dell’aggiornamento. Con riferimento
alla procedura Via rileva la
necessità dell’acquisizione della
competente Asl nonché i pareri
del Mibact. Al proponente evidenzia che alcuni pareri vanno
acquisiti nella procedura Via,
comunque in maniera autonoma
dal proponente presso i competenti uffici, ovvero il no vincolo
idrogeologico e l’autorizzazione
paesaggistica per il fosso vincolato e l’uso civico. Risulta anche
la presenza del vincolo da Pai e
quindi è necessario anche il
parere della competente autorità
di bacino. Nello studio non è
preso in considerazione il piano
di qualità dell’aria e la conseguente valutazione. Ricorda che
sono in corso per il Comune di
Aprilia tre procedimenti….di
bonifica”. Quindi un rinvio a
dopo l’aggiornamento del piano
regionale dei rifiuti, anche se la
Paguro ha già presentato un
nuovo dossier riguardo specialmente alle opere di bonifica che
dovrebbe operare e i cui dettagli
pare non fosse al corrente. La
Paguro srl è di proprietà di un
unico socio: la M.T.S. Ambiente
Innovazione e Tecnologie srl. A
sua volta la M.T.S., sempre con
capitale sociale di 10 mila euro e
costituita il 4 agosto 2005, ha
come soci per l’1% Alessandra
Nicolini e per il 99% Cristina
Meloni. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è Cri-
stina Meloni, il vicepresidente è
Fabio Altissimi già amministratore unico della società Rida
Ambiente. La realizzazione del
progetto renderà disponibili
circa 1.263.500m3 per abbancamento di rifiuti non pericolosi
residuali da trattamento di rifiuti
urbani. La presentazione della
domanda è avvenuta il 14 luglio
agli enti interessati.
LA VICENDA DEI FUSTI
SOMMERSI
Su quei terreni, sono sepolti
rifiuti considerati “pericolosi”
da tantissimi anni. Situazione
che la Paguro pare non sapesse
al momento dell’acquisto del
terreno, o almeno non nelle proporzioni reali. Noi avevamo arti-
colato una lunga inchiesta pubblicata a settembre dell’anno
scorso da titolo “E’ emergenza
ambientale sul nostro territorio?”. All’inchiesta nessuno ha
ritenuto di fornire risposta, se
non l’ex assessore all’ambiente
Mario Catozzi che ci ha voluto
rilasciare un’intervista facendoci
tra l’altro trapelare che chissà
quante altre discariche sono
sommerse sotto il suolo apriliano e che neanche si conoscono.
Nella voluminosa inchiesta si è
parlato delle discariche sommer-
se, in particolare dell’ex discarica di Aprilia Sant’Apollonia.
L’incarico di censire le principali aree inquinate nel territorio di
Aprilia fu dato nel 1995, con
delibera di giunta municipale
n.821 del 20 luglio. Il professore
dell’Università La Sapienza di
Roma Gian Mario Baruchello
già nel 1988 aveva condotto uno
studio sui siti interessati dall’abbandono dei rifiuti e aveva rilevato sette aree: Progest ’83, via
Selciatella, via Fossignano, via
Savuto loc. La Cogna, via Pontina km 42.200, località Sassi
Rossi e Santa Apollonia. Le
schede tecniche furono inviate
alla Regione Lazio per l’ammissione al finanziamento di bonifica. Di questi Progest ’83 era
stata ammessa al finanziamento
e via Selciatella era stata bonificata dal proprietario del terreno.
Nel 1989 l’allora assessore
all’ambiente Mario Catozzi
scrisse una missiva a tutte le istituzioni, dal presidente della
Repubblica al presidente del
Consiglio facendo notare l’ultima azione giudiziaria in via
Savuto: “un terreno agricolo
incolto, esteso per circa ettari 3 e
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
interessato da un’attività di cava
di pozzolana” dove “sono stati
rinvenuti fusti di metallo contenenti sostante tossiche e nocive,
il cui percolato tracima lungo il
Fosso del Diavolo”. I fusti erano
esplosi per usura e il liquido che
fuoriusciva, era acre e avrebbe
compromesso la falda. L’assessore si sbilancia e parla di:
“eventi che non sono più da considerare occasionali ed isolati,
ma si è certi di essere di fronte
ad una questione di notevole
portata e delicatezza”. Tanto da
assumere la “connotazione di
un’emergenza ambientale che
potrebbe causare quasi certamente un disastro ecologico”.
Era il 16 marzo del 1989 quando
il prefetto Orefice scriveva al
ministero per l’ambiente, per
l’interno e al presidente della
Regione Lazio proprio sull’ultimo ritrovamento di via Savuto
(La Cogna) di fusti contenenti
forse liquido di origine fenolica
di cui si parlava nella lettera dell’assessore Catozzi. Il prefetto
chiedeva: “una decisa ed efficace opera di bonifica ambientale,
non ulteriormente procrastinabile, anche per evitare che le
sostanze tossiche penetrino nel
terreno provocando l’inquinamento delle falde acquifere e dei
corsi d’acqua”. Dal 1989 quei
fusti sono ancora lì. Abbiamo
inoltre intervistato l’ex assessore
all’ambiente Giovanni Bafundi
che aveva avviato l’iter per la
bonifica, con i fondi regionali,
dell’area. Iter che si è interrotto
con l’amministrazione D’Alessio e poi Terra.
LA CONFERENZA DEI
SERVIZI
La conferenza dei servizi in
Regione doveva dare una prima
risposta alla fattibilità del pro-
getto. Risposta che non è però,
arrivata. La Regione, pur ritenendo che questo impianto non
sia inserito nel piano regionale,
vuole aspettarne l’aggiornamento attualmente in corso prima di
pronunciarsi. Questo anche in
considerazione dell’emergenza
rifiuti che c’è a Roma. Ma un
motivo sicuramente osta particolarmente il progetto ed è il
Comune di Ardea. Non è un caso
che il sindaco di Ardea Luca Di
Fiori era presente in conferenza
dei servizi. Già in conferenza dei
servizi, ha espresso parere contrario perché è in corso l’iniziativa per l’autorizzazione di un
campo pozzi in località Colle
Romito alta. Inoltre ci sarebbe
un progetto importante con Acea
per costruire un nuovo acquedotto proprio nella zona che
dovrebbe servire i residenti del
Comune di Ardea. Molti comunque i presenti che hanno espresso la contrarietà all’impianto.
Per la Provincia di Latina è
intervenuto il consigliere delegato Vincenzo Giovannini che ha
evidenziato come: “nella provincia sono presenti, specialmente
nell’area nord, impianti quali
discariche (Borgo Montello) e
altri impianti che già determinano un quadro ambientale critico
tale che ogni nuova proposta non
possa essere accettata. Il progetto non risulta neanche coerente
con le linee programmatiche
della provincia che privilegia la
raccolta differenziata”. Per il
Comune di Aprilia ha partecipato l’assessore all’ambiente che
ha parlato della necessità di salvaguardare l’ambiente già compromesso. Sul territorio ricadono quattro industrie ad incidente
rilevante, 6mila residenti che
hanno pozzi d’acqua, ed è forte-
mente sentito il problema degli
odori, ha detto l’assessore che ha
chiesto azioni di risanamento
ambientale. Il delegato del
Comune, l’ing. Rustichelli ha
sostenuto che esiste più di un
elemento ostativo nella classificazione del paesaggio e nell’esistenza del vincolo relativo ai
corsi d’acqua. Presenti il consigliere Carmen Porcelli, Ferdinando Bucci per il comitato No
Discarica, Daniele Borace di
Fare Verde, il consigliere Ornella Pistolesi dell’osservatorio
comunale rifiuti zero, il geometra Federico Sarra per i cittadini
di La Gogna, Mirco Merli per il
comitato di quartiere e Silvano
De Paolis per il consorzio di La
Gogna. Anche per la turbogas si
ebbe un accantonamento durante
l’amministrazione Meddi, dopo
qualche anno però, vennero prodotti gli atti nonostante il territorio fosse contrario e nonostante
l’impegno in campagna elettorale dell’allora presidente della
Regione Piero Marrazzo.
LE PAROLE DEL SINDACO
“Le osservazioni di merito presentate dal Comune di Aprilia –
ha commentato il Sindaco di
Aprilia Antonio Terra – sono
state recepite, così come il giudizio politico di ferma contrarietà
alla discarica. Tutte le nostre
perplessità saranno riportate nel
corso dell’iter che porterà al
nuovo Piano regionale dei rifiuti,
anche perché il nostro territorio
ha già visto autorizzare impianti
e centrali che trattano rifiuti ed
allo stato non ha bisogno di ulteriori servitù”.
LA COMMISSIONE
AMBIENTE REGIONALE
Salta il punto della discarica
anche
nella
commissione
ambiente della Regione che si
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doveva tenere il 17 novembre
scorso. Il presidente della commissione Enrico Panunzi ha
deciso di aggiornare le audizioni
dopo che era stato temporaneamente sospeso l’iter nella conferenza dei servizi. Da indiscrezioni è emerso che l’inquinamento
del sito sarebbe molto più esteso
rispetto a quello indicato nella
delibera di giunta regionale del
2002 che avviava le procedure di
bonifica. Nessuno si è opposto al
rinvio che è avvenuto senza aver
fornito dettagli o spiegazioni.
FARE VERDE: “SERVE
UNA RIDUZIONE DEI
RIFIUTI”
“Riduzione dei rifiuti e maggiori investimenti nell’educazione
ambientale sono le uniche strade
da perseguire per uscire dall’emergenza continua nella gestione dei rifiuti. –ha detto il referente di Fare Verde Aprilia
Daniele Borace- Questo è quanto emerso dalla Conferenza dei
Servizi che si è tenuta in Regione Lazio per il procedimento di
autorizzazione di una discarica
di servizio in località La Coccia,
proposta dalla Paguro srl. L’intera comunità nazionale è chiamata a rivedere un modello di consumo del quale il volume sempre
crescente dei rifiuti prodotti, di
ogni tipologia, è il più allarmante segnale di insostenibilità.
Mentre le discariche scoppiano,
nessuna persona di buon senso
può credere che negli inceneritori i rifiuti spariscano come per
magia. Una volta bruciati, i rifiuti si trasformano in fumi, polveri
e ceneri ancora più difficili da
trattare e smaltire. È per questo
che per ogni inceneritore occorre una nuova discarica di rifiuti
speciali, per accogliere le polveri e le ceneri generate da questo
tipo di impianti. Inoltre, è noto
che l’energia risparmiata con il
riciclaggio dei rifiuti è maggiore
di quella che si ottiene bruciandoli. In ragione di questo principio Fare Verde rinnova l’invito a
ragionare sulla riduzione dei
rifiuti, attraverso l’abolizione
della plastica nel consumi giornalieri, conferire la parte organica dei nostri rifiuti nelle compo-
stiere domestiche o di quartiere,
acquistare prodotti ortofrutticoli
a Km 0, praticare il vuoto a rendere, adottare tutti quei comportamenti maggiormente eco
sostenibili. Le misure che ci si
propone di sostenere, oltre a
contribuire in modo definitivo al
superamento di un’emergenza
non più sopportabile, rappresenterebbero un deciso segnale culturale, un invito rivolto a tutti,
cittadini, imprese e amministrazioni locali, a cambiare decisamente e definitivamente rotta: si
tratta di misure che ci pongono
di fronte alla responsabilità, a
cui non possiamo più sottrarci,
di produrre meno rifiuti”.
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Primi appuntamenti per il 12 dicembre e il
14 gennaio dalle ore 17
PARTONO GLI OPEN DAY
PER LA MATTEOTTI
Tanti i progetti di quest’anno e l’indirizzo musicale per
il progetto “una scuola verso il futuro”
Partono gli open day per l’Ic Matteotti di Aprilia. Quest’anno
il titolo degli open day è “una scuola verso il futuro” e tiene
conto delle tantissime novità messe in campo dall’Istituto
Comprensivo in questi due anni, prima fra tutti l’informatica
come valido strumento per la didattica. Da tre anni (quest’anno è andato completamente a regime con la classe terza) è
all’attivo anche il corso ad indirizzo musicale dove i bambini
possono imparare a studiare uno di quattro strumenti: pianoforte, chitarra, violino e clarinetto come materia curriculare
della scuola (e quindi senza costi aggiuntivi per le famiglie) in
orario pomeridiano. Il corso ad indirizzo musicale l’anno
scorso ha vinto il primo premio assoluto nel concorso Città di
Latina e ha partecipato a diverse rassegne musicali, la più prestigiosa quella di Ventotene in onore di Altiero Spinelli. La
scuola è fornita di ben due pianoforti a coda e di un’aula
musica, completamente attrezzata di strumentazione che deriva dalla collaborazione con le due associazioni Kammermusik e Arché che da anni all’interno dell’istituto divulgano la
musica tra i giovani. Quest’anno sono stati attivati tantissimi
progetti, oltre al coro d’istituto sia della secondaria di primo
grado (Matteotti) sia della primaria (Matteotti Junior), ci sono
corsi di latino, di lettura, di biblioteca digitale, di informatica
di Trinity e Delf. Inoltre gli allievi a partire da quest’anno,
partecipano ad un progetto portato avanti dal professore di
educazione fisica Alberto Iovino che permette di conoscere
uno sport al mese (scherma, rugby, tennis, pallavolo ecc.) gratuitamente con l’ausilio di esperti esterni. Le prime due date
degli open day sono il 12 dicembre dalle ore 17 e il 14 gennaio sempre dalle ore 17.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
Bucate le quattro ruote e lesionato il parabrezza. Un danno pari a 600 euro.
INTIMIDAZIONI E SFREGIO AD UN
DIPENDENTE DELLA MULTISERVIZI
Il fatto è avvenuto venerdì 11. Il motivo? Aver fatto
rispettare l’orario di chiusura degli uffici!
di Riccardo Toffoli
Quattro gomme bucate e il
parabrezza lesionato. E’ questa l’amara sorpresa che ha
avuto un dipendente della
Multiservizi all’uscita dal
suo lavoro venerdì 11
novembre. Il dipendente
effettua il servizio di guardiania presso la sede del
palazzo comunale di piazza
Bersaglieri. Sempre presente, ligio al dovere. Quel giorno si è trovato a combattere
con le solite file e richieste
dei cittadini infuriati che si
dovevano recare all’ufficio
tributi e al servizio sociale.
“Ho solo comunicato loro
che gli uffici erano chiusi –ci
spiega amareggiato- non
posso certamente mandare
negli uffici cittadini fuori
dall’orario di apertura al
pubblico. Non è a mia discrezione, ma è un ordine che ci
viene dato dalla dirigenza.
Vengo a lavorare per fare
questo, ossia per offrire
informazioni e dare un primo
supporto per recarsi agli uffici comunali”. Fatto sta che
evidentemente, quel giorno a
qualcuno non è stato bene il
non aver trovato l’ufficio
aperto e si è scaricato su chi
stava lì per fare il suo lavoro.
Quattro gomme bucate e
tutto il parabrezza lesionato
per un danno complessivo di
600 euro, oltre la metà del
suo stipendio. E’ stata presentata regolare denuncia ai
Carabinieri di Aprilia che ora
stanno avviando le indagini e
che, speriamo, possano fare
luce anche su queste forme
di intimidazioni. Perché
anche queste sono forme di
intimidazione. Se un politico
o un funzionario viene
minacciato o intimidito in
qualsiasi forma, si alzano i
muri della solidarietà insieme ai vespai della polemica.
Ma questo fenomeno è solo
la punta dell’iceberg di un
sistema sociale che evidentemente ragiona così. A partire
dai livelli più bassi, dai sem-
plici dipendenti di un’azienda che stanno lì per fare il
loro lavoro e che non si piegano alle forzature e alle
pressioni. Per questo è
importante dare delle risposte a questi fenomeni, anche
un segno di solidarietà istituzionale che non ci appare sia
stato reso pubblico.
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
La mostra rientra nella programmazione dell’associazione culturale Prisma
APRILIA - MASSARENTI E I SUOI ACQUERELLI
La natura è il filo conduttore di una policromia che rappresenta il senso della vita dell’uomo
di Riccardo Toffoli
Si conclude la mostra dell’artista Dino Massarenti, esaltazione di colori e natura che stanno
scomparendo. La mostra “Massarenti e i suoi acquerelli” rientra nel programma dell’associazione culturale Prisma di Arturo
Masdea e Anna Pucci. Una programmazione molto vasta che si
sta rivelando di alto livello artistico e rende lustro all’impegno
dell’associazione nel settore
culturale per la città di Aprilia.
La mostra di Dino Massarenti è
una policromia rasserenatrice in
una società che trascura la natura e preferisce il cemento. “Qui
–ci spiega l’artista- sono esposti
i miei lavori di 15 anni di carriera. I miei lavori a cui tengo
maggiormente, e che considero
i più belli”. Un quadro prima di
tutto: l’acquerello dell’ingresso
della sua casa in via delle Valli,
dove anche qui la natura la fa da
padrona. L’opera ritrae il suo
giardino di casa, quasi un bosco
dove ci sono querce e tante altre
varietà di alberi, osservato dal
portone che funge da vetrina ad
un mondo di verde, uno diverso
dall’altro. “E’ il quadro a cui
tengo di più –ci dice Massarenti- ha per me un significato particolare che entra a far parte
della mia vita”. La mostra si
apre con un acquerello che fissa
i ferri del mestiere: i pennelli e i
colori, quelli necessari per disegnare i bellissimi acquerelli che
sono i protagonisti della mostra.
Il suo tavolo di lavoro è presen-
te all’interno della mostra, in un
angolo laterale e genera anche
più colore di quanto non lo facciano i suoi lavori. Una ceramica al centro ospita una pianta, di
un verde scuro che riflette dal
suoi viaggi ci sono i bellissimi
acquerelli di Istanbul, della
moschea blu, del porto mentre i
pescatori sono intenti a tirar su
le reti. Ci sono i paesaggi della
bellissima Cetara, nella costiera
riguarda San Vito, il paese siciliano a cui è legato. “Qui –continua l’artista- ho immortalato
la scogliera dove sono solito
fare il bagno perché c’è una piccola conca che mi permette di
Arturo Masdea, Anna Pucci e Dino Massarenti
vivo i suoi paesaggi. “La maggior parte degli acquerelli –ci
spiega Massarenti- sono disegnati su una foto. Nei viaggi
che ho fatto, nei luoghi che
sono più cari alla mia vita, ho
deciso di scattare delle foto per
immortalare lo scenario che mi
appariva davanti e degli effetti
di luce particolari. Quindi dalle
foto nasce l’acquerello che non
sempre è fedele alla realtà”. Dei
amalfitana e di tante altre località marittime del sud Italia.
Nella mostra l’elemento principale è il mare, con le sue diverse colorature, il verde delle
piante e il marrone della terra.
Colori di fronte ai quali l’uomo
si ferma, così come il marinaio
che si abbandona in una piccola
nave di legno priva di motore e
sorretta solo dai remi. Una
numerosa fetta degli acquerelli
scendere e dove il mare è
calmo”. La vista del luogo è
mascherata da un masso di pietra sulla cui punta è riuscita a
fiorire una pianta di capperi. Ma
Dino Massarenti dedica una
parete anche alla sua città, Aprilia di un tempo e l’Aprilia di
oggi, molto cambiata che cerca
di “aggiustare” nei suoi lavori.
Un acquerello immortala la fontana appena restaurata del mer-
cato coperto anche se ha preferito disegnare i mattoncini di
marmo al posto del cemento del
pavimento e le colonne bianche.
“Sono particolari –ci rivela- che
non devono passare in sordina.
Sono scelte che ho voluto”.
Altri acquerelli ritraggono la
piazza, nei volti dei tanti pensionati che l’affollano nelle
domeniche e nei periodi di
festa, parlano e discutono prima
di andare a casa per il pranzo.
Sono i volti della quotidianità,
qualcuno si è riconosciuto. E’
un’Aprilia che finge di essere
grande città, ma che ancora si
comporta da paesello con le sue
chiacchiere e i suoi momenti di
incontro. Anche per piazza
Roma è stato ripristinato l’ultimo platano di fronte al sagrato,
particolare che dà armonia
architettonica anche all’acquerello. Un altro lavoro ritrae l’oratorio con la chiesa di San
Michele Arcangelo della fondazione. Il titolo è “senza recinti”.
Si vede la cupola dell’oratorio
in ceramica, così come era nella
fondazione invece che il cemento di oggi e soprattutto lo spazio
verde aperto dove dei bambini
giocano tranquillamente. “Oggi
quei bambini hanno 80 anni o
forse non ci sono più –spiega
Massarenti- al posto di questo
spazio verde, oggi ci sono tantissimi recinti. Recinti in ferro,
troppi. Ho voluto ricordare questo spazio così com’era pensato”. Uno spazio dove la natura
dialoga con l’uomo e il colore è
per lui il senso della vita.
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18 NOVEMBRE
2016
- 7 DICEMBRE
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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300 mila euro dalla Tasi serviranno per la tanto auspicata manutenzione stradale
IL GOVERNO RENZI BLOCCA GLI
AUMENTI DELLE TASSE LOCALI
Interrogativo sull’opportunità di approvare il bilancio prima della nuova manovra nazionale
di Giorgio Cardella*
Al via il percorso che porterà all’approvazione del
prossimo bilancio di previsione 2017 del Comune
di Aprilia con l’approvazione delle prime delibere
di Giunta relative alla tassazione immobiliare
ovvero IMU e TASI e reddituale con l’adozione
dell’aliquote dell’Addizionale IRPEF. Dalla TASI
il comune prevede di incassare nel corso del 2017,
300 mila euro che destinerà alla manutenzione
stradale ed al decoro urbano applicando l’aliquota
dello 0,10% ai fabbricati rurali destinati ad uso
rurale e non tassando le altre unità immobiliari che
saranno colpite dalle aliquote IMU che per l’anno
2017 andranno dall’aliquota massima del 1,06 %
per quanto riguarda gli uffici, i negozi ed i laboratori artigiani allo 0,76 % per i terreni agricoli ed
aree fabbricabili e giungere al 0,70 % per quanto
riguarda i fabbricati destinati ad uso di civile abitazione concessi a canone concordato. Abolita dal
Governo la TASI e l’IMU sulla prima abitazione e
le sue pertinenze, l’imposta rimane per quanto
riguarda tutti gli altri immobili garantendo alle
casse comunali un gettito che nel corso del 2015 ha
superato i 10 milioni di euro. L’Addizionale comunale IRPEF per l’anno 2017 rimane confermata
rispetto a quanto deliberato nel 2016 con l’aliquota del 0,6 per cento per i redditi fino a 15 mila euro,
aliquota che sale fino al massimo ovvero al 0,8 per
cento per i redditi superiori a 75 mila euro. Ad
oggi l’imposta ha garantito nei primi dieci mesi del
2016 un incasso elevato pari a quasi 4 milioni di
euro rispetto al 2015 quando nelle casse comunali
entrarono 2,3 milioni di euro.
Altro atto propedeutico alla formazione del prossi-
mo bilancio di previsione è la definizione del
“Gruppo Amministrazione Pubblica” che individua
il perimetro per la formazione del bilancio consolidato del Comune di Aprilia. Ne fanno parte oltre
l’Azienda Speciale Aprilia Mulitservizi, anche la
Progetto Ambiente Spa e le Farmacie Comunali
Farma Aprilia Srl, Agroverde Farma Srl e la neo
costituita Farmacia Aprilianord Srl. Novità introdotta dalla recente riforma della finanza pubblica
anche ad Aprilia sbarca il bilancio consolidato che
darà una veste unitaria a tutte le attività poste in
essere dal Comune di Aprilia e dalle sue articolazioni societarie così come avviene per i grandi
gruppi aziendali chiamati a fornire ai soci e agli
stackeolder esterni una rappresentazione unitaria
della loro attività. Nonostante l’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2017 sia in corso di
approvazione al Parlamento, legge che per l’anno
2017 blocca le possibilità di aumento delle aliquote d’imposta locali ma che comunque introduce
sempre degli elementi di novità per la fiscalità
comunale, l’amministrazione comunale ha anticipato i tempi rispetto a quanto accadeva negli anni
scorsi accelerando il percorso che porterà all’approvazione del Bilancio di Previsione 2017, atto
che tradizionalmente non ha varcato le soglie del
consiglio comunale prima dell’inizio della primavera.
*dottore commercialista
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
Riqualificazione di aree urbane periferiche, il quartiere
Toscanini tra i dieci progetti premiati alla Biennale di Venezia
La Città di Aprilia è stata protagonista del dibattito sulla
riqualificazione urbanistica di
aree urbane periferiche alla
Biennale di Venezia, presso
Sala delle Colonne in Ca’ Giustinian, dove è in corso l’annuale Festa nazionale dell’Architetto.
Nella fattispecie, il Ministero
per i Beni e le Attività Cultura-
li e il Consiglio Nazionale
degli Architetti hanno indetto
un concorso di idee per selezionare dieci idee progettuali
in Italia, individuate altrettante
zone pubbliche e strutture edilizie esistenti che necessitano
di interventi di riqualificazione, rifunzionalizzazione e
riuso con finalità di interesse
pubblico, con lo scopo ulteriore di promuovere il talento di
giovani professionisti del settore.
Il concorso di idee ha visto la
partecipazione di 140 Comuni
(58 del sud, 35 del centro e 47
del nord Italia) e, unico nel
centro Italia, è stato selezionato il progetto riguardante la
riqualificazione del quartiere
Toscanini, nel comparto tra
l’area verde di via Francia e il
lotto in stato di degrado antistante la Chiesa dello Spirito
Santo.
Numerose sono state le propo-
ste di rifunzionalizzazione dell’area urbana interessata e, a
Venezia, è stato annunciato il
team vincitore del concorso di
idee, il cui capogruppo e primo
progettista è l’architetto Margherita Manfra.
“Il progetto – si legge nelle
motivazioni – esprime meglio
la filosofia del concorso, proponendo una soluzione architettonica che, previa l’analisi
del contesto socio-politico e
territoriale, concentra le energie economiche nell’area di
maggiore utilizzo, adiacente
alle residenze esistenti e risolvendo pragmaticamente il
tema della percezione di sicurezza e del degrado”.
Il team vincitore viene premiato con la somma di diecimila
euro, mentre il progetto viene
ceduto gratuitamente al Comune di Aprilia (ente pubblico
interessato) affinché proceda
alle successive fasi di progetta-
zione e realizzazione degli
interventi.
Alla Biennale di Venezia, in
rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, è intervenuto il Sindaco di Aprilia
Antonio Terra. Presenti anche i
rappresentanti
dell’Ordine
degli Architetti della provincia
di Latina.
“Protagonista dell’importante
concorso nazionale – ha commentato il Sindaco Antonio
Terra – è un progetto ancora
irrealizzato della Città di Aprilia, in un quartiere che per certi
versi vive anche momenti difficili. Proprio per questo, ci fa
piacere questo confronto per
trovare una soluzione diversa,
un’idea originale che caratterizzi e connoti quest’area quale
punto sociale e di aggregazione. In passato in quel lotto di
terreno era stata progettata una
piazza di due livelli e con un’area mercato, ma tutto questo
non è stato realizzato per i noti
motivi. Ben venga quindi l’idea vincitrice di questo concorso, che si inserisce nel percorso di rigenerazione di quel
quartiere dove l’Amministrazione già ha mosso passi significativi, con la nuova scuola e
la sistemazione del parco giochi. Si tratta di progetti edificanti per i circa cinquemila
residenti del quartiere. Proprio
a loro ci rivolgeremo: l’Amministrazione promuoverà in
assemblea un incontro tra progettisti e cittadini per discutere
insieme questo progetto, per
verificare direttamente quali
saranno le soluzioni migliori
per far rinascere l’area interessata e sicuramente per raccogliere proposte e suggerimenti.
La riurbanizzazione non è
decisa e calata dall’alto, ma è
condivisa e quindi più funzionale e rispondente alle reali
necessità”.
TEATRO EUROPA DI APRILIA
Tre spettacoli in abbonamento a euro 30,00
Info e prevendite Teatro Europa Aprilia 06.97650344 - 335.8059019
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
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Promosso da Sensazioni Eventi e realizzato nel ristorante pizzeria Le Isole ad Aprilia
MANI IN PASTA: UN NUOVO E DIVERTENTE LABORATORIO PER I PICCOLI
Un modo nuovo per stimolare la crescita dei bambini e per farli divertire nelle cene degli adulti
di Riccardo Toffoli
“Mani in pasta”, la pizza fatta
dai bambini. E’ questa la novità realizzata da Sensazioni
Eventi – Animazione che si
occupa di far divertire i più piccoli con giochi e tanto divertimento. Una filosofia, quella
Maria Chiara, Robert Sibu
e Andrea Virgini
adottata dalla Sezioni Eventi,
che offre ai piccoli e alle famiglie momenti in cui divertirsi
insieme con creatività e fantasia, e lontano dai telefonini e
videogiochi. E’ un modo per
divertirsi imparando che svi-
luppa settori importanti della
crescita come la coordinazione
motoria, la fantasia e la creatività, la manipolazione. Il laboratorio voluto da Sensazioni
Eventi “Mani in pasta” è proprio rivolto in questa direzione:
far preparare la pizza dai bambini, esortarli ad usare gli strumenti della manipolazione, gli ingredienti e
assaporare quello che
ogni bambino ha realizzato. Il laboratorio è
in collaborazione con
la pizzeria Isole che ha
destinato uno spazio
appositamente dedicato
ai bambini e al loro
divertimento. Del resto
mentre gli adulti si
dilettano nelle chiacchiere della cena e
nella musica del ristorante, i bambini possono trovare dei momenti
dedicati a loro e alla
loro crescita. Il laboratorio avviene nelle più
strette regole del metodo Montessori: sedie e
banchetti di plastica
colorati per la loro altezza, un
cappellino da mastro fornaio in
carta e quanto basta per impastare la pizza. Gli animatori
hanno spiegato il procedimento
per la pizza, gli ingredienti e i
giusti dosaggi. Poi è venuto il
momento più buono per tutti: il
momento della cottura, davanti
ad un piatto di plastica, i bambini hanno assaggiato il loro
lavoro, sicuramente la pizza
più buona che abbiano mai
mangiato. Negli occhi dei piccoli c’era la gioia di aver creato con le loro mani, qualcosa di
unico e la responsabilità di aver
fatto una qualcosa di importante. Insieme al laboratorio
“Mani in pasta” la Sensazioni
Eventi, sempre nello spazio
interno del ristorante Le Isole,
ha completato il percorso di
intrattenimento toccando le
altre sfere della sensibilità dei
bambini: la creatività e la coordinazione. Robert Sibu con una
pazienza unica, disegna i visi e
le mani dei più piccoli in base
alle loro richieste. Chi vuole
essere truccato come una tigre,
chi vuole diventare un leone,
chi un coccodrillo, chi Minnie
e chi pagliaccio, i colori valorizzano il sorriso più dolce che
possa mai esistere, quello di un
bambino. Mentre Maria Chiara
li fa ballare con i loro balli, dai
più semplici ai più complessi,
ricchi di sequenze ritmicomelodiche associate ad un
passo o un movimento. Dietro
a tutto questo c’è la grande
passione dei due motori trainanti della Sensazioni Eventi,
Andrea Virgini e Robert Sibu.
Una passione che si coniuga
alla capacità di organizzare,
doti oggi sicuramente molto
rare in due ragazzi eccezionali
che credono in quello che
fanno. Merito anche del ristorante Le Isole l’aver scommesso su questo progetto che per-
mette anche ai più piccoli di
divertirsi imparando, nelle
spesso lunghe e noiose cene
degli adulti.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
18 medici di base insieme per un punto sanitario che, una volta completato, garantirà un servizio h24
PARTONO LE UCP AL POLIAMBULATORIO ASL
Frollano (Tdm): “il progetto è valido ma serve che la Regione dia più risorse”. Cim e neuropsichiatria infantile saranno trasferiti in via Inghilterra
di Riccardo Toffoli
Partono le Ucp al poliambulatorio Asl di via Giustiniano. Sono
le unità di cure primarie che vengono gestite dai medici di base,
una specie di primo soccorso da
un lato e un punto sanitario
importantissimo per i malati
respiratori cronici. La notizia
viene ufficializzata dal tribunale
dei diritti del malato in una conferenza stampa il 4 novembre,
dopo aver parlato degli ultimi
incontri tenuti con i dirigenti Asl
e il sindaco per portare risorse al
poliambulatorio apriliano. “Si
tratta di un team di 18 medici di
medicina generale –ci spiega il
referente del Tdm Claudio Frollano- più un infermiere che si
occuperà dell’informazione e
del supporto sanitario nonché di
come trattare le stomie, i cateteri e le piccole medicazioni, e un
volontario che darà un supporto
logistico. Inoltre sarà operativa
la consulenza del pneumologo
che garantirà appunto una sinergia di medici per la cura dei
malati respiratori cronici, in particolare di quelli affetti dalla
Bpco. Il servizio funziona attualmente da lunedì a venerdì dalle
10 alle 19. Con l’insediamento
della Casa della Salute e lo spostamento qui nel poliambulatorio di via Giustiniano della
Guardia Medica, si avrà una
copertura del servizio sanitario
h24. Questo team di medici si
occuperà, come ho detto prima,
dei propri pazienti con cronicità
respiratorie, affetti da Bpco, per
un percorso diagnostico assistito, previo appuntamento. Ma
anche sarà riferimento per tutti i
pazienti il cui medico ha lo stu-
dio chiuso, per prestazioni
urgenti e, comunque, tutte quelle non procrastinabili. L’importante è però, che il paziente assistito sia seguito dai medici che
hanno aderito al team delle Ucp.
Questo è funzionale alla corretta
gestione della diagnosi. Infatti
e le novità. Almeno quando tutto
sarà definito, anche qualche piccolo dettaglio tecnico che, con
l’avvio dei nuovi servizi, sarà
corretto in corso d’opera. Sicuramente sono ancora da definire
gli spazi dove verranno collocati
questi servizi aggiuntivi. Le Ucp
Claudio Frollano
tutti i medici aderenti al team di al momento sono state sistemate
Ucp hanno in condivisione i pro- all’interno dei locali condivisi
pri database e, quindi, possono con neuropsichiatria infantile. E’
accedere alle cartelle cliniche di evidente che per lasciar spazio
tutti i pazienti. Chiaramente non alla Casa della Salute, qualche
possono intervenire sui pazienti servizio dovrà trasferirsi. La
il cui medico curante non parte- proposta attualmente in campo è
cipa al team proprio perché non il trasferimento dei due servizi
è possibile accedere alla sua car- del dipartimento di salute mentella clinica”. E’ sicuramente tale, il Cim e neuropsichiatria
anche molto presto per capire infantile, nei locali di via Inghilcome proseguiranno gli inter- terra, quelli per intenderci che
venti sanitari aggiuntivi che arri- fino a qualche anno fa, erano
veranno grazie alla realizzazione occupati dalla scuola elementadella Casa della Salute. La dire- re. Il sindaco di Aprilia Antonio
zione generale del distretto a Terra ha dimostrato la massima
breve convocherà una conferen- disponibilità a concedere i locali
za stampa nella quale espliciterà e a farsi anche carico delle spese
tutto il progetto, i servizi offerti di ristrutturazione alle esigenze
della Asl. “Su questo argomento
–continua Frollano- visto anche
alcune perplessità e resistenze
anche interne, abbiamo incontrato il dottor Carfagna che è il
responsabile del progetto di trasferimento del Cim e neuropsichiatria infantile nella struttura
situata in via Inghilterra messa a
disposizione dal Comune.
Siamo in attesa del via libera del
direttore generale della Asl di
Latina. Questo spostamento è
un’opportunità per tutti. Creare
una struttura adeguata ed accreditata, offrirà anche logisticamente un servizio migliore ed
aiuterà nel processo di riqualificazione un quartiere che in
fondo non è diverso dagli altri.
Inoltre negli attuali locali deve
essere insediata la casa della
salute e siamo già in ritardo. La
Casa della Salute per il rispetto
di standard precisi deve necessariamente essere messa dentro
una struttura sanitaria quale è
appunto la Asl”.
L’APPELLO
Il Tdm lancia un appello a tutte
le forze politiche territoriali per
il coinvolgimento attivo e non
strumentale sul tema della sanità
pubblica. “Noi chiediamo a tutte
le forze politiche –spiega Frollano- di non strumentalizzare le
problematiche, ma di portare il
tema della sanità pubblica e
delle difficoltà del poliambulatorio, nelle istituzioni di riferimento regionali. Chiediamo che
insieme e al di sopra delle parti,
i politici apriliani portino nelle
loro sedi e quindi tramite i loro
consiglieri regionali piuttosto
che nazionali, il disagio e la difficoltà che i nostri concittadini
incontrano per curarsi nell’unica
struttura pubblica presente ad
Aprilia”. In base ai numerosi
incontri avuti, il Tdm reputa
come priorità il potenziamento
del consultorio (ostetrica assente, assistente sociale assente,
infermieri per le vaccinazioni al
momento solo uno part-time), il
potenziamento del Tsmree (psicologo assente, neuropsichiatria
solo due presenti per un totale di
31 ore a settimana, assistente
sociale assente), la necessità
urgente di un logopedista per la
riabilitazione, un diabetologo e
un cardiologo. Lo stesso direttore sanitario del poliambulatorio,
nel piano aziendale, ha chiesto 8
mila ore all’anno per le specialistiche, corrispondenti a 4 nuovi
medici specialisti e 15 mila ore
all’anno per gli infermieri corrispondenti ad otto unità.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
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La relazione sui contenuti della riforma è stata illustrata dal professor Umberto Ronga
VERSO IL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Le ragioni del Si e del NO sono state esposte, rispettivamente, da Francesco Rogo e Roberto Palumbo
La sala Brancaleone di via Marconi era gremita. Grande partecipazione, molti i quesiti posti da parte del pubblico
di Gianfranco Compagno
“Verso il referendum costituzionale” le ragioni del “SI” e del
“NO” alla riforma voluta dal
governo Renzi, hanno preso
forma nel corso dell’incontro
dibattito di mercoledì 9 novembre scorso, organizzato dall’Azione Cattolica del vicariato territoriale di Aprilia. La sala
Brancaleone di via Guglielmo
Marconi era stracolma di partecipanti. Il professor Umberto
Ronga, costituzionalista dell’Università di Napoli “Federico II”, componente dell’Istituto
Vittorio Bachelet e del Centro
studi dell’Azione Cattolica Italia, ha esposto al pubblico le
principali modifiche che il
governo Renzi intende apportare al testo costituzionale, soffermandosi in particolar modo
sulla riforma del senato. A
introdurre l’intervento del professor Ronga, la moderatrice
Alessia Radicioni, che ha
accennato la storia dell’Azione
Cattolica, in città a partire dal
1937, salvo una breve assenza a
cavallo tra gli anni ‘60 e ‘80 e
ricordato la figura di Tina
Anselmi, prima donna ministro
della Repubblica recentemente
scomparsa. “Un tema sentitoha detto il professor Ronga- che
in vista del referendum del 4
dicembre affronteremo in
maniera equidistante, analizzando le tesi del si e quelle del
no. Il testo della riforma costituzionale, pubblicata sulla gazzet-
ta ufficiale il 15 aprile 2016,
prevede il superamento del
bicameralismo paritario, la
riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei
costi del funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del
CNEL e la revisione del titolo V
parte II della Costituzione. Già
clima della guerra fredda e dell’esigenza di ricostruire la
democrazia in Italia, preferirono dare la priorità alla rappresentatività rispetto che alla
governabilità. Con la riforma, i
senatori passerebbero da 315 a
95 (+5) e il Senato, che non
dovrà più dare la fiducia al
Prof Umberto Ronga e Alessia Radicioni
l’enunciazione, che troveremo
alle urne, ha raccolto contestazioni riguardo l’esplicitazione o
meno di tutti i contenuti della
riforma, che riguarda anche le
modalità di elezione del Presidente della Repubblica, dei giudici della Corte Costituzionale e
le modalità di partecipazione
dei cittadini alle istituzioni
democratiche. Va evidenziato
che il bicameralismo perfetto fu
una scelta precisa dei padri
costituenti, che in virtù del
governo, resterebbe a rappresentare gli enti locali, Comuni e
Regioni, tra cui verrebbero
scelti i senatori, mentre la
Camera sarebbe organo politico
chiamato a legiferare. L’altro
nodo cruciale è infatti la modifica dell’articolo 70, relativo
alle funzioni di Camera e Senato. Qualora la riforma passasse,
ci sarebbero tre principali modi
per approvare la legge: il primo
procedimento di tipo bicamerale, dove camera e senato appro-
Roberto Palumbo
vano insieme le leggi ma solo
su materie costituzionale, tutela
interesse nazionale, materia
elettorale; un procedimento
monocamerale, con prevalenza
della camera su gran parte delle
materie, ma con la possibilità
che il senato possa intervenire
per dare dei pareri che la camera può disattendere, questo al
fine di semplificare un meccanismo potenzialmente infinito.
Non da sottovalutare un ele-
Francesco Rogo
mento critico per le ragioni del
No, ossia l’eccessiva centralità
del governo, dotato di più poteri”. A esporre le diverse ragioni
due iscritti dell’azione cattolica,
Francesco Rogo a favore del
“SI” e Roberto Palumbo per il
“NO”, che hanno esposto in
sala il ragionamento che li ha
portati a maturare le proprie
convinzioni in vista del voto.
Foto G.Compagno
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Il convegno si è tenuto presso la Casa di Cura “Villa Silvana” di Aprilia, sabato 5 novembre
“PATOLOGIE ONCOLOGICHE. NUOVE FRONTIERE
TERAPEUTICHE ED ASPETTI MEDICO-LEGALI”
L’evento è stato realizzato con la collaborazione della Asl di Latina e della Fondazione Fatebenefratelli di Roma
IL PROFESSOR GIOVANNI ARCUDI HA TENUTO LA “LECTIO MAGISTRALIS”
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
“Patologie Oncologiche. Nuove
frontiere terapeutiche ed aspetti
medico-legali”, è stato un convegno dal grande valore medico e
sociale. Si è svolto sabato 5
novembre, presso la Casa di Cura
“Villa Silvana” di Aprilia, mentre il grande oncologo il professor Umberto Veronesi nella sua
convegno ha dato diritto agli
addetti ai lavori del comparto
sanitario dei crediti ECM. L’evento è stato aperto con i saluti
delle autorità: «Sono contento di
aprire questo convegno - ha
detto il direttore sanitario di Villa
Silvana, il dottor Siro Simeoni . Abbiamo collaborato con la
ASL di Latina e con la Fondazione Fatebenefratelli di Roma».
Siro Simeoni, Alessandro Manzini, Silverio Tomao,
Smeralda Lo Fazio
casa di Milano trascorreva le ultimo ore di vita (è deceduto martedì 8.11.2016). Quella ai tumori,
infatti, è una lotta molto importante, perché sempre più persone
corrono il rischio di doverci fare
i conti. Capire come affrontare
queste malattie è fondamentale,
soprattutto con l’avanzamento
tecnologico e terapeutico che la
scienza sta concretizzando. Il
SANITÀ AD APRILIA La parola è poi passata al sindaco
di Aprilia, Antonio Terra, che ha
portato i saluti istituzionali del
Comune: «Siamo qui a sostenere
queste iniziative e soprattutto a
sottolineare la sinergia tra Comune, Asl e tutte le strutture private
presenti sul territorio». Il sindaco
ha voluto sottolineare le problematiche della sanità locale, che
Alberto Siniscalchi, Siro Simeoni e Giovanni Arcudi
rendono molto difficile il lavoro vana, un servizio di assistenza ai
dei medici e degli infermieri sul malati oncologici molto valido».
territorio: «La situazione, soprat- Un pensiero è poi andato al dottutto in questo distretto, è molto tor Salvatore Resta, medico da
difficile - dice -. Non vediamo poco scomparso che in passato ha
luce soprattutto dal punto di vista ricoperto la carica di direttore
del personale con il blocco del sanitario della struttura. «È stato
turnover. Presto mi vedrò con il il miglior maestro - ha detto il
presidente della Regione, Nicola dottor Arturo Castrillo, che
Zingaretti. Questa è una situazio- opera proprio a Villa Silvana -.
ne insostenibile».
Ha dato tanto a questa struttura,
HOSPICE VILLA SILVANA - che lo ha nel cuore. Abbiamo
Il dottor Francesco Ribatti, che pensato di cogliere l’occasione
insieme al dottor Belardino per testimoniare il nostro affetto
Rossi (responsabili scientifici del con un piccolo pensiero, con la
convegno), ha curato la parte speranza che il suo insegnamento
scientifica ha spiegato le ragioni sia fruttuoso anche per le nuove
di questo importante evento: generazioni di medici». Questo
«Abbiamo voluto valorizzare la pensiero si è tradotto in una targa
sinergia che si è stabilita qui ad che è stata consegnata alla figlia
Aprilia con le forze sul territorio. avvocato Roberta Resta.
Siamo riusciti a lanciare, con Il convegno ha poi preso ufficiall’aiuto dell’Hospice di Villa Sil- mente il via con il dottor Ribatti
che ha introdotto gli interventi.
LE SESSIONI DI LAVORO La prima delle quattro sessioni è
stata moderata dai dottori: Silverio Tomao e Alessandro Manzini sul tema delle “Neoplasie della
mammella”. Sono intervenuti il
dottor Angelo Fedele Scinto e la
dottoressa Smeralda De Fazio
che hanno parlato di: “carcinoma
della mammella: Nuovi approcci
terapeutici e management chirurgico”. La seconda sessione si è
concentrata sulle “neoplasie del
colon-retto”, moderata dal dottor
Alberto Siniscalchi e con la relazione del dottor Domenico Corsi
sui “nuovi farmaci nella terapia
dei tumori del colon-retto”. Il
tema della terza sessione è stato
quello delle “neoplasie polmonari” ed ha visto l’intervento del
dottor Luigi rossi con i “risultati
clinici della terapia multitarget ed
immunoterapica nel tumore polmonare”. La quarta e ultima sessione invece è stata incentrata
sulle “terapie di supporto” con il
dottor Gaetano Lanzetta che ha
parlato di “Management della
terapia dell’emesi e della neutropenia post-chemioterapia: nuove
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acquisizioni”.
LETTURA MAGISTRALE Al termine delle sessioni il professor Giovanni Arcudi ha portato una lettura magistrale sugli
aspetti medico legali nell’utilizzo
dei nuovi farmaci in oncologia.
MEDICI - Dopo la pausa un
pranzo, il dottor Belardino
Rossi, altro responsabile scientifico del convegno, ha parlato di
ritardo diagnostico e terapeutico
nel malato oncologico: la responsabilità d’equipe. «La responsa-
Francesco Ribatti, Belardino Rossi, Siro Simeoni
e Marcello Lucca
«Quando parlo di responsabilità
mediche parlo di un tema che
tutti conosciamo e che influisce
molto nella coscienza del medico. Non è fuori di luogo parlare
di responsabilità nel tema dell’oncologia. Spesso si passa per
la non accettazione della malattia
da parte del paziente, che spesso
se la prende col medico» ha detto
il professore. Il professor Arcudi
ha ricostruito anche a livello
sociale le fasi della malattia
oncologica sia da parte del
paziente e della famiglia: «Si
arriva a una ricerca schizofrenica
del colpevole». Il professor Arcudi ha illustrato benissimo le difficoltà che i medici si trovano ad
affrontare durante la cura di un
paziente che ha un tumore. Spesso, infatti, i medici vengono considerati responsabili di eventuali
danni, anche se, a conti fatti, le
responsabilità sono minime.
Quello dell’oncologia, infatti, è
un settore che da ancora poche
certezze.
RESPONSABILITÀ
DEI
bilità civile dei medici e degli
infermieri si basa su tre fattori
fondamentali: condotta, danno
ingiusto e una relazione causale
tra il primo e il secondo fattore»
ha spiegato Belardino Rossi, che
ha poi illustrato quando viene
attribuita una colpa ai medici:
«La colpa c’è quando c’è imperizia, cioè il non saper fare e non
seguire correttamente il codice
della scienza». A chiusura del
convegno il dirigente INPS di
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Latina il dottor Marcello Lucca
ha portato il suo contributo sulle
problematiche nell’ambito del
contenzioso medico-legale dell’invalidità civile. Il tema dell’oncologia è molto vasto e racchiude problematiche vaste, non
solo a livello medico. Quanto
emerge è che in campo sanitario
molti passi in avanti si stanno
compiendo. La presenza sul terri-
torio di una struttura come quella
di Villa Silvana, che opera in
sinergia con una struttura come
quella dell’Ospedale Fatebenefratelli rappresenta certamente un
vantaggio per la cittadinanza di
Aprilia, ma anche dei comuni
vicini. La presenza dell’Hospice,
inoltre, aggiunge valore alla
struttura stessa che si pone come
un punto di riferimento importante nella lotta ai tumori ed alle
malattie in genere. Molto importante è stato il tema della medicina legale. Succede spesso, infatti,
che i pazienti si trovino ad agire
legalmente nei confronti dei
medici e questo convegno ha svelato le difficoltà che questi ultimi
si trovano ad affrontare. Sapere
di poter incorrere in problematiche giuridiche, infatti, influenza
il lavoro dei medici, che trattano
una branca davvero difficilissima.
Foto di Giorgia Ferrari
L’HOSPICE DI VILLA SILVANA E LE CURE PALLIATIVE
Ne abbiamo parlato con il dottor Alberto Siniscalchi responsabile del reparto della Clinica Villa Silvana.
Il fiore all’occhiello della clinica Villa Silvana è sicuramente l’Hospice che permette ai pazienti di
arrivare alla fine della propria vita potendosi appoggiare a medici ed infermieri che gli permettono
di avere una qualità della vita migliore e senza sofferenza. Per capire quale e quanto lavoro c’è dietro a questo servizio molto delicato, abbiamo parlato con il dottor Alberto Siniscalchi responsabile del reparto di Cure Palliative della Clinica Villa Silvana. Alla base del lavoro della sua equipe
c’è sicuramente la creazione di un rapporto sociale positivo: «Crediamo molto nel creare un rapporto proficuo con i pazienti e le loro famiglie. L’Hospice è un’opportunità per i pazienti di non
patire le sofferenze legate alle malattie terminali, che oggi garantiamo con criteri organizzativi e
farmacologici, finalizzati a sostenere la qualità della vita residua. Abbiamo la possibilità di coprire
un raggio molto ampio dalle coste di Torvajanica, fino alle porte di Latina, Cori e Velletri».
La struttura ha una storia molto lunga ed è presente sul territorio da ormai sette anni: «C’è stata
grande collaborazione con medici di base e la Asl di Aprilia che ci ha consentito di creare una rete
di grande qualità» racconta il dottor Siniscalchi. Per i pazienti comunque ci sono diverse modalità di sostegno: «Tutti i pazienti che fanno domanda hanno due opportunità - dice il dottore -. Essere seguiti in regime domiciliare, cioè qui nella nostra struttura e contestualmente essere seguiti in
regime residenziale, cioè a casa propria. Bisogna capire le ragioni sociali che ruotano attorno al paziente, se possiamo favorire il regime domiciliare lo favoriamo». La medicina palliativa è molto particolare, non si occupa di cure, ma di dare ai pazienti dei momenti sereni prima di lasciare la vita: «Quello che noi facciamo è determinare un percorso di qualità che consente ai pazienti di non soffrire. Non possiamo curare la malattia, ma con il supporto della medicina palliativa possiamo dare ai pazienti una qualità della vita migliore. I sintomi riusciamo a gestirli grazie alle
terapie».
Seguire i pazienti al termine della loro vita deve essere difficile e proprio per questo abbiamo chiesto quali difficoltà si incontrano nel loro lavoro: «È un sacrificio che si fa. Richiede una volontà di comprendere che la sofferenza dei pazienti va colmata. Abbiamo uno psicologo riservato a
tutto il personale medico. Si condivide tutti insieme il percorso per dare qualità del servizio». N.G.
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Sono state celebrate venerdì 4 novembre a Latina, a livello provinciale organizzate dalla Prefettura in
collaborazione con il Comune di Latina, i Comandi Provinciali delle Forze Armate e delle Forze di Polizia
FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE
E LA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE
Presenti, il prefetto Pierluigi Faloni, la presidente della provincia Elenora Della Penna, i sindaci dei comuni della Provincia con i
gonfaloni, si sono schierati i vari reparti delle forze armate e delle forze dell’ordine, le associazioni combattentistiche e d’arma
di Gianfranco Compagno
Il 4 novembre 1918 fu emanato il bollettino della Vittoria da parte del generale Armando Diaz, dopo l’armistizio
firmato a Villa Giusti il 3 novembre
dall’Austria. Con quell’atto si completò
l’Unità Nazionale con l’annessione di
Trento e Trieste. La celebrazione è
stata istituita nel 1919.
Venerdì 4 novembre scorso la Festa
dell’Unità Nazionale e la Giornata
delle Forze Armate sono state celebrate a livello provinciale, organizzate
dalla Prefettura in collaborazione con
il Comune di Latina, i Comandi Provinciali delle Forze Armate e delle
Forze di Polizia. La giornata si è divisa in tre momenti distinti. Alle 10.00 la
cerimonia religiosa nella Cattedrale di
San Marco, officiata dal vescovo monsignor Mariano Crociata. Alle 11.30
presso il parco Arnaldo Mussolini è
avvenuta la cerimonia militare. Il prefetto Pierluigi Faloni ha passato in rassegna lo schieramento è seguita l’alza
bandiera e la deposizione di una corona d’alloro. Dopo la lettura del bollettino della Vittoria e dei messaggio del
Ministro della Difesa e del Presidente
della Repubblica da parte dello speaker, sono intervenuti il generale Bernardo Barbarotto e il prefetto Faloni.
Le celebrazioni sono proseguite nel
pomeriggio. Alle 17.30 presso l’auditorium del Liceo Dante Alighieri si è
esibita la Banda musicale del Comando Artiglieria Contraerei di Sabaudia
diretta dal Maestro sergente maggiore
Pasquale Casertano, che si è conclusa
con il “Canto degli Italiani”. I presenti
dell’auditorium tutti in piedi a cantare
sulle note dell’Inno Nazionale.
Foto di G.Compagno
e per concessione Prefettura
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Ad Aprilia l’organizzazione è stata curata dall’associazione A.I.D.A. sabato 12 novembre 2016
GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE
Bilancio positivo: 430 persone si sono sottoposte allo screening gratuito a cura della CRI di Aprilia, di cui 80 hanno effettuato il test audiometrico
Dottoressa Grazia Pia Ricciardi: “Circa 4 mila le persone affette da diabete, 1.500 i pazienti seguiti presso il poliambulatorio Asl di via Giustinano”
di Gianfranco Compagno
“Giornata mondiale del diabete”,
le associazioni locali si sostituiscono alla sanità pubblica, lavorando affinché la prevenzione
costituisca una prima risposta
tangibile per contrastare gravi
patologie croniche. Sabato 12
novembre 2016 in via Ugo la
Malfa di fronte al supermercato
CONAD, l’A.I.D.A (Associazione italiana diabetici Aprilia) ha
organizzato una giornata dedica-
ta all’informazione e alla prevenzione, come ormai fa da anni,
ovvero dalla sua costituzione nel
2013. In tanti hanno risposto
all’appello dell’associazione italiana diabetici di Aprilia, presieduta da Giustino Izzo. Al termine della giornata oltre 430 persone hanno raggiunto i gazebo
messi a disposizione dalla Croce
Rossa Italiana sezione di Aprilia
per sottoporsi allo screening gratuito, mentre altre 80 persone
hanno effettuato il test audiometrico, eseguito dalla dottoressa
Veronica Raffone del centro
Udisens di via dei Lauri. Per l’intera durata della manifestazione
l’autoemoteca del policlinico
militare Celio di Roma è rimasto
in esposizione. Proprio bordo
dell’attrezzatissimo mezzo, concepito come previsto dalla normativa vigente, come spiegato
dal colonnello Guido Bussetta,
responsabile del reparto di
immunopatologia del policlinico
militare Celio di Roma, si è svolta la conferenza stampa cui
hanno preso parte il presidente
dell’Aida onlus Giustino Izzo,
l’assessore ai servizi sociali del
Comune di Aprilia Eva Torselli,
il responsabile del Uoc della Asl,
il dottor Francesco Ribatti, la
dottoressa Grazia Pia Ricciardi, responsabile del reparto di
diabetologia della Asl del
Distretto 1. Un momento utile
per stilare un bilancio sull’incidenza del diabete a livello nazionale e locale, dove la malattia
cronica affligge circa 4mila persone, mentre in molti sono mala-
ti senza saperlo. “Una vera e propria piaga sociale- ha detto la
dottoressa Grazia Pia Ricciardi- In Italia sono 3 milioni le persone affette da questa patologia
cronica, che incide per il 12%
sulla spesa sanitaria nazionale,
mentre 1 milione sono le persone
affette senza sapere di esserlo. Il
90% dei casi riguarda il diabete
di tipo 2, legato a fattori ereditari e allo stile di vita. Il paziente in
questo caso sviluppa una resistenza nell’assorbimento dell’insulina. Il 10% invece riguarda il
diabete di tipo 1, legato soprat-
tutto a fattori immunitari. Ad
Aprilia sono circa 4 mila le persone affette da diabete, 1.500 i
pazienti seguiti presso il poliambulatorio Asl di via Giustinano.
Si tratta di una malattia subdola,
cui si legano tutta una serie di
complicazioni che nei casi estremi possono portare al decesso
del paziente o comprometterne la
qualità della vita” Purtroppo un
limite ad Aprilia è costituito pro-
prio dal depotenziamento subito
dal poliambulatorio di via Giustiniano, dove un solo diabetologo, la dottoressa Ricciardi, segue
i 1500 pazienti attualmente in
cura. “A breve- ha detto l’assessore ai servizi sociali Eva Torselli- l’istituzione della Casa
della salute, permetterà di prendere in carico i malati cronici, tra
cui i pazienti diabetici che rappresentano una fetta consistente,
riguardando circa il 6% della
popolazione. Presso la Asl purtroppo si riscontrano problemi
riguardanti quasi tutti i settori,
con forti carenze di organico,
spesso affrontate anche dal Tribunale del Malato. La diabetologia, dove un solo medico deve
occuparsi di 1500 casi, né è un
esempio. La scorsa settimana
queste problematiche sono state
affrontate in occasione della conferenza dei sindaci sulla sanità e
dal sindaco di Aprilia Antonio
Terra che ha incontrato di nuovo
il presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti, esponendogli
tutte le difficoltà”. Intervenire
per potenziare la rete di assistenza, diventa fondamentale soprattutto per una malattia come il
diabete, dove le complicazioni
posso peggiorare la qualità della
vita del paziente e addirittura
provocarne il decesso, come
ricordato anche dal dottor Ribatti e dal presidente dell’Aida Giustino Izzo.
Foto G.Compagno e G.Ferrari
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“La Ginnastica non è un esercizio” e un’ex sartoria si
trasforma nel primo palazzetto sportivo di Aprilia
Sui cinque cerchi olimpici volano festanti cinque rondini, le stesse sotto cui nacque Aprilia quando venne
posata la prima pietra nellontano 1936. Ma non solo sole: a ben vedere, la sagoma di una piccola ginnasta,
falciando l’aria con le sue gambe, danza con loro al ritmo di due parole: Olimpic Aprilia
.di Veronica Lombardi
Mariateresa è giovane, brillante.
Ho avuto la strana impressione
che portasse su di sé tutto il peso
di un progetto, impensabile solo
fino a nove anni prima, con la
stessa disinvoltura con cui una
ginnasta trasforma la fatica di
dare forma al proprio corpo in
sorprendente leggerezza. Mi dice
che a due anni trascorreva le giornate osservando la sorella danzare sul tappeto delle piccole ginnaste, contemplandola estasiata e
che solo qualche anno più tardi
avrebbe capito che proprio quello
era il suo posto; fu così che decise, su due piedi e una trave, chi
sarebbe stata da grande.
Mariateresa è un’insegnante di
ginnastica artistica. La sua storia
inizia nel lontano 2007, quando
decise di creare ex novo un’associazione sportiva dilettantistica
tutta al femminile che il padre,
Pietro La Pegna, ribattezzò come
“Le Ginnaste” e che nel gennaio
dell’anno seguente entrò pienamente in funzione. Ma l’edificio
che le venne concesso fu quello di
un piccolo garage di neanche 100
m² su via Londra, in zona Toscanini, dove quotidianamente sette
piccole bambine percorrevano il
sogno di diventare brave ginnaste: un sogno troppo grande per
essere contenuto in uno spazio
così stretto. Ecco allora l’idea: nel
2009 Mariateresa, con l’aiuto del
compagno Riccardo Palumbo,
acquistano dal tribunale un
capannone messo all’asta che un
tempo ospitava la sartoria Benetton di Aprilia. L’edificio è in
completo stato di abbandono e
Mariateresa può acquistarne solo
una piccola parte. Ma gli anni trascorrono, i progetti lievitano e
nessuno è disposto a finanziarli.
Fu allora che Mariateresa decise
di improvvisarsi imprenditrice di
se stessa e di dare finalmente il
per le competizioni a corpo libero. Ebbene, sì: il licet è passato
anche attraverso la Federazione
Ginnastica Italiana e il Comitato
Olimpico Nazionale Italiano
(CONI) e già il 2 Febbraio la
prima gara prevista da calendario
inaugurerà l’Olimpic Aprilia
come campo agonistico regionale
abilitato per la ginnastica artisti-
respiro che meritava ad un sogno
covato così a lungo e con così
tanta ostinata dedizione. Una
stanza dopo l’altra l’edificio
viene completamente acquistato e
ristrutturato, le stanze si ingrandiscono dipinte di bianco. Mi
mostra la sala principale che è, ai
miei occhi, grandissima per almeno 700 m²: dirimpetto otto file di
spalti che danno su un ampio spazio su cui poggiano travi, parallele, perfino il tappeto elastico; una
moquette nera attende di essere
occupata dal quadrato omologato
ca. A completare l’edificio altre
stanze sono destinate ora al karate, ora allo judo, meditazione,
zumba, perfino parkour. Le faccio
notare che sono tutte discipline
che riguardano esclusivamente il
corpo nella sua totale nudità e lei
mi risponde che «il corpo è l’unico attrezzo che abbiamo». Un’ultima porta, subito dopo i due spogliatoi, reca l’insegna di “Doposcuola” e Mariateresa mi spiega
che il progetto nasce, territorialmente, nel polo sportivo (per la
presenza dello stadio Quinto
Ricci) e scolastico (con il liceo
Meucci e l’istituto professionale
Rosselli attigui) di Aprilia, e che
quindi non dimentica come l’educazione del corpo vada necessariamente di pari passo con quella
della mente, se solo pensiamo che
la fascia dei più piccoli inizia a
partire dai 2 anni d’età. Ma i pro-
getti sono ancora tanti, i propositi
moltiplicano le aspettative e gonfiano i sogni di primaverile entusiasmo. O sarebbe più giusto dire
estivo: Mariateresa ha in mente di
allargare l’edificio per comprendere anche lo spazio esterno e
allestirlo come villaggio sportivo
durante i mesi del caldo e della
pausa scolastica.
Chiedo a Mariateresa quanto è
stato difficile e il suo sguardo
parla da sé. C’è la fatica, c’è il
sudore accumulato in nove anni
di lavoro, ci sono i momenti di
scoraggiamento, il ginepraio
delle irrisolvibili questioni burocratiche. Ma c’è anche la soddisfazione del risultato, l’entusiasmo dell’avvenire, di un avvenire
imminente: una delle sue allieve,
la diciassettenne Melissa Cavazza
classe 2000, parteciperà alle competizioni del prossimo anno in
Serie A1, presa in prestito da una
delle tre società sportive della
Capitale che si interessarono a lei
in seguito a straordinarie perfomances che le valsero trofei e
importanti riconoscimenti.
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Il Giornale del Lazio a fianco della corretta informazione
I MOTIVI DEL SÌ E DEL NO AL REFERENDUM
SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
L’intervista doppia ai due esponenti dei comitati che hanno deciso di contribuire ad un dibattito
per informare al meglio i cittadini su che cosa andiamo a votare
di Riccardo Toffoli
e Bruno Jorillo
In un periodo molto importante
per il futuro del nostro paese, il
Giornale del Lazio aveva inteso
promuovere un incontro-dibattito sulle ragioni del sì e del no
alla riforma elettorale. Lo abbiamo proposto mettendoci al servizio sempre dei nostri lettori e dei
cittadini di Aprilia, per dare un
momento di informazione in più
rispetto ad una riforma che,
comunque, come la si voglia
pensare nel bene o nel male,
cambierà, se approvata in referendum, il volto della politica e
delle istituzioni italiane. Un
appuntamento che ritenevamo
necessario perché al di là di cosa
si pensa nel merito, è corretto
prima di tutto informare bene su
ciò che va a quesito referendario.
Solo la conoscenza infatti permette di avvicinarsi alla libertà,
quella libertà che è la base fondamentale per esprimere il proprio voto. Avevamo pensato di
far parlare i comitati, tutti quelli
che sono stati costituiti ad Aprilia, perché una “faccia” politica
conosciuta, potesse trovare un
più stretto legame con gli elettori, soprattutto oggi che la sfiducia nella politica è il sentire
comune degli italiani. Ebbene
con grande rammarico, l’appuntamento è saltato. Due comitati
per il no, hanno deciso di non
partecipare al dibattito. L’uno,
sostenendo di aver pensato ad
altri mezzi per propagandare i
motivi del no. Un modo strano di
difendere la Costituzione che
garantisce la stampa, il diritto di
espressione e del libero pensiero
come uno dei capisaldi della
democrazia. Un dibattito promosso da un giornale cosa altro
può essere se non il confronto su
idee diverse senza censure, che è
la massima espressione del dettato Costituzionale? L’altro, il
più numeroso, attraverso il referente Roberto Fiorentini, prima
ha comunicato la sua partecipazione, poi vi ha rinunciato.
Senza neanche motivare. Così,
scoraggiati da una politica che
non rispetta i ruoli democratici,
siamo stati costretti a soprassedere, a danno sicuramente dei
cittadini e della corretta informazione. Non di meno, però, abbiamo ritenuto di far intervenire chi
aveva dato la disponibilità a partecipare al confronto e spiegare
le proprie ragioni in una intervista doppia, dove le domande
sono le stesse e i contenuti
sapranno indirizzare il lettore
verso le ragioni più consone al
suo modo di pensare. Speriamo
che, comunque, questa soluzione
possa essere d’aiuto ai nostri lettori a sciogliere tanti dubbi e perplessità su questo delicato e
importantissimo appuntamento
referendario.
I MOTIVI DEL NO
Vincenzo La Pegna: promotore di uno dei comitati di Aprilia per il no
Intervista doppia.
VINCENZO LA PEGNA
Perché
votare
no?
“Votare”NO”, a mio avviso è già
una prerogativa per una democrazia. Già mettere mano in questi termini alla riforma costitu-
zionale , non è democrazia è una
sorta di potere accentrato e quindi ribadisco il NO”.
La riforma taglierà i costi della
politica?
“Non taglierà assolutamente i
costi della politica, la vogliono
far passare come tale, ma si
“risparmierà” circa 50 milioni di
euro e chi conosce la macchina
politica e ciò che inciderebbe in
un bilancio dello stato, sono bruscolini (passatemi il termine). Il
vero taglio dei costi, sono quelli
di “palazzo”, uscieri, messi ,
portaborse, uffici, segretari di
ufficio e sub/ segretari, buvetterie, ristoranti ecc ecc e chi più ne
ha più ne metta. Costi vivi della
struttura. Allora si che si potrebbe parlare di risparmiare miliardi
di euro. E senza dimenticare le
nuove spese degli intoccabili
eletti tra loro che comunque percepiranno una indennità di trasferte (consiglieri e sindaci)
dove troveranno tra l’altro la
“immunità” parlamentare. Di
male in peggio, altro che!”
La riforma garantirà la stabilità
di governo?
“La stabilità del governo non è
dettata solo dalla nuova riforma,
ma basterebbe modificare la
legge elettorale e tutto questo
merchandising finirebbe in pochi
mesi. Senza entrare nei particolari, uno degli articoli che vorrebbero modificare , porta ad
una reiscrizione di un articolo a
18 pagine di modifica, ma scherziamo? Alla faccia della stabilità
e della semplificazione.
Dopo tanti anni di accordi trasversali, con la nuova riforma
l’elettore riuscirà a trovare al
governo persone che ha eletto?
“Appunto, “accordi trasversali”,
una vergogna. Ancora ci troviamo da anni in una serie di governi o pseudo tali, dove non c’è
mai stata la sovranità popolare,
eletti da chi? Si sono demandati
il potere dall’uno all’altro senza
voto popolare e lo si chiama
governo del popolo. Ma finiamola. Ribadisco il concetto, occorre
una buona, anzi ottima riforma
della legge elettorale per far sì
che si dia il vero “potere”, il
POPOLO. Solo allora ci troveremo persone da noi elette. Il
nuovo Senato sarebbe un restailing di quello degli ultimi 3 anni.
Se li votano tra loro e non il
popolo sovrano”.
Lei è favorevole al bicameralismo perfetto? Perché?
”Il bicameralismo perfetto è
sempre perfettibile, e se ci fosse
un giorno un vero governo della
gente ed una vera maggioranza
in grado di governare, allora
potrei essere favorevole. Un
senatore o deputato, una volta
eletto come espressione della
volontà popolare, non deve più
cambiare “casacca”! Diversamente deve perdere lo status
acquisito al momento dell’elezione. Va a casa!”
Cosa pensa che sia migliorabile
e cosa no?
“Io penso che da migliorare ce
n’è. Basterebbe trovare democraticamente una stabilità di
governo come poc’anzi ho citato
per fare un importante passo
verso il “migliorabile”, tagliare i
VERI costi della politica e dei
privilegi che acquisiscono i
nostri politici nazionali sarebbe
un ulteriore passo avanti. Abbassare la pressione fiscale ed aiutare le fasce più deboli, nonché le
piccole e medie imprese ,
potrebbe essere un ulteriore
volano per l’economia. Non
essere sottoposti alla “gogna”
dell’Europa che chiede sempre e
solo sacrifici. E manco a farlo
apposta la parola Europa mi
porta ad un altro dannoso problema che porterebbe questa infausta riforma. La sottomissione
alle scelte del parlamento Europeo su legiferazioni nazionali,
come in materia di ambiente e
salute. Un calpestare definitivamente la volontà del popolo italiano, la cessazione a mio avviso
della Sovranità dello Stato. E
questo, il presidente del consiglio nelle sue innumerevoli uscite mediatiche (altro che Berlusconi, lo avrebbero crocifisso),
lo nasconde e non ne parla.
Grande “commediografo” , non
c’è che dire”.
Crede che se vince il no, si
possa andare a elezioni anticipate?
“Non penso che se vince il NO,
si vada ad elezioni anticipate,
anche se il premier Renzi, vuole
farne una sua vera e propria
campagna elettorale, pro e contro Renzi. La sua stessa parte
politica ha forti frizioni interne,
questo qualcosa vuol dire. A mio
modo di vedere la legislatura
durerà fino al termine del mandato che si sono presi autonomamente e senza alcuna investitura
popolare, anche perché obiettivamente il centro destra con le
altre forze politiche di pseudo
opposizioni non sono già pronti
per una guida di governo. Poi
come si sa, la nostra politica è un
vero e proprio teatro. Dove i
“colpi di scena” sono dietro l’angolo e chi ci rimette e rimetterà
sempre, sono i comuni cittadini
vessati da tasse, imposte e miriadi di cavilli fiscali. La CASTA
resterà CASTA. Per cui mettiamo mani alla costituzione , ma
solo nei termini e nei modi di un
vero percorso democratico, cosa
che oggi è ancora molto lontano
se posto in questi termini”.
LE RAGIONI DEL SI’
Alessandro Cosmi promotore
del comitato di Aprilia per il sì
Perché votare sì?
“Le ragioni sono molte, penso al
superamento del bicameralismo
paritario che porterà tempi certi
per l’approvazione delle leggi e
farà terminare il famoso pingpong tra Camera e Senato, con
notevoli benefici in termini di
tempo. Oggi abbiamo il più alto
numero di parlamentari d’Europa, la riforma prevede la diminuzione del numero dei parlamentari e l’abolizione dell’inutile
Cnel, un carrozzone che in 70
anni non ha prodotto nulla se
non prebende per i suoi membri. C’è poi la novità legata
all’introduzione del referendum
propositivo e alle modifiche sul
quorum referendario, qui si
introduce una novità interessante: si affianca all’attuale sistema
che prevede la raccolta di
500mila firme per presentare un
quesito referendario che poi
necessita del 50% più uno degli
elettori per approvare la proposta
stessa ad una nuova possibilità
che prevede di favorire chi raccoglie 800mila firme con l’abbassamento del quorum alla
metà più uno degli elettori delle
ultime elezioni politiche. Si da
nuova forza ad uno strumento, il
referendum, che negli ultimi 20
anni ha perso molta efficacia.
Questa riforma migliora la qualità delle democrazia e corregge
anche degli errori fatti nel passato si pensi all’eccessivo regionalismo che aveva caratterizzato la
riforma costituzionale del titolo
V nel 2001 e che ha portato, in
questi anni, a una serie di scompensi perché lo stato, in alcune
materie fondamentali, energia e
turismo per citarne 2, ha poteri
legislativi limitati dagli analoghi
poteri delle regioni e questo
porta a evidenti problemi di operatività complessiva dell’azione
di governo”.
La riforma taglierà i costi della
politica?
“Si, questo è un fatto matematico. La riduzione del numero dei
senatori, l’abolizione della loro
indennità parlamentare (i nuovi
senatori, eletti tra i sindaci e i
consiglieri regionali, percepiranno solo lo stipendio del loro ente
territoriale di provenienza), il
ridimensionamento a regime del
personale del Senato, l’abolizione definitiva delle province e del
Cnel, il contenimento sancito in
Costituzione delle spese degli
apparati politici regionali: si tratta di misure strutturali e definitive che consentirebbero un
risparmio stabile e indiscusso.
Al risparmio contabile, andrebbe
aggiunto l’enorme vantaggio
economico di cui godremmo
come cittadini italiani grazie
all’entrata in vigore delle nuove
regole costituzionali: con un Parlamento più leggero, efficiente e
rapido nell’assunzione delle
decisioni – e con la semplificazione dei rapporti tra Stato e
Regioni – renderemo più stabile
il quadro normativo italiano,
favoriremo chi lavora e investe e
ridurremo i costi dell’incertezza. Sono vantaggi non solo percepibili nell’immediato, ma
capaci di produrre benefici di
molto superiori nel medio lungo periodo”.
La riforma garantirà la stabilità
di governo?
“Sì , la riforma garantirà stabilità, in quanto risponde innanzitutto all’esigenza di superare il
rischio costante (dal ‘94 in 4
consultazioni elettorali su 6) di
avere nei due rami del Parlamento maggioranze diverse, esigenza che si è manifestata in modo
quasi drammatico dopo le ultime
elezioni politiche, quando non si
riusciva né a fare il governo né a
eleggere il presidente della
Repubblica. Il superamento del
“bicameralismo perfetto” è quindi una scelta qualificante della
riforma, che assegna alla sola
Camera il potere di dare la fiducia al governo. Evitare che il
Senato sia un inutile doppione,
conferisce all’esecutivo una stabilità sempre più necessaria
anche a livello internazionale”.
Dopo tanti anni di accordi trasversali, con la nuova riforma
l’elettore riuscirà a trovare al
governo persone che ha eletto?
“Questo dipende dalla legge
elettorale, non dalla riforma
costituzionale. Sulla legge elettorale dopo l’approvazione dell’Italicum c’è ora una volontà
che pare prevalente tra le forze
politiche, di fare degli aggiustamenti a questa legge che come
tutte quelle che si occupano di
sistemi elettorali è migliorabile.
Bisognerà trovare un compromesso in parlamento tra le varie
opzioni in campo. Non sarà facile”.
Lei è favorevole al bicameralismo
perfetto?
Perché?
“No, non sono favorevole al
bicameralismo perfetto che
caratterizza questo paese, unico
tra i grandi paesi europei. Sono
convinto che sia più efficace il
sistema proposto dalla riforma
che prevede una sola camera
politica che esprima la fiducia al
governo e che abbia la pienezza
del potere legislativo mentre
l’altra, il nuovo senato, diventa
una camera di riflessione e di
proposta che ha poteri di rinvio,
poteri di controllo, e sia rappresentativa degli enti regionali e
locali e quindi porti al centro del
potere politico la presenza delle
autonomie territoriali”.
Cosa pensa che sia migliorabile
e cosa no?
“Credo sia mancato un po’ di
coraggio nell’intervenire sui
poteri del Presidente del Consiglio. Faccio un esempio: se un
Sindaco oppure un Presidente di
regione decidono di sostituire
uno o più membri della propria
giunta possono farlo, devono trovare un accordo con le forze che
li sostengono, ma hanno un potere di dare una scossa ad una
squadra che magari non funziona. Il Presidente del consiglio
italiano questo potere non lo ha,
ed è l’unico tra i leader che partecipano al G7 ad avere questo
vincolo. La mia posizione, anche
nel PD, su questo tema è minoritaria. Per ora”.
Crede che se vince il no, si
possa andare a elezioni anticipate?
“Se vince il SI, avremo stabilità,
perché avremo un sistema, più
simile a quello delle grandi
democrazie occidentali. Saremo
più forti nei rapporti sia dei
nostri partner europei, sia nei
confronti della nuova amministrazione americana, la legislatura arriverà alla scadenza naturale
del 2018 e a quel punto i cittadini decideranno se confermare il
governo a guida PD o premiare
la destra o magari i 5 stelle. Se
vince il NO, ci sarà (secondo i
retroscena che si leggono sui
giornali) una crisi di governo,
consultazioni al Quirinale e poi
un nuovo governo simile a quello guidato da Monti 5 anni fa,
questo scenario ci renderebbe
più deboli in Europa e insignificanti nello scacchiere globale. In
più avremo il problema di avere
2 camere con gli stessi poteri,
con quasi 1000 parlamentari e
con 2 sistemi elettorali opposti in
quanto al Senato tornerebbe il
proporzionale puro, quello che ci
consegnava i governi balneari, i
continui ribaltoni. Se mi permette una domanda la vorrei fare io
a lei: ce li vede Grillo, Salvini,
Berlusconi, D’Alema, Fassina,
Meloni trovare un accordo per
fare 2 nuove leggi elettorali?”
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 22
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
Rimesso a nuovo il primo piano di villa Romea che era della contessa Macchi Aline Di Cellere
PERBACCO ALLA CONTESSA: LA NUOVA SFIDA DELLO CHEF APRILIANO MARCO DAVI
Il sapore antico della villa si coniuga alla tranquillità di un posto immerso nella natura
di Riccardo Toffoli
Villa Romea, in via Corta 4, offre il giusto scenario
per la nuova impresa gourmet dello chef apriliano
Marco Davi. La villa apparteneva alla contessa Macchi Aline Di Cellere, una donna di profonda cultura,
all’avanguardia per i suoi tempi, sportiva e viaggiatrice e l’aveva pensata come ritiro della sua passione
preferita: i cavalli. Una grande tenuta di 70 ettari di
cui circa 10 a bosco, fa da contorno ad una villa in
stile anni ’40, confortevole completamente ristrutturata nella sua forma originaria per la nuova impresa
culinaria. Qui grazie alla proprietà di Sandro Traccitto, Marco Davi ha potuto esprimere la sua originalità: un’oasi di tranquillità dal sapore antico, ad appena pochi chilometri da Roma si offre come cornice
dei suoi piatti più gustosi, con prodotti a chilometro
zero. Del periodo della contessa, è rimasto tutto così
com’era. Il piano terra rimesso a nuovo, ma sempre
secondo lo schema originario, è stato adibito a sala
gourmet. Nella sala centrale e nella libreria che mantiene ancora i libri della contessa Macchi, Davi ha
collocato dei tavoli in
legno perfettamente aderenti all’ambiente. Il
camino sempre accesso,
concede un tono di familiarità ad un ambiente
molto elegante e al contempo spartano, come era
nella cultura di allora. Il
grande spazio esterno
permette di organizzare
degli aperitivi all’aperto
soprattutto nella stagione
estiva, rinfrescati dalla
freschezza e dalla vicinanza della natura. La
contessa Macchi Aline
Di Cellere non aveva figli
e non aveva eredi. Amava
viaggiare, e spesso era a
New York per frequentare la vita mondana. Di
Marco Davi con Riccardo e Omar
ritorno alla sua villa, si comportava con consuetudine, andava a piazza delle Erbe ad Aprilia e comprava frutta, verdura, carne e pesce fresco del posto.
Quindi ritornava nella sua villa, a coltivare la sua
passione, quella dei cavalli grazie ai quali vinse il
concorso Roma. Alla morte, nel 1992 lasciò tutto in
eredità alla figlia del fattore che sentiva come sua
figlia. Nel 2002 la proprietà è stata venduta a Traccitto che ha pensato di rimettere in vita questo pic-
colo paradiso apriliano, ancora incontaminato. E
così Marco Davi ha ripreso le usanze della contessa, trasformando la villa in un locale gourmet che
ha voluto chiamare Perbacco alla Contessa. “Il
nome –ci spiega- coniuga quello per cui sono conosciuto come chef, ossia Perbacco e la contessa Macchi che per la zona ha fatto solo del bene. In vita ha
realizzato tantissime opere di beneficienza, come
ad esempio l’asilo della zona”. E così riprendendo
gli usi e i costumi della contessa, a casa della contessa, Marco Davi ha pensato di utilizzare per i suoi
piatti solo prodotti del territorio a chilometro zero.
La mattina si reca ai banchi del mercato coperto in
piazza delle Erbe per acquistare prodotti freschi e
locali, nonché il pescato di Anzio. Il locale è stato
inaugurato a giugno e attualmente sono previsti
circa 30 posti. Ad aiutare Marco Davi in cucina
sono i suoi compagni di sempre: Omar e Riccardo
nonché Erica che è la responsabile di sala. Le uniche modifiche effettuate nella villa, riguardano la
cucina. Questa è stata completamente ristrutturata,
anche se i muri e le l’impostazione originaria non è
stata intaccata, per ampliare l’offerta al cliente.
“Andiamo ad acquistare il pesce all’asta di Anzio
–continua Marco Davi- cercando di proporre una
cucina di mercato, con i prodotti locali del marchio
Aprilia in Latium e servendomi di aziende locali”.
E’ la nuova impresa dello chef apriliano Marco
Davi che, tra l’altro, gestisce il bar storico di piazza
Roma. Bar che esiste dal 1973 e che è stato portato
avanti da tutta la famiglia Davi, da cui prende il
nome. Dopo l’alberghiero, Marco Davi ha lavorato
in tantissime realtà italiane e non, avendo come
punto di riferimento lo chef Lucio Pompili. La
nuova sfida di Perbacco alla contessa segue di appena tre anni la ristrutturazione del bar Davi che è
stato arricchito, proprio grazie alla mano dello chef,
di una cucina giornaliera professionale e di diverse
specialità gastronomiche.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
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Solidarietà e forti emozioni al Teatro Europa con due spettacoli
“Il Buio e l’Arcobaleno… un Ponte verso la Speranza
Solidarietà e forti emozioni al
Teatro Europa ieri durante i due
spettacoli dal titolo, “Il Buio e
l’Arcobaleno… un Ponte verso
la Speranza” organizzati dall’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Aprilia per la raccolta
fondi a favore delle popolazioni
di Amatrice-Accumuli, colpite
dal forte sisma del 24 agosto.
Lo spettacolo, volto ad ricordare
le vittime degli ultimi eventi
sismici che hanno scosso il
nostro Paese, è stato presentato
dalla prof.ssa Anna Pugliese.
Ad aprire la serata, l’ esibizione
canora dei solisti Sara Berré,
Pietro Di Natale, Marco
Menta, Marco Palazzi, Paola
Tascioni e Ilaria Visentin, con
Secondaria di Primo Grado,
insieme ai “Ragazzi del Musical” e ai ballerini del “Grand
Jeté”.Interpretazione ricca di
emozione, nella quale i ragazzi hanno toccato le corde del
cuore degli spettatori riuscendo perfettamente ad “entrare”
nel difficile ruolo di chi ha subito tanto dolore.La recitazione
degli alunni è stata accompagnata dagli interventi di Sabrina
Braga, Presidente dell’associazione “Noi, i libri e…”, Sara
Berré e Pietro Di Natale.
Le coreografie sono state curate
da Annamaria Mulas e Nicoletta Ratini della Scuola
Grand Jeté, mentre la realizzazione e il montaggio video che
Garolla.Il musical si è
chiuso con il brano “Deep
peace”, un inno alla pace e alla
speranza intonato da un unico,
grande coro polifonico di circa
della scuola primaria) diretti
dal M° Rita Nuti.
Presenti il vicesindaco Franco Gabriele, l’ Assessore
Mauro Fioratti Spallacci, l’As-
il celebre brano “Domani” .
A seguire, il musical scritto e
diretto dalla prof.ssa Maria
Paola Pedditzi in ricordo del
drammatico evento sismico del
24 Agosto.
Interpreti del musical gli alunni
della classe 3^ A della Scuola
ha accompagnato il musical è
stato opera di Davide Zingaretti, allievo del Liceo Meucci, già
alunno dell’Istituto Comprensivo Pascoli.
Ha cantato il soprano Maria
Cristina Filosi accompagnata al
pianoforte dal M° Michele
250 voci, composto dalla Corale “Savani” di Carpi, dal Coro
Polifonico di “San Pietro in
Formis”, dal Coro Polifonico
“Liberi Cantores” insieme ai
cori dell’Istituto Pascoli (coro
dei Docenti, coro delle voci
bianche, coro delle classi quarte
sessore Francesca Barbaliscia e l’Assessore Alessandra
Lombardi i quali hanno ritenuto
emozionantissima e di grande
valore educativo la rappresentazione.Nel corso della serata, è
stato donato un mosaico realizzato dall’Associazione Cultu-
rale “Marco Paniccia”.
Vi è rappresentato il simbolo
della recente tragedia: un orologio, quello stesso che ha scoccato il suo ultimo rintocco alle
03,36 di quella terribile notte del
24 agosto. Accanto ad esso si
erge rigoglioso un fascio di spighe di grano, segno di speranza
e di futuro che, trionfando insieme ad un sole lucente sulle tenebre della morte, si presenta come
messaggero di calore e di vita. Il
mosaico sarà donato alla scuola
di Amatrice-Accumuli, insieme
ai soldi raccolti nel corso delle
due serate di beneficenza.
Il Preside dell’ Istituto Pascoli,
professor Giorgio Giusfredi, ha
fatto dono alla signora Piovacari di una targa ricordo per il suo
solidale impegno.
A fine della serata è stato fatto
dono, al direttore del coro di
Carpi, da parte dell’Amministrazione Comunale,di una formella realizzata dalle donne
della Casa Circondariale di Latina, in occasione degli 80 anni
della Città di Aprilia.
RED.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
Strepitoso successo della prima edizione di
“MilleVoci Napoletane” al Teatro Europa di Aprilia
Una magica atmosfera, piena
di napoletanità per la prima
edizione di “MilleVociNapoletane”con il top di cantanti
bravissimi, che hanno deliziato il folto pubblico presente in platea con stupende classiche melodie napoletane. .
Lo Spettacolo è stato condotto magistralmente dalla mitica ed unica Giò Di Sarno,
cantante, attrice e presentatrice con la collaborazione del
poliedrico comico attore imitatore, Lino Barbieri.
Tutta la kermesse è stata registrata in video, con la supervisione del regista e produttore Gianni Turco, in diretta
c’erano due emittenti radiofoniche una da New York
"Radio Uno New York" presente il direttore Tino Maiolo
e l’altra dall’Australia "Radio
Italiana".
Gli artisti che si sono esibiti:Antonello Rondi, Daniela
Minniti, Daphne Barillaro,
Edoardo Guarnera, Flavio
Fierro, Franco Malapena,
Gianni Davoli, Giò Di
Sarno, Grazia Guerra, I
Cimarosa, , I Santo California, Lorenza Bettarelli,
Luigi Libra, Mariella Guarnera, Mario Maglione con
Michele Cordova e Andrea
Bonetti, Nunzio Milo, Riccardo Antonelli.
Insomma sono state tre ore
indimenticabili di canzoni
classiche Napoletane apprez-
I CIMAROSA
GRAZIA GUERRA
Il regista e produttore di
Millevoci Gianni Turco
zatissime dal pubblico in
sala,che ha ricambiato con
tantissimi applausi e Standing Ovation.
Teatro pieno con tanti ospiti
sia Vip che non: L’attrice
internazionale Francesca Stajano accompagnata dal suo
pargolo Giorgino, lo stilista
doc Napoletano, Luigi Bruno
con la sua dolcissima
Mamma, l’editore Giornalista
Giò Di Giorgio, l’attore imitatore Gabriele Marconi,la
conduttrice Maura Carotti,il
fotoreporter Patrizio Vaiuso,
il responsabile commerciale
del quotidiano il Messaggero
Giuliano Mazzoni e tanti
altri.
Tutta la kermesse è stata registrata in video, con la supervisione del regista e produttore Gianni Turco, in diretta
c’erano due emittenti radiofoniche una da New York
“Radio Uno New York” presente il direttore Tino Maiolo
e l’altra dall’Australia “Radio
Italiana”.
L’evento televisivo, in due
puntate che rivedremo tra
Natale e Capodanno su 250
emittenti sparse sul territorio
Nazionale,per tutte le info su
www.millevoci.it
MARIO MAGLIONE CON MICHELE
DANIELA MINNITI E PAOLO DEGLI ATTI
CORDOVA E ANDREA BONETTI
RICCARDO ANTONELLI
GIOʼ DI SARNO
FLAVIO FIERRO
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
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Riparte la programmazione gestita dall’associazione Arci La Freccia in via Cattaneo
APRILIA - ALL’EX MATTATOIO ANCHE LE MOSTRE
Ristrutturata una sala che sarà utilizzata per le mostre. L’inaugurazione con la mostra fotografica di Christian Siani “Sono Io”
di Riccardo Toffoli
Riparte la programmazione dell’ex Mattatoio, il locale di via Cattaneo promosso dai giovani e rivolto ai giovani apriliani. L’associazione Arci La Freccia ha
aperto la nuova stagione venerdì 11
novembre, con un ampio programma di
iniziative e concerti e anche con una
novità. Quest’anno infatti, una sala interna è stata interamente ristrutturata e
ospiterà le mostre di artisti di Aprilia e
non. L’11 novembre è stata inaugurata la
mostra fotografica di Christian Sana dal
titolo “sono io”. Scatti della vita quotidiana di persone ritratte nei loro lavori o
nei loro desideri più intimi, sapientemente elaborati con mezzi e materiali in
grado di giocare sulle trasparenze visive
e comunicare immagini interiori. La
mostra di Sana ha in sé la stoffa dell’artista e dell’originalità.
Com’è nata la passione per la fotografia?
“Ho 39 anni e mi è sempre piaciuto disegnare. Sono appassionato di arte e di
musica, e il fumetto mi faceva impazzire. Ho iniziato la fotografia in modo
molto amatoriale all’età di 15 anni. Il
fumetto mi ha aperto la possibilità di catturare gli schemi di luce. Poi nell’adolescenza, ho accantonato la fotografia.
Con l’avvento del digitale, invece, ho
iniziato a frequentare dei corsi , prima
amatoriali e poi professionali. E, all’inizio, fotografavo paesaggi”.
E’ rimasto da allora il suo nome d’arte Fototanit? Che significa?
“Sì il mio nome d’arte è Fototanit e l’ho
mantenuto anche per lo studio professionale che ho avviato ad Aprilia. Tanit è
una dea fenicia, dea della madre terra.
Sono diventato professionista. Ho uno
studio mio avviato ad Aprilia, in via Carboni, sono specializzato in Nikon e ho
all’attivo già tre mostre. La prima delle
quali, aveva come soggetto Cuba. Ho
ritratto giocolieri, in una mostra dal titolo “like my fire” e quindi questa mostra
“sono io” il cui titolo si ispira ad una
canzone di Daniele Silvestri”.
Cosa ha voluto rappresentare con
“sono io”?
“Ho raccolto scatti di diverse persone
nella loro intimità. Ho pescato tra la
gente comune, che potesse però, esprimere al meglio delle parti di sé. Sono
persone della quotidianità di cui conoscevo molti particolari, sui quali ho
costruito un percorso. Un pannello di
policarbonato posto tra me e la persona
da fotografare, ha permesso di osservare
ciò che il soggetto avesse voluto fare, in
piena libertà. Mentre il soggetto agiva,
facevo una serie di scatti. Il più interessante, è stato elaborato e incorniciato
dentro una finestra, simbolo di ciò che
vediamo dell’intimità di una persona”.
I soggetti sono presi nella vita comune,
ma ci sono personaggi che Aprilia conosce, anche se non hanno importanti ruoli
nella vita sociale. C’è un attore di teatro,
ripreso mentre si spoglia, c’è una donna
incinta, un clochard, c’è una donna
afflitta da artrite reumatoide fotografata
con le mani in primo piano, appoggiate
alla lastra di policarbonato. Più il soggetto si avvicina, più i particolari fisici
diventano più chiari. Un gioco di trasparenze, che permette al soggetto di allontanarsi anche e di sfocare le immagini.
Inoltre c’è un autoritratto del fotografo,
mentre tiene in mano una clessidra, ossia
la capacità di fermare il tempo con la
fotografia. “Questa è la prima mostra che
facciamo in questa sala completamente
ristrutturata –ci spiegano gli organizzatori di Arci La Freccia- ne abbiamo in
programma già delle altre, ma pensiamo
che questa possa essere utilizzata da chi
voglia condividere la propria arte con le
nostre attività. E per noi diventa anche
un arricchimento rispetto agli spettacoli
che offriamo”. Il team di Arci La Freccia
si conferma con Alfonso Avvisati alla
presidenza, Fabio Accurso e Valerio De
Vito alla vicepresidenza, Andrea Palumbo come segretario e Luca Artipoli come
tesoriere. Nel direttivo anche l’ex presidente Angelo Capozzi che ha contribuito
a rendere l’ex Mattatoio un’importante
realtà apriliana soprattutto per i giovani.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
IL DOTT. GIUSEPPE GRECH PORTA AD APRILIA DA LOS ANGELES
UNA TECNICA INCREDIBILE IL PRIMO ED UNICO AUTORIZZATO IN ITALIA
L’INTRODUZIONE DI UN TRATTAMENTO SULLA RECESSIONE GENGIVALE
OPERARE SENZA PUNTI DI SUTURA, Bisturi ED INNESTO DI tessuto connettivo!!!
dei miei pazienti. Ad esempio la sedazione cosciente,
grazie a questo macchinario
molte persone ,adulte e bambini, hanno sconfitto la paura
del dentista. Ma questa nuova
tecnica che ho acquisito in
America è straordinaria.
Dr. Grech questa nuova tecnica chirurgica Pinhole
(PST) per quali casi può
essere utilizzata?
e sutura che si basa sui cinque principi della microchirurgia atraumatica e sulla
guarigione per prima intenzione della ferita. La tecnica
PST non si propone come
una rivoluzione concettuale
nella terapia mucogengivale,
ma come una metodica più
evoluta in continuità con la
storia della chirurgia paradontale, con il fine di miglio-
gengivale del paziente. Attraverso questo foro stenopeico,
strumenti speciali vengono
utilizzati per allentare delicatamente il tessuto gengivale.
Questi strumenti aiutano ad
espandere e far scorrere il
margine gengivale per coprire la struttura radicolare
esposta. Non ci sono innesti,
senza suture e senza incisioni con il bisturi! Essa com-
Questa è una metodica che si
utilizza per le recessioni gengivali.
Dr . Grech nei sui numerosi articoli avrà già parlato
della recessione gengivale,
può darci, in breve, una
rinfrescata sull’argomento
e perché deve essere preso
così sul serio?
Certo. La recessione è una
perdita di tessuto gengivale
lungo il margine gengivale.
Ciò può verificarsi a causa di
malattia paradontale (gengivite, parodontite, parodontite
avanzata), il naturale processo di invecchiamento, o abitudini abrasive quando si
tratta di lavare i denti.
Ci accorgiamo di avere una
recessione gengivale quando
la struttura della radice del
dente viene esposto. Ciò
significa che la carie e altri
problemi possono influenzare i denti lungo il margine
gengivale e sotto di esso.
Ci dica allora che cosa è la
tecnica chirurgica Pinhole
(PST) ?
La Tecnica chirurgica Pinhole è una soluzione minimamente invasiva per il trattamento delle recessioni gengivali. E’ una procedura priva
di sutura e senza bisturi per
correggere la recessione gengivale.
Dott Grech Lei sta dicendo
che riesce ad operare e
riposizionare la gengiva
senza incidere con il bisturi
e mettere punti di sutura?
Si esattamente. La tecnica
chirurgica Pinhole (PST) è
una tecnica priva di incisioni
rarne l’accuratezza e la delicatezza nel trattamento
durante la pratica quotidiana.
Inoltre, come appare evidente nella storia degli innesti
gengivali, la ricerca su nuove
metodiche rimane attiva e in
evoluzione. La PST è la semplice dimostrazione di come
non ci sia una procedura
paradontale che al giorno
d’oggi non possa avere benefici dell’essere effettuata in
modo ancora più accurato e
delicato.
Come viene eseguita la tecnica chirurgica Pinhole ?
Viene utilizzato un ago per
fare un piccolo foro nella
parte esistente del tessuto
porta semplicemente la regolazione del tessuto esistente.
Quali sono i vantaggi della
Tecnica chirurgica Pinhole
(PST) Dr. Grech?
I vantaggi di questa tecnica
sono molteplici:
- MENO DISAGIO PER IL
PAZIENTE DOPO IL
TRATTAMENTO
-RECUPERO VELOCE
PER
IL
PAZIENTE
RISPETTO
AD
UN
INNESTO TRADIZIONALE
-NON NECESSITA DI
PUNTI DI SUTURE SCOMODE
-NON NECESSITA DI
BISTURI O STRUMENTI
Dott Giuseppe Grech
perfezionato in chirurgia
orale, endodonzia, protesi
paradontologia, implantologia
Master 2 livello chirurgia
orale università la Sapienza
Master 2 livello in Paradontologia università La Sapienza
Per porre le domande al
dott Grech Giuseppe scrivi a:
[email protected]
INFO 06.9276800 333.3949769
Il Dr. Grech Giuseppe è il
primo paradontologo unico
in Italia esperto e autorizzato
ad utilizzare questa nuova
tecnica, inventata e brevettata
a Los Angeles dal Dentista
DR John Chao, nota come
Pinhole Surgical Technique.
DR. Giuseppe Grech Lei è
Odontoiatra perfezionato
in Chirurgia Orale e
Impianto, Protesi- Endodonzia- Parodontologia ed
ha conseguito il Master II
livello chirurgia orale presso l’Università la Sapienza.
A breve terminerà un altro
Master, quello di Parodontologia. Ed oggi è anche tra
i primi 200 professionisti in
tutto il mondo perfezionati
nella nuova tecnica chirurgica Pinhole .
Noi la conosciamo non solo
per la sua professionalità
ma anche per la battaglia
che sta portando avanti
contro il Fluoro e per il successo che ha avuto il suo
Libro “FLUORO ? NO
GRAZIE! Insomma Dott
Grech Lei è sempre pieno
di risorse.
La ringrazio per la presentazione e soprattutto per i complimenti . Vede io amo il mio
lavoro, tra l’altro sto conducendo anche una ricerca sui
benefici dell’Aloe nel cavo
orale, soprattutto sulla malattia paradontale e gengiviti.
Avrò i risultati a dicembre
ma posso già annunciarvi che
i risultati saranno sconvolgenti. Mi piace migliorare e
avere nel mio studio tecniche
innovative e soprattutto
INDOLORE a disposizione
direttore Bruno Jorillo
CHIRURGICI INVASIVI
-NESSUNA NECESSITA’
DI PRENDERE IL TESSUTO DEL DONATORE
DAL
PALATO
DEL
PAZIENTE
-ECCELLENTI RISULTATI NATURALI E DURATURI
Questa tecnica dott. Grech
è senza dubbio fantastica.
Bisogna essere un chirurgo
qualificato come Lei per
poterla eseguire senza problemi?
E’ importante essere qualificati in Chirurgia e Parodontologia , fondamentale è la
conoscenza dell’anatomia.
Comunque per praticarla
bisogna avere la certificazione de Alhambra Dental
Group di Los Angeles.
Dott Grech la ringraziamo
per il tempo che ci ha dedicato e per averci reso partecipe di questa interessantissima tecnica innovativa che
ha portato dall’America e
che viene praticata solo da
Lei in Italia.
Il dentista non piace a molti
ma sapere che ci sono tecniche ed in particolare un
dottore in grado di non far
sentire dolore è un sollievo.
Ma grazie a Lei è stato un
piacere parlarvi della tecnica
chirurgica Pinhole. E un
saluto speciale ai miei lettori.
Grazie.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
pagina 27
NATALE INSIEME – Nona edizione, sabato
10 Dicembre al Teatro Europa di Aprilia
L’Associazione Culturale Inversione a U informa che Sabato 10 dicembre 2016, con inizio alle ore 16.00, si terrà,
presso il Teatro Europa di Aprilia, la nona edizione di “Natale Insieme”, spettacolo musicale a scopo benefico.
La formula dello spettacolo ricalcherà quella delle edizioni precedenti: esecuzioni di brani musicali con coreografie curate da associazioni che “insieme” agli organizzatori contribuiranno a rendere speciale questa manifestazione. Un’unione il cui intento è quello aggregare tanti bambini e ragazzi ma anche quello di devolvere delle
somme in beneficenza. Per questa edizione si è scelto di sostenere la Fondazione Come Noi “Corasaniti Vincenzo Graziano” ONLUS impegnata nel progetto di costruzione della mensa per i poveri nella città di
Aprilia. I partecipanti a questa manifestazione che si cimenteranno nel tema dello “spazio” (che continua ad essere l’argomento dell’attività annuale di Inversione a U) saranno: L’Arabesque, Arte Mediterranea, Asd Europa,
Hip Hop Energy One, Aprilia Scherma, Giòvolley, Scuola Nei Dan Taijiquan Il Fiordaliso. Lo spettacolo sarà,
inoltre, arricchito dalla simpatia travolgente di Oscar Biglia che sarà il protagonista dell’intermezzo comico in
programma. Per chi vuole trascorrere un pomeriggio di svago magari regalandosi qualche emozione e regalando
a sua volta un piccolo ma preziosissimo gesto di solidarietà l’appuntamento è al Teatro Europa dove Inversione
a U vi invita nel suo viaggio spaziale con la speranza di raggiungere un traguardo reale fatto di emozioni e tante
cose buone.
Prevendita presso: Teatro Europa – C.so Giovanni XXIII n.32 - L’Arabesque – Via Carroceto n.58 - Arte Mediterranea – Via Muzio Clementi n.49
Prezzo del biglietto: 6,00 euro
Informazioni: www.inversioneau.it
Tel: 338.9424342
- Tel: 328.9523003
Equitalia: al via la sanatoria dal 7 novembre scorso
AVV. FRANCESCO LORUSSO
L’attuale sanatoria tributaria
–regolata da decreto fiscale-,
offre la possibilità ai contribuenti di saldare i debiti versando le
somme iscritte a ruolo, senza gli
interessi di mora e le sanzioni.
Il pagamento come prevede il
decreto, può avvenire in una
sola rata o con un massimo di
4: le prime tre da versare entro il
15 dicembre del prossimo anno
e la quarta entro il 15 marzo
2018. Sono previsti, inoltre, dei
paletti piuttosto rigidi all’adem-
aderire alla procedura. Equitalia invierà, come previsto dal
decreto, entro il 24 aprile del
2017 (ossia 180 giorni dalla
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), una comunicazione ai
contribuenti che hanno aderito
alla definizione agevolata in cui
sarà indicata la somma complessiva dovuta unitamente ai relativi bollettini di pagamento con le
date corrispondenti.
La procedura appena rappresentata non è ancora completamente definita, ma presenta “work in
progress” in quanto l’iter di con-
pimento, considerato che chi
non paga, anche una sola rata,
decadrà dalla procedura. Sul
fronte rateazioni, però, la questione è ancora tutta da vedere e
potrebbero arrivare correzioni in
corsa che prevedono un numero
maggiore di rate.
Per quanto attiene alle somme
che rientrano nella definizione
agevolata, ex art. 6 del decreto
legge, sono tutte quelle riferite ai
carichi affidati ad Equitalia tra il
2000 e il 2015. La sanatoria vale
anche per gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate (su Irpef,
Irap, Ires, Iva, esclusa quella
dovuta da contributi previdenziali e Inail) e per le multe stradali.
Chi aderisce pagherà la “sorte
capitale”, ossia il debito dovuto,
più gli interessi legali ma non le
sanzioni aggiuntive e gli interessi di mora. Capitolo a parte per
le multe stradali, invece, per le
quali non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni
previste dalla legge.
Potrà beneficiare, infine, della
sanatoria, anche chi ha un piano
di rateizzazione già in corso
(pagando però integralmente le
rate in scadenza fino al 31
dicembre 2016) e chi ha un contenzioso aperto con Equitalia,
rinunciandovi però espressamente.
I contribuenti avranno tempo
fino al 23 gennaio 2017 per
versione del decreto fiscale non
è ancora ultimato e la pioggia di
emendamenti presentati in commissione parlamentare alla
Camera.
Tra questi molti puntano ad
ampliare il numero delle rate
entro le quali effettuare il versamento del dovuto, prevedendo un’estensione almeno al 2019
e anche, nell’ambito della soppressione di Equitalia, della
modifica dell’aggio e delle sanzioni future.
Tra i nodi da risolvere rimane
inoltre la questione dei comuni
che non riscuotono tramite Equitalia, ma con l’ingiunzione di
pagamento. Per costoro, infatti,
allo stato attuale non c’è ammissione alla sanatoria, ma anche in
tal caso la questione è ancora
aperta.
Tuttavia, sono chiari i motivi
della corsa già iniziata in tutta
Italia nella presentazione dell’istanza, dati i diversi benefici
assicurati: a partire dall’impossibilità per Equitalia di procedere
ad azioni esecutive, iscrizioni di
nuovi fermi e ipoteche, sino
all’aspettativa di chiudere i conti
con il fisco con “sconti” che possono arrivare sino al 50%.
Lo studio legale-tributario dell’avv. Francesco Lorusso –presente nel Lazio ed in Puglia ed
operativo in tutto il territorio
nazionale- offre la possibilità di
fruire di una pre-analisi di fatti-
bilità e di convenienza ad aderire alla sanatoria o in alternativa
di attivare contenzioso stragiudiziale e giudiziale con Equitalia,
Inps, Inail ed altri enti creditori,
valutando anche la possibilità di
una mediazione tributaria e/o di
una conciliazione.
Lo studio legale dell’avv. Francesco Lorusso si avvale di un
pool di selezionati commercialisti che elaborano perizie econometri che e contabili finalizzate
a rilevare anatocismo, usura ed
errati conteggi della amministrazione finanziaria nonché intervenute prescrizioni e decadenze.
Avvocato Francesco Lorusso
Dott. Commercialista e Consulente Tecnico di Ufficio (CTU)
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 30
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
Il convegno organizzato dal Rotary Club Aprilia Cisterna presso l’Enea Hotel di Aprilia
“ALZHEIMER CHE FARE?”
Sono intervenuti il dottor Gian Luca Tedeschi, specialista in geriatria, l’avvocato Gaspare Morgante, esperto di diritto previdenzialee Giovanni Piantadosi,
presidente “Alzheimer Aprilia ONLUS”. Ha coordinato il dottor Arturo Cianciosi, ha introdotto Paolo Puccini, presidente del Rotary Club Aprilia Cisterna
di Nicola Gilardi
“Alzheimer che fare?” il tema
del convegno organizzato dal
Rotary Club Aprilia Cisterna,
presso l’Enea Hotel di via del
Commercio che si è svolto
giovedì 3 novembre. L’evento
ha posto al centro del dibattito
il tema del morbo di Alzheimer, malattia degenerativa del
sistema nervoso che sempre
più spesso colpisce anziani,ma
non solo. Ad aprire il convegno è stato l’ingegner Paolo
Puccini, presidente del Rotary
Club Aprilia Cisterna, che ha
portato i saluti iniziali:
«Vogliamo offrire un servizio
di informazione e presa di
coscienza per la cittadinanza».
Come ha spiegato il presidente, il Rotary è un’associazione
a scopo umanitario che oltre a
fare beneficienza si occupa di
campagne informative e di
sensibilizzazione, con lo
scopo di portare avanti discorsi e tematiche spesso lasciate
in disparte. «Ci confronteremo
con l’Alzheimer sempre in
misura maggiore» ha detto il
dottor Arturo Cianciosi, specialista in medicina legale e
socio e già Rotary, che ha rivestito la carica del moderatore e
che ha presentato i vari relatori e regolando gli interventi e
le domande dalla sala. La
malattia è stata spiegata dal
dottor Gian Luca Tedeschi,
specialista in geriatria, responsabile della RSA della casa di
cura Villa Carla, che ha illustrato le varie sfaccettature di
questa
triste
patologia:
«L’Alzheimer è una malattia
che insorge molto presto, nel
pieno delle proprie forze. È
una situazione molto difficile». I pazienti, come chiarito
dal dottore, si trovano a vivere
lacune di memoria sempre più
profonde, nelle quali i malati
non riconoscono i propri familiari e amici. Queste lacune
diventano sempre più grandi,
fino a portare il malato ad una
situazione vegetativa, nella
quale non si riesce più a comunicare, trascurando anche i
bisogni primari. La ricerca,
nonostante i tanti passi in
avanti, non ha portato ad una
cura: «Al momento ci sono
delle speranze relative al
famoso vaccino, ma manca
ancora molto prima di certificarne l’efficacia - ha detto il
dottor Tedeschi -. Le terapie
attuali prevedono l’uso di farmaci inibitori, che non rappresentano una vera cura, ma un
palliativo per migliorare le
prestazioni e ritardare l’avanzamento della malattia. A
volte la malattia arriva in stato
avanzato nel giro di due anni».
Di aspetti previdenziali e legali ha parlato l’avvocato
Gaspare Morgante, che ha
spiegato come con la malattia
venga persa la capacità di
intendere e volere. I malati di
alzheimer, infatti, devono
essere rappresentati civilmente da un rappresentante legale,
che ne cura gli interessi e che
viene nominato da un giudice
tutelare. Spesso questa figura
viene ricoperta da un familiare. Significativo, poi, è stato
l’intervento di Giovanni
Piantadosi, presidente di
“Alzheimer Aprilia ONLUS”
che ha spiegato la nascita dell’associazione e dell’importante formazione che viene
fornita ai membri a Perugia. Il
sostegno fornito ai malati di
alzheimer è fondamentale, sia
per i malati che per le famiglie
che possono contare sull’aiuto
di persone formate ed informate che sanno dare una mano
concreta. «Siamo per allontanare il ricovero il più lontano
possibile» ha detto Piantadosi
che ha sottolineato quanto sia
importante per il malato vivere a casa propria con i propri
cari. Al termine del convegno,
dopo la lettura di una lettera
dell’ex presidente degli Stati
Uniti Ronald Reagan. E seguito un incontro conviviale dove
si è continuati a discutere. Il
tema dell’alzheimer è purtroppo comune a molte famiglie
che si trovano ad affrontare
una malattia terribile che porta
via la memoria ai propri cari e
che ci pone in una situazione
di impotenza assoluta. Aprire
il dibattito e ragionare sulla
questione, facendo conoscere
realtà che possono dare una
mano ai malati ed alle loro
famiglie è molto importante
Foto di Gianfranco Compagno
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Si è spenta un anno fa nella sua casa di Roma. Era giovedì 5 novembre 2015
ROMA PIAZZA SAN PIETRO
IN MEMORIA DI MARIA STEFANIA
RAVIZZA GARIBALDI
ULTIMA UDIENZA GIUBILARE DEL SANTO
PADRE ISPETTORATO DEL COMITATO C.R.I.
DI APRILIA: PRESENTE!!!
Era la pronipote di Menotti Garibaldi, medaglia d’oro V.M. a Bezzecca nel 1866
di Gianfranco Compagno
Un anno fa, giovedì 5
novembre 2015, si spegneva
all’età di 88 anni Maria Stefania Ravizza Garibaldi,
nella sua casa di Roma. Era
la pronipote di Menotti Garibaldi, medaglia d’Oro al
Valor Militare con la seguente motivazione: “Perché il 21
luglio 1866 a Bezzecca spiegò capacità e intelligenza
rimarchevoli durante la campagna conducendo il proprio
reggimento in delicate ed
importanti operazioni. Si
segnalò per colpo d’occhio
pari alla risoluzione ed al
valore nel combattimento, il
di cui successo gli fu in gran
parte dovuto”. Maria Stefania Ravizza Garibaldi è stato
il punto di riferimento, il
legame del Gemellaggio
Aprilia – Mostardas, ahinoi,
troppo presto dimenticato.
Nessuna nota ufficiale da
parte dell’Amministrazione
comunale per la ricorrenza. E
pensare che solo un anno fa,
nella chiesa dei Martiri
Canadesi di Roma era presente una delegazione del comune di Aprilia formata da 10 persone (utilizzate tre auto vetture comunali), guidata dal sindaco Antonio Terra. La signora
Ravizza Garibaldi è stato un personaggio molto legato a Carano, così come il suo più illustre avo, soprattutto perché a Carano nella tomba riposa la sua Famiglia. Per questo motivo ha voluto che le sue ceneri fossero deposte a fianco del padre conte Giulio Ravizza e
della contessa Gabriella Barluzzi. Mi hanno legato 20 anni di stima e amicizia, stima e amicizia ricambiata, testimoniata da alcune lettere che conservo gelosamente scritte di pugno
dalla signora Maria Stefania Garibaldi. Per questo legame venerdì 6 novembre 2015 poco
prima che chiudessero la bara ho voluto renderle l’ultimo omaggio. Era avvolta in una candida veste lunga, il volto era sereno. Dopo tanti anni di sofferenza per la malattia che l’aveva colpita. Con rammarico devo dire che Carano Garibaldi non è più la stessa dopo la
sua dipartita.
Maria Stefania Ravizza Garibaldi (17.3.2011 ph Roberto Farri)
di Elisa Bonacini
Una splendido sole
ha accompagnato le
Crocerossine
del
Comitato C.R.I. di
Aprilia sabato 12
novembre all’ultima
udienza giubilare del
Santo Padre a San
Pietro a Roma; l’emozione fortissima
di ascoltare dal vivo
le parole di Papa
Francesco.
Colgo l’occasione
per ringraziare l’opera della Croce Rossa
che si adopera con grande impegno e sacrificio per il prossimo in tempo di guerra
e di pace.La mia riconoscenza va in particolare alle Crocerossine che durante la
prima Guerra Mondiale salvarono con le loro cure amorevoli mio nonno Maggiore dei Bersaglieri Giuseppe Bonacini da morte certa per una ferita gravissima ad
una gamba. Seppur mutilato di guerra, mio nonno continuò a vivere.
Grazie alle Crocerossine di ogni tempo!!! Onore a loro ed a tutti i Volontari
C.R.I.!!!
(foto Gianfranco Aghilon dalla sua pg facebook)
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle
PROFESSIONI di AIUTO
Mario Serpillo e Loro di Napoli
È sabato mattina, le borse della spesa sono ancora
in macchina e attendono pazienti di essere riposte
negli scaffali della cucina. Si va di fretta, troppo di
fretta, sempre.
Con il viso tuffato dentro l’orologio cerco di scandire gli impegni della giornata, di dargli un ordine, un
ritmo che cercherò di seguire per non affogare nel
caos di un tempo sempre troppo stretto. Dovrei fermarmi un attimo e giocare un po’, come fanno i
bambini per riprendere fiato. E lo faccio. In un
sabato di inizio autunno c’è una Compagnia,
Loro di Napoli che mette in scena ad Aprilia una
commedia brillante e divertente. Francesco Vassallo, una delle sue punte di diamante, mi invita a
partecipare, ad esserci.
E conosco lui, Mario Serpillo, il maestro che ha
scelto con cura, una dopo l’altra le parole e le
espressioni da cucire addosso ad ogni attore. La
penna di Mario è viva, è come se respirasse ogni
volta che porta alla luce un personaggio. Per questo la sua commedia arriva alle persone e sa strappare loro un sorriso vero. Più che una compagnia, loro
sembrano una famiglia. Una famiglia viva e genuina, dove si parla a voce alta, dove ci si interrompe
l’un l’altro per farsi una risata; una famiglia unita
che si prende un po’ in giro ma che si abbraccia e sa
abbracciare i valori di un tempo.
Credere nella forma comunicativa del Teatro
significa essere consapevoli di disporre di un altro
linguaggio per arrivare alle persone, per educare e
per offrire nuovi strumenti per crescere. Non è un
caso che Mario Serpillo, con la sua Compagnia,
abbia scelto una Scuola per presentarsi al pubblico.
Un piccolo palco di legno chiaro che calpestano e
consumano per regalarci qualcosa di originale e di
spassoso; un palco che senza il loro contributo oggi
neppure esisterebbe. Lo hanno voluto a tutti i costi,
quel palco. Ed ora c’è. Per loro e per tutti.
Abbattere il pregiudizio è il compito che Mario sente più
di ogni altra cosa. Il pregiudizio nasce dall’ignoranza e dalla pigrizia di chi non vuole vedere di più, di
chi si accontenta di un luogo comune e di un modo
di dire per sentirsi al riparo e nel giusto.
Il Teatro è cultura. È sapere. È una forma di riscatto per chi ha smarrito altri linguaggi. È terapia. È
crescita. È inclusione. Soprattutto in quartieri un
po’ dimenticati, dove è nata questa Compagnia, nei
quali il pregiudizio è un muro che non permette di
entrare e di uscire da una definizione, da un ruolo
sempre uguale che Mario Serpillo saprebbe riscrivere sicuramente meglio. Ma loro, questa Compagnia tanto chiassosa e irreverente, questi muri li
conosce e sa come fare per buttarli giù. La passione
che è stampata nei loro visi, accesi da tanta voglia
di fare, è sicuramente la loro risorsa e la loro risposta migliore al disagio, allo svantaggio sociale, alla
solitudine. Il loro punto di forza per raggiungere un
pubblico ogni giorno diverso, è in loro, nella loro
originalità: gente a colori che regala buonumore a
mani piene. Attori e uomini che sanno giocare come
bambini, anche se alcuni di loro bambini non lo sono
più. Eppure osservandoli bene non ne sono così
sicura. L’allegria, come un virus, è contagiosa. E io,
stando con loro un po’, ne sono stata contagiata.
Non vedo l’ora di rivederli: lì sul palco, dove li ho
conosciuti, brillanti come la loro commedia. Impegnati a farci sorridere perché come ci ricorda
Menita Carozza, presidente e attrice di questa
Compagnia “Un giorno senza sorriso è un giorno
perso”.
CINZIA DE ANGELIS
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
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BERSAGLIERI: CHE PASSIONE !!!
180 anni di corsa...... al suono della Fanfara
LA VISITA AL MUSEO STORICO DI PORTA PIA A ROMA
di Elisa Bonacini
[email protected]
Ebbene sì, lo confesso: i Bersaglieri sono la mia passione!
Sarà perché sono erede di una famiglia di Bersaglieri, con
mio nonno il Maggiore Giuseppe Bonacini pluridecorato
al Valor Militare durante la Prima Guerra Mondiale e mio
zio Sottotenente Dante Bonacini, scomparso nel 1943 a
soli 21 anni nella Campagna di Russia; sarà per l’allegria
travolgente che provo e che proviamo un po’ tutti al passare della Fanfara; sarà perché essi rappresentano nel loro
genuino patriottismo tutto il popolo italiano; sarà per tutto
questo e molto molto altro che non so spiegare, ma i Bersaglieri hanno davvero un posto importante nel mio cuore,
così come nel cuore di tutti gli Italiani.
Qualche giorno fa ho fatto visita al Museo Storico dei
Bersaglieri a Porta Pia a Roma, accolta dal dipendente
Mario Tomassi: una visita emozionante tra migliaia di
cimeli e ricordi bersagliereschi, dipinti, fotografie ed un
notevole materiale documentaristico ed iconografico amorevolmente raccolto e conservato nell’archivio storico e
nella biblioteca.
Al piano terreno del Museo troviamo la Saletta La Marmora con il busto del Fondatore Alessandro Ferrero Della
Marmora ed il Salone d’Onore con vari oggetti, cimeli e
documenti originali a lui appartenuti tra cui la “proposizione” scritta di suo pugno a Re Carlo Alberto per ottenere la costituzione del Corpo dei Bersaglieri, istituito il 18
giugno 1836 in Piemonte, allora Regno di Sardegna; esposta anche la sciabola impugnata da La Marmora il giorno
del “battesimo del fuoco” l’8 aprile 1848 a ponte di
Goito.
Sempre al pianterreno troviamo il Sacrario, l’ambiente più
suggestivo, dedicato agli oltre centomila Fanti piumati
caduti per la Patria. Sono presenti all’interno del Museo le
sale dedicate alla loro partecipazione alla Prima e alla
Seconda Guerra mondiale ed alla Guerra di Liberazione, e
la saletta dedicata alle Medaglie d’Oro.
Emozionante pure vedere la bicicletta appartenuta al Bersagliere romano Enrico Toti di cui il 6 agosto scorso è
ricorso il centenario della morte; Toti è rappresentato
anche in un monumento nel cortile del Museo che accoglie pure il busto di Goffredo Mameli, autore del nostro
Inno Nazionale.
È stata un’ esperienza bellissima che consiglio a tutti, una
visita molto istruttiva anche per scolaresche di ogni età.
L’ingresso è gratuito e per gruppi c’è la possibilità di visite guidate accompagnati dai gentilissimi Dott.ssa Anna
Christian Di Carlo e Mario Tomassi.
LA FANFARA DEI BERSAGLIERI
Non si può pensare ai Bersaglieri senza associare loro la
tradizionale Fanfara. L’atto costitutivo del Corpo del 18
giugno 1836 stabiliva che per ogni Compagnia ci fossero
13 trombette ed un Caporale trombettiere.
Era il 1° luglio 1836 la prima volta che i Bersaglieri uscirono dalla Caserma “Ceppi” in Torino, «…marciavano in
testa dodici soldati colla carabina sulla spalla sinistra,
tenendo nella destra corni da caccia con cui suonavano
una marcia allegra, vivace e tale da far venire la voglia di
correre anche agli sciancati…» (Quarenghi). La Fanfara
dei Bersaglieri è l’unica Fanfara al mondo ad esibirsi a
passo di corsa; questa consuetudine deriva dall’ingresso in
Roma alla Breccia di Porta Pia, che i Fanti piumati avrebbero dovuto effettuare a passo di carica, ma che divenne
spontaneamente una corsa .
La Sezione Bersaglieri di Aprilia vanta una prestigiosa
Fanfara costituita il 12 ottobre 1985 grazie alla determinazione dell’allora Presidente dell’Associazione Bersaglieri d’Italia Adelchi Cotterli scomparso qualche anno fa
e da cui hanno preso il nome la Fanfara e l’attuale Sezione Bersaglieri di Aprilia. W i Bersaglieri !!!
(cenni storici sulla storia dei Bersaglieri da Wikipedia;
sul Museo dei Bersaglieri da “A Porta Pia Il Museo Storico dei Bersaglieri” di Camillo Cacciò -1981- ristampa
2006; foto Elisa Bonacini)
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
Il periodo della Resistenza raccontato nel libro della giornalista Anna Spoltore
“MORBIDONE E LE SIGARETTE DEI TEDESCHI
LA STORIA CON LA “S” MINUSCOLA”
È stata presentata il 21 ottobre presso la sala conferenze del Museo Storico della Liberazione a Roma
di Veronica Alessandrini
“Morbidone e le sigarette dei
tedeschi – La storia con la “s”
minuscola”, questo il titolo del
libro di Anna Spoltore, edito da
Armando Editore e presentato al
pubblico lo scorso venerdì 21
ottobre, nella sala conferenze del
Museo Storico della Liberazione
di via Tasso, a Roma. Si tratta di
Anna Spoltore
una ricerca storico-documentaria costituita da rievocazioni raccolte dall’autrice tramite un
testimone della Seconda Guerra
Mondiale, allora ragazzo. «Tutto
è cominciato da una situazione
di convivialità che si è trasformata in una consistente raccolta
di storie che Virginio, padre di
una mia carissima amica, ha
voluto condividere attraverso
me. Egli è stato il protagonista di
mille avventure vissute intorno
alla zona di Subiaco, area in cui
stavano costruendo la linea
Gustav» ci ha detto l’autrice,
classe 1955, nata a Lanciano.
Spoltore è giornalista pubblicista e responsabile dell’ufficio
stampa dell’Azienda ospedaliera
San Giovanni Addolorata di
Roma. All’evento di presentazione hanno partecipato Elena
Stancanelli, scrittrice e giornalista e Giuseppe Mogavero,
membro del direttivo del Museo
Storico della Liberazione.
Durante l’evento l’attrice Tiziana Foschi (Premiata Ditta) e
amica della Spoltore, ha letto
alcune pagine del libro. A fare da
coordinatore il professore Antonio Parisella, presidente del
Museo, che ha scritto anche la
prefazione al libro. Proprio in un
ziale o domestica a rianimarsi.
La sua ricostruzione, infatti,
nella vicenda di Morbidone e di
A. Spoltore, A. Parisella, E. Stancanelli, G. Mogavero
Tiziana Foschi
passaggio di essa scrive: «Anna
Spoltore fa qualcosa di più che
sollecitare la memoria esisten-
di soggetti e di eventi che ci
ricordano quanto profondamente
la guerra fosse penetrata nella
Virginio, quella che ella chiama
la storia con la “s” minuscola, si
sostanzia in incontri e presenze
vita di gruppi, di famiglie e di
persone, vera e propria guerra
totale». Da qui la scelta di presentare il libro nel Museo Storico della Liberazione, luogo simbolo della Resistenza romana: fu
un luogo di reclusione e tortura
durante l’occupazione nazifascista (8 settembre 1943 – giugno
1944), trasformato museo per
ricordare il gran numero di cittadini che, durante il periodo della
Resistenza, si fecero carico della
lotta che portò alla costituzione
dell’Italia Repubblicana. «Il
museo fu inaugurato nel 1955
dal presidente Gronchi il giorno
della liberazione di Roma- ci ha
spiegato Parisella- Nel 2010 ha
rischiato di diventare inattivo,
perché c’erano due Ministri che
volevano chiudesse: Calderoli e
Tremonti. Lo avevano qualificato come ente inutile. Poi l’attuale Ministro, che aveva fatto a
suo tempo molti emendamenti
alla legge finanziaria, come
primo atto venne a visitare il
museo e poi riuscì a far modificare la finanziaria del 2015 assegnandoli un contributo fisso, per
cui il rischio è scampato. Le persone passate di qui ai tempi del
carcere sono almeno 2000, di cui
circa 400 donne. Oggi, in giorni
come il 25 aprile, le utenze sono
1000-1500. In un anno abbiamo
tra le 13 e le 15.000 visite. Stanno aumentando anche i visitatori
stranieri». Su libro della Spoltore Parisella ha aggiunto: «Si tratta di un esempio di quella storia
dal basso che noi inseguiamo,
che cerchiamo di coltivare. È la
storia di come la Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza
siano state vissute dalla gente
comune e di come siano state
protagoniste anche migliaia di
persone tra anziani, donne,
ragazzi. Abbiamo contribuito al
libro con le nostre idee ed il
nostro materiale».
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
LIBRO
“RESET PSICOLOGICO”
Moltissime persone mi chiedono spesso il significato del
“Reset Psicologico”, qui di
seguito ho voluto pubblicare
una parte del mio libro che
spiega in maniera molto chiara quale funzione svolge il
metodo sulla nostra psiche.
La nostra mente è come un piccolo universo nel quale siamo
totalmente immersi; lì ci sono
tutte le nostre emozioni da quando nasciamo fino ad oggi. Con il
RP (Reset Psicologico) andiamo
a rivivere quel passato in quella
dimensione spazio- temporale,
percependo di fare un viaggio
immaginario con tutte le sensazioni psicofisiche intatte .
La nostra mente quando viene
sottoposta a stress e pressioni,
non riesce a valutare e a vivere la
realtà del presente nel giusto
modo di fronte a situazioni da
risolvere, ma percepisce e vive
nel passato fino a quando i ricordi, carichi emotivamente, la
bloccano in una realtà che vive
come se fosse il suo presente.
Così come per il nostro futuro
che esiste già quando i pensieri
si proiettano al di là di quello
che stiamo vivendo nel presente,
non percependolo più. Insomma,
noi oscilliamo in continuazione
in queste due dimensioni: passato e futuro, vivendo così lo spazio del presente in funzione di
essi.
Il futuro, se ci pensiamo bene,
può essere paragonato al passato
quando esiste già nella nostra
mente come accaduto. Questo
succede quando ci preoccupiamo di cose che non esistono, ma
che vengono vissute come già
esistenti perché potrebbero accadere. Le dimensioni del nostro
spazio vitale, dove viviamo la
vita di tutti giorni, sono quelle
del passato e del futuro vissute
nel presente. Esse sono dimensioni che esistono sempre ed in
parallelo in ognuno di noi, come
le leggi della fisica dell’universo.
Noi non siamo semplicemente
un agglomerato di cellule dove il
farmaco la fa da padrone, e che
quando si vivono emozioni disturbanti basta staccare il processo sinaptico di quel dolore ed il
gioco è fatto. No, noi siamo
molto di più: perché l’emozione
anche se non percepita per effetto del farmaco, continua ad esistere. Quell’emozione continua
a creare sensazioni ancora più
inconsce e nascoste a qualunque
tipo di razionalizzazione logica.
Con il “Reset” invece si riesce
ad incanalare l’energia di quell’emozione nella direzione risolutiva di quel processo mentale
che manteneva in vita il sintomo.
Con questo metodo l’energia
totale del nostro organismo non
viene aumentata, né diminuita,
ma viene semplicemente trasformata in energia positiva. Essa é
quell’ energia emozionale
(Costante Emozionale) che si
trasforma in energia positiva per
raggiungere tutti gli obiettivi .
Ogni emozione contiene particelle sub-emotive che mantengono Costante l’energia nel
nucleo dell’Emozione, fino a
quando l’ RP con le “Parole
Chiave” eccita il nucleo emotivo
permettendo alle sub-particelle
di andare in un’altra orbita emotiva a più alta energia. In questo
modo l’emozione positiva si attiva, dando vita a comportamenti
risolutivi.
A volte si parla di Forza di
Volontà per risolvere i problemi,
ma la Volontà è quella forza
motrice che tenta di opporsi
all’energia bloccata destabilizzando gli equilibri statici di
quella emozione. Quindi la
volontà è un’energia instabile
che possiede una forza uguale e
contraria all’emozione che essa
mantiene in vita. La volontà,
però, si attiva quando raggiunge
livelli energetici più elevati per
accumulo di emozioni simili.
Quindi è un’energia instabile
che si attiva solo quando un’emozione di base raggiunge livelli elevatissimi di energia prima
bloccata, cosa che succede dopo
il Reset.
L’Apatia, al contrario, esprime
un’energia potenziale non stimolata, ed è un meccanismo di
difesa creato da un’altra forma
di energia: l’Energia Potenziale
della Volontà. Quell’energia
verrà poi liberata con RP ed
incanalata nella risoluzione del
problema.
Per fare un esempio: il ghiaccio
ha una determinata configurazione molecolare a forma di cristalli. Questa struttura per essere
tale deve rimanere statica, così
come per l’apatia, ma un minimo aumento di temperatura può
liberare quell’energia statica trasformando il ghiaccio in acqua,
così come la forza di volontà
può trasformare l’apatia in
movimento. Sono forze uguali e
contrarie.
Il Vantaggio Secondario di un
sintomo, che lo mantiene in vita,
si “nutre” di “energie
multiple” che va a
creare un “Campo
Magnetico Emozionale” con i relativi orbitali del Nucleo Emotivo, mantenendo così
quell’equilibrio
necessario al godimento di quei vantaggi anche a costo di
grosse
sofferenze.
Con l’ RP invece si
innesca una reazione a
catena di energie insite nel meccanismo
stesso, creando un disequilibrio nel Campo
Magnetico Emozionale, costringendo così il
soggetto a ricreare un
nuovo equilibrio emotivo a livello profondo
dell’emozione, cioè
nel nucleo emotivo,
che a sua volta trasforma l’ energia da negativa in positiva, creando così campi magnetici diversi.
Il campo magnetico
emozionale positivo
ora diventa molto più
grande di quello negativo, e l’energia sprigionata dal salto quantico emotivo crea gli
orbitali delle consapevolezze
carichi di energia creativa. L’RP
dunque trasforma l’Energia
Inconsapevole in Energia Consapevole, attivando un comportamento che prima sembrava
inutile rispetto al vantaggio
secondario.
La Volontà di fare l’ RP, da parte
del soggetto, nasce quando i
vantaggi secondari del sintomo
non fanno più godere appieno di
quei privilegi utili al ristagno
emotivo, attivando in questo
modo un meccanismo chiamato
“Pressione Emotiva”. Con l’RP
si trasforma così l’energia dell’emozione da negativa in positiva, rendendo il soggetto consapevole dello svantaggio fino ad
allora vissuto come vantaggio.
Di conseguenza l’energia si
inverte, e quella negativa che
prima era molto grande diventa
molto più piccola rispetto a
quella positiva. Si ribalta il tutto,
e quello che prima sembrava un
vantaggio viene visto ora per
quello che realmente è: uno
svantaggio.
Lo “Stato di Consapevolezza”
consiste nel passare da un’Orbita Inconsapevole ad un’altra
Consapevole e, per farlo, durante il Reset, si deve sprigionare
quella specifica quantità di energia che manteneva in vita il sintomo, creando così una carica di
“Trasformazione Energetica”:
EMOZIONE = ENERGIA
INCONSAPEVOLE BLOCCATA Che si trasforma in:
ENERGIA CONSAPEVOLE
SBLOCCATA E’ TRASFORMATA IN AZIONE.
L’energia sprigionata crea così
orbitali percorsi da sub-particelle emotive libere da quella forza
che prima costituiva il sintomo,
anche se i passati emotivi rimangono dimensioni esistenti in
quell’orbitale, ma non più attivi.
Andare dal passato emotivo ad
oggi e rendersi conto con l’ RP,
che sia l’emozione creata nel
passato che quella creata nel
presente hanno la stessa identica
velocità di presentarsi al soggetto quando vengono sollecitate
dall’esterno, ci lascia alquanto
pagina 35
perplessi perché si pensa che
emozioni del passato dovrebbero emergere, se accade, con
minore intensità rispetto al quelle più recenti. Invece l’intensità
emotiva rimane la stessa nel
tempo. E’ come se qualcosa fermasse il trascorrere del tempo.
E’ come se una struttura a rete
trattenesse ed ingabbiasse ogni
emozione, sia passata che presente, in una sorta di ragnatela
ramificata che passa dall’emozione più vicina a quella più lontana con la stessa intensità e
velocità di espressione emotiva:
l’inconscio.
Prendendo sempre in considerazione spunti mutuati dalla fisica
quantistica, possiamo paragonare l’inconscio alla Materia Oscura, ipotizzata dagli scienziati,
concentrata nell’alone delle
galassie. La sua esistenza è stata
ipotizzata attraverso la deflessione della luce quando la incontrava sulla sua traiettoria. Questo
fenomeno è stato definito lente
gravitazionale, capace di individuare qualsiasi oggetto invisibile
presente nel cosmo. Compone la
maggior parte della massa della
galassia e, la materia ordinaria
che possiamo paragonare alle
esperienze emotive, si accumula
nel campo gravitazionale della
materia oscura. La materia oscura (l’inconscio) non emette luce,
ma attira la materia, cioè le emozioni, e agisce come una intelaiatura, un’ossatura, dove la
materia ordinaria può unirsi formando le galassie, cioè quel
grande agglomerato emotivo al
quale possiamo approdare grazie
al metodo del Reset Psicologico.
La luce, la nostra coscienza, non
distingue la materia ordinaria
(emozioni) da quella oscura,
essa devia comunque quando
attraversa le galassie, e questo
effetto ci fa capire la presenza di
qualcosa che non vediamo perché non emette luce: l’inconscio.
Dunque la materia oscura (l’inconscio) è l’intelaiatura delle
galassie (nuclei emotivi) che al
suo interno tiene incastrarti i
pianeti e le stelle (le emozioni)
che continuano a roteare alla
stessa velocità, sia che si trovino
vicino al centro della galassia
(Nucleo Emotivo) sia che si trovino su orbitali più lontani.
Secondo la legge di Keplero
invece, si pensava che stelle più
vicine al centro delle galassie
viaggiassero ad una velocità
maggiore rispetto a quelle più
lontane per mezzo della forza di
gravità, così come si pensava
delle emozioni risalenti a periodi
molto lontani rispetto al presente.
Allo stesso modo si può ipotizzare che l’inconscio sia l’intelaiatura della nostra mente,
dove le emozioni che si vanno
ad incastrare formano una specie
di rete, in cui ogni emozione
vicina (presente) o lontana (passato) abbia la stessa energia reattiva.
L’energia Oscura (l’inconscio)
può essere pensata come quello
stato che prevale sul corpo
durante il periodo neonatale,
mentre poi sarà la mente a prendere il sopravvento, intesa come
coscienza logica e razionale, per
accumulo di dati appresi dall’ambiente esterno.
Il punto di vista quantistico dell’emozione rende comprensibile, nell’immediato, il tipo di
comportamento che si stava utilizzando per mantenere in vita il
sintomo, quale meccanismo di
difesa dalla sofferenza della
quale si era riuscito a creare una
“compressione” tale da renderla
non consapevolmente percettibile. La sofferenza così compressa
cambia struttura, forma, e quindi
irriconoscibile come tale. Con Il
“Reset” si destabilizzano le
strutture emotive, rendendole
particelle elementari da incanalare in orbite emotive con maggiore energia positiva.
IL LIBRO PUO’ ESSERE
ACQUISTATO ANCHE PRESSO IL TEATRO EUROPA DI
APRILIA AL PREZZO DI
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scrivi a- Dott.ssa Anna De
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
“CHI AMA I SUOI GENITORI AMA ANCHE
I GENITORI DEGLI ALTRI”
“Una civiltà che non ha il
rispetto per gli anziani, porta
con sé il virus della morte”,
sono queste le parole di Papa
Francesco. Parole sulle quali
mi rispecchio in pieno: il
rispetto per gli anziani poggia
le proprie basi sul rapporto
genitori e figli e sulla famiglia
ed è proprio la famiglia ad
essere il primo mattone sulla
costruzione di una società civile. Per questo motivo, le ultime notizie di cronaca che
riguardano i maltrattamenti
degli anziani nelle case di
riposo da parte degli stessi
operatori mi lasciano stupita e
indignata. Come è possibile
essere arrivati a questo punto?
Questi “operatori” non hanno
mai provato un sentimento di
affetto o amore verso i propri
genitori?
Il tema “rispetto per gli anziani” tocca le corde più profonde
del mio cuore e proprio per
questo motivo mi scuso per i
toni forti che utilizzerò, ma
sento l’esigenza di dire la mia.
Io non posso credere che qual-
siasi persona che è
arrivata al punto di
maltrattare
un
anziano abbia mai
provato
qualche
volta un sentimento
di affetto o di
amore anche per i
propri genitori. Chi
ama i suoi genitori,
ama anche i genitori degli altri perché
sono tutti nonni.
Bisognerebbe guardare al vecchietto,
o alla vecchietta, di
cui ci si prende
cura con la stessa tenerezza
con cui ci prenderemo cura
della nostra mamma o papà,
memori dei sacrifici che a loro
volta hanno fatto nei nostri
confronti.
Gli anziani non sono soltanto
vittime di maltrattamenti nelle
case di riposo o di cura, di solito sono i malcapitati protagonisti di truffe, le famose “truffe agli anziani”, o di rapina. I
maltrattamenti sugli anziani
registrati risultano superare la
soglia dei duemila: un dato
sicuramente allarmante e sottovalutato, perché i maltrattamenti sugli anziani generano
minor scandalo rispetto ad altri
tipi di violenze.
A complicare la situazione, la
difficoltà a denunciare, dovuta
a difficoltà cognitive legate a
patologie degenerative del
sistema nervoso ma a volte
anche a una sorta di dipendenza dell’abusare, se quest’ultimo è colui a cui è stato affidato, un badante o anche un
familiare. Come è possibile
ciò? Bisogna guardare all’anziano come al giovane che è
stato. Un giovane che al suo
tempo ha lavorato, cambiato
un pannolino, passato le notti
insonni per il proprio bambino, amato la sua donna e che
ha contribuito a lasciare il suo
segno e amore nel mondo.
Amore che è nostro dovere
ridare indietro, attraverso la
cura, la pazienza e l’affetto.
Nei tempi passati, gli anziani
erano considerati un patrimonio per l’umanità, conservatori
della saggezza e della cultura
del passato. In questi tempi
frenetici, tra i mille impegni di
lavoro e attraverso la tecnologia, questi sentimenti si sono a
poco a poco affievoliti. Eppure
“non onorare la vecchiaia, è
come demolire la casa dove ci
si deve addormentare la sera”,
come disse Alphonse Karr.
Penso che andrebbero rispolverati i vecchi valori del passato, avendo cura di insegnarli
anche ai nostri figli. Magari
permettendo loro di vivere più
momenti possibili con i loro
nonni, imparando non solo
così l’educazione Un bambino
che rispetta l’anziano sarà un
adulto più sensibile e empatico
in futuro.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
pagina 37
S OS CRE S CITA
E DU CA ZIONE FA MIGL IA
S CU O L A
LA CLASSE DEGLI ASINI: tutti inclusi?
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Ho sempre avuto una simpatia
innata per gli asini. Sono animali gentili e generosi gli
asini. Hanno accompagnato la
vita degli uomini, supportandoli nelle loro fatiche, senza
ricevere nulla in cambio.
Basterebbe rileggere il capolavoro di G. Verga, Rosso Malpelo, per ricordarci il loro
destino.
L’asino è per tutti un cavallo
mancato, una brutta copia di
qualcos’altro. Un immagine
che con il tempo è diventata un
luogo comune, un pregiudizio,
un’etichetta che si è appiccicata agli ultimi, agli emarginati,
ai diversi.
Così facendo, abbiamo lasciato che i nostri occhi diventassero con il tempo ciechi.
Abbiamo smesso di vedere.
Un asino è un animale forte,
instancabile, resistente e,
soprattutto generoso.
La sua “testardaggine” per
troppo tempo usata a pretesto
per fargli del male, è stata la
sua unica possibilità per sottrarsi ai gesti rozzi e bruschi
dell’uomo. Una testardaggine
che è soltanto l’altra faccia
della tenacia. Ed è così che per
tanto tempo abbiamo guardato
gli ultimi, i diversi: con lo stesso sguardo, con la stessa
superficialità. Anche i bambini
diversi, per sottrarsi al nostro
rifiuto, hanno imparato a
respingerci, a ritirarsi, oppure
a gridare per farsi sentire, per
manifestare il diritto di esistere. Il ritiro o l’aggressività
sono tecniche di difesa quando
“il mondo non li vuole e finge
di piangere per loro” come si
legge nel mio libro ChiccoDesiderioFelice.
Guardare la bellezza dell’asino, piuttosto che il suo stigma,
è come uscire da una prigione
dell’intelletto che è spinta a
schematizzare per semplificare. Ma è esattamente il contrario. Per capire bisogna “andare
oltre”. Oggi l’asino è un animale prezioso, anche con i
bambini che presentano delle
difficoltà. È buffo pensare che
un animale tanto stigmatizzato
sia stato, sin dalla notte dei
tempi, un compagno di fatiche
e di sofferenze per l’uomo.
Non pensare all’asino come un
animale stupido e rozzo significa aprirsi alla sua bellezza.
Se possiamo fare questo siamo
in tempo per cambiare anche
altri punti di vista. È importante che alcuni temi vengano veicolati e fatti conoscere.
Adesso la classe degli asini
non c’è più. La scuola accoglie. Eppure c’è ancora tanto
lavoro da fare. Soprattutto per
noi pedagogisti ed educatori
che vediamo il mondo in divenire. I bambini che hanno difficoltà non vanno etichettati.
Stigmatizzati. Lasciati fuori
dalle aule, come diversi anni
fa, ma accolti nelle nostre
scuole, nelle nostre case, alle
feste di compleanno. Il primo
luogo dove tutti i bambini
hanno il diritto di abitare resta
da sempre il nostro cuore. Se le
porte sono aperte potranno
entrare più facilmente.
La scuola prima di essere un
edificio è un’idea da migliorare e qualche volta da difendere.
È l’idea che il mondo può
cambiare solo con il contributo di tutti. Nessuno escluso.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
L’OROSCOPO di Laura Bendoni
anima può farsi sentire.. e Lei..
ha sempre ragione. Non rendere conflittuali i rapporti con gli
altri.. lascia andare e aspetta..
Il Giardino dei Cristalli
Associazione culturale di
discipline umanistiche
tel.347.7329631
[email protected]
siamo su Facebook
ARIETE
Questo è un buon momento per
dar vita a qualcosa di veramente originale, di diverso dal
solito.. il senso dell’avventura
accenderà di entusiasmo la tua
voglia di fare, di sperimentare..
e, se nel passato avessi lasciato un sogno, recuperalo e
immaginalo già realizzato!
forse ti sorprenderà vedere
come tutto può prendere forma
in un tempo brevissimo.. la tua
forza è la possibilità chiaramente evidente nella parola
osare.. l’osservazione ti sosterrà nel tuo percorso affinché tu
possa scegliere la via giusta..
TORO
Forse è meglio non correre in
questo tempo che richiede
riflessione e ascolto.. non
guardare troppo lontano da te..
avanza lentamente ed osserva
ogni cosa prima di decidere..
lo so che “procedere lentamente” è una delle tue qualità, ma
ciò che conta ora, in questo
tempo nuovo per te.. è imparare a stare.. l’ascolto sarà il tuo
migliore alleato perché è nell’ascolto che la voce della tua
GEMELLI
che meraviglia sbirciare tra le
stelle e scorgere tanti sorrisi
per voi.. quante buone cose
stanno germogliando nella
vostra vita per colorare di voi
pensieri, parole, sentimenti ed
emozioni… è un tempo che
potete davvero regalarvi con
tanto cuore! un tempo in cui
potrete innamorarvi delle cose
anche minime che la vita vi
offre.. perché è dalle cose minime che possiamo ricavare il
massimo! State con gli altri
perché è proprio attraverso gli
altri che potrete realizzare
nuove idee e nuovi progetti..
siate accoglienti..
CANCRO
Non preoccupatevi se il vostro
stato emozionale si farà sentire
attraverso piccoli stati di
inquietudine.. fa parte del
gioco; il vostro “sentire” è
particolarmente forte in questo
periodo e particolarmente
forte il richiamo della vita che
vi invita a proseguire il vostro
percorso considerando anche
“il nuovo”.. ora, se dentro di
voi rimangono i fantasmi del
passato, come potrete sentirvi
liberi di proseguire nel presente..? ecco una delle cause dei
vostri piccoli disagi interiori..
approcciate un sorriso ora in
attesa di ripartire
LEONE
Potrete senz’altro tornare a
considerare cose e situazioni
che potevate credere di aver
perso di vista definitivamente..
potrete tornare a rivedere
Giorni Felici
CARO NELLO I TUOI FAMIGLIARI E I
TUOI AMCI FRANCO, RITA E DOMENICO
GLI AUGURI PIU' CARI PER IL TUO 70
COMPLEANNO ...
anche certi vostri atteggiamenti attraverso una maggiore elasticità mentale, questo vi permetterà di riattivare le vostre
energie affinché tutto possa
ripartire secondo le vostre esigenze.. tutto questo sarà possibile perché tutto ormai è già
cambiato in voi.. con gli altri
usate un atteggiamento flessibile e che il sorriso non manchi
sulle vostre labbra.. niente
scontri ma incontri..
VERGINE
Se vi dicessi che potete tranquillamente seminare le vostre
idee per raccogliere i frutti in
un tempo molto veloce.. ci credereste..? sarà così nella
vostra realtà personale e nel
vostro sistema pratico.. sarete
in ogni caso chiamati in causa
per trasformare qualcosa di
voi.. per esempio potreste pensare di “ammorbidire” il
vostro modo di vedere le cose
trasformando piano piano l’eccesso di razionalità in “possibilità”.. questo atteggiamento
creerebbe in voi una visione
aperta di tutte le cose migliorandone la qualità
BILANCIA
Giove nel vostro cielo vi sta
chiedendo di affrancarvi dal
passato.. di non preoccuparvi..
di non soffermarvi su certe
situazioni che non vi porterebbero da nessuna parte..! mentre sarebbe meraviglioso affermare attraverso la convinzione
di un pensiero colmo di desiderio, ciò che il vostro cuore vi
detta.. se gli altri non la pensano come voi.. se non sempre vi
sentite compresi.. pazienza!!
Ciò che veramente conta è la
qualità dei vostri pensieri che
fa di voi una persona autenti-
ca.. ascoltate voi stessi dunque.. fidatevi di voi
SCORPIONE
ma lo sapete che Giove, considerato dalla tradizione astrologica “il pianeta della fortuna”.. si trova in un settore
importante del vostro cielo? e
cosa vi offre..?? per esempio la
possibilità di potervi affidare
in tutta serenità alla vita che vi
accompagnerà verso ciò che
più conta per voi, ispirandovi e
sostenendovi nei vostri intenti..!! se nel vostro attuale programma avete sottolineato un
compito o una lezione importante da imparare non indugiate, soprattutto se sono i sentimenti ad essere chiamati in
causa..
SAGITTARIO
Il sole nel vostro cielo collabora con Giove e con Marte.. la
forza nel vostro pensare, nel
vostro sentire, nel vostro agire,
è davvero notevole.. siete
sostenuti dalla vostra stessa
capacità d’azione che vi rende
avventurosi e “gioviali”, pronti a saltare con agilità certi
ostacoli che non possono né
potranno limitare il vostro
passo. Siate concreti e realisti
nelle cose che fate e nelle
situazioni in cui vi attivate..
iniziate ma poi siate continuativi nell’intento verso ogni
cosa alla quale date vita.. rendete concreti i vostri sogni..
CAPRICORNO
In questi giorni Venere nel
vostro cielo aiuterà il vostro
cuore a riconoscere a voi stessi ciò di cui avete davvero bisogno..! non mettetevi agli ultimi
posti ma in prima fila! Non
delegate agli altri il piacere di
vivere la gioia.. abituatevi a
regalarvi la possibilità di sorridere di più per imparare a
sdrammatizzare invece di vivere attraverso il disagio del
limite.. dovete essere accomodanti verso voi stessi e ad
accogliere quelle parti di voi
che vogliono essere viste proprio da voi stessi.. se le dimenticate le renderete orfane..
ACQUARIO
Ascoltate i vostri sentimenti..
siete attraversati da due correnti che si muovono in voi
come due fiumi che in questo
momento ancora non si incontrano: una parte di voi sente
forte l’esigenza di vivere nel
cuore.. l’altra parte di voi conflittualizza le cose perché attivata da una mente che non
vuole mentre il cuore potrebbe.. siete voi il “padrone di
casa”.. votate unicamente per
l’esperienza tutta da vivere ed
accogliete senza manifestare i
limiti dell’inquietudine, ciò che
la vita ora ha in serbo per voi..
PESCI
Non fate cose eccessivamente
impegnative.. questo è un
tempo di contemplazione e di
azione ma nelle piccole cose..
dedicate la vostra attenzione a
piccoli progetti.. ai desideri del
cuore.. anche alcuni nuovi
incontri che la vita vi propone
possono aiutarvi a gettare le
basi per dar vita, in un prossimo futuro, a qualcosa di giusto
e buono per voi.. ma ora osservatevi.. ascoltatevi.. cercate di
capire cosa non vi rende davvero contenti o semplicemente
poco appagati.. tutto cambia
anche in voi.. basta solo attendere..
Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail
al GIORNALE DEL LAZIOVia E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA
e-mail: [email protected]
(gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente)
JASMINE ZUCCHINI 14/11/2016
Sei il nostro orgoglio Dottoressa, tantissimi auguri
da Mamma e Marty.
CON LA FORZA E LA DETERMINAZIONE
STAI RIVEDENDO LA SERENITAʼ.
AUGURI PER I TUOI SPLENDIDI 60 ANNI
DA TUO MARITO MARCELLO
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
pagina 39
La rinascita di Aprilia è ancora possibile
di Salvatore Lonoce
Cari amici, mentre incominciano a manifestarsi i limiti di questa amministrazione, cresce il
distacco e la sfiducia degli apriliani, che, nel suo complesso,
imputa sempre più diffusamente
mancanza di competenza, di
efficienza, e talora persino di
titoli.
La percezione ulteriore è la
“chiusura” autoreferenziale di
alcuni amministratori nel mantenere la poltrona, del loro distacco da tanti concreti e quotidiani
problemi di benessere collettivo,
aumenta il senso di estraneità e
di disistima, di questi ultimi
rispetto agli apriliani, e da qui la
politica tout court nostrana.
A questi fattori di distacco si
aggiunge, non sempre consapevolmente avvertito, ma comunque subito : lo scadimento della
qualità del dibattito politico cittadino. Con poche meritorie
eccezioni e in piena coerenza,
purtroppo, con il mortificante
livello culturale complessivo del
panorama mediatico, questo
dibattito che fa risaltare gli scontri personali, le piccole polemiche contingenti, i battibecchi,
ben più che le proposte, tanto
sbandierate nella campagna elettorale e mai avviate, (qualcuno
di voi se li ricorda?!). Sempre
meno apriliani identificano la
politica di questa amministrazione come impegno per i diritti e il
benessere degli apriliani.
Non può stupire allora che cresca, specie nei giovani, privi
anzi privati di idee guida circa la
propria identità civile, la tendenza a “starsene fuori”, a non interessarsi ai dibattiti cittadini. Ora,
la crisi di partecipazione significa crisi della politica cittadina, e
comporta altresì la dispersione
ed emarginazione di tante valide
energie e capacità che potrebbero contribuire al nostro progresso.
Ritengo, cari amici, che per
superare questa situazione che si
trascina e che sembra ora giunta
vicina al punto di implosione
non bastino i pur necessari sforzi di riformare la vecchia politica dall’interno dei partiti attuali,
dato il grado di chiusura dei
gruppi dirigenti.
Pertanto, con questo scritto, propongo una nuova forma di partecipazione alla vita politica apriliana che, faccia crescere le
migliori energie delle giovani
generazioni come futura “classe
dirigente”, degna di questo
nome, in tutti i comparti della
vita civile apriliana.
Una partecipazione che, non
esclude chi eventualmente aderisca ai partiti politici.
I promotori, che vorrei sono
quegli apriliani impegnati nell’insegnamento, nelle libere professioni, nelle attività operaie,
artigiane e di impresa, nel giornalismo, nell’impiego privato e
della Pubblica Amministrazione,
nel volontariato sociale organiz-
zato. In particolare, quei giovani
consapevoli e preoccupati di una
prospettiva economico-sociale e
politica cittadina, nella quale
risulta loro sempre più arduo
poter affermare, in modo libero,
non subordinato ad “appartenenze” precostituite, il proprio
impegno e merito.
Cari amici, una consapevolezza,
questa, che ha spinto e sta spingendo molte giovani con valide
energie a cercare fuori l’affermazione negata ad Aprilia.
Anche su di loro conto, e molto,
per realizzare il cambiamento.
L’attuale delimitazione non
esprime il rifiuto della politica
dei nostri giovani: al contrario,
loro vogliono servire alla ripresa
e riqualificazione della libera
partecipazione degli apriliani
alla cosa pubblica. Infatti, si propongono come costante e pressante sollecitatore sia direttamente sull’opinione pubblica,
sia sulle rappresentanze politiche organizzate, con l’ausilio di
Garanti di alto profilo, interlocutori di riconosciuta competenza
e correttezza per far avanzare
quei progetti di sviluppo sociale
e culturale elaborati, o comunque condivisi, dalla stessa cittadinanza, sui più rilevanti proble-
mi di Aprilia.
Lungi dunque dall’esaurirsi in
semplici dibattiti, ma con l’impegno alla concreta proposta, e
al concreto intervento pubblico,
nei diversi rilevanti settori dell’amministrazione e della cultura di Aprilia.
Cari amici, stimolare la circolazione e la discussione e organizzare incontri per l’approfondimento di questioni cruciali della
nostra vita pubblica, in un’ottica
non ristretta ai confini di partito.
E questo, ripeto, in funzione non
già di un’attività di mero e pur
utile dibattito, bensì di elaborazione e poi pubblica presentazione e promozione,anche nelle
sedi istituzionali con i personaggi di specifica e comprovata
esperienza.
La circolazione e lo scambio di
informazioni, di opinioni, di
proposte, di critiche può avvalersi delle non costose tecnologie della comunicazione telematica ( e-mail, siti, blog, etc.)
nelle quali soprattutto i nostri
giovani eccellono, e che altresì
consentono di scavalcare i condizionamenti, non solo economici, dell’accesso ai media tradizionali.
E’ un obbligo il perseguimento
di questi valori, e la loro traduzione in progetti di ampio respiro civile nell’attuale “clima”
politico e culturale apriliano.
Cari amici, Aprilia è una città
ricca di energie intellettuali e di
non sopite convinzioni democratiche che ben può ambire a realizzare più avanzati equilibri fra
diritti individuali e benessere
collettivo, fra promozione del
merito e solidarietà sociale scevra da logiche di appartenenza,
fra garanzie delle libertà e
rispetto dei doveri, che privilegi
i nostri bisogni esistenziali primari (casa, salute, lavoro, servizi pubblici efficaci ed efficienti)
e non ultimo la tutela del nostro
territorio.
Cari amici, le nostre giovani
generazioni possono ambire a
questi traguardi civili e sociali
ed ai quali è per noi urgente puntare per invertire un declino civile, prima ancora che economico,
che non a caso si accompagna ad
una estensione assolutamente
abnorme delle attività criminali
organizzate.
La ripresa, vorrei dire la rinascita di Aprilia è ancora possibile
ma il tempo si è fatto strettissimo.
per far festeggiare i bambini.E anche se gli
adulti
hanno
sentito
fortemente l’assenza
di Cecilia e del
suo entusiasmo per la festa, le
organizzatrici hanno potuto constatare con gioia che questo non
ha intaccato minimamente il
divertimento dei piccoli, come
era giusto che fosse.
La festa si è limitata al giro dei bambini per le vie della frazione e alla classica domanda: “Dolcetto o scherzetto”
CAMPOLEONE, “VILLAGGIO DI HALLOWEEN”
A CAUSA DELLA SCOMPARSA DELLA SIGNORA CECILIA FORTE NON SI È TENUTA LA FESTA FINALE AL PARCO
Per il quarto anno consecutivo il
31 ottobre pomeriggio il quartiere della Stazione di Campoleone
è diventato il villaggio di Halloween. Nonostante la prematura
scomparsa di Cecilia Forte e le
polemiche che negli ultimi mesi
avevano avuto ad oggetto il piccolo parco di Sant’Anna, le
organizzatrici hanno voluto
garantire ai bambini quella che
pulizia dopo sono sempre state
effettuate a cura del sig. Domenico Forte, padre di Cecilia
(autrice della bellissima lettera
che Il Giornale del Lazio aveva
pubblicato e che moltissimi residenti della Stazione avevano firmato). La maggioranza degli
abitanti del quartiere hanno aderito all’evento, allestendo le
decorazioni su porte e cancelli
ormai è diventata una divertente
tradizione. A causa del lutto
recentissimo che ha colpito le
famiglie Forte e Re, quest’anno
è stato organizzato solo il giro di
“Dolcetto o scherzetto” senza
festa finale nel parco, considerato che l’allestimento prima e la
affinché i piccoli sapessero a
quali porte presentare le loro
richieste. Il 31 ottobre centinaia
di bambini si sono riversati nelle
strade e hanno fatto il carico di
dolci. Hanno partecipato i residenti di ogni età e persino le attività commerciali, soprattutto il
Bar Tre Stelle della Stazione che
è stata una delle mete più battute. Sara (Maggiotti) e Sara (Fusi)
sperano che l’anno prossimo ci
sia il giusto clima di serenità per
rifare anche la festa al Parco, ma
nel frattempo ci tengono a ringraziare tutti coloro che senza
polemiche, senza protagonismi,
senza critiche, anche quest’anno
si sono rimboccati le maniche
IL GIORNALE DEL LAZIO
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
RUBRICA TERZO SETTORE
LA SETTIMANA ROSA PER USCIRE INSIEME DAL SILENZIO CONTRO
IL FEMMINICIDIO E LA VIOLENZA SULLE DONNE.
NASCE AD APRILIA LO SPORTELLO S.O.S.TEGNO DONNA
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Carissimi lettori e lettrici,
siamo vicini ad una giornata
importante per tutte le donne del
mondo, senza distinzione di lingua, razza, religione, parliamo
del 25 Novembre, la giornata
internazionale di sensibilizzazione contro la violenza maschile
contro le donne. Ad Aprilia,
stanno cambiando tante cose e da
questi cambiamenti è nata la
prima “settimana rosa” per uscire
insieme dal silenzio, dalle paure,
dal ricatto. Una grande iniziativa
sociale che nasce dall’idea e dal
cuore della prima rete di mutuo
aiuto delle donne per le donne
“VALORE PERSONA” che grazie alla tenacia della sua Responsabile e Presidentessa dell’ Aps
Casa Lazzara, Stefania Munari,
insieme alle associazioni della
Federazione Farereteonlus ha
dedicato sette giorni dal 20 al 27
novembre per dire BASTA alla
violenza maschile contro le
donne. Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica,
sessuale, spesso fra le mura
domestiche e davanti ai propri
figli. Dall’inizio dell’anno oltre
70 donne sono state uccise in Italia per mano di mariti, conviven-
ti o ex. La violenza maschile
sulle donne non è un fatto privato, non è un’emergenza ma un
fenomeno strutturale e trasversale della nostra società, che attraversa ogni aspetto dell’esistenza,
controlla e addomestica i corpi e
le vite delle donne: in famiglia,
sui luoghi di lavoro, a scuola,
all’università, per strada, di notte,
di giorno, negli ospedali, sui
media, sul web. Un fenomeno,
quello della violenza maschile
contro le donne, per troppo
tempo è stato negato dalle istituzioni o affrontato come un problema di ordine pubblico. ADESSO BASTA! è il grido che si alza
da più parti nel mondo, come
abbiamo visto in questi mesi in
Polonia, Argentina, Spagna. La
violenza maschile sulle donne
può essere affrontata solo con un
cambiamento culturale radicale,
come insegnano l’esperienza e la
pratica del movimento delle
donne e dei centri antiviolenza in
Italia, che da 30 anni resistono
agli attacchi e alla mancanza di
risorse per accogliere e accompagnare le donne in percorsi di
autonomia e autodeterminazione.
Gli appuntamenti che Valore Persona ha organizzato ad Aprilia
toccano tutti i bisogni effettivi
delle donne, promuovendo eventi che coinvolgono diversi ambiti
di interesse:
- Culturale: convegno e dibattito
con specialisti ed esperti del settore, presso la Sala Comunale
Manzù di Aprilia.
- Artistico: con eventi d’arte, grazie alla collaborazione di artisti
del territorio e le location ospitanti.
- Sportivo: con eventi organizzati grazie ad un protocollo di intesa con le società sportive più
importanti del territorio, con cui
è nata una collaborazione attiva
in difesa delle donne-atlete.
- Salute: con screening medici
adatti alle esigenze delle donne,
per promuovere la prevenzione
ed il rispetto di se stessi e del proprio corpo, unendo a questo
anche l’attenzione all’accessibilità di tali visite mediche.
La settimana contro la violenza
sulle donne – sottolinea la
responsabile del Comitato Valore Persona – Munari Stefania - è
però solo l’inizio degli effetti di
un grande cambiamento culturale
che ha generato un grande risultato: abbiamo lavorato duramente per l’avvio dello sportello
“S.O.S.TEGNO DONNA” nato
da un intenso lavoro e da una fortissima determinazione di un
gruppo di donne straordinarie
che ha messo insieme un equipe
di esperti del territorio apriliano e
limitrofo, unendo le forze e le
professionalità per un unico
scopo: sostenere ed accompagnare le donne affrontando “insieme” questo difficile cammino per
uscire finalmente dal silenzio,
che le emargina, sminuisce,
toglie loro la dignità e mette a
rischio la loro stessa esistenza.
Questa metodologia nata da un
“Cantiere di innovazione sociale” è frutto dell’azione sinergica
e partecipata a cura di Aps Casa
Lazzara, attraverso il supporto
della rete delle associazioni del
territorio e dei loro esperti e
volontari, già sperimentata con
successo dalla Federazione Farereteonlus, (con la realizzazione
dei Campus diversamente apriliani per le famiglie in condizioni
di disagio socio-economico del
Comune di Aprilia) e consentirà
non soltanto di continuare a condividere esperienze e professionalità, ma anche di rendere più
stretta la maglia della solidarietà. Presso lo Sportello – come
spiega la responsabile del Comitato Valore Persona, Munari Stefania - ci saranno diverse figure
professionali pronte ad accogliere e seguire le utenti nel loro
percorso, come l’assistente
sociale, lo psicologo, lo psicoterapeuta e l’avvocato. Il primo
obiettivo è dare loro un’accoglienza attraverso un ascolto adeguato alla loro problematica, dato
che spesso le donne che vivono
queste situazioni si sentono sole
e scoraggiate e non sanno a chi
rivolgersi per essere aiutate,
sostenute, comprese e le stesse
Istituzioni non sono sufficientemente preparate ad un’accoglienza del genere. Anche per questo
abbiamo voluto – continua
Munari - che ci sia anche un
numero telefonico attivo tutti i
giorni, 24 ore su 24, per superare
quello che spesso è il primo ostacolo alla risoluzione del problema, cioè l’imbarazzo di chiedere
aiuto. Garantendo la massima
discrezione, verrà effettuata una
prima fase di accoglienza con la
responsabile del progetto, per poi
passare il lavoro ad un equipe di
specialisti, che saranno a disposizione delle utenti per tutta l’assistenza di cui possono aver bisogno, da quella più propriamente
sanitaria, come il pronto soccorso
e l’ospedale, all’assistenza legale, sia in ambito civile che penale, e ad altre forme di assistenza
diretta a sostegno della persona e
dei minori a carico. Lo sportello
sarà aperto tutti i martedì dalle
10:30 alle 12:30 tramite appuntamento telefonico, per ora presso
la sede di Via Cattaneo nr 4, poi
l’obiettivo è offrire ulteriori punti
di ascolto su tutto il territorio
apriliano. Tutto il progetto è interamente autofinanziato grazie ai
professionisti che hanno messo a
disposizione le loro competenze
e alle diverse associazioni che
ognuno nelle rispettive possibilità, chi mettendo a disposizioni le
rispettive sedi, chi il proprio personale volontario, hanno dato un
grande contributo all’avvio di un
progetto così importante e necessario per contrastare un fenomeno verso il quale troppo poco è
stato fatto sinora. Non possiamo
accettare che questo particolare
momento di crisi economica,
sociale e culturale si traduca in
un indebolimento dei diritti delle
donne vittime di violenza. Per
questo – conclude Munari - chiediamo con forza alle Istituzioni
nazionali e a quelle locali di rafforzare e sostenere con ogni
mezzo le politiche necessarie alla
prevenzione e alla lotta della violenza contro le donne.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
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L’AVVOCATO RISPONDE
LA RESPONSABILITA’ GENITORIALE
GLI ASPETTI PATRIMONIALI E LA TUTELA DEL MINORE
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Continuiamo l’argomento affrontato sullo scorso numero esaminando gli aspetti più strettamente
patrimoniali della responsabilità
genitoriale sui figli minori.
Il potere-dovere di amministrare i
beni del minore da parte dei genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, si traduce anche nel
potere di agire in suo nome e per
suo conto, rappresentandolo nei
rapporti con l’esterno (di qui la
definizione di “rappresentanza
legale”), per il compimento di atti.
Gli atti che possono essere compiuti in nome del minore potranno
essere sia di ordinaria amministrazione, e quindi posti in essere
anche disgiuntamente da parte di
ciascuno dei genitori, oppure di
straordinaria amministrazione,
che richiederanno l’esercizio congiunto oltre che, in caso di atti più
“rischiosi” per il patrimonio del
minore, l’intervento del giudice
tutelare che deve preventivamente
autorizzare l’operazione (art. 320
c.c.).
In base all’art. 324 c.c. il genitore
o i genitori che abbiano l’esercizio
esclusivo o congiunto della
responsabilità genitoriale devono
amministrare i beni del minore e la
legge riconosce loro il diritto usufrutto su questi beni, permette cioè
ai genitori di percepire i frutti
naturali (ad esempio il raccolto di
un terreno) e civili (ad esempio i
canoni di affitto del bene intestato
al minore), per destinarli al soddi-
sfacimento dei bisogni del nucleo
familiare. Ecco perché tale diritto
è indisponibile e inespropriabile
(ad esempio da parte di creditori
professionali dei singoli genitori)
e non prevede alcun obbligo di
rendiconto da parte dei genitori
titolari.
In capo ai genitori c’è nei confronti dei figli tutta una serie di obblighi ed in particolare l’obbligo di
educarli ed istruirli nonché di
mantenerli secondo le capacità
reddituali di ciascun genitore.
La violazione degli obblighi di
mantenimento, educazione e istruzione dei figli è sanzionata viene
sanzionata dalla legge sia dal
punto di vista penale – è infatti
considerato un reato – che dal
punto di vista civile.
In particolare il diritto al mantenimento dei minori può essere tutelato civilisticamente attraverso
provvedimenti cautelari di distrazione dei redditi : l’attuale art. 316
bis c.c. prevede infatti che i genitori debbano adempiere ai loro
obblighi di mantenimento dei figli
in proporzione alle rispettive
sostanze e secondo le loro capacità di lavoro professionale o casalingo. In caso di inadempimento, il
presidente del tribunale può ordinare con decreto che una quota dei
redditi o dello stipendio del genitore obbligato sia versata direttamente all’altro genitore o a chi
(ascendente o tutore) sopporta
materialmente le spese per il mantenimento, l’istruzione e l’educazione dei figli, oppure attraverso
provvedimenti cautelari tradizionali di sequestro conservativo dei
beni del debitore adempiente (art.
671 c.p.c.).
Nei casi più gravi di inadempimento sono poi previste delle
misure “estreme”che prevedono la
decadenza dalla responsabilità
genitoriale (art. 330 c.c.), i provvedimenti discrezionali a tutela
del minore (art. 333 c.c.) e la
rimozione di un genitore dall’amministrazione (art. 334 c.c.).
La decadenza dalla responsabilità
genitoriale consiste in una sanzione disposta dal tribunale nei confronti di quel genitore che abbia
violato, in modo significativo e
per causa a lui imputabile, i doveri derivanti dalla responsabilità
genitoriale, con fatti o atti idonei
a procurare un danno morale o
materiale al minore.
Se riguarda uno solo dei due genitori, la titolarità rimane attribuita
all’altro mentre se inadempienti
sono entrambi, si apre la tutela per
il minore
La decadenza dalla responsabilità
genitoriale comporta poi, oltre che
la perdita dell’esercizio della
responsabilità, anche la perdita
dell’usufrutto legale sui beni del
figlio, il venir meno per il figlio di
qualsiasi obbligo alimentare nei
confronti del genitore nonché l’allontanamento del figlio dalla
residenza familiare, qualora i fatti
che hanno causato la decadenza
siano di forte gravità, come nel
caso di maltrattamenti.
Quando i comportamenti del genitore non sono di gravità tale da
comportare la decadenza dalla sua
responsabilità genitoriale, il giudice può a sua discrezione adottare i
provvedimenti a tutela del minore
che ritiene opportuni nell’interesse
del minore e che verranno di volta
in volta parametrati a seconda
della situazione sottoposta all’attenzione del giudice. Il Giudice
potrà dunque consentire al figlio
qualcosa che il genitore gli ha
ingiustamente vietato oppure ordinare al genitore l’adempimento di
un obbligo che fino a
quel momento ha trascurato e così via.
Nei casi più gravi, invece, in particolar modo
ove vi siano maltrattamenti subiti dal minore,
dal genitore o dal convivente more uxorio, può
essere disposto l’allontanamento di colui/colei
che abusa del minore o
anche l’allontanamento
dello stesso minore dalla
residenza familiare, quando la permanenza in quell’ambiente rappresenti un danno ulteriore per lui
(ad esempio gli impedisca di
seguire un particolare corso di
studi).
Questi provvedimenti possono
concorrere con quelli che l’autorità giudiziaria potrebbe disporre
in esecuzione dei poteri ad essa
attribuiti da una legge speciale
(Legge 154 del 4 aprile 2001)
sugli “Ordini di protezione contro
gli abusi familiari” che ha introdotto nel codice civile l’art. 342
bis. In base a tale norma, ai fini di
una tutela ulteriore a favore del
minore sono rilevanti gli atti di
abusi familiari compiuti non solo
dal coniuge del genitore, ma anche
del convivente o da qualsiasi altro
componente del nucleo familiare
diverso dai primi due.
L’ordine si sostanzia in un provvedimento con cui il tribunale civile
intima all’autore dell’abuso la cessazione della condotta oppure l’allontanamento dalla casa familiare,
fissandone la nuova dimora in un
luogo a distanza tale da evitare
occasioni di interferenza con la
vita della famiglia;
Eventualmente potrà essere previsto anche un ordine di non avvicinamento con cui si intima all’auto-
re dell’abuso di tenersi distante dai
luoghi abitualmente frequentati
dai familiari sue vittime, inoltre, il
tribunale può eventualmente chiedere anche l’intervento dei servizi
sociali, volto a ristabilire un normale rapporto di vita familiare.
Gli ordini di protezione sono strettamente temporanei: durano al
massimo 1 anno e possono essere
prorogati solo se ricorrono seri
motivi e per il tempo strettamente
necessario.
Se poi il genitore si dimostra inaffidabile nella gestione dell’ amministrazione del patrimonio del
figlio potrà incorrere nella rimozione dall’amministrazione.
Il rimedio, previsto e disciplinato
dall’art. 334 c.c., comporta che il
genitore, ferma rimanendo la titolarità della responsabilità e il suo
esercizio limitatamente alla cura
della persona, perde la parte di
titolarità riferita all’amministrazione del patrimonio e alla legale
rappresentanza del minore.
In caso di rimozione dall’amministrazione pronunciata nei confronti di uno solo dei genitori, il
potere-dovere di amministrare
rimane solo all’altro mentre se il
provvedimento riguarda entrambi, il tribunale dei Minorenni affida l’amministrazione dei beni a un
curatore.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
ABOLITO IL TICKET REGIONALE, PIÙ GIUSTIZIA PER LE PERSONE
Dal 1° gennaio 2017 i cittadini del Lazio non dovranno più pagare il contributo fisso
aggiuntivo al ticket nazionale, e potranno risparmiare 20 milioni di euro. Dopo anni di
sacrifici sulle spalle delle famiglie, abbiamo invertito rotta. È stato possibile solo grazie al percorso di risanamento che stiamo portando avanti
10 regioni italiane con i programmi approvati da Bruxelles. Far partire questi bandi nel
miglior modo possibile, anche grazie alla collaborazione della Guardia di Finanza, è un
fatto molto positivo. Ci auguriamo che questo protocollo agisca da dissuasore nei confronti di frodi e illegalità –ha detto ancora Zingaretti.
A REGIONE SOSTIENE L’AEROSPAZIO, UN SETTORE
FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO
L’aerospazio e la “space economy” rappresentano un settore privilegiato per la rigenerazione, la crescita e lo sviluppo del Lazio. Oggi sono state presentate due azioni
importanti che fanno parte di questa strategia. Si tratta di un settore ad altro tasso d’innovazione e con una forte vocazione internazionale una parte importante dei nostri
sforzi e delle risorse disponibili
L’aerospazio e la “space economy” rappresentano un settore privilegiato per la rigenerazione, la crescita e lo sviluppo del Lazio. Oggi sono state presentate due azioni
importanti che fanno parte di questa strategia.
Ancora insieme all’European Space Agency e all’Agenzia Spaziale Italiana. La Regio-
"Dopo tre anni abbiamo raggiunto quello che sembrava un sogno. Nel 2008 l'introduzione del ticket fu un duro colpo al tema delle uguaglianze nell'accesso alle cure e nel
Lazio aveva creato un sistema folle, con il ticket nazionale e quello regionale che si
sommavano e a volte producevano un costo superiori alla prestazione"- parole del presidente, Nicola Zingaretti, nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato l'abolizione del ticket regionale.
Dal 1° gennaio 2017 i cittadini del Lazio non dovranno più pagare il contributo fisso
aggiuntivo al ticket nazionale, e potranno risparmiare 20 milioni di euro.
Un passo in avanti tangibile per tutti e tutte, in particolare:
• per una risonanza magnetica o una tac si passerà da 61,10 a 41,10 euro
• per la fisiokinesiterapia da 51,10 a 46,10 euro
• per visite specialistiche ambulatoriali e apa, da 50,10 a 46,10 euro
REGIONE E GUARDIA DI FINANZA INSIEME
PER TRASPARENZA E LEGALITÀ
L’obiettivo del protocollo siglato tra Regione Lazio e il Comando Regionale Lazio
della Guardia di Finanza si inserisce in un’ottica di collaborazione istituzionale per
agevolare i controlli e lo scambio d'informazioni in materia di finanziamenti dei fondi
comunitariUn altro passo avanti in nome della trasparenza e della legalità: oggi la firma
del protocollo siglato tra Regione Lazio e Guardia di Finanza. L’obiettivo è quello di
rafforzare il sistema di anticorpi della Regione rispetto al rischio di fenomeni corruttivi o di opacità nella gestione delle risorse. Il protocollo si rivela quindi uno strumento utile per contrastare ogni tipo di ingerenza nel tessuto economico e amministrativo
di tutto il territorio regionale. Migliorare i controlli in materia di finanziamenti dei
fondi comunitari. La proficua collaborazione tra Regione e Guardia di Finanza si propone di garantire ancora di più che ogni singolo euro sarà speso bene, assicurando trasparenza e legalità a ogni livello. La programmazione 2014-2020 sui tre programmi
regionali sui fondi europei, per un totale di 2,6 miliardi di euro, rappresenta infatti una
delle maggiori fonti di investimento di cui dispone la Regione
Maggiori controlli significa un uso migliore delle risorse. Con questo protocollo Regione e Guardia di Finanza si impegnano in vari modi: nello scambio di specifiche informazioni in relazione ai soggetti beneficiari dei finanziamenti comunitari; nella comunicazione di ogni informazione che possa essere utile per avviare nuovi controlli o
approfondire controlli già in atto; nell’effettuare controlli approfonditi su eventuali
irregolarità emerse.
"Potremmo chiamarlo un protocollo 'basta frodi e basta corruzione'. Grazie a questa
operazione di scambio di informazioni, di collaborazione quotidiana, sarà messa sotto
osservazione e monitorata tutta la nuova programmazione europea 2014/2020.Parliamo
di fondi per 2 miliardi e 700 milioni – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha
aggiunto: quest'anno il Lazio ha iniziato a fare i bandi subito, siamo stati tra le prime
ne Lazio è stata la prima in Italia a portare avanti un programma d’incubazione sull’Aerospazio e al momento risulta ancora essere l’unica coinvolta in un’azione simile.
Oggi è stato rinnovato l’accordo con Esa e Asi per il nuovo programma di incubazione di startup allo Spazio Attivo Roma Tecnopolo, comprensivo di call da 500.000 euro.
L’obiettivo è replicare il successo delle scorse edizioni con cui abbiamo sostenuto la
nascita di 20 imprese tecnologiche avviate con successo sul mercato
7,9 milioni del Por Fesr per l’aerospazio. L’obiettivo del bando è favorire il riposizionamento delle imprese e lo sviluppo delle filiere, rafforzando la competitività del tessuto produttivo laziale negli ambiti tematici dell’Aerospazio e Sicurezza, attraverso il
sostegno di progetti imprenditoriali realizzati da imprese, singole e associate.
L’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti
negli ambiti dell’avionica, dell’aerospazio e della sicurezza. I 7,9 milioni di euro di
fondi comunitari a disposizione delle imprese del Lazio saranno utilizzati per sostenere il riposizionamento competitivo delle singole aziende o delle loro aggregazioni. Il
bando sarà pubblicato il 22 novembre; tutti gli interessati potranno presentare domanda a partire da metà dicembre. I beneficiari sono le micro, piccole, medie imprese
(inclusi i liberi professionisti); grandi imprese; organismi di ricerca e diffusione della
conoscenza.
“L'Italia è un paese importante perché contiene, al suo interno, grandi vocazioni tra cui
quella dell'aerospazio e il Lazio è la regione leader. Oggi abbiamo sottoscritto questo
terzo accordo di collaborazione con l'Asi e l'Esa perché vogliamo essere vicini a tutti
coloro che credono e producono in questo importante settore a valore aggiunto –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: qui, in questo incubatore, ci sono
tante realtà che stanno dimostrando, attraverso il trasferimento tecnologico, che con la
scienza aerospaziale si può cambiare la vita di tutti i giorni e migliorarla, e questo sta
succedendo nel Lazio, nella nostra regione che è grande non solo per quello che è stata
ma per quello che vuole provare a essere”- ha detto ancora Zingaretti.
“L'accordo che sigliamo e il bando che presentiamo oggi sono parte integrante del
nostro impegno per la ripresa della competitività del Lazio- così Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, che ha aggiunto: con queste iniziative vogliamo favorire l'innovazione, sostenere il trasferimento tecnologico dalla
ricerca all'impresa, valorizzare i talenti, promuovere le startup e le nuove imprese sul
territorio, mantenere il Lazio agganciato ai settori più avanzati dell'economia globale e
sostenere il protagonismo internazionale delle nostre imprese”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
ANZIO - NETTUNO
Allegria, aria di festa, amicizia,
gioia di vivere. È questa l’atmosfera che Domenica 30 Ottobre
u.s. ha invaso Piazza Pia in
occasione della II Edizione della
“Caccia ai Tesori di Anzio”,
manifestazione di solidarietà
organizzata dalla Pro Loco
“Città di Anzio” con il patrocinio
dell’Amministrazione
Comunale e, come sempre, fortemente voluta da Aldo e Franca
Napoletano in memoria del
figlio Giovanni prematuramente
scomparso per un’ improvvisa
malattia.
Alla manifestazione hanno dato
entusiastica e preziosa collaborazione gli Scout della AGESCI
della sezione Anzio-Nettuno.
Circa 100 fra ragazzi e adulti si
sono radunati fin dalle 8.00 del
mattino in Piazza Pia per le previste operazioni di iscrizione,
numerazione e compilazione di
opportuna
documentazione.
Alle 9.30, letto il primo indizio,
le 18 squadre sono partite e, fino
alle 13.00, hanno dato vita ad un
gioioso e allegro andirivieni
lungo le strade della nostra città
a suon di cruciverba, rebus,
indovinelli ed altri giochi enigmistici, per identificare i vari siti
“CACCIA AI TESORI DI ANZIO”
di Anzio, più o meno noti (Piazza Cesare Battisti, Ristorante
Turcotto, il Cisternone, il Teatro
Romano, Fonte dello Speziale,
Stabilimento Tirrena e targa
Un sentito ringraziamento a
sponsor e Autorità che hanno
reso possibile il successo della
manifestazione: Amministrazione Comunale, Comando Polizia
commemorativa di G. Garibaldi
al porto),dove erano stati allestiti punti di controllo e transito.
Al termine della manifestazione, nel cortile della Parrocchia
Ss. Pio e Antonio, si è tenuto un
breve rinfresco con la premiazione delle squadre classificatesi ai primi tre posti. Ad ognuno
dei componenti le squadre vincitrici, la Pro Loco ha donato
una medaglia ricordo.
Municipale, Anzio Salumi,
Ranucci Bevande, Bar Imbarcadero, Bar Dei Graziosi, Tipografia Marina, Fratelli Del Gatto
ed Elso Biancone, vice Presidente della Pro Loco.
Il ricavato sarà devoluto al
Comitato Lotta contro il Cancro
Anzio - Nettuno su espresso
desiderio dei genitori del caro
Giovanni.
Dopo alcuni giorni di sperimentazione sono state attivate le isole
ecologiche per la raccolta differenziata al centro storico.
L’Assessore Placidi: “Tramite la tessera sanitaria sarà possibile aprire i vari
scompartimenti della differenziata”
Al centro di Anzio, sono funzionanti le cinque isole ecologiche finalizzate alla raccolta differenziata. In
centro le isole per la differenziata,
rivestite con le immagini fotografiche dei luoghi simbolo di Anzio,
sono state posizionate in Via Fanciulla d’Anzio, sulle Riviere di
pagina 43
mento differenziato dei rifiuti.
Il conferimento può essere effettuato
solo dai residenti e/o proprietari di
seconde case nella zona di Anzio
centro dalle ore 15.00 alle ore 06.00.
I cassonetti stradali saranno rimossi
a partire dal prossimo 21 novembre.
“Si tratta di <evoluti> punti di con-
Approvato il progetto definitivo per il
completamento dell’arredo urbano lungo
la via Ardeatina
La Giunta Comunale di Anzio, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Alberto Alessandroni, ha approvato il progetto definitivo per il completamento dell’arredo
urbano lungo la Via Ardeatina (tratto finale compreso tra
Anzio Colonia ed il centro).
“Abbiamo trasmesso in Regione tutta la documentazione
,- afferma l’Assessore Alessandroni - finalizzata alla
concessione di un contributo pari a circa l’80% dell’importo necessario mentre il restante 20% sarà a carico del
Comune. Con l’adesione a questo bando regionale contiamo di realizzare l’ultimo tratto di marciapiedi, illuminazione ed arredo urbano per completare l’interevento,
avviato negli scorsi, nel tratto di lungomare compreso
tra Lavinio ed Anzio”.
L’approvazione della delibera ha consentito, al Comune
di Anzio, di partecipare al “Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale”,
attuato dalla Regione Lazio, che prevede un finanziamento pari a 1.544.400,00 euro.
Avviso modifica orario di apertura al
pubblico dei Servizi Demografici del
Comune di Anzio
Ponente e Levante, in Via Matteotti
ed in Via Risorgimento alle quali si
aggiungerà presto l’isola a scomparsa di Piazza I Maggio che, quanto
prima, sarà adibita per il conferi-
ferimento, riservati esclusivamente
alle utenze domestiche, - afferma
l’Assessore alle Politiche Ambientali e Sanitarie del Comune di Anzio,
Patrizio Placidi - presso i quali
potranno conferire i residenti ed i
non residenti, proprietari di seconda
casa, muniti di tessera sanitaria che
sarà necessaria per aprire i vari
scompartimenti della differenziata. I
turisti, che prenderanno abitazioni
in affitto nelle zone interessate,
potranno invece utilizzare la tessera
che i proprietari dell’immobile
potranno richiedere all’Ufficio
Ambiente del Comune. Nell’ultimo
fine settimana - conclude l’Assessore Placidi - è stato eseguito un capillare intervento di bonifica nelle zone
di Lavinio Mare e Villa Claudia”
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Si comunica che, a partire dal 16 novembre 2016, l’apertura al pubblico degli Uffici di Anagrafe e Stato
Civile verrà temporaneamente sospesa il mercoledì mattina con il fine di consentire al personale di espletare le
pratiche ed i servizi richiesti dalla Cittadinanza.
Nuovi orari di apertura al pubblico dell’Ufficio Anagrafe e Stato Civile:
lunedì, martedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.00 – giovedì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.30
Al via i lavori per l’estensione della rete
del gas metano sul territorio comunale
di Anzio
Sono iniziati in questi giorni i lavori, a cura della società
2 I RETEGAS, per l’ampliamento di 1.500 metri della
rete del gas metano sul territorio comunale di Anzio.
L’importante intervento era stato approvato, lo scorso 28
ottobre, dalla Giunta Comunale su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Alberto Alessandroni.
“Si tratta di un intervento di estensione della rete del gas
metano - afferma l’Assessore Alessandroni -, che comprende prevalentemente alcune vie nelle vicinanze della
Nettunense e di Via dell’Armellino, che a breve consentirà a circa cento famiglie di usufruire di questo importante servizio. Inoltre, come Comune, abbiamo ottenuto che
la società estenderà la rete alle strade secondarie comprese nelle aree metanizzate, a condizione che ci sia una
densità di utenza pari a 10 metri lineari di rete. L’Ufficio
lavori pubblici - conclude l’Assessore Alessandroni - è a
disposizione dei cittadini per dare informazioni e supporto tecnico rispetto a questa tipologia di allacci”..
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Alla presenza di tante autorità
civili, militari e religiose, ai
ragazzi degli Istituti comprensivi
di Ardea 1 e 3., si è svolta la
commemorazione per i caduti di
tutte le guerre, organizzata dalla
sede di Ardea dell’Associazione
nazionale combattenti e reduci,
una manifestazione quella di
quest’anno ancor più sentita proprio perché ricorre il Settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica, e della fine
della guerra oltre che proprio ad
Ardea prima del 2 giugno del
1946 c’era il fronte dove tanti
giovani combattevano l’uno contro l’altro ognuno per far valere
le proprie idee. Tanti erano i
reduci che continuavano a combattere per L’Onore d’Italia, per
mantenere in essere il “ventennio” e quanti invece volevano
che l’Italia diventasse una
Repubblica come è attualmente.
A quei giovani Ardea deposi un
cippo proprio sotto la rocca. E
tanti sono i racconti che i reduci
ritornati da tutti i fronti
raccontavano, altrettanti fatti storici
venivano ricordati e da quei cittadini di Ardea, tanti dei quali
sfollati e da poco rientrati ad
Ardea in un paese distrutto dai
bombardamenti anglo-americani
durante lo sbarco nella vicina
Anzio, ricordi diretti. Nel cimitero comunale di Santa Marina
proprio sotto la Rocca, dove
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
In piazza per ricordare i caduti di tutte le guerre
nella chiesa, sono ancora ben
visibili i fori dei proiettili. Con
la cerimonia ai caduti di tutte le
guerre, un pensiero è andato
anche a quanti dei militari,
hanno partecipato nel mondo, in
zone di guerra ma in missioni di
pace. A quanti che in queste missioni di “pace” non sono più
Con i fondi regionali, il Comune
impegna 144mila euro per le telecamere
ed allarmi nelle scuole del territorio
Per limitare le numerose intrusioni nelle scuole di Ardea, dai parte di
vandali e ladri, in tutte le scuole del territorio verranno installati antifurti e telecamere. Da anni i malviventi la fanno da padrone perché
nessuno è riuscito fino ad oggi ad impedire ai malintenzionati di fare
quel che volevano. Con una determina di fine ottobre il conune, ha
impegnato la somma di 144mila euro per far installare strumenti elettronici di allarme e videosorveglianza nelle scuole del territorio,
servendosi dei finanziamenti regionali concessi due anni fa. Tutelare l’inviolabilità degli istituti scolastici deve essere sentita come la
sentono i cittadini una priorità. Della sequela di furti a marzo scorso se ne interessò addirittura un programma della Rai in quanto a
causa dei furti e dei danni causati ai plessi scolastici dove a causa di
questi le scuole rimasero chiuse per giorni, i genitori degli studenti si
rivolsero all’ente televisivo di Stato. In quei giorni le famiglie organizzarono scioperi e manifestazioni varie nelle strade del paese chiedendo più sicurezza e la garanzia per i propri figli del diritto a seguire le lezioni in un ambiente sereno. Una decisione quella di stanziare questi 144mila euro che è stata criticata anche da alcuni cittadini e consiglieri comunali, i quali ritengono che sono soldi spesi male
perché nella convenzione che il comune ha stipulato con la società
Hera luce per il risparmio energetico c’è compreso anche l’installazione dei sistemi d’allarme nelle scuole ed in tutti gli edifici pubblici. I politici si chiedono come mai si vogliono spendere questi euro
a pochi mesi dall’entrata in vigore della convenzione con la società
Hera luce? Cui protest.
Luigi Centore
La municipale nuovamente a piedi!!
Riceviamo e pubblichiamo un commento di Monica Fasoli, sulla
situazione che il disservizio per l’impossibilità della municipale di
Ardea di rifornirsi di carburante per le loro auto crea insicurezza
nella popolazione per la mancanza di controlli
Si leggono articoli dove l’amministrazione asfalta, pulisce,
mette telecamere e tira fuori slogan elettorali a cui i cittadini stentano a credere, soprattutto non possiamo dar loro
torto perchè di recente il comune ha dichiarato in un articolo che per ragioni di sicurezza a breve installavano
appunto delle telecamere nelle scuole, quando oggi proprio
in virtù della sicurezza tanto declamata, i vigili urbani non
sono potuti uscire sul territorio per mancanza di carburante. Non è la prima volta che questo accade e come tutti sappiamo e spesso mettiamo in evidenza, sul territorio c’è uno
scarsissimo controllo da parte degli organi preposti per difficoltà di vario tipo e questo comporta non pochi problemi
sulla sicurezza dei cittadini.
rientrati in Patria. A loro ha
detto il sindaco, va il nostro grazie da cittadini italiani,e da rappresentanti di una comunità che
continua a dare molto per la
Patria. Dopo anni grazie a due
giovani di Ardea quali Daniele
Petrella e Simone Erriu e a
quanti con loro hanno gratuita-
mente collaborato affinchè la
fontana del monumento ai caduti tornasse a zampillare, grazie a
loro, è tornato a vivere un
monumento per anni abbandonato, sul quale campeggiano i
nomi dei nostri padri che non
sono più tornati dai vari fronti di
guerra. Alla celebrazione hanno
partecipato le forze dell’ordine
del territorio, i marinai della
Capitaneria di Porto, e associazioni combattentistiche e d’arma, una delegazione di ragazzi
delle scuole cittadine, la Banda
musicale della Marina Militare
degli Stati Uniti d’America in
Europa.
Canile di Ardea: Di Blasi (Ass. Smarriti e Ritrovati)
denuncia la gestione fallimentare del Comune
La denuncia delle Associazioni Smarriti e Ritrovati ad Ardea e Pomezia
e Presenza Solidale perché ad Ardea la cura
degli animali è soltanto
uno spreco di denaro
pubblico e non una risorsa, economica e sociale?“. E’ questo l’interrogativo che l’Associazione “Smarriti e Ritrovati
ad Ardea e Pomezia”,
nata recentemente da un
gruppo di cittadini da
anni attivi nell’ambito
della tutela e dell’adozione dei nostri amici a
quattro zampe, pone
all’attenzione dell’opinione pubblica rutula, per voce
della sua Presidente, Valentina
Di Blasi.“Ad Ardea il problema del randagismo – dichiara
Valentina Di Blasi – è ormai
fuori controllo: ogni giorno ci
vengono riferiti decine di avvistamenti di animali vaganti e
la conta di quelli deceduti ai
lati delle strade assume sempre più le dimensioni di un
vero e proprio bollettino di
guerra. E’ un miracolo che
ancora non si sia verificato un
incidente stradale mortale.
Possibile che in Italia, si debba
sempre aspettare che succeda
una disgrazia per intervenire?
Gestione fallimentare:
“E’ sotto gli occhi di tutti –
prosegue – che la gestione
della questione da parte dell’amministrazione di Ardea sia
fallimentare, nonché chiaramente antieconomica: non tutti
sanno, infatti, che ogni anno i
cittadini di Ardea pagano con
le proprie tasse diversi canili
privati che, dal canto loro,
avendo in essere convenzioni
con più comuni limitrofi, sono
continuamente in esubero.
Risultato: gli animali vengono
deportati in canili con minore
visibilità, diventando un costo
perenne a carico della cittadinanza, oppure continuano a
vagare in mezzo alla strada, a
meno che i cittadini di Ardea
non li accolgano e non li curino a proprie spese, come spesso accade, pagando, di fatto,
per loro, due volte. Per questo,
chiediamo al Comune di Ardea
il perché dell’ostinarsi a perseguire questa disastrosa politica per il servizio in questione,
quando invece si potrebbero
adottare alternative che permetterebbero sia di impiegare
con il tempo minori risorse, sia
di ottenere un servizio molto
più adeguato agli standard di
legge e di rispetto per gli animali e le persone. Noi stiamo
formulando delle proposte
chiare su cui abbiamo coinvolto anche altre associazioni del
territorio – conclude Valentina Di Blasi – che permetterebbero un forte risparmio economico e l’innalzamento della
qualità del servizio, su cui
chiediamo di essere ascoltati
dalle Istituzioni preposte”.
Alessio Addezi che così ha
commentato l’iniziativa: “La
tutela degli animali non è un
problema secondario, perché
oltre a coinvolgere tantissime
famiglie che ospitano o vorrebbero ospitare un animale,
se lasciata fuori controllo, o
pessimamente gestita come
oggi fa il Comune di Ardea, si
tramuta in un serio problema
sociale, oltre che culturale ed
economico”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
pagina 45
in Commissione Ambiente la relazione preliminare
ARDEA Arrivata
per definizione nuovo bando di gara gestione rifiuti
Cristina Capraro consigliere
comunale del PSI :“sarà utile
coinvolgere, non appena
avremo a disposizione una
bozza del contratto d’appalto, l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione)”.
“Giovedì scorso si è riunita la
Commissione Ambiente del
Comune di Ardea con all’ordine del giorno la relazione
preliminare per la definizione
del bando di gara per assegnare l’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti
del nostro comune. Finalmente si affronta una questione che da diversi mesi ho
sollevato con una mozione
presentata in Consiglio (che
la maggioranza, con l’arroganza che la contraddistingue, si è presa il lusso di bocciare) e con la quale facevo
richiesta di velocizzare e rendere trasparente e partecipato
il percorso che ci avrebbe
portato alla individuazione
della società che andrà a
sostituire l’azienda di S.
Antonio Abate che attualmente gestisce il servizio per
la nettezza urbana”- queste le
dichiarazioni della consigliera Capraro.
“Ribadisco 'finalmente' perché le attenzioni da prestare
alla definizione del nuovo
bando (data la sua complessità) e quindi alle caratteristiche che dovrà fornire il
nuovo gestore insieme alla
definizione delle modalità di
raccolta e smaltimento dei
rifiuti, è un passaggio fondamentale per il nostro Comune”.
“Gli uffici competenti, il con-
siglio e la giunta comunale
devono poter lavorare all’unisono nell’interesse della
città. Si parla di un appalto
per i prossimi 7 anni e di un
ammontare di circa 70 milioni di euro. Ardea ed i suoi cittadini non possono permettersi ulteriori debolezze contrattuali che hanno permesso
disservizi, ritardi e pesanti
disagi dal 2009 ad oggi”.
Conclude infine la consigliera: “Dato l’ammontare economico dell’appalto e l’esperienza vissuta con l’attuale
gestore del servizio credo
sarà utile coinvolgere, non
appena avremo a disposizione una bozza del contratto
d’appalto, l’ANAC (Autorità
Nazionale Anticorruzione)
per ottenere preventivamente
un parere consultivo ed evita-
Ennesimo episodio di degrado
In via Campo di Carne, a Tor San Lorenzo, un ennesimo episodio di degrado, ancora una volta
l’abbandono del territorio la fa da padrona, una storia infinita quella del degrado del territorio
rutulo, dove il controllo da parte dell’amministrazione comunale sembra essere infinito. Da
oltre un anno lamentano i residenti della zona, una Lancia gialla giace davanti al bar Peyote,
una carcassa che fa bella mostra con il paesaggio. L’interno dell’auto è diventato un secchio dei
rifiuti. Quello che più rattrista dicono gli avventori del bar è che i proprietari del bar hanno più
volte segnalato la presenza dell’auto, alle autorità preposte, ma nessuno ha ancora provveduto
alla sua rimozione. L’auto di Tor San Lorenzo dicono gli avventori del bar, oggi l’auto festeggia la sua prima candelina peccato che a festeggiare con questo degrado non c’erano politici a
pavoneggiarsi per il taglio del nastro. I residenti hanno concluso sarcasticamente: “speriamo
che non debba spegnere anche il secondo.
re di commettere grossolani
errori così come accaduto
con le amministrazioni Eufemi e Di Fiori”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
POMEZIA
Con una delibera del 25 ottobre
scorso la Regione Lazio ha
nominato un Commissario ad
acta per “mancata attività di
verifica da parte del Comune di
Pomezia sui lavori di trasformazione e modifica di destinazione
d’uso abusivi dei locali sottotetto relativi ai fabbricati di via
Almirante e via Romualdi”.
Sulla vicenda interviene il Sindaco Fabio Fucci:
“Prendiamo atto dell’ennesimo
attacco politico della Regione
Lazio nei confronti della nostra
Amministrazione. In questi anni
ci siamo trovati spesso, soprattutto in materia di urbanistica,
ad affrontare le conseguenze di
una politica che per anni è andata a braccetto di speculatori edilizi, che hanno pensato esclusivamente ai loro interessi senza
tutelare il bene pubblico. In particolare, sulla vicenda in oggetto, i responsabili dei permessi a
costruire rilasciati tra il 2006 e il
2007 sono rimasti impuniti grazie alla prescrizione. La sentenza del Tribunale di Velletri n.
2500/2014 chiude infatti il pro-
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
La Regione Lazio nomina un Commissario ad acta per gli immobili di via
Almirante e via Romualdi, le dichiarazioni del Sindaco di Pomezia
cedimento penale a carico degli
indagati e mantiene in piedi
quello amministrativo rimandando al Comune l’accertamento degli eventuali abusi edilizi”.
“Dalle verifiche effettuate dai
nostri Uffici tecnici è emerso
che le difformità riscontrate,
vale a dire i due piani in più, non
hanno comportato un aumento
di cubatura rispetto alle previsioni originarie, non costituendo
quindi variante. Con la delibera
di Consiglio comunale del 29
settembre 2015, con cui il
Comune ha integrato gli indici
edilizi delle Norme Tecniche di
Attuazione del Comparto D, si è
ristabilita una situazione di
regolarità. E’ bene ricordare
infatti che gli immobili, negli
anni, sono stati acquistati e abitati da nostri concittadini, vere
‘vittime’ di una gestione scellerata delle passate amministrazioni e delle cooperative coinvolte. Con questo atto il Consiglio comunale ha messo l’interesse dei concittadini davanti a
tutto, operando con legittimità e
trasparenza: è stato lo stesso
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
Carabinieri arrestano ladri di giubbotti
Avevano pensato che sarebbe stato un colpo facile facile: si
sono confusi tra la folla dell’Outlet McArthur Glen di Castel
Romano e si sono intrufolati all’interno del negozio Nike. Qui
hanno scelto cosa prendere e, quindi, sono usciti dal locale
con il loro bottino senza pagare. A rovinare la festa a due
romani di 20 e 19 anni, incensurati sono stati i carabinieri
della Stazione Roma Tor dé Cenci, alle dirette dipendenze
della Compagnia di Pomezia al comando del Capitano Luca
Ciravegna. I militari dell’Arma hanno controllato i giovani nei
pressi dell’uscita dell’Outlet e li hanno sorpresi in possesso di
diversi giubbotti che erano appena stati trafugati dal negozio
di articoli sportivi. Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza, è stato possibile accertare che i ragazzi, approfittando della ressa presente nell’esercizio, si erano introdotti
nei camerini prova portando con loro diversi capi di abbigliamento che, poi, hanno indossato uno sopra l’altro, uscendo
indisturbati.
Alle associazioni pometine 6 scuolabus inutilizzati
E’ stato pubblicato l’avviso per la cessione a titolo gratuito di
6 scuolabus di proprietà comunale, inutilizzati da anni, a favore di associazioni e/o soggetti privati. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata per il prossimo 19
dicembre, alle ore 12.00.
L’avviso pubblico è consultabile sulla pagina web
www.comune.pomezia.rm.it/affidamento_automezzi dove
sono riportati tutti i dettagli. “Con queste dismissioni, 6 mezzi
per il trasporto scolastico inutilizzati da anni, abbiamo completamente rinnovato l’autoparco comunale – spiega l’Assessore Giuliano Piccotti - Il Comune di Pomezia pagava tasse
per mezzi fermi e inutilizzati, alcuni immatricolati addirittura
nel 1998. Dopo la demolizione di 9 mezzi lo scorso anno e la
cessione di questi 6 ad associazioni o cittadini, abbiamo finalmente un autoparco comunale efficiente e un risparmio economico notevole”.
L’ADS dice Addio a Pomezia. Il PD accusa il Sindaco
“Un altro addio, un’altra azienda che abbandona il territorio di
Pomezia. Il Partito Democratico di Pomezia esprime grande
preoccupazione per la notizia appresa in giornata del trasferimento della società leader nel settore dell’Information Technology. Le dure parole dell’Ads nei confronti dell’amministrazione sono la conferma di una profonda incapacità - dimostrata dalla giunta Fucci - di guardare allo sviluppo del tessuto economico e produttivo. Senza entrare nello specifico, ma
ci auguriamo che il Sindaco voglia spiegare le ragioni delle
gravi accuse mosse da Ads, chiediamo alla giunta di fare chiarezza e raccogliere l’invito già arrivato in passato da altri
gruppi industriali di guardare alle esigenze di imprese e lavoratori. Non si governa solo guardando alla piccola manutenzione, pure importante. Una città come Pomezia ha bisogno di
visione e prospettiva per tornare a crescere”.
TAR del Lazio a respingere
infatti il ricorso contro questa
delibera presentato da tre cittadini di Pomezia che ne chiedevano l’annullamento. Il giudice
ha respinto la domanda di ricorso ‘considerato che sussistono
fondati dubbi circa la sussistenza dell’interesse dei ricorrenti a
ottenere l’annullamento dell’impugnata delibera’.
“E’ la stessa Regione inoltre a
riconoscere, nella delibera di
nomina del Commissario ad
acta, che un’eventuale procedura di annullamento regionale dei
permessi a costruire si ‘rivelerebbe gravemente penalizzante
per cittadini espostisi incolpevolmente a irregolarità edilizie
causate da errate procedure
abilitative esercitate dal Comune di Pomezia’ con il rilascio dei
permessi a costruire datati 20062007”.
“La nostra Amministrazione
lavora da sempre per l’interesse
pubblico – continua il Sindaco –
e questa vicenda non fa certo
eccezione. La Regione ci ha
chiesto infatti accertamenti sugli
immobili:
verifiche attuate
dagli Uffici tecnici e dalla Polizia Locale a gennaio e maggio
2016. Perché quindi la nomina
di un Commissario ad acta?”
“Zingaretti ha preso la malsana
abitudine di sostituirsi al Comune di Pomezia sui temi urbanistici per contrapposizione politica – conclude Fucci - A lui dico:
se aveva il desiderio di governa-
re il territorio di Pomezia poteva
candidarsi a Sindaco nel 2013.
Ancora una volta la Regione
Lazio ha voluto aggredire il
nostro territorio proprio nel
momento in cui abbiamo ristabilito legalità e trasparenza:
dove era quando a Pomezia
arresti e indagati per una gestione illecita dell’urbanistica erano
all’ordine del giorno?”.
Si tratta di un servizio di messaggistica simile a WhatsApp
Vuoi essere informato sul Comune? C’è Telegram!
Essere informati in tempo reale
ovunque ci si trovi e senza doiversi
recare in un qualche ufficio municipale. Da qualche giorno è possibile
visto che il Comune ha attivato un
suo profilo sull’applicazione di
messaging Telegram, meno nota di
WhatsApp ma altrettanto funzionale, comoda e soprattutto gratuita (a
patto di usare il wi-fi o un piano
dati sul proprio smartphone o
tablet; comunque si può usare
anche dal pc). Quindi dopo il web,
ora la comunicazione corre direttamente nelle nostre mani grazie ai
nostri telefonini connessi alla rete.
Con Telegram è possibile usare i
“canali”, cioè strumenti in grado di
diffondere messaggi pubblici agli
iscritti. I canali possono avere un
numero illimitato di membri e i
nuovi membri possono visualizzare
l’intera cronologia dei messaggi. I
nomi e i numeri di telefono degli
iscritti sono nascosti e quindi non
sono visibili, a tutela della privacy
degli utenti.
Per ricevere i messaggi del Comune
di Pomezia sul tuo cellulare è
necessario scaricare l’applicazione
Telegram e seguire le istruzioni
(che riportiamo in fondo all’articolo). Una volta istallata e fatto l’accesso si riceveranno comunicazioni
da parte dell’Ente su emergenze e
urgenze ma anche su eventi e manifestazioni pubbliche. L’unica cosa
che forse limita un po’ il tutto e gela
l’entusiasmo è che non è possibile
mandare messaggi al Comune attraverso questo canale, ma solo solo
riceverli. “Dopo la newsletter e il
bollettino settimanali, le bacheche
comunali, i social network e il
nuovo sito internet – ha detto il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci –
introduciamo un nuovo servizio
utile alla cittadinanza per ricevere
comunicazioni di servizio direttamente sul cellulare. Accade a volte
che si presentino emergenze in
Città che non riusciamo a comunicare con largo anticipo: grazie
all’applicazione Telegram potremo
raggiungere un largo numero di
persone in maniera istantanea e
sicura, direttamente su telefonino.
Invito tutta la cittadinanza ad unirsi
al canale Comune di Pomezia su
Telegram per rimanere sempre
aggiornati”.
Ecco come accedere al canale
“Comune di Pomezia” su Telegram
- Accedere al Play Store (per
Android) o App Store (per Iphone)
dove è possibile scaricare Telegram
Messenger
- Installare. Quindi aprire Telegram
e inserire il proprio numero di cellulare
- Inserire il proprio nome
- Cercare il canale @comunepomezia (Comune di Pomezia) oppure
fare clic sul cellulare sul link:
www.telegram.me/comunepomez
ia
- Fare clic su “APRI CANALE”
- Fare clic su “UNISCITI” per
diventare un membro e ricevere le
comunicazioni. Questo è tutto.
Fosca Colli
[email protected]
Numerosi gli interventi fatti e in corso nei vari istituti
Il Comune torna sempre… a scuola
Una città giovane dove è alta la presenza di bambini. Un costante
aumento di presenze nei plessi scolastici del territorio che fa sì che vi
sia sempre necessità di adeguare le
strutture per essere le più funzionali ed accoglienti possibili. Non è un
caso che l’attuale Amministrazione
alla guida della città si stia impegnando a tutto campo nell’edilizia
scolastica, con una serie di interventi già portati a termine, altri in
itinere ed altri che verranno eseguiti in un prossimo futuro.
Un qualcosa preso a cuore dal sindaco del Movimento 5 Stelle, Fabio
Fucci: “Lavoriamo per la sicurezza
di studenti e personale scolastico –
ha detto - Dopo i lavori eseguiti nel
periodo estivo per garantire un
avvio dell’anno scolastico in totale
sicurezza (comunicato), continuano
gli interventi sulle strutture comu-
nali di Pomezia. Gli interventi realizzati e da realizzare – ha aggiunto
il Primo Cittadino - sono opere
importanti, non soltanto perché
intervengono su strutture comunali
che ospitano quotidianamente i
nostri bambini e ragazzi, ma perché
sono investimenti per il futuro della
nostra Città”.
L’Assessore Federica Castagnacci
ha sottolineato con soddisfazione
prossime settimane, infatti, si darà il
via a ulteriori interventi che consentiranno, entro i primi mesi del 2017,
di concludere una serie di opere di
messa in sicurezza e miglioramento
delle strutture scolastiche.
Ecco, quindi, una panoramica per i
lavori eseguiti da settembre a oggi:
- Rifacimento dell’impianto della
centrale termica della Scuola
Secondaria di I Grado, “ICS via
delle Tecnica” (via della Tecnica);
- Rifacimento dell’impianto della
centrale termica della Scuola dell’Infanzia, Plesso 3, “ICS Enrico
Pestalozzi” (via Marsiglia);
- Rifacimento dell’impianto della
centrale termica della Scuola Primaria, Plesso 1, “ICS Enea” (via
Torralba);
- Rifacimento dell’impianto della
centrale termica della Scuola Primaria “CDS via Giacomo Matteotti” (via Matteotti);
- Implementazione impianto di
allarme della Scuola Primaria “CDS
via Giacomo Matteotti” (via Matteotti);
- Realizzazione impianto di allarme
presso la scuola dell’infanzia comunale “Gianni Rodari” (via Alcide
De Gasperi).
Fosca Colli
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
CISTERNA
Tutti approvati gli undici punti
all’esame del Consiglio comunale. Numerose le interrogazioni
presentate dai consiglieri dell’opposizione. Panfili è tornato a
chiedere interventi sulla manutenzione delle strade e ha lamentato l’approssimativo ripristino
del manto stradale da parte di
Acqualatina dopo i lavori sulla
rete idrica, ha invitato ad aderire
al progetto “Banca delle risorse”
per consentire ai genitori di svolgere volontariamente piccoli
lavori di manutenzione negli
edifici scolastici, ha chiesto la
modifica del regolamento sulle
case popolari per evitare che
l’assegnatario sia già titolare di
un’abitazione all’estero, la situazione degli oneri concessori,
infine se fosse vero che durante
le manifestazioni estive fossero
state esposte vetture di una ditta
che ha avuto l’interdittiva antimafia.
Giorgi ha chiesto di esprimere
l’incondizionato appoggio alle
forze dell’ordine per l’operazione Olimpia a Latina, ha chiesto
quali siano le iniziative del sindaco sul sito dismesso della ex
Goodyear all’indomani dell’arresto di Veneruso. Ha poi interpellato l’assessore Martelli sulle
responsabilità dello smottamento del fondo stradale di via Nettuno in occasione del nubifragio
dello scorso settembre.
Innamorato ha chiesto di rivedere il regolamento sulla sponsorizzazione delle aree verdi
comunali considerato che finora
non sono state presentate offerte,
di rivedere il piano edilizio nel
centro storico per snellire le pro-
pagina 47
IL CONSIGLIO APPROVA FONDI PER L’AGIBILITA’ DEL CENTRO POLIVALENTE,
PER OPERE PUBBLICHE. RIDEFINITE LE COMMISSIONI CONSILIARI ED ELETTORALE
Ipotesi di Provincia e Comune come parte civile per riprendere il sito ex Goodyear
cedure, se risultassero opere
abusive all’interno dell’area
boschiva de Il Filetto, e la situazione degli interventi Plus come
il parcheggio fotovoltaico a nord
di Cisterna e i bus elettrici.
Hanno risposto l’assessore Martelli affermando che lo smottamento su via Nettuno è stato
causato dall’otturazione di una
condotta di Acqualatina che per
questo ha provveduto ai lavori di
ripristino del manto stradale.
L’assessore Filippi invece ha
informato che il regolamento
sugli oneri concessori sarà al
vaglio della commissione tecnica convocata per giovedì prossimo e in seguito si esaminerà
anche l’eventuale revisione del
piano edilizio del centro storico.
Il sindaco è intervenuto confermando il pieno sostegno e collaborazione alle forze dell’ordine,
mentre sulla vicenda ex Goodyear ha ribadito la volontà di tornare in possesso dell’area e la
necessità di un’azione congiunta
tra Provincia e Comune prendendo in seria considerazione
un’azione, anche giudiziaria, a
tutela della comunità intera.
Circa i progetti Plus ha detto che
si attende la stipula della convenzione con l’Anas per l’apertura del parcheggio fotovoltaico
sull’Appia nord mentre i bus
elettrici verranno omologati e
prossimamente entreranno in
funzione su tratte urbane. Invece
le manifestazioni estive sono
organizzate dalla Pro Loco, non
dal Comune, e molto probabilmente gli accordi per l’esposizione delle vetture risale a prima
dell’interdittiva. Su “Il Filetto” il
sindaco ha ricordato come lo
scorso anno, con fondi regionali
per l’Expo, siano stati realizzati
dei ripari per i cavalli ma che
verranno svolti controlli per
verificare l’esistenza di opere
abusive. Si verificherà anche la
possibilità di aderire alla Banca
delle Risorse per le scuole e di
modificare il regolamento per
l’assegnazione delle case popolari.
Conclusa la presentazione delle
interrogazioni, si è passati all’esame dell’ordine del giorno con
la consueta approvazione dei
verbali delle sedute precedenti.
Molti i punti relativi al bilancio
ad iniziare dalla comunicazione
del prelievo dal fondo di riserva
per l’adeguamento della copertura finanziaria a seguito della
sentenza del Consiglio di Stato
per una vertenza con la D.S.A.C.
relativa ad un esproprio risalente
al 1996, alla variazione per l’approvazione del progetto definitivo per il completamento del
palazzetto dello sport in area ex
Nalco, o il riconoscimento di
debiti fuori bilancio per un collaboratore farmacista in temporanea sostituzione della titolare
del servizio, per il maggior
numero di cani randagi da mantenere rispetto a quelli inizialmente previsti, per il servizio di
integrazione scolastica reso ad
un alunno frequentante un plesso nel territorio di Latina.
Infine una variazione di bilancio
anche per le procedure finalizzate al rilascio dell’agibilità del
centro sociale San Valentino,
tuttora assente nonostante sia da
tanti anni in servizio. L’assenza
Bonus Cultura di 500 euro per tutti i 18enni.
L’assessore Chinatti informa dell’opportunità
per i neo-maggiorenni di Cisterna
L’assessore alla Pubblica Istruzione,
Claudio Chinatti, rende noto ai diciottenni di Cisterna dell’opportunità rappresentata dal Bonus Cultura. Si tratta di
un’iniziativa del Governo nazionale
rivolta ai nati nel 1998 che destina, a chi
ne farà richiesta, 500 euro da spendere in
Cultura.
Chi ha compiuto o compirà 18 anni nel
2016, dunque, potrà per oltre un anno
(entro il 31 dicembre 2017) spendere
500 euro entrando nei musei o nelle aree
archeologiche, vedendo un film, una
mostra o uno spettacolo teatrale, un concerto o comprando un libro (compresi i
testi scolastici).
Il bonus è destinato anche ai diciottenni
stranieri purché in possesso del permesso di soggiorno e residenti in Italia.
Per accedere al fondo basta registrarsi al
sito www.18app.it oppure sull’app
“18App” entro il 31 gennaio 2017.
Entrati sul sito o sull’app, è indispensabile crearsi una Spid, cioè un’identità
digitale necessaria per accedere ai servizi on line della Pubblica amministrazione.
Per avere la Spid e registrarsi occorre
possedere un cellulare, un documento
d’identità valido e una tessera sanitaria,
quindi servirsi di uno dei quattro identity
provider (Poste, Tim, Infocert e Sielte).
Usando lo Spid si avrà il login e una
volta entrati nel sistema verrà generato il
plafond da 500 euro che sarà attivo fino
alla fine del 2017.
“E’ diventato operativo il Bonus Cultura
del Governo nazionale e invito tutti i
nostri 18enni – afferma l’Assessore alla
Pubblica Istruzione, Claudio Chinatti – a
cogliere questa opportunità. Attraverso
l’apposito sito, i giovani potranno usufruire di una carta elettronica nominale
con la quale ottenere buoni sconto in
attività convenzionate che il neo-maggiorenne potrà stampare o mostrare
all’esercente tramite qr code o bar code
per il ritiro dell’acquisto effettuato online.
Il bonus, quindi, offre la possibilità di
assistere ad eventi culturali dal vivo o
acquistare libri, cose di cui solitamente
ci si priva nelle famiglie con condizioni
economiche disagiate”.
Al fine di agevolare i ragazzi interessati,
il servizio Informagiovani del Comune
di Cisterna mette a disposizione un
accesso internet per la registrazione al
portale nei seguenti giorni: da martedì a
venerdì la mattina, dalle ore 10 alle ore
13; martedì e giovedì di pomeriggio,
dalle ore 15 alle ore 16:30.
del certificato di agibilità, ha
spiegato il sindaco, è il motivo
per cui la ditta affidataria della
gestione del centro non ha iniziato ad operare e della mancata
apertura della sala prove musicale.Ratificata la delibera di attuazione del programma triennale
delle opere pubbliche per l’affidamento, con fondi di bilancio
anziché la prevista devoluzione
dei mutui, della progettazione di
opere come la scalinata degli
Angeli, il rifacimento del muro
di contenimento presso la scuola
Giovanni Cena, l’adeguamento
del Palazzo dei Servizi.
Tutti d’accordo sulla mozione
presentata dal consigliere Di
Cori in difesa del Punto di Primo
Intervento sanitario. Il sindaco
ha informato che a seguito di
riunioni tra i sindaci pontini e il
nuovo manager Asl Casati, si è
giunti all’approvazione del
nuovo Piano aziendale che conferma il PPI a Cisterna e ne prevede il potenziamento con una
campagna di informazione sul
corretto uso della struttura a
seconda del tipo di emergenza.
Ciò nonostante, come pure sollecitato dai consiglieri Di Lelio e
Giorgi, non verrà abbassata l’attenzione su un servizio irrinunciabile per la città come il Punto
di Primo Intervento.
L’assessore Buffarini ha relazionato sui programmi di bilancio
di previsione con l’integrazione
degli stanziamenti inerenti l’ordinamento per l’abbattimento di
barriere architettoniche, per progetti culturali e per interventi in
conto capitale per l’annualità
2016.
Hanno concluso l’assise la sostituzione del membro effettivo
della Commissione elettorale
comunale, nella quale Marasca
subentra a Chinatti, e la presa
d’atto della ridefinizione delle
commissioni consiliari conseguente all’ingresso dei nuovi
consiglieri subentrati ai neo
assessori. La ripartizione è stata
contestata dalla minoranza con
l’abbandono dell’aula da parte
dei consiglieri Merolla e Panfili.
Ascensori al posto dei montacarichi
La proposta dell’assessore Ianiri a RFI per la Stazione di Cisterna
“Alla stazione ferroviaria
di Cisterna servono degli
ascensori, non possiamo
più aspettare”, sono le
parole dell’assessore al
Welfare e al Trasporto pubblico locale, Pierluigi Iani-
ri, che chiede a RFI (Rete
Ferroviaria Italiana) collaborazione per la risoluzione dell’annoso problema
dell’accessibilità allo scalo
cisternese.
“Da circa dieci anni – spiega Ianiri - la nostra stazione ferroviaria ha due elevatori, dei montacarichi per
dire meglio, che non sono
mai serviti a niente a causa
della mancanza di personale di Ferrovie dello Stato,
oggi RFI. Quei dispositivi,
infatti, per salire e scendere
hanno bisogno di un operatore che li faccia partire,
una limitazione tecnica che
li rende inadeguati alle esigenze di uno scalo con l’utenza di Cisterna.
In passato questa amministrazione ha incontrato i
vertici di RFI ponendo alla
loro attenzione questa
situazione (ed altre che
affliggono la nostra Stazione) nel tentativo di sollecitare un intervento risolutivo su un’area che, è bene
ricordare, è completamente
di competenza della società del gruppo Ferrovie
dello Stato.
Ad oggi però, non abbiamo
avuto riscontri se non una
proposta che impegnerebbe il nostro Comune o
comunque le nostre risorse
locali, nell’offerta di un
servizio il cui onere spetta
alla società.
Noi crediamo invece – dice
l’assessore – che sia neces-
sario che la RFI installi dei
veri e propri ascensori al
posto dei due montacarichi
esistenti. Elevatori comuni,
come quelli che si trovano
in tante stazioni ferroviarie, che diano finalmente la
possibilità ai cittadini con
problemi motori di prendere il treno quando vogliono
e senza disagi.
Una soluzione definitiva,
ragionevole e certamente
più conforme alle esigenze
di una stazione ferroviaria
che, ricordiamo, serve un
enorme numero di pendolari composto soprattutto
da cittadini residenti nei
comuni vicini.
Sottoporremo direttamente
a RFI la nostra proposta –
conclude Pierluigi Ianiri –
alla quale uniremo anche la
richiesta di un intervento
strutturale sul sottopassaggio che, come è noto, troppo spesso si allaga durante
gli acquazzoni più copiosi”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
SPORT
Incontriamo con piacere
Marco Sacchetti, Presidente
del Judo Kodokan Aprilia,
realtà sportiva di prim’ordine, con ampissimo seguito
tra bambini e bambine,
ragazzi e ragazze, uomini e
donne. Insieme alla moglie
Eleonora e sotto la straordinaria direzione tecnica del
maestro Ubaldo Volpi, campione del mondo plurititola-
to, Marco è riuscito a concretizzare uno dei suoi
sogni: realizzare uno spazio
di vita, un luogo di incontro
e condivisione aperto a tutti
dove l’insegnamento e la
pratica sportiva si fondono
con prerogative di etica
comportamentale, autostima
e benessere psicofisico.
Marco, perché il Judo?
Il Judo è per il CIO (Comitato Olimpico Internazionale)
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
JUDO KODOKAN APRILIA: traguardi e prospettive
Conosciamo il Judo: la disciplina sportiva più completa
la disciplina sportiva più
completa. Disciplina olimpionica, non un’arte marziale. Le sue prerogative formative sono così ampie e globalmente riconosciute che in
molte nazioni del Nord
Europa e di altri Continenti
il Judo rientra nei programmi scolastici dell’età dell’obbligo. L’autocontrollo, il
rispetto, l’umiltà, un indisso-
lubile connubio tra i concetti
di potenza e autodifesa, sono
i principali pilastri fondanti
di questa disciplina.
Dove e come operate? Un
primo bilancio?
Orami da più di un anno
siamo in Aprilia in via
Cagliari; la nostra palestra è
divenuta in breve tempo un
riferimento irrinunciabile
per tante decine di bambini,
ragazzi e adulti, di entrambi
i sessi, che condividono uno
straordinario percorso di
vita. Ricerchiamo e portiamo avanti lavori mirati adatti alle caratteristiche e pecularietà di tutti; adottiamo i
programmi sportivi e formativi più avanzati. Possiamo
contare su un team di maestri di prim’ordine.
Qualche parola sul maestro Ubaldo Volpi?
Ubaldo è innanzi tutto un
amico.
Pluricampione;
docente nazionale della Fijlkam; consulente delle forze
armate nazionali. Personalità sportiva di prim’ordine in
grado di garantire la più alta
formazione sportiva specifica per tutti. Sotto la sua
guida ogni obiettivo è raggiungibile.
Massimo Saurini è il nuovo presidente del Comitato
Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana
Il comitato provinciale della
Federazione Ciclistica Italiana
ha il nuovo presidente: Massimo Saurini succede a Marco
Caruso per il quadriennio
2017-2020. L’assemblea elettiva delle società affiliate
riunitasi sabato presso l’Hotel
Europa a Latina ha dunque
scelto di affidare il futuro del
e sarà nominato anche il vicepresidente. Nato ad Aprilia il
29 aprile 1986, Saurini potrà
quindi continuare ad impegnarsi in prima persona per la
valorizzazione e la crescita
della disciplina, visto che da
un decennio, grazie al suo
lavoro organizzativo, era già
aumentato il numero delle
pianeta delle ruote nostrano al
patron della Asd Pedale Apriliano che sarà affiancato dal
segretario Marco Tasciotti e
dai consiglieri Massimo
Colongi, Angelo Impemba,
Arturo Papa e Gaetano Senesi.
Nei prossimi giorni si consumerà l’insediamento ufficiale
gare in calendario sul territorio: quattro organizzate solo in
questo 2016. «Grazie di cuore
a tutte le società sportive che
mi hanno espresso la loro
fiducia - ha detto Saurini -.
Sarò il presidente di tutte le
società e di tutti i tesserati. Il
lavoro da fare non manca ma
questo già lo sapevamo al
momento di proporci alla
guida del comitato di Latina.
Sarà un lavoro di squadra,
sinergico, che avrà come
obiettivo la crescita dell’intero
movimento della nostra provincia». Punti che lo stesso
Saurini aveva sottolineato
anche nei mesi scorsi: «Torno
a ripetere che il ciclismo va
verso una svolta - ha osservato -, perché necessita di un
cambiamento radicale. Da
troppo tempo manca un dialogo continuo con gli enti
pubblici e chi vuole organizzare degli eventi è costretto
a fare salti mortali per
un’autorizzazione. E’ nostra
intenzione supportare realmente le diverse società
nelle loro necessità, soprattutto per quelle che operano
con le categorie giovanili.
Fare da tramite tra loro e gli
enti e dare loro una mano
concreta anche sul piano
delle risorse economiche
chiedendo un sostegno alle
aziende locali. Al termine di
ogni stagione tireremo le
somme sia sul fronte delle
gare organizzate sia su quello
dei nuovi tesseramenti, perché
è nostra intenzione far crescere questi numeri in provincia.
E applicheremo il principio
della meritocrazia in base
all’attività realmente svolta
dalle stesse società».
Quale programma per i
prossimi mesi?
In aggiunta agli allenamenti
settimanali, ci saranno
numerose gare e momenti di
pratica sportiva. Veniamo
dal randori di Ostia dello
scorso mese di settembre e
dal “Trofeo 4 stagioni” di
Roma dello scorso mese di
ottobre. Parteciperemo, con
cadenza mensile, alle gare
del Circuito Federale Fijlkam. Ci saranno momenti di
incontro e allenamento con i
campioni di judo nazionali e
olimpici;
organizzeremo
gare e allenamenti con strutture territoriali regionali
come la nostra. Ogni 15
giorni ci saranno incontri e
allenamenti con le strutture
collegate di Anzio e Nettu-
no: siamo una realtà sempre
presente e fortemente integrata col tessuto sportivo
judoka regionale e nazionale.
Un ultimo pensiero?
Sono molti anni che insieme
ad Eleonora siamo attivi nel
settore sociale territoriale.
L’esperienza del Judo Kodokan di Aprilia è la materializzazione di un sogno:
socialità, etica, pratica sportiva. Il nostro obiettivo è
creare una famiglia sportiva
via via più grande e aperta a
tutti. A tutti diciamo: veniteci a trovare; venite a conoscerci. Provate senza impegni la pratica sportiva del
Judo: rimarrete estasiati.
Sarete i benvenuti.
IL GIORNALE DEL LAZIO
23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
SPORT
Il Convegno “Bullismo e Violenza di genere: come contrastarlo” organizzato dall’Unione Veterani dello Sport Sez.
Giulio Onesti, presso il palazzo delle Federazioni del Coni
di Roma, che ha visto come
relatore su entrambe le tematiche il Presidente dell’ANASPOL, Associazione Nazionale Agenti Sottufficiali Polizie
Locali, Alessandro Marchetti,
molto attiva anche sul territorio apriliano con diversi progetti sociali tra i quali ricordiamo la Palestra Selciatella e le
conferenze sulla legalità nelle
scuole, non poteva essere l’occasione migliore per il Maestro
Francesco
Guadagnuolo,
anche lui apriliano, per presentare la sua ultima opera, una
scultura dedicata per l’appunto
al “Femminicidio”, rappresentata da una donna manichino
che fa pensare ad un sentimento di inquietudine per una vita
pagina 49
BULLISMO E VIOLENZA DI GENERE: CULTURA E
SPORT APRILIANI OSPITI AL CONI DI ROMA
consumata troppo in fretta e
fatta solo di apparenza.
“Il fenomeno del bullismo e
del Cyber bullismo, come del
resto la violenza di genere,
vanno combattuti soprattutto a
livello culturale: nelle famiglie
e nelle scuole, attraverso l’au-
to-consapevolezza che, quanto
si subisce, è una serie di reati e
che si ha il diritto di essere
tutelati.” ha dichiarato Alessandro Marchetti, Presidente
dell’ANASPOL.
“L’opera vuole comunicare
come dietro quel manichino,
visto come un oggetto, ci sia
un corpo di carne e il teschio in
basso al centro è simbolo di un
destino al quale la donna va
incontro senza saperlo. Con
quest’opera voglio esortare la
necessità di una formazione
dell’uomo nella sfera affettiva
sin dall’infanzia che assista
tutti a vivere nella considerazione della persona di altro
sesso e della vita stessa.” ha
concluso il Maestro Francesco Guadagnuolo.
TRASFERTA A CHIETI PER IL TEAM RACE MOUNTAIN FOLCARELLI CYCLING PEDALE APRILIANO,
DUE MAGLIE ROSA DEL GIRO 2015-2016 E TANTI PODI NELLA PROVA DI DOMENICA 13 NOVEMBRE
Team Race Mountain Folcarelli
Cycling Pedale Apriliano in
grande spolvero anche nella
prova di ciclocross svoltasi
domenica scorsa a Chieti (1°
Gran Premio d’Abruzzo) che è
stata la numero sette del Trofeo
Romano Scotti NWsport Lazio
CX. Oltre ad essere stata una
prova nazionale sotto l’egida di
Federciclismo, ha visto anche
assegnato il punteggio utile
all’avanzamento in classifica
generale del circuito.
Sebbene la formazione del
super team non fosse completa
per via degli infortuni che hanno
colpito nelle scorse settimane
l’apriliana Giorgia Fraiegari e il
sorianese Michael Menicacci,
tutti i ragazzi capitanati da Massimo Folcarelli hanno dato il
meglio di sé nelle prove distinte
per categoria.
La prova degli Open si è chiusa
col trionfo di Cristian Cominelli
(PRD Sport Factory Team)
seguito dal giovane portacolori
Selle Italia Guerciotti Elite,
Jakob Dorigoni. Nella categoria
Under23 Antonio Folcarelli ha
raggiunto la settima posizione di
classifica dopo aver condotto
una gara brillante ma sofferta.
Diego Guglielmetti (Under23)
ha concluso in 14esima posizione di classifica.
Quando è stata la volta degli
Juniores, Patrick Favaro (maglia
azzurra fino alla prova di Campionato europeo) si è speso
all’inseguimento di due atleti
davvero duri da battere come
Giulio Galli (Cicli Taddei) e
Lorenzo Calloni (Selle Italia
Guerciotti). Per quel che riguarda la gara femminile, l’atleta
pescarese, Valeria Pompei, tesserata col team di Massimo e
AngeliSaurini da quest’anno, ha
condotto una gara senza indugi
affiancandosi alle big della
disciplina: sesta in classifica dietro alla brava Allegra Arzuffi
(Selle Italia Guerciotti.
Gianpaolo Retarvi è in 11esima
posizione di classifica tra gli
Allievi mentre Damiano Olivieri
è sesto tra gli Esordienti. Tra le
donne allieve, Chiara Liverani
ha chiuso la sua gara in nona
posizione.
Il vincitore dell’intera batteria
dei Master, oltre che nella propria categoria di appartenenza, è
stato Massimo Folcarelli, atleta
di grande livello oltre che team
manager della squadra. Sul
podio con il Master3 Folcarelli
sono saliti Leonardo Caracciolo
(Centro Bici Team Terni) e
Lorenzo Cionna (Bici Adventure
Team).
Nel pomeriggio del sabato, che
ha preceduto la prova di Chieti,
ci sono state le premiazioni del
Giro d’Italia di Ciclocross (edizione 2015-2016) e sia Antonio
che Massimo Folcarelli sono
stati vincitori della maglia rosa
nelle rispettive categorie della
stagione passata (Juniores e
Master3).
direttore Bruno Jorillo
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23 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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