Statuti e codici sassaresi, il convegno che riscopre le radici della città

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Statuti e codici sassaresi, il
convegno che riscopre le radici della
città
Statuti e codici sassaresi, il
convegno che riscopre le radici della
città
A Palazzo di Città si è aperto il convegno di studi
sui codici e statuti che rappresentano gli
ordinamenti della Sassari medievale.
Sassari 24 novembre 2016 – «L’obiettivo fondamentale è quello di trasmettere
ai giovani, sia studenti delle scuole di ogni ordine e grado sia di quelli
universitari, la consapevolezza che la città nella quale vivono e studiano ha
profonde radici in quella che è stata la trasformazione presente nell’Italia
del Trecento e che ha aperto la strada al Rinascimento. Una città che sa
comunque stare all’interno dei processi storici, anche se diversi e
particolari rispetto a quelli che hanno interessato i ducati della penisola o
la situazione internazionale».
Così il sindaco di Sassari Nicola Sanna questa sera ha aperto, al Teatro
Civico, il convegno di studi su “i settecento anni degli statuti sassaresi”.
L’appuntamento che ha preso il via oggi si concluderà sabato 26 novembre e
vedrà alternarsi al tavolo dei relatori storici delle Università di Sassari,
Cagliari, Genova, Parma, Firenze, Perugia. Rappresenta l’occasione per una
riflessione sull’intera storia della città e sulla sua radicata identità
urbana.
A più di trent’anni di distanza dall’ultimo grande appuntamento scientifico,
rappresentato dal convegno di studi sugli Statuti di Sassari curato da
Antonello Mattone e Marco Tangheroni, si è aperto oggiun nuovo momento di
approfondimento.
Scelta importante, poi, quella di svolgere il convegno all’interno di Palazzo
di Città, perché proprio qui è nata l’istituzione rappresentativa delle
corporazioni, di chi animava e gestiva Sassari.
«Abbiamo pensato alla necessità che i nostri cittadini conoscano nel modo più
semplice – ha detto ancora Nicola Sanna – che cosa ha significato per la
città redigere e detenere questo gruppo di prime regole. Gruppi sociali che
cominciano ad assumere la responsabilità di un governo, di una città
fortificata. Ecco, allora, trasmettere questa consapevolezza ai più giovani è
l’obiettivo fondamentale e questi saranno tre giorni intensi capaci di
aggiungere un nuovo tassello all’analisi storica».
«Ci sono molte ragioni per celebrare gli Statuti – ha aggiunto l’assessora
alla Cultura Raffaella Sau – e una di queste è la capacità che questi hanno
avuto di collocare Sassari all’interno di uno snodo storico fondamentale
nella cultura europea, che ha restituito dignità e prima ancora evidenza alla
teoria che la sovranità viene dal basso, come in tutte le democrazie moderne,
ed è quindi il popolo che legittima i suoi rappresentanti».
Il percorso di celebrazioni però non si concluderà con questo convegno. Sono
infatti previsti incontri con istituzioni scolastiche e convegni con due
delle città con le quali, con riferimento agli Statuti, Sassari ha avuto
delle “incursioni” di regole, cioè con Genova e con Pisa. Sono stati già
programmati incontri sugli Statuti Sassaresi, sulle similitudini e differenze
con i vari statuti. «Un lavoro che – ha concluso Nicola Sanna – renda attuale
quel discorso sulle autonomie locali, dei comuni, che hanno dimostrato in
questa lunga storia di essere fondamentalmente il nerbo essenziale
dell’articolazione istituzionale democratica del nostro paese».
Hanno quindi fatto seguito gli interventi del professore Antonello Mattone
che ha ricordato l’importanza del documento che rappresenta una tappa
importante della storia di Sassari. Quindi di Marco Milanese, direttore del
Dipartimento di storia e di Angela Mameli per la Fondazione di Sardegna.
L’attrice Clara Farina, invece, ha letto il giuramento del podestà tratto
proprio dagli Statuti.
I lavori sono poi entrati nel vivo con le relazioni degli storici e
proseguiranno domani, 25 novembre alle ore 9 e poi alle ore 15,30 e si
concluderanno poi il pomeriggio del 26 novembre.
Gli appuntamenti per le celebrazioni degli Statuti sassaresi proseguiranno
sino a gennaio 2017 quando, nei giorni 20, 21 e 22, è prevista la
rappresentazione de “La Pisana”, un’opera inedita scritta da Cosimo
Filigheddu e portata sul palco dalla compagnia Teatro Sassari proprio a
Palazzo di Città.