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F.A.I.L.C. della CONF.A.I.L.
Federazione Autonoma Italiana
Lavoratori Chimici
COMUNICATO AI LAVORATORI
Il giorno 10 si sono incontrate in Confindustria Bari la Bridgestone S.p.a. rappresentata dai sig.ri Roberto
Mauro e Raspone Nicola assistiti da Giuseppe Bisceglie e le segreterie territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl,
Uiltec-Uil, Failc-Confail congiuntamente alla rispettiva Rsu a seguito di convocazione aziendale avente ad
oggetto “incremento volumi produttivi 2017”.
L’Azienda ha comunicato che a partire da gennaio 2017 il ticket giornaliero passerebbe dagli attuali 16000 a
All’att.neverso
de ilDirezione
Bridgestone
Italia
16650 per raggiungere
mese di maggio
i 18600, con
unaS.p.A.
produzione progressiva di 3.6-3.9-4.120
milioni di coperture, mentre tutti
per quanto
riguarda
gli
investimenti,
verrebbero
i lavoratori Bridgestone Italia
S.p.A. anticipati gli investimenti
previsti nel 2019 che porterebbero gli investimenti complessivi a 9 milioni di euro con anche dichiarata
disponibilità a erogare il premio di risultato ai lavoratori a raggiungimento degli obiettivi produttivi.
Fin qui è sembrato tutto positivo, abbiamo creduto che finalmente lo stabilimento Bridgestone iniziava a
rivedere la luce dopo tutto che quello che è accaduto ed i duri sacrifici fatti da tutti i lavoratori avendo
percorso la strada della” soluzione interna” .
Purtroppo niente di tutto questo è così, tutto quello che finalmente sembrava latte e miele per lo
stabilimento Bridgestone di Modugno e per i suoi lavoratori, dopo anni di pesante riduzione degli organici e
dei salari, nascondeva al solito la sorpresa.
infatti, con la solita sfacciataggine, la Bridgestone ha chiesto ancora ai lavoratori e alle loro rappresentanze
sindacali di dare, dare, dare………e ancora sempre dare.
Il Piano per gli aumenti dei volumi produttivi e il riconoscimento di un’eventuale premio di risultato da
erogare ai lavoratori hanno precise condizioni.
Il premio di risultato sarà possibile erogarlo solo con una produzione superiore a 3,9 mil. di coperture,
prima non è possibile perché non ci sono margini economici sufficienti, in quanto a loro dire, peserebbero:
 La tranche degli aumenti salariali per il rinnovo del CCNL di settore prevista a gennaio 2017
 Il costo dei servizi interni (si deve far ricorso a esternalizzazioni)
 Gli investimenti.
Inoltre, si pretendono a garanzia dell’ aumento dei volumi produttivi, le seguenti condizioni:
 Standardizzazione del numero delle pause e loro durata
 Raccordo delle attività di inizio e fine turno
 Collocazione in produzione di lavoratori con esenzioni e prescrizioni mediche rilasciate da organi
preposti e riconosciute dalla stessa Bridgestone
 Regolamentazione della legge 104 ( significa secondo le esigenze di produzione )
 Monitoraggio dell’assenteismo (è possibile che si facciano sanzioni disciplinari)



Polivalenza delle mansioni (per essere utilizzati dove, come e quando è necessario)
Persuasione aziendale contro coloro che hanno un basso rendimento rispetto alla media
( sappiamo i metodi di persuasione)
Sviluppo delle capacità manageriali ( significa che faranno formazione ai capi per come
riuscire ad ottenere quello che vogliono dai lavoratori).
L’arrivo a Bari dei volumi aggiuntivi è condizionato alla soddisfazione piena di tali richieste.
Dopo numerose ore di confronto e preso atto della irremovibilità dell’Azienda alle osservazioni
sindacali, le scriventi OO.SS. hanno dichiarato l’insostenibilità di tale piano e lo stravolgimento da parte
aziendale dell’accordo MISE per le seguenti considerazioni:
1) L’alibi del Conversion Cost AUMENTATO rispetto a quello stabilito, per non riconoscere niente
sui salari, è attribuibile solo a responsabilità aziendale, I lavoratori hanno già pesantemente
dato e non sono disposti a concedere ulteriori tagli ai loro diritti, alle loro retribuzioni, alla
loro dignità;
2) La necessità di far ricorso alle esternalizzazioni della guardiania e portineria (9 lavoratori),
nonché dell’attività di smistamento e dei carrellisti (15 lavoratori) per recuperare 24 risorse da
destinare alla produzione, seppur con tutte le loro patologie sanitarie, è la dimostrazione
provata che l’Azienda ha calcolato male gli esuberi, erano troppi, così come da noi sostenuto
in tutte le sedi, tanto che l’azienda deve ricorrere oggi a effettuare straordinario strutturale, a
comprimere ulteriormente diritti e a utilizzare mezzi coercitivi discutibili per poter garantire
l’aumento della capacità produttiva dello stabilimento anche mediante un’organizzazione del
lavoro confusa, che continua a stremare e a stressare la popolazione aziendale in un’attività
già di per sé usurante
Le scriventi OO.SS. si dichiarano contrarie dell’esternalizzazione di attività aziendali dopo
aver espulso centinaia di lavoratori dal ciclo produttivo;
3) L’accordo MISE, oltre agli affidamenti assunti in sede nazionale, prevedeva inoltre che i volumi
oltre i 3,6 milioni che fossero stati assegnati allo stabilimento di Bari dovevano incominciare a
gratificare il ritorno dei salari a un livello più sopportabile rispetto agli attuali e non era negli
accordi che si doveva produrre dai 3,9 ai 4,121 milioni di coperture per incominciare ad avere
un premio peraltro non quantificato nella proposta aziendale, che gratificasse i lavoratori per il
loro maggior impegno;
I lavoratori pretendono che da subito i salari incomincino ad essere più dignitosi.
4) I lavoratori e il sindacato sono stanchi di vedersi alzare continuamente da questa azienda
l’asticella dell’impegno, del sacrificio e della compressione dei diritti e delle aspettative
economiche perché perennemente avvisati dal management di chiusura dello stabilimento.
Pretendiamo una volta per sempre la dichiarazione ufficiale della Bridgestone del ritiro della
dichiarazione di chiusura del 2013, che chiuda definitivamente una parentesi e una fase
oscura e dolorosa della storia dello stabilimento.
Pertanto, FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL,UILTEC-UIL e FAILC-CONFAIL territoriali di Bari
congiuntamente alle proprie RSU di stabilimento ritengono necessario coinvolgere Il Ministero dello
Sviluppo Economico e le Segreterie Nazionali per la verifica dell’accordo, denunciano un pessimo stato
delle Relazioni industriali, preavvisando la piena disponibilità in ogni istante a trasformare, previo
coinvolgimento e sostegno di tutti i lavoratori alla vertenza, l’attuale stato di agitazione in efficaci e
opportune iniziative di lotta in risposta ad imminenti e probabili iniziative aziendali.
Le Segreterie territoriali di Bari
FILCTEM CGIL
Antonio Pepe
FEMCA CISL
Pierfrancesco Dini
UILTEC UIL
Filippo Lupelli
FAILC-CONFAIL
Domenico Favia