Presentato a Roma il calendario della Polizia di Stato

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Transcript Presentato a Roma il calendario della Polizia di Stato

Presentato a Roma il calendario
della Polizia di Stato
Franco Gabrielli
Questa mattina presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma, alla
presenza del Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, e di note
personalità delle Istituzioni e del mondo della cultura, la Polizia di
Stato ha svelato le fotografie del calendario 2017. Gli scatti, che
hanno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle
donne della Polizia di Stato, sono stati affidati alla straordinaria
professionalità del fotografo Gianni Berengo Gardin.
La tecnica del “bianco e
nero” del maestro di Santa Margherita Ligure ha immortalato i diversi
reparti della Polizia, evidenziando le emozioni e le passioni di chi
tutti i giorni offre il proprio impegno al servizio del cittadino.
Dallo sforzo straordinario nella gestione del flusso migratorio alla
vicinanza per le fasce più deboli della società.
Il maestro, che durante la sua carriera si è occupato di fotografia di
reportage, d’indagine sociale, di documentazione di architettura e
descrizione ambientale è autore di indimenticabili foto “in bianco e
nero” realizzate con macchine fotografiche a pellicola. Berengo Gardin
è tra i pochi a ricercare l’autenticità degli scatti non avvalendosi
delle recenti tecnologie digitali. Con la dicitura “vera fotografia”,
che viene apposta dietro le fotografie sviluppate con l’assenza di
manipolazioni,
il
maestro
regala
opere
uniche
e
di
eccezionale suggestione.
“Ormai da qualche anno la
Polizia di Stato ha abbracciato una precisa scelta editoriale con la
velata ambizione di racchiudere in un calendario la “straordinaria
ordinarietà” del quotidiano impegno dei nostri operatori” scrive in
suo editoriale diffuso ai giornali il Capo della Polizia di Stato
prefetto Franco Gabrielli, “Raccontare, dunque, in “12 scatti” il
significato della nostra presenza tra la gente, attraverso lo sguardo
e la sensibilità di grandi fotografi capaci di raccontare con voce
personale la complessità del nostro tempo. Per il calendario del 2017
il progetto ha avuto l’opportunità di avvalersi del contributo di
Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi maestri della fotografia
contemporanea, il quale, forse più di ogni altro, ha saputo descrivere
il nostro Paese e documentarne il cambiamento”
“Consentitemi qui di aprire una breve parentesi personale – prosegue
il Capo della Polizia – Sono da sempre un estimatore dell’opera di
Berengo Gardin, di quel suo porsi con un atteggiamento di ascolto
partecipe di fronte alla realtà, riproducendone la complessità con
tutte le sfumature del bianco e nero. Eppure ho avuto la possibilità
di incontrarlo, per la prima volta solo di recente, all’indomani della
nomina a Capo della Polizia nel mio ufficio al Viminale. Nello stesso
periodo, a poca distanza, il Palazzo delle Esposizioni ospitava una
sua vasta retrospettiva il cui titolo “Vera Fotografia” sottolineava
uno dei tratti fondamentali del maestro: quello di ritrarre la realtà
senza mai intervenire sulla pellicola con manipolazioni in postproduzione”
“Nel corso di quella conversazione – scrive Gabrielli – il maestro mi
manifestò alcune perplessità sulla sua partecipazione al progetto
sostenendo che altri professionisti, meglio di lui, avrebbero potuto
realizzare il calendario della Polizia di Stato. Ho il sospetto che,
alla base di quel timore, vi fosse anche la celata preoccupazione di
ricevere istanze dalla committenza lontane dalle sue corde. Credo che
la nostra sia pur breve conversazione e forse ancor di più le giornate
trascorse con i nostri operatori, la possibilità di conoscerne le
storie, di accompagnarli nel loro lavoro quotidiano, abbiano dissolto
quelle iniziali perplessità. Questo mi dà il pretesto di introdurre
alcuni temi a me più cari, quello della conoscenza reciproca per il
superamento dei sospetti, della “contaminazione” quale valore aggiunto
che, spero, possano costituire il filo conduttore di futuri progetti”
“L’esito di tali incontri è sintetizzato nelle fotografie che formano
questo calendario – conclude il prefetto Gabrielli – tutte ispirate
al comandamento della “Vera Fotografia”. Un reportage capace di
immortalare in 12 scatti una straordinaria “Vera Umanità” composta da
uomini e donne della Polizia di Stato che pongono la loro vita al
servizio della collettività. Spero che apprezzerete, come me, questo
calendario, con l’auspicio che le donne e gli uomini ivi ritratti
possano accompagnarvi, discreti compagni di viaggio, in quello che vi
auguro sia un magnifico 2017.”
Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di
Stato ha trovato la partnership di Unicef. Il ricavato della vendita
verrà, infatti, devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus per
sostenere il progetto “Libano – Youth and Innovation” finalizzato
a promuovere, nel paese, l’integrazione sociale ed economica dei
giovani a rischio. Il progetto coinvolge giovani libanesi vulnerabili,
rifugiati siriani e palestinesi, di età compresa tra i 12 e i 24 anni
e si basa sul principio “For Youth by Youth” ovvero la formazione tra
pari come metodologia più efficace per il trasferimento delle
conoscenze, delle competenze e per l’individuazione di soluzioni a
problematiche locali.
Grazie a questa consolidata partnership dal 2001 ad oggi sono stati
complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati
diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell’ infanzia e contro lo
sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica
Centro Africana. Solo nel 2016 sono stati raccolti più di 156.000 euro
che sono stati devoluti al Sud Sudan per la protezione dei bambini
vittime dell’emergenza umanitaria.