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Alcune considerazioni in tema di educazione alla salute in adolescenza
La salute mentale è un bene dinamico, prezioso e fragile, che va curato e coltivato per restare integro e vitale
lungo l’intero arco della vita. E’ un patrimonio della comunità che favorisce relazioni improntate al reciproco
star bene.
I processi di crescita e di individuazione che gli adolescenti attraversano stimolano esperienze di autonomie
personali. Occorre però sottolineare che autonomia non significa ‘fare da soli’ , ma utilizzare al meglio l’aiuto
che la famiglia, gli amici, i servizi sanitari e le agenzie educative possono dare per sviluppare l’impegnativa ed
interessante invenzione del proprio modo di stare nel mondo.
I cambiamenti di ruolo o di condizione personale - come ad esempio il passaggio da bambino ad adolescente
- richiedono specifiche competenze e il sostegno della comunità, non essendoci più modelli condivisi ed
intergenerazionali di comportamento.
La letteratura in materia di promozione della salute mostra che l’espressione dei propri pensieri in contesti
di ascolto e di dialogo e la possibilità di essere autentici e di conoscersi sono esperienze sostenitive della salute
mentale.
A questo proposito il progetto Self-help è un programma educativo per le classi seconde delle scuole
secondarie di primo grado che ha l’obiettivo di sostenere i ragazzi nella loro ricerca dello ‘stare bene’ e di
accogliere eventuali situazioni di disagio o domande di aiuto precedentemente non espresse.
Una positiva esperienza dello studente all’interno del progetto educativo può migliorare la percezione
complessiva dei servizi scolastici e sanitari del territorio e il senso di appartenenza alla comunità. In particolare
questo intervento rivolto alla fascia adolescenziale si può interpretare anche come un investimento
sull’immagine e sulla fruibilità futura dei servizi che l’adolescente può consultare in caso di necessità.
La struttura del progetto
Il progetto Self-help è un programma educativo gestito dalle Assistenti Sanitarie del Modulo di Pediatria
di Comunità e dagli insegnanti referenti individuati dai Dirigenti Scolastici. Il progetto dà importanza al ruolo
personale, attivo e propositivo dei ragazzi, valorizza la competenza dell’insegnante e si caratterizza per l’azione
di coordinamento dell’operatore sanitario.
Sono previsti tre momenti che si articolano in questo modo:
 presentazione del progetto e compilazione anonima in classe di una scheda-questionario (vedi in allegato)
in presenza dell’insegnante e dell’operatore sanitario (durata: 1 ora circa).
 colloquio individuale sostenuto dall’operatore sanitario della Pediatria di Comunità (durata circa 30
minuti). Il momento della consulenza-colloquio ha come scopo quello di offrire al preadolescente un
incontro con personale preparato, ove poter essere accolto, ascoltato, informato a partire da interrogativi
personali, avendo modo di riflettere sull’importanza dei fattori protettivi e dei fattori di rischio per il
proprio stato di salute. Ai ragazzi viene offerta la possibilità di una valutazione staturo-ponderale e della
crescita individuale.
 lavoro in classe prima in piccolo gruppo su schede-attivazione, e poi in plenaria, coordinato
dall’insegnante e dall’operatore AUSL. (durata: 2 ore)
All’interno del gruppo classe il ragazzo può confermare e sedimentare le riflessioni effettuate durante il
colloquio. L’apprendimento di informazioni utili alla tutela della propria salute è più profondo e stabile se
avviene all’interno del gruppo di pari e può favorire il cambiamento di atteggiamenti personali. Diversi
preadolescenti utilizzano il progetto Self-help per esprimere situazioni di disagio e di sofferenza. Queste
domande di aiuto vengono approfondite nel corso di colloqui successivi, aprendo un dialogo con la famiglia per
un eventuale invio all’ambulatorio di Medicina dell’adolescente o ad altri servizi sanitari territoriali dedicati
(Psicologia Clinica dell’adolescenza, Consultorio Giovani).
Le Assistenti Sanitarie coinvolte nel Progetto vengono annualmente aggiornate e preparate con un corso di
formazione che prevede incontri di tre ore a cadenza mensile.
Si affrontano tematiche riguardanti il
counselling ed la valutazione di crescita dell’adolescente e si discutono assieme i casi difficili incontrati
durante l’esperienza di lavoro.
Cerchiamo di prestare molta attenzione alla progettazione, alla verifica dei processi e dei risultati. Pensiamo
che la soddisfazione dei partecipanti (ragazzi, insegnanti ed operatori sanitari) sia un fattore favorente
l’utilizzo e l’efficacia del programma educativo.
Dr. Franco Mazzini
Responsabile del Progetto Self-help
Dott.ssa Debora Senni
Psicologo consulente del Progetto Self-help