Transcript IKEA 4 - Sindacato Generale di Base

IKEA LICENZIA I DELEGATI SINDACALI SCOMODI !!
La multinazionale svedese ha, per l’ennesima volta, gettato la
maschera mostrando il vero volto di chi negli spot pubblicitari si
muove all’insegna della sensibilita sociale, ammiccando la clientela
con messaggi del tipo: “Vivi a modo tuo”, “Basta poco per crescere
insieme”, “Idilliaci quadretti di famiglia allargata”, mentre nei
rapporti con i propri dipendenti, diretti o indiretti, non tollera chi
osa ribellarsi.
La risposta alle dure lotte che i lavoratori delle cooperative in appalto nel punto vendita di Carugate,
appoggiate dai delegati sindacali interni, assieme al Sindacato Generale di Base ed in particolare al
presidio dell’8 ottobre scorso, hanno scatenato IKEA - acronimo di Impulsiva KErmesse
Antisindacale - che ha dapprima sospeso e poi licenziato 2 delegati RSU, dirigenti del sindacato SGB,
eletti dai lavoratori rispettivamente nei negozi di Carugate e Corsico. Dei due delegati RSU uno è
anche RLS, ed in tale ruolo si è sempre speso per la difesa della salute e della sicurezza dei lavoratori
e dei clienti del negozio di Corsico.
La società ha ormai collezionato un vero e proprio corposo curriculum in fatto di sfruttamento dei
lavoratori dipendenti diretti o indiretti, ecco alcuni esempi:
Personale inquadrato con un contratto di lavoro part time, costretto a continui e sistematici
prolungamenti dell’orario di lavoro, quando poi il sindacato chiede il consolidamento dell’orario la
risposta è no.
Personale inquadrato per anni con contratto di lavoro a tempo determinato, che lavora ricattato nella
speranza di una stabilizzazione.
Chiamate in massa di personale delle agenzie interinali durante gli scioperi che hanno caratterizzato la
vertenza per il rinnovo del contratto aziendale l’anno scorso.
Trasferimento coatto ad altra regione per chi si rivolge al Giudice del lavoro, che gli da ragione, per
ottenere i propri diritti contrattuali.
La risposta (manganellate, denunce, licenziamenti) alle lotte che hanno visto i lavoratori delle
cooperative dei magazzini Ikea ribellarsi al sistema del lavoro, dato in appalto alle cooperative che
hanno il compito di fare il “lavoro sporco”, che il colosso svedese non può permettersi di svolgere.
La mobilitazione in sostegno dei licenziati è già partita: nel negozio di Corsico i colleghi hanno
cambiato l’ordine del giorno di una recente assemblea per esprimere la loro vicinanza ai sindacalisti
licenziati, votando per uno sciopero in solidarietà ai delegati; centinaia di firme, sottoscritte dai clienti
Ikea, sono già state raccolte davanti ai negozi; attestazioni e messaggi di solidarietà circolano sui
social; presidi e momenti informativi verranno attivati nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.
Respingiamo i licenziamenti, ci battiamo e continueremo a batterci contro il sistema di sfruttamento
indispensabile al padrone di Ikea per continuare ad essere il quinto uomo più ricco del mondo.
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