Frode tessile milionaria in Gallura: acrilico e fibre sintetiche al posto

Download Report

Transcript Frode tessile milionaria in Gallura: acrilico e fibre sintetiche al posto

Frode tessile milionaria in Gallura: acrilico e fibre sintetiche al posto di filati pregiati
(FOTO)
Decine di militari appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di
Sassari hanno effettuato, nelle scorse ore, un’articolata operazione nel settore della tutela
del Made in Italy e delle frodi ai consumatori sequestrando, presso decine di aziende ubicate
nei comuni di Olbia, Arzachena e Santa Teresa di Gallura, migliaia di capi d’abbigliamento con
false etichette relative alla composizione ed all’origine dei prodotti ovvero contraffatti.
L’attività, scaturita da un approfondito monitoraggio del Gruppo di Olbia nei confronti delle
attività commerciali insistenti in Gallura, ha consentito di ricostruire una imponente frode
commerciale nel settore dell’abbigliamento.
In particolare, dalle analisi di laboratorio, effettuate da personale del Laboratorio BuzziLab
di Prato sui capi posti in vendita nella Sardegna nord-orientale, è emerso che quest’ultimi,
anziché essere composti da filati pregiati, erano confezionati, prevalentemente, con acrilico
e polyammide.
I Finanzieri, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Domenico
Fiordalisi, sono quindi risaliti, esaminando la contabilità, ai fornitori del commerciante dei
capi oggetto di sequestro, individuando venti imprenditori, tutti di nazionalità cinese a
parte uno, nelle cui attività commerciali, sottoposte a perquisizione, sono stati rinvenuti
decine di migliaia di capi d’abbigliamento con indicazioni merceologiche false sia in merito
alla provenienza che alla composizione dei singoli prodotti ed articoli di abbigliamento
sportivo recanti i marchi contraffatti di due aziende leader del settore.
Sotto tale profilo, lo sviluppo degli elementi acquisiti nel corso delle indagini ha permesso
di individuare gli importatori dei prodotti illeciti, con sede a Cagliari e Roma, consentendo
di ricostruire l’intera filiera del falso.
L’epilogo dell’operazione, convenzionalmente denominata “Teseo”, in queste ore, con oltre 80
militari impiegati, supportati da un elicottero del Corpo, nelle perquisizioni di circa 20
aziende operanti nel settore dell’import-export di capi d’abbigliamento e nel contestuale
sequestro di migliaia di capi d’abbigliamento pronti per essere immessi in commercio.
I capi d’abbigliamento, grazie ai provvedimenti che emetterà l’Autorità Giudiziaria, attesa la
non pericolosità dei prodotti ma la sola non conformità a quanto previsto dalle etichette con
cui viene posta in vendita, non saranno distrutti ma destinati a enti caritatevoli per le
esigenze di numerose famiglie indigenti.