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Referendum, il Comitato Lavoratori per il No ha fatto tappa a
Forlì: "Riforma che toglierà futuro"
Mercoledì 23 Novembre 2016
La mobilitazione nazionale tocca la Romagna. Polverini (Forza Italia): “Renzi non sta
facendo altro che creare la cornice istituzionale e politica per portare a compimento il
progetto del suo predecessore Romano Prodi”
“La differenza tra noi, intesi come rappresentanza delle istanze del territorio e dei lavoratori, e le politiche del governo sul
mondo del lavoro è netta: noi sappiamo di cosa stiamo parlando”. E’ decisa l’apertura della presidente del Comitato,
Valentina Iori, che all’inizio della 20esima tappa a Forlì incalza tra l’altro il governo sulla composizione del nuovo Senato e
l’abolizione del Cnel.
“La riforma costituzionale passa al grande pubblico come strumento utile al taglio delle spese in politica ma in realtà non ci
sarà nessun risparmio, perché per le tasche dei cittadini non cambierà nulla se a pagare i rimborsi sarà il Parlamento o
saranno Comuni e Regioni. Sono sempre soldi dei contribuenti” - ha aggiunto la Iori.
Fosse solo per il nome, il Comitato dovrebbe puntare unicamente su quegli aspetti legati alle professioni che le modifiche
vanno a toccare. Invece l’obiettivo del gruppo di lavoratori è andato oltre le premesse.
Il Segretario confederale Ugl, Ezio Favetta ad esempio ha fatto riferimento a un altro punto cardine della Carta, ossia la
sovranità popolare: “Oltre a toglierci il futuro questa riforma ci porterà a non poter più scegliere i nostri rappresentanti. Inoltre
con l’innalzamento del quorum per il referendum e l’aumento delle firme per la presentazione di iniziative di legge popolare il
nostro potere decisionale è messo a rischio”.
La tappa di Forlì ha visto tra i relatori anche il Segretario UTL Forlì, Emanuela Del Piccolo che, seduta al tavolo della
presidenza, ha introdotto gli altri interlocutori e invitato per un saluto il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di
Forlì, Fabrizio Ragni. Era presente in platea anche la consigliera comunale di Forza Italia, Vanda Burnacci.
Non può invece considerarsi un ospite la vicepresidente della commissione Lavoro alla Camera, Renata Polverini, perché sin
dal 21 ottobre, giorno di apertura ad Avellino della mobilitazione nazionale, è rimasta accanto al gruppo di lavoratori
seguendoli in ogni tappa italiana.
“Se vince il si arriverá a conclusione il disegno iniziato con Romano Prodi sulle privatizzazioni e la svendita delle aziende
pubbliche. Renzi con la riforma costituzionale non sta facendo altro che creare la cornice istituzionale e politica per portare a
compimento il progetto del suo predecessore. Inoltre oltre alla clausola di supremazia, la riforma prevede il riaccentramento di
alcune materie strategiche come ambiente ed energia e l'esclusione di altre meno appetibili come la sanitá - ha detto la
deputata di Forza Italia - Saranno quindi i cittadini italiani ancora una volta a pagare le spese a causa del lavoro di alcuni
amministratori incapaci e a causa dei diktat europei ai quali saremo costretti a rispondere".
Società, Politica
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